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Regolamentare la prostituzione?


Rotwang

  

33 members have voted

  1. 1. Regolamentare la prostituzione e riaprire i bordelli?

    • 30
    • No
      3


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http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/politica/2015/04/07/news/_quartieri_a_luci_rosse_e_bordelli_autogestiti_cambiamo_la_legge_merlin_-111335286/?ref=fbpr#notarget

 

In Parlamento si è tornati a parlare di un tema dibattuto da sempre: abolire la legge Merlin (anni '50) e riaprire i bordelli regolamentando la prostituzione (non è mai stata illegale). Siete favorevoli?

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Bad_Romance

Sono favorevole alla regolamentazione visto che lo fanno altri paesi europei sviluppati.

Tanto la prostituzione comunque non è illegale.

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Io sono d'accordo sul riaprire i bordelli. Che si paghino le tasse, che siano sicuri (anche per la salute), che siano anonimi, che tolgano la prostituzione per le strade e salvi delle povere ragazze. 

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Sempre favorevole a regolamentare ciò che non è illegale. In poche parole, o la prostituzione la fanno diventare illegale, o la si regolamenta come si deve!

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Se si parla di "case autogestite" significa che si esclude la possibilità

che la prostituta possa essere una lavoratrice dipendente, come già è in

Ungheria e Lettonia, piuttosto che come in Germania, Olanda Svizzera

ed Austria

 

In linea di principio lo capisco, se sei una lavoratrice autonoma non sei

soggetta a forme di sfruttamento...il modello cooperativo garantisce in

astratto uno standard di libertà e rispetto maggiore etc

 

Perché esista un quartiere a luci rosse, deve esistere una regolamentazione

compatibile con una organizzazione imprenditoriale ma qui si vorrebbe una

impresa senza un capitalista ( cioè un investitore )

 

Ma è realistico? 

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Giusto ieri sera guardavo un documentario/inchiesta che parlava di prostituzione in diversi paesi europei.

E chiaramente la situazione è meglio dove il fenomeno è regolamentato: maggior pulizia e quindi meno malattie, maggior sicurezza, si evita lo sfruttamento da parte della malavita, tassazione che porta introiti, etc...

Si può non essere moralmente d'accordo con la prostituzione, ma c'è e non si può far finta di non vedere, quindi va regolamentata.

Edited by Uncanny
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Se si parla di "case autogestite" significa che si esclude la possibilità

che la prostituta possa essere una lavoratrice dipendente, come già è in

Ungheria e Lettonia, piuttosto che come in Germania, Olanda Svizzera

ed Austria

 

In linea di principio lo capisco, se sei una lavoratrice autonoma non sei

soggetta a forme di sfruttamento...il modello cooperativo garantisce in

astratto uno standard di libertà e rispetto maggiore etc

 

Perché esista un quartiere a luci rosse, deve esistere una regolamentazione

compatibile con una organizzazione imprenditoriale ma qui si vorrebbe una

impresa senza un capitalista ( cioè un investitore )

 

Ma è realistico? 

no 

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Io l'articolo citato da @almadel l'ho letto, però devo dire che non ho più le idee chiare

nel senso che in Ungheria e Lettonia ( forse anche per fattori sociali dei relativi paesi )

non è che le cose vadano meglio che in Germania

 

Anzi la Lettonia attualmente è diventata la meta d'elezione del turismo sessuale inglese

e di fatto funziona come in Germania, salvo il fatto che trattandosi di imprese illegali, il 

tutto è più "economico" ed "arrangiato"

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Saramandasama

Ma il modello "bordello" o "eros center" ormai credo stia andando a finire. Tanto è vero che anche il red light district olandese sarà chiuso o già lo è stato(certo non solo per questo motivo). Molte squillo o escort preferiscono avere  la loro pagina personale sui siti internet e ricevere nei loro appartamenti. Come del resto già succede in Italia, legge o non legge..

 

Davvero pensiamo che in Italia, dove non sono stati in grado di bloccare nemmeno le infiltrazioni criminali all'EXPO, si possano costruire bordelli a prova di mafie?

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Beh credo che qualunque tentativo di regolamentazione - dell'attività - non

possa che scontrarsi fatalmente con il fattore soggettivo dell'essere le prostitute

immigrate irregolari - cioè persone che non si vuole siano regolarizzate

 

In secondo luogo se si limita l'attività ad una zona molto delimitata, si innesca

necessariamente un fenomeno speculativo, sia esso legale, sia esso illegale

il quartiere a luci rosse ad Amsterdam è in crisi da un lato perché vengono ritirate

le licenze ai proprietari, per contenere il fenomeno, dall'altro perché aumentano

i prezzi dell'affitto delle stanze rimaste

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Si sono favorevole. Maggiore sicurezza per le ragazze, quindi riduzione degli omicidi di prostitute. Maggior controllo per ragazze obbligate a farlo. Più sicurezza nelle città e maggiore pulizia. E mi collego allo stesso discorso detto in precedenza su tasse e Pil per l' italia.

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Ma siete favorevoli a concedere permessi di soggiorno lavorativi

e visti d'ingresso alle straniere che svolgono questo lavoro?

 

Perché attualmente si stimano 37.000 prostitute straniere contro

8000 italiane ( che già operano al chiuso )

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Saramandasama
per contenere il fenomeno

Nah, non credo abbiano di questo problema. Più che altro è la zona ad essere il problema. Se fosse stata più in periferia a nessuno sarebbe venuto in mente di aprire bocca.

Questa blogger prostituta rumena spiega bene la questione.

 

http://behindtheredlightdistrict.blogspot.it/2014/06/why-amsterdam-really-closed-red-light.html

Edited by Salamandro
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Può essere vero anche questo, trattandosi di un quartiere centrale

d'altronde una volta stabilito che è legale l'esercizio della prostituzione 

in una zona, si rende illegale anche l'esercizio in altre e quindi di fatto

si attribuisce ad un'amministrazione il potere di scegliere il dove ed il come

 

Rientrerebbe quindi nelle facoltà amministrative del Comune di Amsterdam

e sarebbe una scelta del tutto legittima ( d'altronde cosa vuoi che conti l'opinione

di una rumena? )

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Davvero pensiamo che in Italia, dove non sono stati in grado di bloccare nemmeno le infiltrazioni criminali all'EXPO, si possano costruire bordelli a prova di mafie?

 

Come se la prostituzione non fosse già appannaggio della malavita organizzata...

Legalizzando e regolamentando si può soltanto migliorare lo stato di cose, tanto più che le remore che spingono a reprimere il fenomeno della prostituzione sono soltanto di natura bigotta.

 

Il proibizionismo non ha mai funzionato e non funzionerà mai. Se un fenomeno percepito come indesiderabile non può essere soffocato si deve scegliere il male minore e cercare di regolamentarlo.

Vedere cosa è accaduto nel caso della war on drugs: la lotta non può essere vinta e rafforza soltanto la criminalità e il mercato nero che si viene a creare.

Edited by wwspr
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LocoEmotivo

Siete favorevoli?

Assolutamente.

Il buonismo di stampo moralistico ha rotto le balle: usiamo il cervello e regolamentiamo il pis*llo.

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Saramandasama

 

 

d'altronde cosa vuoi che conti l'opinione di una rumena? )

Una rumena che ci ha esercitato per anni in quel quartiere, ne saprà qualcosa. No? XD

 

 

Come se la prostituzione non fosse già appannaggio della malavita organizzata...

Questo nessuno lo mette in dubbio. Io sono favorevole alla legalizzazione.. dico solo che i bordelli cadrebbero in ogni caso, facilmente, nelle mani delle mafie.

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davydenkovic90

Favorevole, riaprite le case chiuse e fate pagare le tasse alle prostitute.

Coi catto-idioti di cui questo paese è popolato (che sono gli stessi che la sera vanno a trans) direi che è utopico, ma sarebbe la giusta soluzione.

 

La prostituzione non è reato ma è reato lo sfruttamento della prostituzione quindi lo stato non può prendere soldi derivanti dalla prostituzione e quindi le prostitute non possono pagare le tasse! Pensate a quanto è contraddittorio tutto questo.

 

Neanche il porno credo che sia ben regolamentato in Italia.

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Favorevole, gli facciano pagare le tasse,   sesso con i clienti PROTETTO  e chi non lo fa  multa allucinante  e va tutto bene ...  o almeno si spera 

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dico solo che i bordelli cadrebbero in ogni caso, facilmente, nelle mani delle mafie.

 

Non è proprio così, l'argomento è piuttosto complesso.

Se non riuscite a recuperare l'articolo che vi ho citato

potrei cercare di fare una sintesi.

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Una rumena che ci ha esercitato per anni in quel quartiere, ne saprà qualcosa. No?

 

Io intendevo che giuridicamente il controinteressato rispetto al Comune

è il titolare della licenza e non lei che paga l'affitto della stanza a giorni

e quasi sicuramente non ha la nazionalità quindi neanche vota, quindi

ha meno chance di far pesare la propria opinione

 

Però certo può essere informatissima ed avere ragione 

 

Intendiamoci si parla di un ambito in cui non può esistere forse l'Ottimo

si deve cercare una regolamentazione "ragionevole" ed una "giustezza"

possibile, ben consapevoli del fatto che qualunque sistema adottato sarà

sottoposto a pressioni distorsive, fenomeni spiacevoli e criticabili etc

 

Il problema è che non saprei proprio dire quale dei sistemi sia migliore fra

l'opzione concessionario di licenza e affittuario+libero professionista in zone

delimitate ( Olanda ), il lavoro sessuale anche in forma di contratto dipendente

e la megaimpresa ( Germania ) il libero professionista che abusivamente esercita

in alberghi che di fatto sono dei bordelli ( Lettonia ) etc

 

PS vedo che insistete molto sulle tasse...giustissimo per carità ma anche in questo

caso la scelta del sistema non è indifferente, in Germania le paga l'imprenditore credo

a forfait, ragionevolmente con margini di evasione ma con gettiti cospicui ; non è la stessa

cosa in un sistema di lavoratrici autonome pagate in contanti che affittano ad € 170 una

stanza per una notte. Non ci si può aspettare in questo secondo caso un gettito cospicuo

se non il minimo corrispettivo ad un diritto pensionistico ( permesso di soggiorno + pensione

in collegamento ad un versamento contributivo )

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Tutti sono favorevoli alla regolamentazione della prostituzione, purtroppo ci sono troppi interessi affinchè sia così, soprattutto perchè lo stato in fin dei conti ha sempre cercato di dare un mercato alle mafie.

Il Vaticano in tal contesto c'entra poco, l'opinione pubblica è da decenni favorevole alla regolamentazione del mercato della prostituzione ma non si è mai fatto nulla, è un dibattito assodato, il legislatore non si muove per altri motivi e nemmeno stavolta lo farà-

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Io intendevo che giuridicamente il controinteressato rispetto al Comune

è il titolare della licenza e non lei che paga l'affitto della stanza a giorni

e quasi sicuramente non ha la nazionalità quindi neanche vota, quindi

ha meno chance di far pesare la propria opinione

 

Però certo può essere informatissima ed avere ragione 

 

Intendiamoci si parla di un ambito in cui non può esistere forse l'Ottimo

si deve cercare una regolamentazione "ragionevole" ed una "giustezza"

possibile, ben consapevoli del fatto che qualunque sistema adottato sarà

sottoposto a pressioni distorsive, fenomeni spiacevoli e criticabili etc

 

Il problema è che non saprei proprio dire quale dei sistemi sia migliore fra

l'opzione concessionario di licenza e affittuario+libero professionista in zone

delimitate ( Olanda ), il lavoro sessuale anche in forma di contratto dipendente

e la megaimpresa ( Germania ) il libero professionista che abusivamente esercita

in alberghi che di fatto sono dei bordelli ( Lettonia ) etc

 

PS vedo che insistete molto sulle tasse...giustissimo per carità ma anche in questo

caso la scelta del sistema non è indifferente, in Germania le paga l'imprenditore credo

a forfait, ragionevolmente con margini di evasione ma con gettiti cospicui ; non è la stessa

cosa in un sistema di lavoratrici autonome pagate in contanti che affittano ad € 170 una

stanza per una notte. Non ci si può aspettare in questo secondo caso un gettito cospicuo

se non il minimo corrispettivo ad un diritto pensionistico ( permesso di soggiorno + pensione

in collegamento ad un versamento contributivo )

In caso di libera professione sarei curiosissimo di leggere lo studio di settore... Non scherzo.

 

Comunque scegliere una forma societaria piuttosto che una individuale (tecnicamente sono le uniche due alternative esistenti) relativamente al rischio di evasione fiscale è abbastanza restrittivo. L'evasione ha molte forme, la non emissione del documento fiscale in capo alla ditta individuale ha come contropartita forme più raffinate in ambito societario.

 

La forma migliore comunque sarebbe il consorzio. Gestione centralizzata ma comunque in mano a chi poi svolge la professione, tipo il Formaggio Grana :D

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Super d'accordo. Secondo me si potrebbe eliminare un po' lo sfruttamento, e così tutti sono più sicuri, e inoltre si pagherebbero le tasse

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