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Omofobia e omosessualità repressa


lorenk

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il primo ha ovviamente dietro la religione, e l'odio per gli ebrei che non hanno riconosciuto gesù come il messia. Ed è scoppiato nel suo apice col nazismo semplicemente attraverso l'identificazione di un capro espiatorio per tutta la povertà, e i problemi che affliggevano la Germania.

I gay furono presi di mira, non tanto perché andavano contro i dogmi cristiani (come invece è pensiero di molti gruppi religiosi negli US adesso), quanto piuttosto sminuivano l'ideale di uomo maschile e ariano.

Entrambe le affermazioni sono false.

La prima è addirittura surreale.

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io non affiancherei l'antisemitismo nazista con l'omofobia nazista, per il fatto che ebbero cause diverse. il primo ha ovviamente dietro la religione, e l'odio per gli ebrei che non hanno riconosciuto gesù come il messia. Ed è scoppiato nel suo apice col nazismo semplicemente attraverso l'identificazione di un capro espiatorio per tutta la povertà, e i problemi che affliggevano la Germania. I gay furono presi di mira, non tanto perché andavano contro i dogmi cristiani (come invece è pensiero di molti gruppi religiosi negli US adesso), quanto piuttosto sminuivano l'ideale di uomo maschile e ariano. e in tutte le culture, anche quelle che accettavano l'omosessualità (antica Roma, Grecia), vi era comunque il disprezzo per il parter passivo.

 

Alla radice però mi sembra che ci siano state sempre convinzioni che in Europa avevano le radici nella dottrina cristiana anche se, più alla lontana, non necessariamente erano  di origine cristiana o almeno lo erano solo in parte:

l'ostilità contro il Giudaismo fu già dei Greci e dei Romani anche se i Cristiani poi ci aggiunsero il deicidio;

la condanna di azioni sessuali sterili si legge già nelle Leggi di Platone anche se i Cristiani poi ci aggiunsero il crisma divino.

 

D'altronde, se la condanna nazionalsocialista dell'omosessualità fosse stata solo dovuta a ragioni di difesa della "virilità ideale ariana" ed al conseguente disprezzo del partner passivo, non si capisce perché nella condanna siano stati compresi anche gli omosessuali attivi.

 

 

 

 

 

e in tutte le culture, anche quelle che accettavano l'omosessualità (antica Roma, Grecia), vi era comunque il disprezzo per il parter passivo.

 

Questo non è corretto, almeno nel caso della Grecia arcaico-classica, dove il partner passivo (eromenos) era apprezzato proprio in quanto passivo sia fisicamente, sia eticamente, sia culturalmente, anzi, la dignità socio-culturale dell'omoerotismo, che era perfino superiore a quella dell'eteroerotismo, aveva ragione d'essere proprio nella recettività fisico-psicologica dell'eromenos (che era sempre il più giovane della coppia) rispetto all'erastes (che era sempre il più vecchio), recettività che era strettamente funzionale alla finalità pedagogica dell'omoerotismo.

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I gay furono presi di mira, non tanto perché andavano contro i dogmi cristiani (come invece è pensiero di molti gruppi religiosi negli US adesso), quanto piuttosto sminuivano l'ideale di uomo maschile e ariano. e in tutte le culture, anche quelle che accettavano l'omosessualità (antica Roma, Grecia), vi era comunque il disprezzo per il parter passivo.

 

Gli omosessuali attentavano all'equilibrio demografico della Germania ( affermazione latamente

riferibile anche a Mussolini anche se in Italia non si parlava esplicitamente di piaga omosessuale

ma di celibato ) furono accusati di introdurre un principio erotico in uno stato di uomini, antimeritocratico

e corruttivo di ogni rendimento ( questo lo disse Himmler ) infine l'omosessuale veniva ritenuto vigliacco

e psichicamente malato ( sempre Himmler con riferimento ai gay...interrogati, evidentemente riteneva

dovessero confessare spontaneamente Lol ) oltreché ricattabile ( anche questo vero, ma in virtù della

criminalizzazione dell'omosessualità, non certo a causa dell'omosessualità )

 

E' vero che soprattutto Himmler riteneva fondamentale il ruolo del Cristianesimo nell'aver diffuso l'omosessualità

 

Quel che si può dire è che NONOSTANTE la Germania fosse la culla della cultura l'omosessualità

era un crimine PRIMA dell'avvento del nazismo, per ragioni che forse possono essere ricondotte alla

religione cristiana, ma questo rese solo più accettabile al tedesco medio l'omofobia nazista esattamente

come l'antigiudaismo rese accettabile l'antisemitismo

 

Però l'antisemitismo nazista e l'omofobia nazista hanno scarsa parentela con ciò che li precedeva

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aver bullizzato qualche gay in una qualche fase della loro adolescenza

io l'ho fatto  :fie:  :fie:  non bullismo vero e proprio... ma più volte ho preso in giro un mio compagno di classe... che coglione che sono stato  :banghead:  :banghead:  :banghead:

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Io alle elementari ho fatto battute piuttosto cattive su un ragazzo di un'altra classe molto effeminato... confesso! Però sempre in assenza dell'interessato...quindi non penso si possa considerare bullismo... poi sono cresciuto...e al liceo mi limitavo a sorridere forzatamente alle battute degli altri... all'università ho smesso anche di sorridere e facevo la faccia seria volgendo lo sguardo dall'altra parte... e alla fine dell'uni ho fatto CO ! 

 

Comunque concordo col fatto che spesso gli omofobi non sono affatto gay repressi...ma semplicemente dei coglioncelli insicuri, immaturi e conformisti (nell'accezione negativa del termine)

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il primo ha ovviamente dietro la religione, e l'odio per gli ebrei che non hanno riconosciuto gesù come il messia. Ed è scoppiato nel suo apice col nazismo semplicemente attraverso l'identificazione di un capro espiatorio per tutta la povertà, e i problemi che affliggevano la Germania.

 

Mein Kampf, parte I, capitolo II.

 

I gay furono presi di mira, non tanto perché andavano contro i dogmi cristiani (come invece è pensiero di molti gruppi religiosi negli US adesso), quanto piuttosto sminuivano l'ideale di uomo maschile e ariano.

 

L’ideale di uomo maschile si ritrovava nelle SA di Röhm.

Un’omosessualità virile contrapposta a quella teorizzata da Hirschfeld (Ulrichs).

Tollerata e protetta malgrado l’esistenza del paragrafo 175.

Nel ’33 le nuove politiche demografiche non avevano toccato le SA.

 

La notte dei lunghi coltelli ha segnato il definitivo - drastico - cambiamento.

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L’ideale di uomo maschile si ritrovava nelle SA di Röhm. Un’omosessualità virile contrapposta a quella teorizzata da Hirschfeld (Ulrichs).

 

La cosa divertente è che uno dei motivi che Himmel

usò contro gli omosessuali (per fare fuori Roehm, ovviamente)

era proprio che l'omosessualità corrompeva i più virili.

Che problema sarebbe stato per l'eugenetica nazista

se a non volersi riprodurre fossero stati i più effeminati e deboli?

Nessuno, anzi.

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corrompeva i più virili.

 

Non i più virili....i giovani

 

L'idea non era neanche molto originale, si riteneva

che vi fosse un comportamento omosessuale correggibile

in età adolescenziale e poi gli omosessuali incorreggibili

o degenerati che costituivano un pericolo per lo stato e la

gioventù 

 

Il degenerato andava eliminato in quanto corruttore

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Himmler, almeno inizialmente, non era ostile nei confronti dell’omosessualità, tutt’altro.
Malgrado l’antipatia per Röhm e le SA sembrava condividere il punto di vista di Blüher,
salvo poi smentire in un discorso nel ’37 (da cui le citazioni di @@Hinzelmann sono tratte).

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Anch'io penso che affermare che l'omofobia nasca da un'omosessualità repressa sia sbagliato, questo può essere vero in pochi casi. La nascita dell'omofobia a mio avviso è strettamente legata alla religione (almeno nei Paesi occidentali), che ha stigmatizzato l'omosessualità per due millenni. Il perpetuarsi di pregiudizi e atti ostili nei confronti dell'omosessualità è semplicemente dovuto all'ignoranza di molta gente.

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La nascita dell'omofobia a mio avviso è strettamente legata alla religione (almeno nei Paesi occidentali), che ha stigmatizzato l'omosessualità per due millenni.

Ma.....

a parte che, se vogliamo considerare i precetti religiosi biblici, i millenni dovrebbero essere almeno 2,6, comunque ci sarebbe da stabilire quanto sia corretto usare il termine moderno "omosessualità" per l'oggetto di quelle antiche stigmatizzazioni, se non altro per l'ambiguità del termine stesso che può indicare sia un semplice atto occasionale ed effimero di piacere sessuale tra persone dello stesso sesso senza implicazioni affettive sia un'affettività duratura e consapevole con annesso un possibile, ma non necessario piacere sessuale.

 

D'altronde c'è ambiguità anche nella stigmatizzazione religiosa, perché quella cristiana, pur rifacendosi dottrinalmente alla stigmatizzazione biblico-giudaica, in realtà ebbe origini diverse, dipendendo dalla tradizione filosofica ellenica, soprattutto da quella socratico-platonica.

 

In effetti la condanna biblico-giudaica dell'omosessualità (ma sarebbe meglio essere più precisi e chiamarlo omoerotismo) ha soprattutto, se non esclusivamente, una connotazione di salvaguardia dell'integrità fisico-psichica dell'uomo maschio ed adulto soggetto autonomo di diritti e di doveri nell'ambito della comunità politico-religiosa:

in quest'ottica il problema è solo di evitare che l'uomo (nel senso suddetto di maschio adulto libero e "civis") non faccia la donna, non si degradi cioè rispetto al suo status politico-sociale.

 

Viceversa la condanna ellenico-cristiana, al di là dell'apparente e costante riferimento biblico-giudaico, ha soprattutto se non esclusivamente una connotazione di salvaguardia della purezza, in senso anticarnale, antimateriale, antiterreno, antimortale, dell'anima creata da un dio come immortale e spirituale, purezza che il piacere sessuale, essendo eminentemente carnale, materiale, terreno, effimero, inevitabilmente insidia ed inquina:

in quest'ottica il problema è di evitare che chiunque faccia parte del genere umano e sia pertanto provvisto di un'anima di creazione divina, quindi anche non maschio, non adulto, non libero, non "civis", degradi la purezza spirituale originaria della sua anima con atti corporeo-sessuali (quindi non solo omo, ma anche eterosessuali) che abbiano finalità diversa dalla sola ammissibile nell'ordine naturale del creato, che è quella riproduttiva della specie umana.

 

Perciò, se anche vogliamo usare per semplicità le stesse parole, cioè omofobia ed omosessualità, dobbiamo però renderci conto che esse comprendono sia comportamenti sia riflessioni intorno ai comportamenti alquanto diversi e dunque, anche ammettendo che ci possa essere talvolta un'origine omosessuale dell'omofobia, riesce difficile pensare che si possa farne una regola anche solo prevalente.

Edited by Mario1944
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smentire

 

Perchè esista una smentita deve esistere una fonte scritta precedente in cui diceva il

contrario non basta  dire che "sembrava condividere" 

 

Il punto è che Bluher ed i gay nazisti si illudevano di aver formulato una teoria omosessuale

che potesse essere condivisa da Himmler e che fosse compatibile con il nazionalsocialismo

ma in realtà fino al 1934 ci si limitò a smentire l'omosessualità di Rohm come fandonia inventata

dagli Ebrei per screditare il nazismo, non si disse affatto che le teorie di Bluher fossero accettabili

 

Nel 1933 si attacca l'ala socialdemocratica e giudaica del movimento omosessuale tedesco, nel

1934 si attaccano i gay nazisti e si modifica il paragrafo 175 in modo tale da poter arrestare gli

omosessuali in modo arbitrario e massiccio ( diventa perseguibile il tentativo di seduzione, quindi

è possibile arrestare e condannare gli omosessuali nei luoghi di adescamento ) questo consentirà

l'arresto di circa 100.000 omosessuali, nel 1936 viene istituito l'Ufficio centrale del Reich per la lotta

all'omosessualità e all'aborto etc

 

Questi sono i fatti

 

Sotto il profilo ideologico si può invece dire che alla luce del discorso di Himmler del 1937 l'omofobia

nazista fu un'omofobia secolarizzata, figlia della cultura positivista e "scientifica" del tempo e non di

stampo religioso ( come d'altronde lo fu pure l'omofobia comunista )

 

Tanto è vero che si arrivò anche a dei tentativi di "sperimentazione di cura" ( che ovviamente si

tradussero solo in torture )

http://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Peter_Vaernet

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@@Hinzelmann, Röhm era un omosessuale dichiarato dal ’25, era anche risaputo che i vertici delle SA erano perlopiù omosessuali.

Le critiche della stampa non mancavano, ma le SA godevano della protezione di Hitler e Röhm stesso non rinnegò.

Le SA di Röhm erano la concretizzazione delle idee della Gemeinschaft der Eigenen prima ancora di quelle di Blüher.

La tolleranza in tal senso di Hitler e Himmler non può essere trascurata, anche senza una specifica approvazione.

L'attacco all'Istituto di Hirschfeld da parte delle SA può essere considerato un atto ostile nei confronti di un certo tipo di omosessualità.

La notte dei lunghi coltelli un riflesso di una necessità politica incalzante.

L’indurimento del paragrafo 175 una delle conseguenze dell’allontanamento da certe idee.

Ovvio che ciò si sia tradotto in un’ecatombe per gli omosessuali, ma il Nazionalsocialismo, che piaccia oppure no, annovera tra i suoi fondatori più di un omosessuale.

Edited by SkeezyBoy
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Non intendevo negare l'esistenza di gay nazisti, anzi l'ho affermata io per primo

nego invece ciò che tu pretenderesti essere vero, cioè che vi sia stata vicinanza

reale fra il nazionalsocialismo e le idee dei gay nazisti sull'omosessualità, questa

è stata solo una illusione totale e tragica

 

E' una esigenza molto sentita fra i gay neonazisti, per ovvie ragioni; ma non regge al

vaglio dei fatti storici

 

Negare l'omosessualità di Rohm a fronte di attacchi politici non significa avallare

la sua omosessualità o la sua idea di omosessualità, vuol dire solo fare finta che

non esista il problema per opportunità politica, dopo pochi mesi dalla presa del potere

si è visto il risultato, Rohm morto e la caccia al gay avviata

 

 

 

dichiarato dal ’25
 

 

nel 1925, in seguito ad alcuni contrasti con Hitler, ruppe i rapporti con il capo, accettando di recarsi in Bolivia per arruolarsi nell'esercito locale - con il grado di tenente colonnello - in qualità di istruttore militare. Richiamato in patria espressamente da Hitler nel 1930 per riorganizzare le SA (il battaglione d'assalto che costituiva, allora, il braccio armato del partito), Röhm si gettò con entusiasmo nel nuovo compito fonte wikipedia

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Röhm non è stato eliminato insieme ai vertici delle SA a causa dell’omosessualità.
La sua morte ha di contro rappresentato l’inizio della fine per gli omosessuali.
Un fondatore gay del Nazionalsocialismo non è un “gay nazista” qualsiasi,
ma il rappresentante della vicinanza che tu vorresti ignorare.

I contrasti del ’25 riguardavano il ruolo delle SA e del Frontbann.
Richiamato da Hitler nel ’30 la sua omosessualità non era evidentemente un problema.

Edited by SkeezyBoy
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Röhm non è stato eliminato insieme ai vertici delle SA a causa dell’omosessualità.

 

In effetti Hitler, ma non era una novità visto che lo stesso fecero Mussolini, Stalin ed altri dittatori vecchi e nuovi, tollerava in funzione ricattatoria i vizi privati dei gerarchi, anche quando erano in conflitto con l'etica del regime,  finché ovviamente gli erano utili.

Quando diventavano inutili o pericolosi, li eliminava senza troppe storie ed i vizi privati potevano diventare un utile pretesto per giustificare l'eliminazione.

Edited by Mario1944
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Tanto è un dialogo fra sordi...tu vuoi credere a ciò che ti piace

credere Lol

 

Comunque per la precisione, Rohm viene sputtanato nel 1924

dopo il furto di una valigia in cui viene ritrovato materiale che prova

la sua omosessualità, la sua omosessualità non è più un segreto

 

Nel 1925 rompe con Hitler e sta fuori dal movimento per i successivi 5 anni

finché non viene richiamato nel 1930, perché Hitler ha bisogno delle sue capacità

di organizzatore delle SA, Rohm disperato perché è finito in Bolivia accetta e decuplica

il numero delle reclute, Hitler lo usa per la presa del potere fra il 1930 ed il 1933 e lo

difende per 3 anni e lo uccide poi nel giro di pochi mesi

 

Se questo è un indice di tolleranza dell'omosessualità, figuriamoci cosa sarebbe

stata l'intolleranza

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Se veramente gli omofobi fossero solo questi gay, o in gran parte solo loro,

sarebbero pochissimi, un x% del 3% o del 5% della popolazione totale ( e ci

stiamo mettendo dentro anche le lesbiche, le trans etc ) e certamente non in

grado di nuocere a nessuno ( si arriverebbe a numeri nell'ordine di uno 0,x% )

 

Salto la questione nazista che nei dettagli mi pare un pochino OT

 

E' difficile farne una questione solo numerica come fai tu Hinzel, perché non abbiamo dati così precisi sui numeri.

Quando ci riferiamo alle percentuali dell'omosessualità ci riferiamo a persone che lo dichiarano in interviste e sondaggi, e sappiamo che chi lo dichiara ha superato la paura di essere scoperto, si è accettato e non è un represso. Ovviamente un omofobo con eventuali pulsioni omo è fuori da queste percentuali.

Bisogne anche considerare che all'interno della (macro)categoria le tipologie di omofobi saranno diverse; non si possono mettere sullo stesso piano la marchetta est-europea che assale il suo cliente e la vecchina che "non si devono baciareper strada poi a casa loro facciano come gli pare"

 

In realtà a livello teorico quello che ho sempre sentito è che chi è etero e sereno con la propria sessualità, non è che stia lí a pensare a cosa fanno o non fanno i gay, e se gli capita di vedere un bacio o abbraccio et similia, gli è indifferente.

Non credo che si possa escludere che nel caso di omofobi che possono arrivare a violenza fisica, ci sia un grado di pulsioni omosessuali represse, soppresse o rimosse. Sottolineo la differenza tra orientamento sessuale omosex e pulsione di tipo omosessuale.

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mi pare un pochino OT

 

 

Giusto un tantino, perché ci sono i neonazisti sul forum che contestano l'evidenza, ma l'idea di fondo

che l'omofobia sia un fatto culturale prima che psicologico è valida

 

 

 

gli è indifferente.

 

 

Quindi Hitler era un omosessuale represso? 

 

Non c'è bisogno di sospettare di essere ebreo per odiare gli ebrei

Non c'è bisogno di sospettare di essere gay per odiare i gay

 

Certamente ci può essere il gay represso omofobo, ma farne una "ossessione"

perché la realtà è che si generalizza il dato psicologico, genera i "mostri":

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/29955-ciao-a-tutti-faccio-ritorno/

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@@Hinzelmann, vedila come preferisci, ma Röhm e le sue SA rimango un fatto.

 

Quando diventavano inutili o pericolosi, li eliminava senza troppe storie ed i vizi privati potevano diventare un utile pretesto per giustificare l'eliminazione.

 

Non nel caso di Röhm.

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Quello che è importante capire ai fini di questa discussione

è che non bisogna esagerare con l'omosessualità repressa

e l'omosessualità latente, perché è un qualcosa che affascina

 

Ad esempio è stato scritto un libro per cercare di dimostrare

che Hitler era gay, piace pensare che il mostro sia un diverso

Hitler è un mostro quindi deve essere diverso e così via

 

Serve molto a vendere libri, piace, poi però ci sono persone

fragili che ne fanno una ossessione e pensano di essere gay

perché omofobi etc

 

Rohm era veramente gay, in questo caso voler pensare contro

l'evidenza storica che il nazismo e l'omosessualità siano stati e

quindi possano essere di nuovo compatibili, ha solo un significato

politico, quindi pur essendo falso direi che la questione sia meno

rilevante ( riguarda solo le neo-illusioni dei gay neo-nazisti )

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Non nel caso di Röhm.

 

Per quale ragione Hitler avrebbe dovuto uccidere Rohm e con lui i capi delle SA sciogliendole e rifondandole con dirigenti fedeli?

Evidentemente non perché Rohm era omosessuale e quindi trasgrediva l'etica ufficiale del Nazionalsocialismo:

a parte che la cosa era nota da tempo, se non al grande pubblico, almeno agli "addetti ai lavori", se fosse stato soppresso perché omosessuale, perché furono soppressi anche gli altri capi e sciolte le SA?

 

E' chiaro che Hitler, forse sobillato anche dalle SS e dall'esercito che non gradivano concorrenti, a un certo punto temette, a torto od a ragione, la potenza di Rohm e delle sue SA e volle tagliarne i "papaveri troppo alti" e quindi troppo pericolosi riconducendo le truppe al suo comando.

L'omosessualità di Rohm non fu dunque la causa della sua fine, ma semmai il solito comodo pretesto di purificazione morale usato per giustificare l'improvvisa eliminazione dell'uomo e dei suoi fedeli con lui.

Edited by Mario1944
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cercando di attualizzare st'interessante (yahwn..) disquisizione storica,

so per certo che parecchi leghisti MOLTO vicini a Salvini sono delle sfrante da competizione, assai poco velate tra l'altro.

[anche un pettegolone come Bisignani ne parla diffusamente nel suo ultimo libro*, e non mi risulta sia stato smentito da qualcuno su sto 'dettaglio'].

 

Non capisco perchè collaborino dappresso a chi dichiaratamente li schifa e a stento li considera delle persone,

anzi, si oppone strenuamente a fargli avere uno straccio di diritto -e dignità- sociale.

Cosa può essere, una nuova forma della vecchia sindrome di Stoccolma?

---

*confesso: leggo ste cose per puro masochismo; il coniuge me lo fa notare spesso..

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so per certo che parecchi leghisti MOLTO vicini a Salvini sono delle sfrante da competizione, assai poco velate tra l'altro.

 

Credo che però sia necessario distinguere, tenuto presente anche l'argomento del topic, tra l'omosessualità repressa come presunta causa d'un'omofobia compulsiva e l'omosessualità nascosta, o comunque non ammessa pubblicamente, a causa d'una particolare posizione sociale o politica.

 

 

 

 

Non capisco perchè collaborino dappresso a chi dichiaratamente li schifa e a stento li considera delle persone, anzi, si oppone strenuamente a fargli avere uno straccio di diritto -e dignità- sociale.

 

L'adesione ad un partito, ad una religione, ad un'associazione di qualunque tipo e con qualunque fine può non implicare un'adesione totale ed incondizionata ai precetti ed alle regole "di statuto" e del resto trasgredire in tutto od in parte le regole pur liberamente accettate è sempre stato un impulso insopprimibile in molti uomini, se non in tutti ;-)

 

Comunque, rimanendo al caso d'un partito politico, non necessariamente della Lega, se nello statuto del partito non c'è, come penso in generale non ci sia almeno in Italia, un esplicito divieto d'iscrizione o di partecipazione per gli omosessuali ovvero un esplicito richiamo al dovere di tenere anche privatamente un comportamento eterosessuale o addirittura omofobo, la contraddizione tra omofobia della linea politica del partito e presenza di omosessuali tra i partecipanti attivamente alla vita partitica può essere spiegata in termini contingenti:

l'omosessuale può cioè ritenere che la linea politica omofoba del suo partito dipenda da opportunità di contrapposizione politica ad altri partiti o di richiamo elettorale per certi settori della popolazione.

Il che tra l'altro è molto probabile proprio nel caso citato della Lega di Salvini.

 

D'altronde ci sarebbe anche da distinguere, non parlo specificamente della Lega ma parlo in generale, tra un partito che abbia posizioni ferocemente omofobe, statutarie od anche solo contingenti, ed un partito che abbia solo posizioni NON gay-friendly:

in genere si tende a fare di ogni erba un fascio, però direi che sia un po' diversa la posizione d'un partito che, obbedendo a precetti religiosi fondamentalisti (cristiani od islamici od altri), abbia in programma ad esempio l'introduzione del reato di sodomia od anche solo (come pare accada in Russia) il divieto per gli omosessuali di palesarsi per quello che sono e viceversa la posizione d'un partito che, per opportunità politica od elettorale contingente, dissenta dall'apertura del matrimonio alle coppie omosessuali o addirittura neghi la possibilità di un qualche riconoscimento giuridico delle coppie di fatto.

 

Capisco che dalla Luna la distanza tra Roma e Teheran sembri ridicola, ma per un terrestre farsela a piedi non è proprio da ridere......

Edited by Mario1944
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Cosa può essere, una nuova forma della vecchia sindrome di Stoccolma?

 

Molto banalmente

 

Se Salvini li umilia, li tormenta ok se ne può discutere

ma se li beneficia, gli fa ottenere soldi e posizione sociale

facendo finta di ignorare che siano gay, perché evidentemente

gli sono utili ( come Rohm fu utile a Hitler ) a me paiono dei normalissimi

opportunisti che si fanno i comodi propri, fregandosene degli altri omosessuali

 

La storia ci insegna questo

 

Dovrebbe anche insegnare che le cose cambieranno quando -e se- loro non

saranno più utili a Salvini, ma questo può motivarli ad essere doppiamente servili

e zelanti nella speranza di mantenere i loro privilegi, cioè perché ricorrere a strane "sindromi"

per spiegare qualcosa che è del tutto chiaro e consolidato illustrato da mille esempi?

 

La differenza può essere che negli anni '30-'40 un gay era accerchiato dall'omofobia

i nazisti erano omofobi, ma lo era anche Rossellini che nei suoi film rappresentava

i nazisti come gay e non esisteva ancora una coscienza collettiva dell'essere omosessuali

oggi questo contesto non dovrebbe esistere più, ma evidentemente è vero solo fino ad

un certo punto.

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L'adesione ad un partito, ad una religione, ad un'associazione di qualunque tipo e con qualunque fine può non implicare un'adesione totale ed incondizionata ai precetti ed alle regole "di statuto" e del resto trasgredire in tutto od in parte le regole pur liberamente accettate è sempre stato un impulso insopprimibile in molti uomini, se non in tutti ;-)

 

Comunque, rimanendo al caso d'un partito politico, non necessariamente della Lega, se nello statuto del partito non c'è, come penso in generale non ci sia almeno in Italia, un esplicito divieto d'iscrizione o di partecipazione per gli omosessuali ovvero un esplicito richiamo al dovere di tenere anche privatamente un comportamento eterosessuale o addirittura omofobo, la contraddizione tra omofobia della linea politica del partito e presenza di omosessuali tra i partecipanti attivamente alla vita partitica può essere spiegata in termini contingenti:

l'omosessuale può cioè ritenere che la linea politica omofoba del suo partito dipenda da opportunità di contrapposizione politica ad altri partiti o di richiamo elettorale per certi settori della popolazione.

Il che tra l'altro è molto probabile proprio nel caso citato della Lega di Salvini.

 

D'altronde ci sarebbe anche da distinguere, non parlo specificamente della Lega ma parlo in generale, tra un partito che abbia posizioni ferocemente omofobe, statutarie od anche solo contingenti, ed un partito che abbia solo posizioni NON gay-friendly:

in genere si tende a fare di ogni erba un fascio, però direi che sia un po' diversa la posizione d'un partito che, obbedendo a precetti religiosi fondamentalisti (cristiani od islamici od altri), abbia in programma ad esempio l'introduzione del reato di sodomia od anche solo (come pare accada in Russia) il divieto per gli omosessuali di palesarsi per quello che sono e viceversa la posizione d'un partito che, per opportunità politica od elettorale contingente, dissenta dall'apertura del matrimonio alle coppie omosessuali o addirittura neghi la possibilità di un qualche riconoscimento giuridico delle coppie di fatto.

 

Capisco che dalla Luna la distanza tra Roma e Teheran sembri ridicola, ma per un terrestre farsela a piedi non è proprio da ridere......

e però quello è il partito che vuole adottare anche qui le leggi contro la propaganda omosessualista che ci sono in Russia!!! 

che quelle sfrante (habituè di posticini come la Fossa il Borgo) siano favorevoli a quella leglislazione mi suona maluccio;

 

se vuoi procedo con nomi & cognomi, chè mi son noti; ed è tutta gente dell'inner circle di Salvini

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Figurati, Freedog:

non faccio questioni di nomi e cognomi e neppure di singoli partiti, ma parlo in generale.

 

Certamente peraltro un'azione attivamente omofobica della Lega, al limite della repressione del fatto privato, comporterebbe obiettive difficoltà per chi, essendo omosessuale, fosse iscritto o addirittura dirigente della Lega.

Comunque si vedrà:

al momento sembrano chiacchiere propagandiste per raccattar voti dove che siano, anche tra gli stessi omosessuali, se è vero che Salvini s'è fatto recentemente vedere in un locale gay!

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il partito che vuole adottare anche qui le leggi contro la propaganda omosessualista che ci sono in Russia!!! 

 

Sai benissimo che un buon 50% dei gay italiani ritengono il Pride una carnevalata 

e le associazioni omosessuali una inutile provocazione, lo pensano loro per primi

 

Né mi risulta che in Russia nessuno abbia chiuso i locali gay, ciò che si vuole

impedire è l'azione e l'espressione pubblica e politica degli omosessuali, non

la loro vita privata

 

Non c'è bisogno di essere dei gay repressi, per pensare queste cose, basta

essere velati e nella fattispecie - dei velati opportunisti.

 

Sono persone che si sono adattate ad un contesto culturale e sociale omofobo

traendone dei vantaggi personali tangibili ed immediati 

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