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Andarsene dall'Italia perché gay?


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I spero di andarmene appena possibile perché non vedo alcuno spirali lavorativo in questo paese corrotto e caotico :(  

 

Eppure vedo dal tuo profilo che abiti nel pieno centro Italia, che fino a poco tempo fa era preso ad esempio per la sua buona qualità della vita...

Scusate se insisto.

Nel chiedere a chi ha scritto di pubblica amministrazione @@Sampei e di ostilità di certe istituzioni @@Pitti77

a cosa si riferisce, a grandi linee.

 

Io avevo capito che Sampei parlasse della pubblica amministrazione all'estero. E con certe istituzioni intendevo la pubblica amministrazione, politici in carica, la chiesa, alcuni media etc.

Capricorno57

 

 

Io avevo capito che Sampei parlasse della pubblica amministrazione all'estero

Esatto. Quindi, in contrapposizione con la pubbliche amministrazioni straniere, volevo capire in che modo la nostra P.A. discrimina o ostacola i GLBT, tenendo presente che essa dovrebbe limitarsi a (e secondo me lo fa) mettere in pratica Leggi e Decreti.

parlo da giovane italiano che vorrebbe, da qua a qualche tempo, sconfinare i limiti di questo paese per andare altrove

posso dire che mi frega poco di un sacco di cose: tutto ciò che mi spinge, adesso, è la curiosità

 

ma se vogliamo farne un discorso di tornaconto, non mi interessa includere l'omofobia tra i fattori che mi potrebbero spingere all'addio

sarà che la vita gay fiorentina (e toscana) è davvero un'isola felice rispetto ad altre realtà italiane, pertanto potrei avere una visione limitata

certo esistono dei vantaggi all'estero che sono innegabili: l'occupazione basata sul merito, e non su conoscenze e clientelismi

in tal caso l'omosessualità non è un limite in quanto «malattia» o «peccato», in alcuni ambienti lede semplicemente l'esteriorità

la tutela da parte dello stato, più presente e più estesa che da noi: vedi leggi apposite contro la discriminazione omofobica,

imposizione formale dei cittadini che parte dal basso per arrivare ai matrimoni e, talvolta, persino alle adozioni

 

salvo il caso dell'adozione, onestamente non trovo gli altri fattori suddetti motivo di straordinaria appetenza

vogli dire, mi interessano maggiormente i salari in media più alti, dovuti in parte ad una migliore qualificazione del lavoro

e soprattutto ad una pressione fiscale inferiore alla nostra, in alcuni casi ci attestiamo a meno della metà (vedi lussemburgo)

mi interessa l'interessamento ed il funzionamento dell'apparato previdenziale, che prevede più che qui molti sussidi

sia per giovani che vogliano trasferirsi che per chi è in difficoltà: rispetto all'Italia cambiano tempi, tempistiche, importi  e criteri di calcolo

per tralasciare poi l'ampio spazio concesso all'innovazione (nel mio caso, intendo artistica), all'avanguardia e comunque alle idee

laddove il nostro è il paese che legge meno in europa e, guardano alle città che dovrebbero essere in qualche modo vive

vi si legge netta una sterilità di fondo che fa paura: roma, firenze, venezia, bologna, napoli.. tutto inerte

l'unica città che forse possiamo salvare è milano.. ma ho un'antipatia del tutto personale per quella città

Esatto. Quindi, in contrapposizione con la pubbliche amministrazioni straniere, volevo capire in che modo la nostra P.A. discrimina o ostacola i GLBT, tenendo presente che essa dovrebbe limitarsi a (e secondo me lo fa) mettere in pratica Leggi e Decreti.

 

Ti ricordi del ragazzo al quale non hanno rinnovato la patente perché gay? Casi simili, anche molto meno gravi, ci sono ogni tanto. E anche se poi vengono sistemati dai tribunali, rimane il disagio creato al cittadino gay. E cose del genere difficilmente capitano nei paesi del nord europa.

Esatto. Quindi, in contrapposizione con la pubbliche amministrazioni straniere, volevo capire in che modo la nostra P.A. discrimina o ostacola i GLBT, tenendo presente che essa dovrebbe limitarsi a (e secondo me lo fa) mettere in pratica Leggi e Decreti.

 

Credo che Sampei intendesse distinguere l'omofobia sociale ( a cui suppongo lui ritenesse si dovesse

e potesse reagire : pena il sottintendere l'andare all'estero come fuga ) da quella istituzionale ( a cui non

si può reagire come singoli, ma necessariamente in modo collettivo perché bisognerebbe ottenere leggi

favorevoli etc )

 

L'amministrazione italiana certamente supporta poco le persone LGBT, non esistono politiche di sostegno

di alcun tipo, già siamo carenti in termini generali per mancanza di risorse ( quindi ho poco sostegno come

giovane solo o anziano solo ) figuriamoci in quelli specifici ( all'estero esistono residenze per studenti gay, 

case di riposo per anziani gay soli  es: https://www.schwulenberatungberlin.de/projekte/lebensort-vielfalt/ 

PS da notare il nuovo gruppo di discussione "party sesso e droghe" della casa di riposo berlinese Lol )

 

Però secondo me noi alla mancanza di politiche di sostegno siamo anche del tutto abituati

 

Per quanto riguarda le discriminazioni normative, il problema si pone solo in ristretti ambiti ( donazione del

sangue etc ) e certo si possono dare dei casi di discriminazione illegale ( il caso del ritiro della patente perchè

gay ) però direi che facciano notizia, perché rari

 

Questo non significa che non ci possano essere forme di ostilità indirette...se io voglio delle licenze in Comune

e scrivo a chiare lettere che voglio fare qualcosa di gay, non è scontato che io incontri un trattamento favorevole

ma non mi diranno MAI, vattene frocio di m***a, ragionevomente troveranno altri motivi, che siano legali

 

Per l'ennesima volta citerò il caso di Torre del Lago e della compatibilità fra turismo LGBT e parco naturale

 

In un paese in cui serve un permesso della PA per fare qualunque cosa, fare qualcosa di gay può non essere

semplice ( che sia poi un motivo valido per andarsene è un altro paio di maniche...)

Capricorno57

@@Pitti77,    @@Hinzelmann,

 

Sì, grazie a entrambi per le risposte.

 

Cercando su google per rinfrascarmi la memoria, ho trovato questo che non sapevo:

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/pavia-prefettura-nega-a-gay-il-rinnovo-della-patente-e-lui-presenta-ricorso_2097690-201502a.shtml

 

oltre alla storia del ragazzo siciliano di cui venni a conoscenza da un Tg nazionale pochi mesi fa e se ne parlò sul Forum:

http://www.repubblica.it/cronaca/2015/01/22/news/patente_sospesa_a_un_gay_cassazione_maxi_risarcimento_per_comportamento_omofobico-105522105/

ma, santo dio, perchè fare CO alla visita di leva?        Eccesso di vanità, anzi di umiltà?

@Capricorno57

 

All'Ospedale militare ( non alla visita di leva in senso generico )

lo si diceva per essere esonerati....suvvia!

 

Visita psichiatrica e riforma per inidoneità psicologica

 

Lo dovresti sapere tu che hai una certa età!

Capricorno57

 

 

Lo dovresti sapere tu che hai una certa età

Ah già, si, non ricordavo...  bel coraggio comunque, non faceva per me, e a Firenze la naia mi andò bene, in caserma trovai il mio primo amore, l'unico sbocciato spontaneamente (tutti gli altri con gli annunci invece).

Beh non saprei dire se ci voleva più coraggio a dichiararsi gay, sapendo che la

notazione poteva saltar fuori - come in questo caso - per la patente o concorsi

pubblici etc o ci volesse più coraggio ad affrontare la vita da caserma

 

Anche perché ufficialmente i gay non esistevano ed i suicidi erano tutti genericamente

per "depressione"

 

Solo ad un certo punto - negli anni '80 - si pose il problema del "nonnismo", ma in termini

del tutto generici e senza mai citare in quel misura le vittime del nonnismo potessero essere

state riconosciute come gay, o aver subito violenze, anche sessuali

Capricorno57

 

 

non saprei dire se ci voleva più coraggio a dichiararsi gay ... o ... affrontare la vita da caserma

nel mio caso sicuramente la prima ipotesi.

dichiararmi, io? a 19 anni? che mi piacevano alcuni ragazzotti miei coscritti ma credevo di essere l'unico "così" sulla faccia della Terra?

 

[ A dire il vero non vedevo l'ora di fare il militare, essendo un po' a disagio in quel periodo mi pareva l'occasione buona per stare via un anno lontano dai miei assillanti Genitori, nonostante avessi già il lavoro (il medesimo di ora...). ]

Si scusatemi il ritardo nell'intervento, io mi  riferivo al fatto che burocraticamente un omosessuale non esiste, e questo crea una serie di rogne non indifferenti: oltre alle quasi fantascientifiche situazioni di accanimento come quel fatto della patente, possono esserci pittoreschi litigi per ottenere informazioni mediche dal medico omofobo, casini sulla modulistica di iscrizione dei figli di coppie omogenitoriali all'asilo, possibili problemi sulla registrazione dei contratti di locazione, i classici rischi di svanire giuridicamente che gravano sul genitore non biologico, il far west di una separazione ecc ecc. Sono problemi che presi da soli possono apparire marginali, ma se sommati tutti insieme generano un peso di minority stress non indifferente su una famiglia lgbt.

 

Tutto questo capita anche nei paesi gay friendly, MA in questi ultimi se si verifica la discriminazione burocratica, scatta l'automatismo della legge antiomofobia che ti protegge risolvendo il problema nell'unico modo in cui lo si risolve: eliminando il comportamento discriminatorio. Qui invece devi solo sperare che il funzionario pubblico o il giudice del tar cui capita fra le mani la tua pratica sia, per pura casualità, particolarmente open-minded, altrimenti t'attacchi.

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