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Una storia di *tolleranza*..


lux

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Novembre 2006: Serino, piccolo comune in provincia di Avellino, 7300 abitanti circa distribuiti in 52kmq, racconta una storia venuta alla luce pochi giorni fa...

 

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Serino. Dopo il racconto che hanno reso davanti alle telecamere di Canale 5, adesso anche Serino si è accorta della loro presenza. Malgrado Pina e Raffaella siano residenti nella valle del Sabato da oltre otto anni, a Serino, fino a ieri erano in pochi a sapere la reale situazione familiare delle due ragazze francesi che vivono con una bambina di tre anni. Molti ignoravano perfino la loro residenza alle falde del Terminio: «Personalmente non le conosco ed ho appreso della loro storia solo dai giornali - ha detto il sindaco Gaetano De Feo. In un paese piccolo come Serino è chiaro che il fatto susciti un pò di clamore ma mi sento di dire che nei loro confronti c'è stato e ci sarà sempre il massimo rispetto e la massima tolleranza. Anzi, per quanto mi riguarda, pur essendo cattolico praticante e convinto che la famiglia debba necessariamente basarsi sull'unione tra maschio e femmina, sono pronto ad incontrarle ed ascoltare le loro esigenze».

 

Dopo il racconto che hanno reso davanti alle telecamere di Canale 5, adesso anche Serino si è accorta della loro presenza. Malgrado Pina e Raffaella siano residenti nella valle del Sabato da oltre otto anni, a Serino, fino a ieri, erano in pochi a sapere la reale situazione familiare delle due ragazze francesi che abitano in una zona limitrofa del paese insieme ad una bambina di tre anni.

 

«In pratica - hanno raccontato le due ragazze a "Buon Pomeriggio", trasmissione condotta da Maurizio Costanzo - la bambina è a tutti gli effetti nostra figlia dal momento che, pur non essendo riconosciute dalle legge italiana, viviamo insieme da anni e ci amiamo dai tempi del liceo. Il nostro è un grande amore che ci ha spinto prima a venire in Italia per vivere insieme e, poi, a recarci in Belgio per tentare un intervento di fecondazione artificiale che ci ha permesso di avere nostra figlia». La realtà dei fatti, però, è quella che mentre in Francia il loro rapporto è legalizzato attraverso i pacs, in Italia la bambina risulta solo figlia di Pina, che è la mamma biologica.

 

Questa, in sostanza, la discrasia lamentata dalle due ragazze francesi che davanti alle telecamere hanno ufficializzato il loro status familiare agli occhi della popolazione serinese.

 

Fino ad ieri, del resto, la loro presenza a Serino è sempre stata discreta, a tal punto che in tanti ignoravano perfino la loro residenza alle falde del Terminio: «Personalmente non le conosco ed ho appreso della loro storia solo dai giornali - ha detto il sindaco Gaetano De Feo. In un paese piccolo come Serino è chiaro che il fatto susciti un pò di clamore ma, conoscendo la mia popolazione, mi sento di dire che nei loro confronti c'è stato e ci sarà sempre il massimo rispetto e la massima tolleranza. Anzi, per quanto mi riguarda, pur essendo cattolico praticante e convinto che la famiglia debba necessariamente basarsi sull'unione tra maschio e femmina, sono pronto ad incontrarle ed ascoltare le loro esigenze».

 

In linea con il primo cittadino anche il parere del guardiano del convento dei frati minori, Padre Ottavio Galasso: «Anche io - ha detto il parroco - non ero al corrente di questa storia. E' chiaro che, pur avendo grande rispetto e tolleranza di queste ragazze, ho un credo personale e religioso che è diametralmente opposto al loro. Di certo non ne condivido la scelta personale, nè la visione di vita. Al di là dell'ottica religiosa, infatti, è stata la natura stessa a decidere che un bambino debba essere il frutto esclusivo dell'amore che intercorre tra due persone eterogenee. In ogni caso se busseranno alla mia porta sarò felice di poterne discutere direttamente con loro». Fonte GN

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La falsita nelle parole di queste persone si vede lontano un miglio...

Odio questo mondo e le sue discriminazioni...

Non è qualcosa da tollerare..è solo qualcosa da apprezzare!ùNon ho semplicemente parole..per questo mondo e le sue leggi biologiche e non del cavolo

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La realtà dei fatti, però, è quella che mentre in Francia il loro rapporto è legalizzato attraverso i pacs, in Italia la bambina risulta solo figlia di Pina, che è la mamma biologica.

 

Questa, in sostanza, la discrasia lamentata dalle due ragazze francesi che davanti alle telecamere hanno ufficializzato il loro status familiare agli occhi della popolazione serinese.

beh, che in un piccolo paesino fosse sfuggito il rapporto che c'è tra le due ragazze  mi suona un po' strano (voglio dire, il paese dove sto io di abitanti ne ha 20.000, e se ora bacio un ragazzo in piazza tra due ore lo sanno anche nella periferia), mi sembra più credibile che gli abitanti lo sapessero o lo avessero inutuito ma che si siano finora fatti giustamente gli affari loro.

Quello che conta è il problema sollevato da questo caso, ovvero che la legislazione italiana non assicura il rispetto dei diritti e dei doveri acquisiti dai cittadini di altri stati europei e dai propri figli in forza di un atto legalmente riconosciuto...

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Felicissimo e stra-favorevole a che determinate situazioni vengano raccontate ma...

A Serino hanno bisogno di una messa in onda in mondovisione per accorgersi delle cose?

A Mediaset erano a corto di notizie?

O cos'altro ancora?!...  :awk:

 

Le due donne in questione sono già apparse nel documentario-reality "I viaggi di Nina", andato in onda su La7 a maggio, e riproposto anche poco tempo fa.

Se non vado errando, Nina entrò in contatto con loro attraverso l'associazione "Famiglie arcobaleno" (http://www.famigliearcobaleno.org/).

 

Insomma, mi sembra che di "storia venuta alla luce pochi giorni fa" non si possa propriamente parlare...

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Tolleranza si, ma avvolta da omofobia pungente. Almeno è quello che vedo io. Ipocrisia e omofobia. Non dico che il sindaco deve essere felice dell'esistenza della coppia, ma quel voler rimarcare sempre che "non sono daccordo" mi fa tanto pensare che in fondo non accetta la situazione come si dovrebbe.

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Bluelake, non scordiamo che le due ragazze hanno sempre vissuto nella massima discrezione la loro storia d'amore.

Per quanto riguarda i commenti del primo cittadino di Serino e di quel parroco locale, posso dire che non hanno suscitato in me poi tanto malcontento e, nonostante il mio pensiero abbastanza radicale, mi riesce, in questo caso, essere moderato. Hanno esposto la loro visione, almeno a quanto riesca a capire dalle parole qui scritte, in maniera educata e civile e, nonostante abbiano puntualizzato la loro posizione, non hanno negato alcun tipo di aiuto alle due ragazze. Certo, forse molti di quel paese vedranno le due ragazze come due "poverette da assistere"... ma credo che per insegnare la tolleranza sia necessaria quella sorta di bontà che possiamo riscontrare in molte persone. E se pensiamo che alcuni imbecilli negherebbero ai gay anche diritti e doveri previsti dalla legge italiana, non possiamo certo lamentarci delle dichiarazioni dei due personaggi di cui sopra. Ovvio, però, che la gente debba conoscere il rispetto per "l'altro" (non inteso come diverso) e, quindi, trovo giusta la realizzazione del documentario-reality di cui si parlava prima.

 

 

Per quanto riguarda Mediaset... beh, non so cosa dire XD. "Non classificato" è ancor peggio di "Insufficiente" :awk:.

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