bluelake Posted October 26, 2006 Share Posted October 26, 2006 Riporto un articolo comparso stamani sul Corriere della Sera (link: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/25/avantipop.shtml ) a firma di Maria Laura Rodotà, mi sembra che tutto sommato offra una chiave di lettura un po' diversa degli ultimi due "comung out" che hanno segnato i mesi appena passati: Chiunque segua un po’ Daniele Capezzone –deputato rosapugnone, segretario radicale, presidente di commissione alla Camera, conduttore radiofonico, animatore di tavoli volenterosi, vittima delle Iene, ultimamente intervistato permanente- dava per scontato che non avesse tanto tempo per il sesso. Invece no: Cap. –lo ha detto in una nuova intervista- ha ‘rapporti di amicizia e oltre con ragazze e ragazzi’. Più che scandalizzarsi, ci si chiede quando dorma. Ma vabbè. Chiunque segua un po’ Susanna Tamaro –scrittrice famosissima e lettissima, con nuovo libro in uscita- pensava che vivesse da anni molto discretamente (come è giusto, qualcuno di noi ama proteggere la sua vita personale e non sogna riprese a letto genere La pupa e il secchione) con la sua compagna sceneggiatrice. Invece è più complicato: Tamaro –in una recente intervista- ha spiegato che le due hanno un rapporto “di amicizia e sostegno profondo”; nato diciotto anni fa quando hanno cominciato a vivere insieme in campagna “per puri motivi pratici’ (l’asma acuta di Tamaro) ma che non fanno sesso. Qualcuno ha ironizzato; qualcun altro ha insinuato che Tamaro si dichiarava coabitante ma casta per non turbare i suoi lettori cattolici; altri ancora l’hanno direttamente proclamata “scrittrice cattolica”. Lei è ri-intervenuta ieri –in casuale sincronia con Capezzone- scrivendo a Libero. Ripetendo di essere casta da diciotto anni (prima per niente; roba da far impallidire Capezzone, si intuisce); facendo giustamente presente che non sempre e non per tutti il sesso è necessità fondamentale. Più che appassionarsi, ci si chiede perché ne scriva tanto. Ma vabbè. Ora: Cap. e Tam. sono figure pubbliche. Ci può essere curiosità sulla loro vita privata. Per cui. Capezzone tiene a farci sapere che fa sesso. Tamaro vuol ribadire che non ne fa. Le due cose possono non interessare. Però, a leggerle, vien da pensare che se non ne avessero parlato gli avremmo voluto bene lo stesso. Anzi: il pansessualismo di Cap., il non-sessualismo di Tam. rischiano di suscitare illazioni, battutoni. E nuove ipocrisie. Anzi: vien da dirlo, se non ne parlavano gli volevamo più bene. Perché chi non è pansessuale ed è gay e lavora in banca, chi non ha lasciato perdere il sesso e magari è lesbica e fa la commessa, rischia di non beneficiare di questi non-outing pop. Che rischiano di creare, appunto, nuove/vecchie ipocrisie. Chi è un politico famoso e si dice bisex fa pensare: forse è omosessuale e scioglie il fatto in un gran sessuo-calderone (è già accaduto anni fa col verde Alfonso Pecoraro Scanio; e fu indimenticabile un titolo di quotidiano, in cui annunciava “ho scelto la libertà sessuale”; e non si capiva dove fosse la notizia). A quel punto chi non è famoso ed è omosex in ambiente ostico può pensare: massì, anche lui è come me e neanche lui può dirlo, quindi a maggior ragione continuo a stare zitto e a nascondermi. Chi è scrittrice famosa e dice “per carità, convivo ma castamente” può incoraggiare finte apparenze caste in coppie di amiche molto amiche; che magari preferirebbero un’Italia in cui, se si ama una donna, non si deve fingere. Certo, le figure pubbliche vanno capite. Da noi chi si dichiara gay è poi costretto a specializzarsi. Viene identificato solo in quanto tale, interpellato solo su quello, e chissenefrega se è un esperto di economia industriale o scrive storie di maschi con femmine. Certo –tralasciando i più originali Cap. e Tam.- ci sono figure pubbliche (a) gay, ( sessualmente attive. Solo che non ne parlano. Intanto, due cruciali capitali europee, Parigi e Berlino, hanno sindaci gay dichiaratissimi, Bertrand Delanoe e Klaus Wowereit. Wowereit poi fa cose normali-stucchevoli da politico normale; per dire, alla fine dello spoglio elettorale ha baciato la sua first lady, maschio ovviamente. Inutile aspettarselo, da noi, a breve. Magari perché sono tutti nervosi causa rinsaldati rapporti gerarchia cattolica-classe politica, e si rischia la carriera. Però intanto non si fanno grandi progressi. Basta –nel nostro piccolissimo anzi microscopico anzi entomologico- leggere i post dei forumisti gay su Avanti Pop. C’è chi si lamenta perché il proprio capo, davanti a lui, fa continue battute sui ‘ricchioni’. Battute del genere in un altro paese porterebbero al licenziamento, del capo ovviamente. Allora vabbè. Teniamoci Cap. e Tam. Almeno danno dignità a chi non impazzisce per il sesso (gerarchia cattolica a parte, certe volte farne tanto sembra obbligatorio, e ci si sente inadeguati/e). E a chi ne fa a manetta con uomini e donne (ma insomma, quando dorme Capezzone? Quella sarebbe la vera intervista, a pensarci). 25 ottobre 2006 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.