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I vantaggi di essere ggaayyss


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Bullfighter4

È vero, ma non è detto che sia un vantaggio o meglio di altro, dipende dall'ottica e dai punti di vista. Per quanto uno possa permettersi dei capricci (viaggi, divertimenti e beni di lusso) non è detto che valgano di più che avere dei figli e poi dei nipoti. Insomma, sì la coppia benestante gay si diverte e se la spassa, ma nel fondo è una vita fatta di repliche e nessuna novità sostanziale. Nell'ambiente gay è facile consolarsi pensando che la vita etero piena di impegni familiari, moglie e figli a cui badare sia un inferno (e gli stessi etero a volte lo dicono), ma non credo che si possa realmente paragonare la soddisfazione di una famiglia con dei divertimenti e dei capricci che nel fondo non ti lasciano nulla. Non leggetela in chiave fatalista, sto solo facendo delle considerazioni. In sintesi se crei una famiglia meglio, ma se non puoi/vuoi allora bisogna divertirsi al massimo per controbilanciarsi. Io mi sa che preferisco indebitarmi :)

Infatti sono punti di vista. Come e' un punto di vista dire che viaggiare e poter coltivare diversi interessi siano dei capricci, delle repliche, senza nessuna novita' sostanziale. Non capisco perche' se uno faccia una scelta del genere ( nei paesi dove ci sono I riconoscimenti dei diritti puoi averli i figli anche se sei gay) debba essere letto come una consolazione e una maniera per controbilanciare una "vita a meta' ".

In effetti non ho letto il tuo commento in chiave fatalista, ma in chiave fallimentare. Leggendo il tuo post tutto cio' che non e' farsi una famiglia ( tra l'altro due froci sposati sono una famiglia anche senza figli) coi figli, e' su un piano inferiore.

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Ilromantico

Il punto è che qualsiasi esperienza o fase della vita non realizzata o persa penso sia un fallimento.

 

Qua parliamo di figli, ma il concetto vale anche per chi: non si innamora, non si sposa o convive(relazione stabile insomma), non lavora, non ha amici(o meglio amicizie superficiali), non ha hobby né passioni, non viaggia o non in genere non si svaga mai. Insomma il concetto è che la vita va vissuta al massimo e va assaporata in ogni suo aspetto se possibile. Non è una questione di inferiorità, è solo che certe mancanze nella vita non si possono colmare con altro. Ecco perché tra la casalinga mamma di tanti figli, ma annoiata e la coppia di gay tutta viaggi&divertimenti non trovo differenze. Ci sono mancanze in entrambi i casi, ma non per questo ne faccio una colpa né un dramma. Si vive felici lo stesso, NON è questo il punto, ma trovo comunque logico puntare a un certo ideale di completezza.

 

In ogni caso poi certe cose sono più nobili e importanti di altre. Uno può essere milionario, ma se poi non trova uno che lo ami davvero e amici che gli vogliano bene per quello che è, allora è difficile potersi consolare con la ricchezza visto che l'amicizia e l'amore sono cose ben più importati e profonde. Allo stesso modo gli svaghi, i viaggi e i piaceri sono una delle gioie della vita, ma in tutta sincerità non credo possa paragonarsi a quello può darti un figlio che come dicono tutti "ti cambia la vita". Probabilmente per ragioni economiche non sarò mai padre, ma mi tocca essere comunque sincero e realista sul tema. Potrei fare benissimo il tuo discorso, ma sarebbe mentire. So benissimo che 2 uomini sposati sono una famiglia, ma con figli direi che è ancora meglio e troverei ridicolo sostenere in contrario (se nel fondo uno vorrebbe dei figli).

Bullfighter4

A parte che un milionario puo' avere amore e amicizie comunque ( una cosa non esclude l'altra), non capisco il concetto di completezza che esponi.

Essere completi e' realizzare tutte le esperienze possibili?

Comunque continui a paragonare avere un figlio solamente con esperienze Alle quali dai connotazioni superficiali, quasi negative ( viaggi, divertimenti, e piaceri).

C'e' gente che ha passioni ( la medicina, la ricerca, l'arte) che "cambia la loro vita". Come ci sono persone che sono depresse e infelici pur essendo ricche, ci sono quelle che lo sono pur avendo figli.

Il figlio ti cambia la vita e ti da una soddisfazione enorme quando nasce e se diventa una brava persona ( o di successo, o qualsiasi cosa per te sia importante). Se e' un cretino, o un delinquente ( e c'e ne sono tanti), non so quale completezza possa dare alla vita di un genitore.

@@Iron84, vabbé.. vero che i gay puntino di più all'immagine.. ma come nelle donne eterosessuali c'è un discorso fisiologico legato agli ormoni..

non si può certo pretendere che le persone restino uguali al primo giorno d'incontro ;)

 

Anche i gay invecchiano.. e può capitare che ingrassino una volta fidanzati.. quindi se vengono mollati perché ingrassati.. di sicuro non li amavano da un bel pezzo :D

Per me la cura per se stessi è fondamentale, salvo ovviamente malattie o depressioni, trovo che trascurarsi sia una mancanza di rispetto nei confronti del proprio partner. Chi parla non è un tronista di uomini e donne o un fisicato, solo sarebbe il caso di mantenere un minimo di decenza .

Diverso è il caso della gravidanza alcune si scofano proprio!

Secondo me il piu' grande vantaggio e' economico. Si lavora in due, non si hanno spese per I figli( a meno che uno li voglia, ma sono ancora una minoranza). Dalla maggiore possibilita' economica, derivano altri vantaggi: puoi viaggiare di piu', avere piu' interessi, e piu' tempo libero. E prenderti piu' cura Di te e del tuo partner.

Secondo me ci e' andate Di culo ad essere gay.

Su questo la penso come te in pieno, possiamo dedicarci più a noi e a chi amiamo

È vero, ma non è detto che sia un vantaggio o meglio di altro, dipende dall'ottica e dai punti di vista. Per quanto uno possa permettersi dei capricci (viaggi, divertimenti e beni di lusso) non è detto che valgano di più che avere dei figli e poi dei nipoti. Insomma, sì la coppia benestante gay si diverte e se la spassa, ma nel fondo è una vita fatta di repliche e nessuna novità sostanziale. Nell'ambiente gay è facile consolarsi pensando che la vita etero piena di impegni familiari, moglie e figli a cui badare sia un inferno (e gli stessi etero a volte lo dicono), ma non credo che si possa realmente paragonare la soddisfazione di una famiglia con dei divertimenti e dei capricci che nel fondo non ti lasciano nulla. Non leggetela in chiave fatalista, sto solo facendo delle considerazioni. In sintesi se crei una famiglia meglio, ma se non puoi/vuoi allora bisogna divertirsi al massimo per controbilanciarsi. Io mi sa che preferisco indebitarmi :)

È un discorso di punti di vista, puoi avere una vita piena anche senza ricorrere ai classici schemi familiari o step di vita. La cosa veramente difficile è riuscire a ragionare fuori dai binari di vita che ci inculca la società , non dico che questo sia il tuo caso di sicuro desideri in pieno la paternità e una casa con nipotini e suoceri. Mi chiedo però se la libertà non è riempirsi la vita con cose che interessano, volontariato, amici, amore famiglia, impegno politico, lavoro. Cultura

Il punto è che qualsiasi esperienza o fase della vita non realizzata o persa penso sia un fallimento.

 

Qua parliamo di figli, ma il concetto vale anche per chi: non si innamora, non si sposa o convive(relazione stabile insomma), non lavora, non ha amici(o meglio amicizie superficiali), non ha hobby né passioni, non viaggia o non in genere non si svaga mai. Insomma il concetto è che la vita va vissuta al massimo e va assaporata in ogni suo aspetto se possibile. Non è una questione di inferiorità, è solo che certe mancanze nella vita non si possono colmare con altro. Ecco perché tra la casalinga mamma di tanti figli, ma annoiata e la coppia di gay tutta viaggi&divertimenti non trovo differenze. Ci sono mancanze in entrambi i casi, ma non per questo ne faccio una colpa né un dramma. Si vive felici lo stesso, NON è questo il punto, ma trovo comunque logico puntare a un certo ideale di completezza.

 

In ogni caso poi certe cose sono più nobili e importanti di altre. Uno può essere milionario, ma se poi non trova uno che lo ami davvero e amici che gli vogliano bene per quello che è, allora è difficile potersi consolare con la ricchezza visto che l'amicizia e l'amore sono cose ben più importati e profonde. Allo stesso modo gli svaghi, i viaggi e i piaceri sono una delle gioie della vita, ma in tutta sincerità non credo possa paragonarsi a quello può darti un figlio che come dicono tutti "ti cambia la vita". Probabilmente per ragioni economiche non sarò mai padre, ma mi tocca essere comunque sincero e realista sul tema. Potrei fare benissimo il tuo discorso, ma sarebbe mentire. So benissimo che 2 uomini sposati sono una famiglia, ma con figli direi che è ancora meglio e troverei ridicolo sostenere in contrario (se nel fondo uno vorrebbe dei figli).

Questo è un punto di vista molto umano ma tremendamente sbagliato, bisogna costruirsi vite piene di ciò che si desidera ma sapere che tutto non si può avere. La vita è fatta di scelte e ogni scelta, anche la più sicura e sentita comporta infinite rinunce che oggi o domani si faranno sentire

 

 

trovo che trascurarsi sia una mancanza di rispetto nei confronti del proprio partner.


Ma veramente non è così.
Tu devi andare in palestra per te, per te stesso, perché è salutare, perché deve piacere a te stesso.. non certo per il partner. Un partner che non ti ama troverà mille motivi per dire che non ti ama più, tra cui il fisico che è cambiato. Perché credi davvero che le storie durature si reggano solo in base agli addominali o alla linea (della serie se ingrassi di due kg ti mollo) ?? 
Maddai.. 

Questa è la classica mentalità che alimenta lo stereotipo per cui l'ambiente gay è tutta "apparenza".  

Ma no se metti su 20 kg a voglia a dire amore o puttanate simili il sesso alla lunga chiede inventiva altrimenti ti stanchi e questo vale per gli etero come per i gay. Quando sei in coppia per tanto tempo è necessario saper stuzzicare poi dipende da come sei. Io dico che non è una questione di essere belli o brutti, grassi o magri ma curarsi e rendersi attraenti. In linea di principio hai ragione ma nella pratica non è così e alla fine si riconoscono lontano km le coppie che scopano o no.

Ilromantico

Ma ovviamente ad ogni scelta corrisponde un sacrificio o una conseguenza. Tuttavia raggiungere un buon compromesso non mi pare proprio una cosa impossibile o alla portata di pochi. Non viviamo più negli anni 60, dove da sposato e con figli la tua vita era chiesa, lavoro e famiglia. Difatti nell'ultimo decennio non è così raro vedere matrimoni che viaggiano, escono con gli amici e bla bla. Ovviamente si uscirà o si viaggerà di meno perché le priorità familiari non lo permettono con piena libertà, ma capirai che sacrifici o rimpianti. E lo dico perché uno a 20 anni si diverte in un modo più spensierato e pazzo, ma un 30/40enne già è saturo di certe cose e non le vive più con la stessa frenesia di una volta (forse proprio per un fattore età). Nel mio piccolo io uscivo 7 giorni su 7 e ne facevo di tutti i colori, ma ora ho altre esigenze e mi viene l'angoscia a pensare a certi miei amici etero che hanno ancora quel ritmo di vita (altro che rimpianti! XD).

Si, ma vorrei capire che problema c'è con l'essere ingrassati di 20 kg ma saper comunque stuzzicare il partner a letto. 

Cercare sempre di rendersi attraenti per l'altro.. perché sai che gli piace così e solo così.. beh mi sembra una puttanata.. anzi con l'inc*lata (non in quel senso) dietro l'angolo. Anzi a quel punto vorrei dire: chi mai è attraente di prima mattina con la fiatella e i capelli spettinati dopo aver dormito insieme? 
Perché se intendi che bisogna essere sempre tirati a lucido in ogni occasione per piacere al partner.. beh.. per fortuna (mia e anche del mio partner) non sono in quel modo. 

Figurati.. a 20 anni si è un modo.. a 50 anni siamo completamente diversi.. e lo stare insieme non è solamente sesso o stuzzicare il partner. 

Con questo: chiuso l'OT. 

altro pro di essere gay: perdere la voce al concerto di Cristina d'Avena

 

ps. c'erano parecchi etero in compagnia delle fidanzate che cantavano sailor moon e il cristallo del cuore... che gente xD

Sappi che ti odio malissimo

 

Mi porterò il rimorso di non esserci andato nella tomba

davydenkovic90
Sappi che ti odio malissimo

 

ci andrai, prima o poi! è di Bologna tra l'altro lei e sarà a Estragon coi Gem Boy

 

ps. tra l'altro ti conviene andarci non solo per cristina, ma anche perchè nel pubblico sono quasi tutti gay a parte qualche weird etero di cui parlavo precedentemente.. perciò potresti rimorchiare un bell'omaccione vestito da sailor moon

Edited by davydenkovic90

Io non posso ancora dire che vantaggi ci siano nell'essere gay... comunque ce ne sono sicuramente molti :)

Qualcuno dato che siamo in tema mi spiega perché tutti pensano che i gay capiscono sempre tutte le ragazze di sto mondo?

 

Un vantaggio sicuro è di trovare facilmente delle amiche peccato che io faccia fatica a farmi delle amiche visto che le ultime mie amiche si erano fatte strane idee e poi dopo avermi tirato na sberla perché io non ero interessato a essere +  di amici e non si sono fatte più sentire...

Ma il passato è passato XD di fatto recentemente mi sono trovato una amica e ho messo le cose in chiaro da subito per evitare che finisse come le vecchie amicizie :) perché a me non importa cosa pensa la gente e sono felice così come sono

 

Al momento ho 2 amici e 1 amica...

ps. tra l'altro ti conviene andarci non solo per cristina, ma anche perchè nel pubblico sono quasi tutti gay a parte qualche weird etero di cui parlavo precedentemente.. perciò potresti rimorchiare un bell'omaccione vestito da sailor moon

 

I giappominchia non mi attraggono per gnente

 

Il trashone devo essere io

Edited by Shell

mon dieu, il tempo di distrarsi un attimo che il topic prende una piega seriosa

 

va beh, ci sto

 

se non il «vantaggio», quanto meno la caratteristica che contraddistingue più spesso l'omosessualità ha scaturigine dal background in cui questa si manifesta, evolve, interagisce.. gli omosessuali*, almeno in paesi mediamente omofobi come il nostro o in circostanze anche peggiori (vedi est europa, per esempio), si ritrovano faccia a faccia con una sofferenza inedita al mondo etero: l'accettazione, la comunicazione per così dire «impositiva», la vita vissuta nei termini che ne derivano consequenzialmente.. tutto un iter generalmente lungo, travagliato, doloroso, per cui si profilano due scenari possibili

 

I. La presa di coscienza, l'autolegittimazione e relativo adeguamento della propria vita e condotta secondo i propri desideri;

II. L'annullamento di sé, l'escapologia portata agli estremi fino alla finzione autoindotta e alla morte emotiva

 

Ora, come da postilla *, nel caso II non chiamerei questi «omosessuali», giacché sono semplicemente individui con un dato orientamento sessuale, il che non basta manco a scherzare ad identificarli come omosessuali, essendo questi ultimi qualcosa di più: condizione essenziale e primaria dell'essere gay, direi che sia vivere e comportarsi da gay, ovvero affermarsi all'interno della società in quanto tali e, non banalmente, anche all'interno delle mura domestiche. Trattare un altro uomo da amico di scopate è un conto, trattarlo da compagno è un altro; fare progetti con un compagno significa avere una relazione, avere un numero sicuro sulla rubrica significa divertimento (o codardia). Omosessuale, insomma, non è certo chi risolve la propria natura sul fondo di un letto, bensì chi sa trascinarsi fuori dalle lenzuola integralmente per come ci è entrato

 

fatta la dovuta premessa, ecco, direi che chi ha saputo affrontare tutto il percorso, ognuno nel suo personalissimo modo, sempre difficoltoso, articolato, complesso, solitamente acquisisce delle qualità comuni tra chi ha sofferto: una mentalità ostile al giudizio affrettato, un'accettazione generalizzata verso ciò che è bizzarro, diverso, ameno - tre quarti dei froci di questo mondo non toccherebbero con un dito un provinciale malvestito.. alla fine però basta rompere un po' le scatole per farseli amiconi (ma se siete provinciali malvestiti, non ve lo daranno mai in ogni caso). Le larghe vedute non hanno un bel niente di moralistico, intediamoci, semplicemente c'è la componente magica della comprensione: tra chi è stato trattato da sfigato, sbagliato, abominevole, e chi più ne ha più ne metta, si finisce sempre col capirsi. Si parla la solita lingua. Tra chi ne ha passate tante non c'è nessuna voglia di stare a ferire qualcun altro

non è neanche una questione di mentalità aperta, perché finiremmo col parlare di trasversalità, di diverse estrazioni sociali e di geografia.. no, non c'entra: semplicemente è umanità, che forse si risolve, cinicamente, nel non voler vedere riproposto, sia pure speculamente, il rituale ben noto del proprio inferno privato

Più che altro a me pare la definizione dei ragazzi che frequentano il gay-forum

 

I gay mal vestiti si rifugiano nel virtuale ed hanno problemi a denudarsi, sono molto

pudichi ed affezionati ai loro cenci

 

I gay vestiti da fighi lasciano 500 euro di roba in guardaroba per ballare mezzi nudi

 

Siamo fatti così....siamo strani!

Beh il fenomeno lascio €500 in guardaroba e mi scateno

a ballare mezzo nudo, è assolutamente universale nel mondo gayo

Mosca-Madrid-Dallas non cambia niente

 

Però ho visto a Cracovia dei gay che sembravano dei partecipanti

ad un raduno del forum...quindi forse non è solo un fenomeno italiano

Tu

Grainder

No piano

 

Devi sapere che gli antichi veneti non conoscevano l'uso delle vocali

 

I più furbi di loro, sentendo che qualcosa non quagliava, trascrivevano sostituendo con dei punti

 

Essendo io di purissima discendenza, leggo e pronuncio "gr.nd.r

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