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[Riflessione] Immobilismo in Italia?


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MalcomBraumGraves

Salve ragazzi, vorrei proporvi una domanda sulla quale non riesco ad esprimere un mio parere.

L'altro giorno in classe si stava discutendo sulla solita storia della Rivoluzione francese [...] fino a che la nostra professoressa negli ultimi 10 minuti dell'ora ha aperto un piccolo dibattito sulla società politica Italiana.

A fine ora ci ha posto la seguente domanda: Secondo voi ragazzi, in Italia si sta piano piano formando una sorta di immobilismo, oppure si è già formato? Cosa impedisce secondo voi all'Italia di uscire dalla situazione di crisi economica e sociale che sta vivendo?

 

Non sono mai stato un grande esperto in politica, però vorrei iniziare a informami meglio riguardo alla nostra situazione politica ed economica.

Voi che ne pensate?

 

breve definizione di immobilismo presa da Treccani.it: immobilismo s. m. [der. di immobile, sull’esempio del fr. immobilisme]. – Nel linguaggio polit., con sfumatura polemica, atteggiamento, da parte di un governo, di staticità, di resistenza passiva, di opposizione di fatto, anche se non programmata, nei riguardi delle possibili soluzioni progressive o comunque profondamente innovatrici dei problemi politici, soprattutto nel campo della politica estera e sociale;

Edited by MalcomBraumGraves
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https://www.gay-forum.it/topic/29474-riflessione-immobilismo-in-italia/
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Secondo me il problema è molto più radicato nella cultura italiana, e la situazione politica ne è solo un "sintomo".

 

abbiamo questa convinzione di essere tutti più furbi degli altri, e di poterci approfittare di ogni situazione, ognuno per il proprio tornaconto. so quanto sembri un discorso banale, ma da quello che ti salta davanti nella fila per la cassa, a quello che si intasca la mazzetta perchè "tanto qua le cose vanno così", in italia abbiamo una vera e propria impostazione culturale sbagliata basata sull'ego.

La situazione politica italiana - quali ne siano i problemi -

di certo non soffre di "immobilismo".

beh, insomma..

negli ultimi 100 anni ci sono stati:

20 anni di Giolitti

20 di fascisti

40 di democristiani

20 di Berlusconi..

più che fermenti innovatori mi pare ci sia una certa tendenza alla conservazione.

 

Detta meglio: se non vuoi chiamarlo immobilismo, diciamo che c'è un radicato attaccamento alle poltrone..

MalcomBraumGraves

più che immobilismo la chiamerei rassegnazione..

cmq se vuoi fare un figurone con la prof, cita La fattoria degli animali di Orwell:

alla dittatura del fattore si sostituisce quella dei maiali e bal bla bla.

Non voglio per niente fare una bella figura con la mia prof :D

Penso ci abbia fatto questa domanda per spronarci a informarci meglio sulla nostra situazione politica ed economica, capire bene quali sono i problemi che ci ci ostacolano dall'uscire da questo periodo e su cosa si possa fare per migliorare la nostra situazione.

Come già detto a inizio topic, non sono per niente ben informato sull'argomento, e onestamente me ne vergogno.

Perciò vi ho posto la domanda, anche se forse dovrei ammettere che il mio scopo in realtà è informarmi meglio sulla nostra situazione politica ed economica, ma immagino che siano stati aperti vari topic sull'argomento.

@freedog, appunto.

 

Paragona la situazione italiana da Giolitti a Renzi

con quella di un qualunque Paese europeo.

 

Prendiamo il maggior partito politico italiano: il PD.

In venticinque anni è passato dal maggior partito comunista d'Occidente

a essere il più affidabile alleato degli USA e delle politiche di Bruxelles

dopo aver cambiato tre nomi e un numero abnorme di segretari.

 

Per tacere di cosa è capitato negli ultimi 25 anni

alla Democrazia Cristiana e al Partito Socialista...

 

In Germania e Gran Bretagna ci sono più o meno gli stessi partiti

da centoventicinque anni e negli USA avranno prassappoco due secoli...

 

La tua lista di governi italiani dimostra proprio il contrario di quello che vuoi dire.

MalcomBraumGraves

@@freedog@@Almadel,  perciò tornando alla domanda principale del topic, se non vi è di disturbo, quali sono i problemi principali che lo stato Italiano sta vivendo in questo momento?

Quando provo a chiederlo a degli adulti, molto spesso mi rispondono con la solita: "I politici mangiano i soldi, troppa corruzione etc" che trovo come risposta molto vaga e poco esaustiva.

Vi sarei grato se poteste illuminarmi :D 

@@freedog@@Almadel,  perciò tornando alla domanda principale del topic, se non vi è di disturbo, quali sono i problemi principali che lo stato Italiano sta vivendo in questo momento?

Quando provo a chiederlo a degli adulti, molto spesso mi rispondono con la solita: "I politici mangiano i soldi, troppa corruzione etc" che trovo come risposta molto vaga e poco esaustiva.

Vi sarei grato se poteste illuminarmi :D

 

puoi usare vari sinonimi: declino, degrado..

a parte la banalità sui politici che magnano (com'è che nessuno si chiede chi ce l'ha messi su quelle poltrone? in questo siamo sempre i soliti: non c'è MAI nessuno che confessi di essere (stato) democristiano, berlusconiano eccetera; però, chissà com'è, questi i voti li pigliavano, e non dallo spirito santo!)

 

concordo molto su questo

 

Secondo me il problema è molto più radicato nella cultura italiana, e la situazione politica ne è solo un "sintomo".

 

abbiamo questa convinzione di essere tutti più furbi degli altri, e di poterci approfittare di ogni situazione, ognuno per il proprio tornaconto. so quanto sembri un discorso banale, ma da quello che ti salta davanti nella fila per la cassa, a quello che si intasca la mazzetta perchè "tanto qua le cose vanno così", in italia abbiamo una vera e propria impostazione culturale sbagliata basata sull'ego.

 

c'è pure sta mentalità un po' da servi che continuiamo ad avere: l'idea che cmq serve la "spintarella" per trovare lavoro, o l'amico dell'amico che fa il pizzardone e mi fa togliere la multa, o mi trova la corsia preferenziale per una visita specialistica, eccetera..

insomma, il vecchio "chiagni e fotti" che ci portiamo dietro almeno da Ludovico il Moro* in poi

---

*autore del celeberrimo motto "Franza o Spagna, basta che se magna", che spiegava molto meglio di tante astruserie cosa lo spingesse a cambiare alleanze politico-militari un giorno sì e l'altro pure..

Prendiamo il maggior partito politico italiano: il PD.

In venticinque anni è passato dal maggior partito comunista d'Occidente

a essere il più affidabile alleato degli USA e delle politiche di Bruxelles

dopo aver cambiato tre nomi e un numero abnorme di segretari.

 

Per tacere di cosa è capitato negli ultimi 25 anni

alla Democrazia Cristiana e al Partito Socialista...

 

In Germania e Gran Bretagna ci sono più o meno gli stessi partiti

da centoventicinque anni e negli USA avranno prassappoco due secoli...

 

La tua lista di governi italiani dimostra proprio il contrario di quello che vuoi dire.

vabbè, ma quella piddina è la vecchia ammuina gattopardesca (cambiare tutto perchè nulla cambi)!

 

Vero, crucchi, americani & inglesi hanno gli stessi partiti da tantissimo,

PERO'

lì c'è un ricambio generazionale COMPLETO al max ogni 10-15 anni di tutta la dirigenza dei partiti!

E non si fanno problemi a far fuori i leader carismatici (vedi Thatcher, silurata 25 anni orsono dai tories stessi!!!) quando perdono smalto

Edited by freedog

 

 

quali sono i problemi principali che lo stato Italiano sta vivendo in questo momento?

 

i problemi sono tantissimi, difficile trovare un filo logico che li unisca, difficile formare un "quadro"

tra i massimi problemi del paese c'è quello della grande criminalità organizzata che in certe regioni è una vera e propria alternativa allo stato

con una battuta, possiamo dire che la Sicilia o la Calabria o la Campania sono i luoghi più liberali del mondo, dato che lì vige la libera concorrenza anche tra "organizzazioni statali" (intese come Repubblica Italiana versus malavita organizzata, che ha un suo sistema parallelo per riscuotere le tasse, amministrare la giustizia, gestire il monopolio della violenza, etc.)

questo problema è talmente grande che inquina molte altre manifestazioni della vita pubblica, corrompe, distorce i valori in campo

e purtroppo le infiltrazioni al centro-nord hanno finito per rendere anche quelle economie, una volta fiorenti, succubi e condizionate dal capitale mafioso

da straniero io penso che l'immobilismo italico non è affatto una novità ma è una tradizione italica ben consolidata. gli italiani non vogliono cambiare e per questo votano quei politici. se volessero cambiare non avrebbero votato prima la democrazia cristiana, e berlusconi e il partito socialista. oggi è la stessa storia che continua.

Diciamo che l'italiano è democristiano di fondo...È un popolo conservatore che ama borbottare e lamentarsi ma poi al momento del voto (unica arma democratica che abbiamo) il popolo sceglie come abbiamo visto dal dopoguerra a oggi...

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