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Legge sulle Unioni Civili


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Beh, ma quello lo davo per scontato.

La volontà politica sta alla base di tutto.

Se hai volontà politica ma non assi nella manica, sbatti la testa contro il muro senza arrivare a nulla.

Se hai assi nella manica ma non volontà politica, arrivi al muro e ti fermi lì o torni indietro.

Se hai entrambi, aggiri o abbatti il muro.

 

A me pare comunque, e lo dico da super partes, che la volontà politica ci sia, ma subordinata alle riforme costituzionali.

Una volta approvata (e secondo me verrà approvata) in via definitiva la riforma del Senato, daranno quantomeno maggior attenzione alle unioni civili.

Bisogna anche considerare i delicati equilibri fra PD, NCD e FI (che ha ad esempio Palma come presidente di commissione), quindi il PD non può calcare troppo la mano a riguardo.

Avevo letto anche di un Family Act (l'inglese fa cool) proposto da Area Popolare da mettere nella prossima legge di stabilità.

Chissà che non ci sia una sorta di scambio fra quello e le unioni civili.

Non dico qualcosa come "Noi vi votiamo il Family Act se voi ci votate le unioni civili", ma quantomeno un "Ve lo votiamo se non ci rompete le palle ed evitate di fare ostruzionismo, poi ai voti fate quello che vi pare".

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A me pare comunque, e lo dico da super partes, che la volontà politica ci sia, ma subordinata alle riforme costituzionali.

 

In virtù di cosa, precisamente, saresti super partes?

 

Tu presumi che vi sia una volontà politica "condizionata" cioè fai

una apertura di credito al PD

 

Non è scontato che le riforme costituzionali vadano in porto a Settembre,

quindi speri che la riforma del Senato si compia per poter poi pretendere dal PD

un riscontro, che potrebbe essere chiesto già oggi ( visto che non c'è nessuna

relazione diretta fra le due riforme )

 

E fin qui diciamo che potrei anche concedere, in fondo si tratta di aspettare Settembre

SE si tratta di pretendere poi un vero riscontro

 

Dopodiché però ti limiti a chiedere al PD "maggiore attenzione" concedendogli di

non "poter calcare la mano" ( ma sul Senato la calcherebbe eccome, come anche sulla

legge elettorale, la scuola ed il lavoro )

 

E qui diventi partigiano del PD, o come minimo estremamente generoso

 

Infine prospetti una sorta di scambio politico espresso, da collocare in finanziaria ;

anche in questo caso, fosse vero, io non avrei niente da obiettare...peccato che l'anno

scorso mi si diceva che lo scambio doveva esserci con il Job Act

 

Ed oggi abbiamo il Job Act, ma di quel "presunto scambio" politico non v'è traccia

e non v'è traccia perchè MAI fu formalizzato ( erano solo voci messe in giro )

 

Quindi se il PD veramente vuole uno scambio politico con Area Popolare, dovrebbe

pubblicamente proporlo e poi eventualmente noi lo prenderemo in considerazione, in

caso contrario non c'è, soprattutto niente vieterebbe di farlo ora visto che allora la riforma

del Senato non c'entra niente

 

A me pare tu sia condiscendente, non super partes

 

Ammesso poi che abbia un senso essere super partes su una questione

in cui SEMMAI dovremmo sentirci mobilitati COME parte in causa

In virtù di cosa, precisamente, saresti super partes?

In virtù del fatto che non mi identifico in nessun partito e non simpatizzo per nessuno di essi, quindi cerco di stare "sopra le parti".

Al massimo considero certi partiti (Lega e altro pattume fascistoide) peggiori di altri.

 

Tu presumi che vi sia una volontà politica "condizionata" cioè fai

 

una apertura di credito al PD

 

 

 

Non è scontato che le riforme costituzionali vadano in porto a Settembre,

 

quindi speri che la riforma del Senato si compia per poter poi pretendere dal PD

 

un riscontro, che potrebbe essere chiesto già oggi ( visto che non c'è nessuna

 

relazione diretta fra le due riforme )

 

 

 

E fin qui diciamo che potrei anche concedere, in fondo si tratta di aspettare Settembre

 

SE si tratta di pretendere poi un vero riscontro

Io ho sempre sentito dire da Renzi che le unioni civili sarebbero state fatte dopo le riforme costituzionali, e l'iter delle unioni è già partito, anche se ci sono molte difficoltà.

Le riforme costituzionali sono la ragion d'essere di Renzi, sono le cose che ritiene più importanti.

Una volta concluse, posso presumere che sarà data più attenzione ad altri temi, quali ad esempio le unioni civili fra le più probabili, visto che sono in campo già da un po' e visto che lui stesso ha detto "entro il 15 ottobre l'approvazione al Senato".

Anche il capogruppo al Senato Zanda ha detto che le unioni civili sono fra le priorità.

Poi ci si può fidare o meno di quel che dice Renzi e dei suoi annunci, ma quantomeno è stato dato un cronoprogramma, anche se non ci sarà l'approvazione per il 15 ottobre.

Ovvio che un minimo di credito devo darlo a ciò che dice, e per questo potrei essere considerato di parte, ma chi altro dovrebbe dirmi come andranno le cose se non il capo del governo? Salvini?

Poi ci si può non fidare sempre e comunque, ci mancherebbe, ma mi sembra lo stesso atteggiamento di chi si fida ciecamente.

Cerco di trovare una via di mezzo.

E ciò che ha detto mi sembra in linea con la sua idea di "prima le riforme costituzionali", idea che c'era ben prima di metà luglio quando ha fatto quell'annuncio.

 

Dopodiché però ti limiti a chiedere al PD "maggiore attenzione" concedendogli di

 

non "poter calcare la mano" ( ma sul Senato la calcherebbe eccome, come anche sulla

 

legge elettorale, la scuola ed il lavoro )

 

 

 

E qui diventi partigiano del PD, o come minimo estremamente generoso

Io non chiedo e concedo niente a nessuno.

Il perché della presumibile "maggiore attenzione" l'ho spiegato sopra.

Il fatto che si siano certi equilibri è un dato di fatto.

Si può togliere FI che effettivamente non ha più un ruolo nel governo, ma riguardo PD e NCD è ovvio che vi siano.

Il PD calca la mano sulle riforme messe da te fra parentesi perché anche il NCD è d'accordo.

Sulle unioni civili no, almeno così poste, visto che il NCD non vuole né pensioni di reversibilità né adozioni.

Si ha quindi una legge di iniziativa parlamentare e non governativa, con una maggioranza diversa dalla solita.

 

Infine prospetti una sorta di scambio politico espresso, da collocare in finanziaria ;

 

anche in questo caso, fosse vero, io non avrei niente da obiettare...peccato che l'anno

 

scorso mi si diceva che lo scambio doveva esserci con il Job Act

 

 

 

Ed oggi abbiamo il Job Act, ma di quel "presunto scambio" politico non v'è traccia

 

e non v'è traccia perchè MAI fu formalizzato ( erano solo voci messe in giro )

 

 

 

Quindi se il PD veramente vuole uno scambio politico con Area Popolare, dovrebbe

 

pubblicamente proporlo e poi eventualmente noi lo prenderemo in considerazione, in

 

caso contrario non c'è, soprattutto niente vieterebbe di farlo ora visto che allora la riforma

 

del Senato non c'entra niente

Ma il Jobs Act era stato proposto e voluto da Area Popolare?

Quella dello scambio è solo una mia supposizione, probabilmente non avverrà mai.

Poi si tratterebbe di "evitate l'ostruzionismo per una questione di rispetto e noi terremo in considerazione le vostre proposte", quindi non un effettivo scambio politico.

Della riforma del Senato ho già detto sopra.

Edited by Uncanny
In virtù del fatto che non mi identifico in nessun partito

 

Dovresti identificarti nel nostro!

 

Cioè nel partito di coloro che chiedono e pretendono

i diritti civili

 

Se noi per primi non lo facciamo non si vede perchè lo

dovrebbero fare gli altri ( e già la discussione finirebbe qui )

 

Tu concedi le riforme costituzionali, che potrebbero non esserci

o essere approvate in ritardo ( facendo cadere ogni apertura sulle unioni )

e che non piacerebbero alla parte sinistra del PD

 

Poi concedi che in ogni caso c'è il governo ed Area Popolare da tenere buona

 

Infini concedi ad Area Popolare una contropartita che non ha neanche chiesto

 

Certo il Job Act non lo chiedeva Civati, era ed è una riforma centrista

sostenuta da NCD Monti la Merkel Confindustria ed in parte Berlusconi

 

In questo modo è evidente che non si va da nessuna parte

Che il Jobs Act sia una riforma centrista è altamente opinabile.

 

Molti contenuti del Jobs Act (e del decreto Poletti) sono molto "di sinistra", ad esempio:

-estende l'indennità di disoccupazione (la Naspi) a 24 mesi.

-introduce l'Asdi, una nuova indennità di disoccupazione per chi ha esaurito la Naspi fino ad ulteriori 6 mesi.

-introduce un voucher spendibile presso un'agenzia per il lavoro da rilasciare a chi perde il lavoro per trovare un nuovo lavoro.

-abolisce i contratti a progetto.

-abolisce i contratti di associazione in partecipazione.

-introduce un tetto massimo per i contratti a progetto del 20%.

 

 

Ma perchè il fine di quel volantino è proprio quello di smentire alcune falsità che i clericali vogliono far circolare per contrastare il ddl.   Poi il volantino non fa altro che dire quello che di fatto è il contenuto della legge (e che già si sapeva), dice che non ci sono adozioni e fecondazione assistita ma dice anche che c'è la stepchild adoption.

 

Hai ragione, ma mi aspettavo che si certificasse che era un punto di mediazione, un compromesso necessario per far passare la legge. Così l'avevo capita io, specie dalle parole di Boschi e Cirinnà stessa. Invece no, loro difendono e credono fermamente in quella leggina come il massimo traguardo raggiungibile, e che se va bene si ottiene quello, altrimenti...

 

Il Pd è sempre più una DC di centro-sinistra. Nel senso di centro meno sinistra

Non mi pare che il volantino dica quello.

 

Ad oggi il ddl Cirinnà è il massimo compromesso raggiungibile in questo parlamento ma è un primo passo.

 

La stessa Cirinnà è favorevole al matrimonio omosessuale così come il ministro Boschi, 2 settimane fa infatti la Boschi ha dichiarato:

 

"Io sarei favorevole al matrimonio. Oggi, in questo Parlamento, non è realistico immaginare che si possa ottenere il matrimonio tra omosessuali; quindi, occorre mediare".

 

Ad esempio il M5S sul matrimonio omosessuale attualmente non è favorevole, lo ha dichirato lo stesso Di Maio:

https://it.notizie.yahoo.com/di-maio-unioni-civili-ok-perplesso-su-nozze-170825957.html

 

"Sul matrimonio tra omosessuali e le adozioni per i gay  ho delle perplessità perché non voglio decidere io. Quindi penso si debba aprire un dibattito nel paese. Le unioni civili sono una questione più burocratica che credo si possa concedere e spero al Senato vadano in aula il prima possibile".

 

Quindi attualmente in parlamento non c'è il consenso per una legge di tal tipo quindi si è deciso di procedere come primo passo con il ddl Cirinnà.

 

Quel volantino mi sembra avere solo il fine di fare chiarezza agli occhi dell'elettorato cattolico moderato sulle mistificazioni della propaganda clericale (la quale cerca di infilare nel dibattito argomenti come utero in affitto e fecondazione assistita per contrastare il ddl Cirinnà).

Edited by Sbuffo

Dovresti identificarti nel nostro!

 

 

 

Cioè nel partito di coloro che chiedono e pretendono

 

i diritti civili

 

 

 

Se noi per primi non lo facciamo non si vede perchè lo

 

dovrebbero fare gli altri ( e già la discussione finirebbe qui )

Cosa intendi per "far parte del partito dei diritti civili"?

Ovvio che io chiedo e pretendo i diritti civili, ma non capisco il nesso con un presunto "partito"?

Intendi fare associazionismo per fare pressione sul mondo nella politica?

Intendi votare SEL?

Al di là di questo, ciò che dici non c'entra nulla con ciò che ho detto.

Io ho diverse idee politiche, dal campo economico a quello sociale, ma non mi indentifico in nessuno dei partiti politici esistenti.

Al massimo posso sentirmi più vicino ad alcuni piuttosto che ad altri.

 

Riguardo quello che dici dopo, io non faccio nessuna concessione, al massimo faccio personalissime analisi e previsioni di quella che è la situazione.

Se ritengo che la riforma del Senato passerà, è perché penso passerà, posso stare a dilungarmi e spiegarti il perché, ma in questo momento è superfluo.

Idem per le altre "concessioni", come tu le definisci.

E ho già detto che la (personalissima) previsione dello scambio unioni civili - family act è campata per aria.

Edited by Uncanny

Mi pare evidente che fra ciò che dici di volere in astratto

ed il modo in cui lo rivendichi in concreto, vi sia una contraddizione

 

In teoria vorresti i diritti, in pratica ti aspetti ti siano concessi dal PD

e speri che si creino circostanze favorevoli ( senza accorgerti ne hai poste

3-4 consecutive ) in base alle quali potrebbe "capitare"

 

Sotto questo profilo è più coerente @Sbuffo, che crede fermamente a tutto

ciò che il PD dice e quindi può sostenere di essere sia a favore del PD che

dei diritti civli

 

 

 

Intendi votare SEL?

 

E qui si vede proprio il carattere "italiano"

 

Ce la si può fare solo se si trova un partito - altro - da votare

in caso contrario conviene "sperare"

Mi pare evidente che fra ciò che dici di volere in astratto

 

ed il modo in cui lo rivendichi in concreto, vi sia una contraddizione

 

 

 

In teoria vorresti i diritti, in pratica ti aspetti ti siano concessi dal PD

 

e speri che si creino circostanze favorevoli ( senza accorgerti ne hai poste

 

3-4 consecutive ) in base alle quali potrebbe "capitare"

 

 

 

Sotto questo profilo è più coerente @Sbuffo, che crede fermamente a tutto

 

ciò che il PD dice e quindi può sostenere di essere sia a favore del PD che

 

dei diritti civli

Io non mi aspetto che mi siano concessi dal PD in particolare, mi aspetto che mi siano concessi.

Al momento è il PD ad occuparsene, non la Lega o Sel, quindi ovvio che mi aspetti questi diritti da questo partito.

Io non spero nulla, sono analisi e previsioni che credo realistiche, ma non perché io voti PD o simpatizzi per esso, ma per tutti i motivi - opinabili, per carità - spiegati nel post #664, che mi erano sembrati sufficientemente chiari.

Tu potresti fare le tue previsioni e io dire a te le stesse cose che mi stai dicendo al contrario, cioè ad esempio che crei circostanze negative per cui non dovrebbero essere approvate.

Fa' una tua previsione, vediamo.

Io, come già detto nel post #664, cerco di trovare una via di mezzo fra i due atteggiamenti e credo che questa via di mezzo sia abbastanza realistica.

Poi la previsione dello scambio è l'unica che non ritengo realistica, ma questo l'ho già detto.

 

E qui si vede proprio il carattere "italiano"

 

Ce la si può fare solo se si trova un partito - altro - da votare

in caso contrario conviene "sperare"

Io cercavo di capire solo cosa intendi per "far parte del partito dei diritti civili", cosa che tra l'altro non mi hai ancora spiegato.

Magari potresti chiarire.

Tu come vuoi ottenere i diritti se non votando un partito politico che possa concederteli?

Va bene farsi sentire e fare pressione, ma alla fine i diritti devono per forza passare per il parlamento e quindi per i partiti.

Edited by Uncanny

Ma quando mai il M5S non è favorevole ai matrimoni gay, se ha subito proposto un ddl ed ha sempre confermato mediante voto globale dei membri che il partito si debba schierare favorevolmente in tale argomento? Ma quanto piddini bisogna essere per criticare un partito quando quello che governa ha più omofobi che iscritti?

Edited by Pix

Veramente sono le parole di uno dei massimi esponenti del M5S (facendo parte del direttorio del M5S ed essendo vicepresidente della Camera), sono parole sue:

https://it.notizie.yahoo.com/di-maio-unioni-civili-ok-perplesso-su-nozze-170825957.html

 

Di Maio: unioni civili ok, perplesso su nozze e adozioni gay

 

"Sul matrimonio tra omosessuali e le adozioni per i gay  ho delle perplessità perché non voglio decidere io. Quindi penso si debba aprire un dibattito nel paese. Le unioni civili sono una questione più burocratica che credo si possa concedere e spero al Senato vadano in aula il prima possibile".

 

Non c'è una posizione del M5S a favore del matrimonio omosessuale.

 

Per altro anche sulle unioni civili senatori del M5S come la senatrice Blundo ha presentato emendamenti per mettere ulteriori limitazioni alle unioni civili, come ad esempio prevedere che sia possibile stipulare un'unione civile solo dopo 3 anni di convivenza:

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/arcigay-vs-enza-blundo-folle-emendamento-a-legge-unioni-civili/570857-268/

 

Come la Blundo ci sono anche altri nel Movimento, mi ricordo che a suo tempo ci fu un esponente sardo del M5S (candidato dal M5S al Senato in Sardegna) che intervistato sulla materia rilasciò dichiarazioni piuttosto omofobe:

https://www.youtube.com/watch?v=Bhhsz9FQzJA

 

A conferma del fatto che non ci sia una posizione ufficiale su questi temi basta leggersi il programma del M5S, non c'è un solo acceno o una parola sul tema.

Edited by Sbuffo

Ma se il M5S è stato il primo a proporre il matrimonio, con tanto di bacio gay tra deputati perché il Governo (leggasi PD) ha snobbato la proposta. Durante questi anni sono stati fatti due Referendum nel partito che hanno deciso la linea dello stesso: il primo ha confermato il matrimonio egualitario, il secondo l'appoggio alle unioni civili. Tralaltro il M5S ha ufficialmente dichiarato che appoggerà i ddl Cirinnà solo se questo non verrà snaturato. Di fronte a tutto ciò che senso ha mettere nel manifesto politico i diritti gay, quando i pochi ed inutili partiti politici che lo fanno non combinano poi una mazza? Tralaltro il manifesto cambia da elezione a elezione e non mi risulta ce ne siano ancora state di nazionali.

Davvero mi porti l'esempio di un solo esponente del partito? Ma davvero devo farti la lista di tutti i piddini omofobi?

Ma non è vero, il bacio in parlamento era sulla legge riguardante l'omofobia, sul matrimonio gay non c'è nessuna posizione ufficiale del M5S, la cosa più ufficiale che c'è sono le dichiarazioni di Di Maio che è una delle figure più importanti del M5S facendo parte del Direttorio che è l'organismo apicale del M5S e Di Maio dice che sul matrimonio gay è perplesso.

 

Infatti nel programma del M5S che è il documento ufficiale del M5S non c'è nulla sulla questione.

Nel 2013 ci sono state le elezioni nazionale e ha partecipato il M5S e non c'era nulla sulla questione nel loro programma elettorale.

 

Sulle unioni civili hanno avuto bisogno di fare un referendum online per essere favorevoli (perchè da soli non lo erano favorevoli, avevano bisogno di fare un referendum), con il rischio che se avesse vinto il no loro sarebbero stati contrari pure alle unioni civili.

Edited by Sbuffo
Va bene farsi sentire e fare pressione, ma alla fine i diritti devono per forza passare per il parlamento e quindi per i partiti.

 

Non so se però te ne sei accorto:

attualmente non abbiamo fatto niente

 

Aspettiamo che ci siano concessi e basta

Ci sono stati i vari pride, anche se non hanno avuto molto impatto.

C'è una staffetta laica da Torino a Roma.

E ci sarà una manifestazione a Milano i primi di ottobre.

Ovvio che non possono avere lo stesso impatto di un family day, al massimo in parte la manifestazione di ottobre se c'è molta gente.

Fa più scalpore chi è contro qualcosa, piuttosto di chi è pro.

Ma a parte fare pressione, non possiamo fare molto altro.

In confronto sono più utili le spinte dell'Irlanda che approva, degli USA, e della condanna CEDU.

Ma non è vero, il bacio in parlamento era sulla legge riguardante l'omofobia, sul matrimonio gay non c'è nessuna posizione ufficiale del M5S, la cosa più ufficiale che c'è sono le dichiarazioni di Di Maio che è una delle figure più importanti del M5S facendo parte del Direttorio che è l'organismo apicale del M5S e Di Maio dice che sul matrimonio gay è perplesso.

 

Infatti nel programma del M5S che è il documento ufficiale del M5S non c'è nulla sulla questione.

Nel 2013 ci sono state le elezioni nazionale e ha partecipato il M5S e non c'era nulla sulla questione nel loro programma elettorale.

 

Sulle unioni civili hanno avuto bisogno di fare un referendum online per essere favorevoli (perchè da soli non lo erano favorevoli, avevano bisogno di fare un referendum), con il rischio che se avesse vinto il no loro sarebbero stati contrari pure alle unioni civili.

 

Ripetere le cose non le fa diventare vere. Ti ho fatto notare quanto il M5S è schierato per la causa gay, mentre il PD latita o addirittura rema contro i diritti civili. Tant'è che hanno dovuto stampare un volantino sul ddl Cirinnà assicurando i propri membri che si tratta di un qualcosa neppure lontanamente  paragonabile al matrimonio. Ridicoli.

Io ti ho portato la realtà dei fatti, non sono cose che devono diventare vere.

 

1) Nel programma del Movimento5Stelle non c'è una sola parola per i matrimoni omosessuali.

 

2) Il massimo esponente del M5S Di Maio (membro del Direttorio del M5S e vicepresidente della Camera, quindi non proprio un militante qualsiasi) ha detto che sui matrimoni è perplesso.

 

3) Per essere favorevoli persino alle unioni civili hanno avuto bisogno di fare un referendum online senza il quale non erano favorevoli e con il rischio che se avesse vinto il no loro sarebbero stati contro le unioni civili.

 

Questi sono dati di fatto riguardo la posizione ufficiale del M5S e cioè non c'è nessun sostegno al matrimonio omosessuale.

 

Il volantino del Pd serve per l'elettorato cattolico moderato per fare chiarezza su falsi argomenti che venivano messi in mezzo dalla propaganda clericale (cioè cose come fecondazione assistita e utero in affitto).

 

Il ddl Cirinnà è un primo passo perchè in questo momento non ci sarebbe una maggioranza per il matrimonio omosessuale visto che anche nel M5S non c'è un sostegno per quel disegno di legge.

Beh, ma il M5S è un movimento che raccoglie tante sensibilità politiche diverse senza distinguo fra destra e sinistra, anche per questo si basa su votazioni per poter approvare o no qualcosa.
Di Maio è perplesso, ma è la sua personale opinione.
Se stiamo a vedere gli esponenti maggiori allora vediamo che Di Battista è favorevole, Fico è favorevole (anche alle adozioni oltre che al matrimonio) e Grillo è favorevole.
http://www.ansa.it/marche/notizie/2015/05/24/di-battista-su-nozze-gay-decida-popolo_6751e0d6-044e-4c16-9410-20f33ed414fc.html
http://archiviostorico.corriere.it/2013/marzo/15/comunicatore_favore_eutanasia_nozze_gay_co_0_20130315_c62d2b50-8d38-11e2-9f79-8b09b5c29c3e.shtml
Ma anche queste rimangono loro personali opinioni, perché per il M5S deve prima passare tutto per la votazione degli iscritti, e poi baseranno il loro voto sul risultato della votazione.

Anzi, loro probabilmente indirebbero un referendum nazionale come è accaduto in Irlanda, senza votazioni al parlamento.

Edited by Uncanny

Ad oggi non c'è una posizione ufficiale favorevole al matrimonio gay per il M5S, non c'è scritto nulla nel programma e non c'è mai stato un referendum sul tema.

Per altro mi sembra che anche l'utilizzo dei sondaggi online per le posizioni del partito venga utilizzato in modo discrezionale, perchè non mi pare che sia sempre stato utilizzato per tutto.

 

Poi il fatto di dare in pasto al popolo della rete con voti online questioni così delicate come i diritti civili è rischioso, perchè se poi vincesse il no il M5S dovrebbe poi tenere quella posizione.

 

Per me i diritti civili non devono essere soggetti a sondaggi di massa, i diritti civili delle persone non possono essere messi in discussione in questo modo, sennò allora anche si può rimettere in discussione tutto con un voto online, anche la pena di morte o chissà cos'altro.

Si vabbeh Sbuffo, tu invece del dialogo vuoi solo avere ragione. Stattene coi piddini che tanto una legge decente la vedi nell'anno duemilatrentordici. Il M5S fa i fatti e nei fatti ha dimostrato di appoggiare la causa gay. Non come il tuo amico Renzi, che è andato al meeting di CL.

@Sbuffo credi che il ddl Cirinnà passerà almeno al Senato entro il 15 ottobre?

 

 

no rotwang. il sinodo sulla famiglia non sarà ancora concluso per quella data e renzi deve aspettare le conclusioni del sinodo per poter orientarsi sul da fare.

 

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/12/09/0935/02013.html

@Sbuffo credi che il ddl Cirinnà passerà almeno al Senato entro il 15 ottobre?

 

Scusa Rotwang mi ero scordato di rispondere, cmq non ne ho idea se per quella data ci sarà o meno l'approvazione, perchè le variabili in gioco sono molte, può essere il 15 di ottobre come il 30 come metà novembre.

 

Dipende quanto riusciranno ad allungare la discussione Malan e Giovanardi e da altri fattori come ad esempio la decisione di utilizzare o meno le sedute notturne o altre cose di questo genere.

Anche perchè in commissione giustizia al Senato il Pd non ha la maggioranza assoluta e non ha nemmeno la presidenza che è in mano ad uno di Forza Italia, a differenza ad esempio della Camera dove il Pd in commissione giustizia ha sia la maggioranza assoluta che il controllo della presidenza (infatti dopo l'approvazione al Senato il passaggio alla Camera dovrebbe poi essere in discesa).

 

Cmq la discussione sulla possibile data in cui avverrà l'approvazione a me appassiona poco, ovviamente meglio prima che dopo però a me interessa che le leggi vengano approvate non il mese in cui verranno approvate, se uno ha seguito l'iter anche di altre leggi approvate in questa legislatura avrà notato come in quasi tutti i casi è stato necessario più tempo di quello preventivato, però alla fine poi ci si arriva ad approvarle.

 

Io penso che al di là delle date questa sia la legislatura in cui verrà approvata definitivamente una legge sulle unioni civili.

Sia il capogruppo Pd Zanda, che il premier Renzi che la relatrice Cirinnà che il ministro Boschi hanno indicato le unioni civili (assieme alla legge di riforma costituzionale e alla legge di bilancio) come una priorità dell'attività del Parlamento alla riapertura di settembre.

Si sono impegnati ad approvare una legge sulle unioni civili e credo che non lo avrebbero fatto se non avessero voluto andare fino in fondo e mantenere la promessa, se non erano interessati avrebbero semplicemente messo da parte la questione (anche perchè il momento economico/politico con una crisi economica, senza nessuno che aveva vinto le elezioni e poi con un governo di necessità tra Pd-Ncdera era favorevole se avessero voluto mettere da parte la questione).

Poi penso che a livello politico sia maturata la presa di coscienza che una legge in tal senso è oramai una cosa inevitabile, infatti anche nei partiti contrari non vedo una vera opposizione ad esclusione di quei pochi (ma agguerriti) fondamentalisti clericali, infatti anche in commissione giustizia solo Malan e Giovanardi si sono fatti sentire, mentre gli altri senatori di Ncd e FI non si sono mossi in senso ostruzionistico.

Edited by Sbuffo

Huffington Post

 

Ai piani alti del Pd la sferzata del presidente della Cei Angelo Bagnasco contro le unioni gay lascia il segno. Ma non arriva imprevista. Del resto, tra Renzi e Alfano c’è già una bozza di accordo sul ddl Cirinnà, che per il premier deve essere legge “entro la fine dell’anno”. “Quelli di Ncd faranno fuoco e fiamme, forse voteranno contro e la legge passerà in Senato con una maggioranza trasversale e i voti di Sel e M5s. E il governo non avrà ripercussioni”, spiega una qualificata fonte dem. Una “separazione consensuale”, dunque, che durerà solo per lo spazio dei voto. “E poi si ricomincerà a lavorare insieme, è nell’interesse di entrambi”, spiega la fonte. Non è detto che tutto fili così liscio. Ma la road map è tracciata. ”Dopo la riforma costituzionale il Senato voterà le unioni civili. Non sarebbe la prima volta che si forma una maggioranza trasversale su un tema etico, è già successo con l’aborto e il divorzio…”. I segnali già ci sono: Ncd e Udc si schierano con Bagnasco, mentre il senatore grillino Alberto Airola dice che la legge sulle unioni civili è “un provvedimento necessario, e noi intendiamo dare il nostro contributo perché la legge si faccia”. Parole che pesano.

 

Dopo lo tsunami Galantino, con le sue critiche erga omnes alla classe politica, stavolta è il suo diretto superiore, il presidente Cei Angelo Bagnasco, a fare incursione sul terreno politico. Per smorzare i toni del primo, ma soprattutto per tornare sulle note classiche della Cei in tema di famiglia e diritti gay. “Scorretto applicare gli stessi diritti della famiglia ad altre relazioni. Si tratta di una omologazione impropria”, dice in un’intervista al Corriere. Parole non certo nuove per l’arcivescovo di Genova, ma l’effetto è dirompente. Perché, dopo lo spaesamento seguito alle critiche di Galantino, stavolta la politica torna a dividersi secondo i crinali abituali: la Lega con Maroni plaude al cardinale “Questa è la chiesa che mi piace”. Ma è la maggioranza Pd-Ncd a essere scossa in modo assai più robusto, almeno sulla superficie. Immediata la polemica tra Ivan Scalfarotto (sottosegretario Pd, sostenitore delle unioni gay) e Gaetano Quagliariello, che sposa le tesi di Bagnasco: “Non vogliamo negare diritti alle persone, ma occorre avere la certezza di sbarrare la strada a pratiche insopportabili come l’utero in affitto”. “No al modello Elton John”, spiega l’ex ministro a Huffington Post. “Su questo daremo battaglia fino in fondo, è una sfida culturale, antropologica”. Totalmente opposta la versione di Scalfarotto: “Bagnasco è fuori dal tempo, non vede che in Italia si sta consumando una violazione dei diritti umani, come ha riconosciuto la Corte europea dei diritti dell’uomo condannando l’Italia”.

 

Dal fronte di Area popolare (Ncd e Ucd) piovono per tutto il giorno parole di solidarietà al cardinale e di critica a Scalfarotto. Da Formigoni al casiniano De Poli, da Eugenia Roccella a Giovanardi fino a Maurizio Lupi, in visita al Meeting di Cl a Rimini (dove però non ha preso parte ad alcun dibattito): “Il testo Cirinnà è cattivo. Ci può essere una regolamentazione dei diritti ma nessuna equiparazione alle famiglie naturali”. Toni non dissimili da quelli di Gasparri e Meloni.

Per Renzi si tratta di un’altra tegola. Che cade alla vigilia della sua prima visita al Meeting di Cl a Rimini, prevista per il 25 agosto, dopo il rumoroso forfait dell’anno scorso. Un’altra spia di allarme verso un autunno che si annuncia infuocato. Il ddl Cirinnà, che prevede le unioni civili per le coppie gay sul modello tedesco, è stato rinviato a dopo l’estate proprio per consentire una ulteriore riflessione e non dividere la maggioranza. Nella road map del premier-segretario l’Aula del Senato dovrà votarlo subito dopo le riforme costituzionali, e dunque entro ottobre. Proprio nei giorni in cui in Vaticano si terrà l’atteso sinodo sulla famiglia, dove le posizioni più progressiste sostenute da Papa Francesco saranno sfidate dal fronte conservatore, che in Italia conta su punte di diamante come Bagnasco, il cardinale di Milano Angelo Scola e Camillo Ruini, che viene descritto come pronto a una nuova battaglia come quella contro i Dico del governo Prodi.

 

Un contesto complicato anche dal successo del Family Day che a giugno si è tenuto a piazza San Giovanni a Roma: animato dal fronte cattolico più conservatore, quasi ignorato da Avvenire, ha comunque coagulato un fronte composito che è pronto a salire sulle barricate. Un contesto non del tutto ideale, dunque, per il governo. Renzi, in queste ore, ha ribadito ai suoi collaboratori più stretti di voler andare avanti sulle unioni civili, sul modello da lui sostenuto anche alle primarie 2013: che comprende dunque anche la possibilità di adozione del figlio del partner. “Avanti tutta, dopo le riforme costituzionali tocca alle unioni civili”, è il pensiero del premier.

 

Al di là delle polemiche di facciata, però, diversi senatori confermano che il clima tra i senatori della maggioranza non è poi così polemico: Pd e Ncd hanno messo in conto di poter votare in modo diverso, “ma questo non avrebbe comunque influenze sul governo”, spiega Quagliariello. Un concetto già espresso da Angelino Alfano. Mentre Giorgio Tonini, numero due del gruppo Pd, ribadisce che “il nostro obiettivo è arrivare a far votare insieme tutta la maggioranza, e ci sono ancora margini per una intesa”. Il Pd però non intende rinunciare a una legge che dia ampi diritti alle coppie gay: “Lo ha detto esplicitamente la Corte costituzionale nel 2010”, dice Tonini. “A chi parla di dare diritti ai singoli, come il cardinale Bagnasco, rispondo che la Corte ha espressamente detto che bisogna dare riconoscimento giuridico alla coppia omosessuale in quanto formazione sociale. Il riferimento è all’articolo 2 della Costituzione, non al 29, quello che regola la famiglia”. “E infatti- aggiunge il senatore Pd, cattolico – noi non intendiamo equiparare questo istituto alla famiglia. Vogliamo dare garanzie e riconoscimento alle coppie omosessuali”.

 

Secondo Tonini, “non siamo più ai tempi del Family Day del 2007. Non solo perché nel frattempo quasi tutti i paesi europei hanno leggi di questo tipo, ma anche perché oggi quel mondo cattolico non è più al governo della Chiesa. Non c’è più l’asse Berlusconi-Ruini, ma Papa Francesco”.

 

E del resto, sui diritti assai più che sulle riforme istituzionali, spiegano fonti Pd di palazzo Madama, “è possibile avere una maggioranza larga”. Che comprenda anche Sel, pezzi di Forza Italia e il M5s. Le parole del senatore Airola, a questo proposito, non lasciano molti dubbi: “Il Parlamento intende estendere i diritti alle persone in quanto coppia, è un provvedimento necessario per sanare le discriminazioni subite dalle coppie”.

 

L’asse Pd-M5s sarebbe una novità politica di primo piano. Il commissione al Senato il M5s ha votato il testo base, ma per arrivare a un sì in Aula la strada è ancora lunga e faticosa. Molto dipenderà dall’andamento delle votazioni sulla riforma del Senato. E dallo stato di salute della maggioranza dopo quel voto.

 

I punti più delicati sono le pensioni di reversibilità e l’adozione del figlio del partner, su cui Ncd fa muro ma che creano qualche problema anche dentro il Pd. Tonini spiega che “la discussione è solo all’inizio, non ci sono chiusure da parte nostra”. Ma è chiaro che se Renzi aprisse troppo verso Ncd rischierebbe di perdere i voti grillini.

 

Il premier ai suoi parlamentari ha dato un compito molto delicato: deputati e senatori delle commissioni Giustizia hanno già iniziato a riunirsi, in modo che gli emendamenti del Pd siano votati tutti al Senato e che così il testo non subisca modifiche alla Camera. Un passaggio lampo, quello a Montecitorio, per arrivare al sì definitivo del Parlamento “entro fine anno”. La strada più probabile, ad oggi, è quella di una “separazione consensuale” tra Pd e Ncd in questa occasione, senza traumi per il governo. Per Renzi, in un autunno bollente, c’è la necessità di “fare qualcosa di sinistra”, come gli stanno chiedendo in molti a partire dai Giovani turchi di Orfini. Lui, del resto, nella sfida tv su Sky nell’autunno 2013 citò un bimbo, Ernesto, figlio di una sua collaboratrice a Firenze, per spiegare la necessità di Stepchild Adoption per i figli di due mamme o due papà. Il suo slogan di allora era “L’importanza di chiamarsi Ernesto”. Una promessa, quella del leader Pd, che sarebbe assai difficile da tradire. Ma le variabili di qui a fine anno sono molteplici, e così gli ostacoli: a partire dai movimenti, dalle spinte e controspinte che si verificheranno nella dinamica chiesa di Papa Bergoglio. Tra gli ostacoli, ce n’è anche uno statistico: negli ultimi decenni nessun governo è mai riuscito a portare in porto una riforma del bicameralismo o una legge per le coppie gay. “Farle entrambe in due mesi sarebbe un vero miracolo…”, sussurra una fonte Pd.

Edited by Rotwang

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