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Luca era gay.. adesso è solo un cialtrone?


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Bel reportage di Repubblica (molto bravo l'autore: applausoni sinceri!!) sui seminari di Di Tolve per guarire dalla frociaggine

http://www.repubblica.it/cronaca/2015/06/04/news/a_scuola_per_5_giorni_prega_per_noi_e_non_sarai_piu_gay_-115984586/

 

La frase migliore per me è: "So di gente che si è innamorata qui dentro. Di un altro uomo ovviamente".

Un perfetto epitaffio

Io mi arrabbio al pensiero che giornali "di un certo spessore" come Repubblica, pur usando un linguaggio denigratorio molto velato, faccia pubblicità a un simile individuo. 

Luca di Tolve meriterebbe l'oblio, non tanto perché le sue "cure riparative" non funzioneranno mai.. piuttosto perché ci guadagna un fottio di soldi nella disperazione della gente che non si accetta fra corsi, libri, opuscoli ecc. 
Oltre al fatto che parlandone si perpetua la mentalità dei cattolici fondamentalisti per cui tutto si cura col pentimento a suon di ave-maria. 

@ yalen:

beh, ma dipende molto da come ne parli!!

per dire, sto reportage è fatto benisimo pechè sputtana senza pietà tutta la cialtroneria di un'operazione puramente commericale come questa.

E mi sembra un'azione altamente meritoria, anche solo per questo dettaglio

Edited by freedog

sto luca potrebbe anche essere che credeva di essere gay, che ha pregato coi preti e che ora è sposato e crede di essere etero ma anche se è vero cosa significa ?

 

significa che tutti devono mettersi a pregare e far piacere a dio (chi ha poi detto che dio sia contento di questi cambiamenti ?).

 

la religione dovrebbe essere un fatto privato ma purtroppo viene spacciata come un bene pubblico a cui tutti devono attingere (vedi evangelizzazione forzata nel passato e anche nel presente, se dipendesse solo dai cattolici).

 

la chiesa vuole plasmare la società con i suoi modelli di vita a cui etero e omo dovrebbero attenersi ma al giorno d'oggi ciò è anacronistico.

LocoEmotivo

ahò, ma a te l'ormonella dei primi caldi non te se placa manco dopo che hai trovato marito???

Ma chi te conosce? Acidah!

 

la chiesa vuole plasmare la società con i suoi modelli di vita a cui etero e omo dovrebbero attenersi ma al giorno d'oggi ciò è anacronistico.

Non è anacronistico: è pericoloso.

Hai visto la Di Tolve e mugliera che business che hanno messo su!

Però anche agli egodistonici, uno che si è "ravveduto" dalla gayezza solo dopo essersi beccato l'aids scopando a destra e a manca non dovrebbe dar molto affidamento, non credete?

LocoEmotivo

Parlo seriamente. Provocatoriamente ma seriamente.

Leggendo soprattutto l'articolo che ha quotato @prefy, mi ha molto colpito il fatto che si parli di "ri-orientamento sessuale": in base a questa definizione, cioè, sarebbe possibile modificare pulsioni omosessuali in eterosessuali.

Ma, a questo punto, perché non provare il contrario?

Perché non aprire un bel corso gratuito (ché mica dobbiamo comprarci il posto in Paradiso, noi) di "ri-orientamento" verso la sfera gay? La parola implica una sorta di proprietà commutativa, per cui se si può andare da una parte si può andare anche dall'altra. Magari in un week-end.

Pensate! Primo giorno: colazione libidinosa e introduzione al corso; "Impara ad ammirare" (proiezioni di maschi, maschietti, maschioni vestiti e non, singoli e in coppia e a gruppi); pranzo imbarazzante (portate con nome e presentazione a doppio senso); "Il piacere della gayezza" (clip tratte dai capisaldi mediatici dell'identità gay, da I will survive al Rocky Horror Picture Show); cena imbarazzante e dopo-cena stimolante, con l'invito ad infrattarsi o tenersi per mano o chiudersi in camera almeno in due. Nel secondo giorno ci sarebbe da lavorare sull'accettazione, ma non ho ancora il piano preciso :)

Sarebbe fantastico. Così, poi, non ci sarebbe nemmeno più bisogno del CO: rilasciando un apposito certificato di partecipazione, si attesta l'apertura mentale del partecipante.

 

Secondo me, sarebbe una cosa grandiosa.

Parlo seriamente. Provocatoriamente ma seriamente.

Leggendo soprattutto l'articolo che ha quotato @prefy, mi ha molto colpito il fatto che si parli di "ri-orientamento sessuale": in base a questa definizione, cioè, sarebbe possibile modificare pulsioni omosessuali in eterosessuali.

Ma, a questo punto, perché non provare il contrario?

Perché non aprire un bel corso gratuito (ché mica dobbiamo comprarci il posto in Paradiso, noi) di "ri-orientamento" verso la sfera gay? La parola implica una sorta di proprietà commutativa, per cui se si può andare da una parte si può andare anche dall'altra. Magari in un week-end.

Pensate! Primo giorno: colazione libidinosa e introduzione al corso; "Impara ad ammirare" (proiezioni di maschi, maschietti, maschioni vestiti e non, singoli e in coppia e a gruppi); pranzo imbarazzante (portate con nome e presentazione a doppio senso); "Il piacere della gayezza" (clip tratte dai capisaldi mediatici dell'identità gay, da I will survive al Rocky Horror Picture Show); cena imbarazzante e dopo-cena stimolante, con l'invito ad infrattarsi o tenersi per mano o chiudersi in camera almeno in due. Nel secondo giorno ci sarebbe da lavorare sull'accettazione, ma non ho ancora il piano preciso :)

Sarebbe fantastico. Così, poi, non ci sarebbe nemmeno più bisogno del CO: rilasciando un apposito certificato di partecipazione, si attesta l'apertura mentale del partecipante.

 

Secondo me, sarebbe una cosa grandiosa.

eh sì, t'è proprio partita l'ormonella..

Hinzelmann

Non esiste l'eterofobia, quindi ad un corso del genere

non andrebbe nessuno ; Luca di Tolve lo sa bene ed in

effetti - pur ignorando il suo livello ormonale ha già invocato

la "reciprocità" in modo da poter legittimare in senso relativistico

ciò che interessa a lui

 

Quindi in effetti @LocoEmotivo hai fatto tua una idea del "Nemico"

solo che la cosa detta da lui ha uno scopo utilitaristico 

 

Detta da te è una battuta estiva Lol

 

 

 

sto luca potrebbe anche essere che credeva di essere gay, che ha pregato coi preti e che ora è sposato e crede di essere etero ma anche se è vero cosa significa ?

 

Di Tolve sostiene di essere stato Mister gay ( prima che la manifestazione esistesse )

dirigente di Arcigay Milano ( che ha solo frequentato) organizzatore di crociere gay (?)

sieropositivo e tante altre cose che ne farebbero un Gay al 100%

 

Ovviamente tutto ciò serve a darsi importanza, nel Male ( quel che per lui è il Male )

come nel Bene ( la Missione di redenzione ) il ché denota un certo narcisismo 

 

Sulla parte relativa al bene si fa scudo della religione, non c'è modo ovviamente

di discutere sulla Madonna e Padre Pio, in termini razionali. La religione gli consente

di essere esente da critiche basate sul principio di logicità, quindi può essere il personaggio

che desidera essere

 

Però è vero che ragionevolmente Di Tolve è, ciò che è sempre stato

Devo però riconoscere che, a quanto è stato finora raccontato, in questi c.d corsi riparativi italiani, non vengono messe in atto tecniche invasive o cruente ma solo predicozzi astrusi, preghierine, o, da quanto posso supporre, al massimo, qualche clistere con l'acqua benedetta  :grin:   il tutto su persone adulte e consenzienti anche se psicologicamente deboli

Hinzelmann

 

 

non vengono messe in atto tecniche invasive
 

 

No, in effetti questo non si può dire...poi se qualcuno viene avviato

ad un percorso terapeutico più stringente presso degli psicologi

d'area, ad ogni modo non avverrebbe in quella sede che si presenta

solo come "casa della spiritualità" ( il chè la rende anche meno attaccabile

però )

 

In effetti a me non pare che questo resoconto giornalistico scopra

niente di utile per eventualmente avversarli, né condivido l'entusiasmo

di @freedog

 

Non viene scoperto niente di utile, si finisce per fare pubblicità

al personaggio

 

 

Di Tolve sostiene di essere stato Mister gay ( prima che la manifestazione esistesse ) dirigente di Arcigay Milano ( che ha solo frequentato) organizzatore di crociere gay (?) sieropositivo e tante altre cose che ne farebbero un Gay al 100%

 

una cazzata incredibile. non esiste un criterio di gaycità.

 

è gay chi si definisce lui stesso gay.  il fatto di metter piede in arcigay, fare una crociera gay, essere sieropositivo o altre cose non significano nulla.

 

se il papa dice di essere gay, vuol dire che è gay. se dico di essere etero significa che lo sono anche se mi vendevo a uomini e donne. se dico di essere gay questo è sufficiente per dimostrare che sono gay. il resto sono frottole.

Hinzelmann

 

 

è gay chi si definisce lui stesso gay

 

Questo lui non lo può dire - ragiona- lui sostiene che sono gli

psicologi laicisti e cattivi che lo hanno convinto del fatto di essere

gay, mentre aveva solo dei "problemi" di natura sessuale

 

La vita gay che ha fatto e lo ha portato alla sieropositività, serve

ad avvalorare l'idea che però sia capace realmente di trasformare

persone che non si limitano a credere di essere gay, ma hanno avuto

comportamenti omosessuali

Avevo letto da qualche parte in un'intervista che comunque il sesso gli era piaciuto. 
Poi è tutto il resto che gli è capitato dopo che la considera come "punizione divina".. a maggior ragione essendo di una generazione che pensa che l'HIV sia la malattia che colpisce "solo" i gay. 

Devo però riconoscere che, a quanto è stato finora raccontato, in questi c.d corsi riparativi italiani, non vengono messe in atto tecniche invasive o cruente ma solo predicozzi astrusi, preghierine, o, da quanto posso supporre, al massimo, qualche clistere con l'acqua benedetta  :grin:   il tutto su persone adulte e consenzienti anche se psicologicamente deboli

 

appunto, psicologicamente deboli! perchè che altro si può dire di un uomo che vive la propria omosessualità con i sensi di colpa? Che poi un tipo simile trovi pure il coraggio di andare in questo centro, la dice lunga...

Comunque questo Luca Di Tolve non riuscirà mai nel suo intento, tutt'al più questi gay diventano gay repressi. E c'era bisogno di un centro di preghiera per diventarlo? Ridicolo, è incredibile come certe cose possano accadere qui in Italia. Beh, il fatto che la politica non riesca a fare una legge per le unioni civili, è indice di come il problema viene sentito qui da noi.

 

Inoltre sarebbe ora di finirla con quest'idea che essere gay è un peccato contro Dio. Sono idee da medioevo. Nessuna persona con un po' di sale in zucca ci crede! Ma secondo voi chi fa violenza psicologica a un gay che non si accetta, fa del bene forse? La storia ha dimostrato come interessi di parte sono stati trasformati in "volere divino". Le nostre crociate per liberare la terra santa, e ai giorni nostri gli islamisti intregralisti che fanno guerra all'occidente, ecc. ecc.

Comunque, la colpa non è solo di questo Luca Di Tolve, ma anche di tutti quelli che l'appoggiano, della politica e della chiesa che non stanno facendo nulla...

Devo però riconoscere che, a quanto è stato finora raccontato, in questi c.d corsi riparativi italiani, non vengono messe in atto tecniche invasive o cruente ma solo predicozzi astrusi, preghierine, o, da quanto posso supporre, al massimo, qualche clistere con l'acqua benedetta  :grin:   il tutto su persone adulte e consenzienti anche se psicologicamente deboli

A me invece pare che ci sia un clima di assoggettamento psicologica, facendo molto leva sul senso di colpa e su una distorta percezione della realtà, estremamente pericoloso. Non ha pretese di trattamento psicologico solo nelle intenzioni, ma nei fatti cuoce insierirsi in una dimensione che è molto intima, quale è quella dell'affettività e della sessualità; il che è tremendo. 

Però vorrei contestare il titolo del topic: "Luca era gay.. adesso è solo un cialtrone?"

Perchè per me lo è sempre stato

giusta osservazione.

sbagliai.

chiedo umilmente venia!!

 

a me non pare che questo resoconto giornalistico scopra niente di utile per eventualmente avversarli, né condivido l'entusiasmo di @freedog

 

Non viene scoperto niente di utile, si finisce per fare pubblicità al personaggio

 

beh, insomma..

se ti mostro & ti dimostro che quelli son week end in cui

  • butti un bel pacco di soldi
  • sei quasi obbligato a comprarti un bel po' di ciarpame inutile
  • -se va male- ne esci praticamente identico a quando sei entrato
  • -se va bene- trovi un fidanzato/scopamico (e non eri lì per quello scopo, chè era più indicato qualche rave al castello di Mykonos)

probabilmente posso farti venire il sospetto che quei soggiorni sono una truffa; legalizzata forse, ma pur sempre truffa.

 

Poi vabbè, esisterà sempre il sordo che non ti vuole stare a sentire e ci andrà lo stesso;

ma almeno l'hai messo in campana sul fatto che lì sprecherà solo tempo & soldi

Edited by freedog
Hinzelmann

 

 

Poi vabbè, esisterà sempre il sordo

 

Sottovaluti il potere del lato oscuro dell'omofobia

 

Noi spesso non convinciamo teste dure a venire al pride in anni

e tu credi che una persona che si odia si faccia convincere da

questo articolo?

Noi spesso non convinciamo teste dure a venire al pride in anni

vedi alla voce iron (così, giusto per non fare nomi..)

e tu credi che una persona che si odia si faccia convincere da questo articolo?

beh, almeno lasciami sta speranziella...

A me invece pare che ci sia un clima di assoggettamento psicologica, facendo molto leva sul senso di colpa e su una distorta percezione della realtà, estremamente pericoloso. Non ha pretese di trattamento psicologico solo nelle intenzioni, ma nei fatti cuoce insierirsi in una dimensione che è molto intima, quale è quella dell'affettività e della sessualità; il che è tremendo. 

Resta il fatto che nessuno, materialmente, costringe un omosessuale egodistonico ad assoggettarsi psicologicamente a questi cialtroni, ovvio che se non esistesse questo presupposto tutto il discorso cambierebbe

Io mi arrabbio al pensiero che giornali "di un certo spessore" come Repubblica, pur usando un linguaggio denigratorio molto velato, faccia pubblicità a un simile individuo. 

 

Luca di Tolve meriterebbe l'oblio, non tanto perché le sue "cure riparative" non funzioneranno mai.. piuttosto perché ci guadagna un fottio di soldi nella disperazione della gente che non si accetta fra corsi, libri, opuscoli ecc. 

Oltre al fatto che parlandone si perpetua la mentalità dei cattolici fondamentalisti per cui tutto si cura col pentimento a suon di ave-maria. 

 

Mah sai, il giornale fa il gionale, col servizio su Luca si vende...

adesso dico una banalità,ma ci fai mai caso quando repubblica ritaglia un articolone sui migranti o sulle nuove povertà attorno ad una pubblicità di Prada? 

Condivido quel che dici a proposito di Luca che un lavoro vero pare non se lo sia mai trovato.

 organizzatore di crociere gay (?)

 

Più per curiosità che per altro, cercando su google, la prima crociera gay in Italia risulta del 2009, che è lo stesso anno della canzonetta di Sanremo e quindi non compatibile.

(io non ho mai sentito realmente parlare di crociere gay in Italia, ho qualche dubbio che ne abbiano realmente fatte)

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