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Il "Gay Happiness Index" 2015


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La nota community "Planet Romeo" ha intervistato i gay di 131 paesi al mondo, per un totale di 115 mila persone, in collaborazione con l'Università Johannes Gutenberg di Magonza, per stabilire una sorta di classifica di dove i gay vivono meglio, o comunque sono più felici.

 

Al primo posto nel mondo è risultata la piccola Islanda, con un tasso di soddisfazione del 78,6%, all'ultimo l'Uganda con il 19,8%. Ancora una volta emerge come ci sono, anche nel campo gay, due europe, una avanzata l'altra arretrata. Appena dietro l'Islanda infatti troviamo : Danimarca, Norvegia, Svezia poi, abbastanza incredibilmente Uruguay e Israele, per tornare agli altri paesi europei "ricchi" : Olanda, Svizzera, Lussemburgo, Spagna, Germania, Belgio, Austria, Francia, Regno Unito, Irlanda, Malta e chiude la classifica dell'Europa A il Portogallo con il 56,6%. Dopo il 35° posto ecco l'altra Europa : Slovenia, Italia (50,6%), Estonia, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Grecia, Croazia, Romania (superata dalla Cina), Bulgaria, Lettonia, Lituania, Turchia, Ucraina, Russia, Serbia, Albania e all'ultimo posto Macedonia, peggior paese europeo per i gay (32,7%).

 

Il 79% degli islandesi percepisce il proprio paese come gay-friendly, contro l'1% dei russi, turchi e lituani, solo il 3% degli islandesi non avrebbe il coraggio di baciare un uomo in pubblico, contro il 28% dei francesi, il 43% degli italiani, il 61% dei greci, l'85% dei serbi ed il 94% degli albanesi. Più dell'80% di islandesi, norvegesi e danesi percepisce la propria popolazione come friendly, in Italia appena il 25% (il 18% viene percepita come omofoba, il 51% come ambivalente), contro circa il 10% dell'Europa balcanica. 

 

Secondo i gay, l'accettazione della popolazione è superiore all'80% nei paesi nordici, in Italia è al 51% mentre nell'ex Unione Sovietica scendiamo ad appena il 20% circa. Tuttavia, anche nei paesi europei più omofobi la maggioranza della popolazione gay non vorrebbe emigrare in un altro paese. 

 

Potete vedere tutti i risultati in dettaglio, paese per paese, qui : https://www.planetromeo.com/it/lgbt/gay-happiness-index/

 

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/30202-il-gay-happiness-index-2015/
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Icoldibarin

Dell'Islanda e Uruguay me lo aspettavo, sono due posti che vorrei visitare e sono contento che il lavoro di Pepe non sia stato vano. La svizzera un po' mi perplime, mi sembra un ambiente più chiuso rispetto agli alti risultati.

In Slovenia speravo che le cose andassero un po' meglio, certo tra i paesi balcanici sono comunque i migliori.

Un sondaggio condotto da Demos nell'ottobre 2014 ha mostrato che il 55% degli Italiani è favorevole al matrimonio gay, in aumento di ben 13 punti rispetto alla precedente rilevazione condotta nel maggio 2013. I contrari sono il 42%.

 

PS: credo di aver compilato anch'io su Romeo un questionario sui diritti nel mio paese  :victory:

Edited by Rotwang
Hinzelmann
La svizzera un po' mi perplime, mi sembra un ambiente più chiuso rispetto agli alti risultati.

 

Premesso che questi sondaggi hanno margini di

variabilità

 

Però casualmente ne avevo letto uno giorni fa in cui la Svizzera

era prima per indice generale di soddisfazione e seguiva -seconda

-l'Islanda

 

Quindi se il paragone lo faccio con quei dati la Svizzera mi cala

dal 1° al 9° posto, mentre l'Islanda sale dal 2° al 1° a seconda che

si parli di soddisfazione generale e di soddisfazione dei gay

Dell'Islanda e Uruguay me lo aspettavo, sono due posti che vorrei visitare e sono contento che il lavoro di Pepe non sia stato vano. 

 

Mi sorprende che l'Uruguay sia appunto quinto, mentre il Venezuela che ha avuto una situazione politica molto simile in questi anni sia appena 45°, pure dietro di noi. Probabilmente c'è un machismo caraibico di fondo che neanche le politiche liberal hanno scalfito. 

Penso che siano sondaggi molto poco significativi, specialmente là dove i numeri degli intervistati sono poche centinaia o ddirittura poche decine.

Inoltre ci sono incongruenze incomprensibili:

ad esempio l'Arabia Saudita ha un indice di felicità gaya pari a quello della Macedonia.

 

Ora a parte che parlare di felicità sia pure ridotta per i gay in Arabia Saudita mi sembra alquanto ottimistico, salvo che appunto il ristretto numero (200) di intervistati indichi che hanno parlato con i gay principi del sangue che ovviamente non dovrebbero avere grandi problemi a farsi i fatti sodomiti loro, come si fa assegnare all'Arabia Saudita, dove l'omosessualità è punita con la morte, un indice pari a quello della Macedonia, dove forse la sodomia non è socialmente tollerata, ma non mi risulta abbia rilevanza penale?

Ora a parte che parlare di felicità sia pure ridotta per i gay in Arabia Saudita mi sembra alquanto ottimistico, salvo che appunto il ristretto numero (200) di intervistati indichi che hanno parlato con i gay principi del sangue che ovviamente non dovrebbero avere grandi problemi a farsi i fatti sodomiti loro, come si fa assegnare all'Arabia Saudita, dove l'omosessualità è punita con la morte, un indice pari a quello della Macedonia, dove forse la sodomia non è socialmente tollerata, ma non mi risulta abbia rilevanza penale?

 

In effetti è abbastanza strano come siano stati svolti i sondaggi, per alcuni paesi forse e ripeto forse, hanno risposto solo gli stranieri residenti? Mi sembra che giusto in Arabia Saudita ci siano decine di migliaia di europei e americani che lavorano li, le leggi islamiche valgono solo per gli "autoctoni" quindi potrebbero essere gay nordamericani (ci sono anche svariate migliaia di militari Usa nella penisola arabica) o europei che hanno risposto, più strano come abbiano risposto dai paesi africani dove essere gay è punito e non ci sono nemmeno stranieri che ci vivono, giusto appunto l'Uganda che è all'ultimo posto della classifica.

Silverselfer

E' notorio che gli arabi predicano "bene" ma poi razzolano felicemente infischiandosene delle presunte virtù tanto sbandierate. 

 

L'Islanda -> forse aver avuto una presidente lesbica ha inciso sulla qualità della vita dei gay? 

 

In ogni modo, vedi le ultime previsioni alle elettorali inglesi, dei numeri espressi in percentuale bisogna sempre diffidare. 

 

In Italia, però, secondo me qualcosa si sta muovendo nel verso giusto. Cadessi fulminato il giorno che parlerò bene di Renzi, però quale punticino a nostro favore lo ha portato a casa ... ma soprattutto, stando a casa questi ultimi giorni, ho avuto modo di guardare un poco di televisione e mi sono stupito nel vedere a Italian's got talent un ballerino mettere l'anello al dito al suo partner in diretta, con tanto di bacio. Negli RVM si sprecavano i baci tra etero e c'erano anche dei ballerini sui tacchi a spillo che esibivano una brillante e normalissima gayezza, lungi dai soliti truci stereotipi. 

 

Poi ho visto in una telenovella un ragazzo alle prese con problematiche annesse all'accettazione e al coming out, parlo di Un Posto al SOle, dove non mi ricordo quanto tempo fa, avevo visto una coppia lesbica. 

 

Su Rai Uno ,,, un telefilm ---> Una grande famiglia? Boh, si titola una roba del genere, dove c'era un nonno che affettuosamente dice al nipote gay di star tranquillo e cercarsi un bravo ragazzo da amare.

 

Insomma, tutte situazioni che calcano la mano sul messaggio rassicurante e non più con toni tragici. Mi sbaglierò, ma sa tanto di decisione calata dall'alto. Nel senso che è cambiato il clima politico e finalmente c'è qualcuno disposto a fare un dispetto ai preti ... e poi, non dimentichiamoci che Papa Francesco dalla sua mi sembrerebbe più aperto in tal senso ... "chi sono io per giudicare l'amore?" mi sembra una dichiarazione piuttosto ... se non accondiscendente ---> possibilista. 

 

Anzi, vi dirò che in questo momento le più inadeguate mi sembrano proprio le associazioni gay. Sono conscio che non basta ricevere un codice narrativo positivo dai mass media per essere interpretati o come per incanto i problemi svaniscano nel momento che si è "tollerati". Tuttavia bisognerebbe cogliere il momento secondo me con un impegno meno tradizionale e con una cifra stilistica più "paracula". Ma innanzi tutto bisognerebbe finalmente istituire un coordinamento nazionale per tutte le iniziative, di modo che si possa scegliere una linea comune e non andare avanti in ordine sparso ...

 

Insomma, forse è arrivato il momento di fare anche un po' di autocritica e domandarci come mai siamo rimasti così addietro .... io mi sento ottimista e credo che la società italiana sia matura per il grande passo ... è tempo di Pride! Ecco ... secondo me, quest'anno assisteremo a dei servizi giornalistici meno critici .... o almeno i giornali ne parleranno .... badate che non sto dicendo di accontentarsi, al contrario, sostengo che il momento è propizio per chiedere, chiedere, chiedere oltre che rispetto ---> di - ri .tti ... cazzo!

Ilromantico

 

 

Tuttavia, anche nei paesi europei più omofobi la maggioranza della popolazione gay non vorrebbe emigrare in un altro paese. 

 

LOL...evviva il masochismo!

 

Comunque questi sondaggi sono abbastanza ridicoli...

 

E per quanto riguarda l'ottimismo di @silverselfer , lo capisco, ma mi fa un po' di tenerezza. Capisco che in Italia certe cose siano "rivoluzionarie"(contentissimo figurarsi), ma sono cose che altri paesi hanno cominciato a fare quasi 20 anni fa.

Icoldibarin

Mah diciamo che potrebbero essere più rilevanti di molti altri simili dato che almeno è fatto su una popolazione esclusivamente gay/bisex dichiarata e non.

Ovviamente bisogna assumere che l'essere iscritti su planet romeo non sia un fattore molto influenzante.

 

Per esempio le classifiche che tentano di essere oggettive, valutando diciamo solo la situazione legale, non credo siano particolarmente interessanti poiché esistono paesi dove ci sono tutti gli istituti giuridici atti a tutelare la realtà LGBT e che però ancora non hanno sviluppato una società dove l'omofobia è eradicata.

 

Stando all'Italia sicuramente la situazione normativa è ottocentesca, ciò nonostante la società, con l'eccezione di alcune sacche rilevanti, è maturata e credo più avanti della politica.

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