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Legge sulle Unioni Civili


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Questo è tipico della politica italiana, fanno dei vertici

e se ne escono con dichiarazioni assolutamente scontate

tali per cui non sarebbe neanche servito fare un vertice

 

Che sulla Cirinnà non vi sia disciplina di governo si sa da

due anni, che non vi sia sintesi coi cattolici era ovvio per il

fatto che neanche c'è stata una sintesi coi cattolici del PD

ed è nei loro confronti semmai che ha senso parlare di libertà

di coscienza rispetto alla disciplina di partito

 

Suppongo non si siano visti per parlare realmente di questo

perchè altrimenti neanche aveva senso vedersi

 

Boh stiamo a vedere che succede perchè si capirà solo a

posteriori...Lol

http://www.corriere.it/politica/15_ottobre_13/berlusconi-favorevole-stepchild-adoption-garantisce-bambini-4ea5c2b2-717a-11e5-b015-f1d3b8f071aa.shtml

Volete farvi prendere per il culo un altro po'? In effetti LuciA Malan e il delinquente Caliendo sono del partito di Alfano, già...

 

 

Ieri cmq ho fatto un po' di conti (Mi sento molto Luca Lotti, lo so). Al senato per la stepchild adoption ci sarebbero 145 voti sicuri : 88 PD (ho tolto -25 senatori, ma potrebbero aumentare) + 4 PSI + 36 M5s + 7 SEL + 2 MOVX + 2 TSIPRAS + 1 LC (Pastorino) + IDV + BONDI E MOGLIE (Si potete ridere) + Federazione dei verdi + Benedetto della Vedova. Quindi non c'è la maggioranza.

Restano tra gli indecisi i 12 senatori verdiani, i 5 dei gruppi autonomisti (che sono centristi e democristi), i senatori a vita (Ciampi è sul letto di morte, Renzo Piano si è fatto vedere solo per votare la decadenza di Berlusconi, di Rubbia non si hanno notizie, la Cattaneo forse è l'unica su cui potremmo contare, Napolitano e Monti per me non si espongono), qualche illuminato di Forza Italia (si potete ridere #2), 8 ex-M5s non iscritti a nessun gruppo.

 

Insomma, i numeri sicuri attualmente non ci sono. E non ci sono per colpa del PD (a dispetto di chi diceva che era tutta colpa di Alfano e dei centristi).
 

Edited by Orfeo87

La Stampa

 

Vedrà mai la luce il provvedimento per le unioni civili? Tra capigruppo e breve passaggio in Aula in Senato prima che cali il 15 ottobre la saracinesca della Legge di Stabilità, che per legge scaccia dalla discussione qualsiasi altra legge, alla Camera “se ne parlerà a gennaio”, confidava l’altro giorno il capogruppo Pd, il democristianissimo Ettore Rosato. 

 

Ma al di là dei calendari e delle agende, il realismo spinge a dire che no, l’Italia non avrà quella legge, resterà macchia nera nel mondo Occidentale avanzato, incasellata tra la Moldavia e la Polonia, punta di un iceberg di integralismo confessionale e di negazione dei diritti civili. Perché semmai vi saranno quei diritti che riguardano omosessuali come eterosessuali, bisogna notare, saranno annacquati, compromessi, stropicciati, degni della prima metà del secolo scorso. 

 

Perché nonostante le rocambolesche soluzioni, anche lessicali, trovate nel cosiddetto Cirinnà-bis per non chiamare le cose con il loro nome, quel provvedimento i matrimoni omosessuali di fatto li contiene, e dunque mette a rischio il governo. Non piace infatti, a dir poco, all’alleato di coalizione, l’Ncd, i cui voti sono essenziali. Gli alfaniani già rivendicano come una propria iniziativa tutte le riforme renziane, dal Jobs act in giù. Adesso, un partito microscopico, sfiancato dalla campagna-acquisti di Verdini e Berlusconi, squassato tra chi iscriverebbe domattina al Pd di Renzi e chi si chiede quale futuro potrebbe mai avere altrimenti in caso elezioni politiche, non può fare a meno della battaglia contro le unioni civili. Una battaglia capace di fornire identità politiche a chi ne ha di assai blande, spendibile in caso di campagna elettorale e che oltretutto può renderlo anche sponda privilegiata di un bel pezzo integralista della curia di Oltretevere, grazie al lavoro dei parlamentari riuniani Lupi e Giovanardi. 

 

Non a caso, dopo l’incontro con Alfano, ieri Renzi ha detto “a me basta che la legge arrivi in Aula, poi si vedrà”. A meno di sorprese positive -occorre ricordare che sulla legge per le unioni civili il governo italiano rischia la faccia, anche con Bruxelles- quando Renzi dice che la parola sta al Parlamento in genere occorre intendere: se poi non se ne fa nulla, non è colpa mia. 

Edited by Rotwang

Scusate la mia opinione personale è che renzi sia una persona inaffidabile con tutto il suo partito di piddini.. senza offesa per nessuno!!

anche sulla questione unioni civili e su come sia stata protratta in parlamento ci sarebbe tanto da dire!!

Ufficializzata la decisione del PD

 

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - "E' importante per noi che nel corso della riunione dell'ufficio di presidenza di oggi sia stato sottolineato" come sul tema delle unioni civili e in particolare della "stepchild adoption" verrà data indicazione del voto secondo coscienza. Lo ha detto il senatore dell'area cattolica Dem Stefano Lepri al termine della riunione.
  

Alla fine l'ha spuntata il Pd in conferenza dei capigruppo calendarizzando per domani alle 9.30 l'arrivo in aula del testo sulle unioni civili, contrariamente a quanto richiesto da Ncd che ha votato contro.

 

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Il ddl unioni civili è stato incardinato domani in Aula al Senato. E' quanto è stato deciso dalla conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama.

Edited by Sbuffo

Sarà in aula domani ma sarà votato a novembre secondo quanto riporta repubblica. Non credo che caderà il governo su questa legge, sopratutto prima della legge di stabilità. Dipende da come si muoverà Renzi e anche dalla riforma costituzionale, i senatori che ci sono ora vorranno tenere la poltrona fino al 2018 e non certo andare ad elezioni ora.

Forza Italia ha già aiutato il governo su una voto sulla riforma costituzionale (mi riferisco al link messo da orfeo87)

Edited by Bad_Romance

In pratica la data del 15 ottobre è stata usata solo per capire quale ddl adottare. Siamo tornati al marzo 2015, quando è stato scelto il ddl Cirinnà.

 

Non è esatto, una volta portato il ddl in Parlamento questo dovrà per forza essere discusso e votato per la sua approvazione nei mesi successivi. Per la prima volta viene portato in Aula un ddl sul riconoscimento di coppie dello stesso sesso, i PACS e i DICO non sono mai stati calendarizzati.

Edited by Rotwang

Alla fine l'ha spuntata il Pd in conferenza dei capigruppo calendarizzando per domani alle 9.30 l'arrivo in aula del testo sulle unioni civili, contrariamente a quanto richiesto da Ncd che ha votato contro.

 

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Il ddl unioni civili è stato incardinato domani in Aula al Senato. E' quanto è stato deciso dalla conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama.

sì ma ha dato indicazione di "voto di coscienza"...se domani le cose vanno male bisogna prendere o parlamentari (anzi i sostenitori) pd e impalarli (moralmente, dico...). Diamine sarebbe (sarà) davvero avvilente...

Ma ogni parlamentare vota senza vincolo di mandato e non può certo cambiare Renzi la cosa, il voto di coscienza è sempre cmq ammesso se un senatore vuole votare no nessuno può impedirglielo.

 

Sul voto alle unioni civili cmq tutto il Pd è in modo compatto a favore, c'è un malumore di una parte minoritaria del Pd sulla questione adozioni (che non è detto che possa essere alla fine riassorbito), poi il testo base cmq prevede le stepchild adoption e se vogliono toglierlo devono trovare loro una maggioranza favorevole ad un emendamento che le rimuova e io ho dei dubbi che ci sia una maggioranza su un tale emendamento.

Beh in realtà aveva ragione il Sole24Ore, si manda

avanti la Boccadutri sul finanziamento ai partiti

 

L'unica nota positiva è che Renzi è riuscito a bypassare

la Commissione, ma al prezzo di una seconda versione

del ddl, peggiore del primo

 

Quindi la Cirinnà bis sarà solo incardinata, ma la

discussione è rimandata al 2016, perchè ha preminenza

la legge sul finanziamento ai partiti, che come l'araba fenice

ricompare ad ogni legislatura ( questo è ciò che si è realmente

deciso...nel vertice )

 

Nel caso in cui la Boccadutri fosse approvata velocemente

( ma non è scontato perchè il M5S si opporrà suppongo )

potrebbe aprirsi una finestra a Novembre, ma non sufficiente

a concludere i lavori, perchè ragionevolmente saranno ripresentate

valanghe di emendamenti

 

A ciò si aggiunge la decisione del PD di lasciare libertà di

coscienza ai Catto-Dem, nonostante in teoria questo secondo

testo dovesse essere, quantomeno, la sintesi interna al partito

 

Se a questa decisione corrisponderà una "passività" del PD

nel ricercare consensi alternativi in Aula, la stepchild adoption

sarà -di fatto- lasciata cadere

La Stampa

 

Sulle Unione civili la maggioranza litiga. La conferenza dei capigruppo ha indicato come testo base per l’Aula del Senato il ddl 2081 a prima firma Cirinnà. Nonostante la contrarietà dei cattolici di Ap. Con Renato Schifani che spera e chiede una modifica del calendario. Divergenze non solo di forma e procedura quelle che agitano il governo, al centro il problema dei diritti e doveri da concedere alle coppie dello stesso sesso che riguardano la genitorialità, le adozioni. 

 

Ma nonostante la forzatura di ieri sui tempi da parte della conferenza sui capigruppo non c’è fretta. Oggi alle 9.30 è prevista la relazione sul testo. Poi di nuovo stop. Per le votazioni sul provvedimento occorrerà attendere la fine della sessione di bilancio sulla Legge di stabilità. Probabilmente a novembre. Protestano i Cinque Stelle che volevano discuterne immediatamente. E i cattolici di Ap che avrebbero rimandato, il più tardi possibile. 

 

Era stato lo stesso Matteo Renzi a chiarire che nonostante l’argomento divida bisogna iniziare a discuterne seguendo la propria coscienza. Ma gli alleati centristi non sono affatto d’accordo, sia nel merito che per la fretta. E così si è arrivati a una soluzione di compromesso. «Il provvedimento delle unioni civili ha sostato molto in commissione, c’è stato anche dell’ostruzionismo e questo ha reso necessario portarlo in Aula senza relatore», ha spiegato il capogruppo Pd Luigi Zanda.  

 

Al centro del dibattito la «stepchild adoption», ossia il caso in cui in una coppia dello stesso sesso, anche al partner non genitore vengano concessi diritti e doveri. Un punto insuperabile, come ha chiarito Angelino Alfano e come ha ribadito Renato Schifani. 

 

E il fatto che il premier Renzi insista nel sottolineare come sul tema si debbano lasciare libere le coscienze, non aiuta. Anzi. La distanza tra le diverse posizioni non è affatto breve. «Purtroppo le divergenze sul ddl Cirinnà sono ben più consistenti del 5% ipotizzato dal presidente del consiglio», dichiara Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato. Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Ap sottolinea che gli «italiani come noi vogliono una buona legge sui diritti civili ma non vogliono che si tolga il diritto ad un bambino di avere un papà ed una mamma. Non si possono usare le unioni civili per far adottare».  

 

«Per mesi abbiamo detto che eravamo pronti al dialogo e in risposta abbiamo ricevuto solo stratagemmi ostruzionistici», risponde il responsabile Diritti del Pd Micaela Campana. «A chi oggi vuole entrare nel merito, rispondiamo che avrebbe potuto utilizzare il tempo della commissione invece che porre solo ostruzionismo. Ci sono centinaia di coppie che aspettano noi e non c’ è più tempo da perdere». «La stepchild adoption, spiega, è una tutela per il minore presente nella coppia permettendo al partner di adottare il figlio biologico dell’altro, estendendo la responsabilità genitoriale. Si tutela il diritto del fanciullo alla continuità affettiva e si rendono entrambi i partner titolari di diritti e doveri verso di esso. L’istituto dell’adozione non viene intaccato rimanendo prerogativa delle coppie eterosessuali, così come la pratica della gestazione per altri in Italia resta vietata».  

Gianluca Castaldi, capogruppo del M5S a palazzo Madama denuncia la scelta di dare corsia preferenza «alla legge Boccadutri che regala milioni di euro ai partiti senza controllarne i bilanci». Mentre la legge sulle unioni civili «verrà incardinata in aula per poi essere discussa chissà quando. La nostra proposta è di concludere la discussione e l’esame del ddl Unioni civili entro giovedì, i soldi ai partiti possono attendere». 

Edited by Rotwang

 

 

Ma ogni parlamentare vota senza vincolo di mandato e non può certo cambiare Renzi la cosa, il voto di coscienza è sempre cmq ammesso se un senatore vuole votare no nessuno può impedirglielo.  

So benissimo  che esiste il divieto di vincolo di mandato. La libertà di coscienza esiste sempre e comunque e io sono il primo ad affermarla. Ma diverso è quando questa viene affermata dal leader di partito su un provvedimento (Renzi l ha mai affermato in relazione a jobs act, riforma del Senato... e via dicendo ??) Suvvia!

Il fatto che non esista un vincolo di mandato, non

significa che non possa esistere una disciplina di

gruppo, tale per cui se si discute e si trova un accordo

al 95% su un testo, poi si è tenuti anche a votarlo

e non a fare ciò che più piace

 

Pena, non certo la decadenza dal mandato, ma pur

sempre l'espulsione dal gruppo politico o dal partito

 

Evidentemente su questo specifico tema non esistono

accordi che tengano nel PD, ma questo perchè politicamente

si vuole che sia così, perchè su altre materie le sintesi

le fanno quando vogliono

A livello di pallottoliere la situazione è di 153 voti potezialmente a favore della stepchild (nella migliore delle ipotesi) contro 135 voti contrari (nella peggiore delle ipotesi). Ho lasciato fuori i senatori a vita. 

 

Ovviamente questo se ammettiamo che tutti i senatori si comportino secondo le indicazioni dei rispettivi gruppi (ho eliminato dal computo del PD i 25 senatori catto-dem, ma secondo me aumenteranno di numero). Cosa che non succede quasi mai, a meno che non vi sia un voto di fiducia. Ovviamente bisogna vedere come si comporteranno i verdiniani, gli autonomisti e quelli di Democrazia Solidale (ma io mi sento di computarli tra i voti contrari). E sopratutto vedere quanti saranno gli assenti, che fanno automaticamente abbassare il quorum. Le astensioni invece al Senato valgono come voto contrario, com'è noto.

 

Insomma, la maggioranza assoluta di voti a favore della stepchild adoption non c'è. C'è "potenzialmente" una maggioranza di voti a favore, ma questo non vuol dire nulla. Ci sono tante incognite che possono influire sull'esito del voto. E ora che Renzi ha dato di fatto la libertà di coscienza è lecito aspettarsi un aumento del fronte del "NO".

Edited by Orfeo87

1. I voti in Assemblea sono espressi per alzata di mano, per votazione nominale, o a scrutinio segreto. Le votazioni nominali sono effettuate con scrutinio simultaneo o con appello.


2. L'Assemblea vota normalmente per alzata di mano, a meno che quindici Senatori chiedano la votazione nominale e, per i casi consentiti dai commi 4 e 7, venti chiedano quella a scrutinio segreto. La relativa richiesta, anche verbale, dev'essere presentata dopo la chiusura della discussione e prima che il Presidente abbia invitato il Senato a votare. Se il numero dei richiedenti presenti nell'Aula al momento dell'indizione della votazione è inferiore a quindici per la votazione nominale o a venti per quella a scrutinio segreto, la richiesta si intende ritirata. I Senatori richiedenti sono considerati presenti, agli effetti del numero legale, ancorché non partecipino alla votazione.


3. Sono effettuate a scrutinio segreto le votazioni comunque riguardanti persone e le elezioni mediante schede.


4. A richiesta del prescritto numero di Senatori, sono inoltre effettuate a scrutinio segreto le deliberazioni relative alle norme sulle minoranze linguistiche di cui all'articolo 6 della Costituzione; le deliberazioni che attengono ai rapporti civili ed etico-sociali di cui agli articoli 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20,21, 22, 24, 25, 26, 27, 29, 30, 31 e 32, secondo comma, della Costituzione; le deliberazioni che concernono le modificazioni al Regolamento del Senato.


5. Laddove venga sollevato incidente in ordine alla riferibilità della votazione alle fattispecie indicate nel precedente comma 4, la questione è risolta dal Presidente sentita, ove lo creda, la Giunta per il Regolamento.


6. In nessun caso è consentita la votazione a scrutinio segreto allorché il Senato sia chiamato a deliberare sui disegni di legge finanziaria o di approvazione di bilanci e di consuntivi, su disposizioni e relativi emendamenti in materia tributaria o contributiva, nonché su disposizioni di qualunque disegno di legge e relativi emendamenti che comportino aumenti di spesa o diminuzioni di entrate, indichino i mezzi con cui farvi fronte, o comunque approvino appostazioni di bilancio. Nel caso in cui tali disposizioni siano comprese in articoli o emendamenti attinenti alle materie di cui al precedente comma 4, esse sono sottoposte a votazione separata a scrutinio palese.


7. Le votazioni finali sui disegni di legge avvengono, di regola, a scrutinio palese, a meno che, trattando tali disegni di legge prevalentemente le materie di cui al precedente comma 4, non sia avanzata richiesta di votazione a scrutinio segreto. Sulla prevalenza decide il Presidente sentita, ove lo creda, la Giunta per il Regolamento.


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