Deed Posted November 6, 2006 Share Posted November 6, 2006 Il cosidetto digital divide sta sempre piu' pesantemente condizionando la crescita economica, sociale e culturale dell'Italia informatica di oggi. Molte voci, autorevoli e non, si sono scagliate contro il digital divide ma ben poco, ad oggi, è stato fatto per superarlo. Secondo voi cosa bisognerebbe fare ed attuare per portare l'Italia ad una situazione piu' in linea con l'Europa? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Irish Dragon Posted November 6, 2006 Share Posted November 6, 2006 Dipende sotto quale punto di vista si parla di "divario digitale" (o tecnologico che dir si voglia) Fondamentalmente il punto rimane sempre il solito: i PC non sempre te li tirano dietro, c'è il culto del "bello, potente e costoso", come c'è il culto del "costoso" e basta... che poi si parli di PC semplicemente o di tecnologia in generale, poco cambia... da anni ci stanno petizioni su petizioni per: a) abolimento di tasse e tassettine varie legate a ricariche per cellulari, supporti CD\DVD e via dicendo. servizi Internet più decenti. c) coperture di rete (xDSL) più decenti. Cose stupide come anche il cercare il CAP di una città o di un comune, equivale allo sborsare soldi, dato che non esiste più un "prontuario" gratuito delle Poste Italiane, ma solo un software a pagamento (sempre delle PI) L'Italia in sé punta su tecnologie obsolete o perfettamente inutili ai più, come si punta al dare poco con pochi soldi, quando poi di norma si dovrebbero provare soluzioni alternative per abbattere i costi di hardware\software (in maniera tale anche, da fornire una discreta qualità a costi irrisori) Non dimentichiamo poi la pigrizia puramente italiana, che favorisce la pirateria (perché i costi delle licenze software non sono proprio a portata di mano di tutti) e contribuisce al rendere più ostico il passaggio a nuovi sistemi (il caro vecchio open source, che quasi sempre è anche sinonimo di gratuito)... il giorno che troverò una rete di PC (non casalinga, ma magari in qualche scuola o ufficio) basata su software gratuiti ed open source, credo farò i salti di gioia. Questo purtroppo è lo scenario tipico di una nazione che a livello di servizi e opportunità, è andata più e più volte allo sfascio, privatizzando (volendo) anche il culo delle galline. In fondo il divario o porta pirateria o porta problemi, perché ci sono tante pretese e ben poche sostanze (o interessi) per far si che la tecnologia sia a portata di chi vuole e senza troppi salassi... sad but true. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bluelake Posted November 7, 2006 Share Posted November 7, 2006 In Francia, proprio per eliminare il digital divide, lo stato ha stanziato dei fondi per la costruzione di reti wireless pubbliche nelle zone non raggiunte dalla linea adsl, che lì da loro sono principalmente le comunità montane, come deciso lo scorso luglio dal consiglio interministeriale: http://www.ampletech.net/news/webnews/600/1-euro-al-giorno-per-entrare-nel-mondo-del-web.html (vi risparmio il copia/incolla, tanto l'autore della news sono io). Il problema è che in Italia il digital divide è molto diffuso anche a causa della mancanza di volontà del monopolista, cioè Telecom, di abilitare tutte le proprie centraline alla trasmissione dei dati su banda larga, cosa che in Francia non è avvenuto poiché la rete telefonica è di proprietà statale... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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