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chiedere di definire un rapporto ed essere respinti


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Io sarei stato egoista e spietato, altro che dargli anche solo la parvenza di un possibile riavvicinamento futuro, nessuna illusione all'ingrato ... tanto è risaputo quanto sia estremamente facile fare una scelta quando si è presi da un'altra persona .. "Ci ho provato, ma non sono riuscito ad innamorarmi", quelle boiate stratosferiche da 5 centesimi, utili solo per farsi un caffè alla macchinetta, nemmeno ... o ancora "Cioè non è colpa tua, ma mia .. tu sei simpatico eh ma davvero simpatico né .. oh guarda fanno manifestazione là", ma infartaci là in mezzo va ... decenza e rispetto, con queste digererei anche il peggiore degli affronti che mi è toccato sentire, la medesima gente che poi ti stressa perché vuole evitare imbarazzi e silenzi xD ... perplesso rimani ...

 

Ho esempi a non finire .. la cameriera curiosa che dopo che ci provi davanti a tutti, palesando un interesse estremo ... dici "però dai, sta funzionando" e quindi cominci ad uscirci più volte, passi momenti a tenergli la mano e non solo ... alla fine esclama : "ma io non avevo capito scusa, cioè io non .. non sono lesbica" .. "ah cazz allora sei scema", questo doveva dirgli la mia amica, roba che me la sposavo io per le @@ che ha sta donna .. io che per provarci per primo, infarto duecento volte nel mio emisfero emozionale interno xD, erigo statue d'oro a chi si butta tra orde di clienti e colleghi e si dichiara.

Comunque non volevo divagare, solo che si piangesse l'anima a casa sua .. "ci ho provato" .. bravo, no dai, diamogli un'onorificenza, vi prego, sua genialità ...

 

Via gli sfizi, vai di goduria !

Hai ragione ad infuriarti skstatic, ma oramai sono giunto alla conclusione che se una persona desidera vivere come un bambolotto translucido per il resto dei suoi giorni con il rischio (questo, per lui, sempre più reale) di restare per sempre solo (rischio che pensa di poter scongiurare trattenendo a sé qualcuno che gli faccia compagnia ma che deve essere privo di esigenze sennò sai che fastidio), non si può far null'altro che prenderne atto, provare pietà e augurargli proprio ciò che desidera. Una vita da narciso, lui e lo specchio.

Edited by Sampei

Ecco, a me uno del genere farebbe incazzare da morire. Ho vissuto una situazione simile l'anno scorso: 3, 4 mesi vissuti in un certo modo (serate mano nella mano in pubblico, parolone, notti in hotel a 4 stelle come regalo) per poi arrivare a dire "non è il caso di stare insieme, sono meno preso di te" -.- Questi sono narcisi che non sanno cosa significa amare. Mi spiace per te, al raduno si vedeva che eri innamorato di questa persona.

Hai ragione ad infuriarti skstatic, ma oramai sono giunto alla conclusione che se una persona desidera vivere come un bambolotto translucido per il resto dei suoi giorni con il rischio (questo, per lui, sempre più reale) di restare per sempre solo (rischio che pensa di poter scongiurare trattenendo a sé qualcuno che gli faccia compagnia ma che deve essere privo di esigenze sennò sai che fastidio), non si può far null'altro che prenderne atto, provare pietà e augurargli proprio ciò che desidera. Una vita da narciso, lui e lo specchio.

In un certo senso, non provare nulla è una reazione di difesa. C'è chi se ne rende conto e esce dall'impasse, chi come questo tipo rimane fermo convinto che sia questo quel che cerca.

 

Fai bene a passare oltre ;)

 

 

poi arrivare a dire "non è il caso di stare insieme, sono meno preso di te" -.- Questi sono narcisi che non sanno cosa significa amare

Veramente ha detto così? ahah frasi standard, ci dev'essere in giro qualche manuale da cui si attinge XD io mi sono sentito dire che sono l'amico gay perfetto che cercava da tanto tempo, la persona con cui divertirsi e fare cose insieme in maniera spensierata ecc. Stigrancazzi, al mio paese l'amico gay perfetto con cui fai cose insieme ti comporti da fidanzato e ci fai sesso... ha un altro nome. Vabé, forse, paradossalmente, lo avevo sopravvalutato, è una persona fortemente meno matura e consapevole di quanto pensassi, (a mente lucida inizio però ad accorgermi di alcuni suoi tratti infantili e capricciosi che non avevo messo in luce in passato), e forse avevo sottovalutato invece la mia propensione e determinazione nel cercare quello che mi interessa.

 

 

 

In un certo senso, non provare nulla è una reazione di difesa. C'è chi se ne rende conto e esce dall'impasse

Sono d'accordo, infatti è proprio quello che è successo a me quando mi sono accorto di come stavo; essendo una persona diffidente e orgogliosa, ci ho messo una gran fatica ad ammettere a me stesso cosa provavo, però almeno ce l'ho fatta.

Hinzelmann
Vabé, forse, paradossalmente, lo avevo sopravvalutato

 

Temo che sia in certa misura inevitabile, come si fa a pensare che una persona

sia o possa essere "speciale" o "giusta" per noi, senza sopravvalutarla?

 

Se io mi innamoro devo sottrarre la persona che amo dal gioco dei paragoni

dalle valutazioni  ed iniziare a pensarlo nella sua "unicità". C'è una sopravvalutazione

erotica, che non è un errore di valutazione, ma una aggiunta che mi fa credere a quella

persona, al di là dei ristretti binari della valutazione quotidiana.

 

Purtroppo questo espone anche a delle delusioni, ma è il prezzo da pagare alla capacità

di amare.

 

Io posso essere diffidente, o posso ricevere segnali ambigui che mi frenano per mille

motivi i più svariati , ma nel momento in cui inizio a pensare che Tizio è una persona

speciale, io devo iniziare a credere a lui e devo iniziare a farlo necessariamente prima di

aver definito il rapporto, perché per poterlo definire, devo essere motivato a farlo

No io cioè cerco di essere buono eh, capita a chiunque di sopravvalutare quello che non fa per noi, robe che in situazioni di completa lucidità non ti sfiorano nemmeno .. cioè se la roba inizia così : "Le tue esperienze Francesco ?" .. "Be due tizi, questo e quell'altro e blabla blablabla bla finita" ... "le tue invece ?" ... "Qualche pompino qua e là" ... "Ah" ed è finita che avevo ancora ragione, nonostante sia andato oltre ...

Dopo due uscite è finita con tipo : "Non trovarsi può capitare" ( dopo che mi aveva chiesto di uscire una terza volta ), poi vai con il Gaygle traduttore e diventa "Non calarsi i pantaloni porta l'oca a starnazzare" e allora comprendi quanto sia stato gratificante non adeguarsi.

 

Andrà meglio un giorno indefinito e non lo dico perché sono coinvolto indirettamente in questo fatto ( visto che ero presente anche io, quando ne parlavi e rimpiango di averti consigliato di comunicargli le tue emozioni senza averti dato l'accorgimento delle possibili conseguenze ... ero davvero convinto fossero tutti indirizzati a me gli abitanti di Idiocracy, son un megalomane inconsapevole :'-( ) .... comunque ho compreso che a perderci sono entrambi gli individui .. non ti dirò che ci ha perso solo lui, perché di cacchiate per addolcire ne ho piene le sacre ... cosa perdi tu ? Ciò che lui poteva essere al di fuori dei suoi notevoli limiti e i lati positivi che hai potuto trarre per tirare avanti 7 mesi .. un potenziale qualcosa .. per quanto mi riguarda dopo una delusione trovo più entusiasmante uscire dagli schemi e provare a pensarla diversamente, poi vabbuo c'è la categoria dei C.C.C. "Casi Clinici Critici", mia specializzazione e lì non ci sono sante giustificazioni valide .. era un *bip*chione perduto, Amen. No serio, perduto ....

 

Dico dunque, se è vero che le mie percezioni son decenti come ormai penso e ci arrivano prima di me ( roba che agli amici già avevo scritto il finale senza crederci ciecamente ), ancor prima del momento in cui stanno calcolando di tirarmela là, vuol dire che uno come te, che sa già cosa vuole non deve farsi remore ... non deve necessariamente lasciarsi andare all'atteggiamento del diffidente o trattenersi fino ad un periodo imprecisato per timore o chissà che altro impedisca il normale distendersi del proprio desiderio .. non deve obbligatoriamente sistemarsi e trovare una sua stabilità in altri ambiti ( che sicuramente aiuta, certo ) per averne anche una affettiva ...

 

Se poi è del Gruppo Narciso ( devo smetterla di dividere tutto per categorie xD, ogni tizio è speciale ed unico a modo suo ), la selvaggina la trovano anche senza scassare a chi non si sente tale. Selvaggina, termine usato da un Narciso di 21 anni tendente verso i bocciodromi. Almeno era bono da disegnare Tsè

Sono d'accordo, infatti è proprio quello che è successo a me quando mi sono accorto di come stavo; essendo una persona diffidente e orgogliosa, ci ho messo una gran fatica ad ammettere a me stesso cosa provavo, però almeno ce l'ho fatta.

 

Questo è importante! Mi ricordo un tuo consiglio tempi fa. Dimenticalo e vai avanti.

Dopotutto piangere su sestessi serve relativamente e va bene per qualche giorno, poi si continua la propria vita normalmente. E poi era da un po' che non capitava che ti innamorassi se non sbaglio no? Dopotutto, guardando il bicchiere mezzo pieno, è stato piacevole riprovarlo no?

certo che pure te stare per sette mesi in un rapporto indefinito... vabè

 

io sono un grande sostenitore delle relazioni che non conducono a niente. ci fanno affinare quello che vogliamo dal futuro sia per chi è più coinvolto sia per l'altro (tanto anche in amore uno dei due ci tiene di più) 

 

se la cosa non ti va più bene, lascialo perdere, non ha senso frequentare qualcuno sperando che ti dia di più. 

certo che pure te stare per sette mesi in un rapporto indefinito... vabè

 

io sono un grande sostenitore delle relazioni che non conducono a niente. ci fanno affinare quello che vogliamo dal futuro sia per chi è più coinvolto sia per l'altro (tanto anche in amore uno dei due ci tiene di più) 

 

se la cosa non ti va più bene, lascialo perdere, non ha senso frequentare qualcuno sperando che ti dia di più. 

 

Perché ho temporeggiato così tanto?

 

Ci penso su un attimo poi rispondo.

 

Ho aspettato tanto perché fino all'ultimo lui ha tenuto comportamenti ambigui e non sapevo cosa pensare di lui.

Ho aspettato tanto perché non avevo preventivato di innamorarmi e poi invece lui è diventato importante per me (e forse anche io per lui, anche se in modo diverso, in fondo ci vedevamo quasi ogni weekend, spesso su sua iniziativa).

Ho aspettato tanto perché non ho riconosciuto se non molto in ritardo il segno che mi stavo legando, nonostante alcune iniziali remore e alcuni segnali negativi successivi, che ora inizio a ricordare.

Ho aspettato tanto perché ero oggettivamente incastrato in un meccanismo diabolico al lavoro e in impegni professionali che mi hanno messo a durissima prova divenendo quasi totalitari e assorbendo tutte le mie energie.

Ho aspettato tanto perché mi faceva comodo uscire con una persona fissa che alleviava in modo leggero e simpatico i pesanti cambiamenti nella mia vita che si stavano e si stanno tuttora verificando.

Ho aspettato tanto perché nonostante l'assenza di definizione ho tratto per un po' diversi benefici dalla frequentazione, che mi ha spinto a superare nuovi scogli.

 

 

era da un po' che non capitava che ti innamorassi se non sbaglio no?

 

E' vero, era da parecchio che non succedeva e... ho quasi sperato non ricapitasse! ma è un mio ragionamento stupido che non ha valore.

 

 

 Andrà meglio un giorno indefinito e non lo dico perché sono coinvolto indirettamente in questo fatto ( visto che ero presente anche io, quando ne parlavi e rimpiango di averti consigliato di comunicargli le tue emozioni senza averti dato l'accorgimento delle possibili conseguenze ... ) .

 

Tranquillo non ti preoccupare, purtroppo sapevo fin troppo bene quali astratte conseguenze avrebbe potuto comportare un qualsiasi chiarimento, altrimenti non avrei avuto così tante remore nel chiedergli "dove si stava andando a finire".

 

 

 cosa perdi tu ? Ciò che lui poteva essere al di fuori dei suoi notevoli limiti e i lati positivi che hai potuto trarre per tirare avanti 7 mesi .. un potenziale qualcosa .. per quanto mi riguarda dopo una delusione trovo più entusiasmante uscire dagli schemi e provare a pensarla diversamente.

 

Anche io voglio cambiare totalmente i miei schemi. Pensavo di averlo già fatto, ma non basta. Quindi ok, nuovo cambiamento! E ti dirò di più... forse ancora non voglio accorgermene, ma razionalmente parlando, i suoi lati positivi posso ritrovarli davvero in chiunque sia dotato di un minimo di interesse per ciò che interessa anche a me. E senza avere i suoi difetti, le sue insicurezze, i suoi complessi verso un passato strano.

 

 

quanto sia stato gratificante non adeguarsi.

 

Adeguarsi... una parola importante. Sarò anche stupido ed ingenuo, ma ad un certo punto io ricordo che ho veramente iniziato a percepire come una sorta di "clima di coppia implicito" nel quale io dovevo adeguarmi ad alcune aspettative molto specifiche... e dovevo farlo in fretta. Ti dirò, inizio a pensare una cosa molto molto strana... insomma... ora che guardo meglio, mi pare che di carattere, di fisico, di personalità io assomigli in maniera sempre più sospetta al suo crudele ex francesino... forse il povero Sampei non era interessante in quanto Sampei, ma in quanto pericolosamente simile al buon vecchio Maurice*...

(*nome alterato).

 

 

 uno come te, che sa già cosa vuole non deve farsi remore ... non deve necessariamente lasciarsi andare all'atteggiamento del diffidente o trattenersi fino ad un periodo imprecisato per timore o chissà che altro impedisca il normale distendersi del proprio desiderio .. non deve obbligatoriamente sistemarsi e trovare una sua stabilità in altri ambiti ( che sicuramente aiuta, certo ) per averne anche una affettiva ...

Grazie, non so se sia così, ma se non lo fosse voglio comunque provvedere, e ora avrò finalmente il tempo per farlo :)

 

 

ma lo capisco talmente tanto da come lo descrivi

Ah lo capisci? Beato te! Io onestamente proprio no! Cosa ci voleva a dirlo subito? Se non sei interessato a me, perché mi chiedi di tua entusiastica iniziativa di uscire praticamente ogni settimana? Boh

Anche io mi sono trovato ad un certo punto a dover dire di no ad una persona che mi aveva confessato il suo interesse, però non mi sono comportato in maniera così ambigua e narcisistica.

Hinzelmann

Credo ci si riveda:

 

 

 

lui ha ricambiato. Inizialmente ho coltivato la conoscenza con entusiasmo ma, piano piano, sono stato attanagliato da un'ansia fortissima, che non mi permette di vivere la frequentazione in modo sereno: penso che sia impossibile che mi sia capitata una persona che mi piaccia solo ad un mese da quando ho scaricato l'app poiché c'è gente che naviga per anni senza riuscire a trovare qualcuno, che non abbia senso cominciare una relazione in quanto destinata a finire, non riesco a lasciarmi andare, temo che dovrò allontanarmi per motivi di studio/lavorativi, ho paura di accontentarmi e di perdere i confini tra me stesso e l'altro, alternando momenti in cui vorrei chiudere la cosa per ridurre l'ansia, ad altri in cui mi rendo conto che potrei stare bene e che il sentimento potrebbe crescere. Ovviamente non lo rendo partecipe di tutte queste turbe mentali e mi comporto nel modo più equilibrato possibile. Mi piace, ma sento un forte impulso di tradirlo, di sparire e di non farmi mai più né sentire, né vedere. Mi sento come se fossi biologicamente incapace di legarmi a qualcuno, né meritevole di vivere un'affettività in modo sereno, senza contare i notevoli problemi di autostima. So che sarebbe il caso di parlare con uno psicologo, ma vorrei sapere se qualcuno si trovi/si sia trovato nella mia situazione o come la pensiate.

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/30185-labirinto-mentale/

 

Oddio. Impressionante. Ora capisco.

 

Beh @@VermillionLie, pensa che comunque paranoie simili me le sono fatte anche io, e non sai per quanto tempo, solo che poi ho risolto le paranoie con la risposta "sì" alla domanda a bruciapelo che mi è stata fatta "sei innamorato di me?". Era una risposta corretta: mi sono chiesto che cosa mi portava ad essere così naturalmente entusiasta di frequentarlo, di ricevere sue attenzioni, di dedicargliene, e di iniziare a alterare i miei pensieri di lungo periodo tenendo conto della sua esistenza. Mi sono chiesto perché mi sentivo geloso di lui, e perché ero felice di averlo con me, di dedicargli il mio tempo, e perché la mia maggiore preoccupazione nei suoi confronti era ormai diventata quella di sentirlo ridere e farlo stare bene. Mi sono accorto, insomma, che il famoso "lungo elenco di difetti dell'altro" che ognuno fa quanto pensa a queste cose... era insignificante rispetto alla sua compagnia, e che qualsiasi problema ci fosse stato, lo vedevo comunque come risolvibile.

 

E pur avendo sospetti sulla risposta negativa, pensavo che le mie insicurezze e i miei difetti sarebbero stati perdonati. Invece no. Ora però l'ambiguità resta, perché se uno in lacrime ti dice che non vuole perderti, dopo essersi affrettato a dire che non riesce a configurarti come il suo ragazzo e si sente in dovere di precisare quest'ultima cosa perché nei rapporti in cui uno è preso e l'altro no si va a finire in merda (sua esperienza diretta), non sai più a cosa credere, e non ti fidi più. O magari non è ambiguità, è solo una gentilezza di circostanza, ma questo probabilmente non è in mio potere scoprirlo.

 

Forse uno stupido piano per mettere a posto le cose ce lo avrei, ma non so se avrò la forza di portarlo a termine, potrebbe essere totalmente fuori dalla mia portata o comunque totalmente inutile.

O più banalmente potrebbe non valerne più la pena.

Edited by Sampei
angoloinstanza

secondo me si è spaventato proprio perché hai definito il rapporto, hai risposto sì alla famosa domanda dell'innamoramento. Lui ha paura di prenderti per il culo, di non provare lo stesso, ma questo non credo escluda l'affetto che da lui hai percepito in questi mesi. 

ho vissuto con terrore i primi tempi della mia ultima relazione in quanto pareva non riuscissi ad attaccarmi, vedevo un grande entusiasmo dall'altra parte e mi pareva di essere da meno, di non ricambiare. Nessuno dei due è scappato e poi le cose si sono stabilizzate ( e anche finite xD ).

Non so se la situazione di quest'uomo sia patologica, da psicanalisi, invalidante per i rapporti; dovresti avere gli elementi per saperlo ed eventualmente innescare un processo, che sia di mantenimento / supporto, che sia di allontanamento / metabolizzazione. 

Hinzelmann

 

 

vedevo un grande entusiasmo dall'altra parte e mi pareva di essere da meno,

 

Beh questo però non è infrequente

 

Cioè è difficile secondo me che in una relazione si manifestino comportamenti

esattamente "uguali" anche perché non sarebbe altrimenti una relazione fra

"persone" ognuna con un carattere-temperamento-modo di esprimere i desideri

e l'emotività, diverse.

 

Spesso capita poi che uno si "sblocchi" prima dell'altro e ci metta un qualcosa in

più di "entusiasmo", il ché in effetti può spaventare, ma non è piacevole neanche

stare dall'altra parte della barricata Lol.

 

 

  Spesso capita poi che uno si "sblocchi" prima dell'altro e ci metta un qualcosa in più di "entusiasmo", il ché in effetti può spaventare, ma non è piacevole neanche stare dall'altra parte della barricata Lol.
 Lo squilibrio fra gli "entusiasmi" è un argomento interessantissimo: è un parametro totalmente effimero e volatile, però se uno non usa quello per capire cosa pensa l'altra persona, cos'altro resta? Ciò che destabilizza è rendersi conto che un temporaneo notevole entusiasmo non vuol dire che vi sia reale interesse (vedi lui), così come una momentanea carenza di entusiasmo (vedi io) non vuol dire che non vi sia interesse. Boh, non ho più parametri per valutare la cosa.

 

 

 

ho vissuto con terrore i primi tempi della mia ultima relazione in quanto pareva non riuscissi ad attaccarmi, vedevo un grande entusiasmo dall'altra parte e mi pareva di essere da meno, di non ricambiare. Nessuno dei due è scappato e poi le cose si sono stabilizzate ( e anche finite xD ). Non so se la situazione di quest'uomo sia patologica, da psicanalisi, invalidante per i rapporti; dovresti avere gli elementi per saperlo ed eventualmente innescare un processo, che sia di mantenimento / supporto, che sia di allontanamento / metabolizzazione.

Mi ritrovo moltissimo in quello che dici, abbiamo avuto un andamento simile. Riguardo al processo da innescare, per l'immediato ho pensato solo a me stesso e ho optato per l'immediato e drastico allontanamento. Per il lungo periodo non lo so, non credo di potermi più fidare né di poter stare più a mio agio con lui, sento ormai solo rabbia e fastidio e ho voglia di non pensarci più.

Hinzelmann

Probabilmente non è neanche un parametro, è un fenomeno

l'esperienza può forse portare a formarsi delle aspettative e in

parte portarti a notare dei dettagli, o d'altro lato "tipizzare" le persone

o le situazioni, ma fondamentalmente resta un casino

 

 

 

reale interesse

 

Tolto il caso facile dell'interesse strumentale al "far sesso"

tutto ciò che accade dopo è un po' più complesso perché

corrisponde ad una serie di suggestioni, ad un immaginario

che una persona può produrre, nella sua testa ( in senso 

lato è "reale" ma è "immaginario" ) e corrisponde al suo

modo di essere ( più che di pensare in senso razionale )

Tolto il caso facile dell'interesse strumentale al "far sesso"

Quello è un caso facile, ma pensa invece al caso difficile di qualcuno che oltre a sesso, coccole, contatto fisico (anche in pubblico) ricerca frequentemente la tua compagnia, ti presenta agli amici e vuole uscire con i tuoi amici, passa le domeniche con te di sua iniziativa, si lamenta che non ci si vede abbastanza e con difficoltà ecc.

 

Come si dovrebbe chiamare questa cosa? Fidanzati ma solo per finta? Boh

Edited by Sampei
Hinzelmann

 

 

Fidanzati ma solo per finta?

 

In senso oggettivo, sì

 

Si può tranquillamente definire "giocare a fare i fidanzati"

Quanto al capire perché una persona possa comportarsi

in questo modo invece è più complicato

 

Non sembra neanche il tipo di persona che ti attrae tutto

nel "suo mondo", se è vero come scrivi che ha voluto conoscere

i tuoi amici etc

 

Tuttavia pare che tu gli andavi bene, nella misura in cui non lo

ricambiavi ( cioè quelli che a te sembravano difetti e insicurezze

pare a posteriori fossero per lui la precondizione perché la storia

per quanto ambigua "durasse" )

"giocare a fare i fidanzati"

Hai detto tutto, sono d'accordissimo, è stato un "giocare a fare i fidanzati" pur non essendolo e forse... non potendo esserlo.

 

Due persone "incomplete" che partendo da alcuni interessi comuni, si sono esplorate a vicenda per scoprire aspetti di sé che prima avevano tenuto sopiti. Il tutto ignorando in maniera infantile forti, fortissime differenze di carattere e di impostazione di vita che solo adesso io mi accorgo di quanto fossero incredibilmente marcate!

 

Io mi sono accorto che mi sono avvicinato a lui scoprendo alcuni lati della vita solitaria di un omosessuale adulto ed indipendente di cui ero davvero poco a conoscenza, lui per parte sua mi ha palesemente utilizzato per sperimentare "l'omosessualità in chiave pubblica" (ricordo ancora quanto era stupito quando lo baciavo davanti a tutti, o quanto era esterrefatto mentre gli parlavo di tematiche lgbt o di politica in chiave gay). Forse mi ha anche utilizzato come transfert per il suo ex che lo ha fatto tanto stare male ben quattro anni fa (santo cielo gli assomiglio proprio fisicamente... e poi c'è il fatto del francese...). Siamo due persone diversissime, che si sono incontrate e scontrate, in periodi della loro vita incredibilmente precari ed instabili, fino ad un punto di rottura che però ho dovuto imprimere io, altrimenti lui non avrebbe fatto nulla, perché forse odeva di una leggera posizione di vantaggio, o semplicemente perché più avvezzo e smaliziato nel restare impermeabile durante le situazioni di ambiguità.

 

Ad un certo punto mi sono anche accorto che stavo cambiando: e anche lui è cambiato, ma proprio in maniera chiarissima, al punto da darmi fastidio e irritarmi, ha iniziato ad avere atteggiamenti prepotentemente diversi da come era prima, molto narcisisti, vanitosi, presuntuosi... quasi come se a stare con me gli si stesse rinsaldando una qualche autostima o concezione di sé che aveva perduto da molto tempo. Per me il discorso è un po' diverso, ma sono riuscito comunque a trarne beneficio. Siamo cambiati così tanto e con così tanta velocità che forse alla fine non eravamo nemmeno più come quando ci eravamo incontrati.

 

Sono cresciuto molto e ho imparato moltissime cose da questa non-relazione. Era ora di voltare pagina però, perché mi stavo intossicando. Paradossalmente mi lascia molte cose positive (avrò fatto oltre una cinquantina di coming out, ho vissuto nuove esperienze, ho parlato in quattro lingue diverse, ho conosciuto ambienti di ricerca incredibilmente entusiasmanti e persone da tutto il mondo, ho rinsaldato moltissimo i rapporti con i miei amici e ne ho creati di nuovi, ho avuto lo sprone per fare alcuni cambiamenti nella mia vita che prima non osavo fare per inerzia).

Edited by Sampei

Riguardo il mio stato attuale, l'aggiornamento è che devo dire che a distanza di una settimana, dopo i primi tre-quattro giorni di ansia e a parte brevi ricadute, mi ritrovo ad avere di nuovo un buon tono dell'umore e una certa tranquillità.

 

Un paio di sere fa l'ho incontrato nello stesso locale in cui mi trovavo e l'ho salutato da lontano prima di andar via, più tardi lui mi ha scritto e mi ha cercato ma non ho ritenuto utile rispondergli. Ho adottato una strategia specifica: sono uscito ogni giorno e ogni sera, mai in casa se non per lo stretto tempo strettamente necessario a dormire, ho avuto un sostegno incredibile da parte dei miei amici e colleghi e genitori, cui ho scassato i coglioni fino all'inverosimile su questa faccenda, ho ricominciato a conoscere nuove persone, ho fatto incontri con persone fidate, ci ho provato pure con uno, e ironia della sorte, ho addirittura già intravisto, ehm... qualcuno di inaspettatamente molto interessante...  :D

Edited by Sampei
Hinzelmann

 

 

ho avuto un sostegno incredibile da parte dei miei amici e colleghi e genitori, cui ho scassato i coglioni fino all'inverosimile su questa faccenda, ho ricominciato a conoscere nuove persone, ho fatto incontri con persone fidate, ci ho provato pure con uno, e ironia della sorte, ho addirittura già intravisto, ehm... qualcuno di inaspettatamente molto interessante...

 

Beh direi che ne stai uscendo più che bene, ovviamente puoi godere

del sostegno delle persone perché sei outed ( questo non c'entra ma

va sottolineato che poi se ne ricavano anche dei benefici ) 

 

Hai già affrontato l'inevitabile "incrociarsi" di chi ha una socialità 

ma lo hai ben superato

 

E direi anche che l'analisi della vostra relazione, passata la prima

reazione emotiva, è ora molto lucida e consapevole 

 

E' importante anche il fatto che arrivi ad un bilancio positivo sulle

cose "imparate" perché appunto questo forma "l'esperienza" che

certo non ti evita futuri eventuali casini, ma ti fa crescere etc

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