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Regolamentare la prostituzione?


Rotwang

  

33 members have voted

  1. 1. Regolamentare la prostituzione e riaprire i bordelli?

    • 30
    • No
      3


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scegliere una forma societaria piuttosto che una individuale

 

Beh in realtà la forma societaria in Germania garantisce gettito, perché l'imprenditore preferisce

far pagare un fisso all'ingresso per l'entrata e poi i servizi accessori ( Bar negozi etc trattandosi di mega

strutture ) e affittare le stanze alle prostitute, di fatto come se fosse un albergo + centro benessere

quindi più che un manager l'imprenditore è un intermediario, il ché è abbastanza lontano dal modello

delle lavoratrici del sesso immaginato nel 2002 dai Verdi ( anche perchè l'ingresso è basso per attrarre

clienti e l'affitto della stanza che paga la prostituta è invece alto, per motivarla a lavorare molto )

 

Vedo che continuate a trascurare completamente un dato di fatto elementare, se Hinzelmann che ha

gli agganci in Comune è titolare di licenza di bordello, o voi esercitate la professione illegalmente ( come

un taxista abusivo a Roma ) o dovete venire a bussare alla mia porta per poter lavorare

 

Nel primo caso - se esiste un divieto di prostituzione per strada - siete dei criminali, nel secondo caso

rischiate di dover accettare le condizioni di lavoro che io vi impongo

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B

 

Vedo che continuate a trascurare completamente un dato di fatto elementare, se Hinzelmann che ha

gli agganci in Comune è titolare di licenza di bordello, o voi esercitate la professione illegalmente ( come

un taxista abusivo a Roma ) o dovete venire a bussare alla mia porta per poter lavorare

 

Nel primo caso - se esiste un divieto di prostituzione per strada - siete dei criminali, nel secondo caso

rischiate di dover accettare le condizioni di lavoro che io vi impongo

Anche oggi prostituirsi in strada non è concesso, l'esempio del taxi non è calzante in quanto la prostituzione non è reato

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Il Vaticano in tal contesto c'entra poco, l'opinione pubblica è da decenni favorevole alla regolamentazione del mercato della prostituzione ma non si è mai fatto nulla, è un dibattito assodato, il legislatore non si muove per altri motivi e nemmeno stavolta lo farà-

 eh, magari fosse!!

qualche mese fa, a Roma Marino aveva cominciato a parlare di una *zona riservata* in cui oltre alle prostitute, ci potessero essere anche operatori sanitari, consultori eccetera; e sta zona era al Fungo dell'Eur, zona di uffici che da decenni la notte diventa un puttanaio a cielo aperto.

 

Indovina un po' chi ha cominciato a strillare contro st'idea fino a farla diventare lettera morta?

Bravo, proprio i preti...

Edited by freedog
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Anche oggi prostituirsi in strada non è concesso, l'esempio del taxi non è calzante in quanto la prostituzione non è reato

 

Non ho capito cosa vuoi dire....la prostituzione per strada non

è in sé vietata è vietato l'adescamento che però non è più reato

dal 1999, inoltre il Consiglio di Stato ha escluso la possibilità di

espellere o erogare fogli di via obbligatori ai danni di prostitute

sulla base di eventuali irrogazioni di multe

 

Quindi a quel che so io di fatto non può essere impedito ad una prostituta

di svolgere quella attività, si può solo darle fastidio multandola ( misura la

cui efficacia è praticamente nulla )

 

Esiste - come reato - l'adescamento di minori via internet ( che fu introdotto

a seguito di una delle periodiche ondate anti pedofilia ) che quindi semmai espone

a rischi maggiori chi NON sta sulla strada

 

E certamente esiste una tendenza a presentare disegni di legge che reintroducano il divieto

della prostituzione per strada, nella forma del reato penale ; l'ultimo credo il d.d.l Carfagna nel 2008

che era un disegno di legge governativo del Governo Berlusconi

 

Quindi - a quel che so io - si oscilla periodicamente fra tendenze diverse e contraddittorie

 

quel che io volevo dire è che se si reintroduce un divieto in forma penale, come richiesto dalla Lega

o da Forza Italia, l'esercizio dell'attività in forma legale è canalizzato verso il mio ipotetico bordello, che

io ho aperto in quanto titolare di licenza, quindi più che dare libertà si è dato Potere al Comune di

beneficiare me e si è dato Potere a me nei confronti delle prostitute

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si finirà solo per favorire lo sfruttamento di chi è fatto prostituire.

 

 

A me sembra un po' il contrario: se si istituiscono dei bordelli legali e ben organizzati la gente comincerà a usufruire del servizio lecito e a preferirlo a quello illecito (prostitute sfruttate dalla criminalità), quindi la prostituzione illegale potrebbe non avere più un mercato o comunque potrebbe essere ostacolata.

In virtù di questo ragionamento non capisco la tua conclusione, elabora.

Edited by wwspr
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Dove la prostituzione è legale le prostitute non intendono mettersi in regola,

perché nessuna vuole che sul proprio curriculum compaia "prostituta";

quindi l'unica tassazione possibile è quella di tassare chi affitta loro le camere.

 

Uno sfruttatore preferisce i Paesi dove la prostituzione è legale:

dove è illegale la Polizia fa le retate dentro i bordelli,

mentre dove è legale questo non succede.

In entrambi i casi il pappone prende parte dell'incasso.

 

Le due cose che la legalizzazione dovrebbe fare:

bloccare lo sfruttamento e tassare le prostitute

con la legge tedesca non succedono.

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 se si istituiscono dei bordelli legali e ben organizzati la gente comincerà a usufruire del servizio lecito e a preferirlo a quello illecito (prostitute sfruttate dalla criminalità), quindi la prostituzione illegale potrebbe non avere più un mercato o comunque potrebbe essere ostacolata.

 

 beh, un cliente che si faccia rilasciare la ricevuta fiscale dalla prostituta mi sembra un'ipotesi un filo irreale...

(magari sbaglio, però.. bah!)

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VermillionLie

Sono contro la prostituzione e le nazioni in cui è regolamentata sono la dimostrazione di come la "legalizzazione" non sia uno strumento sufficiente a debellare questa piaga sociale.
Aprirei più volentieri dei campi di concentramento per tutti i maiali che credono che il consenso sia acquistabile.

Edited by VermillionLie
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@VermillionLie, non siamo noi a poter dire

cosa una persona può o non può fare col suo corpo.

Il corpo del singolo appartiene a lui solo e non alla collettività.

 

Detto questo per le donne sfruttatate le cose non migliorano con la legalizzazione;

le cose però migliorano per le professioniste, che sono appunto quelle che ci guadagnano

dal poter fare il loro lavoro senza che le forze dell'ordine perseguitino i loro clienti.

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 beh, un cliente che si faccia rilasciare la ricevuta fiscale dalla prostituta mi sembra un'ipotesi un filo irreale...

(magari sbaglio, però.. bah!)

 

Hai saltato qualche passaggio logico? Perché non capisco cosa centri con quello di cui stavo parlando ...

 

Dove la prostituzione è legale le prostitute non intendono mettersi in regola,

perché nessuna vuole che sul proprio curriculum compaia "prostituta";

quindi l'unica tassazione possibile è quella di tassare chi affitta loro le camere.

 

Uno sfruttatore preferisce i Paesi dove la prostituzione è legale:

dove è illegale la Polizia fa le retate dentro i bordelli,

mentre dove è legale questo non succede.

In entrambi i casi il pappone prende parte dell'incasso.

 

Le due cose che la legalizzazione dovrebbe fare:

bloccare lo sfruttamento e tassare le prostitute

con la legge tedesca non succedono.

 

Il tuo contributo mette in crisi il mio punto di vista, il ché è un bene. Forse la situazione potrebbe essere più complessa di come la dipingevo: devo informarmi meglio se voglio continuare ad avere una opinione in merito.

Edited by wwspr
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A me sembra un po' il contrario: se si istituiscono dei bordelli legali e ben organizzati la gente comincerà a usufruire del servizio lecito e a preferirlo a quello illecito (prostitute sfruttate dalla criminalità), quindi la prostituzione illegale potrebbe non avere più un mercato o comunque potrebbe essere ostacolata.

In virtù di questo ragionamento non capisco la tua conclusione, elabora.

 

Chi traffica prostitute lo farà ugualmente, non rinuncerà al suo business. Vedrai se non salteranno fuori bordelli non in regola.

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Il tuo contributo mette in crisi il mio punto di vista, il ché è un bene. Forse la situazione potrebbe essere più complessa di come la dipingevo: devo informarmi meglio se voglio continuare ad avere una opinione in merito.

 

A chi lo dici.

Non sono certo diventato un abolizionista,

solo che la questione è più complicata di come credevo.

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Saramandasama

 

 

Dove la prostituzione è legale le prostitute non intendono mettersi in regola, perché nessuna vuole che sul proprio curriculum compaia "prostituta";

Ma questo vale per la prostituta "meteora", che magari si mette sul mercato per pagarsi gli studi, non certo per le prostitute career-oriented. E poi non è che su un curriculum uno debba mettere proprio tutti gli impieghi che ha svolto, no?

 

Una volta ho conosciuto una cassiera di un bordello australiano. Da quello che mi raccontava, lì i controlli sono severi, e diceva che non ci fossero molte opportunità per i papponi. Un bordello ben controllato è sempre auspicabile rispetto alla strada.

In ogni caso, le prostitute o gli gigolò nativi digitali la vetrina se la scelgono on-line oggidì..

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Beh intanto molte di loro non sono in regola, perché sono immigrate illegali

il chè succede anche in Australia perché l'ingresso nel paese per prostituirsi è

vietato, ma bisogna pur dire che l'Australia è bella isolata e protetta rispetto ai

flussi migratori clandestini, la Germania meno

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@Salamandro, io posso parlarti solo del dossier che ho letto sulla situazione tedesca.

 

L'assoluta maggioranza delle prostitute in Germania viene dall'Est Europa

e non sono nemmeno clandestine: vengono da Romania e Bulgaria.

E anche le prostitute tedesche che ci guadagnano a registrarsi, dal momento che non sono obbligate?

Non pagano neppure l'assicurazione sanitaria, perché è facoltativa e davvero cara.

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http://it.m.wikipedia.org/wiki/Prostituzione_nel_mondo#/media/File:Prostitution_laws_of_the_world.PNG

 

In Europa in pochi posti è regolamentata e cioè: Svizzera, Austria, Lettonia, Ungheria, Germania, Paesi Bassi ad esempio. I paesi dell'Europa occidentale sono nella nostra situazione ovvero prostituzione legale ma i bordelli sono illegali, perciò non è regolamentata.

Edited by Rotwang
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L'assoluta maggioranza delle prostitute in Germania viene dall'Est Europa e non sono nemmeno clandestine

 

Beh allora potrebbe essere anche una scelta razionale, però

 

Voglio dire se io sono rumeno e mi faccio la stagione a € 175 al giorno

nel bordello di Amburgo, che mi pago con le prime 4 marchette e tutto il

resto deve servirmi a vivere bene in Romania per i restanti 8 mesi

 

Ed io in Romania ho la copertura sanitaria e lì risiedo e verso i miei contributi

( ammesso che ) mi conviene massimizzare il profitto e lavorare semmai al nero

in Germania

 

Non sarebbe molto diverso dal fare la stagione come aiuto cuoco etc

 

Bisogna vedere se queste persone spostano la residenza e vogliono vivere in Germania

oppure se sono delle stagionali del sesso, che vivono e risiedono nei paesi di origine, ovvio

che dalla Germania se sto male mi piglio il Bus e torno a Bucarest, non è lo stesso che

essere a Sidney in mezzo all'Oceano

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Beh allora potrebbe essere anche una scelta razionale, però

 

Voglio dire se io sono rumeno e mi faccio la stagione a € 175 al giorno

nel bordello di Amburgo, che mi pago con le prime 4 marchette e tutto il

resto deve servirmi a vivere bene in Romania per i restanti 8 mesi

 

Ed io in Romania ho la copertura sanitaria e lì risiedo e verso i miei contributi

( ammesso che ) mi conviene massimizzare il profitto e lavorare semmai al nero

in Germania

 

Non sarebbe molto diverso dal fare la stagione come aiuto cuoco etc

 

Bisogna vedere se queste persone spostano la residenza e vogliono vivere in Germania

oppure se sono delle stagionali del sesso, che vivono e risiedono nei paesi di origine, ovvio

che dalla Germania se sto male mi piglio il Bus e torno a Bucarest, non è lo stesso che

essere a Sidney in mezzo all'Oceano

Per altro se lavori 4 mesi in Germania e 8 in Romania, le tasse e la contribuzione non le devi alla Germania ma alla Romania....
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A dire il vero non credo sia scontato, nel senso che

non esiste una legge europea sulla tassazione dei

cittadini UE che lavorano all'estero, il tutto è quindi

rimesso a trattati fiscali bilaterali fra i paesi coinvolti.

 

Fermo restando il fatto che con l'attuale mobilità interna all'UE

l'assenza di una norma generale è ( a mio avviso ) una follia.

 

Generalmente però il domicilio fiscale è fissato nel posto in cui

risiedi più di 6 mesi e vige il tendenziale divieto della cd doppia

imposizione fiscale, però ai fini di questa discussione dove entra

in gioco la scelta fra lavoro autonomo e subordinato, mi chiedo

cosa concretamente ci potrei guadagnare con il subordinato

 

Se non mi serve per il permesso di soggiorno, se non avrò mai

i contributi sufficienti ad una pensione se alla fine mi curo in Romania

etc non ho convenienza a pagare come se risiedessi in Germania

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diamine, certo che sono favorevole!

maggior controllo, igiene, sicurezza e cash all'erario

 

tolti però i bei vantaggi, non vedo una soluzione all'ingerenza e strapotere delle mafie

nel concreto, se sono capaci di far prostituire una ragazza, figurarsi se non possono farle aprire una partita iva

per poi impiegarla in degli stabili che il costruttore ha intestato al mafioso di turno che l'ha fatto costruire

certo, sarebbe tutto formalmente in regola.. per fare cassa, ma a quel punto faremmo soldi dallo sfruttamento

come si fa a contenere il problema?

 

voglio dire, le professioniste già di per sé generalmente ricevono a casa

se il problema è il rigurgito di donne sfruttate per la strada.. mettiamole al sicuro, ci sto

ma siamo certi che bastino un tetto e quattro mura?

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A dire il vero non credo sia scontato, nel senso che

non esiste una legge europea sulla tassazione dei

cittadini UE che lavorano all'estero, il tutto è quindi

rimesso a trattati fiscali bilaterali fra i paesi coinvolti.

 

Fermo restando il fatto che con l'attuale mobilità interna all'UE

l'assenza di una norma generale è ( a mio avviso ) una follia.

 

Generalmente però il domicilio fiscale è fissato nel posto in cui

risiedi più di 6 mesi e vige il tendenziale divieto della cd doppia

imposizione fiscale, però ai fini di questa discussione dove entra

in gioco la scelta fra lavoro autonomo e subordinato, mi chiedo

cosa concretamente ci potrei guadagnare con il subordinato

 

Se non mi serve per il permesso di soggiorno, se non avrò mai

i contributi sufficienti ad una pensione se alla fine mi curo in Romania

etc non ho convenienza a pagare come se risiedessi in Germania

 

Vero, però sono tutte uguali le convenzioni.... Cambiano per virgole, salvo rarissimi casi.

 

Comunque era solo per dire che secondo me queste congetture sono un po' distanti dalla questione di fondo che e regolamentare qualcosa che già esiste. E comunque un gioco in cui lo stato non può che finire a saldo positivo.

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Tutti sono favorevoli alla regolamentazione della prostituzione, purtroppo ci sono troppi interessi affinchè sia così, soprattutto perchè lo stato in fin dei conti ha sempre cercato di dare un mercato alle mafie.

Il Vaticano in tal contesto c'entra poco, l'opinione pubblica è da decenni favorevole alla regolamentazione del mercato della prostituzione ma non si è mai fatto nulla, è un dibattito assodato, il legislatore non si muove per altri motivi e nemmeno stavolta lo farà-

Cappio! Hai ragione! sono assolutamente d'accordo con te! Basti pensare che lo Stato stesso è mafioso!

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Sono anche io favorevole a legalizzare il fenomeno, credo che l'idea di fare delle zone a luci rosse regolamentate sia il meno peggio, anche se credo che ci saranno sempre delle forme illegali, alla fine è un modo gestire il fenomeno sicuramente miglore dell'andazzo attuale.

 

Tuttavia credo sia irrealistico pensare di eliminare il nero legato al fenomento del sesso a pagamento: le prostitute e degli escort per gay diciamo così "liberi pofessionisti" ricevono in casa dopo avere messo annunci su siti specializzati, se il loro lavoro venisse legalmente riconosciuto credo che si comporterebbero come qualsiasi idraulico o falegname: farebbero una fattura ogni 10 prestazioni ed il resto in nero anche perchè nella maggior parte dei casi hanno clienti "fidelizzati" con i quali impiegherebbero un attimo ad accordarsi per fare senza fattura con reciproco vantaggio di entrambi!

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Anche tu confondi la prostituzione , che da noi è legale, con lo sfruttamento che è reato. Intendiamoci sfruttare la prostituzione non significa farne un profitto eccessivo, basta guadagnare anche 10 centesimi sulla prostituzione altrui e si incappa nel reato. Il punto è oggi c è un paradosso , anche se sei un escort e lavori per annunci non puoi fatturare perché la professione non è illegale ma non è legalmente riconosciuta.......assurdo. diciamo che la montagna partorirà il topolino alla fine penso che la cosa si risolverà mettendo mano a questo paradosso ma la Merlin non si toccherà

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