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Chi si accontenta... gode o muore?


lorenk

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Non posso essere che d'accordo.Accontentarsi quando non si ha voglia di mettersi in gioco,di sfruttare tutte le possibilità che si presentano non può che lasciare sempre dell'amaro in bocca,quel senso di mancata realizzazione con cui è difficile convivere.Certo questo non vuol dire non apprezzare ciò che ci si presenta al momento schifandolo perchè "tutto fa brodo" ma fermarsi alla prima occasione per un senso di sicurezza o conforto non è il massimo secondo me

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In parte è vero. 

Accontentarsi sempre non va sempre bene. Ma nemmeno non accontentarsi mai. 

Come in tutto.. il bene è una via di mezzo.. ovvero essere realisti e accontentarsi in base ai propri limiti, sia fisici che mentali ;) 
La persona perfetta non esiste, ma il segreto sta nell'apprezzare i suoi difetti. 
Il viaggio perfetto non esiste, ma il segreto sta nel lasciarsi prendere dall'atmosfera. 

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Accontentarsi quando non si ha voglia di mettersi in gioco,di sfruttare tutte le possibilità che si presentano non può che lasciare sempre dell'amaro in bocca,quel senso di mancata realizzazione con cui è difficile convivere.

giustissimo... io penso che è sempre meglio pentirsi di aver fatto una cosa che rimpiangere tutta la vita di non averla fatta

 

 

 

La persona perfetta non esiste, ma il segreto sta nell'apprezzare i suoi difetti.  Il viaggio perfetto non esiste, ma il segreto sta nel lasciarsi prendere dall'atmosfera. 
 

quoto in pieno... bisogna sapere comunque prendere il buono delle cose

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@yalen86 certamente bisogna trovare una via di mezzo,sono d'accordo con te.

 

Il problema è sapersi fermare quando si capisce di aver ottenuto il meglio che si poteva sperare.

Edited by kintsugi92
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Sarei d'accordo anche io con la citazione se i toni usati fossero meno "taglienti".

 

Accontentarsi non è morire, la vita è fatta di compromessi... In questa società tutti aspirano al meglio, fino ai 40 anni o giù di lì, e poi si accontentano della prima cosa che capita o continuano a cercare senza risolvere ne' ottenere nulla.

Perchè checchè ne dicano le frasi/citazioni "ispiratrici" che si trovano anche stampate sulle magliette o dietro alle scatole dei cereali, alla fine nella vita reale si trova sempre più di un muro da scalare.

 

Come ha detto yalen, bisogna prima di tutto conoscere se stessi e capire dove e come applicare compromessi e "accontentarsi" imparando a riconoscere i propri limiti e quelli delle altre persone, perchè altrimenti si finisce come la volpe e l'uva :D

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Io mi immedesimo molto in quello che si è accontentato.

Capisco anche che chi invece "sogna e combatte" usi toni taglienti

verso le persone come me: in fondo la formica ha sempre avuto bisogno

di credere di essere più felice della cicala.

 

La contrapposizione tra Stoici ed Epicurei

è un antico dibattito filosofico,

riproposto in molte salse fino a oggi.

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credo sia alla base il fatto che una persona deve "lottare" fino a quando le sue forze/capacità lo permettono... altrimenti si fa il passo più lungo della gamba

 

io non darei molto peso ai toni "taglienti" perchè si sa, se vuoi fare effetto e vuoi far riflettere la gente la devi "scuotere"... quindi parlando del messaggio intrinseco... credo che nessuno possa dire se sia giusto lottare o accontentarsi... ognuno sa cosa è giusto per sè stesso... di sicuro non mi permetterei mai di criticare o giudicare una persona che si è "accontentata"... sono scelte di vita credo

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Di solito quando - da uno stile di vita che va bene per noi -

traiamo una massima generale con tanto di condanna

per chi non vi si adegua, ci esponiamo al sospetto

che più che crederci abbiamo bisogno di convincerci.

 

Impegnarsi e lottare tutti i giorni - incerti del risultato - è davvero dura:

cosa c'è allora di meglio - per motivarsi - di dire che chi non lo fa è un rammollito?

 

Non ce l'ho con gli Stoici, perché anche noi Epicurei

- quando siamo incerti o pentiti riguardo alle scelte fatte -

non troviamo nient'altro di meglio che disprezzare

chi ha avuto successo nel lavoro (o ci sta provando).

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Credo che l'accontentarsi sempre, così come il non accontentarsi mai e volere sempre di più, alla fine porti solo all'infelicità. Bisogna saper riconoscere quando è il momento di fermarsi oppure proseguire, anche se non sempre è facile.

Edited by Kador88
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ci esponiamo al sospetto che più che crederci abbiamo bisogno di convincerci.

non sono d'accordo... per quanto mi riguarda (parlo per me) non ho bisogno di convincermi perchè ci credo fermamente... diciamo che se io mi arrendessi e non combattessi per i miei sogni mi sentirei un rammollito come dici tu @Almadel... ma riguarda me... non gli altri... come ho detto prima, le parole taglienti servono più per far "scena" che altro...

poi comunque mi trovo d'accordo con @Kador88... bisogna sapere quando fermarsi... per fare un esempio assurdo... mi piacerebbe andare sulla luna... ok ma di certo non faccio il salvadanaio per pagarmi il biglietto per una cosa impossibile... non so se ho reso l'idea

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Il problema è sapersi fermare quando si capisce di aver ottenuto il meglio che si poteva sperare.

Eccolo il problema :p

Sono dell'idea che non bisogna accontentarsi perchè

In questo momento della tua vita hai un disperato bisogno di questa determinata cosa.

Credo sia molto d'aiuto il tempo, ti fa da prova del nove.

 

Al giorno d'oggi, io mi accontenterei solo del lavoro, per poi sperare di trovarne uno migliore oppure salire di grado.

Quin non c'è nessun orgoglio in gioco! (Parlo per me, che sono un disperato disoccupato)

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Da fan dell'epicureismo quale sono mi ritrovo a fare scelte proprie dello stoicismo per questioni di gusti: ho alcune passioni che mi fanno stare bene, ma per praticarle devo studiare ed esercitarmi.

Sarà che essendo troppo complicato, ho bisogno di arte, scienza, e scienza applicata all'arte, e arte ottenuta mediante la scienza (LOL) per campare, sennò sto male :asd:

"In medio stat virtus" è uno dei miei preferiti.

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