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Riflessioni su pulsioni ed esperienze fatte/da fare


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Guest Phamal

Si immagino che non sia un percorso breve quello dell'elaborazione, è un lungo cammino fatto di ostacoli, alcuni probabilmente insiti nella mia mente. Il fatto di essere sempre stato etero senza alcun problema sicuramente è un freno non indifferente. Questo periodo, come tanti altri nella vita serve a farmi capire cosa voglio davvero, cosa mi aspetto dal futuro...è una cosa nuova, va ragionata con la minor ansia possibile. Magari non approderà a nulla e tutto tornerà come prima o magari troverò l'equilibrio. Nel frattempo ringrazio tutti per la vostra opinione, so che tanti di voi hanno avuto più o meno le stesse mie difficoltà ma pensandoci bene non mi sta cascando il mondo addosso, arriverà il giorno in cui le cose saranno chiare :)

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Caro phamal, in genere l'essere gay inizia col pensare sistematicamente gli amici nudi, desiderare di ammirarli, toccarli, segarsi pensando di farlo con loro, poi si iniziano a mettere in pratica queste cose e poi via via si passa ad avere rapporti completi con i maschietti.

Per la maggior parte degli uomini gay queste fantasie iniziano durante l'adolescenza ma in tanti iniziano più avanti negli anni, non mi sembra affatto strano che tu possa averle avute verso i 30 anni.

Non sono in grado di dirti cosa succederà se tu deciderai di assecondare questi desideri e di viverli: potresti esserne disgustato e chiuderla lì (cosa a mio avviso poco probabile), oppure potresti prenderci sempre più gusto fino a desiderare via via cose sempre più spinte per cui alla fine potresti diventare bisex o decidere di smettere con le donne e diventare gay (che credo sia la cosa più probabile).

Non mi sento di consigliarti nulla, devi essere tu a decidere cosa fare in base a quello che ti senti, sicuramente non devi forzarti a fare cose senza esserne convinto la 100%; in ogni caso se queste tue fantasie sono davvero così continue e sistematiche sappi che prima o poi dovrai farci i conti,  e se questo dovesse accadere a 40 anni, magari con un matrimonio in corso, le conseguenze potrebbero essere molto pesanti, pertanto il solo consiglio che mi sento di darti è di non impegnarti con donne in convivenze  impegnative (con mutui sulla casa intendo) o peggio matrimoni se prima non ti sei chiarito le idee.

In bocca al lupo.

Edited by atreio

C'è una cosa inquietante che alegga in tutti gli interventi di Phamal. Parli del sesso come "cosa che dev'essere utile". Niente di più assurdo e insensato, solo le retrovie dell'ISIS, il fantasma della Binetti e qualche residuo cardinalizio incrostato nelle ridenti città della repubblica delle banane in cui siamo si spingerebbero a dire cazzate di cotal estensione. Se il sesso dovesse essere una cosa utile, allora come minimo dovresti avere un figlio per ogni singola volta che hai fatto sesso con una femmina durante i tuoi ventott'anni d'eterosessualità.

Guest Phamal1

Buonasera a tutti,

 

sono sempre l'opener di questo topic. Volevo aggiornarvi. Ho fatto la mia prima esperienza con un bel ragazzo nella mia stessa situazione, anche lui sempre stato etero con la curiosità di provare. Abbiamo prima fatto amicizia in chat e, una volta abbattuta l'ansia, ci siamo visti. Ci siamo messi a chiacchierare come due normali amici e poi abbiamo deciso di iniziare l'esperienza. Prima di tutto ce lo siamo tirato fuori, lui era già in erezione mentre io no...gliel'ho guardato però avevo meno attrazione del solito, forse perché vedere un ragazzo nudo senza spiarlo attenua la curiosità. Comunque dopo un po' iniziamo a segarci l'un l'altro e allora vado in erezione, la sua mano è piacevole, come quando me la faceva una donna. Io però non provo nulla a tenere il suo in mano. Dopo un po' decidiamo di provare con la bocca e, come per la sega, il pompino ricevuto è piacevole ma quello che ho fatto io a lui non mi è piaciuto per niente, nessuna reazione da parte mia. Gli chiedo di baciarci e il bacio è come quelli che ho dato alle donne, barba a parte, chiaramente la sensazione della lingua sulla lingua è eccitante a prescindere dal sesso...sia i pompini che i baci sono durati poco perché più di tanto non ci interessavano. Non siamo venuti perché perché entrambi abbiamo perso interesse nella cosa, che nel complesso non è andata male, però non è stata quello che ci aspettavamo. Ci è sembrata una cosa meccanica e poi ci siamo detti entrambi che è meglio la figa XD e siamo andati in un pub...come due normali amici. E' stato divertente ma non penso che faccia per me...era un bravo e bel ragazzo ma la cosa è andata cmq così. Non che mi aspettassi chissà cosa, almeno mi sono tolto la curiosità. Penso di rimettermi nella carreggiata che fa più per me, tornerò dalle donne!

E voi che ne pensate? E' stato un atto di coraggio da parte mia ma lo dovevo a me stesso.

Guest Phamal1

 direi che ti sei solo tolto lo sfizio e che NON sei per nulla gay!

(come andavo dicendo fin dall'inizio..)

 

Beh gay direi che è proprio da escludere, io e lui sembravamo due bambini che giocano con degli arnesi che non conoscono e non sanno manco che stanno facendo XD è stato un gioco, ci siamo divertiti, soprattutto dopo quando siamo andati a bere come due normali amici senza nessun interesse l'uno per l'altro ma tanta stima e simpatia...diciamo che mi è servito a togliermi tanti stupidi paletti eterosessuali e ad essere una persona più aperta. Però questo non è certo fare l'amore o fare sesso come lo intendo io con una donna, è una curiosità che uno si deve togliere una volta nella vita se sente di farlo. Però poi andare oltre non ha senso, almeno per me. 

Secondo me è anche difficile che possa crearsi un coinvolgimento

tra due etero-curiosi, troppe riserve da entrambe le parti....da che

mondo è mondo un etero curioso che vuole combinare va con un gay

( e trova la fila Lol )

 

Diciamo che comunque sei stato "prudentemente coraggioso" lo stesso XD

Guest Phamal1

Secondo me è anche difficile che possa crearsi un coinvolgimento

tra due etero-curiosi, troppe riserve da entrambe le parti....da che

mondo è mondo un etero curioso che vuole combinare va con un gay

( e trova la fila Lol )

 

Diciamo che comunque sei stato "prudentemente coraggioso" lo stesso XD

 

Beh dai per essere la prima volta per entrambi siamo stati tranquilli e rilassati e abbiamo provato quasi tutto...quindi alla fine le riserve le abbiamo sciolte. Lui mi ha detto che in fondo non c'è differenza tra un approccio etero e uno gay, nel senso che l'ha trovato cmq piacevole. Io l'ho trovato intrigante ma non è all'altezza di quello che mi aspettavo, le cose essenziali (pippa e pompino da passivo e anche il bacio) non mi sono piaciute per niente...mi piace solo osservare...quindi non fa per me, non credo che riuscirei a sciogliermi più di così non essendo la mia sessualità, non riconosco l'uomo come partner 

Edited by Phamal1

Beh non sono del tutto sicuro che tu abbia avuto un'esperienza sessuale, in alcuni punti del resoconto ho avuto quasi l'impressione si trattasse piuttosto di una revisione di bilancio dal commercialista o di una visita stagionale dall'otorinolaringoiatra.

Guest Phamal1

Beh non sono del tutto sicuro che tu abbia avuto un'esperienza sessuale, in alcuni punti del resoconto ho avuto quasi l'impressione si trattasse piuttosto di una revisione di bilancio dal commercialista o di una visita stagionale dall'otorinolaringoiatra.

 

Come io non sono del tutto convinto che i tuoi post siano delle risposte utili alla conversazione. Alle volte mi sembrano solo attacchi eterofobici. Capisco che c'è chi tende a vedere gay ovunque, ma non è che se tu sei gay con una curiosità etero e provi a toglierti lo sfizio deve piacerti per forza ed essere una cosa per forza passionale e travolgente. Ognuno prova quello che prova. Non ti darei mai dell'etero-represso per questo, ti direi di rimanere gay.

Ironizzavo sul fatto che il modo con cui hai vissuto e in generale vivi il sesso è particolare: sei iperrazionale, analizzi ogni singolo dettaglio in modo ossessivo facendoti domande su cosa si deve provare, quando lo si deve provare, se lo si deve provare, fino a che punto, che utilità c'è nel provarlo, quali risvolti ci sono nel provarlo, ecc ecc.

 

Questo secondo me potrebbe rivelarsi un modo incredibilmente stressante e difficoltoso di vivere l'intimità con le altre persone, indipendentemente dal fatto che siano maschi o femmine.

 

Però non mi sembri affatto intenzionato ad interrogarti su questo punto. Che poi è il vero punto della discussione, ben antecedente agli interrogativi sull'orientamento.

Guest Phamal1

Ironizzavo sul fatto che il modo con cui hai vissuto e in generale vivi il sesso è particolare: sei iperrazionale, analizzi ogni singolo dettaglio in modo ossessivo facendoti domande su cosa si deve provare, quando lo si deve provare, se lo si deve provare, fino a che punto, che utilità c'è nel provarlo, quali risvolti ci sono nel provarlo, ecc ecc.

 

Questo secondo me potrebbe rivelarsi un modo incredibilmente stressante e difficoltoso di vivere l'intimità con le altre persone, indipendentemente dal fatto che siano maschi o femmine.

 

Però non mi sembri affatto intenzionato ad interrogarti su questo punto. Che poi è il vero punto della discussione, ben antecedente agli interrogativi sull'orientamento.

 

Ecco del contenuto ossessivo della mia condotta possiamo parlare. Non nego che esiste un'ossessione in corso, però ho cercato di lasciarmi andare più che potevo e non mi è piaciuto...che posso farci? Capisco che il vero problema sia l'interrogarsi di continuo, ma possiamo anche parlare dell'esperienza?

Certo che ne puoi parlare, però ogni tua esperienza sarà filtrata da queste tue forti pulsioni di controllo e dalle dinamiche rigidissime della ricerca continua di feedback. Quindi lo scopo del tuo fare esperienze rischia di diventare non quello di fare l'esperienza in sé, per poterla vivere, ma piuttosto per "guardarla dall'esterno", con lo scopo di cercare conferme e smentite su dubbi che ti assalgono e di cui non sai come liberarti. Diciamo che in alcune persone l'andazzo tende ad essere questo, e bisogna cercare di iniziare a guardare alla situazione anche dalla sua "forma", dal modo in cui la si vive, talvolta anche indipendentemente dal contenuto.

Edited by Sampei
on riconosco l'uomo come partner 

 

Liberissimo, figurati

 

Deve essere chiaro che io non voglio certo che tu sia gay

 

Osservo solo che se nel caso contrario, volessi togliermi lo sfizio di provare

a far sesso con una donna - essendo io gay - sarebbe meglio provarci con

una donna etero, piuttosto che con una lesbica

 

Già io parto con l'idea di non essere etero, se poi ci provo con una donna

che è convinta di essere a sua volta lesbica, mi pare abbastanza ovvio che

l'esperienza servirà ad entrambi per confermarci nelle reciproche determinazioni

 

Ci siamo tolti entrambi una curiosità, ma è difficile che da una situazione del genere

possa nascere uno "spariglio di carte" 

 

Quindi sei stato coraggioso, ma in modo prudente

Guest Phamal1

@Sampei: in realtà questa analisi approfondita l'ho fatta a posteriori; ti posso assicurare infatti che, complice il rapporto che si era instaurato (cosa che auspicavo per prendere coraggio), durante l'esperienza mi sono lasciato andare e l'ho vissuta davvero, non sono stato come un freddo scienziato in un laboratorio. Tuttavia il fatto che non mi sia piaciuta può essere spiegato con un esempio: è un po' come quando mangiamo un piatto che ci incuriosisce e quindi non ci disgusta, ma quando l'assaggiamo lo facciamo senza entusiasmo perché non ci piace, anzi dopo un po' lo lasciamo perdere perché non lo sentiamo proprio nostro.

 

@Hinzelmann: non pretendo di essere un pioniere temerario, ma ti assicuro che qualche anno fa non mi avrebbe mai sfiorato la mente la possibilità di fare un'esperienza del genere, non esisteva proprio l'idea nella mia testa perché ero preso da tutt'altro. Quindi per me è stato un passo davvero grande. Il fatto che io l'abbia voluto fare con un ragazzo nella mia stessa condizione nasce dall'idea di provare minor imbarazzo possibile e di confrontarci. Secondo me non è stato un freno, io penso che il freno sia dovuto al fatto che non è la mia sessualità...non penso che con un gay mi sarei sentito gay...anzi forse un gay avrebbe preso maggiori iniziative e mi sarei certamente spaventato. Volevo una cosa graduale e l'ho avuta, l'ho vissuta in modo tranquillo e senza schemi (me li sono fatti dopo) quindi nel complesso sono soddisfatto di essermi tolto lo sfizio. Devo dire, anzi, che adesso vedo il mondo e i ragazzi da una prospettiva completamente diversa. Cioè quando vedo un bel ragazzo automaticamente lo ammiro e penso subito che mi fermerò lì.

 

 

forse un gay avrebbe preso maggiori iniziative e mi sarei certamente spaventato

 

Mi basta questo, dal mio punto di vista è una confessione piena e totale

 

Certo fare sesso gay con un gay ti spaventa e forse ti saresti solo spaventato

e lui non sarebbe riuscito a coinvolgerti ma è vero anche il contrario che tu non hai

affrontato la tua paura principale

 

Il rapporto fra un gay ed un etero curioso è una sfida fra le capacità tecniche del gay

( per dire: io pratico sesso orale dai miei 15 anni...Lol ) e la paura dell'etero

 

 

 

Volevo una cosa graduale e l'ho avuta

 

Volevi una esperienza limitata e l'hai avuta 

 

Non un'esperienza graduale

 

 

Cioè quando vedo un bel ragazzo automaticamente lo ammiro e penso subito che mi fermerò lì.
Il sesso relegato al voyeurismo privo di conclusioni pratiche è la cosa più omosessuale di questo mondo, lo step che ogni adolescente gay fra i 13 e i 17-18 anni vive prima di iniziare a costruire la propria identità in funzione antiomofobica. E' buffo che tu ne parli a quasi trent'anni, perché questo scompagina anche l'ipotesi che tu sia un etero insicuro e ansioso con il doc omosex. C'è da dire che di solito i bisessuali reggono per molto più tempo dei  gay l'autocensura perché non vivono come costrizione le relazioni fisiche-affettive con le donne.
Guest Phamal1

Mi basta questo, dal mio punto di vista è una confessione piena e totale

 

Certo fare sesso gay con un gay ti spaventa e forse ti saresti solo spaventato

e lui non sarebbe riuscito a coinvolgerti ma è vero anche il contrario che tu non hai

affrontato la tua paura principale

 

Il rapporto fra un gay ed un etero curioso è una sfida fra le capacità tecniche del gay

( per dire: io pratico sesso orale dai miei 15 anni...Lol ) e la paura dell'etero

 

 

 

 

Volevi una esperienza limitata e l'hai avuta 

 

Non un'esperienza graduale

 

E' un tuo punto di vista...io mi sono sentito di fare così. Certo adesso non ha senso rimuginare di continuo su quello che è successo e su come sarà il futuro, devo mettermi l'anima in pace e vivere tranquillo, non posso fare altro. Poi se qualcosa in me cambierà valuterò, ma mi pare poco credibile che all'improvviso io abbia la spinta e la passione per andare con un uomo come faccio con le donne.

Guest Phamal1

Il sesso relegato al voyeurismo privo di conclusioni pratiche è la cosa più omosessuale di questo mondo, lo step che ogni adolescente gay fra i 13 e i 17-18 anni vive prima di iniziare a costruire la propria identità in funzione antiomofobica. E' buffo che tu ne parli a quasi trent'anni, perché questo scompagina anche l'ipotesi che tu sia un etero insicuro e ansioso con il doc omosex. C'è da dire che di solito i bisessuali reggono per molto più tempo dei  gay l'autocensura perché non vivono come costrizione le relazioni fisiche-affettive con le donne.

 

Penso anch'io di essere bisessuale...ma tu credi che lo sia a un livello tale da avere relazioni affettive e sessuali normali, intendo dire come da etero?

ma tu credi che lo sia a un livello tale da avere relazioni affettive e sessuali normali, intendo dire come da etero?

 

Normali? Che aggettivo terrificante. Cosa mi vuoi chiedere? Se saresti in grado di fare finta di non essere bisessuale per il resto della tua vita? La risposta è: solo se sei superman, perché si può essere ipocriti quanto si vuole nei confronti degli altri, ma c'è qualcuno che non ti perdonerebbe mai e te la farebbe pagare molto cara, perché è sempre lì a giudicarti: te stesso. Non ti puoi liberare di te stesso. E ci vuole una forza micidiale e sovraumana per decidere di ingaggiare una lotta contro se stessi per il resto della propria vita.

 

Tutto ciò che è represso è malsano, e prima o poi riemerge.

 

Visto che ti piace molto ragionare in termini di utilità, io ti chiedo: è utile la violenza che stai progettando di applicare su di te?

Edited by Sampei
Guest Phamal1

Normali? Che aggettivo terrificante. Cosa mi vuoi chiedere? Se saresti in grado di fare finta di non essere bisessuale per il resto della tua vita? La risposta è: solo se sei superman, perché si può essere ipocriti quanto si vuole nei confronti degli altri, ma c'è qualcuno che non ti perdonerebbe mai e te la farebbe pagare molto cara, perché è sempre lì a giudicarti: te stesso. Non ti puoi liberare di te stesso. E ci vuole una forza micidiale e sovraumana per decidere di ingaggiare una lotta contro se stessi per il resto della propria vita.

 

Tutto ciò che è represso è malsano, e prima o poi riemerge.

 

Visto che ti piace molto ragionare in termini di utilità, io ti chiedo: è utile la violenza che stai progettando di applicare su di te?

 

Io penso che la tua durezza sia dettata dalla buona fede, nel senso che vuoi scuotermi al punto tale da farmi trovare quello che credi sia il vero me stesso, ovvero il me stesso bisex. Io vorrei avere la tua sicurezza, davvero te la invidio. Perché per fare il discorso che fai tu bisogna essere davvero delle persone risolte e determinate. Bene, io non sono nato così, non sono etero o gay al 100% e non so nemmeno come comportarmi col mio lato gay perché non sento dei desideri chiari. Perciò mi sembra inutile chiedere un po' di clemenza e comprensione a chi come te è al 100% qualcosa...cmq apprezzo il punto di vista, se non altro è un altro mattone nel muro della coscienza.

 

 

P.S. il tuo consiglio è saltare da un uomo all'altro fino a farmi piacere il sesso gay?
No, il mio consiglio è che tu prenda in considerazione la prospettiva di non essere puramente etero - quando e se la percepirai come applicabile al tuo caso - come un modo per costruirti un'identità relazionale che possa farti vivere una vita felice e coerente con i tuoi desideri spontanei.

 

Per esempio ci sono alcuni ragazzi bisessuali sul forum: per loro la bisessualità è primariamente un'identità personale; ed è giusto che sia così, perché solo appropriandosi di ogni lato di se stessi possono vivere una vita gradevole, serena, coerente.

 

Non c'è nulla che non vada in te, entrambi gli aspetti della tua sessualità sono perfettamente legittimi e difendibili. Però devi essere il primo a difenderli, altrimenti la tua identità resterà plasmata dalla paura del giudizio degli altri, e ne soffrirai.

 

Come avrai notato, è un approccio puramente concettuale. Non hai bisogno di toccare nessun pene e nessuna vagina per sapere chi sei veramente. Hai giusto bisogno di metabolizzare il fatto che solo l'onestà intellettuale con se stessi rende liberi.

Guest Phamal1

No, il mio consiglio è che tu prenda in considerazione la prospettiva di non essere puramente etero - quando e se la percepirai come applicabile al tuo caso - come un modo per costruirti un'identità relazionale che possa farti vivere una vita felice e coerente con i tuoi desideri spontanei.

 

Per esempio ci sono alcuni ragazzi bisessuali sul forum: per loro la bisessualità è primariamente un'identità personale; ed è giusto che sia così, perché solo appropriandosi di ogni lato di se stessi possono vivere una vita gradevole, serena, coerente.

 

Non c'è nulla che non vada in te, entrambi gli aspetti della tua sessualità sono perfettamente legittimi e difendibili. Però devi essere il primo a difenderli, altrimenti la tua identità resterà plasmata dalla paura del giudizio degli altri, e ne soffrirai.

 

Come avrai notato, è un approccio puramente concettuale. Non hai bisogno di toccare nessun pene e nessuna vagina per sapere chi sei veramente. Hai giusto bisogno di metabolizzare il fatto che solo l'onestà intellettuale con se stessi rende liberi.

 

 

Hai perfettamente ragione, devo essere onesto: mi hai illuminato. Anche il mio pormi in conflitto coi tuoi post precedenti dimostra la lunga cecità alla quale sono stato soggetto per un lungo periodo a causa dell'ossessione, dell'ansia, del dubbio. Tutto questo non ha senso. 

Come dici tu non c'è bisogno di avventurarsi in esperienze forzate, siano esse con l'uno o con l'altro sesso, per rispondere a domande inutili che innescano un circolo vizioso deleterio per la psiche. Non serve analizzare scientificamente ogni singola emozione o sensazione, semplicemente le cose vengono da sé oppure non vengono. 

Essere onesti con sé stessi, liberarsi degli schemi inutili e dei ragionamenti senza uscita, prendere consapevolezza di ogni sfaccettatura di sé. Questo è il processo che devo intraprendere, non esperienze dalla scarsa o nulla utilità. 

Penso che hai veramente colto nel segno, è un processo concettuale che porterà ad avere coscienza dei miei reali desideri e delle mie naturali inclinazioni, senza bisogno di passare per forzature di qualsiasi natura. 

Si tratta di metabolizzare, percepire cosa si vuole o non si vuole davvero. E il tempo in questo è l'unico alleato. Nel frattempo vivere.

Ciao Phamal. Anch'io sto passando un periodo confuso. Diversamente dal tuo perché non ho mai avuto esperienze con donne. Se tu provi ad immaginare due uomini abbracciati o che voglio fare la spesa cosa pensi? Io per esempio avrei voglia di essere come loro. Di trovare un compagno e abbracciarlo, mi immagino in viaggio con lui, di fare la spesa con lui. Secondo me anche questo rappresenta un segnale!

Ti volevo dire un'altra cosa. Io inizia ad uscire con uno inizialmente solo per seghe. Questo perché avevo intenzione di farlo, volevo farlo. Avevo 26 anni. Inizialmente era solo questo. Mai poi io chiesi di andare oltre. Con questo ti volevo far capire che per me è stato tutto spontaneo. Senza forzature.

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