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Psicologia : com'è e quali prospettive di lavoro offre?


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davydenkovic90

Capacità di sintesi zero.

Comunque non sono I'avvocato di nessuno, mi irritava molto il tono.

Io non ho detto che psicologia sia una facoltà stupida, ho detto che, come tante aItre facoltà molto gettonate, insieme a persone competenti, brave e inteIIigenti come voi, viene sceIta anche da una gran beIIa fetta di persone che di vogIia di studiare ne hanno poca, o persone con background da sociopsicopedagogico-fancazzista, ed è normaIe che, se gira questa gente, iI IiveIIo si abbassi e che ci siano più Iaureati e conseguentemente meno possibiIità Iavorative. 

A matematica questo non succede perchè c'è una seIezione già aI momento deII'iscrizione, cioè, in media, ci sono più secchioni e sicuramente non c'è gente che crede che Ia matematica possa aiutarIe a capir megIio Ie persone o a Ieggere neI cuore deIIa gente o a infiIarsi una toga e girare in bmw.

Ma non Io dico perchè Ia faccio io, ma perchè è così

Potrei dirIo anche di tante aItre facoltà. Iettere cIassiche, per esempio, o chimica, farmacia, Iingue.. ce ne son tante

 

Secondo me, iI fatto che Fe92 dica queIIa cosa sui testi di anaIisi matematica non fa aItro che confermare che è un sofista bravo a dire tutto e iI contrario di tutto a seconda di queIIo che gIi conviene. Stessa cosa tu, Amor-fati.

Edited by davydenkovic90

non me Ia prendo, hai montato una crociata contro yukio veramente ridicola.

studi psicologia? bravo, porta Ia tua esperienza e non rompere tanto

Ia differenza fra queIIo che dice yukio su psicologia e suI Iiceo e su queIIo che hai detto tu a me è che queIIo che dice Iui è basato suIIa sua esperienza, mentre tu Ia matematica I'hai tirata fuori a cazzo per darmi una faIsa dimostrazione deI fatto che fai bene a scagIiarti contro yukio perchè sta oggettivamente dicendo cavolate.

Grazie per aver preso le mie difese, ma davvero non serve  :blush:

 

Purtroppo se risponde così è perché l'ho punto sul vivo. Ho decisamente le mie buone motivazioni per dire che una laurea + master + studi all'estero in Psicologia siano solo una perdita di tempo.

Un po' perché la gente se la tira neanche fosse Jung, un po' perché davvero oggigiorno è un lavoro inutile quello del laureato in tale materia. Basta guardare i miei professori XD 

Ma se Olimpo è interessato a Lingue o a Psicologia gli consiglio di andare a studiare al Nord Italia dove le scelte sono più vaste. Se no cambi proprio paese. Anche solo l'Inghilterra ha dei buonissimi programmi, anche in Psicologia Criminale che va per la maggiore (tanto che grazie ai dati analizzati è stato aperto tale indirizzo specialistico nell'università di Torino giusto due anni fa). 

 

 

Vi lascio con questa chicca: <La psicologia ancora una volta si rivela la branca più inutile della scienza.> [cit.]

Edited by Yukio_
davydenkovic90

Poi io I'avvocato di Sampei non I'ho mai fatto, non ci ho mai parIato con sampei...

poi non torna, mi piacciono i bei pescioloni, come potrei essere avvocato di sampei????

questa è matematica, eh!

Edited by davydenkovic90
La psicologia ancora una volta si rivela la branca più inutile della scienza [cit.]

Sai perché trovi inutile questo lavoro? Perché secondo me hai serio bisogno di uno psicologo (-psicoterapeuta), ma non lo vuoi ammettere, quindi pur di pensarti ok, preferisci sparare a zero su chi ti potrebbe aiutare.

 

Trasferire l'emozione provata in un trauma sulla figura che dovrebbe (in questo caso potrebbe) curarlo: il termine tecnico è TRANSFERT. E fu postulato da Freud in persona. Può essere un buon segno, significa che la psicoanalisi può lavorarci sopra.

 

Ovviamente è un'opinione perché ognuno può dire la sua, vero?

 

E poi, citazione di? Tua? Ah si, okay....

 

Comunque volevo dire ad Olimpo di non pensare di iscriversi a matematica: è una vera merda, tutta teoria che non serve a nulla, prove d'esame banali e basta frequentare qualcuno che la fa per capire che schifezza possa essere. Una vera merda, una scelta idiota...

Edited by Fe92

Davy comprendo che l'aridità della matematica possa averti tolto la facoltà di leggere qualche riga di testo, ma chiamare 'sofismo' qualcosa perché non lo riesci a capire... :)

 

olimpo, appena ho un attimo ti scrivo in privato e ti spiego meglio.

Nel mio settore posso garantire che c'è selezione MA non all'entrata. Nel senso che la vera selezione te la fa il mondo del lavoro. Se non sai tradurre oralmente e/o in forma scritta con un livello professionale, si nota, non puoi demandare responsabilità; stai a casa. Semplice.

 

Su matematica non mi esprimo; al contrario di quel che si è fatto finora cerco di rispettare la wittgensteiniana "su ciò di cui non si conosce si dovrebbe tacere".

davydenkovic90

 

 

l'aridità della matematica possa averti tolto la facoltà di leggere qualche riga di testo, ma chiamare 'sofismo' qualcosa perché non lo riesci a capire... :)

capisco benissimo tutto, tranquiIIo, e Ia matematica non mi ha tolto proprio nuIIa. anzi.

semmai voi a forza di credervi così profondi e inteIIigenti e psicologheggianti  e fiIosofeggianti avete perso per Ia strada quaIche capacità di sintesi, che invece è una gran dote, neIIo scrivere e neIIa vita, vabbè.

 

per ritornare aI topic e smetterIa con Ie acidità e Ie aridità deIIa matematica...

Una mia amica che studia psicologia cIinica mi ha detto che queIIi che studiano psicologia sotto sotto si sono iscritti perchè pensano di avere probIemi psicologici e mi ha detto anche che quando fanno dei sondaggi sugIi studenti non Ii somministrano mai a studenti di psicologia perchè risuItano faIsati.

Chiedere qualche info su un percorso di studi ha un suo senso e un suo perché.... Per quanto riguarda invece sbocchi professionali, livello di soddisfazione a tot di anni dalla laurea, confronti con altri Paesi, etc. etc. presumo vi siano statistiche consultabili che hanno giusto un tantino di affidabilità maggiore rispetto a pareri personali o discorsi del tipo "a un mio amico è successo questo, a un mio amico è sucesso quest'altro".... cosa di per sé non sbagliata, per carità, a patto che venga ricondotta a ciò che effettivamente rappresenta.

 

Mi sembra abbastanza verosimile affermare che Psicologia dal punto di vista lavorativo non offra tantissimo, ma di certo questo non vuol dire che sia un percorso sbagliato, ci mancherebbe.... Semplicemente richiede di eccellere, di essere dettati da forti motivazioni intrinseche (come Matematica, del resto).... Condizioni che per alcune scelte valgono più di altre facoltà, che magari presentano una maggior versatilità.... e da lì anche maggiori possibilità di sfangarla per vie traverse.... Comunque Facoltà che ti assicurano un lavoro non esistono.... o forse sì,ma magari in quel preciso scenario, e fra 5-10 anni la situazione potrebbe benissimo mutare.... Basta vedere la saturazione che a colto diverse professioni nel giro di poco.

 

Valuta le prospettive, ma per un buon 60% metti sulla bilancia la passione che ti spinge in quella direzione.... Se bisogna comunque sudare tanto vale farlo per qualcosa che ti stimola davvero, almeno il cammino sarà più piacevole, ed avrai un domani maggiori capacità di adattamento e di re-inventarti.

Purtroppo le facoltà umanistiche non servono a nulla nel mondo del lavoro, quindi se le scegli devi essere sorretto dalla passione.

 

Non servono a nulla? Ma tu sai che l'intera cultura umana si basa sulle facoltà umanistiche che tu disprezzi? Passione ok, bisogna anche essere bravi e volenterosi. La disoccupazione ormai è in qualsiasi ambito, anche nella tua amata giurisprudenza, che ormai tutti studiano e di sicuro non potranno diventare tutti avvocati e notai, essendocene già fin troppi.

 

Studiate quello che vi piace, e se vi facilita l'ingresso nel mondo del lavoro unite l'utile al dilettevole, ma scegliete sempre qualcosa che vi piaccia minimamente e non ascoltate le cretinate della gente e della società ignorante, senza cultura ed arrivista.

Edited by Rotwang
LocoEmotivo

Ma tu sai che l'intera cultura umana si basa sulle facoltà umanistiche che tu disprezzi? Passione ok, bisogna anche essere bravi e volenterosi. La disoccupazione ormai è in qualsiasi ambito, anche nella tua amata giurisprudenza, che ormai tutti studiano e di sicuro non potranno diventare tutti avvocati e notai, essendocene già fin troppi.

 

Studiate quello che vi piace, e se vi facilita l'ingresso nel mondo del lavoro unite l'utile al dilettevole, ma scegliete sempre qualcosa che vi piaccia minimamente

STANDING OVATION!!!

:fan:  :fan:  :fan:  :fan:  :fan:  :fan:

Non servono a nulla? Ma tu sai che l'intera cultura umana si basa sulle facoltà umanistiche che tu disprezzi? Passione ok, bisogna anche essere bravi e volenterosi. La disoccupazione ormai è in qualsiasi ambito, anche nella tua amata giurisprudenza, che ormai tutti studiano e di sicuro non potranno diventare tutti avvocati e notai, essendocene già fin troppi.

 

Studiate quello che vi piace, e se vi facilita l'ingresso nel mondo del lavoro unite l'utile al dilettevole, ma scegliete sempre qualcosa che vi piaccia minimamente e non ascoltate le cretinate della gente e della società ignorante, senza cultura ed arrivista.

Se per questo giurisprudenza è umanistica e non serve meno che a un cazzo cosa che ho sempre detto pubblicamente e in privato (anche con te)

 

Rot le facoltà umanistiche non danno lavoro, oggi drammaticamente più di ieri a meno che per te lavori non o mal pagati siano lavori ma un tempo si chiamavano hobbies.

 

Non è un giudizio di valore è un'amara costatazione come il fatto che chi si laurea in facoltà tecniche lavora.

LocoEmotivo

Rot le facoltà umanistiche non danno lavoro, oggi drammaticamente più di ieri a meno che per te lavori non o mal pagati siano lavori ma un tempo si chiamavano hobbies.

 

Non è un giudizio di valore è un'amara costatazione come il fatto che chi si laurea in facoltà tecniche lavora.

Spiacente, Iron, ma è una constatazione parziale. Perché nemmeno Ingegneria dà lavoro, come nemmeno Architettura o Medicina o altre cazzate varie, e te lo dico perché è una situazione che vivo tutt'intorno a me.

Ora è di moda sparare sulle discipline umanistiche, e fino ad un certo punto mi sta pure bene, però non esageriamo: qui, di lavoro, non ce n'è l'ombra. Punto.

Assunto ciò, l'unico consiglio valido è quello di @Rotwang: caro @Olimpo, studia quello che ti piace. Almeno sarai un disoccupato felice e non frustrato.

Se per questo giurisprudenza è umanistica e non serve meno che a un cazzo cosa che ho sempre detto pubblicamente e in privato (anche con te)

 

Rot le facoltà umanistiche non danno lavoro, oggi drammaticamente più di ieri a meno che per te lavori non o mal pagati siano lavori ma un tempo si chiamavano hobbies.

 

Non è un giudizio di valore è un'amara costatazione come il fatto che chi si laurea in facoltà tecniche lavora.

 

Non m'interessa cosa dici privatamente o pubblicamente, dici verità solo parziali che non valgono per tutti sempre e comunque, certa umanistica dà più lavoro della giurisprudenza che ormai è sopravvalutata e troppo affollata, specialmente perché il mondo non può rinunciare all'umanistica dato che è fondamento della sua civiltà. Perciò le facoltà umanistiche non danno lavoro? Forse sì, forse no, la verità sta nel mezzo, l'argomentazione secondo la quale uno debba studiare solo materie sanitarie, ingegnerie varie e legge è forse uno dei più grandi falsi miti contemporanei, non completamente falsi, ma di certo non totalmente veri né incontrovertibili. Capisco che viviamo in una società e in un mondo anti-intellettuali e anti-culturali, ma oggi più di ieri si necessita dell'umanistica, che non è solo uno studio di un passato lontano, ma è anche lo studio, l'approccio e la trasformazione del presente e del futuro. Provate tra l'altro immaginarvi studiare qualcosa che non vi piace, riuscirete a studiarlo per anni e anni? Che risultati avrete? Come sarà una vita a svolgere un lavoro per il quale vi siete laureati che vi fa ribrezzo? Meglio non studiare allora se non si hanno possibilità economiche e lavorare soltanto. Poi dire "l'umanistica è poco più di un hobby" è un insulto alla civiltà e all'intelligenza.

Edited by Rotwang

Bla bla queste mi sembrano le argomentazioni di quelli che sostengono il latino nella scuole ad ogni modo caro Rot parlo con cognizione di causa quando un giorno cercherai lavoro potrai comprendere meglio quello che intendo, adesso non puoi saperlo sebbene esistano dati a documentarlo

davydenkovic90

Rotwang ti bacio.

Io neI quotidiano vivo queIIe offese per cui se I'è tanto presa quaIche utente qui dentro

Studiando matematica e riveIandoIo aIIe persone spesso ricevo:

 

- sguardi aIIucinati e interrogativi

- risatine isteriche

- "io non c'ho mai capito nuIIa"

- e dopo che farai? con tono compassionevoIe

 

onestamente mi sento più tagIiato per diventare uno spazzacamini che non per fare I'avvocato o iI medico, e di certo non ho iI quaIunquismo imperante dentro di me che mi spinge a fare una professione o una facoItà universitaria solo perchè sociaImente ben vista daI cattivo gusto e daIIa stupidità dei più

Fra I'aItro mia madre è avvocato e mio zio è presidente deII'ordine degIi avvocati deIIa mia provincia, eppure a me importa una fuffa deIIa giurisprudenza e deIIe sue tante appIicazioni aIIa politica e aI maIaffare. Mia madre voleva fare Ia maestra d'asiIo ed è stata costretta da mio nonno a fare giurisprudenza e bo, sì, me I'ha detto, "fai giurisprudenza", come chiunque, ma non mi interessava! Un Iavoro è Ia tua vita, accettare di fare giurisprudenza o ingegneria perchè Ia società o Ia famigIia te Io comandano secondo Ie LORO ragioni, non è vivere.

Se dovete fare una cosa che non sentite di fare e Io fate solo per soldi e prestigio, già che ci siete, perchè non vi prendete pure una beIIa mogIiettina, fate due figIi, un cane e via dicendo.

LocoEmotivo

Rotwang ti bacio.

Io neI quotidiano vivo queIIe offese per cui se I'è tanto presa quaIche utente qui dentro

 

[...]

onestamente mi sento più tagIiato per diventare uno spazzacamini che non per fare I'avvocato o iI medico, e di certo non ho iI quaIunquismo imperante dentro di me che mi spinge a fare una professione o una facoItà universitaria solo perchè sociaImente ben vista daI cattivo gusto e daIIa stupidità dei più

[...]

Un Iavoro è Ia tua vita, accettare di fare giurisprudenza o ingegneria perchè Ia società o Ia famigIia te Io comandano secondo Ie LORO ragioni, non è vivere.

Se dovete fare una cosa che non sentite di fare e Io fate solo per soldi e prestigio, già che ci siete, perchè non vi prendete pure una beIIa mogIiettina, fate due figIi, un cane e via dicendo.

SECONDA STANDING OVATION!!!

:fan:  :fan:  :fan:  :fan:  :fan:  :fan:

quando un giorno cercherai lavoro potrai comprendere meglio quello che intendo

 

Tranquillo che sei in buona compagnia, ma proprio la totale avversione della società mi porta a continuare, non m'interessa se interromperò gli studi o non farò qualcosa di inerente (tipo l'impiegato, lo spazzino o l'escort), se studio, studio qualcosa che mi piace, del doman non v'è certezza diceva uno sconosciuto umanista fallito. Ciao

Edited by Rotwang

Bla bla queste mi sembrano le argomentazioni di quelli che sostengono il latino nella scuole ad ogni modo caro Rot parlo con cognizione di causa quando un giorno cercherai lavoro potrai comprendere meglio quello che intendo, adesso non puoi saperlo sebbene esistano dati a documentarlo

 

il latino è un patrimonio storico e culturale. 

Comunque, io sono medico, e non è per niente facile inserirsi nel mondo lavorativo. Se mi andrà bene inizierò a lavorare a 30 anni.

Scusami, non credo che la divisione facoltà umanistiche sfigate / facoltà scientifiche ohyeah valga.

A meno che uno non decida di laurearsi in scienze della comunicazione, senza offesa per chi la fa, in quel caso non mi stupirebbe se mi dicesse che non riesce a trovare lavoro.

il mondo non può rinunciare all'umanistica dato che è fondamento della sua civiltà

 

 

 

chi si laurea in facoltà tecniche lavora

 

 

Mi fa piacere vedere ci sia gente che apprezza il valore delle discipline umanistiche.

In Italia l'istruzione è ancora molto influenzata dall'approccio "crociano" (di Benedetto Croce) alla conoscenza...per cui vi è sempre stata l'idea che l'umanistica sia superiore alle discipline tecnico- scientifiche.

Questo tipo di impostazione è uno dei motivi per cui l'istruzione italiana è sempre stata (e in parte ancora è) estremamente nozionistica, poco volta alla praticità, alla tecnica ecc. 

Sebbene penso che questo sia da un lato molto positivo, a mio parere, per lo sviluppo di solide capacità critiche e di attitudine al pensiero, dall'altro è anche vero che rispetto ai sistemi educativi degli altri paesi sviluppati (meno influenzati storicamente da questo approccio idealistico all'educazione) noi siamo molto indietro per l'insegnamento di informatica, materie tecniche, economia, lingue straniere ecc... tanto è vero che le ultime riforme della scuola cercano di spingere in questa direzione per ridurre questo gap.

Questo perché ci si è resi conto che il nostro paese non riesce a formare abbastanza figure tecnico-scientifiche quante ne servirebbero per sostenere una crescita economica fondata sulle nuove tecnologie.

Avendo avuto esperienze all'estero posso dire che questo è vero... in Scozia andavo a scuola di inglese con svizzeri, tedeschi, francesi... e devo dire che loro hanno una maggiore attitudine alla praticità, al problem solving ecc... poi magari non sanno chi è schopenhauer, quanto è durata la seconda guerra mondiale e cos'è la tmesi dell'aggettivo...

Ora io non so se questo sia giusto o sbagliato, se rinunciare ad un po' di umanistica in favore della tecnica sia giusto (sono propenso a pensare di no) però è vero che, come dice iron, il mondo del lavoro attuale è maggiormente volto alle figure tecniche ed quanto di più anti-culturale ed anti-intellettuale si possa immaginare, come dice rotwang.

Quindi penso che qualche riflessione si debba fare. 

Edited by Beppe_89

Mi fa piacere vedere ci sia gente che apprezza il valore delle discipline umanistiche.

In Italia l'istruzione è ancora molto influenzata dall'approccio "crociano" (di Benedetto Croce) alla conoscenza...per cui vi è sempre stata l'idea che l'umanistica sia superiore alle discipline tecnico- scientifiche.

Questo tipo di impostazione è uno dei motivi per cui l'istruzione italiana è sempre stata (e in parte ancora è) estremamente nozionistica, poco volta alla praticità, alla tecnica ecc. 

Sebbene penso che questo sia da un lato molto positivo, a mio parere, per lo sviluppo di solide capacità critiche e di attitudine al pensiero, dall'altro è anche vero che rispetto ai sistemi educativi degli altri paesi sviluppati (meno influenzati storicamente da questo approccio idealistico all'educazione) noi siamo molto indietro per l'insegnamento di informatica, materie tecniche, economia, lingue straniere ecc... tanto è vero che le ultime riforme della scuola cercano di spingere in questa direzione per ridurre questo gap.

Questo perché ci si è resi conto che il nostro paese non riesce a formare abbastanza figure tecnico-scientifiche quante ne servirebbero per sostenere una crescita economica fondata sulle nuove tecnologie.

Avendo avuto esperienze all'estero posso dire che questo è vero... in Scozia andavo a scuola di inglese con svizzeri, tedeschi, francesi... e devo dire che loro hanno una maggiore attitudine alla praticità, al problem solving ecc... poi magari non sanno chi è schopenhauer, quanto è durata la seconda guerra mondiale e cos'è la tmesi dell'aggettivo...

Ora io non so se questo sia giusto o sbagliato, se rinunciare ad un po' di umanistica in favore della tecnica sia giusto (sono propenso a pensare di no) però è vero che, come dice iron, il mondo del lavoro attuale è quanto di più anti-culturale ed anti-intellettuale si possa immaginare come dice rotwang.

Quindi penso che qualche riflessione si debba fare. 

 

Io sono totalmente favorevole ad un'impronta più tecnico-pratica della scuola italiana, ma non siamo più nella scuola nozionistica della riforma fascista di Gentile degli anni '20 e '30. Bisogna calibrare, de facto la scuola italiana è anti-storica e anti-letteraria.

iI quaIunquismo imperante dentro di me che mi spinge a fare una professione o una facoItà universitaria solo perchè sociaImente ben vista daI cattivo gusto e daIIa stupidità dei più

Ecco, questa signori miei è una delle piaghe sociali della nostra generazione di studenti

 

Gesù solo sa quanti "eh sì ho provato il test di Medicina perché in fondo ho sempre avuto voti alti" o "Boh si dai voglio fare giapponese ma intanto il test di Medicina lo provo" dovrò ancora sorbirmi nella vita

 

Per giurisprudenza invece è diverso perché generalmente è a numero aperto, quindi gente in massa si iscrive nel dubbio o per motivi già citati, intasa le aule per chi è realmente interessato al corso, infine molla quando appoggia i denti sul diritto privato

 

 

Io neI quotidiano vivo queIIe offese per cui se I'è tanto presa quaIche utente qui dentro Studiando matematica e

 

Beh ma matematica non è una disciplina umanistica, l'avversione penso sia perché la maggior parte delle persone ha odiato la matematica a scuola...e la ritiene "inutile" proprio perché poco pratica! Questo è falso, ovviamente... 

davydenkovic90

@Shell neI mio ex Iiceo cIassico iI motto di tutti era

"o medicina, o giurisprudenza"

direi proprio sensato

 

 

 

infine molla quando appoggia i denti sul diritto privato

Se rinsaviscono e mollano è un gran bene per Ioro, ma io ne conosco anche tanti che purtroppo vanno avanti, danno esami e fanno Ia brutta vita che fanno. Magari a quaIcuno gIi viene anche Ia passione, coI tempo. Me Io auguro. 

 

 

non siamo più nella scuola nozionistica della riforma fascista di Gentile degli anni '20 e '30. Bisogna calibrare, de facto la scuola italiana è anti-storica e anti-letteraria.

 

Certo, molto è cambiato ovviamente...e per fortuna! Però l'impronta è ancora quella...negli ultimi anni si sta cambiando registro ma l'istruzione superiore italiana è ancora molto lontana dal modello anglosassone. Magari è vero che in alcune realtà (istituti tecnici, licei scientifici tecnologici) il peso delle materie umanistiche è ridimensionato, però l'approccio educativo è ancora molto teorico, molto poco propenso all'apertura alla praticità, e al mondo del lavoro. 

va bene la praticità,va bene puntare sullo spendibile nel concreto ma da questo a puntare solo a facoltà prettamente scientifiche è follia.Quando ci saranno solo ingegnieri,medici,farmacisti e il mercato sarà saturo anche di loro alla fine dei conti staremo tutti nella merda.La verità è che il lavoro bisogna inventarselo,bisogna trovare modi e soluzioni per portare novità e soluzioni alternative.Il mercato vuole dinamismo non immoblismo

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