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Capitale d'Italia


Rotwang

  

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  1. 1. Quale capitale d'Italia?

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Quando è scoppiato lo scandalo di Mafia Capitale, uno scrittore, un certo Sandro Veronesi, ha provocatoriamente proposto di spostare la capitale in una città come Perugia (per la sua posizione centrale), dato l'ormai marciume nei Palazzi romani a causa di quattro funzioni che secondo questo intellettuale contribuiscono alla criminalità nella Città Eterna: metropoli, capitale, città d'arte e città sacra.

 

Quale città scegliereste come capitale d'Italia?

Edited by Rotwang
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roma è la capitale d'italia perché è stata la più grande, popolosa e da cui è partito tutto. quando perugia avrà avuto un impero i cui confini vanno dal vallo di adriano al nord africa, facendo prosperare scuole, acquedotti, strade e città che perdurano ancora oggi dopo secoli e secoli (magari sotto altro nome, come londra-londinium, parigi-lutetia e istanbul-costantinopoli) potrà parlare. 

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Per rovinarne una seconda? XD

 

Semmai facciamo fallire il Comune di Roma invece di continuare

a sovvenzionare la corruzione con leggi e finanziamenti speciali

perché Roma è la Capitale

 

Altrimenti si creano i presupposti di leggi speciali per "Perugia

Capitale" e ne roviniamo un'altra

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All'ultimo G7 in Germania tanto era forte il rispetto per la nostra storia millenaria che

Renzi è stato accolto sulle note di Azzurro di Celentano

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Adoro questa vecchia polemicaXD

 

 

Quando hanno scelto Roma hanno motivato dicendo che tra chiesa ed impero era l'unica cittá con una storia non municipale. I fan stranieri della pittoresca roma papale si lamentarono del declassamento: da capitale del mondo cattolico a capitale "burocratica(allora questa cosa era molto sentita) del regno degli italiani.

 

 

Con un po' di pigrizia é sembrato scontato associare la nuova italia col mito dell'unità realizzata dai romani, scegliendo quindi l'urbe. E non firenze che forse aveva un ruolo molto più importante come centro dell'italianità.

 

Eppure qualcuno riteneva che l'associazione romana fosse inadeguata e pericolosa, senza contare l'anima clericale della cittá.

 

Alla fine ne é saltato fuori il guazzabuglio che conosciamo.

 

Penso che sia stata una scelta poco coraggiosa, avrei preferito ribadirel'italianitá del nuovo stato che costruire i ministeri sopra alle rovine imperiali.

 

 

 

 

Calando nel contesto attuale, sceglierei perugia :D. Magari coi ministeri sparsi per il paese. Quindi a perugia solo le sedi istituzionali dei massimi organi di vertice dello Stato.

 

Direte che non cambia nulla, ma non credo.

 

Per prima cosa penso che una grande cittá sia inadatta ormai ad ospitare una capitale, é giá abbastanza grande e coi suoi problemi.

 

E poi la vedrei come una scelta consapevole di ribellarsi alla mitologia da caput mundi(che ci sta larga) e scegliere un'italia piú seria.

 

Oh sti etruschi dopo 3000 anni si meritano la loro vendetta :D

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Buh io non ho niente contro Perugia, è una bellissima città però volevo sapere quali erano le motivazioni che hanno spinto Rotwang a metterla tra le scelte, anziché inserire città come Trieste, Genova o Bologna (per citare le tre più importanti che mancano)... so che non poteva mettere tutti i capoluoghi di provincia d'Italia...per questo mi chiedevo perché Perugia. 

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Buh io non ho niente contro Perugia, è una bellissima città però volevo sapere quali erano le motivazioni che hanno spinto Rotwang a metterla tra le scelte

 

Nel topic c'è scritto: l'ha proposta ironicamente questo Veronesi per la sua quasi perfetta centralità geografica di piccola città carina.

Edited by Rotwang
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Aggiungo alla trattazione un dettaglio molto OT ma che trovo carino divulgare per le implicazioni: quando si trattó di costruire la capitale(roma era una cittadina medievale di 100000 persone inadatta ad ospitare i funzionari, corte e governo) chiesero consigli anche al creatore della Parigi ottocentesca, il barone Haussmann.

Pare che avesse dato questo consiglio(che assomiglia a quel che han fatto gli israeliani con gerusalemme): lasciate stare la campagna e le ville dentro alle mura aureliane, mettete a posto il centro storico senza abbattere i monumenti, i quartieri nuovi fateli a nord, sull'area di Prati, nel Flaminio e a Monte Mario costruite i ministeri.

 

Carino, avremmo avuto una doppia Roma. Anzi, oggi con i quartieri popolari ne avremmo avute tre.

 

Forse la cittá intra muros avrebbe perso fascino, ma sarebbe stato tutto meno incasinato.

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Comunque come provocazione è più che giustificata

vista l'assoluta indifferenza di Marino e del PD ad una

serie infinita di scandali e bancarotte

 

Roma andrebbe, come minimo,commissariata per infiltrazione

mafiosa

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LocoEmotivo

Ma perché, a cosa serve una capitale? E a cosa serve una repubblica?

Son cose che un anarchico non capisce.

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Una "capitale" deve anche avere gli spazi e le capacità di gestire un intero sistema-paese (corti supreme, parlamento, sede di governo, monarchia/presidente, ambasciate principali...).

E' chiaro come in italia questa funzione possa essere svolta solo da Roma e forse da Milano. 
Altrimenti si prendono le soluzioni di stati come Brasile, Canada, Turchia e Australia, i quali hanno delle città rappresentative (San Paolo, Toronto, Istanbul, Sidney che fanno da capitali "simboliche", mentre tutte le strutture amministrative sono de-localizzate in città ad-hoc, vedi Brasilia, Ottawa, Ankara, Canberra). Forse questa situazione in passato è stata vera anche per la Russia, e in parte ancor oggi per l'India, e probabilmente fra alcuni anni per l'Egitto, che costruirà una nuova città.

 

Per il caso italiano, non avrebbe alcun senso, se sposti le mele marce da un fruttivendolo ad un altro, sempre marce restano. Provocazione senza senso e populista

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LocoEmotivo

Per il caso italiano, non avrebbe alcun senso, se sposti le mele marce da un fruttivendolo ad un altro, sempre marce restano.

Mi permetto di fare un'osservazione.

Non abbiamo mele marce: marcio è l'intero raccolto.

All'estero sono uomini come noi, con le nostre debolezze e le nostre miserie, però hanno adottato un sistema culturale che è differente dal nostro: noi continuiamo ad avere una mentalità corporativista, sciacalla, disegualitaria, clientelare, mafiosa. Le "mele marce" stanno dove stanno perché noi lo sappiamo che sono marce e le votiamo proprio per questo, perché speriamo che dove mangino loro possiamo mangiare anche noi. Non c'è sistema che non si fondi dal basso: le prime mele marce siamo noi disoccupati, noi studenti, noi lavoratori, noi padri di famiglia, noi che c'infuriamo se ci fanno la multa dopo aver parcheggiato in doppia fila, noi che magari non battiamo tutti gli scontrini, noi che facciamo favori per costruirci sopra un potere personale.

Perché non lasciamo la capitale qui dov'è e non spostiamo tutti gli italiani, invece?

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Non abbiamo mele marce: marcio è l'intero raccolto.

 

 

Perché non lasciamo la capitale qui dov'è e non spostiamo tutti gli italiani, invece?

Mi sfugge il senso, vuoi fare un genocidio?

 

 

 

un sistema culturale che è differente dal nostro

Questa idea dell'unicismo di noi italiani non la capisco, o per lo meno la capisco tanto quanto sono unici i francesi, belgi ecc ecc...

 

 

 

le prime mele marce siamo noi disoccupati, noi studenti, noi lavoratori, noi padri di famiglia

Le mele marce sono ovunque, ma non per questo lo sono tutti. E' molto deleterio porre la questione in questi modi così generali e generici

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facciamo fallire il Comune di Roma invece di continuare

a sovvenzionare la corruzione con leggi e finanziamenti speciali

perché Roma è la Capitale

 

veramente il comune di Roma è già fallito anni fa (2010, per la precisione), tanto che Aledanno l'ha dovuto ribattezzare Roma Capitale

 

Non c'è sistema che non si fondi dal basso: le prime mele marce siamo noi disoccupati, noi studenti, noi lavoratori, noi padri di famiglia, noi che c'infuriamo se ci fanno la multa dopo aver parcheggiato in doppia fila, noi che magari non battiamo tutti gli scontrini, noi che facciamo favori per costruirci sopra un potere personale.

epperò potrei pure ricordarti che il pesce quando è marcio puzza dalla testa...

poi certo, la mentalità del "fatte furbo" [col suo corollario di comportamenti da cortigiani pronti a saltare sul primo carro del vincitore di passaggio] è una tara esistenziale che ci portiamo dietro da seecoli: come diceva Ludovico il Moro nel 1.500 (!), "Franza o Spagna, basta che se magna!"

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LocoEmotivo

@Chris, anzitutto volevo dirti che non ce l'avevo con te: ti ho quotato perché, semplicemente, eri l'ultimo che si fosse espresso sul tema. Ieri sera era tardi e mi scuso se ti ho dato anche solo la minima impressione che fosse un "attacco" nei tuoi confronti.

De Gregori, in una sua canzone, dice che si confonde "il diritto con il favore": da quello che ho visto finora nella mia vita, è questo il nostro modello culturale. Chi ha il potere, lo esercita non equamente ma a sua discrezione, e proprio per questo molti di noi sono in cerca di maggior potere, per poter fare cioè il porco comodo loro. Quante situazioni conosci in cui ti viene concesso ciò che dovrebbe esserti invece garantito? Nella mia realtà lavorativa, quella di una grande azienda, il principio di base è lo stesso: solo se ti metti a fare casino ti viene riconosciuto quello che il datore di lavoro si è impegnato nel contratto a darti, ed ogni volta ti viene presentato come un "Va be', visto che insisti, sono così magnanimo da concedertelo". Anche da me ci sono i favoritismi, i cocchi, che non sono semplici amici e amichetti ma veri e propri clientes che mendicano un qualche tipo di privilegio ed in cambio si prostituiscono senza vergogna.

Il nostro concetto di base non è "Faccio le cose come vanno fatte e poi, magari cerco di sveltirle": noi ci basiamo sul "Faccio come c*zzo mi pare ché tanto quell'assessore mi deve un favore". Noi saltiamo le famigerate prenotazioni mediche, perché conosciamo la caposala o il dottore stesso; noi siamo quella stessa caposala, che tenta di espandere il proprio potere offrendo più favori possibili. Abbiamo una mentalità non da catena di comando ma da catena di favori: siamo perennemente in cerca di voti, anche se non facciamo i politici. Quando poi qualcuno di noi assurge agli scranni istituzionali, la situazione degenera - ma il meccanismo di base, quello di Buzzi e Carminati ma anche quello della ex governatrice del Lazio Polverini, di "Batman" Fiorito, dei consiglieri delle regioni Campania e Sicilia, di Formigoni e compagnia bella, quel meccanismo lì è lo stesso che adoperiamo noi nei nostri giorni comuni.

Solo, portato alle estreme conseguenze.

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veramente il comune di Roma è già fallito anni fa (2010, per la precisione), tanto che Aledanno l'ha dovuto ribattezzare Roma Capitale

 

 

Quello è un falso fallimento!

 

Nel senso che dal 2010 lo Stato sovvenziona annualmente con 300 milioni di euro

i debiti pregressi scorporati dal bilancio di Roma Capitale

 

L'amministrazione di Roma Capitale - a cui io alludevo come alla fonte di tutti i mali -

è appunto onerata per 200 milioni, ma grazie al finanziamento statale di cui sopra e

ad altre agevolazioni, ha addirittura ripreso ad aumentare la spesa

 

Ora, passi il fatto che tutti noi italiani oltre a pagare per i debiti dei nostri comuni

dobbiamo pagare quelli della nostra capitale e in misura maggiore dei Romani (

gli Italiani sono di più e quindi il carico fiscale pro capite è impercettibile )

 

Poi però viene pure fuori che il Comune di Roma e Roma Capitale sono una specie

di associazione a delinquere, con relazioni criminali politicamente trasversali che ha

infiltrato tutto l'apparato burocratico e questo è passato da un ente all'altro

 

Non è che dopo il fallimento si sono azzerate nomine, incarichi licenziati tutti i pubblici

dipendenti e ripartiti con assunzioni e nomine commisurate alle possibilità, partendo da zero

 

Si sono scorporati i debiti e cambiate le targhe agli uffici e tutto è continuato come prima

 

In questo modo tutti vorrebbero fallire XD

 

Alle sezioni fallimentari dei tribunali ci sarebbero file di questuanti e non gente incazzata

e disperata!

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Se il cambio di capitale dipendesse dallo scandalo della corruzione, allora non opterei per nessuna delle scelte proposte dal sondaggio. :D

L'Italia è uno dei Paesi con più corruzione al mondo, questo vuol dire che il fenomeno è distribuito in tutta la Penisola.

Rispondendo al sondaggio, io opto per Napoli, perchè sarebbe un bello spunto per potere soldi alla città. Essendo poi questa popolosa, con molte infrastrutture valide, direi che sarebbe la scelta più appropriata. La seconda città che vedrei bene capitale d'Italia è Firenze: centrale, sede della cultura rinascimentale, tranquilla.

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Aggiungo alla trattazione un dettaglio molto OT ma che trovo carino divulgare per le implicazioni: quando si trattó di costruire la capitale(roma era una cittadina medievale di 100000 persone inadatta ad ospitare i funzionari, corte e governo) chiesero consigli anche al creatore della Parigi ottocentesca, il barone Haussmann.

Pare che avesse dato questo consiglio(che assomiglia a quel che han fatto gli israeliani con gerusalemme): lasciate stare la campagna e le ville dentro alle mura aureliane, mettete a posto il centro storico senza abbattere i monumenti, i quartieri nuovi fateli a nord, sull'area di Prati, nel Flaminio e a Monte Mario costruite i ministeri.

 

Carino, avremmo avuto una doppia Roma. Anzi, oggi con i quartieri popolari ne avremmo avute tre.

 

Forse la cittá intra muros avrebbe perso fascino, ma sarebbe stato tutto meno incasinato.

 

Roma è stata incasinata dal comune fascista che la rende grande come una provincia senza avere mezzi di trasporto adeguati e nemmeno una densità abitativa che li giustifichi.

La città avrebbe bisogno del completamento dell'anello ferroviario e di un altra linea metropolitana nonchè la costruzione di un centro direzionale dove riunire tutte le attività amministrative e ministeriali lasciando solo Montecitorio e Quirinale in centro.

Così facendo la città cambierebbe volto, senza bisogno di spostare la capitale.

Ad ogni modo penso che per storia italiana sarebbe meglio una città come Perugia neutra, piccola e centrale.

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Non cambierei mai Roma e infatti ho scelto quell'opzione. 
Però, se dovessi scegliere un'alternativa direi Torino che storicamente è stata la prima capitale!
Oppure anche Firenze ;)

Comunque la provocazione la comprendo e in parte la condivido.

Edited by Lor24
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La città avrebbe bisogno del completamento dell'anello ferroviario e di un altra linea metropolitana nonchè la costruzione di un centro direzionale dove riunire tutte le attività amministrative e ministeriali lasciando solo Montecitorio e Quirinale in centro.

Così facendo la città cambierebbe volto, senza bisogno di spostare la capitale.

si chiama(va) SDO (sistema direzionale orientale) ed è un progetto più vecchio di me; se fai una ricerchina su google ti metti paura a capì per quanti decenni se n'è parlato.

poi ovviamente non se ne farà MAI niente perchè i burocrati dei ministeri a vedesse spostà l'ufficio fuori raccordo anulare non ci pensano proprio e da sempre hanno boicottato in tutti i modi l'idea

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restando nel ragionamento farlocco di spostare la capitale, che casino sarebbe spostare la sede di TUTTI i ministeri in un'altra città?

 

Povera Perugia! i suoi dintorni farebbero la fine del territorio intorno all'Aquila post ricostruzione

 

Non credo sia più oneroso rispetto alla situazione attuale mantenere contemporaneamente diversi ministeri in diverse città

A meno che non spostiamo tutto in un luogo desolato tipo il sud del Lazio

Per Roma sarebbe una gran liberazione.

 

E poi se mai si facesse una consultazione popolare su questi temi.......chissà i risultati :laugh:

Edited by Demò
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