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Sentenza corte UE su donazione sangue


Bad_Romance

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Non c'entra l'essere gay.

Ti domandano se hai avuto rapporti sessuali a rischio prima di donare.

Alcuni considerano "a rischio" tutti i rapporti omosessuali,

anche con il preservativo.

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Quando vai a donare ti danno un questionario da compilare e a volte è il medico che lo compila davanti a te facendoti ulteriori domande per capire. 
Dipende molto da chi trovi davanti ;) 

Edit: ha spiegato meglio Almadel :D 

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Bad_Romance

Non c'entra l'essere gay.

Ti domandano se hai avuto rapporti sessuali a rischio prima di donare.

Alcuni considerano "a rischio" tutti i rapporti omosessuali,

anche con il preservativo.

Ah ecco, quindi questa sentenza legittima chi in Francia pensa che tutti i rapporti omo siano a rischio.

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cambiapelle

I dati del 2008 dimostravano che i gay avevano 200 volte di probabilità in più di risultare sieropositivi.. Beh, comunque entro ed omo non hanno alcuna difficoltà a donare se vogliono , anche dopo un bukake.

Io stesso anni fa ho donato dentro una ambulanza ..e sapevano benissimo che ero gay visto che l ambulanza era parcheggiata davanti al locale gay per eccellenza del epoca.

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"Ragionamento: i gay sono 200x hiv+ rispetto gli etero. Quindi applichiamo la presunzione che tutti i gay siano a rischio". Il che è alquanto demenziale visto che ci sono gay non dichiarati così come dei gay che non hanno rapporti sessuali o non hanno rapporti sessuali a rischio. Evidentemente la CGUE ritiene ragionevole questa discriminazione di fatto alla luce dei dati e di un ragionamento di comodo, sulla praticità più che sulla parità di trattamento. 

Sapevo che a inizio aprile l'assemblea nazionale francese ha votato a stragrande maggioranza l'emendamento che toglie il divieto di donazione di sangue da persone omosessuali , per cui la situazione comunque dovrebbe cambiare a breve.

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cambiapelle

Certo che é una cosa demenziale, proprio per il fatto che nessuno può sapere cosa ha fatto uno durante la settimana ... E nessuno può sapere se uno é gay o etero

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Beh serve forse allo stato - lo dico in modo del tutto generico - per

pararsi rispetto ad azioni legali nel caso di infezione a seguito

di trasfusione di sangue

 

In molti paesi - fra cui l'Italia - vi furono molti casi di persone che

si infettarono così e vi furono azioni legali fondate sulla mancanza

anche formale di controlli ( responsabilità da omissione colpevole )

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Un po' di mie domande stupide:

1)Ma visto che sono il tipo di rapporti sessuali che rendono più o meno predisposti all'AIDS, e non il fatto che il sesso avvenga tra due uomini di per sé; quando si dona il sangue più che discriminare questa categoria, non si possono fare ad esempio dei questionari che indaghino sulla vita sessuale del paziente? O meglio, il medico non chiede della vita sessuale del donatore?

E se così che bisogno c'è di escludere a priori i gay/bi?

2)Non mi risulta che in Italia ci sia questa politica nel donare il sangue, e non mi risulta neppure che in Italia siano maggiori rispetto alla Francia i casi di malati di AIDS. Quindi che senso ha mantenere tale politica in Francia se non ne è dimostrata l'utilità? In Francia si ha qualche evidenza che fare questa discriminazione serva?

Edited by Cthulhu
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Non mi risulta che in Italia ci sia questa politica nel donare il sangue

 

C'è stata, se non ricordo male fino al 2001, se parliamo di protocolli nazionali

da quella data - con tipico comportamento italico - è scomparso ogni riferimento

ai gay come categoria ma con ampia delega alla discrezionalità del medico di decidere

come ritiene più opportuno, cosa costituisca un comportamento a rischio sufficiente a

determinare l'esclusione.

 

Ne è nata una infinita querelle - su cui probabilmente esisteranno una decina di topic sul forum

con casi di singole strutture ospedaliere in cui di volta in volta vengono esclusi i gay, ma senza

dirlo a chiare lettere, attraverso interpretazioni sui comportamenti etc

 

Attualmente era all'esame una bozza di decreto in cui sostituire a "comportamento a rischio"

una descrizione tassativa delle pratiche a rischio, con periodi di sospensione predeterminata

del tipo: rapporto anale non protetto---4 mesi di sospensione etc

 

Però non so se il decreto sia poi stato approvato

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