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Legge sulle Unioni Civili


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D'altronde NCD e Area popolare l'avevano

detto che l'emendamento premissivo non

gli bastava e si erano limitati ad astenersi

insieme a Lega

 

Quindi era chiaro che o si realizzava un accordo

o si continuava come prima

 

Ovviamente resta lo scenario del voto diretto in aula

su cui occorre vedere l'opinione del PD e di Renzi

perchè la Cirinnà da sola obiettivamente non basta

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Rettifico, gli emendamenti affossati sono 51, ma comunque si tratta sempre di poca roba.

Lo Giudice dice che ha chieso a Nitto Palma di fare sedute notturne, ma per questa settimana gli ha risposto picche.

 

 

Ps. Ma i vertici di commissione al senato nn si cambiano?

la Repubblica

 

È di due mesi fa la condanna della Corte europea dei diritti umani per il mancato riconoscimento legale da parte del nostro Paese delle coppie dello stesso sesso. Oggi una nuova sollecitazione arriva  dal Parlamento Ue, che ha chiesto a nove Stati membri, tra cui l'Italia, di "considerare la possibilità di offrire" alle coppie gay istituzioni giuridiche come "la coabitazione, le unioni di fatto registrate e il matrimonio". La richiesta è inserita nel paragrafo 85 del rapporto sulla Situazione dei diritti fondamentali nella Ue approvato oggi a Strasburgo.

 

Con il rapporto firmato dall'europarlamentare M5S Laura Ferrara, il Pe ha altresì chiesto alla Commissione Ue di "presentare una proposta di normativa ambiziosa che garantisca il riconoscimento mutuo" delle unioni e matrimoni registrati in altri paesi in modo da "ridurre gli ostacoli amministrativi e giuridici discriminatori che devono affrontare i cittadini" per esercitare il loro diritto alla libera circolazione. Nel capitolo dedicato ai diritti delle persone LGTBI, Strasburgo condanna "con la massima fermezza la discriminazione e la violenza" commesse contro questo gruppo di persone e chiede agli Stati di "sanzionare" le cariche pubbliche che "insultano o stigmatizzano" omosessuali e transessuali. Per questi ultimi il Parlamento chiede di facilitare le procedure burocratiche per il riconoscimento del nuovo genere.

 

Intanto in Italia la maggioranza si spacca sulle unioni civili . È muro contro muro fra Pd e Area popolare  (spalleggiata da Forza Italia), con scambio di reciproche accuse sulle responsabilità della frattura. Dopo un braccio di ferro durato tutta la mattinata in commissione Giustizia al Senato, sono stati respinti 11 emendamenti centristi al ddl Cirinnà (dal nome della relatrice del Pd Monica Cirinnà). E la situazione resta al palo. 

 

"Ci siamo trovati contro un muro" ha detto il senatore Carlo Giovanardi (Ncd). L'emendamento premissivo (quello votato la settimana scorsa da Pd , M5S e conservatori sulla definizione delle coppie di fatto come specifica formazione sociale), "è stato svuotato dalle dichiarazioni alla stampa del relatore. Non solo - continua Giovanardi - il governo è entrato a gamba tesa sui tempi e sui modi di approvazione" della legge. Il "nostro preciso dovere è di fare una grande battaglia parlamentare" contro norme contrarie "alla lettera della Costituzione".


Ma le accuse vengono rimandate al mittente dalla stessa Cirinnà: "L'emendamento premissivo è stato un grande segnale di apertura che nessuno ha tenuto in considerazione", visto i voti contrari o le astensioni che si sono registrati.  "Siamo noi che ci siamo trovati di fronte a un muro dall'altra parte. Sono arrivati persino senatori di altre commissioni in sostituzione che hanno lavorato al solo scopo di farci votare appena undici emendamenti in un'intera mattinata".

 

Alla querelle interna alla maggioranza si aggiunge anche la voce di Forza Italia con il senatore Giacomo Caliendo: "C'è la volontà da parte della maggioranza di fare una fotocopia del matrimonio, un simil matrimonio senza avere il coraggio di chiamarlo tale", con un'unica eccezione della cosiddetta "adozione legittimante", ha aggiunto riferendosi alla norma per cui diventano figli legittimi coloro che sono stati adottati. "Sostengo da anni la necessità - ha continuato il senatore azzurro - di intervenire con un provvedimento organico sui diritti e i doveri delle persone che vengono discriminate. Non accetto una legge con cui si discrimina persone di sesso diverso che si trovano nelle stesse condizioni".

Mentre Maurizio Gasparri ha chiarito che "senza sostanziali modifiche la legge non si farà. Ci sono alcune cose che vanno messe chiaramente nero su bianco in particolare per quanto riguarda le adozioni dove non si accettano ambiguità. Siamo poi intenzionati a dare battaglia perché l'aberrante pratica dell'utero in affitto non possa essere in alcun modo introdotta nel nostro Paese".

 

Da Area popolare con Maurizio Sacconi sono arrivate ulteriori integrazioni agli emendamenti già presentati dall'Ncd Giovanardi affinchè le unioni civili non possano accedere alle stesse provvidenze di cui godono le unioni matrimoniali 'orientate alla procreazione'. Quindi niente provvidenze pubbliche, pensioni di reversibilità e assegni familiari. "Lo Stato non deve entrare nelle stanze delle persone e deve rispettarne la privacy", ha spiegato Sacconi, "lo Stato si occupa di un profilo fondamentale per la continuità della società" che avviene attraverso la procreazione, ha concluso.

Edited by Rotwang

Piccola nota: 4 deputati del gruppo PSE hanno votato contro (per l'esattezza, 2 astenuti e 2 contrari) la risoluzione.

 

Proviamo ad indovinare di chi si tratta? <3

 

Dai, dai dai.

 

Damiano Zoffoli.

Luigi Morgano.

Silvia Costa.

Patrizia Toia.

 

Guarda un po', tutti del Pd.

 

 

Ps. Ma i vertici di commissione al senato nn si cambiano?

Penso si possano rinnovare per una volta

 

 

 

Guarda un po', tutti del Pd.

Il Pd è l'unico partito del PSE che nasce dall'unione di una forza socialdemocratica ed una cattolico-sociale (Ds-margherita). Chiedere che una delle due sparisca da un giorno all'altro è impossibile; il Pd inoltre è entrato non da subito nel Partito Socialista Europeo, e preme per trasformarlo in "Democratici" o "Socialdemocratici".

Scommetto che Sassoli si è astenuto.

 

Per la legge cirinnà io non capisco:

se NCD e FI fanno muro, perché non andare in aula senza relatore e con un testo concordato con M5s Pd e Sel e non si vota? Andare avanti in commissione penso finiamo il 15 ottobre 2020 

Semplicemente perché in aula deve prima andarci la riforma del senato.

Quindi tengono la legge sulle unioni civili in commissione per ancora qualche settimana, pur sapendo che non riusciranno a finire di votare gli emendamenti e che quindi la legge andrà direttamente in aula senza relatrice.

Sia mai che noi gheis siamo più importanti della riforma del senato!

Semplicemente perché in aula deve prima andarci la riforma del senato.

Quindi tengono la legge sulle unioni civili in commissione per ancora qualche settimana, pur sapendo che non riusciranno a finire di votare gli emendamenti e che quindi la legge andrà direttamente in aula senza relatrice.

Sia mai che noi gheis siamo più importanti della riforma del senato!

 

In questi giorni l'On. Boschi ha per l'appunto dichiarato che la discussione del ddl Cirinnà dipenderà dalla riforma del Senato, che la precederà. C'è chi urla allo scandalo affermando che se cade il Governo, proprio sulla riforma suddetta, l'appovazione ddl Cirinnà sarà solo un miraggio.

L'Huffington Post

 

Ormai c’è chi lo dice apertamente, sia tra i favorevoli sia tra i contrari. Solo un “miracolo parlamentare” può far sì che il disegno di legge sulle Unioni civili possa essere approvato dal Senato entro il 15 ottobre. E dopo quella data l’Aula di palazzo Madama sarà impegnata fino a fine anno con la legge di Stabilità. Dunque se ne riparla a gennaio. Ed è solo il primo passaggio. Poi tocca alla Camera.

 

La reiterata promessa del premier Renzi (“Avremo la legge entro quest’anno, è un fatto di civiltà a cui non rinunciamo”) sembra dunque destinata a infrangersi non tanto sull’ostruzionismo dell’Ncd, ma sul calendario. Le unioni civili finiscono stritolate tra la riforma del Senato e la legge di Stabilità. Due temi fondamentali, per il governo. E così i tentativi, che pure ci sono stati dentro il Pd, di convincere il premier ad anticipare le unioni civili e discuterle prima della riforma del Senato sono cadute nel vuoto. Troppo alto il rischio di aprire altre crepe nella già fragile maggioranza. La madre di tutte le battaglie, quella sul ddl Boschi, non prevede esitazioni. Ma se anche la riforma del Senato dovesse andare in Aula tra il 21 e il 22 settembre, i tempi per le unioni civili resterebbero “risicatissimi”, come spiega ad Huffpost Sergio Lo Giudice, senatore Pd, ex presidente di Arcigay e tra i più strenui sostenitori della legge. Ammesso che la riforma del Senato passi senza lasciare ferite sul governo, infatti, considerando le centinaia di migliaia di emendamenti ostruzionistici della Lega e le forti tensioni dentro il Pd, e dentro Ncd, almeno due settimane per la discussione in Aula del ddl Boschi sono il minimo. A quel punto, per i diritti delle coppie resterebbe poco più di una settimana. Un tempo che, per chiunque abbia pratica con i lavori parlamentari, appare esiguo. O meglio, vicino all’impossibile. Anche perché in Aula verranno ripresentati i 4mila emendamenti già passati in commissione Giustizia. E se ne aggiungeranno con tutta probabilità altre centinaia.

 

“Non appare probabile che il disegno di legge vada in Aula prima del 15 ottobre", mette in chiaro Francesco Nitto Palma (Fi), presidente della commissione Giustizia del Senato che sta esaminando le migliaia di emendamenti al testo della relatrice Cirinnà. Sono circa 1200 gli emendamenti rimasti sul tavolo, ma i lavori procedono a rilento, al massimo 50 votazioni al giorno. E, in assenza di una data per l’Aula, che non è stata fissata, anche le richieste di sedute notturne avanzate dal Pd rischiano di cadere nel vuoto. Palma mette in luce le contraddizioni del governo: “L’esecutivo comunica che il provvedimento dovrà andare in aula entro il 15 ottobre, quindi manifesta un interesse, ma qui in commissione si rimette” al pronunciamento dei senatori. “E’ una anomalia che non giova ad una accelerazione”.

I toni perentori di Renzi sulla riforma Boschi, dunque, non trovano una uguale forza sul tema delle unioni civili, anche se il leader Pd ha assicurato ai militanti riuniti il 6 settembre al suo comizio alla festa dell’Unità di Milano che “chiuderemo presto anche sulle unioni civili”. In commissione però i lavori li sta seguendo il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, che spiega: “La scelta del governo è di non interferire nella discussione. Il disegno di legge è parlamentare, noi lo seguiamo e siamo disponibili, ma intendiamo lasciar svolgere questo confronto e far sì che ci sia dibattito vero".

 

Due pesi e due misure, dunque, per i due provvedimenti che Renzi vorrebbe approvare prima del 15 ottobre. E così il secondo, quello su cui il governo ha deciso di “non interferire”, rischia di finire su un binario morto. “Io mi sto occupando di seguire la discussione in commissione, non ho in mano le redini del calendario”, svicola la relatrice Cirinnà contattata da Huffpost. Ancora più preoccupato Lo Giudice: “Le parole di Renzi sui tempi di approvazione della legge hanno creato una forte aspettativa e sarebbe grave se andasse delusa. Purtroppo i tempi sono strettissimi…”.

 

Per ora, dopo il voto di oltre 2500 emendamenti, il testo Cirinnà non ha subito modifiche rilevanti, fatta eccezione per la premessa che definisce le unioni gay come “formazioni sociali specifiche”, che fanno riferimento all’articolo 2 della Costituzione e non al 29, quello che regola il matrimonio. Restano le pensioni di reversibilità e la possibilità di adozione del figlio del partner. “Ci sono tutti i diritti sociali fondamentali”, assicura Lo Giudice. Ma ormai è quasi certo che la legge slitterà al 2016. Prima al Senato, poi alla Camera. Altri mesi di discussione. Con un problema in più: se la legge di Stabilità 2016 non dovesse contenere le adeguate coperture economiche, gli effetti della legge Cirinnà potrebbero slittare almeno al 2017, con la successiva legge di Stabilità. E intanto, migliaia di coppie aspettano alla finestra che arrivi il miracolo.

C’è anche un esponente di governo, Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme, che sta aspettando. A metà luglio Scalfarotto aveva interrotto lo sciopero della fame dopo tre settimane, rassicurato dal cronoprogramma di Renzi (legge approvata “entro il 2015”) ribadito all’assemblea del Pd a Milano. Il premier, in quell’occasione, aveva lanciato l’hashtag #ivanmagna. Che oggi rischia di assomigliare pericolosamente a quel #staisereno inviato nel 2014 ad Enrico Letta.

Chi non ci ha mai creduto secondo me ha fatto bene: non ho la sfera di cristallo ma di una cosa sono sicuro: alla fine non si farà nulla o al massimo una qualche forma moolto blanda di riconoscimento civile, comunque indietro rispetto la realtà del paese e a quello che servirebbe.

 

Renzi non correrà mai rischi di indebolire la sua maggioranza di governo su una cosa di cui a lui molto probabilmente non solo non importa nulla, ma magari sotto sotto neppure condivide: non dimentichiamoci che è un ex boy scout e cattolico convinto pur essendo nato nella regione più laica d'Italia, ... a pensar male si fa peccato ma...sono strasicuro che questo provvedimento di legge lo ha fatto solo per dare un contentino alla base del partito.

 

Ovvimente spero di sbagliarmi, e se nel tempo così sarà ne sarò felicissimo.

Renzi non correrà mai rischi di indebolire la sua maggioranza di governo su una cosa di cui a lui molto probabilmente non solo non importa nulla, ma magari sotto sotto neppure condivide: non dimentichiamoci che è un ex boy scout e cattolico convinto pur essendo nato nella regione più laica d'Italia, ... a pensar male si fa peccato ma...sono strasicuro che questo provvedimento di legge lo ha fatto solo per dare un contentino alla base del partito.

 

Si, ma su questo Renzi non ne ha colpe, se hai un parlamento dove dentro ci sono lega nord e fratelli d'italia (questi poi odiano il mondo gay all'estremo) e tutta la parte clericale di ncd tipo Giovanardi & co. che puoi fare?

secondo me il governo Renzi cadrà ben prima di quanto si possa immaginare e questo tentativo finirà nel dimenticatoio

a me cambia poco, visto che il matrimonio non mi interessa in generale, nè con bipedi nè con quadrupedi a prescindere dal loro sesso; peccato per chi ci contava

Non sarebbe stato o non sarebbe "il matrimonio"

 

Sarebbero delle unioni civili

 

Se neanche noi siamo capaci di esprimerci in modo

corretto, non possiamo pretenderlo neanche dagli etero

 

Certo se ci si riduce alla logica dei "diritti pratici" si può

anche concludere in un senso utilitaristico, ma non dovrebbe

essere così dovrebbe essere una battaglia per l'uguaglianza

e l'emancipazione dell'omosessualità

Che paese di merda, fa piú schifo la mancanza di proteste che l'opportunismo illegale renziano.

 

Pensare a tutti gli stronzetti che sono scesi in piazza per le sentinelle che non sapevano neanche tenere in mano un libro dritto e ora che si tratta di rivendicare cose concrete si ode solo il fri fri delle cicale

Edited by Demò

Veramente ci saranno manifestazioni, io so di Milano e Torino. Nessuno ha detto ufficialmente che le unioni civili sono spostate al prossimo anno, sono supposizioni possibili ma non certezze appurate. Inoltre penoso che qualcuno dica che non gli interessi il matrimonio, neanche a me forse interessa sposarmi, ma perché essere egoisti e non pretendere uguaglianza di diritti? Non ho parole, ci meritiamo la mafia.

 

Ah ps: l'associazionismo LGBT non credo protesterà più di tanto perché:

 

1) vuole il matrimonio,

2) odia il ddl Cirinnà.

 

E anche voi lo odiate, quindi non dovreste essere felici?

Edited by Rotwang

Oggi la conferenza dei capigruppo ha deciso di accelerare i  tempi sulla riforma costituzionale portando già da domani il testo in aula con sedute uniche non stop.

http://www.repubblica.it/politica/2015/09/16/news/riforme_e_nuovo_senato_ancora_divisioni_nel_pd_renzi_convoca_direzione_partito-122987962/?ref=HREA-1

 

Velocizzando l'iter della riforma costituzionale si velocizza anche quello delle unioni civili visto che andranno in aula appena sarà terminata la discussione della riforma costituzionale.

Credo che nessuno abbia interesse a tornare al voto ora.

 

La minoranza Pd no perchè se tornasse al voto sarebbero molti di meno visto che ora c'è la segreteria Renzi a fare le liste mentre alle ultime elezioni c'era la segreteria Bersani a cui fa riferimento la gran parte della minoranza Pd.

 

Renzi e la maggioranza del Pd che lo sostiene non credo voglia tornare al voto prima di aver approvato una riforma costituzionale e prima che sia entrato in viore l'Italicum perchè sennò rischierebbe di trovarsi un parlamento nuovamente ingovernabile.

 

Forza Italia no perchè è ai minimi storici e non prenderebbe sicuramente più la stessa percentuale di onorevoli delle ultime politiche.

 

Ncd no perchè tornando al voto ora si troverebbe lo sbarramento al 4% del consultellum e rischierebbe di scomparire e cmq anche Ncd non prenderebbe sicuramente tutti gli onorevoli presi dalla scissione con Forza Italia dopo le ultime politiche.

 

M5S è dato più o meno alle stesse percentuali delle ultime politiche.

 

Forse la Lega è l'unica forza politica che si troverebbe con più onorevoli se si tornasse oggi al voto.

Edited by Sbuffo

 

 

E anche voi lo odiate, quindi non dovreste essere felici?

 

è una cosa del tutto paradossale che ci si divida in pro e contro decreto cirinnà, quando neanche verrà approvato. Vorrei cercare di spiegarti la mia opinione, ma so che non te ne frega nulla di capirla. Però credo che se non ci saranno proteste, sarà da attribuire ai rapporti tra pd e associazioni.

Credo che nessuno abbia interesse a tornare al voto ora.

 

La minoranza Pd no perchè se tornasse al voto sarebbero molti di meno visto che ora c'è la segreteria Renzi a fare le liste mentre alle ultime elezioni c'era la segreteria Bersani a cui fa riferimento la gran parte della minoranza Pd.

 

Renzi e la maggioranza del Pd che lo sostiene non credo voglia tornare al voto prima di aver approvato una riforma costituzionale e prima che sia entrato in viore l'Italicum perchè sennò rischierebbe di trovarsi un parlamento nuovamente ingovernabile.

 

Forza Italia no perchè è ai minimi storici e non prenderebbe sicuramente più la stessa percentuale di onorevoli delle ultime politiche.

 

Ncd no perchè tornando al voto ora si troverebbe lo sbarramento al 4% del consultellum e rischierebbe di scomparire e cmq anche Ncd non prenderebbe sicuramente tutti gli onorevoli presi dalla scissione con Forza Italia dopo le ultime politiche.

 

M5S è dato più o meno alle stesse percentuali delle ultime politiche.

 

Forse la Lega è l'unica forza politica che si troverebbe con più onorevoli se si tornasse oggi al voto.

 

Credo che qui il problema sia più generale e complesso. Ed è il continuo rinvio a fronte di nuove promesse sulla assoluta perentorietà del termine di volta in volta fissato. In primis è una cosa che mina la credibilità della classe dirigente politica (la stesa cioè che decide i contenuti delle leggi che regolano la vita nel nostro paese, ivi compresa la questione delle coppie omosessuali). Vi è poi un'altra questione. La paura che tutto finisca nel dimenticatoio. Per quanto tu voglia rassicurarci con le logiche motivazioni della realpolitick (che, sicuramente, hanno la loro fondatezza), la percezione che, bene o male, la questione rimane sempre un po' in sordina e comunque passa in secondo piano (prima era solo la riforma cost.le, ora c'è la legge di stabilità...) è forte; peraltro, ribadisco, per una sbiadita fotocopia di quanto sarebbe giusto riconoscere (non concedere come ho letto su un blog di gay.it da parte di un imberbe opinionista pdsupporter). Insomma davvero la pazienza ha un limite. Inoltre il ricordo dei DICO è presente, per quanto si tratta di una vicenda di parecchi anni fa...ai tempi io era ancora convinto di essere assolutamente etero ;-)

Ma un presidente del consiglio mica può imporre una legge al parlamento, il parlamento ha le sue tempistiche e il nostro parlamento non eccelle certamente in celerità, non per nulla si sta cercando di approvare una riforma costituzionale che superi il bicameralismo perfetto e velocizzi l'iter legislativo.

Per altro non è una novità, non ci sono stati rinvii mica solo per le unioni civili, anzi succede quasi sempre per qualsiasi legge, forse in questo caso ce ne accorgiamo di più perchè la viviamo in prima persona.

 

In ogni caso Renzi mi pare sia stato molto chiaro sul fatto che questa legge la vuole portare a casa, lo ha sempre detto in modo chiaro e coerente, dalla sua candidatura alle primarie fino a due settimane fa quando intervistato dal Corriere con molta nettezza ha detto «Le unioni civili si faranno. Punto.»

 

Io credo che questa legge si farà, non saprei dire se a ottobre dicembre gennaio o marzo ma credo che in questa legislatura si arriverà ad approvazione definitiva.

 

 

Ma un presidente del consiglio mica può imporre una legge al parlamento, il parlamento ha le sue tempistiche

Infatti io me la prendo con la maggioranza...o, se vogliamo, con l'asse maggioranza-governo (che, in un sistema parlamentare come il nostro, è il centro dell'azione politica). 

Unioni civili: ‘Formazione sociale specifica’, un premio a chi spiega cos’è

 

Vari Paesi europei hanno da tempo già approvato leggi per regolare le unioni civili, i matrimoni gay, e l’Europa condanna l’Italia e la sollecita, anzi, le impone di prendere una decisione favorevole su questo punto in tempi molto brevi.

Da tempo i parlamentari s’annacano sul ddl Cirinnà e un emendamento oggi e un altro domani è finita che l’unione civile è diventata una Formazione sociale specifica.

La formazione sociale specifica non è un’unione civile e neppure un matrimonio che costituirà una famiglia. L’unica famiglia riconosciuta sarà sempre e solo quella formata da un uomo e una donna. La coppia formata da persone dello stesso sesso invece è destinata a occupare sempre una posizione inferiore con un inferiore numero di diritti. Questo risultato, tra l’altro, che è una mediazione della mediazione, pare impedisca di ottenere la possibilità del riconoscimento dei matrimoni gay in via giudiziaria.

Nessuna legge è meglio di una cattiva legge, dicono infatti imovimenti Lgbt che comprendono le famiglie omogenitoriali mai invitate a portare un contributo di idee sul tavolo di composizione della proposta di legge. Sembra pratica costante di questo governo quella di promuovere leggi che parlano di questioni di genere e di farlo senza tenere conto delle persone che quelle leggi dovrebbero rappresentare. Così è stato per leggi che parlavano di donne, così è per questa proposta di legge che sembra l’ennesima e intollerabile presa in giro.

 

Cos’è che vogliono i movimenti Lgbt? Una parte in realtà non riconosce l’istituto del matrimonio prodotto da un contesto etero/normativo e non vorrebbe per sé quelle stesse regole. Molti invece, perché vivono assieme da tempo e si trovano in difficoltà quando il compagno o la compagna non viene riconosciut@ come congiunt@ – perché esistono da tempo famiglie omogenitoriali vecchie e nuove che hanno bisogno di questa legge per regolare la posizione anche con i propri figli – vorrebbero fosse riconosciuta perlomeno l’unione civile. Regole che consentano al o alla partner di adottare il figlio che insieme hanno voluto. Che permettano ai e alle partner di succedersi nei contratti di affitto, di ereditare beni, di poter attivare un conto in banca in comune, di potersi assistere in ospedale, di poter adottare il figlio di uno dei due partner, di poter vedere riconosciuta la loro unione che per loro è a tutti gli effetti una famiglia.

Tante sono dunque le persone sotto ricatto che attendono da anni una soluzione e che oggi vedono i parlamentari che giocano al ribasso togliendo sempre più diritti e tentando di far passare una legge che umilia e disconosce le coppie omosessuali per un’autentica dimostrazione di progresso. E tutto ciò succede mentrerappresentanti istituzionali si impegnano a censurare libri in cui si osa dire che esistono anche altri generi e mentre varie aree integraliste e “lievemente” omofobiche insistono dicendo che nelle scuole ci sarebbe il Gender, ovvero l’invenzione catto/integralista che mira a bloccare i corsi di educazione e rispetto dei generi nelle scuole.

Io mi chiedo come facciano alcune persone a negare diritti a chi li chiede e poi a restare serenamente lì a immaginare di aver compiutouna buona azione. Non sia mai che esercitaste le falangi per scrivere emendamenti costruttivi invece che le tante boiate pensate semplicemente per fare ostruzionismo. Parliamo di aree politiche che non hanno problemi a dire che gay, lesbiche e trans sarebberomalati. Non temono di dire che le famiglie omogenitoriali avrebbero una cattiva influenza nei bambini e non lesinano altre battute omofobe, con calunniosi parallelismi tra gay e pedofili, pur di ottenere quel che vogliono.

Per finire una chicca: la “formazione sociale specifica” è diventata naturalmente tema di parodie e sfottò. Una pagina facebookdedicata, in cui potete trovare tanti meme esilaranti, e un generatore automatico di perifrasi che descrivono perfettamente l’assoluta bizzarria della proposta italica.

Concludo perciò in senso costruttivo e propongo, grazie adAlessandro Capriccioli, altre possibili diciture da usare per le unioni gay.

Compartecipazioni gengivali botaniche, interazioni residuali sintetiche, agglomerazioni residuali biologiche, aggregazioni prepuberali analogiche, costituzioni perimetrali mimetiche, affiliazioni residuali asimmetriche, affiliazioni gengivali entropiche, interazioni ettagonali etiliche, aggregazioni gengivali pleonastiche, composizioni residuali elastiche, interazioni articolari analogiche…

Continuate pure. C’è sempre spazio per eufemismi imbecilli sintetici.

 

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/17/unioni-civili-formazione-sociale-specifica-un-premio-a-chi-spiega-cose/2041963/

 

 

che tristezza di paese medievale

Vorrei far notare come questo progetto sia praticamente impossibile, per via di reazionari cattolici, che quotidianamente e con un 'energia invidiabile si impegnano per diffamare le presunte ed inesistenti lobby gay , le loro idee, e le richieste di diritti che giustamente presentano.

Basta dare un 'occhiata a giornali come tempi per farsi un'idea, oppure semplicemente fare una chiacchierata con un aderente infervorato della manif pour tous.

Cmq non intendo rinunciare a combattere, nel mio ''piccolo'', e asperare che qualcosa cambi. 

Edited by Olimpo

Infatti io me la prendo con la maggioranza...o, se vogliamo, con l'asse maggioranza-governo (che, in un sistema parlamentare come il nostro, è il centro dell'azione politica). 

 

Ma la maggioranza non è il parlamento, nel parlamento c'è anche un'opposizione che fa ostruzionismo, che ha presentato migliaia di emendamenti che chiede continuamente la parola solo per far perdere tempo, e quindi è logico che poi si dilatino le tempistiche.

Senza contare la situazione difficile del Senato dove i numeri del Pd non sono schiaccianti come alla Camera, senza l'appoggio degli alleati di governo e senza il controllo del presidente della commissione giustizia che è giudata da Nitto Palma di Forza Italia.

C'è una situazione oggettivamente difficile che porta ad allungare i tempi.

Ma la maggioranza non è il parlamento, nel parlamento c'è anche un'opposizione che fa ostruzionismo, che ha presentato migliaia di emendamenti che chiede continuamente la parola solo per far perdere tempo, e quindi è logico che poi si dilatino le tempistiche.

Senza contare la situazione difficile del Senato dove i numeri del Pd non sono schiaccianti come alla Camera, senza l'appoggio degli alleati di governo e senza il controllo del presidente della commissione giustizia che è giudata da Nitto Palma di Forza Italia.

C'è una situazione oggettivamente difficile che porta ad allungare i tempi.

attenzione...non raccontiamoci frottole. Qui il problema è che tipo di maggioranza ci sta...ed è una maggioranza frutto di un compromesso con forze distanti da certi valori...questo è il problema. 

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