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Elezioni generali nel Regno Unito


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Il 7 maggio si tengono le elezioni nel Regno Unito. Conservatori e Laburisti hanno pressoché gli stessi risultati nei sondaggi e si profila l'ipotesi di una coalizione. Ecco i programmi dei principali partiti politici britannici.

 

 

PARTITO CONSERVATORE - DAVID CAMERON

 

  • Aumento della spesa destinata al National Health Service (servizio sanitario nazionale) di 8 miliardi entro il 2020.
  • Garanzia di accesso al servizio sanitario tutta la settimana.
  • Ritiro del paese dalla Convenzione europea sui diritti umani e introduzione di una Dichiarazione dei diritti britannica.
  • Referendum sulla permanenza nella UE entro il 2017.
  • Portare la soglia dei redditi non tassabili a 12.500 £.
  • Ridurre il tetto dei benefici e dei sussidi che si possono incassare da 24mila a 23mila £.
  • Consentire l'immigrazione nel paese ad un massimo di qualche decina di migliaia di persone.
  • Negoziare nuove norme con la UE sull'accesso degli immigrati a sussidi e benefici solo dopo aver lavorato per un certo numero di anni nel paese.

 

PARTITO LABURISTA - ED MILIBAND

 

  • Aumento del salario minimo a più di 8 £ l'ora entro il 2019.
  • Impegno a non aumentare le aliquote IVA, dell'imposta sul reddito o dei contributi per la previdenza sociale.
  • Abolizione dello status di "non dom" (residente non domiciliato) di migliaia di persone che vivono nel Regno Unito per non pagare le tasse sui beni e guadagni realizzati all'estero.
  • Fine ai contratti a zero ore, che saranno trasformati in contratti regolari.
  • Riduzione delle rette universitarie ad un massimo di 6mila £ l'anno.
  • Lotta contro l'evasione fiscale.
  • Investimento di 2,5 miliardi di £ più dei Conservatori per garantire l'assunzione di 8mila medici di base, 20mila infermiere e 3mila ostetriche.
  • Garanzia di prenotare appuntamenti col medico di base entro 48 ore ed esami per tumori entro una settimana.
  • Abrogare il piano di privatizzazione del sistema sanitario nazionale previsto dal governo e mettere un tetto sui guadagni delle imprese private sui contratti del sistema sanitario.
  • Rimanere nella UE, ma pretendere riforme per rendere le istituzioni comunitarie più efficienti e utili per il paese.
  • Garanzia di non trasferire i poteri a Bruxelles senza prima tenere un referendum.
  • Sostegno al TTIP (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti).

 

PARTITO LIBERALDEMOCRATICO - NICK CLEGG

 

  • Approvazione di una legge per portare le emissioni di gas serra a zero entro il 2050.
  • Riduzione dell'accesso allo status non dom, mettendo fine al diritto di ereditarlo.
  • Estensione del diritto di ricevere pasti gratuiti a tutti gli alunni delle elementari.
  • Introduzione di una dichiarazione dei diritti digitale.
  • Diritto di voto dai 16 anni.
  • Tetto di 10mila £ alle donazioni ai partiti politici.
  • Riforma elettorale a livello locale e nazionale per consentire una rappresentanza più proporzionale.
  • Riforma della Camera dei Lord, dimezzandone le dimensioni.

 

PARTITO PER L'INDIPENDENZA DEL REGNO UNITO - NIGEL FARAGE

 

  • Promozione di un sistema migratorio sul modello australiano, con un divieto d'ingresso ai migranti non qualificati per 5 anni.
  • I lavoratori immigrati potranno avere accesso a benefici e servizi sociali e chiedere la residenza permanente solo dopo aver pagato le tasse e contributi per 5 anni.
  • Deportazione degli stranieri che commettono crimini nel Regno Unito.
  • Aumento di 3.500 unità del personale di difesa delle frontiere, della polizia e dei penitenziari.
  • Uscita dalla giurisdizione della Corte europea dei diritti umani.
  • Referendum per uscire dalla UE il prima possibile.
  • Negoziazione di un accordo commerciale con la UE per consentire agli imprenditori britannici di continuare le loro attività.
  • Assegnazione del 2% del PIL alla difesa, che poi sarà gradualmente aumentato.
  • Più potere ai servizi segreti.
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https://www.gay-forum.it/topic/30121-elezioni-generali-nel-regno-unito/
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Mi fa ridere Farage vuole uscire del'UE ma poi vuole un accordo per consentire agli imprenditori britannici di continuare le loro attività...certo come dicono qui two birds with a stone. Se vogliono uscire dall'UE e dal Mercato Unico Europeo lo devono fare per bene non è un menu in cui prendi solo quello che ti piace, non senti di avere niente da dividere con altri europei?! bene ma devi rompere del tutto. Comunque ottima sintesi dei programmi dei diversi partiti...per quanto mi riguarda simpatizzo per i Laburisti. 

Secondo il primo exit-poll i conservatori di Cameron si piazzerebbero in testa con 316 seggi, seguiti dai laburisti con 239 seggi, poi il partito nazionale scozzese con 58 seggi, i Libdem con 10 seggi e l'Ukip con solo 2 seggi.

http://www.repubblica.it/static/speciale/2015/elezioni/regno_unito_gran_bretagna/

I Conservatori hanno ottenuto 316 seggi, mentre i Laburisti 239, i LibDem sono crollati a 10, l'UKIP 2, i Verdi 2, il Plaid Cymru (partito indipendentista gallese) 4 e tutte le altre formazioni politiche 19. Nonostante la maggioranza conservatrice risicata, coi Liberaldemocratici avrebbero 326 seggi per continuare a governare insieme. Alla CNN si è azzardato un paragone: "E all'improvviso la vecchia, posata Gran Bretagna sembra come l'Italia".

Cameron conferma i programmi di governo: stabilità, crescita e referendum sulla UE.

Faccio notare solo che l'Ukip con quasi 4 milioni di voti ha preso (grazie a dio) solo due seggi. Lo Scottish National Party (ah, qualcuno avvisi Salvini che è un partito di SINISTRA, niente a che vedere con il suo fascistume) con 1 milione e mezzo 56 seggi. A proposito di disproporzionalità di sistemi elettorali.
*Ovviamente ora mi si obietterà che la disproporzionalità del collegio uninominale non ha nulla a che vedere con quella di un premio di maggioranza (ah, ribadisco, onde evitare l'accusa di essere una velina di Renzi: a me di difendere la sua legge elettorale fatta a uso e consumo del PD non frega una beneamata mazza).
Il labour paga la sua impostazione londra-centrica e infatti la Scozia è sempre stata uno dei suoi serbatoi di voti. Cameron invece ha potuto contare sulla mentalità isolazionista britannica rispetto all'UE.

Edited by Orfeo87
Hinzelmann

Anche stavolta - puntualmente - si prevedeva l'impossibilità

di formare un governo

 

Chissà come mai ogni volta che si vota in Inghilterra con questa

legge si prevede lo stallo istituzionale

 

Invece anche stavolta c'è una maggioranza chiara e senza che gli

elettori vi siano stati costretti da meccanismi coercitivi

 

La notizia principale rispetto ai "neri vaticini" dei giornali è questa

doveva essere uno sfracelo ed invece ha funzionato ancora una

volta

 

Poi è chiaro che se si contano i voti invece di contare i collegi vinti

un sistema maggioritario non può essere proporzionale, il problema

però è che si sono contati i voti invece dei collegi

 

L'elemento politico rilevante è l'irruzione dell'indipendentismo scozzese

ai danni del partito laburista, che perde la Scozia, ma il problema non è

certo il suo "londrocentrismo" quanto il fatto di essere un partito nazionale

e non sezionale, come il partito nazionale scozzese

 

La sconfitta Liberaldemocratica era ampiamente prevista, come anche

il risultato modesto dell'UKIP dopo la mossa conservatrice del referendum 

UE, che ne ha svuotato il programma alla base

Non mi riferivo a te, la trovo solo una cosa strana.

 

La grande stranezza italiana è semmai quella per cui

si dimettono non solo tutti i segretari PD che hanno perso,

ma persino un segretario PD che ha vinto - Bersani -

e che in qualsiasi altro Paese avrebbe governato.

 

Ovviamente in Italia ci sono dei "partiti padronali"

per cui se Grillo o Berlusconi si dimettessero,

non esisterebbe più né il M5S né Forza Italia.

Cameron ha stravinto, a differenza di quanto si è creduto inizialmente, con una maggioranza assoluta di 331 seggi in Parlamento (una delle vittorie più nette dagli anni '80). I Conservatori potranno governare da soli, senza la necessità di stringere accordi o alleanze con altri partiti. Miliband, leader laburista dal 2010, ha annunciato le sue dimissioni, lo segue a ruota Farage, capo dell'UKIP. Lo Scottish National Party ha ottenuto 56 seggi su 59 in Scozia, quasi tutti sottratti al Labour.

Edited by Rotwang
Hinzelmann
si dimettono non solo tutti i segretari PD che hanno perso, ma persino un segretario PD che ha vinto - Bersani - e che in qualsiasi altro Paese avrebbe governato.

 

Beh non è che Bersani si sia dimesso il giorno dei risultati elettorali

ce lo hanno costretto Napolitano ( che gli ha impedito di tentare di

formare un governo di minoranza ) e tutti coloro che lo hanno impallinato

alla elezione del successore di Napolitano, come presidente della repubblica

( confermare Napolitano significava confermare l'idea della grossa coalizione )

 

Avendo un dissenso con il presidente della repubblica, peraltro del suo stesso

partito, ha ricevuto un "incarico esplorativo" cioè condizionato e non pieno, di

condurre le consultazioni per formare un governo, il ché lo ha costretto ha rimettere

il mandato. Questo solo per dire che non sono state dimissioni immediate e spontanee

( come in Inghilterra ) ma provocate da una serie di mosse e contromosse di altri

soggetti politici. In Inghilterra certamente la regina lo avrebbe spedito alla Camera dei Comuni

se non si fosse dimesso spontaneamente e avrebbe votato il parlamento

In sostanza si conferma il netto spostamento a destra dell'Europa (Conservatori+Ukip+Partiti protestanti nordirlandesi superano il 50% di voti), chi immaginava che, con la crisi economica, l'arco politico si spostasse verso sinistra ha preso una cantonata incredibile, ad oggi gli unici grandi paesi europei che hanno premier di partiti di centrosinistra siamo noi e la Francia, e se si dovesse votare adesso sia Renzi che Hollande sarebbero travolti.

 

In sostanza o nasce qualcosa di realmente nuovo come Tsipras in Grecia oppure le destre giocano davvero a porta vuota.

Hinzelmann

Beh mi sembra anche giusto, nel senso che essendo

la politica economica che ha prevalso in Europa, quella

dell'austerità, forse un governo di destra è il più indicato

ad applicarla

 

In questa ottica però mi sembra che Tsipras sia in grosse

difficoltà ( né i governi di Francia ed Italia han ritenuto di

far fronte comune con la Grecia )

 

Nel caso inglese poi i fondamentali economici sono positivi

quindi Cameron ha portato il paese fuori dalla crisi

 

Certo i ceti medi e medio-bassi non ne hanno tratto alcun

beneficio economico, ma il rilancio di investimenti e occupazione

c'è, è reale nonostante Cameron non mi pare "piaccia" più di tanto

 

La questione scozzese rendeva impossibile una vittoria laburista

ed al contempo rendeva problematico il voto all'UKIP, perché in

molti sostengono che se la Gran Bretagna uscisse dall'Europa, la

Scozia potrebbe essere incoraggiata ad un nuovo referendum separatista

 

PS che il voto all'UKIP sia un voto "di destra" in senso sociologico è tutto da

dimostrare, come ogni movimento populista ( vedi Grillo ) pescano sia a destra

che a sinistra. Solo che Cameron ha preso le contromisure rispetto al suo elettorato

concedendo il referendum e irrigidendo i controlli sull'immigrazione.

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