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Legge sulle Unioni Civili


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Io stavo parlando di coerenza alla propria visione politico ideologica, non

di singoli accordi elettorali o di specifici episodi, nella fattispecie il PD aveva

rifiutato credo la presenza di candidature radicali nelle proprie liste, ma al di

là del caso specifico Pannella ha spesso assunto decisioni che a vario titolo

hanno destato scandalo o stupore, nel proprio elettorato di riferimento.

 

Poi tu puoi tranquillamente ascrivere tutto ciò al capitolo dei "difetti", ma la

mossa di Pannella di chiedere ospitalità a Storace per me è riconoscibilissima

cioè è tipica del suo modo di agire politico

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ANSA

 

L'Aula della Camera esaminerà il ddl sulle unioni civili dal prossimo 9 maggio. "E' deciso. Il 9 maggio il ddl sulle unioni civili arriva nell'aula della Camera per la sua approvazione definitiva. Matteo Renzi aveva promesso che dopo la stagione delle riforme sarebbe arrivata quella dei diritti e così è stato. Grazie all'impegno tenace del Pd, nonostante tutti coloro che si sono battuti perché questo non avvenisse o hanno cercato di sabotare il testo con indegni voltafaccia per puro sciacallaggio politico". Lo scrive la senatrice del Pd Monica Cirinnà sul suo profilo Facebook commentando la decisione della capigruppo sul calendario della Camera. "Finalmente - aggiunge - anche l'Italia avrà, come la quasi totalità dei Paesi europei, una legge che mette tutti i cittadini in grado di amarsi e sviluppare il proprio progetto di vita in comune, riconoscendo non soltanto i diritti delle coppie same-sex che vogliono unirsi civilmente, ma anche di tutti coloro, etero e omo, che convivono e che per la legge italiana non esistevano. E' un primo grande passo di civiltà sociale e politica del nostro Paese come non se ne vedevano da oltre 30 anni. Andremo avanti fino al pieno riconoscimento del matrimonio egualitario".

Gaypost

 

Il Tribunale per i minori di Roma ha emesso un’altra sentenza a favore di una famiglia arcobaleno. Si tratta, nuovamente, di una coppia di donne che ha chiesto e ottenuto l’adozione incrociata dei rispettivi figli. Stiamo parlando della famiglia di Marilena Grassadonia, presidente dell’associazione Famiglie Arcobaleno che proprio questo sabato, 30 aprile, sarà a Milano per la Festa delle FamiglieMarilena Grassadonia e la moglie Laura Terrasi si sono sposate in Spagna ed hanno tre figli due dei quali partoriti da una delle due e il terzo dall’altra. Il loro matrimonio era stato trascritto dall’allora sindaco Ignazio Marino durante l’evento al Campidoglio in cui altre 18 coppie vennero registrate e che tanto clamore destò anche Oltretevere.

 

La sentenza che riconosce la genitorialità di entrambe su tutti i figli e, quindi, i diritti dei bambini nei confronti delle loro madri, non è stata oggetto di ricorso da parte della Procura ed è quindi definitiva. Era già successo con la prima sentenza a favore di una coppia di uomini, lo scorso 21 marzo. Mentre la Camera dei Deputati si appresta a votare definitivamente il testo sulle unioni civili, dunque, dal quale proprio le stepchild adoption sono state stralciate durante il passaggio in Senato, ancora una volta i tribunali stabiliscono che il bene del bambino passa proprio da quell’adozione del figlio del partner che ha infiammato in dibattito politico.

 

Nella sentenza si legge che “i bambini hanno instaurato con entrambe le figure femminili, dalle quali hanno ricevuto affetto e cure amorevoli, un legame inscindibile che, a prescindere da qualsiasi “classificazione giuridica”, nulla ha di diverso da un vincolo genitoriale legalmente riconosciuto“.

 

“Personalmente e una grande soddisfazione – commenta Marilena Grassadonia, che per il ricorso è stata assistita dall’avvocata Susanna Lollini – ma non posso essere felice a pieno se penso che le nostre famiglie sono in balia delle singole sentenze: noi siamo state fortunate e così i nostri figli, ma ci sono coppie con bambini ancora in attesa di giudizio, altre ferme in Appello, altre che devono ancora rivolgersi ai Tribunali. Per questo la nostra battaglia deve proseguire verso una legge che riconosca il matrimonio egualitario, la possibilità di adozione e il diritto di essere registrati come genitori dei nostri figli direttamente alla loro nascita. Sabato siamo in piazza a Milano per la Festa delle Famiglie, ed è solo il primo appuntamento di una nuova primavera dei diritti che vogliamo far sbocciare nel nostro Paese: per questo come slogan abbiamo scelto “Una famiglia FA primavera”.

 

Una sentenza che arriva alla vigilia dell’appuntamento di Milano in Piazza Cadorna, da dove partirà il corteo delle famiglie che raggiungerà Piazza del Cannone, in Parco Sempione, attraverso Via Carducci, Via Meravigli, Corso Magenta, Largo Cairoli. A Piazza Castello, davanti alla Torre del Filarete, un lancio di palloncini annuncerà la festa a tutta la città. Sono più di mille le famiglie arcobaleno attese, ma l’evento è aperto a tutti come momento di festa e condivisione.

Alla manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano e del Consolato degli Stati Uniti, hanno aderito Amnesty, Emergency, Legambiente, Coordinamento Genitori Democratici, Cngei, Milano Pride, Coordinamento Arcobaleno, I sentinelli e molti altri ancora, mentre tra gli ospiti ci saaranno le attrici Lella Costa e Pamela Villoresi, il comico Carlo Gabardini, l’assessore Pierfrancesco Majorino. “La politica ci ha messo nell’angolo – conclude Marilena Grassadonia -, noi facciamo una festa nel cuore di Milano per farci conoscere ancora di più e per celebrare tutte le famiglie d’Italia con tanti ospiti e amici, stand di associazioni, giochi per bambini. Una famiglia FA primavera”.

Edited by Rotwang

L'Espresso

 

Quasi fatta sulle unioni civili: ma occhio, avverte dal Pd una voce accreditata, “il sì del Parlamento non significa che il giorno dopo le unioni civili si potranno celebrare”. Già è improbabile che lo siano in settembre, per dire. Questioni burocratiche, ma non solo. Anche dopo il voto finale con fiducia alla Camera, già previsto “a naso” da Renzi con fiducia la prossima settimana, per il 12 maggio, il ddl Cirinnà avrà bisogno di una serie di decreti attuativi, che per una parte sono di fatto in mano al ministero dell’Interno. Cioè da ultimo, nelle mani di Angelino Alfano. Il leader dell’Ncd. Colui che, giusto un anno e mezzo fa, scatenò la guerra dei prefetti contro i sindaci con una circolare che vietava la trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero. Con relative battaglie politiche, polemiche, pronunce di tribunale.

 

Ecco, per somma ironia, proprio Alfano si troverà a gestire – di nuovo – il tema di come la nuova disciplina delle unioni civili dovrà regolarsi rispetto a ciò che avviene fuori dai confini (cioè i matrimoni gay). Così come, anche, dovrà il suo ministero definire le disposizioni agli ufficiali di Stato civile su dove e come celebrare le nuove unioni. Nonché sul modo col quale istituire il relativo registro. La legge, infatti, non stabilisce se le unioni omosessuali saranno trascritte su un libro a parte, oppure no. Così come non dà i dettagli sulle modalità della celebrazione. Di queste cose si occupano i decreti attuativi, cioè Alfano, di concerto con alcuni altri ministri. Sembrano sciocchezze, ma senza la legge non parte.

 

Proprio per questo, dalla maggioranza renziana hanno già drizzato le orecchie. E vigilano. Il viceministro Filippo Bubbico, per il suo ruolo agli Interni, ha già ricevuto il mandato ufficioso di vigilare sugli adempimenti che deve svolgere il ministero. Farà da “sentinella”, spiegano. Affinché, appunto, i sei mesi entro i quali vanno emanati i decreti attuativi non finiscano per sfilacciarsi, diventare un anno, o addirittura il giorno del mai. Il che per Renzi sarebbe indigeribile, dopo tanto sforzo.

 

La partita, ancora da cominciare, si incrocia in parte con il dibattito che in queste ore divampa alla Camera, tra Pd e  centristi. Un tira e molla che non riguarda il ddl Cirinnà, ma le mozioni che impegnano il governo a rafforzare il divieto di ricorso all’utero in affitto, peraltro già contenuto nella legge sulla procreazione assistita. Nell’Ncd ci tengono moltissimo, se non altro come posizione di bandiera che riaffermi il loro no alle adozioni gay: “Noi vi votiamo il ddl Cirinnà, ma almeno lasciateci votare queste mozioni prima di quello”, è il succo del ragionamento svolto da Roberto Formigoni ed altri. Il punto è proprio la tempistica: vogliono che sull’utero in affitto si voti prima delle unioni civili “come era nei patti”, dice il capogruppo alla Camera Maurizio Lupi. Chiedono, insieme con Centro democratico, che il calendario dei lavori sia modificato, per consentirlo. Nel Pd, al contrario, avrebbero preferito rimandare il tema a dopo. Non tanto per la sostanza: una mozione che impegna il governo a fare qualcosa, è in sé poco più che un sospiro nel vento. Più che altro, il Pd non vuol occuparsene perché il partito è spaccato tra sinistra e cattolici, su come e fino a che punto condannare la pratica dell’utero in affitto. Le fibrillazioni interne, cacciate dal ddl Cirinnà, si sono ricondensate tutte là. Non a caso, fino ad oggi il Pd è stato capace di presentare una mozione: a differenza di tutti gli altri partiti. E adesso che i centristi spingono per accelerare il voto sulle mozioni, i dem facendo di tutto per trovare in fretta un accordo al proprio interno. Alfano, di questi tempi, bisogna tenerselo buono. 

Quello su cui da giorni cerco di attirare la vostra attenzione. State certi che Fagiano nell'ano riuscirà a dilatare i tempi fino al referendum costituzionale (già vedo che si parla di settembre)... Oppure nella migliore delle ipotesi nel decreto attuativo verrà aggiunta ai registri dello stato civile accanto alle sigle "coniugato", "nubile", "vedovo", quella di "CULATTONE".

Edited by Orfeo87
Hinzelmann

Personalmente darei per scontato che Alfano rimandi a dopo

il referendum costituzionale, visto che dispone per legge di 6 mesi

a partire da Giugno (?) , niente sarà fatto prima di Dicembre

 

Il problema principale non è questo, ma che Renzi abbia trasformato

l'esito del referendum in una sfiducia al governo, con il rischio di sue

dimissioni ed il fatto che qualora Renzi vincesse, ad ogni modo delle

interpretazioni restrittive sono conformi ad un testo di legge che è  e

resta pessimo ( nessun riferimento alla famiglia, alla vita sessuale, alla

coppia, a dei diritti espressamente individuati etc )

 

Si è fatta una legge più per stabilire cosa queste unioni non fossero e

non potessero essere, che per dire quali diritti avevamo e perchè

 

E quindi è inutile stare a ricamarci sopra...tanto non siamo in grado di

fare politica punto e basta, speriamo che la Boschi ci difenda

Il PD ha fatto approvare una mozione accettabile e la maternità surrogata non è stata considerata tout court reato universale.

 

-

 

“La mozione del Pd sulla gestazione per altri (GPA) approvata dalla Camera tiene conto di una pluralità di situazioni e di posizioni. Una risposta saggia a chi vuole scatenare su questo tema una guerra ideologica”.

 

Così il portavoce nazionale di ReteDem Sergio Lo Giudice commenta il voto di oggi alla Camera sulla maternità surrogata, che ha visto l’approvazione della mozione PD.

 

“Sono state respinte le improbabili richieste di considerare la GPA come reato universale – spiega il senatore PD – e si è fatta una corretta distinzione fra le odiose situazioni di sfruttamento di donne non libere, in stato di vulnerabilità sociale o di indigenza, e quei contesti in cui la legge norma relazioni fondate sulla consapevolezza e sulla libertà di tutti i soggetti coinvolti. Soprattutto, si è fatto chiarezza sul fatto che comunque la si pensi, la legge non può violare il diritto dei figli a un pieno riconoscimento della loro identità, al di là di come siano venuti al mondo. Ci auguriamo che questa discussione abbandoni finalmente i toni apocalittici da cui era partita e si apra un sereno confronto su come i vari Stati hanno affrontato e regolamentato la questione”.

Dipende.

 

Chi è contro le unioni civili e deluso dalla destra in generale potrebbe votarlo per riscatto.

 

non lo possiamo sapere ;)

Ncd è praticamente ignorato dalla stampa. Alla fine è la Lega Nord il partito omofobo e xenofobo di turno, con Fratelli d'Italia al seguito e Forza Italia che si sposta più al centro. Ma come dici tu, non possiamo saperlo. È rassicurante però l'idea che Renzi tenga per le palle Alfano. :D

https://www.facebook.com/103703399661209/videos/1151660758198796/

 

Intervento di Michela Marzano alla Camera

 

P.S: a quelli che (come sempre) fanno i pessimisti sui decreti attuativi ricordo loro che l'anno scorso vennero approvate le unioni civili in Cile in primavera e furono attuate in autunno e Alfano non può farci un bel nulla, deve eseguire la legge.

Edited by Rotwang

""Non ho nulla contro il riconoscimento dei diritti civili, ma non è compito del sindaco fare queste cose per cui non celebrerò unioni gay se dovessi vincere le elezioni". Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini, durante il forum all'Ansa dove ha illustrato i suoi programmi per Roma"

 

Bene, direi che visto la mentalità papalina e bigotta dei romani Marchini ha già vinto le elezioni con la benedizione del Vaticano... mi chiedo se però è regolare che un sindaco si rifiuti di adempiere ad una legge nazionale...

Internazionale

Se tutto procede senza colpi di scena, entro il 12 maggio alla camera dei deputati sarà approvata in via definitiva la legge sulle unioni civili. A distanza di ventisette anni dalla Danimarca, che per prima ha approvato una legge sulle coppie omosessuali, l’Italia chiuderà la serie dei paesi occidentali, che ormai riconoscono tutti – in un modo o nell’altro – le unioni tra persone delle stesso sesso. Per i cittadini italiani omosessuali e per tutti quelli che sostengono i diritti civili, si tratta di una vittoria dolceamara.

Senza dubbio una vittoria, perché se da un lato si trattava di un passo non più rinviabile, l’Italia ha mostrato più di una volta che tutto si può sempre rimandare, e anche a lungo. Nel luglio del 2000, quando centinaia di migliaia di persone sono scese in strada a Roma per il World Pride, se mi avessero detto che per altri sedici anni non sarebbe stata fatta nessuna legge – sulle unioni civili, sul matrimonio, contro l’omofobia o sulle adozioni – be’ non ci avrei creduto. Quindi ora che il governo di Matteo Renzi introduce una legge che riconosce alle coppie omosessuali gran parte dei diritti delle coppie sposate è di sicuro una vittoria contro l’indecente mancanza di senso civico che il nostro paese a volte è capace di esprimere.

La sconfitta invece è quella che si è consumata sulla pelle delle migliaia di bambini italiani discriminati per l’orientamento sessuale dei propri genitori: in Italia, anche dopo l’entrata in vigore della legge sulle unioni civili, se un bambino ha due genitori dello stesso sesso ancora non godrà delle stesse tutele giuridiche di tutti gli altri.
Anche se la giurisprudenza continua a indicare con forza la strada, l’interesse prioritario del minore a vedersi riconosciuti legalmente entrambi i genitori che lo crescono e che lui ama è stato sacrificato in nome di un accanimento di principio.

Si è tirata in ballo la teoria del gender – il fantomatico complotto internazionale che secondo alcuni vorrebbe traviare la sessualità dei ragazzini – e si è brandita come arma la gestazione per altri, fenomeno che riguarda soprattutto le coppie eterosessuali e che andrebbe discusso con calma e lucidità nel rispetto di tutte le sue complesse sfaccettature. E nel paese degli slogan che sfidano la logica – nel referendum del 2005 il movimento “per la vita” è riuscito ad affossare una legge sulla fecondazione assistita pensata per aiutare chi di vita e di bambini voleva generarne ancora di più – al grido di “giù le mani dai nostri figli” è stata compiuta una gratuita e grave forma di ingiustizia verso i nostri figli.

All’indomani dell’approvazione del disegno di legge al senato, ho scritto una lettera di ringraziamento alla relatrice Monica Cirinnà, la senatrice a cui va soprattutto riconosciuto il merito di aver saputo esprimere quella parte di paese che sostiene con convinzione i diritti civili non per interesse personale, ma per amore della democrazia: “Ora si potrebbe fare il gioco delle colpe”, le ho detto. “Gli inaffidabili cinque stelle, le femministe con il peggior tempismo del mondo, Renzi che non ha tenuto a bada da subito i cattodem, la società italiana tutta che si è lasciata influenzare come fosse un bambino di cinque anni da integralisti cattolici e alti prelati. Francamente a questo punto poco importa: è andata così, ci siamo rimasti male, ma ora la legge è uscita dal senato ed è pure una bella legge”.

Mettiamola così: questa norma è un buon punto di partenza. Ma chi pensa che passeranno altri sedici anni prima che possa concludersi il cammino dell’uguaglianza tra italiani etero e omosessuali si illude di poter fermare la storia. Da domani comincia la battaglia per il matrimonio ugualitario.

""Non ho nulla contro il riconoscimento dei diritti civili, ma non è compito del sindaco fare queste cose per cui non celebrerò unioni gay se dovessi vincere le elezioni". Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini, durante il forum all'Ansa dove ha illustrato i suoi programmi per Roma"

 

Bene, direi che visto la mentalità papalina e bigotta dei romani Marchini ha già vinto le elezioni con la benedizione del Vaticano... mi chiedo se però è regolare che un sindaco si rifiuti di adempiere ad una legge nazionale...

 

No non potrebbe rifiutarsi, o meglio, potrebbe rifiutarsi di celebrare lui le unioni, delegando ad altri tale funzione.

 

 

visto la mentalità papalina e bigotta dei romani Marchini ha già vinto le elezioni con la benedizione del Vaticano

più no che sì che arrivi al ballottaggio..

(anche considerando la compagnia di giro che lo circonda)

 

cmq è un'uscitaccia terrificantemente idiota!!

Quello è l'effetto della fiducia.

 

O la fiducia passa e quindi la legge viene approvata.

 

O la fiducia viene bocciata e quindi non solo la legge viene bocciata ma anche il governo non godendo più della fiducia del parlamento deve dimettersi.

 

Ma il governo non cadrà e la fiducia passerà così la legge sarà approvata definitivamente, è passata al Senato dove c'erano numeri ben più risicati quindi a maggior ragione passerà alla Camera.

Edited by Sbuffo

In svizzera non esiste proprio questa roba della fiducia col governo che puo' cadere. Da noi il governo non cade mai succede quel che succede. Al massimo una volta ogni 4 anni un ministro non viene confermato dal parlamento ma sono casi rari anche se ultimamente (negli ultimi decenni diciamo) e' successo due volte.

Edited by marco7

In svizzera non esiste proprio questa roba della fiducia col governo che puo' cadere. Da noi il governo non cade mai succede quel che succede. Al massimo una volta ogni 4 anni un ministro non viene confermato dal parlamento ma sono casi rari anche se ultimamente (negli ultimi decenni diciamo) e' successo due volte.

 

Perchè la Svizzera è una repubblica federale e l'Italia una repubblica parlamentare.

Intanto la Boschi diventa di fatto anche il ministro per le Pari Opportunità visto che vengono assegnate a lei le deleghe in materia di pari opportunità.

http://www.corriere.it/politica/16_maggio_10/renzi-boschi-delega-le-pari-opportunita-a107d68c-16cd-11e6-a3a2-ca09c5452a5d.shtml

Edited by Sbuffo

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