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Avvenire ripudia le teorie riparatorie?


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Come ho -fin troppe..- volte scritto sul forum, so di essere completamente ignorante quando si parla di chiesa & contorni, nè mi interessa poi tanto approfondire la questione.

 

Cmq mi hanno girato un articolo uscito sti giorni su Avvenire, http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/omosessuali-la-fede-che-accoglie.aspx in cui, oltre a ribadire la solita storiella del gay che deve essere casto & puro, leggo una frase che un po' mi ha sorpreso:

<L’autentico punto di incontro di spiritualità e psicologia per quanto riguarda l’attrazione per lo stesso sesso è in quella che potremmo chiamare "la terapia basata sulla castità". Si tratta di qualcosa di molto differente da un tentativo di "riparare" o "aggiustare" una persona, come se si fosse alle prese con una malattia mentale>.

 

Che dite, staranno iniziando a mollare le cialtronaggini alla Nicolosi o è solo una cosa fatta uscire giusto per vedere l'effetto che fa?

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/30129-avvenire-ripudia-le-teorie-riparatorie/
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L'avvenire che importanza ha ?

 

É un parere cattolico tra i tanti o é il punto di riferimento per i cattolici su quel che dice la chiesa ?

 

A me sembra un po' strano che la castità venga venduta come una terapia.

 

Sarebbe una terapia per tutti o solo per i gay ?

 

Di per se anche gli etero non sposati dovrebbero seguire quella terapia secondo la dottrina di sacra madre chiesa romana.....

 

Addirittura forse anche gli etero sposati dovrebbero fare sesso solo con finalità riproduttive secondo sacra romana chiesa.

L'avvenire che importanza ha ?

 

É un parere cattolico tra i tanti o é il punto di riferimento per i cattolici su quel che dice la chiesa ?

beh, è *solo* il giornale edito dai vescovi italiani:

mi pare difficile che pubblichi qsa che a loro non vada bene...

Le teorie riparative sono più una faccenda statunitense,

qui in Europa non sono riuscite a sfondare.

 

La "terapia della castità" è molto più pratica

e non corre il rischio di avere contro gli psicologi.

 

Non che la cosa sia meno mostruosa,

in quanto non pretendono dai gay cattolici solo la castità a vita,

ma persino vogliono negare loro matrimonio e adozione

e addirittura la possibilità di prendere i voti...

 

Per fortuna neppure i Cattolici eterosessuali

seguono la pastorale sulla loro sessualità.

Le teorie riparative sono più una faccenda statunitense,

qui in Europa non sono riuscite a sfondare.

 

Veramente all'arci l'altro giorno ho visto un video di un centro religioso (credo in Nord Italia) dove ragazzi e ragazze erano educati ad abbandonare la loro sessualità gay/bisex per l'eterosessualità, senza ovviamente strumenti, era unicamente una rieducazione verbale.

Le teorie riparative sono più una faccenda statunitense,

qui in Europa non sono riuscite a sfondare.

 

La "terapia della castità" è molto più pratica

e non corre il rischio di avere contro gli psicologi.

uhm.. eppure fino a stamattina Nicolosi & co son stati di casa in qsi incotro-dibattito-focus cattobigotto sul tema omosessualità,

e un po' mi stupisce leggere nei loro fogliacci che -quanto meno- prendono le distanze da tutto ciò

Icoldibarin

A me pare solamente un'altra circonlocuzione per evitare critiche ed inibire le obiezioni dei lettori stessi.

Di fatto quasi tutte le terapie riparative si basano sull'insediamento di un disagio psicologico attivato dal piacere sessuale.

Questo viene fatto con punizioni di tipo fisico (scosse elettriche, percosse etc.) o psicologiche (additamento in pubblico, costrizione a compiti ripetitivi etc.) quando il "paziente" manifesta qualche segno di eccitazione o esterna pensieri non allineati alla dottrina.

Lo scopo (dichiarato o meno) è sempre di ridurre la persona in una condizione di rifiuto della sessualità generatrice di piacere in luogo o di una castità completa, come mi pare voglia fare l'intervistato, o di una sessualità orientata esclusivamente alla fecondazione della donna.

Icoldibarin

Che esistano anche qui in Italia non ne dubito,

ma perlomeno agiscono in semi-clandestinità.

Niente di paragonabile ad Exodus, per dire:

http://en.wikipedia.org/wiki/Exodus_International

Semi-clandestinità non direi.

Basta digitare gruppo lot su un motore di ricerca per raggiungere il portale di una delle associazioni più famose che organizzano queste "terapie".

Televisioni a tema religioso come Telepace intervistano continuamente "ex-gay" anche per chi non è avvezzo alla ricerca in rete...

Luca di Tolve scrisse pure il libro "Ero gay. A Medjugorje ho ritrovato me stesso" edito da Piemme.

 

http://lucaditolve.altervista.org/

http://www.gruppolot.it/

D'accordo che la chiesa vuole l' astinenza sessuale per i gay (o etero non spostai) ma quello che mi son sempre chiesto è se trovi il male anche nell'amore senza sesso tra 2 persone dello stesso sesso (ammesso che sia possibile)

voi lo sapete?

D'accordo che la chiesa vuole l' astinenza sessuale per i gay (o etero non spostai) ma quello che mi son sempre chiesto è se trovi il male anche nell'amore senza sesso tra 2 persone dello stesso sesso (ammesso che sia possibile)

voi lo sapete?

Al contrario. E' l'ultima trovata degli omofobi. La chiamano "spiritual friendship."

sarebbe?

Sarebbero due omosessuali che vivono insieme senza fare sesso ne ovviamente sposarsi. Qual'è il senso? Per i due il senso è che possono dare sfogo al loro sadomasochismo, per la chiesa è che può dire: "Visto? Sono gay e non si vogliono sposare, quindi essere contrari al matrimonio gay non è omofobia!!!"

 

E funziona.

Edited by NewMarc
Hinzelmann
Che dite, staranno iniziando a mollare le cialtronaggini alla Nicolosi o è solo una cosa fatta uscire giusto per vedere l'effetto che fa?

 

Ho dei dubbi

 

Perchè molti incontri fatti in diocesi italiane si ispiravano già a questi principi

 

-ritiro spirituale -preghiera - incoraggiamento alla castità

 

etc

 

Quindi in parte è come se dicessero....continueremo a farli, perchè sono

giusti ed è un nostro diritto

 

Potrebbe essere che almeno a questi incontri NON partecipino discutibili terapisti

d'area cattolica, disponibili a procacciarsi clienti per i loro studi

 

Ma il problema è che....non mi fido

 

Nel momento in cui fin dall'inizio in Italia si è impostata la cosa così:

Diocesi+terapista ( eventuale )

 

E nel momento in cui ci si limita a "presentare" dei terapisti

 

Potrebbe non essere cambiato niente

 

Se invece recidono ogni legame cogli psicologi cattolici, stabiliscono

che la psicologia cattolica non ha ragione d'esistere etc allora sarebbe

una parziale novità

Icoldibarin

D'accordo che la chiesa vuole l' astinenza sessuale per i gay (o etero non spostai) ma quello che mi son sempre chiesto è se trovi il male anche nell'amore senza sesso tra 2 persone dello stesso sesso (ammesso che sia possibile) voi lo sapete?

La chiesa è un'entità astratta ed è difficile individuare una linea chiara sul caso.

Di solito chi accetta che l'omosessualità sia un orientamento sessuale ma si rifiuta di avallare le istanze della comunità sessuale escluda che tra persone dello stesso sesso possa/debba esistere un'attrazione sentimentale romantica.

Di solito si raccomanda la "sublimazione" delle emozioni verso un rapporto esclusivamente amicale.

cioè son contrari anche all'amore casto?

Beh se non lo fossero non vedo perché una parte della chiesa si dovrebbe ancora opporre con tanta veemenza ad un riconoscimento dei diritti civili per le coppie omosessuali.

Diversamente tutti potrebbero essere onesti cittadini cattolici e pubblicamente gay, tanto il parroco non viene a controllare cosa fai sotto le lenzuola (a meno che non sia interessato :P).

La posizione sarebbe alla stregua di un comune eterosessuale sposato in chiesa che si mette il preservativo, al massimo si subisce il pippone annuendo del religioso di turno e poi fa quello che vuole con la moglie o non-moglie che sia.

Mario1944

 

 

Che dite, staranno iniziando a mollare le cialtronaggini alla Nicolosi o è solo una cosa fatta uscire giusto per vedere l'effetto che fa?

 

Non mi risulta che la Chiesa cattolica abbia mai dottrinalmente le teorie dell'omosessualità come malattia mentale neppure quando essa era considerata tale dalla medicina ufficiale:

in generale gli omosessuali erano considerati peccatori e quindi l'implicazione era che la loro fosse una libera scelta, infatti, se non fosse stata tale, non avrebbe potuto produrre un peccato.

 

Quindi non mi sembra che sia siano novità nella posizione di Avvenire.

 

Per altro, per quanto almeno mi riguarda, preferisco essere considerato un peccatore impenitente che un deficiente più o meno recuperabile, ma si tratta di gusti......

Ma il problema è che....non mi fido

beh, siamo (almeno) in due!!

 

In quell'articolo la cosa che mi stona è quanto hanno voluto evidenziare la grossa presa di distanze dalle teorie riparative, quando a naso sarebbe bastato non nomiarle: sopravvoli e bon!

  • Perchè hanno voluto sottolineare proprio quel punto?
  • E perchè proprio su Avvenire, il giornale molto ufficioso dei vescovi italici??
  • Che siano messaggi quasi in codice ad uso interno?
Mario1944

 

 

In quell'articolo la cosa che mi stona è quanto hanno voluto evidenziare la grossa presa di distanze dalle teorie riparative, quando a naso sarebbe bastato non nomiarle: sopravvoli e bon! Perchè hanno voluto sottolineare proprio quel punto?

 

Probabilmente perché curare un malato di mente non è compito del sacerdote, ma del medico, mentre redimere un peccatore non è compito del medico, ma del sacerdote.

 

Che dite, staranno iniziando a mollare le cialtronaggini alla Nicolosi o è solo una cosa fatta uscire giusto per vedere l'effetto che fa?

 

Mh, secondo me il motivo è che se parlano di teorie riparative l'argomento si smonta facilmente.

Se si rimane sul vago resta opinabile e si presta meno a critiche dirette.

se volete vederlo come un piccolo passo in avanti della Chiesa Cattolica verso la lunga e ripida strada dell'accettazione dei gay, siete liberi di pensarlo. Ma non capisco proprio questo cercare e dare importanza a quello che la chiesa dice su questi argomenti. Come ci si può fidare di chi considera il matrimonio un sacramento, ma poi per alcuni questo "sacro rito" si può annullare alla sacra rota (sacra?) dietro un lauto compenso in denaro. Fate voi...

Secondo loro, noi gay dobbiamo osservare la castità, mentre gli eterosessuali possono fare sesso? Ammesso che ogni volta che lo fanno, l'intenzione sia quella di procreare...

Ma quante assurdità! Eppoi cosa significa amore casto? Se amo qualcuno perchè ne sono atratto sessualmente ma non faccio sesso, allora sono a posto con la mia coscienza? Ma Gesù disse che è sufficiente desiderare una donna (d'altri) per commettere peccato (cioè per commettere peccato non conta tanto l'azione, ma l'intenzione). Con questo non voglio dire che noi gay siamo peccatori, ma che è tutta la loro teoria che non sta in piedi. Dietro a quello che dice la Chiesa non c'è la volontà di aiutare l'individuo, ma solo quello di mandare avanti la loro "baracca".

 

N.B.: ho usato la C maiuscola per Chiesa, solo per distinguere Chiesa come gerarchia di preti, da chiesa come edificio! Altrimenti la lettera maiuscola non l'avrei usata.

Mario1944

 

 

Ma non capisco proprio questo cercare e dare importanza a quello che la chiesa dice su questi argomenti.

 

Be', se uno è cattolico, non è certo incomprensibile che dia importanza alla dottrina etica della Chiesa!

 

 

 

 

Secondo loro, noi gay dobbiamo osservare la castità, mentre gli eterosessuali possono fare sesso?

 

Non è che sia proprio così, dato che il sesso è lecito solo nell'ambito matrimoniale.

Per altro è vero che l'esuberanza sessuale eteroclita, in quanto costituzionalmente stimolata dall'istinto di procreare, è peccato meno grave della sessualità omoclita, costituzionalmente inetta a procreare.

 

 

 

 

cioè per commettere peccato non conta tanto l'azione, ma l'intenzione

 

Si pecca in ogni caso, anche se con diversa gravità, infatti la formula tradizionale del pentimento è:

non peccare in pensieri, parole ed opere.

 

 

 

 

N.B.: ho usato la C maiuscola per Chiesa, solo per distinguere Chiesa come gerarchia di preti, da chiesa come edificio!

 

Buona regola ortografica!

Hinzelmann

 

 

se volete vederlo come un piccolo passo in avanti della Chiesa Cattolica verso la lunga e ripida strada dell'accettazione dei gay, siete liberi di pensarlo.

 

Il punto in discussione non è questo

 

Sotto il profilo di una accettazione dell'omosessualità il fatto di cercare

una conversione attraverso preghiera e castità, piuttosto che attraverso

mezzi coercitivi e manipolatori, più pericolosi ( quali quelli offerti dalla

psicologia ) non sposterebbe molto

 

In ambedue i casi la Chiesa mira a trasformarmi da gay in etero, quindi

non mi accetta in quanto gay o in quanto gay cattolico, d'altronde se la

proposta della castità fosse una opzione etica, perché usare il termine

"terapia"?

 

Terapia di cosa? Obiettivamente non torna

 

Se la Chiesa proponesse ai gay l'opzione di una castità, intesa come

libera scelta del cattolico che si astiene dal sesso, noi non potremmo

contestarne il diritto

 

Ma se questa proposta viene presentata come "terapia" l'ambiguità

resta! Inoltre non si esclude il coinvolgimento dello psicologo e dello

psicologo cattolico, parlandosi di "punto di incontro" fra proposta spirituale

E supporto psicologico

 

Quindi dal mio punto di vista le ambiguità restano e resta la relazione

pericolosa fra religione e psicologia "cattolica"

Le teorie riparative sono più una faccenda statunitense,

qui in Europa non sono riuscite a sfondare.

 

La "terapia della castità" è molto più pratica

e non corre il rischio di avere contro gli psicologi.

 

Non che la cosa sia meno mostruosa,

in quanto non pretendono dai gay cattolici solo la castità a vita,

ma persino vogliono negare loro matrimonio e adozione

e addirittura la possibilità di prendere i voti...

 

Non è statunitense, è un atteggiamento prettamente protestante che nelle mostruose evoluzioni americane è arrivato a tanto.

 

uhm.. eppure fino a stamattina Nicolosi & co son stati di casa in qsi incotro-dibattito-focus cattobigotto sul tema omosessualità,

e un po' mi stupisce leggere nei loro fogliacci che -quanto meno- prendono le distanze da tutto ciò

 

Prendono le distanze ribadendo un concetto che purtroppo sfugge: il concetto di sessualità cattolico è molto diverso da quello degli evangelici (poi hanno mille declinazioni, diciamo quelli più diffusi come ad esempio i pentecostali).

La Chiesa mantiene un comportamento molto coerente, non esiste per loro l'orientamento sessuale ma il sesso tout court, quindi tutti possono andare con capre, pecore, bambini, uomini o donne ma andare solo con le donne è ammesso e solo ed esclusivamente per fini procreativi e solo ed esclusivamente dopo il matrimonio. Per questo motivo la Chiesa in passato ha visto la pedofilia come un peccato passabile fatto da preti che ogni tanto cedono sulla castità, per la dottrina cattolica è solo un cedere ai piaceri della carne e siccome negli ambienti c'è comprensione per la violazione del voto di castità, anche se vai con un bambino pazienza, non è una particolare aggravante perchè loro non conoscono il concetto di orientamento sessuale. Insomma per dirla a parole povere, eri arrapato, hai visto il culetto di un bambino che ti ha tentato amen! E' peccato però dai capita.

 

Sotto questo punto di vista la castità non è un voto autonomo ma è un corollalio del celibato, visto che rinunci a sposarti non potrai accoppiarti, ecco che fare sesso fuori dal matrimonio è un peccato che ha lo stesso disvalore sia per un normale fedele come VOI che per un prete.

Insomma l'omosessualità, de facto, per un cattolico non esiste.

 

In tutto il mondo protestante la sessualità è ammessa, nel senso che pur se nel vincolo del matrimonio, è ammesso il sesso fine a se stesso ovviamente fatto con la persona amata TANTO E' VERO CHE ACCETTANO I CONTRACCETTIVI.

 

Questo se da un lato sembra essere un'evoluzione moderna, in realtà porta a risultati mostruosi, loro conoscono l'orientamento sessuale e conoscono anche le "deviazioni" quindi ne ammettono la correzione.

I Cattolici invece non conoscono proprio l'esistenza di un orientamento e quindi come si fa a curare qualcosa che non esiste???

Prendono le distanze ribadendo un concetto che purtroppo sfugge: il concetto di sessualità cattolico è molto diverso da quello degli evangelici (poi hanno mille declinazioni, diciamo quelli più diffusi come ad esempio i pentecostali).

La Chiesa mantiene un comportamento molto coerente, non esiste per loro l'orientamento sessuale ma il sesso tout court, quindi tutti possono andare con capre, pecore, bambini, uomini o donne ma andare solo con le donne è ammesso e solo ed esclusivamente per fini procreativi e solo ed esclusivamente dopo il matrimonio. Per questo motivo la Chiesa in passato ha visto la pedofilia come un peccato passabile fatto da preti che ogni tanto cedono sulla castità, per la dottrina cattolica è solo un cedere ai piaceri della carne e siccome negli ambienti c'è comprensione per la violazione del voto di castità, anche se vai con un bambino pazienza, non è una particolare aggravante perchè loro non conoscono il concetto di orientamento sessuale. Insomma per dirla a parole povere, eri arrapato, hai visto il culetto di un bambino che ti ha tentato amen! E' peccato però dai capita.

 

Sotto questo punto di vista la castità non è un voto autonomo ma è un corollalio del celibato, visto che rinunci a sposarti non potrai accoppiarti, ecco che fare sesso fuori dal matrimonio è un peccato che ha lo stesso disvalore sia per un normale fedele come VOI che per un prete.

Insomma l'omosessualità, de facto, per un cattolico non esiste.

 

In tutto il mondo protestante la sessualità è ammessa, nel senso che pur se nel vincolo del matrimonio, è ammesso il sesso fine a se stesso ovviamente fatto con la persona amata TANTO E' VERO CHE ACCETTANO I CONTRACCETTIVI.

 

Questo se da un lato sembra essere un'evoluzione moderna, in realtà porta a risultati mostruosi, loro conoscono l'orientamento sessuale e conoscono anche le "deviazioni" quindi ne ammettono la correzione.

I Cattolici invece non conoscono proprio l'esistenza di un orientamento e quindi come si fa a curare qualcosa che non esiste???

mmhh..

teoria interessante, però a sto punto non mi spiego perchè allora tuonano ogni 3x2 contro la pseudo-teoria del Gender (che tra l'altro stanno pompando loro co sti anatemi, visto che la comunità gaya -quorum ego- è tutt'altro che favorevole a quello schema..)

Edited by freedog
Hinzelmann

 

 

I Cattolici invece non conoscono proprio l'esistenza di un orientamento e quindi come si fa a curare qualcosa che non esiste???

 

Scusami, ma hai detto una stupidaggine XD

 

La chiesa cattolica e gli omofobi ritengono che non esista l'orientamento omosessuale

ma all'eterosessualità ci credono eccome!!

 

Ed è proprio per il fatto che esiste un UNICO orientamento sessuale, quello etero

ed il resto è "disordine morale" "perversione" "malattia" che è possibile pensare di

curare i gay e non gli etero

 

Tanto è vero che "terapie" eterosessuali sulla castità non mi risultano esistere 

Mario1944

 

 

La Chiesa mantiene un comportamento molto coerente, non esiste per loro l'orientamento sessuale ma il sesso tout court, quindi tutti possono andare con capre, pecore, bambini, uomini o donne ma andare solo con le donne è ammesso e solo ed esclusivamente per fini procreativi e solo ed esclusivamente dopo il matrimonio. Per questo motivo la Chiesa in passato ha visto la pedofilia come un peccato passabile fatto da preti che ogni tanto cedono sulla castità, per la dottrina cattolica è solo un cedere ai piaceri della carne

 

Non direi proprio che le cose stiano dottrinalmente così:

non è affatto vero che la sessualità si possa soddisfare con chiunque e che andare con le donne sia ammesso solo per fini procreativi.

La sessualità può essere soddisfatta legittimamente (in senso di legittimità etica) solo nell'ambito del sacramento matrimoniale, al di fuori del quale è sempre peccaminosa.

 

C'è tuttavia da distinguere la soddisfazione smoderata d'una sessualità naturale, che è quella rivolta verso il genere opposto e che è per sé atta a generare prole (acta per se apta ad prolem generandam), dalla soddisfazione d'una sessualità innaturale, che è quella rivolta verso il proprio stesso genere o verso le bestie e che non per sé atta a generare prole:

il peccato di smoderatezza nell'ambito della sessualità naturale è ovviamente molto meno grave del peccato nell'ambito della sessualità innaturale, la quale neppure può essere distinta tra sessualità moderata e smoderata, essendo sempre oltre la misura naturale.

 

Per quanto riguarda la pedofilia, la tolleranza disciplinare dipendeva dall'abitudine inveterata nella Chiesa, come in qualsiasi istituzione, a difendere strenuamente i propri membri da ogni attacco esterno giusto od ingiusto;  mentre la tolleranza dottrinale dipendeva non dalla lievità dell'atto peccaminoso in sé, ma dall'oggetto cui era rivolto:

infatti fino a due secoli fa i bambini avevano scarsa considerazione in ambito etico sociale ed anche filosofico, essendo generalmente ritenuti esseri imperfetti ed irrazionali  da condurre quanto prima possibile, con le buone o con le cattive, alla perfezione della razionalità adulta.

 

 

 

 

Sotto questo punto di vista la castità non è un voto autonomo ma è un corollalio del celibato,

 

Confondi gli obblighi del clero regolare da quelli del clero secolare.

Comunque il voto di castità (clero regolare) è diverso e per nulla "accessorio" all'obbligo di celibato che non è un "voto" ma solo un obbligo disciplinare della Chiesa Cattolica Latina cui infatti le Chiese Cattoliche Orientali non sono soggette.

 

 

 

 

Insomma l'omosessualità, de facto, per un cattolico non esiste.

 

 

Che significa??

 

 

 

 

In tutto il mondo protestante la sessualità è ammessa, nel senso che pur se nel vincolo del matrimonio, è ammesso il sesso fine a se stesso ovviamente fatto con la persona amata TANTO E' VERO CHE ACCETTANO I CONTRACCETTIVI.

 

Mi pare che tu sia molto fuoristrada, se non altro perché il "Mondo protestante" è molto variegato.

Quanto al "sesso fine a sé stesso", mi risulta che i Protestanti in genere siano dottrinalmente molto più ossessionati dal sesso dei Cattolici, tant'è vero che la circoncisione pare sia ampiamente praticata in funzione (chissà perché) antimasturbatoria.

E comunque anche la dottrina cattolica ammette il sesso "fine a sé stesso" cioè senza effetti prolifici, purché sia nell'ambito matrimoniale, infatti non c'è peccato se uno abbia rapporti con la moglie ormai sterile per l'età o temporaneamente sterile perché già incinta:

il che tra l'altro è a rigore una contraddizione, seppur giustificata dall'adattamento alle necessità umane, con il principio della finalità esclusivamente procreativa del sesso.

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