marvin Posted January 30, 2015 Share Posted January 30, 2015 Guarda che ti stai confondendo con qualcun'altro, io sono iscritto qui da un sacco di tempo e faccio parte della "comunità gaia" Si scusa a te era rivolta solo la risposta sulla prostituzione Il resto era per l'autore del thread Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 30, 2015 Share Posted January 30, 2015 Non dimentichiamoci che ci sono campagne mediatiche in corso contro tutto ciò che potrebbe equiparare la condizione della comunità LGBT italiana a quella dell'Europa più progredita. Non dimentichiamoci che dietro gli Adinolfi, le Miriano et similia ci sono parrocchie, ci sono movimenti pro-life, ci sono politici. Dietro lo spauracchio del gender e della pratica dell'utero in affitto si stanno facendo campagne volte a terrorizzare i più sulle conseguenze che il riconoscimento dei diritti LGBT potrebbero portare. Onestamente per quanto simili campagne possano aver inciso non credo possano giustificare un crollo del 9% sul matrimonio gay ed uno del 14% sulle unioni civili nel giro di un anno Come anche la modestia dell'associazionismo LGBT italiano ( che non era certo meno modesto l'anno scorso ) Un peso può avercelo Bergoglio ( che secondo Eurispes riporta ai Fasti la chiesa cattolica ) un peso può avercelo il PD e la decisione di far fuori gli etero da una legge sulle coppie di fatto poi anche la situazione economica e sociale del paese Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Saramandasama Posted January 30, 2015 Share Posted January 30, 2015 (edited) Un peso può avercelo Bergoglio Ma Bergoglio non era quello che aveva detto «Chi sono io per giudicare un gay?» ?? I bergogliani sono più low profile. Preferiscono non esporsi in merito. I nostalgici di Ratzinger e le varie associazioni pro-life e clericali, secondo me, hanno il peso maggiore. Il referendum sulla procreazione mediacalmente assistita insegna.. http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/34501 L'Italia è fatte di parrocchie. Ed è facile orientare le opinioni facendo presa sulle paure dei più retrogradi. Edited January 30, 2015 by Salamandro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Saramandasama Posted January 30, 2015 Share Posted January 30, 2015 (edited) Leggo da un post di Adinolfi su FB che il presidente di Arcigay la penserebbe come me. Ritiene che la sovraesposizione dell'Adinolfi sia una delle cause di questa caduta nei sondaggi dei favorevoli al motrimonio egualitario. Anche se secondo me non è lui stesso la causa, ma è quello che rappresenta, o meglio quello che lo sostiene. Ho cercato in giro qualche agenzia per la conferma del post di Adinolfi, ma non le ho trovate. Possibile che siano più informati loro.. Non è che voglia fare pubblicità a questi esponenti, ma credo che bisogna capire con chi si ha a che fare. Alla fine le idee non progressiste che vanno propagandando sono ben recepite. La regione Veneto e la regione Lombardia ne sono un chiaro esempio... Edited January 30, 2015 by Salamandro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 La funzione del Papa-Pop non è quella di "bastonare" i gay è quella di far salire il consenso nei confronti della chiesa cattolica I "bergogliani" peraltro nei fatti sono stati sconfitti al Sinodo, per cui anche in questo caso le parole di Bergoglio non si traducono in fatti concorrono solo a creare un consenso intorno al variegato mondo della chiesa, dove poi i bastonatori già ci sono D'altronde le novità sono state queste, io non ne vedo altre 1) sale il consenso nei confronti della chiesa 2) la chiesa resta omofoba 3) il PD restringe l'ipotesi di una legge sulle coppie di fatto ai soli gay ribadendo il suo no ad adozioni e matrimonio Chiaramente il fatto che io non ne veda altre non significa che non ce ne possano essere, magari a me sfuggono Poi se Bergoglio nel 2015 arrovescia i rapporti di forza e da Papa Simpatico diventa un Papa che riesce a spostare veramente la Chiesa cattolica dal suo ruolo di agenzia omofobica, magari cambia il sondaggio ( però noi parliamo del 2014 non delle speranze per il futuro ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted January 31, 2015 Author Share Posted January 31, 2015 L'Italia però non è certo l'unico paese cattolico del mondo, perchè questo succede solo qui? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Sono sciocchezze se parlate con qualsiasi esperto in comunicazione politica vi dirà che sia le Sentinelle, sia il Convegno di Milano, sia le boiate di Adinolfi sono tutte controproducenti alla causa. L'aumento dei contrari è dato in modo semplice dall'acuirsi della crisi, soprattutto per i più giovani. Si sa bene che il grado di progresso economico in un paese democratico si traduce in un minore conservatorismo della società (basta leggersi qualsiasi libro di sociologia). Se pensiamo alla situazione Italiana, ci sono un sacco di coppie etero che non riescono a mettere su famiglia, pensate veramente che queste persone possano aver a cuore i diritti dei gay o soprattutto non sentirsi minacciati da un fatto simile in una situazione già così precaria? Le esternazioni di fanatici all'Adinolfi o delle Sentinelle non possono che fare bene alla nostra causa o comunque di certo non muovono il 9 percento dell'opinione pubblica in pochi mesi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 L'Italia però non è certo l'unico paese cattolico del mondo, perchè questo succede solo qui? Non disponiamo dei dati di altri paesi, tuttavia se considerassimo la Spagna o la Francia o il Portogallo o l'Irlanda, dovremmo pur tenere in conto che si tratterebbe di paesi in cui i diritti civili i gay li hanno già ottenuti, in gran parte o tutti. Per cui un sondaggio del genere avrebbe altro impatto, perché - a diritti ottenuti - si può ragionare solo nei diversi termini che derivano dal fatto di dover difendere un risultato e farlo "metabolizzare" dalla società In pratica ( e lo direi a prescindere, ignorando cioè se la situazione in altri paesi stia peggiorando o migliorando ) su questi presupposti il paragone si porrebbe solo con la Croazia, la Polonia, l'Austria e l'Ungheria ( e già nel novero ne considero di più avanzati ) Sarebbe interessante comunque verificare ciò che afferma Iron84, se cioè la crisi economica incida e come, nei vari paesi ( non essendo tutti egualmente mal combinati in termini economici ) A parte l'ovvia considerazione che non tutti i paesi cattolici vedono nel Papa un punto di riferimento, come l'Italia ( forse sotto questo profilo ci sarebbe la sola Polonia a reggere il paragone ) Inoltre c'è il punto 3) non tutti i paesi hanno il PD, per dire in Francia i Socialisti hanno convintamente sostenuto il matrimonio egualitario pur esistendo in ragione di questo sostegno una opposizione cattolica ( che peraltro da noi governa sempre ) Insomma è chiaro che la situazione italiana è particolarmente difficile Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sampei Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Austria beh penso tu debba togliere anche l'Austria, lì ci sono le unioni civili e si può adottare. Una realtà eccessivamente evoluta per essere paragonata a quella italiana. il grado di progresso economico in un paese democratico si traduce in un minore conservatorismo della società Questa è un'osservazione molto interessante, anche se io la ribalterei: tanto più è degradato il tessuto socioeconomico di un paese, tanto più è elevato il suo conservatorismo e la propensione all'esca del capro espiatorio. i Socialisti hanno convintamente sostenuto il matrimonio egualitario pur esistendo in ragione di questo sostegno una opposizione cattolica ( che peraltro da noi governa sempre ) Se poi uniamo alla considerazione di cui sopra questa giustissima e orribile constatazione di Hinzelmann, il quadro è chiaro. L'Italia è una cloaca di democristianità totalitaria, non si scappa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted January 31, 2015 Author Share Posted January 31, 2015 (edited) Allora come si spiega l'Irlanda? Paese cattolico per eccellenza e duramente colpito dalla crisi. Secondo me quelle della religione e della crisi sono delle scuse per i gay italiani. E' più facile dire che la colpa è tutta delle religione e quindi non si può far nulla (anche se la storia degli altri paesi dimostra il contrario), o che è colpa della crisi e quindi è una situazione passeggera destinata a risolversi da sola. Edited January 31, 2015 by NewMarc Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Non disponiamo dei dati di altri paesi, tuttavia se considerassimo la Spagna o la Francia o il Portogallo o l'Irlanda, dovremmo pur tenere in conto che si tratterebbe di paesi in cui i diritti civili i gay li hanno già ottenuti, in gran parte o tutti. Sarebbe interessante comunque verificare ciò che afferma Iron84, se cioè la crisi economica incida e come, nei vari paesi ( non essendo tutti egualmente mal combinati in termini economici ) Partendo dal presupposto di paesi democratici vengo al dunque. Partiamo dall'Irlanda, paese dove ricordo che l'aborto è ancora illegale.La Spagna è un paese tremendamente conservatore che però ha visto un boom economico notevole a cavallo degli anni novanta e l'inizio del nuovo millennio e si è spinta in una serie di aperture importanti, un periodo in cui il paese pensava di diventare la nuova potenza economica. Non a caso, finita la crisi, è finita anche questo grande movimento sui diritti civili. L'Italia ha conosciuto aborto e divorzio proprio dopo il grande boom economico degli anni 60, ovvero in un periodo dove sebbene l'economia fosse in stato di assestamento, lo stato creava un grande sistema di welfare, la popolazione si sentiva tutelata e soprattutto proiettata ad una modernità che non la spaventava. Io penso che in Italia l'influenza del Vaticano sia forte ma non è colpa della Chiesa se il 60% delle persone sono contrarie al matrimonio gay, è una situazione legata alla congiuntura economica che cambierà con la ripresa. E' colpa della chiesa invece il fatto che nonostante 80% sia favorevole ai diritti civili sia ancora così difficile un intervento della politica in tal senso anche se penso che la strenua difesa stia lentamente cedendo. La Francia fa eccezione, è il paese della rivolta borghese, pur non essendo un paese laico come la Germania, l'Olanda o i paesi Scandinavi, è culturalmente impregnata degli ideali post-rivoluzionari e la laicità la fa da padrone a prescindere........l'hanno inventata loro! Se vediamo i cambiamenti storici in sudamerica per quanto riguarda i diritti civili anche lì vediamo che è strettamente legato ad un boom economico o presunto tale. Il Brasile ha conosciuto uno sviluppo inedito, il Cile è di diritto un paese sudamericano da standard sociali europei, l'Argentina dopo la crisi del 2001 ha visto una rinascita economica che negli ultimi mesi ha dimostrato le sue fragili basi ma che per tutti i primi anni del duemila l'hanno fatta essere un esempio di rinascita dopo un crack economico. I paesi dell'Est non sono mai state vere democrazie, non esiste nemmeno una base economica che possa renderle tali, la ROmania e la Bulgaria sono poco più di paesi del terzo mondo, Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Allora come si spiega l'Irlanda? Paese cattolico per eccellenza e duramente colpito dalla crisi. Secondo me quelle della religione e della crisi sono delle scuse per i gay italiani. E' più facile dire che la colpa è tutta delle religione e quindi non si può far nulla (anche se la storia degli altri paesi dimostra il contrario), o che è colpa della crisi e quindi è una situazione passeggera destinata a risolversi da sola. Non confondere una crisi strutturale come quella italiana da una congiunturale come quella Irlandese. L'Irlanda è un paese che ha visto un boom economico paragonabile a quello dell'Italia degli 60, infatti la crisi lì è durata nemmeno un paio d'anni mentre l'Italia è in stagnazione da 30. Altro esempio è il Giappone, paese che ha conosciuto una grandissima apertura quasi da colonizzazione culturale nel suo boom economico ed oggi dopo 30 anni di stagnazione è un paese estramente chiuso ed è ritornato alla sua cultura isolazionista. La mia è un'osservazione non una regola scientifica, penso che tutti gli uomini siano uguali e ragionino allo stesso modo sono le condizioni che creano un diverso giudizio, la mia formazione giuridica mi impone questo ambito di valutazione. Non posso pensare che il sole o il caldo renda le persone più cattive e ottuse. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 (edited) Secondo me quelle della religione e della crisi sono delle scuse per i gay italiani ti rimando a @Iron84 per una sistematica sull'argomento "crisi" sull'argomento religione dico: ti pare poco? Il fatto che una tale cappa di omertà cattolica impregni ogni aspetto della vita sociale italica? I gay non vengono mica da un'altro mondo, vivono anche loro con(e sostenuti da) famiglie cattoliche! E' chiaro che c'è un problema di associazionismo, ma è anche vero che sono un'infima parte i gay che vogliono farne parte, preferiscono vivere da velati coi genitori fino ai 40 scopando gente a caso.......e quelli più intellettuali ti dicono "ahhhhhhhhh ma fa così anni '80 l'associazionismo". Si testa di cazzo intanto continua a vivere con tua madre fingendo di avere una fidanzata che abita lontano..... Quindi non ci si può lamentare di un ambiente che si rigetta a prescindere. Se qualcuno vi investe e vi spedisce in ospedale, forse dite: ah ma che schifo la giustizia italiana, lasciamo perdere pace? O piuttosto cercate di scucirgli del denaro per rivalervene? E allora perchè vi sta sul cazzo l'associazionismo? Edited January 31, 2015 by Demò Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ilromantico Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 (edited) Il ragionamento della crisi fa acqua da tutte le parti! Anni fa l'Italia non era così in crisi ed è senza dubbio una potenza economica più forte della Spagna (l'Italia ha molte industrie e un rinominato made in Italy. la Spagna no). Il problema è la mentalità italiana che non si è mai evoluta ed è rimasta ancorata a un provincialismo anni 70/80. Motivo per cui anche la Chiesa continua a esercitare sui cittadini un'influenza e soggezione di altri tempi. Se uniamo pure il fatto che l'italiano medio sa essere tanto buono e simpatico, ma anche egoista, invidioso, stronzo e ipocrita si capisce che è una situazione complicata! Basta capirlo anche dal fatto che in politica non avete uno straccio di partito che si batta apertamente per i gay e in pieno 2015 è davvero allucinante! @demò Perché l'associazionismo dovrebbe evoluzionare e non restare negli anni 80!! Qui sembra si stiano svegliando e ora puntino a iniziative più pragmatiche e che invogliano la gente a partecipare. Non è la stessa cosa un palloso festival del cinema gay radical-chic che non serve a un cavolo che organizzare piccole e numerose manifestazioni di baciate in pubblico (giusto ieri ne fecero un'altra). Edited January 31, 2015 by Ilromantico Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewMarc Posted January 31, 2015 Author Share Posted January 31, 2015 Sono abbastanza d'accordo, anche se è innegabile che la crisi non aiuta. Sulla religione ripeto che i paesi cattolici sono tanti e che negli USA il movimento gay ha avuto un momento di svolta coincidente proprio con la crisi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Saramandasama Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Se con un papa cosí gay- friendly la comunità cattolica non è riuscita ad evoluzionarsi, allora abbiamo poche speranze. Le unioni civili alla tedesca ci potranno anche essere, ma saranno molto scarne... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Spiegare una cosa, o almeno tentare di trovare delle spiegazioni non significa affatto giustificarla Poi - dico in ipotesi - potremmo anche concludere che gli Italiani ed i gay italiani non cambieranno mai, ma una conclusione del genere ha soggettivamente senso se una persona ne trae le conseguenze ed emigra Oggettivamente invece non conduce a niente, se non allo sfogo emotivo e alla rassegnazione conseguente Per quanto riguarda l'associazionismo bisogna essere consapevoli del fatto che consegue anche alla situazione data, in teoria uniti si vince e divisi si perde quindi associarsi dovrebbe essere sempre positivo, ma è anche vero che per lo stesso motivo chi avversa i gay produce da sempre dispositivi divisivi, cioè cerca di dividere Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 @@Ilromantico, Non è che non si stia facendo. Il problema è che l'unico modo per far partecipare i finocchi è drogarli.Radical chic? Siete leggermente incontentabili nella vostra assenza di moto dalle vostre comode poltrone, lol. Cosa dobbiamo fare per invitare a partecipare la gente a serate sulla prevenzione, ove vengono distribuiti preservativi gratuitamente, e tutto il materiale per capire come difendersi dalle MST fare degli animaletti gonfiando i preservativi? o facendo un'orgia sicura?Se c'è un pregiudizio di fondo verso l'associazionismo gay, non è derivato solamente dalle iniziative fatte, ma anche da un disinteresse generalizzatoda parte dei gay. La gente non ha interesse né a fare politica, né cultura, né a venire a qualsiasi iniziativa fatta, e di iniziative potabili anche per il primo cretino che passa cce ne sono. Se la maggior parte delle persone vedono nell'associazionismo gay solo un residuato degli anni ottanta, come si può rivoluzionare tutto? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Se con un papa cosí gay- friendly la comunità cattolica non è riuscita ad evoluzionarsi, allora abbiamo poche speranze. Le unioni civili alla tedesca ci potranno anche essere, ma saranno molto scarne... Questo Papa non è gay friendly. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Saramandasama Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Ovviamente no! Ma paragonato al suo predecessore sí.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Quasi quasi anche Hitler era un sostenitore dei diritti gay in confronto a lui. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ilromantico Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 @greed89 In parte hai ragione, ma da un altro punto di vista hai riaffermato quello che non funziona in quel tipo di associazionismo. L'ho già detto altre volte, l'associazionismo gay dipinge la realtà gay come se fosse un'emergenza sanitaria! Apprezzo le campagne di prevenzione, ma sinceramente a un certo punto annoiano e fanno venire l'angoscia. Non si può sempre star li a parlare prevalentemente di MST, prevenzioni... La salute è anche un tema di responsabilità e intelligenza personale, parlate anche di cose più allegre e problemi pratici nel quotidiano. Comprenderai che a me e mio marito poco frega di andare a serate o riunioni dove si parla di prevenzioni, Aids, storie di CO come se avessero ammazzato qualcuno o discorsi radical chic su stupidaggini quando si potrebbe parlare di problemi più pratici. Magari sbaglio ragionamento, ma credo che le associazioni debbano avere più un approccio divertente e utile stile associazioni di quartiere(esistono in Italia?), dove risolvendo i problemi ci si diverte e si sta in compagnia. Io ti dirò, le manifestazioni dei baci non mi sembrano chissaché in quanto a originalità, ma almeno mi sembrano molto utili, facili e spingono a partecipare. Capisco però che la situazione rimanga un po' stile il cane che si mangia la coda. Ossia che se la gente non partecipa a prescindere è difficile poter cambiare la filosofia delle associazioni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Questo è un argomento in più per procedere a gradi approvando prima una legge sulle unioni civili. Prima cosa perchè è difficile se non impossibile trovare in parlamento una maggioranza favorevole al matrimonio gay se non c'è nemmeno nel paese una maggioranza favorevole al matrimonio gay. Seconda cosa perchè se anche riuscissi ad approvarla ci sarebbe il rischio che la legge verrebbe poi abrogata con referendum visto che la maggioranza degli italiani non è favorevole e quindi una volta abrogata da referendum sarebbe poi impossibile riproporla. Quindi meglio procedere per gradi iniziare ad approvare una legge sulle unioni civili per gli omosessuali che ha una maggioranza di favorevoli nel paese e che potrebbe trovare una maggioranza di favorevoli anche in parlamento e così la gente inizierebbe ad abituarsi e nel giro di qualche anno potrebbe esserci un cambiamento culturale teso a favorire un maggiore consenso verso i matrimoni omosessuali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 Lo aspettavo, l'intervento di @sbuffo Ovviamente ha abboccato in pieno alla falsa rappresentazione ANSA della notizia, deducendone che deve rinunciare al matrimonio ( nonostante il crollo del 14% del consenso alle Unioni civili ) Immaginate ora lo stesso effetto moltiplicato su scala 50.000.000 Intanto lui che è gay rinuncia in partenza al matrimonio e dà ragione a Renzi, figuriamoci un etero o un etero disoccupato Chiaro che poi le associazioni si riducono a accoglienza e profilassi cioè assistenza sociale Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 @greed89 In parte hai ragione, ma da un altro punto di vista hai riaffermato quello che non funziona in quel tipo di associazionismo. L'ho già detto altre volte, l'associazionismo gay dipinge la realtà gay come se fosse un'emergenza sanitaria! Apprezzo le campagne di prevenzione, ma sinceramente a un certo punto annoiano e fanno venire l'angoscia. Non si può sempre star li a parlare prevalentemente di MST, prevenzioni... La salute è anche un tema di responsabilità e intelligenza personale, parlate anche di cose più allegre e problemi pratici nel quotidiano. Comprenderai che a me e mio marito poco frega di andare a serate o riunioni dove si parla di prevenzioni, Aids, storie di CO come se avessero ammazzato qualcuno o discorsi radical chic su stupidaggini quando si potrebbe parlare di problemi più pratici. Magari sbaglio ragionamento, ma credo che le associazioni debbano avere più un approccio divertente e utile stile associazioni di quartiere(esistono in Italia?), dove risolvendo i problemi ci si diverte e si sta in compagnia. Io ti dirò, le manifestazioni dei baci non mi sembrano chissaché in quanto a originalità, ma almeno mi sembrano molto utili, facili e spingono a partecipare. Capisco però che la situazione rimanga un po' stile il cane che si mangia la coda. Ossia che se la gente non partecipa a prescindere è difficile poter cambiare la filosofia delle associazioni. Il problema è che iniziative del genere si fanno. Si parla di problemi pratici, si parla di altri argomenti, si parla anche di come agire nel caso delle sentinelle in piedi. Più di fare questo, non si può. La gente non partecipa attivamente, e se lo fa, lo fa attraverso di canali di partito come giovani democratici, SELLINI eccetera... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted January 31, 2015 Share Posted January 31, 2015 (edited) Non ho detto rinunciare. La richiesta del matrimonio gay rimane sempre in campo ma viene solo dopo quella delle unioni civili, cosa che io pensavo anche prima di questa indagine (che poi è quello che hanno fatto in altri grandi paesi europei come Regno Unito piuttosto che Francia e tanti altri). Poi le unioni civili che sia aumentato o meno il consenso sta di fatto che rimane un più del 50% di italiani favorevoli. Per altro i rapporti Eurispes sono solo indagini non devono far abboccare a nulla, non è che li realizza qualche organizzazione omofoba con secondi fini, cercano solo di rappresentare quello che è il parere degli italiani su varie tematiche. Edited January 31, 2015 by Sbuffo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
davydenkovic90 Posted February 1, 2015 Share Posted February 1, 2015 ah se avessimo avuto la Raffa al quirinale, iinvece dell'ennesimo papa boy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted February 1, 2015 Share Posted February 1, 2015 Il ragionamento della crisi fa acqua da tutte le parti! Anni fa l'Italia non era così in crisi ed è senza dubbio una potenza economica più forte della Spagna (l'Italia ha molte industrie e un rinominato made in Italy. la Spagna no). Il problema è la mentalità italiana che non si è mai evoluta ed è rimasta ancorata a un provincialismo anni 70/80. Motivo per cui anche la Chiesa continua a esercitare sui cittadini un'influenza e soggezione di altri tempi. Se uniamo pure il fatto che l'italiano medio sa essere tanto buono e simpatico, ma anche egoista, invidioso, stronzo e ipocrita si capisce che è una situazione complicata!. Ho detto che le conquiste nei diritti civili non possono avvenire in momenti di crisi economica e che storicamente le grandi conquiste, invece, arrivano durante periodi di boom. La ricchezza di un paese non c'entra niente, si sa che l'economia italiana è il doppio di quella spagnola ma parlo di crescita. Da quanti anni l'Italia non cresce di almeno il 3% annuo? Ecco parlavo di stagnazione. Il boom economico indipendentemente dal contesto , in paesi democratici porta a questi risultati perché l opinione pubblica è più propensa. Posso sbagliare ma le tue argomentazioni sono fuori contesto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ilromantico Posted February 1, 2015 Share Posted February 1, 2015 Ovvio che i progressi civili sono favoreggiati dai periodi di boom, ma in Italia in 30anni non è cambiato quasi NULLA quindi la scusa del ristagno economico è RIDICOLA. E non si limita solo a un discorso di diritti civili, ma anche in infrastrutture e co. è stato fatto il NULLA quindi di sta economia che sarebbe il doppio di quella spagnola (addirittura..xD) ne godono i benefici solo i grandi imprenditori. La società e il cittadino medio non mi pare traggano tanti benefici da questa stupenda economia italiana. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fe92 Posted February 1, 2015 Share Posted February 1, 2015 La prospettiva di @@Iron84 è molto interessante, e credo faccia tanto nella spiegazione del fenomeno di cui stiamo parlando. L'assenza di un boom economico da diversi decenni e la stagnazione italica mi sembrano prospettive importanti per una visione che, sociologicamente parlando, ha il suo perché: che i cambiamenti culturali, soprattutto quelli che abbattono pregiudizi e tare di una vita, avvengano nei periodi di maggiore crescita economica mi sembra un fatto davvero reale, oltre che profondamente interessante.Aggiungo che l'Italia è ad ogni modo anche da contestualizzare nella sua UNICITA': noi non siamo un paese Europeo, ma siamo l'Italia, e in quanto tale il Paese della lentezza, della moderatezza, morte dell'innovazione in tutti i sensi, soprattutto politica ma anche infrastrutturale, oltre che culturale per quel che concerne i costumi, e questo credo dipenda molto anche dalla presenza della Chiesa, indubbiamente, non tanto per le Sentinelle o per Adinolfi, che credo non si filino nessuno o quasi, e neanche per le posizioni specifiche riguardo questo o l'altro tema anche nell'ufficialità di un papa, ma per l'influsso che essa ha dato sulla nostra educazione, per i modi di fare che ha innestato in noi, per quello che si respira, comunque, in ogni famiglia, a scuola, etc. ... a prescindere dalla nostra personale clericalità!In effetti Chiesa e Italia sono visceralmente collegate in tutto: e generano tanto croci, quanto delizie.A proposito, comunque, ritornando in volo pindarico a quel che diceva Iron, i suoi interventi mi facevano venire in mente la Teoria del conflitto realistico (Sherif, 1967), tra le migliori che spiegano il pregiudizio come causato da fattori socio-economici. Con opportune modifiche, la trovo sinceramente applicabile al contesto.Per chi volesse saperne di più, l'invito è a cercarla :). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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