Ghost77 Posted June 7, 2015 Share Posted June 7, 2015 necessariamente nasce, cresce, vive, è educato e studia in una certa temperie sociale, culturale, etica e financo religiosa che inevitabilmente condizionerà le sue opinioni in merito a ciò che sia o non sia malattia mentale. Dissento, non siamo tutti fatti con lo stampino . Io ho la mia idea, simile a quella di molti colleghi e differentissima da molti altri, e ti posso assicurare che la diatriba sui confini della malattia mentale è -fortunatamente-sempre molto accesa . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted June 7, 2015 Share Posted June 7, 2015 Dissento, non siamo tutti fatti con lo stampino . Io ho la mia idea, simile a quella di molti colleghi e differentissima da molti altri, e ti posso assicurare che la diatriba sui confini della malattia mentale è -fortunatamente-sempre molto accesa . Ma tu confermi quelllo che ho detto io: che i confini sono incerti e che sono spostati a seconda della temperie socio culturale in cui ci si forma e si opera. E' ovvio poi che le temperie culturali soprattutto oggi sono varie e che comunque c'è sempre chi si discosta da quella o da quelle prevalenti e si costruisce un "angolino" tutto suo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted June 7, 2015 Share Posted June 7, 2015 Pardon, allora sì, era equivocabile una parte del tuo discorso - in cui sembrava che il medico dei giorni nostri dovesse essere plasmato per forza da un'unica impronta socio culturale che lo porta a considerare la malattia mentale in un certo modo, rispetto a ipotetici tempi passati - . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted June 7, 2015 Share Posted June 7, 2015 (edited) @Ghost, ormai la società è multiforme almeno nel cosiddetto Occidente e forse non solo qui. D'altronde anche quando l'omologazione era massima, non mancavano correnti di pensiero "eretiche", non solo in ambito religioso. Comunque a parte le divagazioni e per rimanere in topic, è inevitabile che la "credulità popolare" dipenda dalla temperie socio culturale nel cui ambito si manifesti la proposta fideistica, quindi non c'è da meravigliarsi che alcuni credano nella veridicità della cartomanzia, in forza di una sua natura "spirituale" come sopra garantito da Pix, non più almeno di quanto ci sia da meravigliarsi che alcuni (molti?) altri credano che un dio eterno e perfetto generi figli con ragazze mortali, che morti crocifissi risorgano, che vagabondi di dubbia sapienza e di manifesta imprudenza proferiscano parole di vita eterna ecc. Semmai la questione è perché il cartomante è comunemente ritenuto approfittarsi della credulità popolare, mentre il prete cristiano (o il rabbino ebraico o l'imam mussulmano ecc.) no. Edited June 7, 2015 by Mario1944 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted June 8, 2015 Share Posted June 8, 2015 Probabilmente è una questione di numeri : i clienti dei cartomanti sono inferiori alla quantità di cattolici che quindi vincono nelle idee . Da questo numero dobbiamo estrarre anche il numero di "cattolici che vanno dal cartomante" che per sentirsi più a posto con la coscienza, in pubblico condannano ancor più queste pratiche (una storia che tutto sommato conosciamo bene per altri versi) . E poi il cattolicesimo è "mamma e papà" , è "natale e pasqua", per un cattolico rendersi conto di esser stato raggirato per tutta la vita equivale a sminuire un'intera esistenza e le figure genitoriali . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted June 8, 2015 Share Posted June 8, 2015 che i confini sono incerti e che sono spostati a seconda della temperie socio culturale in cui ci si forma e si opera. che la "follia" sia frutto anche di uno speculare atteggiamento sociale, che la bolla come tale, è vero basti pensare che in certe culture gli sciamani sono onorati come "tramite" tra il visibile e l'invisibile, in occidente un classico sciamano fino a non molto tempo fa sarebbe stato internato e sottoposto a un TSO (e chissà quanti homeless in altre culture sarebbero stati onorati come profeti o visionari) però c'è anche un percorso scientifico che non trascurerei: la psicologia occidentale parte da un approccio riduttivo, in cui tutto viene ricondotto alla sessualità, e approda piano piano a una visione più ampia e complessa della psiche umana Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted June 8, 2015 Share Posted June 8, 2015 (edited) Probabilmente è una questione di numeri : i clienti dei cartomanti sono inferiori alla quantità di cattolici che quindi vincono nelle idee . Non credo sia un problema di numeri: se lo fosse, in Italia le religioni minoritarie come i Riformati, i Mussulmani, gli Ebrei, gli Ortodossi ecc. sarebbero allora equiparate alla cartomanzia od alla magia, il che non mi pare si possa dire sia fatto neppure dai Cattolici più estremisti. Semmai la differenza sta nell'apparato culturale, filosofico e, perché no?, artistico dispiegato dal Cristianesimo in generale e specificamente dal Cattolicesimo. Comunque, astraendo dal caso particolare, ci si potrebbe domandare perché in generale le religioni abbiano una "faccia" (un look si direbbe oggi) di gran lunga migliore rispetto a quella di magia, cartomanzia, chiromanzia o di altre arti divinatorie (salvi i casi in cui queste siano incorporate nelle religioni stesse come accadeva per l'ornitomanzia e simili). Anch'io, che pure sono ateo, non mi sento di ridere di chi si fa benedire da un prete cristiano o prega il dio ebraico nello stesso modo in cui rido di chi si fa leggere le carte o la mano da un cartomante e di chi va da un mago per conoscere l'occulto o per dirigere l'ignoto (nel senso che rido molto più ferocemente di maghi e cartomanti, che dei preti o dei loro dei). Probabilmente è un fatto "gerarchico": le religioni si occupano del dio o degli dei supremi, dei creatori del mondo, dei signori onnipossenti ed onniscienti di tutte le cose e di tutte le creature, mentre le singole arti magiche o divinatorie si occupano di faccende cui presiedono demoni (nel senso etimologico), spiriti, geni od altre entità inferiori e talvolta addirittura opposte, come il demonio, al dio od agli dei supremi. Perciò le religioni hanno per lo più una dignità maggiore ed un decoro migliore di quanto abbiano cartomanzia, chiromanzia o magia, forse nel giudizio di coloro stessi che pure ne hanno fiducia. Edited June 8, 2015 by Mario1944 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted June 8, 2015 Share Posted June 8, 2015 le religioni si occupano del dio o degli dei supremi, dei creatori del mondo, dei signori onnipossenti ed onniscienti di tutte le cose e di tutte le creature, mentre le singole arti magiche o divinatorie si occupano di faccende cui presiedono demoni (nel senso etimologico), spiriti, geni od altre entità inferiori e talvolta addirittura opposte, come il demonio, al dio od agli dei supremi. Non sarei così categorico . Le credenze popolari, che spesso si fondono con la religione più in auge del luogo, non si limitano ad offrirci un sottobosco di guazzabugli di entità "sporche" quali demoni o entità basse ma semmai sono versioni "bastardizzate" di religioni stesse preesistenti al succitato culto in auge . Basti pensare alla divinazione tramite sogno, che pesca dalle tradizioni di Asclepio e dei suoi Templi del Sonno, a loro volta derivanti dalle pratiche di Imhotep e quindi dall'antico egitto . La Chiesa di San Bartolomeo sull'Isola Tiberina a Roma, sorta su un antico templio di Esculapio è l'esempio di come il culto cattolico avesse tentato di cancellare le tracce precedenti, lasciando però ricordi nel popolo, ricordi che pian piano si trasformano da arte divina in quell'arte "magica" che però porta così nobili origini . Anche Charles Leland, nel suo "Aradia, or The Gospel of The Witches" riporta il resoconto della vita contadina italiana di fine '800 tra tradizioni stregonesche che pescano direttamente dai vecchi culti di Apollo Lucifero (dio, non demonio) . Potrei citare il Menadismo, il Tarantismo, tante pratiche "magiche" derivanti da antichi culti di tutto rispetto . La donna che si fa leggere la mano è figlia - o nipote - della generazione che andava dalla settimina a farsi "togliere la fisica", un mondo culturalmente più stimolante di quello che si basa su un dio onnipotente e che relega l'uomo in secondo piano . Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted June 8, 2015 Share Posted June 8, 2015 Non sarei così categorico . Infatti non lo sono stato, se leggi l'inciso: Comunque, astraendo dal caso particolare, ci si potrebbe domandare perché in generale le religioni abbiano una "faccia" (un look si direbbe oggi) di gran lunga migliore rispetto a quella di magia, cartomanzia, chiromanzia o di altre arti divinatorie (salvi i casi in cui queste siano incorporate nelle religioni stesse come accadeva per l'ornitomanzia e simili). Del resto si può osservare che in origine, prima di elaborazioni dottrinali più raffinate, la distinzione tra religione e magia probabilmente neppure c'era: d'altronde, che cos'è la preghiera delle religioni se non essenzialmente una pratica magica per ottenere benifici su di sé o malefici sui nemici o comunque per dirigere il corso degli eventi a proprio piacimento? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted June 8, 2015 Share Posted June 8, 2015 Le credenze popolari, che spesso si fondono con la religione più in auge del luogo, non si limitano ad offrirci un sottobosco di guazzabugli di entità "sporche" quali demoni o entità basse ma semmai sono versioni "bastardizzate" di religioni stesse preesistenti al succitato culto in auge . Basti pensare alla divinazione tramite sogno, che pesca dalle tradizioni di Asclepio e dei suoi Templi del Sonno, a loro volta derivanti dalle pratiche di Imhotep e quindi dall'antico egitto . La Chiesa di San Bartolomeo sull'Isola Tiberina a Roma, sorta su un antico templio di Esculapio è l'esempio di come il culto cattolico avesse tentato di cancellare le tracce precedenti, lasciando però ricordi nel popolo, ricordi che pian piano si trasformano da arte divina in quell'arte "magica" che però porta così nobili origini . qui si andrebbe molto lontano e del tutto off topic: tutto vero, ma amplierei ancora la faccenda quando si parla di cartomanzia si parla essenzialmente di tarocchi, in particolare nella versione maggiormente ricca di simbolismo che è quella dei tarocchi di Marsiglia così come ci furono tramandati da Nicolas Conver ebbene in questa specifica tradizione il simbolismo cristiano è molto forte: non ci sono solo culti di preesistenti politeismi (vi si ritrovano tracce in realtà di tradizioni molto antiche, da quella egizia, sumerica, accadica e mesopotamica in generale, fino all'induismo e all'ebraismo) ma anche evidenti e forti influssi cristiani (sia nella variante cattolica, che ortodossa, che in quelle che poi furono considerate eresia, come l'arianesimo e il catarismo) e islamici e questo è proprio il lato più interessante, perché ci fa comprendere come religioni apparentemente lontane e appartenenti a culture ed epoche diverse condividano in realtà un substrato simbolico comune, un insieme di archetipi appartenenti all'inconscio collettivo (almeno se accettiamo l'interpretazione di Jung) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Saramandasama Posted June 8, 2015 Share Posted June 8, 2015 (edited) Confondete le pratiche, i riti, i culti con le religioni. Sono cose diverse. Se tra 300 anni in un Italia completamente secolarizzata si conserverà la pratica della doppia sepoltura cristiana, non significa che chi la pratica sia cristiano. Le varie arti divinatorie erano strumentali a religioni più antiche, ma non erano la religione. Se sono sopravvissute è perchè erano ben radicate nell` inconscio collettivo,come direbbe Jung, della collettività dove tali arti si praticavano ancora. E certo che dileggiare le credenze altrui, qualsiasi esse siano, fa molto cheap, specialmente se la persona in questione è la stessa che viene dileggiata normalmente per la sua sessualità. Edited June 8, 2015 by Salamandro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted June 12, 2015 Share Posted June 12, 2015 Confondete le pratiche, i riti, i culti con le religioni. Sono cose diverse. Se tra 300 anni in un Italia completamente secolarizzata si conserverà la pratica della doppia sepoltura cristiana, non significa che chi la pratica sia cristiano. Le varie arti divinatorie erano strumentali a religioni più antiche, ma non erano la religione. Se sono sopravvissute è perchè erano ben radicate nell` inconscio collettivo,come direbbe Jung, della collettività dove tali arti si praticavano ancora. E certo che dileggiare le credenze altrui, qualsiasi esse siano, fa molto cheap, specialmente se la persona in questione è la stessa che viene dileggiata normalmente per la sua sessualità. Concordo su quello che hai scritto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GattinoAndrea Posted July 2, 2015 Share Posted July 2, 2015 Scusate, ma in quanto l'omosessualità è stata tolta dalla lista delle malattie; mi chiedo: Non è infamia sostenere il contrario? Ciaao :3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted July 4, 2015 Share Posted July 4, 2015 Scusate, ma in quanto l'omosessualità è stata tolta dalla lista delle malattie; mi chiedo: Non è infamia sostenere il contrario? Più che infame è antiscientifico..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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