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Voi ci credete nei rapporti monogami duraturi


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Beh però - pur ignorando il senso della pratica, per miei limiti di età

leggo che i problemi maggiori riguardano il fatto che le immagini anche

se inviate a Tizio o Caio, possono girare in modo incontrollabile ( cioè il

problema sarebbe questo piuttosto che il tradimento, anche per la giovane

età dei partecipanti )

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Ma un conto è che siamo d'accordo entrambi (coppia aperta) a mandare foto proprie di nudo (non è che io mando foto del mio ragazzo nudo in giro senza il suo consenso). 
Un altro conto è che io mando le foto del mio cazzo a chiunque senza il consenso del mio ragazzo (ovvero so come la pensa al riguardo). 
Non è certo il coprirlo con un burqa come i talebani o come il pater familias siciliano che dice alla moglie "Copriti.. non mostrare il tuo seno che è solo mio".. ma se io so che a lui potrebbe dare fastidio e io voglio farlo comunque.. forse i motivi di fondo sono ben più gravi di quel che si pensa ;) 

Poi di nuovo.. ripeto.. non capisco per quale motivo io dovrei mandare le foto del mio cazzo a un estraneo. La mia relazione è noiosa? Non mi sento molto apprezzato? In tal caso sarebbe bene parlarne con il mio ragazzo.. o sbaglio? 

E' così che funzionano le relazioni durature: parlando di tutto, dalle cazzate ai problemi e non. 

Edited by yalen86
Saramandasama

Ma, qualche benefit nell` economia di una lunga relazione non può che fare bene, a mon avis. Le foto si scambiano per valutare i pro e i contro in vista di un futuro rendez- vous segreto. I tradimenti non vanno mai rivelati se si è monogami, e se c` è sospetto sempre negare. Ovviamente sempre tradimenti protetti.

Io e il mio compagno siamo insieme da 14 anni.

 

Penso che per creare una relazione duratura non basta solamente volerlo, bisogna esserci portati, non è per tutti. Voglio dire che bisogna possedere certi tratti del carattere che non si possono apprendere, o li hai o no: innanzitutto un certo altruismo.

 

Essere in grado di passare da "sono felice solo se l'altro mi dà ciò di cui ho bisogno" a "sono felice nel dare all'altro ciò di cui sono capace"

Egregi utenti, un saluto.

Onestamente non immaginavo che esistesse questo tipo di problematica nei rapporti omosessuali e sono oltremodo lieto di averlo potuto scoprire grazie alla vostra accoglienza in questo forum.

 

I media "tradizionali" ed i canali di comunicazione/informazione non dedicati non lasciano evincere nulla su questo genere di argomento, anzi, tendono a dare un'immagina diametralment opposta a quanto ho potuto appurare.

 

Quel che viene fatto trasparire è che all'interno del mondo omosessuale sia tutto bello e felice e che l'unico vero problema delle coppie sia quello di non essere riconosciute come pari di quelle eterosessuali.

 

Effettivamente devo ammettere che forse in virtù del mio non essere particolarmente sveglio, avevo creduto a questa immagine.

 

Ora però ho potuto prendere visione di qualche discussione e fermandomi un attimo a riflettere mi sono reso conto di essere stato un po' ingenuo.

 

A quanto pare, chiedo scusa per il modo di dire popolare, tutto il mondo è paese ed anche all'interno dei rapporti omosessuali esistono i problemi che affliggono i rapporti eterosessuali, anzi probabilmente questi problemi sono ancora più marcati a causa di quanto ho potuto apprendere finora.

 

Effettivamente la mancanza di coraggio ed il voler restare nascosti sono per motivi ben spiegati da voi molto più diffusi che nel mondo eterosessuale.

 

Inoltre, come ho avuto modo di dire quando mi sono presentato, all'interno di quella che a mio avviso viene definita erroneamente "comunità gay" esistono le medesime sfaccettature che compongono la totalità del genere umano, facendo sì che per quanto riguarda l'argomento di cui in discussione possano verificarsi le stesse problematiche che caratterizzano un po' tutte le relazioni e che vanno dal non volersi impegnare alla difficoltà di mantenere un rapporto "unico ed esclusivo" con qualcuno.

 

Per ora so di sapere davvero poco dell'immensità che si cela all'interno di un mondo che non è vicino, ma è proprio sovrapposto ed intersecato con il mio e quello di tutti gli eterosessuali e questo un po' mi fa vergognare.

 

A quanto pare si è voluto creare un "muro" che non avrebbe motivo di essere e che non permette alle persone di conoscere e comprendere quanto fa parte della loro società.

 

Sapendo di ripetermi so di non sapere molto, però penso di poter dire che il mio rispetto per il mondo omosessuale per quanto possibile è aumentato; ci vogliono coraggio, coerenza, fiducia e speranza per dichiararsi al mondo ed affronatere tutte queste problematiche a me finora sconosciute.

 

Complimenti!

 

 

La mia relazione è noiosa? Non mi sento molto apprezzato? In tal caso sarebbe bene parlarne con il mio ragazzo.. o sbaglio?  E' così che funzionano le relazioni durature: parlando di tutto, dalle cazzate ai problemi e non. 
 

 

 

Non sbagli: è esattamente così che si comportano le coppie che funzionano da anni.

Io credo nei rapporti monogami e duraturi.

Pochissimi gay sono disposti a intraprendere questa strada o cmq è quello che ho notato negli anni.

Ho una coppia di amici gay che stanno insieme da 11 anni, io e il mio ragazzo siamo assieme da 4 anni invece.

Ovviamente non è tutto rose e fiori ma parlando e confrontandosi si risolve tutto.

Io credo nei rapporti monogami e duraturi.

Pochissimi gay sono disposti a intraprendere questa strada o cmq è quello che ho notato negli anni.

Non mi convincono generalizzazioni come questa, perchè:

  • non credo esistano statistiche *scientifiche* sul tema, o per lo meno non ne conosco; e, per quanto tu (o io, o chiunque altro qua dentro) possa conoscere tanta gente, come campione statistico sarebbe insufficiente, anche unendo tutte le nostre conoscenze nel glitterato mondo LGBTQI
  • se escludessimo i velati da quest'alta percentuale di gay allergici alle storie, mi sa che il risultato sarebbe molto più equilibrato: portare avanti una relazione mal si addice col voler restare in the closet, non credi?
Edited by freedog
non credo esistano statistiche *scientifiche* sul tema, o per lo meno non ne conosco; e, per quanto tu (o io, o chiunque altro qua dentro) possa conoscere tanta gente, come campione statistico sarebbe insufficiente, anche unendo tutte le nostre conoscenze nel glitterato mondo LGBTQI

 

 

L'osservazione della realtà che ci circonda non ha sicuramente un valore statistico, però ci da' un'idea su come vanno generalmente le cose in un dato contesto.

 

In tal senso, qualunque gay che conosca parecchi altri gay, e osservi la realtà in maniera non faziosa,  potrà facilmente rendersi conto e confermare che si, le coppie gay serie, monogame e durature esistono, ma anche che, facendo un paragone con gli etero, tra i gay le storielle usa e getta, così come le relazioni di facciata (dove poi ognuno fa i cazzi propri) purtroppo prevalgono.

 

A chi cerca una storia seria consiglio comunque di non scoraggiarsi e quindi di non smettere di cercare, di selezionare bene (evitando gente indecisa e che non si bilancia), e di chiarire apertamente fin dall'inizio di cosa si è in cerca:  i risultati prima o poi arriveranno ;-)

 

 

 

 

 

se escludessimo i velati da quest'alta percentuale di gay allergici alle storie, mi sa che il risultato sarebbe molto più equilibrato: portare avanti una relazione mal si addice col voler restare in the closet, non credi?
 

 

 

 

Più che velati direi sposati e fidanzati, ovvero persone che si nascondono per paura che la facciata che hanno costruito si possa sgretolare.

 

Per quanto riguarda i c.d. velati ne conosco parecchi che, pur non avendo fatto co in famiglia, hanno relazioni serie e durature, e vivono tranquillamente la vita gay.

Il mio ex stesso, che oggi ha 46 anni, è sempre stato fidanzato e ha sempre convissuto coi propri partners, pur non avendo fatto coming out con famiglia e amici etero.

Edited by ben81

L'osservazione della realtà che ci circonda non ha sicuramente un valore statistico, però ci da' un'idea su come vanno generalmente le cose in un dato contesto.

 

In tal senso, qualunque gay che conosca parecchi altri gay, e osservi la realtà in maniera non faziosa,  potrà facilmente rendersi conto e confermare che si, le coppie gay serie, monogame e durature esistono, ma anche che, facendo un paragone con gli etero, tra i gay le storielle usa e getta, così come le relazioni di facciata (dove poi ognuno fa i cazzi propri) purtroppo prevalgono.

 

Per quanto riguarda i c.d. velati ne conosco parecchi che, pur non avendo fatto co in famiglia, hanno relazioni serie e durature, e vivono tranquillamente la vita gay.

Il mio ex stesso, che oggi ha 46 anni, è sempre stato fidanzato e ha sempre convissuto coi propri partners, pur non avendo fatto coming out con famiglia e amici etero.

beh, intanto noi due (se vogliamo considerarci un campione statistico) abbiamo le nostre storie che vanno avanti da molto tempo; e non siamo certo gli unici a riuscirci!

 

Cmq, anche tra gli etero mi pare abbondino storielle usa & getta o relazioni di facciata:

la difficoltà nel gestire relazioni durature non penso sia una peculiarità gaya, mi sembra piuttosto un dato di fatto generale per tutti -e tutte-!

 

Poi, oh, nulla esclude che questa mia percezione sia un'enorme ca§§ata e che esista un impulso naturale alla zoccolaggine, quasi connaturato all'esser froci: non pretendo mica di essere IL possessore esclusivo della Verità rivelata!!!

Edited by freedog

 

NO

 

messaggio recepito.. 

avevi paura di non essere chiaro, nì?

 

Cmq, non hai idea delle risate (con battutacce annesse scambiate con gli altri partecipanti) che mi sono fatto ieri al Welcome dopo la presentazione del gruppo Poliamore..

Di questa discussione capisco solo che ci vuole molta esperienza per far andare bene le cose e imparare/correggersi dagli sbagli diventa fondamentale...

 

Il che mi taglia già fuori :/

 

 

già.

 

Alla fine le relazioni richiedono impegno, se uno vuole farla durare lo può fare, non è una questione che supera la propria volontà. C'è chi ha l'idea romantica che i rapporti debbano durare da sè, o magari l'idea pessimistica e irrazionale che "l'amore è eterno finchè dura". Io credo che dipenda tutto da noi, dalla responsabilità e la forza che si ha nel "sopportare" il proprio partner, perchè alla fine se devi stare con una persona, devi accettare anche la sua merda, perchè non esistono persone perfette. Ci sono lati oscuri che bisogna saper digerire, bisogna imparare a perdonare... insomma bisogna avere una spina dorsale non indifferente per far durare un rapporto. Io ad esempio non ce l'ho, al momento. Quindi, rispondendo alla domanda posta dal topic, semplicemente non è questione di "credere", ma questione di alzarsi le maniche e lavorarci, sgobbando.

perchè alla fine se devi stare con una persona, devi accettare anche la sua merda, perchè non esistono persone perfette.

 

Ma perché avete in molti questa idea tragica delle persone?

Ci sono momenti difficili nelle relazioni, ma non dovrebbero riguardare i difetti dell'amato

ma tutti gli altri problemi della vita (lavoro, salute, famiglia...).

Ma perché avete in molti questa idea tragica delle persone?

Tragica? Semmai reale, fino a prova contraria nessuno è perfetto, tantomeno io. Ogni persona ha i suoi limiti, chi più che meno, quando ami una persona quindi devi imparare ad accettare anche i suoi limiti che purtroppo ci sono sempre. Con questo non sostengo assolutamente che bisogna accettare i partner che ti tradiscono, ti maltrattano o cose simili ahahah ma parlo di quelle sfumature caratteriali, atteggiamenti o anche quelle abitudini quotidiane che si notano quando si convinve nello stesso tetto a lungo, che ci possono infastidire. Perchè alla fine i primi tempi è sempre così bello, perchè non si conosce benissimo il proprio partner, ma poi quando finiscono le lucciole, devi sbattere i piedi per terra, devi comunque cominciare a stabilire una relazione quotidiana che richiede impegno, nel mantenere il sentimento sempre vivo, o comunque a stare ai passi delle esigenze del tuo partner e viceversa, mantenere un equilibrio. Credo che la difficoltà più grande sia sfuggire a quella che io chiamo la "noia della vita" che secondo me è la peggior minaccia in una relazione. Purtroppo come esseri umani, credo che siamo fatti comunque per sviluppare le nostre esperienze e quindi bisogna davvero trovare il partner giusto, che stia di pari passo a questa evoluzione interiore.... sì, sono ragionamenti assai filosofici, ma è quello che credo veramente.

Riguardo, il lavoro, famiglia, salute, anche se non riguardano il nostro amato, comunque entrano a far parte inevitabilmente della relazione. Perchè l'amore viene comunque messo sempre alla prova durante le difficoltà ed è facile essere delusi, perchè appunto l'attitudine umana è spesso egoista. Per esempio, come capita spesso, si hanno così tanti problemi, che magari non possiamo essere appoggiati e sorretti dal nostro partner nel modo in cui vorremmo, perchè anche lui sta attraversando una fase difficile. Nessuno ne ha colpa, ma ci si sentirà comunque delusi, a me è capitato. Perchè a volte ci aspettiamo troppo... per questo mi ricollego a quanto detto prima, per stabilire una relazione duratura, bisogna comunque avere una maturità caratteriale non indifferente.

 

Riguardo la solitudine, dipende da carattere a carattere, io riesco a sostenerla con molta facilità, ad esempio.

Edited by Rui

@Rui, non ho idea di quante convivenze tu abbia avuto.

 

In generale è una buona cosa andare a convivere solo dopo

che si è imparato a conoscere bene il proprio partner.

 

Purtroppo la prima volta sono andato a convivere dopo tre mesi:

credevo che avrei pian piano accettato i suoi difetti, invece non era così.

Giorno dopo giorno li ho trovati sempre meno sopportabili.

 

Col mio attuale compagno convivo da sette-otto anni e stiamo insieme da nove.

Se ha dei difetti evidentemente non me ne sono ancora accorto.

 

Questo per dire che il tuo atteggiamento "disilluso" che vede l'amore come un "sacrificio"

per me può farti correre il rischio di fidanzarti con tipi insopportabili.

 

Col mio attuale compagno convivo da sette-otto anni e stiamo insieme da nove.

Se ha dei difetti evidentemente non me ne sono ancora accorto.

 

Questo per dire che il tuo atteggiamento "disilluso" che vede l'amore come un "sacrificio"

per me può farti correre il rischio di fidanzarti con tipi insopportabili.

grazie per questa risposta diretta... Fortunatamente, il mio atteggiamento disilluso, mi porta sostanzialmente a non fidanzarmi con nessuno, proprio perchè l'idea del "sacrificio" mi disgusta abbastanza, però è come se una parte di me si aspettasse che questo sia precluso in un rapporto, forse perchè non ho vissuto, nè visto esempi attorno a me che dimostrino il contrario.

E questa tua risposta, ora mi ha fatto notare che per mia sfortuna, evidentemente vivo dentro un recinto che mi sono costruito da quando ho rotto con il mio ex.... :/

Capricorno57

 

 

meglio soli che mal accompagnati

Certo che sì. Ma, parlando di relazione, intendo un rapporto che ha superato il rodaggio.

 

 

 

come capita spesso, si hanno così tanti problemi, che magari non possiamo essere appoggiati e sorretti dal nostro partner nel modo in cui vorremmo

il mio modo di vivere prevede che la maggior parte dei problemi (veri e presunti) me li risolva da solo; il mio compagno, col quale condivido 3 giorni su 7, non è lo strizzacervelli sulla poltrona di pelle, è una presenza tenera, discreta, gioiosa, leggera, disarmante, anche quando non è qui con me.

A volte mi chiedo cosa farei se lo perdessi, per incidente o malattia... 

il mio modo di vivere prevede che la maggior parte dei problemi (veri e presunti) me li risolva da solo; il mio compagno, col quale condivido 3 giorni su 7, non è lo strizzacervelli sulla poltrona di pelle, è una presenza tenera, discreta, gioiosa, leggera, disarmante, anche quando non è qui con me.

A volte mi chiedo cosa farei se lo perdessi, per incidente o malattia... 

il fatto è che spesso la vita ci impone delle difficoltà così importanti che è difficile che un partner non ne venga influenzato o comunque sfiorato da tali difficoltà. Non è questione di aspettarsi una seduta psichiatrica dal proprio partner, ma comunque una fonte di comprensione profonda, che è difficile ottenere, o almeno per me è stato sempre così.

Capricorno57

 

 

il fatto è che spesso la vita ci impone delle difficoltà così importanti

 

tipo questa ? (scusa se copioincollo)

 

""Anche a me è capitata una cosa simile ... Per fortuna non l'ho più rivisto perchè poi ho lasciato il lavoro. È stato devastante, anche perchè ero pure fidanzato e ha messo persino in crisi il rapporto che avevo con il mio ragazzo a livello di desiderio sessuale, il mio ragazzo sapeva tutto perchè gli confidavo tutto e le mie crisi. Ovviamente il tizio era completamente ignaro di quel che sentivo per lui, era tutto nella mia testa, ma era diventata un'ossessione. Io mi ero accettato da tempo, ero pure fidanzato, eppure è successo, secondo me non dipende da niente, queste cose succedono e basta. E guai a chi capitano...""

 

Guai nel senso che, se Tu fossi il mio ragazzo, Ti avrei cacciato di casa a calci.

Scusa la franchezza, ma neanche un 13enne...

Ecco, se secondo Te gentile Rui la ricetta per una relazione duratura è raccontare e discutere col fidanzato anche le cazzate assurde, per conto mio sbagli. 

E x le ossessioni, strizzacervelli e poltrona.

Gentile Capricorno57,

ovviamente non mi riferisco a quel genere di difficoltà,

perchè in realtà la vera difficoltà che ho avuto con il mio ex è stata la lontananza e altri aspetti che ho descritto negli altri messaggi in questa discussione, non di certo queste vulnerabilità ormonali che mi hanno assalito nei confronti di quel tizio. La cosa buffa che mi fai notare sottolineando quanto sia "ridicola" questa situazione, è che molto tempo prima fu proprio il mio ex ad aver avuto lo stesso problema con un tipo che aveva conosciuto all'università e io ci rimasi malissimo, ma di certo non lo lasciai e neanche lo presi a calci, lo stesso fece lui con me quando ho avuto quella "cotta".

Insomma, è facile prendere un messaggio in un'altra discussione dove mi concentro a mostare solo una parte di quell'evento e poi venire qui fare il copia e incolla e creare questa polemica.

La realtà è che non sono stupido come un 13enne e che anzi, se io ho raccontato tutto al mio ragazzo è perchè fondamentalmente per me la sincerità è importante e se la persona che mi ama mi chiede perchè sto male, io devo dare risposte sincere, non posso parlare di lucciole. Che siano cazzate o meno, ha poca importanza, e infatti non sono state queste tempeste ormonali a rappresentare le difficoltà di cui parlavo. Sinceramente mi da molto fastidio che io debba giustificarmi per aver scritto quel messaggio, lo faccio perchè ormai la cosa è pubblica e non voglio che chi legge questo forum mi sputtani come hai fatto tu. Peace and Love.

Edited by Rui
Capricorno57

 

 

non voglio che chi legge questo forum mi sputtani come hai fatto tu

 

lungi da me offenderTi, e chiedo scusa in anticipo dicendo che dio li fa e poi li accoppia.

Però, parlando di rapporti durevoli, a me non pare una strategia premiante, tutto lì.

Grazie per la conversazione, e buona vita a entrambi, di cuore.  

Mi aspettavo che avresti detto "dio li fa e poi li accoppia", dopotutto se tutto è nato da una polemica, perchè non continuare ad alzare il "livello" della discussione?

Riguardo i rapporti durevoli, a me sembra che la sincerità e il dialogo aperto siano imprescindibili, se poi si teme che il proprio partner si incazzi per cose simili, allora è da ipocriti no? In fondo se le cazzate sono cazzate, non dovrebbero spaventare nessuno e tantomeno fare incazzare nessuno.

Secondo me quando si parla di rapporti e amore, è abbastanza inutile chiedere alle altre persone dei pareri...

È talmente soggettivo che si può stilare una media, ma di più non so cosa si possa trarre.

Ognuno perlerà delle proprie esperienze fine a loro stesse

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