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Legge sulle Unioni Civili


Sbuffo

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Del resto il matrimonio della nostra tradizione etico giuridica era anche indissolubile, ma non  mi risulta che qualcuno abbia mai tirato in ballo l'articolo 29 della Costituzione per impugnare la legge che introdusse il divorzio.

 

parrebbe di no: ho fatto una breve ricerca con google e l'unica obiezione che ho rintracciato riguardava la legittimità costituzionale della legge sul divorzio per supposto contrasto con l'art. 7 Cost nella parte in cui la legge consentiva la cessazione degli effetti civili del matrimonio canonico trascritto che per l'ordinamento canonico era ed è, per l'appunto, indissolubile. Questione dichiarata infondata dalla Corte costituzionale con sentenza n. 169/71.

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parrebbe di no: ho fatto una breve ricerca con google e l'unica obiezione che ho rintracciato riguardava la legittimità costituzionale della legge sul divorzio per supposto contrasto con l'art. 7 Cost nella parte in cui la legge consentiva la cessazione degli effetti civili del matrimonio canonico trascritto che per l'ordinamento canonico era ed è, per l'appunto, indissolubile. Questione dichiarata infondata dalla Corte costituzionale con sentenza n. 169/71.

 

Eh erano altri tempi, si era molto meno imbecilli e politicamente analfabeti di oggi

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si era molto meno imbecilli e politicamente analfabeti di oggi

 

In realtà no, si era molto più imbecilli e analfabeti, gli unici non analfabeti era un ceto politico ancora più elitario e che fregava il popolino.

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parrebbe di no: ho fatto una breve ricerca con google e l'unica obiezione che ho rintracciato riguardava la legittimità costituzionale della legge sul divorzio per supposto contrasto con l'art. 7 Cost nella parte in cui la legge consentiva la cessazione degli effetti civili del matrimonio canonico trascritto che per l'ordinamento canonico era ed è, per l'appunto, indissolubile

 

Ricordo ben la questione posta allora e devo dire che personalmente ero d'accordo con coloro che giudicavano la legge sullo scioglimento del matrimonio, per la parte che aveva efficacia sugli effetti del matrimonio concordatario, risolvendolo, realmente un "vulnus", come si disse da parte vaticana, del Concordato, con le conseguenti ricadute anticostituzionali in forza dell'articolo 7 della Costituzione.

In effetti il pasticcio era il matrimonio concordatario, con la riserva di regolazione al diritto canonico ed ai tribunali ecclesiastici, ma, accettato tale matrimonio, non era a rigore né legittimo né razionale merttervi mano arbitrariamente.

Certo, una legge sullo scioglimento del matrimonio efficace solo per i matrimoni civili, sarebbe stata efficace per lo 0,0 (?) per cento degli Italiani e quindi tanto sarebbe valso non farla, ma questa non era una buona ragione per calpestare patti, diritto e.... razionalità.

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Oggi sono entrate ufficialmente in vigore le unioni civili.

http://www.affaritaliani.it/costume/unioni-civili-la-scheda.html

http://www.lastampa.it/2016/06/05/italia/cronache/unioni-civili-oggi-scatta-la-rivoluzione-zvcraEmVCTU7en84MaTkSM/pagina.html

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2016-06-03/unioni-civili-partenza-rallentatore-214019.shtml?uuid=ADXVAWV

 

Manca ancora però qualche ultimo passaggio tecnico cioè serve l'approvazione di un decreto attuativo da parte del consiglio dei ministri da emanare entro 30 giorni, poi su questo decreto dovranno esprimersi anche la Corte dei Conti e Consiglio di Stato.

 

Diciamo che le prime unioni civili si potranno celebrare presumibilmente verso fine agosto inizio settembre.

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eh.. bella domanda..

mi rimetto al parere degli esperti legulei del forum!!

 

-anche perchè sta cosa non l'ho ancora capita bene manco io..

chi mi dice che basta il domiclio, chi che senza la residenza in comune stamo a parlà dell'aria fritta.. boh!!!-

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Ho chiamato il Gay Center, che offre un numero verde apposito. Mi hanno detto che ci si può unire civilmente già adesso. A me non sembra plausibile.

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La questione è dibattuta, c'è chi sostiene che essendo legge dello stato forzando si potrebbe volendo procedere, però è rischioso perchè se uno decidesse cmq di voler procedere (e trovasse un'amministrazione comunale disponibile) rischierebbe poi di ottenere un atto privo di alcuni requisiti formali e questo potrebbe quindi avere conseguenze sulla validità ed efficacia dell’istituto.

 

Quindi per essere sicuri è meglio aspettare che sia emanato il decreto attuativo.

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rischierebbe poi di ottenere un atto privo di alcuni requisiti formali e questo potrebbe quindi avere conseguenze sulla validità ed efficacia dell’istituto.

 

E' difficile pensare che un decreto attuativo possa inficiare l'efficacia o addirittura la validità d'un negozio giuridico conforme alla legge:

al più potrebbe esserci un'irregolarità formale comunque sanabile, preferibilmente a titolo oneroso ;-)

Peraltro l'Italia è la patria non solo del diritto, ma anche dello storto, quindi è sempre meglio andare coi piedi di piombo ad evitare di doversi rifare a piedi la strada già percorsa in automobile.

Ricordo che un paio d'anni fa l'Agenzia delle Entrate (l'Agenzia, non il Ministro delle Finanze....) spostò una scadenza stabilita dalla legge con un comunicato stampa (!!!!):

lo spostamento era bensì a favore dei contribuenti, ma una tale oscenità giuridica non s'era mai sentita.

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Infatti io non mi prenderei il rischio, oramai la legge c'è, basta aspettare un mese in più il decreto attuativo.

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  • 2 weeks later...

La Repubblica Genova

 

Il conto alla rovescia è iniziato. Da metà luglio la legge sulle unioni civili e convivenze sarà operativa. Le "coppie di fatto" etero e omosessuali saranno finalmente riconosciute legalmente. «Se tutte le tempistiche saranno rispettate tra un mese partiranno le prime registrazioni — spiega Elena Fiorini, assessore comunale alla Legalità — Dal 5 giugno, quando la legge è entrata in vigore, è previsto almeno un mese di tempo per i decreti attuativi e per metà luglio al via con le prime applicazioni».

Una rivoluzione che riconosce le coppie come veri e propri coniugi in caso di malattia, ricovero e morte con il partner che potrà aver diritto alla pensione di reversibilità, al Tfr e alla stessa eredità prevista per marito e moglie nei matrimoni tradizionali. E anche sotto l'aspetto economico si potrà richiedere la comunione dei beni. Un cambio di passo rispetto al registro delle unioni civili, attivo a Genova da tre anni, che prevede un riconoscimento delle coppie per i servizi comunali, da quelli scolastici a quelli cimiteriali. Una scelta condivisa da duecento amministrazioni in tutta Italia. Alcune, come Bologna e Pisa partite già negli anni '90.

«Un registro che aveva soprattutto un valore fortemente simbolico — continua l'assessore Fiorini — Un atto amministrativo non ha il potere di influenzare materie come i diritti e i doveri che sono regolati da legge nazionale ma abbiamo ribadito un principio di uguaglianza senza alcuna discriminazione verso le coppie di fatto». Un movimento nato dal basso che ha portato anche al confronto diretto tra le e associazioni lgbt, famiglie cattoliche e istituzioni nell'attesa della legge nazionale.

I numeri . Il Comune di Genova ha approvato il registro il 21 maggio del 2013. In tre anni sono 70 le coppie che si sono iscritte, più del 50% nel primo anno di attivazione mentre nei primi sei mesi del 2016 se ne contano meno di una decina. «Molti sono in attesa che la legge nazionale diventi operativa — spiega l'assessore Fiorini — Già dallo scorso maggio, quando il dibattito si è acceso, in tanti hanno intuito che qualcosa sarebbe cambiato davvero. C'è stato un periodo di stand by e molte coppie che hanno preferito aspettare per un concreto riconoscimento ma nelle ultime settimane il numero di chi si presenta per chiedere informazioni è in costante crescita».

Tra le 70 coppie iscritte al registro il 34.85 % sono formate da persone dello stesso sesso e quasi una su tre rientra nella fascia compresa tra i 36 e i 45 anni. Pochissime le coppie over 65 mentre il 23% è formato da under 35 e da genovesi tra 46 e 55 anni.

Problemi e prospettive . Restano ancora molti i dubbi da scogliere sull'operatività della legge Cirinnà tanto che nei giorni scorsi un impiegato comunale è andato a Bologna a seguire il primo corso di formazione sulle unioni civili. "Indicazioni che poi saranno diffuse a tutto il personale mentre per i genovesi prepareremo una campagna informativa — conclude l'assessore alla Legalità — Il centro operativo resterà negli uffici di corso Torino ma si tratta una rivoluzione su tutti i fronti. Anche dal punto di vista procedurale". A differenza del matrimonio non ci saranno pubblicazioni ma l'ufficiale di stato dovrà compilare un certificato con i dati della coppia, da quelli anagrafici al regime patrimoniale.

Intanto cresce l'attesa anche nei piccoli comuni. «Per noi, anche se sappiamo che non sono la stessa cosa, le unioni civili saranno celebrate come i matrimoni» spiega il sindaco di Sori Paolo Pezzana. Per chi volesse venire qui a celebrare la propria unione, dunque, porte aperte: «Scriveremo un regolamento sulla scorta di quello per i matrimoni e attiveremo anche le celebrazioni sulla spiaggia — continua — per chi viene da fuori costa solo poco di più, ma è ben accetto».

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  • 3 weeks later...

Il 5 luglio è passato ed Alfano non si è fatto proprio sentire. Adesso è tutto in mano ai sindaci, che per altri sei mesi massimo potranno scegliere di comportarsi da obiettori di coscienza.

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(Mi sono riletto le prime venti pagine di questa discussione

e ho capito che di previsioni politiche non ne azzecchiamo mezza :) )

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LocoEmotivo

(Mi sono riletto le prime venti pagine di questa discussione e ho capito che di previsioni politiche non ne azzecchiamo mezza :) )

Noi azzecchiamo solo la mazza, Alma!

Dovremmo fermarci lì ;)

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Hinzelmann

Beh insomma quello che è successo in Parlamento su questa legge

dovrebbe stare nei manuali di scienze politiche, come spiegazione di

come un sistema politico non dovrebbe funzionare

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(Mi sono riletto le prime venti pagine di questa discussione

e ho capito che di previsioni politiche non ne azzecchiamo mezza :) )

Hinzelmann soprattutto.

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Il 5 luglio è passato ed Alfano non si è fatto proprio sentire. Adesso è tutto in mano ai sindaci, che per altri sei mesi massimo potranno scegliere di comportarsi da obiettori di coscienza

mò c'ha qualche problemino da risolve e un po' de gente da piazzà alle poste (la vecchia scuola dc non muore mai, li mortacci loro..)

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mò c'ha qualche problemino da risolve e un po' de gente da piazzà alle poste (la vecchia scuola dc non muore mai, li mortacci loro..)

E si parla già di dimissioni.

Ma se il Governo dovesse cadere a causa del referendum, cosa succede alla legge?

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Ma se il Governo dovesse cadere a causa del referendum, cosa succede alla legge?

 

Nulla.
Proprio nulla. 

Sai quante volte sono caduti i governi in Italia?
E cosa è successo a quelle leggi già approvate prima della caduta dei suddetti governi? 

Ragiona prima di fare queste domande alla Roberto Giacobbo "E se fossero gli alieni????" ;)  

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Nulla.

Proprio nulla.

 

Sai quante volte sono caduti i governi in Italia?

E cosa è successo a quelle leggi già approvate prima della caduta dei suddetti governi?

 

Ragiona prima di fare queste domande alla Roberto Giacobbo "E se fossero gli alieni????" ;)

Potresti anche essere più educato, ho fatto solo una domanda.

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Leggevo che quello di fagiano nell'ano sarebbe comunque un decreto provvisorio, destinato a cadere con l'emanazione dei decreti definitivi(3, uno dei quali sistitutivo di quello fagianaliano) di competenza de ministro Orlando, che arriveranno tra un mese o due.

 

In ogni caso si tratta, per il decreto ponte di alfano, di un termine "esortativo", non perentorio.

E soprattutto la legge é ormai legge.

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La legge ormai è tale ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, in quanto ad Alf credo che attualmente abbia altre cose a cui pensare...  :rolleyes:

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