Icoldibarin Posted June 8, 2015 Share Posted June 8, 2015 Dopo diverso tempo ho deciso di aprire una pagina con qualche mia poesia.Non potevo che iniziare con la poesia che ha in un certo senso coniato il mio acronimo, Icoldibarin, che porto dietro anche con la speranza di renderlo sempre meno indice della mia persona. Il collezionista di barchette inzuppate è un personaggio malinconico e deluso. Colleziona le barchette che rappresentano i suoi sogni, che sono naufragati, inzuppati sul fondo del lago. È un personaggio che si sente solo, affacciato su una spiaggia dai tetri orizzonti, incapace di raccogliere ancora la sfida e costruire nuovi mezzi.Da quando ho scritto questa poesia Icoldibarin è per fortuna cambiato, sebbene con fatica sta cercando di affrontare la corrente su nuove barchette, si è anche accorto che non è solo in questa battaglia. Non sa dove porterà né se avrà esito favorevole. Ma sa che, qualunque siano le onde e le correnti che dovrà sfidare, è una battaglia che merita di essere combattuta e soprattutto di essere combattuta insieme.Buona lettura Il collezionista di barchette inzuppate (20 Ottobre 2009) Ascolta il respiro della cittàseduto sulle sponde del lago predatoredelle ultime luci arancioni del sole:il ragazzo con le rughe sotto la pellese ne sta li,cingendosi le ginocchia con le mani.Cerca un suo simile in un mondo estraneo,cerca un alieno nel suo mondo stancodi vita passata. Un altro sasso nel lago è stato lanciatoil ragazzo attende una risposta da luiuno, due, tre rimbalzi poi giùla sua volontà destinata a finire sott'acqua. Un tempo guardava quell'acqua,la sfidava con occhi diversi.Quando era bambino e non aveva le rughepensava di dominarlo quel lago,credeva ancora nelle barchette di cartae nel sorriso della persone...Ma poi il suo equipaggio è affogatostupido bimbo doveva ancora crescere!Solo allora avrebbe smesso di piegarei suoi fogli di giornale. Un altro sasso nel lago è stato lanciatoil ragazzo attende una risposta da luiuno, due, tre rimbalzi poi giùla sua volontà destinata a finire sott'acqua. La brezza chimica della cittàgli soffoca la golama ha imparato a lasciarla passarementre sogna le sue barchetteinzuppate sul fondo del lago.E continua a lanciare sassisul viscido specchio del lagocon sempre meno cura:scova con gli occhil'ora dolce scintillio della falceportata fra le mani della nera signora. Un altro sasso nel lago è stato lanciatoil ragazzo attende una risposta da luiuno, due, tre rimbalzi poi giùla sua volontà destinata a finire sott'acqua. A pochi passi da lui ora scorge un altro sopravvissuto,il ragazzo attende l'alta mareachissà se lancerà sassio cercheranno un altro foglio di giornale... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Icoldibarin Posted June 8, 2015 Author Share Posted June 8, 2015 La corda (14 Novembre 2014) Le ondegiunte all'orecchiomi solleticano;e già ebbro sonodi sogni e gentile malinconiache tramutanoi miei 'vorrei' in 'verrei'.Ma la tua prossimitàè assi rara.Se solo avessi una cordaa me ti tirerei,però il vento ci trascinaed io vorrei dirti certe coseche non ti dirò mai;ed io vorrei dirti qualcosache non mi lascerai mai dire.Se solo avessi una cordaa te ne lancerei la cima,della presa o della fugalasciandoti la scelta.Se avessi anche le tue bracciaproverei a sciogliercii miei pensieri,fidandomi solodella tua voglia di respirarli. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Icoldibarin Posted June 8, 2015 Author Share Posted June 8, 2015 Non una parola voglio dirti (~2010) Abbaiano i miei pensieri,pretendono attenzione fuori dai vetriappannati dall'inverno,mi chiedono ancora di scapparevia con loro.E con loro scappolasciando un letto sfattoe tante cose da finire od iniziare;ma l'ora del tè quest'oggiha le labbra bagnate dalla vivacitàd'uno spicchio d'aranciache dissolve la realtà.Vengo a prenderti in silenzio,so che ti troverò dove l'acqua del mareama la sua spiaggiatiepida di sale.Sei voltato di spallementre la tua camicia si gonfia di ventocome una vela che ti porti affianco a me.Non una parola voglio dirti con la bocca;solo vorrei che mi seguissisu una vespa fra le vecchie stataliancora italiane.Là saprò di essere ancora veroe lascerò curva dopo curvatutti i miei sbagli,le mie paure e la pigriziamentre l'aria solleticheràla nostra voglia di stare assieme.Ecco dove volevo portarti:In questo castagneto dimenticatodove i ricci hanno cullatoper molto tempo i loro frutti.Qui mi prenderò cura di tefinché il risvegliostrapperà questa poesia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Icoldibarin Posted June 8, 2015 Author Share Posted June 8, 2015 Polvere (23 Novembre 2014) Buttami i piedi neri sulla faccia,coprimi il cuore d'amianto,sputaci sopra la tua vira distruzione.ti comprerò tutta questa polverecol le tue nuove monete.Invocherò il tuo dio perversoche dall'interno ti dilania.Entrambi noi,alla fine di questo teatrinosaremo solo pulviscolo negroe l'acqua ci spazzeràmescendo un nuovo inizio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Icoldibarin Posted September 4, 2015 Author Share Posted September 4, 2015 Solletico(4 Settembre 2015) Ascolto distratto la vita attorno a me,che forse è semplice esistenza.Quanti mendicanti di primavera vedo là fuorima ci guardiamo attorno e vediamofoglie marce lastricarci la stradaE per questa via camminiamo.Abbiamo quasi tutti lo stesso sguardo,ma non lo ammettiamo.Facciamo le nostre cose sotto un cielo serenoma ogni tanto un pensiluvio ci sconvolgecome una tempesta di fine estate.E c'è chi si rincalza il paltòma io vorrei solleticarmi con la forza della grandine. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Icoldibarin Posted November 17, 2015 Author Share Posted November 17, 2015 Una giornata novembrina(16 Novembre 2015) Sono arrivate le prime giornate di verace novembre,le foglie morte cadono per stradae sui treniin attesa d'arrivare al loro parcheggio quotidiano.Io mi copro col mio giaccone di noteper trovare il mio nido tiepidonel freddo milanese.Anche oggi le stesse facce e le stesse parolesi mischiano in questa carovana che procede per inerzia.Ma oggi ho visto anche due sorrisi che si incrocianoe due mani che si stringonoper creare una corda che resista fino a sera.Ho scoperto il vostro segreto e ve ne ho rubato un po'per iniziare meglio la giornata. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.