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Farsi una cultura


ray of light

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LocoEmotivo

 

Veniamo subito al punto: mi sento ignorante e quindi mi devo fare una cultura.
[...]
Vorrei sapere come farmi una cultura solida per poter affrontare discorsi di un certo livello con le persone sviluppando anche un giudizio critico (sopratutto quello). Quindi per uscire dall'ignoranza è fondamentale l'informazione e leggere molto

Premessa: sono dell'idea che avere una cultura sia una cosa alla portata di tutti. Basta tenere gli occhi aperti, leggere ed ascoltare quello che succede intorno: il colpo è bell'e fatto.

Se però il tuo obiettivo è quello di "migliorarti", allora è tutto un altro paio di maniche: devi trovare una tua strada "critica" (uso le virgolette intendendo, con questa parola, un qualunque tipo di approccio e non necessariamente contestatore) che ti porti, cioè, a farti domande e a cercare risposte. Su tutto.

Puoi cominciare a chiederti se Cristo è esistito davvero e se la sua (eventuale) figura è quella descritta dai Vangeli: puoi leggerti i Vangeli apocrifi, allora, o la storia di Giuseppe Flavio, o la rilettura di tutto il mito che ne dà Bulgakov ne Il Maestro e Margherita; puoi chiederti se la musica è solo musica e la pittura solo pittura, e poi andare a vedere una mostra di Kandinskij; per ogni cosa, interrogati e cerca di capire/sentire tutto quello che puoi. Vale per il cinema della Nouvelle Vague, vale per i "cinepanettoni" della Marvel (che io, comunque, vado volentieri a vedere al cinema).

La cultura è una cosa che s'impara sui libri, diciamo, e che rimane lì: l'approccio critico (o "l'intelligenza", se preferisci la definizione meno calzante) è invece qualcosa che puoi spendere e alimentare in ogni momento della tua vita.

 

La tuttologia è superata.

No, no, no. Al contrario!

Non si può eccellere in più specializzazioni, ovvio, però si può avere un po' di basi per tutto.

L'enciclopedismo è stato superato dall'enciclopedia stessa, sempre più corposa e sempre più inaccessibile per i non addetti ai lavori: giudizio critico e buona cultura, tutto sommato, permettono di districarsi in molti più ambiti di quanto non si creda.

 

Mi sento di consigliarti di approcciare più il mondo della cultura, rispetto a quello del giornalismo, in cui è più difficile orientarsi.

Leggi più che puoi, sempre, romanzi e saggi, classici e contemporanei, leggi leggi leggi. Guarda il cinema d'autore, non le solite cose hollywoodiane, e prova gruppi e musicisti che non fanno musica commerciale, segui il mondo dell'arte, pittura fotografia ecc., se puoi vai ai musei, se non hai abbastanza soldi su internet comunque si possono fare tante ricerche. Per decidere cosa leggere e cosa vedere, fatti guidare dai tuoi gusti, dai tuoi interessi, dalle tue curiosità.

Krad non sbaglia mai un consiglio.  :maninlove:  :maninlove:  :maninlove:

 

Grazie di cuore zietta! Ho trovato le prossime letture  :maninlove:

E tutto quel malloppone di roba che ti ho suggerito io?

No, vabbè: ho un amico in meno.

:hunter:  :hunter:  :hunter:

 

E si può risultare impacciati e ignoranti (o matti) anche "imparando la Treccani a memoria".

E dopo 'maiale', 'Majakovskij', 'malfatto'...

 

Dipende anche in cosa vuoi farti una cultura specifica.

Vero, verissimo.

C'è qualcosa che ti interessa maggiormente? Almeno, c'è qualcosa da cui vorresti partire?

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losvedese

@@LocoEmotivo,

 

E tutto quel malloppone di roba che ti ho suggerito io? No, vabbè: ho un amico in meno.    

 

Tutto salvato in ordine sulla wishlist di amazon :D 

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Diderot e D'Alambert credevano che l'Enciclopedia che stavano andando a costruire avesse dovuto contenere tutta la conoscenza esistente al mondo. Secondo me però non avevano pensato che la cultura evolve, che non ci sono più le mezze stagioni e che la conoscenza non può essere contenuta tutta dentro un libro. O per lo meno questo libro non può essere annoverato tra i "tascabili". 

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Diderot e D'Alambert credevano che l'Enciclopedia che stavano andando a costruire avesse dovuto contenere tutta la conoscenza esistente al mondo. Secondo me però non avevano pensato che la cultura evolve, che non ci sono più le mezze stagioni e che la conoscenza non può essere contenuta tutta dentro un libro. O per lo meno questo libro non può essere annoverato tra i "tascabili". 

infatti ormai le enciclopedie cartacee manco esistono più (scommettete che se passate in libreria e ne chiedete una vi guarderanno come un marziano?), chè Wikipedia le ha definitivamente ammazzate, dopo che i cd di Omnia & Encarta (ve le ricordate? sono di una quindicina d'anni fa) già avevano dato a sti tomi una bella botta!!!

al max potrebbe esserci ancora qualche garzantina tematica, ma quelle onnicomprensive sono proprio estinte!

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infatti ormai le enciclopedie cartacee manco esistono più (scommettete che se passate in libreria e ne chiedete una vi guarderanno come un marziano?), chè Wikipedia le ha definitivamente ammazzate, dopo che i cd di Omnia & Encarta (ve le ricordate? sono di una quindicina d'anni fa) già avevano dato a sti tomi una bella botta!!!

al max potrebbe esserci ancora qualche garzantina tematica, ma quelle onnicomprensive sono proprio estinte!

Uddio, le Omnia... Me le ero dimenticate, ero tipo in fasce ancora O.O

 

Comunque tutto il sapere è impossibile da apprendere. Per questo esistono gli aggiornamenti LOL

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Uddio, le Omnia... Me le ero dimenticate, ero tipo in fasce ancora O.O

per caso volevi far notare che ormai c'ho un'età avanzata???

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Approposito di divulgazione scentifica, riviste a parte, qualcuno ha testi da consigliare ad un ex umanista pentito E praticamente ritardato nel settore?

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losvedese

Approposito di divulgazione scentifica, riviste a parte, qualcuno ha testi da consigliare ad un ex umanista pentito E praticamente ritardato nel settore?

Hai letto "L'universo in un guscio di noce" di Stephen Hawking? E' davvero splendido.

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Anche io mi butterei sulla divulgazione scientifica

e mi abbonerei a Le Scienze e a Internazionale.

 

io sinceramente no, la scienza va studiata seriamente, leggere libri divulgati o guardarsi i documentari di focus e canali simili non serve a niente, se non a dare un'illusione di conoscenza.

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privateuniverse

Mah io trovo i consigli qui dati, con rispetto, un po' riduttivi.

 

La curiosità fa la cultura, e non deve nemmeno essere un inserimento a prescindere. Farsi una cultura significa chiedersi il perché delle cose e andare a cercarsi le risposte.

 

Cultura è coltivare ed assecondare le proprie passioni vivendole con approfondimento e a 360 gradi. Se non si coltiva questa curiosità imparerai solo dati ma non acquisirai mai un metodo e alla fine ti stuferau

 

Ma perché nessuno ha ripreso quello che, secondo me, è l'unico intervento veramente azzeccato?

 

Non si "studia" la cultura, non è come andare in palestra per "farsi i muscoli". La cultura è qualcosa che viene quando si legge e si è riflettuto, e lo si fa perché lo si è voluto fare.

 

Studiare se si va a scuola, informarsi, certo (io da adolescente leggevo tre o quattro quotidiani al giorno, in media); ma il punto è: quali sono i tuoi interessi? L'arte, la scienza, la storia, la politica, la filosofia, la letteratura?

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Hai 18 anni, e' da poco che hai finito l'adolescenza e sei adulto. E' normale chesai poco, come tutti alla tua eta' e tutti gli altri alle eta' che seguono.

 

Io ti consiglierei di non farti una cultura per essere all'altezza degli interlocutori nelle discussioni ma di tenere gli occhi aperti per capire cosa interessa a te nella vita e seguire le cose che ti interessano forse con dei buoni libri di testo se te la senti di leggerli altrimenti anche solo con notizie via web sui temi che ti interessano.

Edited by marco7
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Approposito di divulgazione scentifica, riviste a parte, qualcuno ha testi da consigliare ad un ex umanista pentito E praticamente ritardato nel settore?

 

Dipende, con ritardato nel settore cosa intendi?

 

comunque sia, vorrei porre una questione sulla divulgazione scientifica, almeno per quel che riguarda fisica, matematica, chimica e materie simili:

 

posso sapere esattamente a cosa vi serve imparare a memoria le teorie sulla genesi dell'universo, piene di paroloni come barioni, nucleoni, particelle elementari, quark, isotropo, transizione di fase, gluoni, leptoni, antiquark ecc, quando non avete la minima idea di cosa esse significano?

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Dipende, con ritardato nel settore cosa intendi?

 

comunque sia, vorrei porre una questione sulla divulgazione scientifica, almeno per quel che riguarda fisica, matematica, chimica e materie simili:

 

posso sapere esattamente a cosa vi serve imparare a memoria le teorie sulla genesi dell'universo, piene di paroloni come barioni, nucleoni, particelle elementari, quark, isotropo, transizione di fase, gluoni, leptoni, antiquark ecc, quando non avete la minima idea di cosa esse significano?

C'è a chi interessa solo sapere anche superficialmente a che punto è la scienza e quali sono le prospettive per il futuro... Penso potrebbe essere anche un modo per avvicinarsi a queste materie, non trovi?

Io a malincuore ho abbandonato la matematica e la chimica dopo le superiori (volevo fare una delle due all'uni, ma poi ho optato per altro che non c'entra nulla) ma ho amato queste materie e mi piacerebbe continuare ad approfondirle, come faccio? Studio i testi universitari di chimica? Direi che sarebbe a dir poco impossibile con quello che ho da studiare, quindi mi concedo libretti divulgativi...

Se hai suggerimenti sono tutt'orecchi :D Purtroppo studiare da soli materie scientifiche non è facile come per quelle umanistiche :\

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C'è a chi interessa solo sapere anche superficialmente a che punto è la scienza e quali sono le prospettive per il futuro... Penso potrebbe essere anche un modo per avvicinarsi a queste materie, non trovi?

Io a malincuore ho abbandonato la matematica e la chimica dopo le superiori (volevo fare una delle due all'uni, ma poi ho optato per altro che non c'entra nulla) ma ho amato queste materie e mi piacerebbe continuare ad approfondirle, come faccio? Studio i testi universitari di chimica? Direi che sarebbe a dir poco impossibile con quello che ho da studiare, quindi mi concedo libretti divulgativi...

Se hai suggerimenti sono tutt'orecchi :D Purtroppo studiare da soli materie scientifiche non è facile come per quelle umanistiche :\

 

ma leggendo quei libri divulgativi per le materie citate non impari niente, danno solo l'illusione di conoscenza.

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ma leggendo quei libri divulgativi per le materie citate non impari niente, danno solo l'illusione di conoscenza.

 

la conoscenza è sempre un'illusione purista caro

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a cosa vi serve imparare a memoria le teorie sulla genesi dell'universo (...) quando non avete la minima idea di cosa esse significano?

Me lo sono chiesto molte volte pure io. E non ho trovato una spiegazione logica.

Per la mia esperienza personale, quel determinato genere di persone sono quelle che poi si mettono a parlare di fisica particellare ripetendo le parole lette da qualche parte, ma appena fai una domanda fuori dal copione o in generale chiedi qualcosa di personale vedi proprio lo schermo blu di Windows negli occhi e poi il silenzio.

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la conoscenza è sempre un'illusione purista caro

 

sarà, intanto io continuerò a rivolgermi ai medici e non a chi ha visto i cartoni di ""esploriamo il corpo umano"

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sarà, intanto io continuerò a rivolgermi ai medici e non a chi ha visto i cartoni di ""esploriamo il corpo umano"

 

 

vedi boeche(lo sai che boeche è diffusissimo un cognome vicentino?), quando si approccia un argomento per conto proprio, Atena Glaucopide ci affianca con due ancelle: Curiosità e Libertà.

La prima ci fa nascere il desiderio di interessarci proprio a quell'argomento, l'altra ci salva dalla malevola serva di Tanato, la Noia.

 

Infatti ogni qual volta che un argomento non ci interessa, da liberi autodidatti senza scopo di lucro possiamo scegliere di saltarlo e viceversa di approfondire altri temi che Curiosità ci ispira.

 

Ovviamente il libero autodidatta senza scopo di lucro è, appunto, privo di scopo di lucro: non è mosso  dal desiderio di indossare un paio di neri occhiali da Hipster e sparare cazzate su quel che ha letto il giorno prima bevendo uno spritz. Quel tipo di personaggio chiamasi Cazzone.

 

Cazzone è fratello di Hybris, l'arroganza di chi ritiene che il suo sapere specialistico sia solo suo e guarda con disprezzo la Curiosity altrui.

 

Del resto anche il buon Socrate, che il buon Yukio qualche intervento fa citava, umilmente alla ricerca dell'uomo più intelligente e sapiente, dovette constatare che dal vasaio al medico ciascuno era detentore di un sapere specifico che lo teneva all'oscuro di tutto il resto, tanto che alla fine il vecchio satiro esclama "ah beh alla fine io che non so un cazzo di niente almeno me ne rendo conto"

 

quindi, come non mi rivolgerò ad un prete per farmi esaminare la prostata, ma ad un esperto urologo, se voglio decidere come occupare il mio tempo libero non mi rivolgerò a te ma agli stracazzi miei

Edited by Demò
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  • 2 weeks later...
privateuniverse

Me lo sono chiesto molte volte pure io. E non ho trovato una spiegazione logica.

Per la mia esperienza personale, quel determinato genere di persone sono quelle che poi si mettono a parlare di fisica particellare ripetendo le parole lette da qualche parte, ma appena fai una domanda fuori dal copione o in generale chiedi qualcosa di personale vedi proprio lo schermo blu di Windows negli occhi e poi il silenzio.

 

Ma questo vale in tanti ambiti.

Io sono laureato in economia, ma sono convinto che la stragrande maggioranza delle persone che hanno studiato economia hanno capito ben poco della materia, al di là delle nozioni che sono state loro insegnate.

 

Capire una materia, che sia l'economia o la fisica, la psicologia o il latino, l'arte o la musica, significa cogliere delle connessioni profonde, padroneggiarne il linguaggio. E' un processo continuo che richiede una sedimentazione delle conoscenze e anche una maturità intellettuale, tutte cose che vengono con il tempo.

 

Anche per me è valsa la stessa cosa. Ho capito veramente certe cose che avevo studiato, per esempio in materia di bilanci, solo quando mi sono trovato a dover applicare quelle nozioni nella mia vita lavorativa.

 

Il punto, però, è quello che dicevo prima: se voglio farmi i muscoli, vado in palestra; ma se voglio "farmi una cultura", non c'è una serie di libri da leggere o di cose da sapere.

 

Io poi resto molto divertito al pensiero che un ragazzo pensi di doversi fare una cultura per rendersi interessante agli occhi di qualcuno che gli piace; mi fa anche tenerezza.

 

Perché, diciamo la verità: quando mai, nella vostra esperienza, vi è capitato di trovare veramente interessante qualcun per la sua cultura? Non è mai o quasi un requisito che si ricerca in un ragazzo, o in un uomo.

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Bullfighter4

Quelli Che vanno in palestra Alla cazzo per farsi I muscoli, Di sicuro il fisico Che fa voltare I passanti non Se lo fanno.

 

Se sei interessante per la maggiorparte Della gente, e' perche' hai delle qualita' fisiche, intelletuali, e caratteriali che ti rendono attraente. Se tutti ti schifano, ci sara' un motivo. Sei un cesso e sei noioso alla massima potenza.

 

Consco Cessi con una grande personalita', e sono attraenti e hanno il loro seguito. Conosco uomini bellissimie stupidi, e hanno il loro seguito.

 

Quelli che sono casi desperatii sono I cessi Che si credono meglio degli altri. In questo caso ovviamente ti schifano tutti.

 

C'e ' sempre un masso e una corda come via d'uscita.

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privateuniverse

Quelli Che vanno in palestra Alla cazzo per farsi I muscoli, Di sicuro il fisico Che fa voltare I passanti non Se lo fanno.

 

Se sei interessante per la maggiorparte Della gente, e' perche' hai delle qualita' fisiche, intelletuali, e caratteriali che ti rendono attraente. Se tutti ti schifano, ci sara' un motivo. Sei un cesso e sei noioso alla massima potenza.

 

Consco Cessi con una grande personalita', e sono attraenti e hanno il loro seguito. Conosco uomini bellissimie stupidi, e hanno il loro seguito.

 

Quelli che sono casi desperatii sono I cessi Che si credono meglio degli altri. In questo caso ovviamente ti schifano tutti.

 

C'e ' sempre un masso e una corda come via d'uscita.

 

Se è per questo, ci sono cessi stupidi e astiosi che, ciò nonostante, sembrano avere, a quanto dicono, una vita affettiva e sessuale felice.

 

E sì che, se così non fosse, anche il masso e la corda per sarebbe una via d'uscita difficilmente praticabile, perché corde dello spessore adeguato a certe persone non si trovano facilmente sul mercato.

 

Ovviamente, c'è speranza per tutti. In fondo, anche Hitler, Stalin e Mussolini hanno avuto mogli e amanti.

 

Ma che c'entrano le tue considerazioni con l'oggetto della discussione?

Edited by privateuniverse
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privateuniverse

In effetti non c'entrano nulla. Era solo un consiglio per quelli senza speranza ( per alcuni non c'e').

 

Forse; ma bisogna anche intendersi sul significato della parola "speranza", che non è necessariamente quello comunemente inteso (anche per questo serve la cultura).

 

Per altri, invece, arriverà il momento in cui ne avranno bisogno, ma non ne avranno.

 

Le relazioni, in gran parte, finiscono; e molti di coloro che erano abituati ad averne, a un certo punto, devono rassegnarsi, spesso con loro grande stupore, a non averne più.

 

Sapranno far tesoro dei consigli che dispensano dall'alto della loro (asserita) felicità presente?

 

C'è da sperare, per loro, di sì; altrimenti l'alternativa è veramente il masso e la corda, e non auguro loro di essere tanto spietati con sé stessi quanto lo sono (inutilmente) con gli altri.

 

Per queste cose, ad esempio, la cultura, quando è in contatto con l'emotività, serve; perché serve anche a elaborare le emozioni.

 

Ma, se la cultura non c'è...

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Bullfighter4

Ma perche' continui a rispondere come Se il mio intervento fuori luogo fosse per te?

Divertente come tutto sia partito da un ragazzo Di 18 anni Che chiede consigli su come farsi una cultura, e riceve sermoni e viene ripreso per la sua ingenuita'...

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privateuniverse

Non ho mai pensato che l'intervento fosse per me, quindi non capisco proprio come tu possa pensarlo.

 

Tutto è partito dall'intervento di un ragazzo di diciotto anni perché è stato lui ad aver chiesto consigli su come farsi una cultura, e questi consigli gli sono stati dati da tutti coloro che sono intervenuti in questa discussione.

 

Da tutti, tranne che da te, che invece hai scritto cose sulla generale appetibilità di una persona che, con l'argomento della discussione, non c'entravano assolutamente niente, e che hai dispensato consigli altrettanto non pertinenti al tema della discussione.

 

Forse non è solo il ragazzo in questione che ha bisogno di farsi una cultura; lui, almeno, lo sa di non essere colto e cerca di migliorare.

Edited by privateuniverse
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privateuniverse

Tono piagnucoloso? Non mi pare di averlo usato.

 

Io invece ho notato un notevole astio nel tuo intervento. Per esempio, in queste parole:

 

Se tutti ti schifano, ci sara' un motivo. Sei un cesso e sei noioso alla massima potenza.

 

[...]

Quelli che sono casi desperatii sono I cessi Che si credono meglio degli altri. In questo caso ovviamente ti schifano tutti.

C'e ' sempre un masso e una corda come via d'uscita.

 

A chi erano dirette? In questa discussione non si parlava di "cessi che si credono meglio degli altri" che "tutti schifano".

 

Cosa c'entrano queste considerazioni con l'argomento della discussione?

 

E, se anche fosse stato questo l'argomento della discussione, cosa c'entra il riferimento al "masso e una corda come via d'uscita", come a incitare al suicidio?

 

Mi sembrano parole, oltre che non pertinenti, inappropriate. Non si sa mai con chi si discute in un forum.

 

Stai dicendo che il ragazzo in questione non dovrebbe preoccuparsi di farsi una cultura per interloquire con il tipo che gli piace tanto, perché questo non gli impedisce di essere attraente, e che se, invece, è un cesso noioso può anche suicidarsi?

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