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Casalinghi o club dei fannulloni?


Ilromantico

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Ilromantico

Un certo numero di miei conoscenti e amici gay non lavora e fa la parte del casalingo in coppia, mi chiedevo: è una dinamica più ricorrente di ciò che penso? Ed inoltre chi non lavora dev'essere considerato casalingo o un fannullone? Io in teoria non ci vedo nulla di male se uno dei 2 non lavora, ma mi domandavo se alla lunga non può essere lacerante e frustrante. Voi che ne pensate?

 

 

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Io penso che non lavorare e rimanere a casa a fare il casalingo sarebbe il massimo!

Purtroppo però sono nato maschio, quindi la possibilità di fare il casalingo l'avrei solo se andassi a convivere o ,peggio, se mi sposassi quindi... la vedo dura!

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Ed inoltre chi non lavora dev'essere considerato casalingo o un fannullone?

può essere l' uno o l'altro nella misura in cui lo è una donna in coppia etero, poi dipende dal carico familiare di cui uno si prende cura: un conto è fare il/la casalingo/a in una coppia, abitando un monolocale, altro conto è farlo in una famiglia con minori, anziani, disabili ecc.. in una casa di 130 mq

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Hinzelmann

Posso dire che in Italia di sono 5 milioni di casalinghe donne

e fra 50.000 e 60.000 casalinghi maschi eterosessuali ( il cui

numero è soggetto ad essere aumentato negli ultimi anni anche

per l'aumento della disoccupazione etc )

 

Quindi fermo il rapporto 98 e virgola a 1 e virgola, di casalinghi

eterosessuali ce ne sono tantissimi

 

Ovviamente sarà anche aumentato il numero di gay disoccupati

che vivono in coppia, però in un paese senza matrimonio e senza unioni

civili...stare in casa mi pare una scelta volontaria, poco incentivata

 

Da qui - forse - l'idea che chi corre il rischio di dipendere dal partner sia più

una "mantenuta" ( bello-giovane etc ) che una "moglie" a tutti gli effetti. Ma

il fenomeno è assolutamente non indagato e l'idea discende dal fatto che

manca il riconoscimento legale della coppia

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Ma non sarebbe dequalificante a livello lavorativo spendere un lungo lasso di tempo facendo nulla? (Sì, in certi contesti essere casalinghi può essere considerato un lavoro a tempo pieno, ma di certo non può risultare in un curriculum)...

Alla luce di ciò, "perdere tempo" come casalinghi non porta a una sostanziale perdita di indipendenza? (o diminuzione della stessa?)

Per una donna (o uomo?) il cui unico obiettivo nella vita è quello di vivere in funzione del coniuge e della famiglia perdere la propria indipendenza potrà anche sembrare accettabile, per chiunque altro forse lo è un molto meno.

Edited by wwspr
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Capricorno57

 

 

Io in teoria non ci vedo nulla di male se uno dei 2 non lavora

Io nemmeno.

Al punto che, su 4 storie importanti con ragazzi vissute tra passato e presente, 2 furono con ragazzi senza lavoro, che mi attendevano tranquilli a casa mia. 

Ma, se devo esprimere un parere, dico che prediligo la attuale situazione: ognuno col suo lavoro, ognuno a casa sua (distanza 15 km), ma visite frequentissime... quasi quotidiane. 

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con il costo della vita e gli sfizi che i gay si vogliono fa passa (mediamente) due lavori son meglio di uno :sisi: quindi opterei per il "fannullone" 

 

edit: 

ovviamente poi dipende molto da altri fattori tra cui l'età. 

Edited by Zafkiel
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Se il casalingo svolge tutti i lavori di casa non è affatto un fannullone: lavare, stirar, pulire casa e fare il giro dei supermercati per comprare le merci più vantaggiose è un lavoraccio, che dura dalla mattina fino alla sera.

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Penso che non ci sia nulla di male a non lavorare tranne il fatto che se non lo fai finisci per strada.

Se uno in una coppia non lavora e fa la casalinga non vedo dove sia il problema, e non credo diventi frustrante a lungo se si trovano interessi che sostituiscano il lavoro e rendano più sopportabile la fatica data dal fare la casalinga, che anche quella esiste e non è poca.

Edited by Cthulhu
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Xander91it

Penso che chi abbia voglia di starsene comodo a casa non abbia rispetto di se stesso.

 

Il lavoro ci rende liberi e pur vivendo con la persona più generosa e ricca del mondo vuoi mettere la soddisfazione di sopravvivere grazie alle tue forze?!?

 

Non ho mai fatto il mantenuto ne lo farò ne accetto ragazzi fannulloni che non possono pagarsi un'uscita...e ahimè ne stanno tanti!

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Per quanto mi riguarda non è tanto (o almeno, non solo) un discorso di rimanere a casa a non far nulla - Pix ha già portato l'esempio di chi comunque è occupato in casa. 

 

Ciò che mi farebbe sentire a disagio sarebbe la mancanza di un'indipendenza economica. Ad un certo punto comincio a sentire il bisogno di guadagnare soldi miei, sapere cosa ha comportato ottenere il denaro che sto per spendere, ma soprattutto non dover più chiedere a qualcuno un aiuto in tal senso 

 

Ciò detto, trovo che ognuno debba seguire le proprie scelte di vita, e imparare anche un po' a farsi i cazzi propri. Ma questo è un discorso generale

Edited by Shell
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Se il casalingo svolge tutti i lavori di casa non è affatto un fannullone: lavare, stirar, pulire casa e fare il giro dei supermercati per comprare le merci più vantaggiose è un lavoraccio, che dura dalla mattina fino alla sera.

Se stiamo parlando di un ragazzo gay,in coppia e senza figli da seguire,non si puó definire la vita da casalingo un lavoraccio.

Concordo sul fatto che comunque non vada definito fannullone.

Io sono attualmente single, lavoro in fabbrica 8-10 ore al giorno,torno a casa lavo,stiro,pulisco casa,cucino,faccio la spesa..in settimana faccio ciò che posso e il resto lo faccio nel weekend.

Fossi in coppia e il mio compagno facesse il casalingo sicuramente la sera avrei piú tempo per me,trovando già tutto a posto,ma non credo che il mio ragazzo per badare a me e alla casa faticherebbe più di due/tre ore al giorno.E se entrambi lavorassimo,le faccende di casa andrebbero divise in due,tutta questa fatica onestamente non la vedo.

Io ho avuto un ragazzo che per due anni non ha lavorato,a lui pesava molto farsi "mantenere" da me,

la viveva proprio male.La differenza forse sta qui,spesso quelli che vengono definiti fannulloni sono i primi a patire la vita da casalingo.

Detto ciò non vedo comunque cosa ci sia di male nel mantenere il proprio ragazzo quando si ha la possibilità di farlo.Come detto da @Shell,se ognuno si facesse gli affari propri non sarebbe un danno!

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Ilromantico

A me è capitato di fare il casalingo per qualche mese e un'idea me la sono fatta. Con "fannulloni" non mi riferisco al fatto che poi da casalingo si stia tutto il tempo sul divano a leggere libri o guardare la tv, perché da quel ricordo è vero il contrario. In quanto casalingo a me veniva da fare mille cose per la casa perché si doveva "giustificare" e spendere questo ipotetico tempo libero in modo produttivo. Inoltre, ricordo che in quella situazione ero nettamente più stressato e stanco di qualsiasi lavoro abbia mai fatto perché alla fine non mi fermavo mai e il tempo libero te lo godevi con un po' di senso di colpa. Per non parlare della gente che mi chiedeva ogni settimana se avevo ritrovato un lavoro e "preoccupata" che da casalingo mi sarei annoiato a non far nulla e stare tutto il giorno a guardare la tv (quando poi in realtà non mi fermavo un secondo). Senza dubbio fare il casalingo da queste parti è SERIAMENTE malvisto XD! Io un'utilità al mondo casalingo la troverei anche nella dimensione della coppia gay perché cose come la casa, il cibo e la disponibilità con il partner sono nettamente più di qualità rispetto a quando i 2 della coppia lavorano, però a livello di realizzazione personale e di autostima non ho trovato l'esperienza molto gratificante.

Preferisco nettamente spendere i miei soldi e utilizzarli per spenderli in coppia. Finire la giornata stanco morto, ma soddisfatto di aver fatto qualcosa di utile e produttivo (sia per i soldi sia anche perché lavorare bene dà soddisfazioni) e potermi permettere di guardare la benedetta TV senza sensi di colpa.

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