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Non-normative gender behaviour e omosessualità...


  

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  1. 1. Durante la vostra infanzia avevate un comportamento gender non-normative?

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Qualche tempo fa leggevo che per le persone omosessuali sembrerebbe una cosa piuttosto comune (e molto più frequente rispetto alle controparti etero) quella di avere un vissuto infantile di comportamenti gender non-normative.

La locuzione anglofona indica una propensione verso la socializzazione con l'altro sesso e verso attività ludiche o comportamenti comunemente associati all'altro sesso ecc...

Nella mia infanzia ricordo una sinistra fascinazione per diversi cartoni animati chiaramente indirizzati al pubblico femminile, una casa delle bambole profanata in infinite occasioni durante l'assenza di mia cugina, amicizie quasi esclusivamente femminili durante l'intero periodo delle elementari e via dicendo...

Propongo un sondaggio e invito tutti (omo, bisex e dispersi vari ed eventuali nella scala kinsey) a postare i loro ricordi d'infanzia in merito alla questione.

 

 

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Sì e purtroppo di questo  me ne vergogno, ma in infanzia ho avuto molti comportamenti ''non-normative gender''.

A casa mi annoiavo spesso e l'unica fonte di divertimento era giocare con mia sorelle alle Barbie. Avevo scaricato anche dei giochi sul computer di Barbie (in seconda media mi pare) perché mi piaceva poter scegliere i vestiti di queste donne e renderle affascinanti.

Una volta d'estate arrivò un marocchino che vendeva vari occhiali da sole. Io avrò avuto 6 o 7 anni e mi piacevano l'idea di indossare degli occhiali da sole, ma mi ero fissato con un paio decisamente femminile, con dei contorni viola. Mia madre insisteva a farmi comprare un paio di occhiali maschile (e più bello), ma io scelsi quelli viola.

Ahah, mi ricordo ancora.

Le trasmissioni televisive che guardano inoltre erano rivolte ad un pubblico prettamente femminile, ''America's next top model'', ''Australian princess'', per fare qualche esempio. E quando guardavo hell's kitchen mi immedesimavo sempre con i membri della squadra rossa, perché trovavo le donne più avvincenti ed agguerrite e mi piaceva assistere ai loro litigi (e anche farne l'imitazione). 

Credo di aver avuto vari idoli femminili e mai nessun idolo maschile. In terza media ad esempio mi ero fissato con il caso di cronaca di Sarah Scazzi e difendevo strenuamente Sabrina Misseri (poi cambia idea). Mi ricordo che in un certo senso mi immedesimavo in quella ragazza, che doveva essere senz'altro gelosa per la bellezza di Sarah, e provavo una grande compassione per lei (in un certo senso credo anche ''ammirazione'').

Adesso mi viene in mente un altro ricordo. Avevo 4 anni e mia madre mi aveva iscritto in piscina. Mi ricordo che stavo sempre in braccio all'istruttore e questo mi guardava con aria strana, perché tutti gli altri bambini giocavano allegramente e nuotavano. Me lo ricordo come un tipo muscoloso, a cui mi ero aggrappato. Non so, ma forse quello è il primo caso che posso ritenere di attrazione omosessuale, per quanto mi ricordo, anche se inconscia.

Edited by Olimpo

Giocavo con un cane pupazzo stile barbie ma c'era solo il cane e lo vestivo e gli facevo la casetta..

 

Poi macchinine, soldatini a non finire, libri di paura tipo piccoli brividi, una montagna di playmobil, ogni sorta di gioco fantasy medioevale, giochi da tavolo e carte, scacchi..

Ho risposto no per il semplice fatto che mi ricordo comportamenti/interessi "femminili" tanto in me che in chi ha fatto parte della mia infanzia, e credo fortemente che tutti i bambini mostrino sia una parte maschile che femminile nel loro modo di comportarsi. Non è più propenso ad essere un futuro omosessuale chi giocava con le barbie invece che chi con i supereroi.

Questo topic mi ha ricordato molto di certi adulti che quando vedono bambini effeminati sono già pronti ad etichettarli come froci e poi magari sono gli stessi restii ad affidare un bambino ad una coppia omosessuale.

Io comunque per quanto riguarda la socialità da piccolo mi sono sempre trovato più a mio agio in compagnia femminile.

Edited by Cthulhu
Questo topic mi ha ricordato molto di certi adulti che quando vedono bambini effeminati sono già pronti ad etichettarli come froci

 

Vorrei discutere della cosa: è vero che i futuri gay in infanzia siano più propensi a dilettarsi con attività ludiche comunemente ritenute proprie dell'altro sesso?

Magari se gli adulti identificano prontamente come gay i bambini effeminati, potrebbero non sbagliarsi del tutto. Io ho vissuto una sola infanzia, la mia, e posso soltanto trarre conclusioni basandomi sulle mie esperienze, a meno che non abbia l'opportunità di avere un confronto.

Potrebbe anche essere che il mio trascorso gender non-normative e la mia omosessualità non siano collegate, mi mantengo aperto ad eventuali smentite.

 

 

e poi magari sono gli stessi restii ad affidare un bambino ad una coppia omosessuale.
 

Questo non vedo cosa possa centrare.

Edited by wwspr

 

 

Ho risposto no per il semplice fatto che mi ricordo comportamenti/interessi "femminili" tanto in me che in chi ha fatto parte della mia infanzia, e credo fortemente che tutti i bambini mostrino sia una parte maschile che femminile nel loro modo di comportarsi. Non è più propenso ad essere un futuro omosessuale chi giocava con le barbie invece che chi con i supereroi.

 

Sì beh, se segni "no" perché pensi che tutti i bambini

giochino anche con le Barbie perché lo facevi tu

tanto valeva che tu non rispondessi neppure, no?

 

Quello che dice @wwspr è vero: i gay da piccoli

hanno comportamenti del genere opposto nella scelta dei giochi

molto più dei loro coetanei che saranno eterosessuali.

 

E - se anche non fosse vero - non è mentendo a un sondaggio che scopriremo la verità.

 

Il problema dei genitori che non vogliono che i figli giochino con le Barbie perché hanno paura che siano gay,

non risolve dicendo alle mamme e ai papà: "Anche gli etero da piccoli giocavano con le bambole"

ma spiegando loro che non c'è nulla di male nell'avere un figlio gay

(e che non sarà certo togliendo loro le bambole che cresceranno etero)

 

Ovviamente non sono faccende così deterministiche:

io sono gay nonostante la mia passione per i dinosauri

quindi non posso escludere che ci siano etero che amavano i Miny Pony.

Mi sembra però un tantino ideologico credere che non vi siano delle tendenze.

KrarayanDasH999

Well, sì, anch'io avevo (e ho ancora) comportamenti in genere attribuiti all'altro sesso.

Li avevamo sia io che mia sorella, con la differenza che lei s'è un po' "femminilizzata".

 

Odiavo tutto ciò che era rosa, le Winx, le Bratz e altre diavolerie stupide, oltre che femminili.

Odiavo anche il mio grembiulino dell'asilo, lo volevo blu...

Più o meno ho sempre guardato cartoni e giocato con giochi maschili/unisex perché, sul serio, non ho mai capito cosa ci trovano di bello le femmine nelle cose da femmine

Poi, sin dagli anni delle elementari e delle medie preferivo la compagnia dei maschi.

Tanto per intenderci, trovavo molto più interessante l'avvincente racconto del mio amico Gianni sull'intervento chirurgico ai suoi gioiellini che i pettegolezzi delle femminucce.

 

Eppure non son venuta su un disastro daje, sono una normale adolescente con tanti amici maschi quante femmine e con un ambiguo comportamento che fa dubitare molta gente-a buon ragione-del mio orientamento sessuale [emoji14]

Io ho risposto "no".

Per un Natale (avrò avuto 5-6 anni) avevo chiesto una cucina/lavabo/lavatrice giocattolo, ma non so quanto possa considerarsi "roba da femmine". XD

Per il resto giocavo con giocattoli considerati "da maschio".

Mi viene in mente che guardavo cartoni come Mew Mew, Doremì e simili, quindi cartoni considerati "da femmina", ma guardavo anche molti cartoni "da maschio".

L'uso delle virgolette indica che comunque questa divisione in "da maschio" e "da femmina" è sempre relativa e in parte stereotipata.

Per quanto riguarda la socializzazione, da bambino ho sempre avuto più amici maschi e i miei migliori amici sono stati maschi.

 

 

i gay da piccoli hanno comportamenti del genere opposto nella scelta dei giochi molto più dei loro coetanei che saranno eterosessuali.
 

 

Ho citato solo questa frase di Almadel, ma sono in tutto d'accordo con lui.

 

ma non limitiamoci a dire che i bambini gay hanno spesso comportamenti non-maschili o sono attratti da giochi e passatempi femminili. Bisogna aggiungere che ciò avviene perché sia la autopercezione più o meno inconscia di sentirsi 'diverso da' (gli eterosessuali, che sono ancora 'gli altri ragazzi'), prima ancora di avere pulsioni omosessuali, sia il movimento reciproco, cioè l'isolamento del bambino o ragazzino futuro-gay da parte dei ragazzini etero che si dilettano di occupazioni più o meno maschili, spingono quest'ultimo, per una fatale deriva, per un bisogno di accoglimento, verso ambienti e occupazioni femminili, o almeno non-maschili.

 

Io ad esempio non avevo attrazione per cose o trastulli femminili, ma non giocavo a pallone, cosa che suscitò sempre la sopsettosa riprovazione di mio padre.

 

Bisogna spazzare, in futuro, questa deriva, non certo introducendo nelle scuole, secondo il pensiero pseudoprogressista dominante cretino, esperienze di travestitismo per i maschietti e non so che altro per le femminucce, ma facendo sentire a ciascuno suo proprio il proprio Genere indipendemente dal proprio orientamento sessuale.

Vorrei discutere della cosa: è vero che i futuri gay in infanzia siano più propensi a dilettarsi con attività ludiche comunemente ritenute proprie dell'altro sesso?

Magari se gli adulti identificano prontamente come gay i bambini effeminati, potrebbero non sbagliarsi del tutto. Io ho vissuto una sola infanzia, la mia, e posso soltanto trarre conclusioni basandomi sulle mie esperienze, a meno che non abbia l'opportunità di avere un confronto.

Potrebbe anche essere che il mio trascorso gender non-normative e la mia omosessualità non siano collegate, mi mantengo aperto ad eventuali smentite.

 

 

 

Questo non vedo cosa possa centrare.

Con la frase degli adulti pronti ad etichettare un bambino come gay ma poi scettici riguardo all'adozione omosessuale intendevo evidenziare quello che per me è un comportamento abbastanza incoerente; visto che da un lato non ci si fa scrupolo a definire un bambino gay, cosa che può risultare controversa, ma allo stesso tempo rimane tabù per loro l'idea di due genitori dello stesso sesso. Non so se mi sono spiegato ma a dir la verità a volte non so neanch'io quello che penso esattamente (si la frase non c'entrava niente con il topic).

Infine non essendo ancora chiare le dinamiche biologiche e psicologiche che determinano l'omosessualità, affermare che i gay da piccoli hanno interessi dell'altro genere più dei loro coetanei etero, personalmente mi sembra una sciocchezza, che in qualche modo già propende verso l'ipotesi che l'omosessualità sia frutto di un effeminamento (non so se esiste la parola) del soggetto, cosa ancora del tutto da provare.

P.S. Io sono convinto che l'omosessualità si determini più durante la pubertà che l'infanzia.

Edited by Cthulhu

Sì beh, se segni "no" perché pensi che tutti i bambini

giochino anche con le Barbie perché lo facevi tu

tanto valeva che tu non rispondessi neppure, no?

 

Quello che dice @wwspr è vero: i gay da piccoli

hanno comportamenti del genere opposto nella scelta dei giochi

molto più dei loro coetanei che saranno eterosessuali.

 

E - se anche non fosse vero - non è mentendo a un sondaggio che scopriremo la verità.

 

Il problema dei genitori che non vogliono che i figli giochino con le Barbie perché hanno paura che siano gay,

non risolve dicendo alle mamme e ai papà: "Anche gli etero da piccoli giocavano con le bambole"

ma spiegando loro che non c'è nulla di male nell'avere un figlio gay

(e che non sarà certo togliendo loro le bambole che cresceranno etero)

 

Ovviamente non sono faccende così deterministiche:

io sono gay nonostante la mia passione per i dinosauri

quindi non posso escludere che ci siano etero che amavano i Miny Pony.

Mi sembra però un tantino ideologico credere che non vi siano delle tendenze.

Ho segnato no perché non riscontro nella mia infanzia queste così palesi tendenze femminili inquadrabili in un comportamento gender non-normative.

Un comportamento gender non-normative infantile per me è più associabile ad un individuo con un problema di transessualismo.

Piccole cose come: giocare con barbie e ken per i maschi, preferire sport maschili tipo il calcio per le  femmine, avere maggiore affinità con il sesso opposto; sono a mio avviso comportamenti totalmente irrilevanti che non hanno nulla a che fare con l'omosessualità. Comunque io non ho mai giocato con le barbie, se me le davano in mano le smembravo, sarà indicativo che io sia un potenziale serial killer?

Un tantino ideologico, non ne ho compreso il significato, sorry.

Edited by Cthulhu

in qualche modo già propende verso l'ipotesi che l'omosessualità sia frutto di un effeminamento (non so se esiste la parola) del soggetto, cosa ancora del tutto da provare.

 

Mi sembra che tutti stiano in realtà proponendo l'implicazione inversa: l'atteggiamento non normato sarebbe una conseguenza dell'omosessualità intrinseca all'individuo, non una causa.

 

Piccole cose come: giocare con barbie e ken per i maschi, preferire sport maschili tipo il calcio per le  femmine, avere maggiore affinità con il sesso opposto; sono a mio avviso comportamenti totalmente irrilevanti

 

Sono rilevanti nella misura in cui sono diffusi: da qui il sondaggio. Se tutti gli individui omosessuali trovano un riscontro nella propria esperienza personale è probabile che un nesso fra le due cose ci sia, no?

In ogni caso io non sto imponendo nulla, non c'è nessuna presa di posizione ideologica da parte mia.

Edited by wwspr

 

 

Mi sembra che tutti stiano in realtà proponendo l'implicazione inversa: l'atteggiamento non normato sarebbe una conseguenza dell'omosessualità intrinseca all'individuo, non una causa.

 

 

 

Sono rilevanti nella misura in cui sono diffusi: da qui il sondaggio. Se tutti gli individui omosessuali trovano un riscontro nella propria esperienza personale è probabile che un nesso fra le due cose ci sia, no?

In ogni caso io non sto imponendo nulla, non c'è nessuna presa di posizione ideologica da parte mia.

 

No No sei tu che hai frainteso(o io mi sono espresso male), ma intendevo dire proprio che l'atteggiamento non normato non può essere una conseguenza di un'omosessualità intrinseca, tanto che ho pure specificato che secondo me è nella pubertà e non nell'infanzia che si sviluppano tendenze (omo)sessuali(e ovviamente non nel senso che si sviluppano in conseguenza dell'atteggiamento mantenuto in infanzia).

Concludo, è impossibile che tutti gli individui omosessuali trovino un riscontro di tale tipo nella propria esperienza personale, e anche se ci fosse una statistica scientifica accurata a riguardo, questa sarebbe solo un piccolo sostegno ad una tesi scientifica.

Io quando ero piccolo giocavo con le bambole e le loro case. Mi ricordo che quando andavo all asilo i bambini giocavano con un gioco, quale non lo ricordo proprio e le bambine giocavano con le bambole e le loro case. Io ero l unico maschio che si univa a loro

Capricorno57

Votato no. Giocavo solo a giochi da maschietti, col Lego, Meccano e Piccolo Elettrotecnico, con le macchinine scala 1:43, avevo l'orsetto, tanta bici niente calcio. 

Il mio Boy, invece, giocava con le bambole insieme a sua sorella. 

 

Strade diverse, méta pressochè identica, nel nostro caso...

Se tutti gli individui omosessuali trovano un riscontro nella propria esperienza personale è probabile che un nesso fra le due cose ci sia, no?

 

Perché vi sia un nesso non c'è bisogno che vi sia un riscontro generalizzato

 

La realtà però è un po' più complicata

 

Ti faccio un esempio semplice, io giocavo a calcio ( male ma ci giocavo ) ma

va pur detto che in età prescolare e fino ai 6-7 anni spesso venivo mandato

fuori casa con mio fratello maggiore, etero, e quindi imitativamente ci giocavo

inoltre avendo quasi quattro anni meno di lui e dei suoi amici non c'era una

competizione diretta

 

Allora a mio fratello venne affidato un compito "di cura" del fratellino per mera

comodità dei genitori, non posso giudicare la mia esperienza prescindendo da

questo elemento oggettivo. Quando però in terza elementare uscivo già coi miei

amici non li ho scelti certo fra i patiti del calcio, o i più competitivi-aggressivi, pur

non smettendo di giocarci

 

Intrinseco al "maschile" è il modello competitivo, con tutto ciò che ne consegue

in termini di stress, per chi non si senta all'altezza o a vario titolo diverso etc

 

 

Comunque io non ho mai giocato con le barbie, se me le davano in mano le smembravo, sarà indicativo che io sia un potenziale serial killer?

 

E' un grande classico. :)

Uno dei miei ex le rapava tutte a zero

e un altro le smembrava e poi le fondeva insieme con l'accendino :)

 

(I serial killer da piccoli uccidevano animali e facevano la pipì a letto...)

ah su me cade a pennello questa cosa delle tendenze purtroppo...Da piccolo quando non c'erano i miei ne facevo di tutti i colori :/.  Quando ero alle medie ricordo che giocavo di nascosto a un gioco su facebook in cui eri una ragazza dovevi andare a comprare i vestiti e dovevi provarli. La cosa positiva di tutto ciò è che ancora oggi ho buon gusto nel vestire xD. 

 

Io ad esempio non avevo attrazione per cose o trastulli femminili, ma non giocavo a pallone, cosa che suscitò sempre la sopsettosa riprovazione di mio padre.

 

 

in che senso ''sospettosa riprovazione'' , se posso chiederti?

Ancora oggi c'è da dire che chi non gioca a calcio viene un po' stigmatizzato. Visto che tutti i ''maschi lo fanno''..

però... non credo che un genitore riproverebbe un figlio per questo.

sì, magari un padre che è patito di calcio sì.

nel mio caso sono stato fortunato : visto che mio padre, etero al 100%, odia il calcio!

 

 

in che senso ''sospettosa riprovazione'' , se posso chiederti?
 

 

Ho usato un'espressione colorita, ma in realtà era semplicemente, credo, deluso. Lui giocava a pallone, seguiva le partite la domenica, e d'estate nella nostra casa al mare vari ragazzi (più grandi di me) venivano a volte a tirare qualche calcio, tra loro, e addirittura con mia sorella maggiore; forse, a volte, anche con mio padre; oppure cugini, parenti, che l'estate ci venivano a trovare. Io ero l'unico che non giocavo a pallone e questo era indubbiamente un deficit della mia "virilità".

 

Ma non avevo attrazione per giochi o occupazioni femminili, ero semplicemente un ragazzino, fin da piccolo, destinato a diventare un intellettuale :D occhiali a 11 anni, studiavo pianoforte, andavo bene a scuola, leggevo libri, ascoltavo la musica classica.

 

Eppure Gianni - uno dei tanti amici più grandi, dell'estate - che sarebbe diventato addirittura a meno di 30 anni professore universitario, intellettuale, intelligentissimo, lui giocava a pallone....

Ho votato sì, come detto in passato i miei giochi erano palesemente bigender

Per quanto riguarda quelli "femminili", debbo dire che mia madre mi comprava volentieri bambole e bambolotti (piacevano anche a lei) e vari altri giochi "per bambine", compresa la lavatrice giocattolo, ferro da stiro, arredamenti per case delle bambole ecc..., poi iniziò anche mio padre a comprarmeli, ricordo che una volta mi portò quelle sagome di bamboline di cartone con i vestitini di carta da metterci sopra :asd:

con ciò non voglio suggerire che fossero di larghe vedute, forse lo sono stati solo in questo

Poi non mancavano quelli "maschili": pista macchinine, pistole, Lego (unisex?) qualche pezzo di meccano  ecc...poi anche altri giochi unisex, insomma giochicchiavo :grin:

anche per quanto riguarda la preferenza dei cartoni ero decisamente bigender :grin:

Il problema dei genitori che non vogliono che i figli giochino con le Barbie perché hanno paura che siano gay,

non risolve dicendo alle mamme e ai papà: "Anche gli etero da piccoli giocavano con le bambole"

ma spiegando loro che non c'è nulla di male nell'avere un figlio gay

(e che non sarà certo togliendo loro le bambole che cresceranno etero)

 

Io giocavo (anche) colle bambole...qualche volta le rapavo, ma non c'era sadismo...credo; avevo una gran passione pure per i dinosauri e per i castelli...organizzavo spettacolini cogli amici facendo imitazioni sia di personaggi maschili sia di personaggi femminili.

Mia madre cadeva dal pero, non mostrava nessuna preoccupazione...mio nonno invece, deceduto quand'ero ancora alle elementari, un po' sbuffava quando mi vedeva pettinare le bambole (si vede che la sapeva più lunga degli altri membri della famiglia) e cercava di correggere il tiro regalandomi i trenini :D

Ero fanatico di Lady Oscar ma anche di un anime assolutamente non femminile sulla vita di un giovane golfista giapponese di nome Lotti.

Edited by schopy

Strano...ma lo vedevi solo tu questo

 

ma perché?

 

Uhuh...ma che ne so :D

C'erano gli schemini alla fine di ogni episodio...forse mi piaceva perché con holly e benji o mila e shiro proprio non mi ci identificavo, ché a pallavolo o calcio ho sempre fatto schifo. Lotti invece era tarchiatello e non faceva il fico, giocava solo a golf e magnava. Magari sotto sotto pensavo che se avessi avuto la possibilità di giocare a golf me la sarei cavata bene (anche se il mio irrealizzato sogno sportivo era la scherma).

La locuzione anglofona indica una propensione verso la socializzazione con l'altro sesso e verso attività ludiche o comportamenti comunemente associati all'altro sesso ecc...

 

Ho rsposto "no". Non mi piace il calcio, ma non lo ritengo rilevante...

Edited by SkeezyBoy

Io odiavo andare a comprare vestiti, guardavo cartoni animati tendenzialmente non determinati dal punto di vista delle genere ( Iattaman, Ducktales...e poi non ricordo) e, anzi, io a 7 anni guardavo il telegiornale (e mi miei mi facevano guardare superquark e mi piaceva). Però mi piacevano anche i grandi classici Disney ( La bella Addormentata, Biancaneve, Robin Hood, La Sirenetta...). Per il resto, macchinine, lego, robot e anche tanti giochi inventati...Infine Giochi da tavolo: li adoravo (e in realtà li adoro ancora adesso). Credo che la questione sia complicata, Non saprei dire se tendevo ad aderire o, al contrario, a rifiutare certi elementi legati a "stereotipi di genere". Sapevo che non mi piaceva esattamente tutto quello che piaceva agli altri miei amici maschi (calcio bleah!), e a 10 anni facevo le scenate di gelosia ad un mio amico perché giocava con gli altri (ma forse ero solo un po' egocentrico e deficiente). E percepivo questo un po' come problema, perché gli altri me lo facevano percepire, ma i miei sono sempre stati bravi in questo. Però non posso dire che fossi "eccentrico" o cosa. Laddove, ripeto, anche l'essere eccentrici riguarda il come ci si percepisce e  si viene percepiti. 

Ho risposto no, pertanto.

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