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Per voi che cosa significa essere gay ?


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Volevo proporvi un argomento abbastanza complesso ma importante da definire. Scusate, ma dove sta scritto che essere omosessuale significa non essere maschile, o in un certo senso aver perso la propria mascolinità ? Io non sono proprio d'accordo ! Vi dico quello che penso io: appartengo ad un genere sessuale (CHE AMO ALLA FOLLIA !), e mi sento tale. Quindi per me, essere un uomo, e avere delle preferenze per il genere maschile, non significa affatto non essere più un uomo. Anzi, per me essere gay mi fa sentire ancora più uomo. E sono orgoglioso di dirlo. Per me essere gay significa essere l'apoteosi del maschio. E credo anche voi, perché noi amiamo ciò che siamo. Io voglio un uomo che sia un uomo, non una specie di ibrido (perdonate la parola). Io sono un maschio e non cambierei mai il mio sesso. Se uno non è contento di quello che è, cambi sesso. Che ne pensate ? La pensate come me ?

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Capricorno57

 

 

ma dove sta scritto che essere omosessuale significa non essere maschile

appunto, dove sta scritto?

 

 

Io voglio un uomo che sia un uomo, non una specie di ibrido
 

tu 6 libero di volere quello che vuoi senza offendere altri.

Non ha nessun significato, semplicemente a volte, qualche persona vorrebbe darglielo per sminuire l'altro, peccato che già ad aprir bocca per gettar disprezzo, falliscono.

Se per Ibrido poi intendi gli effeminati, il tuo 98 non ti proteggerà.

davydenkovic90

mah, già dall'avatar ti sei un po' fregato da solo

comunque sì, c'è chi è più effemminato, chi meno, ognuno è quello che è e ha i gusti che ha, punto e basta.

A volte veniamo ritratti dai media sempre nello stesso modo, cioè effemminati asessuati che si occupano di gossip, moda e organizzazione di matrimoni. E questo non va bene, ma pian pianino stanno emergendo anche in tv altri lati e altre sfaccettature dell'essere omosessuali, ad esempio mi viene in mente Will di Will&Grace, telefilm che va in onda già da molti anni, e quindi la gente comune sta iniziando a capire che i gay non sono per forza Malgioglio o Platinette o... Violetta?

Edited by davydenkovic90
purospirito

Ma il problema fondamentale non è cosa pensa la gente..... 

il punto è cosa pensano i gay... a leggere i vostri discorsi mi sento male...

però è anche vero che siete profondamente ignoranti, perchè questo si sistema educa in questo modo... spero ci sia sempre la voglia di migliorarsi e andare oltre i pregiudizi

Ma il problema fondamentale non è cosa pensa la gente..... 

il punto è cosa pensano i gay... a leggere i vostri discorsi mi sento male...

però è anche vero che siete profondamente ignoranti, perchè questo si sistema educa in questo modo... spero ci sia sempre la voglia di migliorarsi e andare oltre i pregiudizi

tzk tzk..

caro Puro, dopo tanti anni al Mieli ancora ti stranisci per ste cose??

ormai dovresti saperlo che non serve partire subito all'attacco al grido di "ignoranti"!!!

 

prova a metterla in positivo:

anche così: vi giro una bella definizione del significato di essere gay, ossia https://youtu.be/HeQw6fFGX9g

 

magari con questo tono riesci ad avere un dialogo co sto ranocchietto che cerca risposte (nonostante la foto profilo inquietante) e puoi aiutarlo a capirsi meglio, no?

Edited by freedog

Depilato é cosa buona é giusta.. U.u

 

 

Secondo me essere gay significa essere attratti dal proprio sesso, con tutto ciò che ne consegue.

Significa fare parte di una minoranza e combattere anche solo per dare un cazzo di bacio al proprio ragazzo, quando per tutto il resto del mondo é una cosa banale e scontata.

Significa avere una vita piú difficile in Italia ma anche una vita meno monotona e triste.

 

 

Se uno dice contro a chi é effemminato o si veste da donna secondo me ha problemi.

Edited by faby91

Per me essere gay significa essere un uomo che è attratto da altri uomini.

Secondo me chi si definisce gay, ma si concia da donna, ha invece problemi di identità di genere...l'orientamento sessuale in quei casi non c'entra nulla.

È esattamente quello che volevo dire !!!

purospirito

Lapalissiano. 

Che siate ignoranti non vi è dubbio! Tutti lo siamo, anche se avessimo la possibilità di fare milioni di esperienze e conoscenze rimarremo sempre ignoranti per qualche cosa... se il Mieli mi insegna qualcosa è sicuramente questo.... c'è sempre qualcosa da scoprire e con cui mettersi in relazione. 

 

Esempi pratici, viene mossa una considerazione su un avatar e quel tizio che fa, invece di difendere e renderci partecipi delle sue scelte, cambia avatar :pausa: 

Come dire, brutto frocio non devi più andare in giro per strada con i piercing e tutti ci cacciamo gli orecchini!  

 

Poi un uomo che ama un altro uomo è esattamente un uomo che ama un altro uomo. 

Quando quest'uomo diventa gay? Quando si inserisce in un discorso più ampio: chiamiamolo etichetta, categoria, comunità, ghetto... o come voi volete.

 

La persona è il frutto di una narrazione, sostiene la cultura queer, noi ci raccontiamo tramite le nostre esperienze, i bisogni, i sogni e i le pratiche... 

Se tu mi chiedessi che cosa è per te essere gay, che è ancora diverso da che tipo di gay sei, la mia risposta potrebbe raccontarti un mondo...

il mondo fatto dall'accettazione di me, dal mettermi in relazione rispetto a tutto ciò che è la dottrina del sistema, avere la consapevolezza di essere diverso da ciò che dovrebbe essere buono e giusto, ma che scopro che di diverso nell'essere buono e giusto non c'è niente. La diversità consiste in altro, nel percepirsi, nel viversi, nell'essere e nel relazionarsi.  

 

Un mio amico in viaggio per il mondo è sulla strada del ritorno e parla di essere ATTESO, da chi ci vuole bene... è un pezzo bellissimo che vi riporto integralmente. Vi fa capire qualcosa che è nel concreto dell'amare un altro uomo.  Ecco una delle cose che può voler dire essere gay.

 

<<Si, il sentirsi ATTESI: una delle esperienze più belle dell AMORE proprio perché si realizza solo quando qualcuno ha il coraggio di sentire la sofferenza della MANCANZA di ciò che è assente. 

Come suggerisce Platone: Amore è desiderio di ciò che manca.

Sa benissimo quanto sia importante tutto questo chi ha sperimentato, almeno una volta nella vita, il non sentirsi atteso da nessuno. Il guardarsi attorno e vedere che nessuno gli ha preparato e riservato un posto e allora si sentirà solo e dovrà fare tutto da se, per crearsi un proprio spazio vitale.

Penso all'esperienza di una persona gay nel nostro paese, alla mia di esperienza: NON SEI ATTESO DA NESSUNO. 
Non sei atteso dai tuoi GENITORI (che danno per scontato che tu sia etero), non sei atteso dai PARENTI (che ti domandano quando presenti la "ragazzina"), non sei atteso dai tuoi AMICI (che ti parlano solo di "femmine"), non sei atteso dallo STATO (che non ritiene i tuoi interessi meritevoli di tutela), non sei atteso dai programmi in TV ( cartoni e film non raccontano mai di amori gay), non sei atteso dalla GENTE per strada (che si stupisce quando vede due uomini amarsi e tenersi per mano).
Forse, l unico che veramente ti attende é l omofobo di turno, ma solo per farti del male.

Il sentirsi ATTESI fa parte delle meravigliosa esperienza dell'AMORE e credo tutti desideriamo sentirci amati.

Ti sei mai chiesto cosa può voler dire per un ragazzino gay, che sta costruendo la sua personalità, il vivere la sua vita nel segreto perché non si sente AMATO da nessuno, perché non gli è stato preparato un posto, perché non si sente atteso.
Il suo disagio alle domande imbarazzanti. 
Sai cosa vuol dire stare in silenzio e in solitudine perché ti domandi la ragione per cui il mondo intorno a te non è interessato a conoscerti per quello che sei. 
Oppure quando ti senti frustrato nel raccontare fatti che non sono veri come l ultima fidanzatina che hai avuto. 
Sai cosa vuol dire dover vivere due vite parallele? Avere due distinti profili facebook?
Sai cosa vuol dire indossare una MASCHERA che non ti piace ma che soprattutto non ti lascia respirare?

Sai cosa vuol dire tutto questo per un ragazzino?e anche per un adulto?

L ATTESA è una delle esperienze dell AMORE, e io sogno un mondo in cui ogni PERSONA possa sentirsi AMATA per il solo fatto di essere nata.

Io sto tornando a casa e sono felice perché mi sento AMATO dai miei affetti più cari che sentono la mia MANCANZA e per questo ATTENDONO Nicola ... a volto scoperto, senza maschere.>>

 

 

Buon cammino...

 

Volevo proporvi un argomento abbastanza complesso ma importante da definire. Scusate, ma dove sta scritto che essere omosessuale significa non essere maschile, o in un certo senso aver perso la propria mascolinità ? Io non sono proprio d'accordo ! Vi dico quello che penso io: appartengo ad un genere sessuale (CHE AMO ALLA FOLLIA !), e mi sento tale. Quindi per me, essere un uomo, e avere delle preferenze per il genere maschile, non significa affatto non essere più un uomo. Anzi, per me essere gay mi fa sentire ancora più uomo. E sono orgoglioso di dirlo. Per me essere gay significa essere l'apoteosi del maschio. E credo anche voi, perché noi amiamo ciò che siamo. Io voglio un uomo che sia un uomo, non una specie di ibrido (perdonate la parola). Io sono un maschio e non cambierei mai il mio sesso. Se uno non è contento di quello che è, cambi sesso. Che ne pensate ? La pensate come me ?

 

L'intero post mi ha fatto rabbrividire, ma quando ho letto quel "genere sessuale" ho capito che in realtà non sai di cosa stai parlando, quindi mi pare il caso di fare un minimo di informazione:

 

Ogni individuo possiede una IDENTITà SESSUALE.

L'identità sessuale si compone di 4 livelli indipendenti:

- sesso biologico;

- identità di genere;

- espressione di genere;

- orientamento sessuale.

Il sesso biologico indica ciò che ti ritrovi fra le gambe dalla nascita;

l'identità di genere indica chi ti senti e come ti collochi nello spettro maschio-femmina;

l'espressione di genere indica il modo in cui ti comporti, che può essere assimilato a uno o all'altro genere a seconda del contesto sociale e culturale in cui ti trovi;

L'ORIENTAMENTO SESSUALE indica chi ti piace, a chi ti senti attratto affettivamente e sessualmente.

 

Questi quattro livelli, ripeto, sono INDIPENDENTI fra loro e possono ritrovarsi combinati in INFINITI modi diversi in ciascun individuo (quindi, sì, può esistere un uomo omosessuale che abbia espressione di genere prevalentemente femminile, un uomo omosessuale che abbia espressione di genere prevalentemente maschile, un uomo eterosessuale che abbia espressione di genere prevalentemente femminile ecc ecc...).

 

Allego un'immagine riassuntiva:

Genderbread-Tradotto-ok-1024x649.png

 

E con questo credo di aver risposto in modo soddisfacente alla domanda iniziale, ma ti invito a informarti più approfonditamente perché ho riassunto brutalmente gli argomenti in questione, che mi pare siano di tuo interesse.

Edited by wwspr
Saramandasama

 

 

l'espressione di genere indica il modo in cui ti comporti, che può essere assimilato a uno o all'altro genere a seconda del contesto sociale e culturale in cui ti trovi;

Che significa essere assimilato? La mano spezzata, o il parlare al femminile? Quando si capisce che questa assimilazione si sta trasformando in un transito di genere? Di questo non c'è un'immagine riassuntiva?

Che significa essere assimilato?

"Assimilato" in questo contesto è sinonimo di "ricondotto", "identificato", "riconosciuto come proprio di".

 

La mano spezzata, o il parlare al femminile? 

Sì, è un possibile esempio.

 

Quando si capisce che questa assimilazione si sta trasformando in un transito di genere?

L'identità di genere è un altra cosa. Il genere nel quale ti identifichi e il modo in cui ti comporti non sono ambiti collegati: esistono donne cisgender mascoline e uomini cigender effeminati che però non desiderano affatto sottoporsi a una transizione (sono cisgender). Possono anche esistere donne transessuali (mtf) dall'atteggiamento mascolino o uomini transessuali (ftm) dall'atteggiamento effeminato. Sembra controintuitivo ma la cosa è semplicemente dovuta al fatto che siamo poco abituati a ragionare in termini di gradazioni e a compartimentalizzare l'identità sessuale perché siamo indottrinati dalla società eteronormativa che vorrebbe ridurre tutta la realtà in bianco e nero.

 

Di questo non c'è un'immagine riassuntiva?

Questa domanda mi fa supporre che l'intero commento sia ironico, ma ho risposto alle altre in buona fede.

Edited by wwspr

Quindi per me, essere un uomo, e avere delle preferenze per il genere maschile, non significa affatto non essere più un uomo. Anzi, per me essere gay mi fa sentire ancora più uomo. E sono orgoglioso di dirlo. Per me essere gay significa essere l'apoteosi del maschio.

 

Lo sai Peter che un uomo su 20 circa è gay? Prova a girare per strada pensando: "un maschio su 20 di quelli che vedo e gay" e prova a vedere quanti maschi vedi che sono ultraeffemminati, che camminano scheccando e che sono, in pratica, delle donne mancate: ce ne sono ma sono molto meno di 1 su 20, saranno forse uno su 100! Questo significa che la maggior parte dei gay non corrisponde allo stereotipo del gay come "uomo che non è uomo"; del resto basta andare in un locale o in una suna gay per vedere come le checche sono una minoranza.

 

Non so se essere gay sia l'apoteosi del maschio: ti posso però dire che io sono un uomo mooolto maschile, non parlo mai di moda, mi piacciono le macchine, mi vesto in modo poco curato,  amo abbuffarmi a tavola (e chi se ne frega della linea) ,non cammino sculettando, sono peloso ho una voce scura ma....... ma sono gay al 100% e, ... ma sì diciamocela tutta, non sono neppure un gay attivo e/o dominante anzi nell'intimità prediligo il ruolo passivo!

 

E come me ti posso dire che la maggior parte dei gay che ho conosciuto in vita mia tutto erano tranne che delle donne mancate. ;)

Omosessualità: Tendenza a rivolgere l’interesse libidico verso persone del proprio sesso, che può essere presente in forme e gradi diversi, ora latente e inconsapevole, ora manifesta e più o meno inibita o realizzata come pratica erotica.

In passato venivano utilizzati come sinonimi di o. termini – come inversione, pederastia, neofilia, uranismo, pedofilia, sodomia, androginia, transessualismo, travestitismo, ermafroditismo – che designano fenomeni e comportamenti differenti. Nel linguaggio comune, il termine omosessuale viene spesso sostituito da espressioni come gay o, nei paesi di lingua anglosassone, queer, che si riferiscono piuttosto a un’identità socio-politica e a uno stile di vita peculiare di alcuni individui omosessuali.

Gli studi di sessuologia riportano l’o. al concetto di identità sessuale, nell’ambito della quale sono distinguibili quattro componenti: il sesso biologico, l’identità di genere, l’orientamento sessuale e il ruolo sessuale sociale. L’o. riguarda solo la dimensione dell’orientamento sessuale: omosessuale, infatti, è colui che si sente eroticamente attratto da persone del suo stesso sesso.

Fonte: Enciclopedia Treccani

Cosa penso io:

1)Gli effeminati esistono ma il fenomeno non è correlato all'omosessualità.

2)L'effeminatezza e la mascolinità, rispettivamente in alcuni maschi e in alcune femmine, sono componenti della loro identità e in questo non c'è nulla da considerare anormale o da ridicolizzare.

3)Il transessualismo è una condizione psicologica a sé stante che non ha nulla che vedere con individui che nel loro modo di essere non si adattano alla perfezione a quello che in una società è considerato essere prettamente maschile o femminile. 

purospirito

Tutte queste definizioni, sono frutto di una ricerca...

In questi due anni di attivismo in associazione mi sono accorto di come sia davvero vasto il panorama lgbt e che apprenderne i presupposti è già un lavoraccio, ma si imparano davvero mille cose e hai un'orizzonte molto ampio, per meglio comprendere la realtà intorno a te!

 

Cosa significa essere gay... se ogni gay è una persona e ogni persona è diversa dall'altra, questa domanda ha circa tante risposte quante sono le persone non eterosessuali esistenti sulla Terra!!! 

LocoEmotivo

Per me non significa nulla: è così e basta.

 

Per me essere gay significa essere l'apoteosi del maschio.

Voi gay sarete pure l'apoteosi del maschio, ma noi bisessuali siamo il gradino evolutivo più alto  :music:  :music:  :music:

 

 

1)Gli effeminati esistono ma il fenomeno non è correlato all'omosessualità.

 

 

Questi quattro livelli, ripeto, sono INDIPENDENTI fra loro e possono ritrovarsi combinati in INFINITI modi diversi in ciascun individuo

 

Ecco, magari arrivare a questo punto è un'esagerazione.

C'è una correlazione tra sesso, identità, espressione e orientamento:

la maggior parte degli XY sono infatti maschi cisgender eterosessuali.

Magari non è vero che la maggioranza dei gay è effeminata,

ma da qui a ritenere che tra etero e gay ci sia la stessa percentuale di effeminati è esagerato.

Lo specchietto riassuntivo che si apre nella home page (post iniziale, ultimo non letto, ultimo commento) è piuttosto ingannevole.... mi sembrava strano che Almadel potesse sostenere che "gli effeminati esistono ma il fenomeno non è correlato all'omosessualità"....

Adesso mi si è svelato l'arcano... concordo con questo:

 

 

Magari non è vero che la maggioranza dei gay è effeminata, ma da qui a ritenere che tra etero e gay ci sia la stessa percentuale di effeminati è esagerato.

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