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molti gay sono emotionally slutty


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Oggi a Superquark parliamo di Emotional Sluts, riprendendo perle di saggezza di Carrie Bradshaw....

ci chiediamo perché molti gheiz sono emotionally slutty, ossia si innamorano dopo 2 uscite, rivelano subito i propri sentimenti, parlano di dettagli intimi della propria vita e hanno un necessità estrema di aprire le coronarie del loro cuore a te fin dai primi tempi di conoscenza? 

A volte succede che durante una frequentazione, nelle prime uscite, a uno gli venga una diarrea verbale, e inizi a vomitare sentimenti e frasi romantiche diventando appiccicoso.

 

risultando (leggermente) opprimente al povero cristo che l'ha invitato a uscire.

 

è segno di insicurezza? o dietro c'è altro? e come ce li scolliamo senza essere stronzi? 

 

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https://www.gay-forum.it/topic/30265-molti-gay-sono-emotionally-slutty/
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Credo che il problema sia che non hanno amici

o pochi dei loro amici sanno della loro omosessualità,

cosicché - alla prima occasione - ti raccontano la storia della loro vita.

 

E poché adesso li conosci più dei loro genitori e dei loro amici di vecchia data

ti considerano di conseguenza una persona speciale,

anche se non hai fatto altro che ascoltare

(magari un po' scocciato dal pesantissimo monologo).

Freewheeler

Personalmente quelle che ho riscontrato essere spesso e volentieri "emotionally slutty"

sono le ragazze eterosessuali, almeno prima dei 30 anni.

Per quanto riguarda i ragazzi gay posso annoverare giusto alcuni molto giovani, quindi

credo che sia una cosa maggiormente legata alla maturità che all'orientamento sessuale.

In effetti "slutty" mi farebbe pensare a tutt'altro - e quindi a qualcuno che, oltre alle arterie coronarie, tenda a dispiegare  pure quelle iliache.  ( :D )

Comunque, la casistica che ci presenti è tutt'altro che rara. Ci son diversi ragazzi omosessuali, anche di età prossima ai 25-30 anni, con una forte propensione alla condivisione di storie e di vissuti che io troverei "fuori luogo" presentare agli esordi. Ho pure riscontrato la tendenza ad esasperare il contatto visivo, il corteggiamento, tutto quanto di iperglicemico ci possa essere - come se dovesse a tutti i costi far passare il messaggio che "si è innamorati". Il che non è possibile dopo un paio di chattate e nemmeno dopo un paio di incontri.

...A me sembra che questo sia un piccolo cancro che il mondo gaio si porta appresso, proprio per come son strutturate le possibilità di conoscenza (locali gay o network gay). Non dico che siamo tutti così, eh. Però, ci son diversi "confratelli" che tendono sin da sùbito a considerare il prossimo come se fosse un potenziale compagno, prima che una persona. E partendo da un presupposto del genere, quale esito vi aspettereste?

Di certo, l'esperienza ed il carattere (che non van sempre di pari passo all'età, e questo è ancor più vero per molti omosessuali che si scoprono in ritardo!) incidono su questo: mi aspetto che una persona relativamente sola, cresciuta a pane e romanzi harmony, tenda a cascare più facilmente in queste dinamiche.

Edited by Citrus

 

 

è segno di insicurezza?

certo passare 12h su 24h sui social gay  per un uscita porta via tanto di quel tempo che quando becchi uno che rispecchia i "requisiti" e lo porti fuori... è difficile non azzeccarsi LoL anche se si finisce nel patetico LoL soprattutto se la finalità è una mera botta e via -_-

 

 

 

 o dietro c'è altro? 

isolamento, frustrazione risentimento per quello che si è e la mancanza di una vita socialmente accettabile LoL

 

 

 e come ce li scolliamo senza essere stronzi? 

 dicendo la verità....

Ho solo un esempio da esporre su i motivi che potrebbero portare ad una svolta simile ... presumibilmente e di solito si tratta di un ragazzo sui 18 anni o comunque un ragazzo alle prime esperienze, a cui basta davvero poco per affezionarsi per varie ragioni, tra cui cito il commento di Almadel ( molto veritiero ).

Ed è andata più o meno così :
Uscita in un centro commerciale e un giro per la città ( durata qualche ora ), l'incontro iniziale è avvenuto in un bar dove mi ha subito lasciato un ritratto del mio volto che credo di avere ancora da qualche parte. Ci scrivevamo da qualche settimana e aveva già avuto modo di vedere alcuni dei miei disegni, nello specifico quello del mio volto, visto che ha cercato di emularlo creando una sua versione ( che non giudicai sul momento poiché non riuscivo ad esser sincero, non era il caso esserlo, so dosare la mia vena ironica :-P ).
Di quel giorno ricordo solo il sovrapporsi della sua mano sulla mia mentre eravamo in autobus, sensazione piacevole, strana perché nuova al tempo, ma in me non scattò assolutamente nulla di più.
Il problema si verificò il giorno dopo, voleva già mettersi con me e io non ricordavo ancora il suo cognome. Voleva festeggiare San Valentino, mi cercava ogni giorno e mi dava dei nomignoli letali per la persona e per qualsiasi rapporto che riguardi il sottoscritto ( io odio i diminutivi, perfino del mio nome ) .... alla fine arrivò a mandarmi anche un link di un video personalizzato su youtube degli Abba - "Take a chance on me" ( oltre ad inviti a non so che recite di teatro, insieme alla sua famiglia ), quello mi portò a terminare la fase di stasi che avevo cercato di mantenere per capire cosa cavolo stava succedendo.

Quindi per risolvere una situazione simile, consiglio di essere chiari e decisi ... non favorire mai e poi mai eventuali sviluppi, diminuire il contatto fino ad eliminarlo totalmente. Altro non si può fare se volete uscirne decentemente.


Trovo invece alquanto tragica la teoria ( ovviamente mi riferisco al commento dell'utente Citrus ) del vedere in una persona che ci attrae solo un potenziale compagno e non quindi la persona che si trova dietro, insinuando dunque che il finale possa essere solo uno dei peggiori e che questi "soggetti" vedano dei manichini invece che altri uomini dotati di sentimenti.
All'essere umano presumo piaccia essere desiderato, apprezzato e infine essere coinvolto in quello che tutti si ostinano a definire, limitare, vanificare e distruggere nel momento stesso in cui cominciano a nominarlo ... per poi iniziare anche a disprezzarlo a seguito di delusioni o per via di un carattere falsamente arido o per via di un modus operandi che brama la moda dei giorni nostri ( dei tempi passati e futuri poco mi importa al momento ), quindi si comincia con la solfa : "Non dirlo mai", "Non osare pronunciarlo spesso o addirittura sempre, è la morte sua", "Cerca di centellinarlo, fai una volta all'anno" ... così il tormento inizia, l'ingenuo si unisce al "nemico" perché il facile induce in un attimo al peccato e così fan tutti, vedi la Marcuzzi e gli sketch tristi ... poi provate a nominare "relazione" in presenza dell'individuo che vi vede come un Pezzo fumante parlante e la tragedia è conclusa, le @@ cominciano a volare e non solo ai più pavidi, si corre al riparo e si frantuma un possibile susseguirsi di eventi magari positivi.
La leggerezza non sussiste, spaventa ?? Ho avuto due storie significativamente importanti e uno dei problemi che non ho mai avuto è stato comunicare con le mie azioni e parole ciò che provavo ... potevo vederli per quello che erano, amarli nonostante tutto, senza vedere con il primo un futuro e con il secondo invece progettarlo, a me non dispiaceva parlarne ...
Sarà anche vero che non sono mai stato il tipo da sparare cavolate dopo due uscite, sicuramente per mia natura, ma se è tutto autentico non vedo perché negarselo, sono le parole che vanno utilizzate ( certo usarle in un certo modo aiuta molto) ... anzi Chissene, usatele come meglio credete, a volte senza nemmeno pensare alle conseguenze ( è lecito sentirsi liberi in certe situazioni ), tanto se non funziona, non parte anche se vi svenate ... risulterà tutto inutile e stop.
Trovo alquanto monotono questo atteggiamento, il vero cancro e non solo del mio udito ... offensivo invece nei confronti di chi magari si sente vicino a ciò che menzioni e debba poi sentirsi in difetto e incolparsi, mutare e stravolgersi per ottenere altra cenere e malumore.
Sui dettagli intimi infine, concordo pienamente, non è il caso.

Quelle due maledette/sante parole diventeranno questo :

, solo che ci sarà un Ti Amo -.-' o Sono innamorato di te come base.

 

 

del vedere in una persona che ci attrae solo un potenziale compagno e non quindi la persona che si trova dietro, insinuando dunque che il finale possa essere solo uno dei peggiori e che questi "soggetti" vedano dei manichini invece che altri uomini dotati di sentimenti.


E' una dinamica non così infrequente, purtroppo. Poi, per carità, ognuno ha il suo personalissimo approccio.

Indubbiamente è la solitudine che porta a volersi confidare e sfogare con qualcuno che si conosce poco o per niente, tipo alla prima uscita come dici tu. Però non lo fanno con il primo che incontrano per strada, ma con qualcuno che ha avuto i suoi stessi dubbi e problemi, altrimenti non si spiega la solitudine che vivono... chissà perché anche tra noi gay c'è poca comprensione...

Ogni modo di scrollarseli di dosso, per quanto delicato possa essere, porta sempre a una delusione, perché nell'altro c'è una grande aspettativa, visto il suo modo di comportarsi. Siamo di tanti tipi diversi e ognuno dà e riceve delusioni. Io penso che, se c'è qualcuno che non considera l'altro come una persona, non è certo il gheiz emotionally slutty, ma colui che non è in grado di comprenderlo. Scusate la predica, non era mia intenzione

 

 

Io penso che, se c'è qualcuno che non considera l'altro come una persona, non è certo il gheiz emotionally slutty, ma colui che non è in grado di comprenderlo. Scusate la predica, non era mia intenzione


Giacché il tuo riferimento è chiaramente rivolto a me, devo risponderti.

Capisco la vostra volontà di intavolare un'apologia sull'infatuazione, che è tanto una bella cosa - ma secondo me c'è una profonda differenza tra essere innamorati di qualcuno ed essere innamorati dell'idea di fidanzamento.

davydenkovic90

concordo con chi ha già risposto, e in più aggiungo che molti gay vivono a un'età più avanzata quello che gli etero tranquillamente vivono a 12-13 anni...

non sarà vero per tutti, ma solitamente i gay ci mettono un po' di più a fare le prime esperienze e ad avere le prime storie, quindi può capitare benissimo di ritrovare in ragazzi di 20 anni atteggiamenti tipici dei 12enni... tipo fidanzarsi, dichiararsi amore eterno dopo la prima uscite e poi durare 3 uscite o mandarsi cuoricini e "ti amo" dalla mattina alla sera su whatsapp... e vari altri errori in cui, in genere, con un po' d'esperienza non si casca più.

direi che tra la questione posta da Chaos e l'esperienza raccontataci da SkStatic ci passa un treno.

se un essere umano dice a un altro essere umano che lo ama e, magari, è soltanto la prima o la seconda volta che lo incontra e che lo vede, non è detto che questo accada necessariamente per inesperienza o solitudine.

può accadere anche perché si ha voglia, per esempio, di lasciarsi andare, di vivere l'amore con leggerezza, di mettere un freno al proprio disincanto, di credere o di tornare a credere che si è ancora come dei bambini, ogni volta che un essere umano ci fa battere inspiegabilmente il cuore.

io ho da poco superato i quaranta. a vent'anni non ricordo di essermi mai sentita libera di esprimere i miei sentimenti. crescendo, amando morendo e tornando ad amare, ho imparato a danzare, a non aver paura del mio desiderio, a gioirne piuttosto, a ululare persino.

insomma, dipende dal "chi" e dal "come".

Giacché il tuo riferimento è chiaramente rivolto a me, devo risponderti.

 

Capisco la vostra volontà di intavolare un'apologia sull'infatuazione, che è tanto una bella cosa - ma secondo me c'è una profonda differenza tra essere innamorati di qualcuno ed essere innamorati dell'idea di fidanzamento.

Hai ragione, comunque sono in gran parte d'accordo con quello che hai scritto nel tuo primo post. In queste situazioni si lavora molto di fantasia e il rischio è appunto la delusione.

La solitudine porta a quei comportamenti di cui avete parlato, ma le vostre critiche servono solo a creare altre barriere oltre quelle che ci sono già. Per questo parlavo di comprensione. Che forse manca da entrambe le parti, riflettendo bene... ahahahah

 

La questione che hai sollevato è interessante. Si pensa di trovare la felicità in una relazione senza considerare che, se abbiamo ricevuto, bisogna anche dare, cioè fare sacrifici. Qui è proprio il caso di dire che si perde di vista la persona in quanto tale, e ci si innamora di un'idea...

Anche per me sono comportamenti legati dalla solitudine e/o dal vivere in maniera nascosta la propria omosessualità: nel mondo gay si hanno diverse possibilità di incontri sessuali ma poche possibilità di incontrare qualcuno con cui avere una storia seria o anche semplicemente una amicizia, e a volte quando si ottiene  una uscita "romantica" capita che con poco uno si lasci andare facilmente, per la voglia di parlare o di sfogarsi (sempre però che il tipo piaccia secondo me).

Confesso l'ho fatto anche io più di una volta: pensate che una volta in sauna ho preso un drink al bar e ho attaccato discorso con un bel tipo che mi piaceva, ricordo che in 40 minuti gli ho raccontato la mia vita.

LocoEmotivo

ci chiediamo perché molti gheiz sono emotionally slutty, ossia si innamorano dopo 2 uscite, rivelano subito i propri sentimenti, parlano di dettagli intimi della propria vita e hanno un necessità estrema di aprire le coronarie del loro cuore a te fin dai primi tempi di conoscenza? 

Provate ad uscire con delle ragazze, e poi ne riparliamo.

...

Guardate che noialtri finocchi non siamo così diversi dalle tizie poppute, eh! E' l'uomo che è fatto male, non la sua inclinazione sessuale...

Non è questione di preoccuparsi, è una possibile spiegazione ad un comportamento diffuso in un ambiente dove il "che cerchi?" vien prima del "chi sei?".

 

interessante, ci sarebbe da discutere anche su questo.

questa attitudine al voler sapere immediatamente "che cerchi?" è molto diffusa fra i gheiz e le 40enni in carriera, desiderose di formare una famiglia, e preoccupate dall'imminente scadenza dei loro ovuli. 

perché? quello che cerchiamo ci definisce a noi come persone?

 

Mi sembra un comportamento volto a spartire le acque, chi cerca sesso è proprio colui che vuole evitare i soggetti del topic, ossia gli emotional sluts appiccicosi.

Però non sempre, a volte chi dice di cercare sesso, spesso cerca solo un contatto umano perché solo. (e a volte paradossalmente sono proprio loro gli emotional sluts, che forse cercano un contatto fisico, su cui appoggiare il loro castello di sogni e aspettative).

 

 

 

concordo con chi ha già risposto, e in più aggiungo che molti gay vivono a un'età più avanzata quello che gli etero tranquillamente vivono a 12-13 anni...
 
ecco questa è una spiegazione che mi sono dato anch'io.

spesso non essere dichiarati al liceo e non vivere i primi amori adolescenziali, li porta a 20 ad avere la stessa età di un teenager; con la differenza che adesso sono carichi di aspettative e desideri su un partner ideale, e li riversano su un soggetto con il quale trovano una minima sintonia o qualcosa in comune per convincersi che siano fatti l'uno per l'altro.

 

 

 

ragazzi date via il cu*o più possibile - ma siate selettivi nel scegliere a chi dare il vostro cuore

 

AMEN.

Edited by Chaos

Boh, io mi sono trovato in situazioni analoghe, sia da una parte che dall'altra. Talvolta il confidarsi credo sia un buon modo per capire chi si ha davanti, se si ha qualcosa in comune e se si può costruire un'amicizia sincera.

Nel mio caso, mi sono comportato così con locoemotivo e non ne sono per niente pentito. Certe volte lo assillo troppo, ma è così speciale <3

Edited by losvedese
LocoEmotivo

Nel mio caso, mi sono comportato così con locoemotivo e non ne sono per niente pentito. Certe volte lo assillo troppo, ma è così speciale <3

Tu non sei emotionally slutty, caro.

Nella fattispecie, sei pure un po' troppo poco slutty per i miei gusti  :haha:  :haha:  :haha:

Okay, topic interessante, però non confondiamo 2 situazioni differenti: un conto sono quelli che si innamorano alla seconda uscita, svelano subito i propri sentimenti, rivelando anche dettagli intimi della propria vita etc. etc. sempre in virtù di questo innamoramento "fasullo", che potrebbe far propendere ad un malcelato "innamoramento dell'idea di fidanzamento", riportando un concetto di Citrus.

Altro caso è quello a cui si sono riferiti altri utenti ed in maniera chiara Losvedese.... dove ci si apre con qualcuno subito -per chissà quale meccanismo che scatta- senza però immaginarsi chissà quali prati in fiore, principi a cavallo, e castelli incantati.

Non raramente le due situazioni confluiscono, e mi ha fatto sorridere questa così tanto realistica analisi di Almadel:

 

Credo che il problema sia che non hanno amici o pochi dei loro amici sanno della loro omosessualità, cosicché - alla prima occasione - ti raccontano la storia della loro vita. E poché adesso li conosci più dei loro genitori e dei loro amici di vecchia data ti considerano di conseguenza una persona speciale, anche se non hai fatto altro che ascoltare
, ma forse ancor più spesso si verificano singolarmente i due eventi: "innamoramenti" fulminei & sindrome del lettino da psicologo :-)
Hinzelmann

Però siete incontentabili

 

1) se cercano solo sesso sono porci

 

2) se si innamorano subito sono femminucce immature

 

3) se non si innamorano ma parlano troppo sono introversi velati

 

Non devo cercare sesso, non devo innamorarmi, non devo parlare troppo

 

OK

 

Ma che diamine dovrei fare per piacervi???

Topic molto interessante. 

Direi che ci sono molte persone, etero o omo, che se si sentono "compatibili" con te (amichevolmente o sentimentalmente), nonostante ti conoscano da poco, decidono di confidarti segreti e di raccontarsi. 
Io non trovo che sia un difetto e, anche se in certi casi è così, non sempre si tratta di solitudine.
O il non aver mai fatto coming out, nel nostro caso.
Anzi, molti sono out con tutti e hanno tanti amici e allo stesso tempo tendono a rivelarsi facilmente e/o ad innamorarsi facilmente.

Spesso generalizzo, ma stavolta non ci riesco proprio.

Edited by Lor24

Temo di essere stato un emotionally slutty, qualunque cosa la locuzione significhi...

 

Trovo alquanto monotono questo atteggiamento, il vero cancro e non solo del mio udito ... offensivo invece nei confronti di chi magari si sente vicino a ciò che menzioni e debba poi sentirsi in difetto e incolparsi, mutare e stravolgersi per ottenere altra cenere e malumore.
Sui dettagli intimi infine, concordo pienamente, non è il caso.

 

Riservi una prosa ermetica solo ai frequentatori del forum o questo è il tuo modo abituale di esprimerti?

Necessito di parafrasi :D

 

La mia emotività malgestita ha sempre disturbato i miei partner (non molti, l'ultima relazione risale a più di tre anni fa).

Sono un ansioso, in passato anche piuttosto confuso su di me, sui miei valori, sulla maniera in cui mi sarei dovuto comportare...e se bevevo poi mi lasciavo andare ad estenuanti monologhi che spesso riguardavano le difficoltà di relazione coi miei familiari (tra cui non si contano molte persone "leggere").

 

Tra le delusioni banali che mi vengono in mente ce n'è una che riguarda uno scherzo con un ragazzo che frequentavo da venti giorni, circa la possibilità di dirgli "ti voglio bene"...puntualmente desaparecido...quando ho provato ad abbracciarne un altro alla quarta/quinta uscita spiegando che quella sera non m'andava di scopare pure quello s'è dileguato...e così via.

Non mi sono innamorato spesso, credo tre volte. L'ho sempre detto, la cosa non ha mai pagato.

Poi c'è la faccenda d'esser stato scaricato più volte che ancora mi pesa, e non ho mai ben capito se la responsabilità sia mia ché mi son sempre avvicinato a ragazzi evidentemente poco accessibili, dal punto di vista affettivo, o emotivo.

Però siete incontentabili

 

1) se cercano solo sesso sono porci

 

2) se si innamorano subito sono femminucce immature

 

3) se non si innamorano ma parlano troppo sono introversi velati

 

Non devo cercare sesso, non devo innamorarmi, non devo parlare troppo

 

OK

 

Ma che diamine dovrei fare per piacervi???

 

Ecco, stranamente oggi un po' ti condivido.

Nel senso che basterebbe dire a chi non ti piace che NON TI PIACE, senza cercare di giustificare la cosa...

non è indispensabile spiegare a uno a cui piaci i motivi per cui lui non ti interessa manco per nulla.

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