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Il "matrimonio gay" non ha nulla a che fare con gli omosessuali?


NewMarc

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@NewMarc

Francamente non ho capito quale sia la tua tesi: tu personalmente come risolveresti il problema

dell'assenza di alcuni diritti-chiave nella convivenza tra persone dello stesso sesso,

senza creare delle "unioni-ghetto" (come era in UK prima di Cameron)

e senza proibire agli omosessuali di accedere a un istituto giuridico a cui gli etero possono accedere?

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@Hinzelmann @Almadel

 

Ma la mia non è un riflessione sul diritto al matrimonio gay e se sia giusto o no approvarli. E' una riflessione su come la battaglia sul matrimonio gay è nata e continuata.

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Mi pare una ricostruzione completamente sbagliata

 

Può essere che l'estrema destra americana negli anni '60

per avversare la battaglia sui diritti civili abbia agitato lo spauracchio

"omosessuale"

 

Oggi volete dare l'uguaglianza ai negri, domani non avremo solo i

matrimoni interrazziali, ma pure quelli omosessuali etc

 

Allo stesso modo la destra estrema di oggi dice:  

 

oggi volete il matrimonio gay, domani legalizzerete la poligamia o l'incesto 

o la pedofilia etc 

 

Ma non era certo il focus del discorso "separatista" dell'estrema destra

americana, che in realtà credeva che se Dio avesse voluto l'uguaglianza

razziale non avrebbe creato razze diverse e che la razza negra era inferiore

per "natura" rispetto a quella bianca etc

 

Allo stesso modo oggi - al di là dell'espediente retorico - si ragiona sui gay

chi non vuole l'uguaglianza crede che essere gay voglia dire essere inferiori

( poi magari butta nel piatto pedofilia, poligamia, zoofilia etc come provocazioni)

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Quindi abbiamo scoperto come ottenere i diritti per le coppie ghei: basta che la comunità arcobaleno si professi in massa contraria al matrimonio, così gli omofobi dovranno darci contro e divenire favorevoli.

Mi pare geniale, non capisco come abbiamo potuto non pensarci prima...

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Come puoi pensare che col Vaticano in casa proprio la DC volesse penalizzare la sodomia?

Da quel che mi ricordo le proposte furono due: una del Movimento Sociale e una del PSDI.

 

Del PSDI??? Forse ti confondi con Amato che se ne uscì molto infelicemente sulla questione pochi decenni fa. Forse è la proposta missina che era appoggiata da alcuni democristiani.

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Icoldibarin
Il pervertito omosessuale è, dunque, un soggetto psicosessualmente sano ma di fatto immorale.

 

 

Almeno fra tutti questi deliri cogliamo il fatto che non ritenesse l'omosessualità una malattia.

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Beh ma a chi ti riferisci a Bruno romano?

 

Perché in quel caso non sarebbe un attestato di merito!

 

Nel senso che proponendosi una norma punitiva sarebbe

stato incongruo sostenere di dover punire delle persone "malate"

ed era perfettamente coerente ad un logica punitiva di stampo

criminale, sostenere che fosse un vizio immorale da contenere

attraverso la deterrenza della pena

 

Questo - in realtà - è il motivo per cui inizialmente i gay non reagirono

male alle varie interpretazioni patologiche dell'omosessualità, in contesti

in cui l'alternativa era il carcere, la tesi freudiana della condizione omosessuale

come manifestazione di uno sviluppo "arrestato", per certi versi esentava da colpa

l'omosessuale

 

( ovviamente con gli occhi di oggi si tratta di due mali, all'epoca però la malattia

poteva apparire il male minore, per chi fosse finito in carcere! )

 

La parte interessante del Romano è che ha letto Kinsey e ne ha tratto l'idea che

l'omosessualità sia un vizio "contagioso" e quindi costituisca un pericolo per l'intera

società

 

In parole povere il Rapporto Kinsey produce in Italia una reazione di tipo repressivo

anziché di tipo evolutivo e trattandosi di un libro a cui un cattolico mai si sarebbe accostato

purtroppo questa reazione si produce proprio nei "laici" ( o almeno in alcuni di loro ) che invece

lo leggono ma ne traggono l'ispirazione contraria a quella che oggi ci aspetteremmo.

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Icoldibarin

Notavo solo il fatto che l'opposizione cattolica odierna normalmente cerca di patolocizzare ad ogni costo la condizione omosessuale, mentre mezzo secolo fa, quando la medicina propendeva verso il disturbo psichiatrico, Romano affermasse con forza che si tratta di individui sani.

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l'opposizione cattolica odierna normalmente cerca di patolocizzare ad ogni costo la condizione omosessuale,

 

Effettivamente  è un fatto curioso che il sodomita, che è sempre stato considerato dalla Chiesa Cattolica e in generale dal Cristianesimo come un peccatore e quindi come un violatore deliberato dei precetti morali cristiani, ultimamente sembra sia per lo più catalogato come malato o comunque psicologicamente disturbato, facendo così la Chiesa il corso inverso rispetto alla medicina:

forse per alcuni questo è un miglioramento, se non altro perché perché la malattia esclude la colpa e quindi il peccato.

Personalmente però preferirei essere considerato un peccatore piuttosto che un deficiente.

Son gusti, neh.....

Edited by Mario1944
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Romano affermasse con forza che si tratta di individui sani.

 

Il problema è che trascuri il fatto che lo affermava per metterli in galera!

 

I malati vanno in ospedale....non  in carcere, lui voleva mettere i froci in galera

gioco forza deve dimostrare che siano "perversi" in senso morale e non dei malati

irresponsabili da curare

 

Poiché oggi sarebbe inammissibile nel mondo occidentale considerare

gli omosessuali dei perversi criminali, ci si accontenta di considerarli dei

"malati" 

 

In secondo luogo trovo disonesto intellettualmente di fronte all'affermazione

così palese e sfacciata di omofobia laica, tirare in ballo la chiesa cattolica che

in questo caso non c'entra niente

 

Romano infatti ragiona da "laico" non pone solo l'equivalenza fra peccato e reato

ma cita Kinsey per dimostrare l'esistenza di un pericolo di "contagio omosessuale"

della società

 

Semmai l'intervento di Bruno Romano dimostra come all'epoca la chiesa cattolica

potesse rappresentare, non dico un porto sicuro ma un'ancora di salvezza, rispetto

a quelli che potremmo considerare gli ultimi ( per fortuna ) rigurgiti dell'omofobia

secolarizzata, nella sua forma più dura e arcigna

 

Il ché in parte spiega anche il fenomeno dei "gay cattolici"

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credo sia molto difficile essere arrestati per aver fatto sesso gay in uno stato americano.

anche se sono stati riportati episodi di tal genere, ..... bisogna ricordare che la legge americana non lo proibisce assolutamente.

dal 2003 a livello federale.

il matrimonio gay è un ottimo istituto giuridico che tutela i diritti degli omosessuali.

quindi perchè NO?

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Icoldibarin

Il problema è che trascuri il fatto che lo affermava per metterli in galera!

 

I malati vanno in ospedale....non in carcere, lui voleva mettere i froci in galera

gioco forza deve dimostrare che siano "perversi" in senso morale e non dei malati

irresponsabili da curare

 

Poiché oggi sarebbe inammissibile nel mondo occidentale considerare

gli omosessuali dei perversi criminali, ci si accontenta di considerarli dei

"malati"

 

In secondo luogo trovo disonesto intellettualmente di fronte all'affermazione

così palese e sfacciata di omofobia laica, tirare in ballo la chiesa cattolica che

in questo caso non c'entra niente

 

Romano infatti ragiona da "laico" non pone solo l'equivalenza fra peccato e reato

ma cita Kinsey per dimostrare l'esistenza di un pericolo di "contagio omosessuale"

della società

 

Semmai l'intervento di Bruno Romano dimostra come all'epoca la chiesa cattolica

potesse rappresentare, non dico un porto sicuro ma un'ancora di salvezza, rispetto

a quelli che potremmo considerare gli ultimi ( per fortuna ) rigurgiti dell'omofobia

secolarizzata, nella sua forma più dura e arcigna

 

Il ché in parte spiega anche il fenomeno dei "gay cattolici"

Hai ragione, qui la chiesa cattolica non centra molto, mi ero fatto fuorviare dai continui riferimenti alla morale ma rileggendo ho visto solo un accenno alla visione nella bibbia della sodomia.

 

Oltre agli atti omosessuali si voleva anche proibire l'apologia di atti omosessuali, fino a 5 anni.

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