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Dentro o fuori l'armadio?


Dentro o fuori l'armadio?  

40 members have voted

  1. 1. Siete usciti allo scoperto o vi nascondete?

    • Ho fatto CO con quasi tutti
      15
    • Ho fatto CO solo con una ristretta cerchia di persone
      15
    • La mia omo/bisessualità è il mio segreto
      10


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Se avete fatto CO con quasi tutti (non avete problemi a dichiarare il vostro orientamento sessuale) specificate perché lo avete fatto e che importanza ha per voi il CO.

Per chi è dichiarato con solo una ristretta cerchia di persone: con chi siete dichiarati e perché proprio con loro?

Per chi ancora custodisce questo terribile segreto (omo/bisessualità): perché? Timore del giudizio altrui; non ritenete fondamentale, o addirittura ritenete stereotipica, la fase del CO; non vi sentite ancora pronti; qualsiasi altro motivo? 

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https://www.gay-forum.it/topic/29896-dentro-o-fuori-larmadio/
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Solo con un ristretta cerchia di persone. L'ho detto alle mie amiche dell'università e penso che ormai lo sappiano anche indirettamente alcuni miei compagni di corso con cui ho lavorato. Nel senso che non l'ho detto esplicitamente ma cmq hanno capito. 

Mi sono dichiarato con loro perché arrivato ad un certo punto dovevo dire qualcosa. Non ce la facevo più a tenerlo dentro era diventato un peso e con loro avrei potuto condividere questa mia parte. Uscire, fare commenti, insomma se volevo dare una svolta frocia alla mia vita era il momento giusto. Poi a due ore da casa tutto è molto più easy. Mentre a casa faccio sempre abbastanza fatica. 

Infatti è stato molto più difficile confidarmi con le mie amiche che in teoria dovrebbero essere quelle più intime. L'ho detto a tre persone in tre momenti diversi a distanze anche notevolmente diverse. Quando sono a casa ho una notevole difficoltà a sentirmi "libero". Ovviamente in famiglia non ne parlo. Neanche a mia sorella. Sai com'è delle volte al tg spunta qualche notizia gay, e mio babbo se ne esce con " quel finocchio, hanno fatto bene a picchiarlo". Ora dentro di me non credo che lui pensi veramente questo. Io spero che i miei genitori sotto sotto lo pensino che io sia gay. L'altro giorno mia mamma è uscita con una frase del tipo " ci nasconderai una ragazza, oppure un ragazzo al giorno d'oggi bisogna chiedere anche questo". Quindi nulla quando sarò pronto lo dirò anche a casa. Ma deve venirmi una profonda voglia che per il momento non c'è. 

Con nessuno. A casa non lo dico perchè se no finirei fuori, e senza valigie. Gli amici invece credo che li perderei tutti (quelli della mia compagnia, 6-7 persone, non intendo tutti quelli che conosco), mentre credo che i miei compagni di corso siano un po' più aperti, ma il problema è che se lo dicessi a qualcuno so che nel giro di pochi giorni lo verrebbero a sapere pure in famiglia... perciò evito, per ora

Quando sarò diventato indipendente lo sapranno e saluti

Dichiarato. All'inizio, quando ero più giovane, l'avevo detto ai miei amici che frequentavo. Un senso di liberazione. non dovevo più evitare di nascondere la persona, lei - lui, uno stress mentale in meno. Dopo un po', lo dissi anche a mia madre, non successe nulla di terribile anche se, ancora ci spera. Non potei farlo con mio padre perché morì anni prima. Non ho rapporto con i miei parenti, non si verificò mai l'occasione. Poi, ai mie compagni di classe. Ero in stato... Laviamo i panni sporchi.

Non dovevo più mentire.

Non dovevo più far credere d'interessarmi alle ragazze.

Potevo essere io.

Ora non lo sbandierano più in quella maniera. Lo dico se ritengo che sia un motivo. Non me ne esco fuori senza bisogno.

 

-ti piace il riso?

-con lo zafferano. Ah! Sono gay!

 

Cioè... No!

Anche al lavoro sapevano di me.

 

Meglio essere fuori. Ti rendi conto di aver più possibilità nelle relazioni. Di poter progettare una relazione sentimentale e quello che comporta.

Anche perché, se tu ti vuoi nascondere, non vedo perché nascondere anche l'altro!

Questo non dà stabilità ad un rapporto.

Anzi, diciamo, naturalezza al rapporto.

 

Evitare come la peste le "velate"!!!

Specialmente se hanno 25+ anni.

Fuori con gli amici e i genitori.

 

Cmq posso capire il doppio profilo Facebook. Al lavoro... Non si sa mai!

Dichiarato con tutti tranne alla mia sorellastra e a un vecchio amico che non vedo da un secolo... ora mi sento più libero un pensiero in meno e lo sanno anche i miei colleghi/amici e un mio collega che era stato il mio insegnante di sostegno mi ha aiutato a calmare mia madre che non la finiva più di rompermi le scatole dicendo: "ma era meglio se ti piacevano le ragazze" cosa che mi faceva voglia di prenderla insulti visto che non si comporta come una madre da quando è morto mio padre...

La cosa che mi spaventa di più parlarne con la mia sorellastra, se lei mi rifiutasse dovrei ricorrere a tutta la mia forza interiore per andare avanti... non mi sembra giusto non dire nulla anche perché ultimamente se si tira in ballo l'argomento ragazze cade il silenzio, e la cosa non mi piace per niente, adesso penso sicuramente è più di 4 mesi che non vado a trovarla per evitare l'argomento...

Non mi convince del tutto la contrapposizione che si dà per scontata tra l'essere dichiarati e l'avere un "segreto" e fingere di essere chi non si è. Esistono delle sfumature fra i due estremi della supervisibilità e della schizofrenia.

 

Io sono poco intraprendente, non mi pare mai il momento adatto di tirare in ballo la mia sessualià, ma non per questo considero il mio orientamento un segreto: se uno sconosciuto mi chiedesse qual'è il mio orientamento sessuale gli risponderei sinceramente senza problemi.

In effetti se gli altri prendessero l'iniziativa sarebbe tutto più facile :/

 

Il CO porta sicuramente dei benefici alla qualità della propria vita, ma non credo che sia di per sé fondamentale ed è in un certo senso degradante se vissuto come un obbligo, in quanto frutto della mentalità eteronormativa che vorrebbe tutti non lgbt di default, per cui si deve specificare di essere lgbt nel caso in cui non si rientri in quel canone. Se io sono lgbt non devo sentirmi in obbligo di fartelo sapere e tu non dovresti dare per scontato che io non lo sia.

Edited by wwspr

 

 

Se io sono lgbt non devo sentirmi in obbligo di fartelo sapere e tu non dovresti dare per scontato che io non lo sia.

 

Sinceramente non mi pare drammatica la "presunzione di eterosessualità"

dal momento che "loro" sono il 97% della popolazione.

La cosa non è necessariamente correlata con l'omofobia.

 

Intendo dire che se le persone avessero davvero la sensibilità di non considerare tutti etero,

allora avrebbero anche la sensibilità di non scandalizzarsi di fronte a un coming out.

 

Il problema non è se la zia ci chiede: "Hai la ragazza?" invece di "Stai con qualcuno?"

Il problema è la faccia che fa quando rispondiamo: "Sto con Massimo"

(o in generale il fatto che si impicci della nostra vita privata)

io la prima volta che mi sono dichiarato è stato con tre delle mie più care amiche,inizialmente mi spacciai per bisessuale per testare le loro reazioni poi pochi giorni  dissi loro proprio di essere gay.Da li il percorso verso gli altri è stato più o meno senza ostacoli,è venuta mia madre e indirettamente tutta la famiglia l'ha saputo perchè è una pettegola!

Io sentivo il bisogno di dirlo,di non dovermi giustificare quando uscivo con qualcuno e poi arrivavano le solite domande: hai la ragazza? esci con una ragazza? Insomma la prima persona che ho mai portato a dormire a casa mia era un ragazzo,l'avrebbero capito prima o poi ho solo accellerato le cose

LocoEmotivo

Io sono una persona molto riservata, uno che praticamente non racconta niente di sé (non solo in ambito sessuale, quindi): sono dichiarato con quelle poche persone che hanno un minimo di accesso alla mia vita, e fatte le debite proporzioni mi sono dichiarato praticamente con tutti.

Il resto del mondo, semplicemente, non esiste.

Capricorno57

Feci CO tra l'89 e il 91 con parenti, amici, colleghi di lavoro e di hobby

perchè, essendo abbastanza conosciuto qui in giro, non potevo e non volevo nascondermi dietro fili d'erba.

L'importanza del "venir fuori" consiste nel grado di libertà e di fiducia in me che ho raggiunto, grazie alla favorevole e generale accoglienza dei sopra detti parenti amici colleghi. Mamma a parte...

Per ora sono dichiarato solo con i miei, ho paura di dirlo agli amici perchè ho paura di perderli :(

Da un po' di tempo però sento di volerlo dire, soprattutto quando saltano fuori i discorsi sulle ragazze

o sui "froci" (dicono così perchè sono abituati, non per reale omofobia, almeno credo)... Poi però mi blocco ricordandomi dei rischi che si corrono :\

 

 

Non mi convince del tutto la contrapposizione che si dà per scontata tra l'essere dichiarati e l'avere un "segreto" e fingere di essere chi non si è. Esistono delle sfumature fra i due estremi della supervisibilità e della schizofrenia.

 

Alla parola "segreto" non davo un'accezione negativa. Era solo un modo per dire che nessun altro a parte se stessi è a conoscenza della propria omo/bisessualità.

 

 

 

Io sono poco intraprendente, non mi pare mai il momento adatto di tirare in ballo la mia sessualià, ma non per questo considero il mio orientamento un segreto: se uno sconosciuto mi chiedesse qual'è il mio orientamento sessuale gli risponderei sinceramente senza problemi. In effetti se gli altri prendessero l'iniziativa sarebbe tutto più facile :/

 

Non mi è chiaro se hai scelto la prima opzione perché non avresti alcun problema a dichiararti, oppure la terza in quanto ancora nessuno sa della tua sessualità poiché non si è ancora presentato il momento giusto per parlarne.

Non mi è chiaro se hai scelto la prima opzione perché non avresti alcun problema a dichiararti, oppure la terza in quanto ancora nessuno sa della tua sessualità poiché non si è ancora presentato il momento giusto per parlarne.

 
Non ho risposto perché di fatto non sono dichiarato ma non mi ritrovo affatto nell'opzione "la mia omo/bisessualità è un segreto". In quanto topic starter preferiresti che selezionassi ugualmente quella voce?
 

Sinceramente non mi pare drammatica la "presunzione di eterosessualità"

dal momento che "loro" sono il 97% della popolazione.

La cosa non è necessariamente correlata con l'omofobia.

 

Su quel 3% da te preso in considerazione avrei molto da ridire dal momento che credo che se andiamo a aggiungere, oltre agli uomini gay, anche tutte le altre persone lgbtiq+ e dispersi vari nello spettro bisessuale la stima lieviterebbe, e non di poco!

 

D'accordo sull'equazione: eteronormatività =/= omofobia, ma la cosiddetta "presunzione di eterosessualità" è comunque una castrante forma di violenza psicologica perché pone sulle spalle degli individui delle aspettative, che essi potrebbero tradire, sentendosi quindi in obbligo di dichiararsi. E questo non è giusto né salutare, a mio avviso. 

Edited by wwspr

 

 

Non ho risposto perché di fatto non sono dichiarato ma non mi ritrovo affatto nell'opzione "la mia omo/bisessualità è un segreto". In quanto topic starter preferiresti che selezionassi ugualmente quella voce?

 

Ovviamente sei libero di non partecipare al sondaggio e di esprimere semplicemente la tua opinione, però ripeto che la terza opzione equivale semplicemente a: "Non sono ancora dichiarato con nessuno".

 

 

u quel 3% da te preso in considerazione avrei molto da ridire dal momento che credo che se andiamo a aggiungere, oltre agli uomini gay, anche tutte le altre persone lgbtiq+ e dispersi vari nello spettro bisessuale la stima lieviterebbe, e non di poco!

 

Non sei la prima persona che ha una simile percezione.

Dal rapporto Istat del 2011 un milione di persone si dichiara gay o bisex

e altri due milioni hanno provato esperienze, attrazione o innamoramento

per persone dello stesso sesso pur considerandosi etero: a sommarli tutti siamo al 5%.

Transessuali e intersessuali sono uno Zero virgola.

Io non sono dichiarato con nessuno.

Ho accettato solo da poco la mia omosessualità e non sono ancora pronto a parlarne con qualcuno della mia vita di tutti i giorni.

Sono sicuro che lo farò un giorno, probabilmente neanche troppo lontano, ma ora come ora preferisco godermi gli anni di liceo che mi restano (cioè solo un altro oltre a quello in corso) senza rotture di palle dovute ad un eventuale coming out con gli amici o la famiglia.

In realtà, anche se potrebbe sembrarvi contraddittorio con quanto ho scritto qui sopra, ho una sorta di idea per un primo coming out già per questa estate.

Infatti durante le vacanze mi vedrò con un mio amico (un tempo era praticamente il mio migliore amico, ma abitando lontani il legame si è affievolito) e pensavo di parlargliene.

Questo perchè, abitando lui a Torino e non conoscendo nessuno degli amici che ho a Milano, anche in caso di una reazione negativa non passerei troppi problemi e la mia vita "normale" non cambierebbe.

L'unica che mi frena è la paura di troncare definitivamente la nostra amicizia.

posso fare una domandina a tutti quelli ancora non dichiarati?

mettiamo che un giorno vi capita il colpo di fulmine e BAM!

innamorati cotti -ricambiati-, trottolini amorosi e pucci pucci vari.

 

Che farete?

lo griderete al mondo o preferirete tenervi tutta sta felicità sempre chiusa nell'armadio?

Io non sono dichiarato..... O meglio, l'ho detto a due persone, ma sono vecchi amici che non vedo più da molto perché sono andati all'estero o in un'altra regione e che incontro solo d'estate in qualche occasione...... e lo sa anche una mia cugina romana con cui chiacchiero ogni tanto su Whatsapp, ma anche lei è lontana....

Il mio migliore amico, la mia migliore amica, gli altri amici/conoscenti, mio fratello e mia sorella non sanno niente.

È proprio come se non l'avessi mai detto a nessuno e la cosa peggiore è che, nonostante non sia mai stato con una ragazza, credo che pochi si siano fatti dubbi su di me...

Prima o poi lo dirò anche perché mi rendo conto che è necessario.

Per adesso non ne ho parlato perche non so come introdurre l'argomento, come parlarne e perché ho paura di perdere questi amici.......che mi inizino a vedere diversamente

E non so a chi dirlo per primo. Il mio migliore amico lo sto vedendo poco, ma se scopre che lo dico prima alla mia migliore amica lui si offende di sicuro

 

posso fare una domandina a tutti quelli ancora non dichiarati?

mettiamo che un giorno vi capita il colpo di fulmine e BAM!

innamorati cotti -ricambiati-, trottolini amorosi e pucci pucci vari.

 

Che farete?

lo griderete al mondo o preferirete tenervi tutta sta felicità sempre chiusa nell'armadio?

Se capita che mi innamoro e si rende obbligatorio che lo dica perché il rapporto funzioni allora penso che sarei capace di dirlo a tutti..... ci sarebbe un motivo sensato e avrei il supporto di qualcuno a me vicino Edited by Timiga

posso fare una domandina a tutti quelli ancora non dichiarati?

mettiamo che un giorno vi capita il colpo di fulmine e BAM!

innamorati cotti -ricambiati-, trottolini amorosi e pucci pucci vari.

 

Che farete?

lo griderete al mondo o preferirete tenervi tutta sta felicità sempre chiusa nell'armadio

mi rivelerei, e presenterei la persona che amo a quelli che ritengo importanti per me. In ogni caso però non sbandiererei il mio essere gay ai quattro venti gridandolo in mezzo alla strada,semplicemente, non lo nasconderei più.

posso fare una domandina a tutti quelli ancora non dichiarati?

mettiamo che un giorno vi capita il colpo di fulmine e BAM!

innamorati cotti -ricambiati-, trottolini amorosi e pucci pucci vari.

 

Che farete?

lo griderete al mondo o preferirete tenervi tutta sta felicità sempre chiusa nell'armadio?

 

Sarebbe l'ideale! Avrei un motivo non pretestuoso per tirare in ballo il fatto che sono gay.

Ma se non si è dichiarati si è meno visibili, e se si è poco visibili è più difficile trovare un ragazzo.

E qui il cerchio si chiude in un circolo vizioso.

Edited by wwspr
Se avete fatto CO con quasi tutti  specificate perché lo avete fatto e che importanza ha per voi il CO.

 

 

Ho fatto coming out le prime volte con alcuni amici. All'inizio era una cosa tipo "ehi, devo dirti una cosa... ecco... ehm.." 

e così via. Poi è diventata una cosa molto più naturale e spontana.

Quando si parla di relazioni, di ragazzi o ragazze, di serate, di qualsiasi cosa,

il fatto che io sia gay può venire fuori, e non sto lì a calibrare le parole per non farlo capire.

 

Perché l'ho fatto? Per sentirmi libero di parlare in modo sincero.

 

Che importanza ha per me il CO? È importante non tanto perché si dice di essere gay, ma perché si nega di essere eterosessuali.

Una delle cose che sento più spesso in merito al coming out è ma la sessualità è una cosa che riguarda solo me.

Visto che le persone partono sempre dal presupposto che tutti siano eterosessuali,

se non fai coming out con i tuoi amici non stai semplicemente trascurando un dettaglio

ma stai acconsentendo ad una precisa interpretazione della tua vita e dei tuoi sentimenti.

Vediamo, in sintesi

A 16 verso me stesso, ma solo verso i 21 ho concluso effettivamente la fase, da qua in poi ho iniziato il seguente percorso :
Iscrizione a questo ed un altro Forum
2 Telefonate al telefono amico dell'Arci
Incontro dal vivo con una mamma molto più aperta della mia, conosciuta tramite uno dei Forum, prima persona con cui ne ho parlato di persona e con cui ancora mantengo un bel rapporto.
Ovviamente le persone con cui ho creato dei legami tramite Forum, non li definisco C.o., ma ho avuto modo di instaurare diverse amicizie in questi ultimi 4 anni con diverse persone, non solo omosessuali, che già sapevano dal primo momento.
Il primo vero C.o. l'ho fatto con una mia compagna di università, arrivai a fidarmi talmente tanto che decisi di dirglielo una mattina prima del corso ... Il giorno prima gli avevo inviato un vago messaggio delirante, sul riferirle un qualcosa di "importante" >>>>>> reazione : mi disse di suo fratello, anche lui lo era ( lo avevo intuito quando ero andato a trovarla a casa ma son dettagli u.u ) e che aveva avuto una cotta per me, ricordo vagamente qualche accenno a certi sogni.
Un mio amico etero che conoscevo da quando avevo 14 anni è stato il secondo, dopo una sorta di litigio che non coinvolgeva direttamente me, ma ero comunque presente al fatto, ho deciso di svuotare il sacco, perché ero stanco di parlare al femminile e di mentire .... esito positivo, anche se inizialmente era incredulo ... ad oggi, con lui, ho finalmente un rapporto totalmente sincero ( che era ciò che più mi interessava ottenere ) ... a volte, ancora, mi fa 200 domande e si preoccupa ogni volta che deve fare qualche battuta sul tema o addirittura arriva a giustificare e a scusarsi per qualche commento di qualche altro suo amico ( poco serve ricordargli che non mi interessa, tanto le battutone di quel genere scappano spesso in certe compagnie ... almeno una volta ad uscita esce fuori l'argomento Gay lol ).
Parenti : 0
Dovrei riuscire a dirlo a mia madre, ho iniziato una lettera ma non so bene quando la finirò -.-', però, indipendentemente da ciò, non ho molto interesse a dirlo esplicitamente anche a mia sorella o a mio padre, anzi zero ... diciamo che una volta che sarà chiaro a mia madre, potranno benissimo arrivarci da soli ... specificando ulteriormente, non mi preoccupano eventuali reazioni negative da parte loro, ormai credo di essere paralizzato a causa della figura più importante della mia vita, mia madre ...
La mia situazione oltretutto è alquanto ipocrita Xd e inusuale, frequento da Aprile 2014 il Cig Arcigay MIlano, in più tramite la sezione GruppoGiovani ho partecipato a diversi eventi ... più volte ho sbadatamente lasciato in giro volantini vari, tra cui anche alcuni di associazioni sportive come ad esempio l'A.T.omo ma niente O_o ... una volta ho anche scaricato uno di quei cuori rossi con un uguale bianco in mezzo per portarlo ad una manifestazione e mia madre non solo si è appropriata del foglio, ma negli spazi bianchi ha scritto una dedica per mio padre, visto che era San Valentino -.-, oppure vediamo per i miei 24 anni, in un momento di follia condita di innocenza, decisi di voler realizzare una torta arcobaleno, mi aiutò a farla, anzi diciamola tutta, l'ha realizzata lei lol ... più volte l'ho stuzzicata affrontando l'argomento, utilizzando diversi canali esterni, come notizie in tv o conoscenti omosessuali, ma sempre la solita chiusura e tanto scoraggiamento da parte mia... una volta guardando il C.o. di due omosessuali gemelli, rimase scandalizzata quando gli dissi che avrebbe potuto farmi uguale a quei due -.-, ma io mi riferivo al fatto che erano boni boni lol .. la riprendo spesso, ogni volta che critica un qualcosa che non comprende a pieno ...
Inoltre, ho un paio di amiche che vedo spesso ( una lesbica e una etero ) e che i miei conoscono, siccome poi non specifico gli affari dei miei amici, probabilmente li indirizzo automaticamente ancora verso il loro mondo magico di battutine allusive ... magari mi piace troppo vivere in questa sorta di limbo eterno.
Ah si, mia zia dovrebbe saperlo già da un pezzo, soprattutto dall'estate passata, dove mi ha torturato ( anzi mi hanno torturato, anche una sua amica partecipava ) per sapere il nome del mio ex ( in estate non era Ex ) .... scioccamente gli ho dato due lettere fondamentali, la G come prima lettera e come quarta la C .... dopo tentativi del tipo Giacinta, Gioconda, Giacomina e non so che altro O_O, ebbene, dopo ciò ha più volte tuonato con Giacomo, mentre mia madre sta ancora a sognare ...
Ci sono così vicino e anche così lontano.

LocoEmotivo

posso fare una domandina a tutti quelli ancora non dichiarati?

mettiamo che un giorno vi capita il colpo di fulmine e BAM!

innamorati cotti -ricambiati-, trottolini amorosi e pucci pucci vari.

 

Che farete?

lo griderete al mondo o preferirete tenervi tutta sta felicità sempre chiusa nell'armadio?

Esattamente il mio punto di vista.

Amor tussisque non celantur, ma soprattutto voglio godere la mia felicità e la mia gioia in tutti i modi possibili. Anche i più beceri.

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