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Galantino "Accogliere gli immigrati è un risarcimento"


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Il segretario generale della Cei (Conferenza episcopale italiana) Nunzio Galantino mette una buona parola sul tema dell'accoglienza migranti. "E' una sorta di risarcimento per i danni che per anni abbiamo consumato e per i furti che abbiamo commesso" nei loro Paesi, ha detto su Tv2000 ospite della trasmissione "Siamo noi"
 
 
"Oggi accogliere gli immigrati è una sorta di risarcimento. Un risarcimento per i danni che per anni abbiamo consumato e per i furti che abbiamo commesso". Prende una posizione netta sull'immigrazione il segretario della Cei Nunzio Galantino, che da Tv2000 lancia il suo appello a "Usa, Occidente ed Europa" a non rifiutare ospitalità ai migranti. In qualche modo, spiega il religioso, gliela dobbiamo per quello che abbiamo fatto in passato nei loro paesi, dove "siamo andati solo a rubare, a colonizzare e sfruttare". Insomma, "abbiamo fatto schifo", ribadisce Galantino. Per questo il segretario della Cei chiede all'Occidente una sana autocritica. E porta un esempio, il Congo, dove il Belgio fece realizzare una "lunghissima strada non costruita per i congolesi ma unicamente per trasportare meglio le materie prime che vengono rubate. Noi quindi li sfruttiamo ancora una volta". Per lui, una vergogna. Anzi, "è troppo poco parlare di vergogna".

 

 

Fonte: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Cei-il-segretario-Galantino-accogliere-immigrati-come-risarcimento-1ea098d8-6fd4-4e4a-aa2c-cd0f6d68f963.html

 


 

secondo me se realmente al mondo fosse importato delle popolazioni in disagio africane si sarebbe gia' intervenuto e massicciamente per risolvere la cosa ... la verita' è che fanno comodo a tutti sotto vari aspetti anche nascosti.

 

la verità è che non si fa nulla di efficacie per le popolazioni africane perchè l'unica cosa che li aiuterebbe è political uncorrect

 

 


 

Mo una volta che dice qualcosa di condivisibile, non è che si può dargli contro solo perché è il segretario della CEI.

 

il fatto è che non ha detto nulla di condivisibile, ma per accorgersene bisognerebbe avere cognizioni di storia che vanno oltre a "bianco cattivo" e "negro buono"

La mia proposta è facile.

 

Si sequestrino tutti i beni degli Africani in Europa

e tutti i beni degli Europei in Africa.

E si risarciscano i primi coi beni sottratti ai secondi

e i secondi coi beni sottratti ai primi.

 

Si faccia lo stesso anche con Americani e Asiatici.

E chi non è d'accordo è un invasore.

che mi tocca fare, dare ragione a uno della cei... al massimo dirò che l'occidente ha sicuramente delle colpe per quello che sta accadendo, ed è accaduto, in africa e medio oriente, di conseguenza non possiamo cadere dalle nuvole (certo però non possiamo trasmigrare un continente in un altro, non è nemmeno questa la soluzione).

La chiesa cattolica, come altre confessioni religiose ha 

la grave colpa di avversare qualunque politica di controllo

delle nascite

 

Per fare un esempio a noi vicino l'ex colonia italiana di Etiopia

quest'anno dovrebbe arrivare ai 95 milioni di abitanti, si stima che

nel 1999 la popolazione fosse di 60 milioni

 

Ed è tecnicamente quella che si chiama "esplosione demografica"

nessuna crescita economica può reggere tassi di fertilità del genere

e pur avendo l'Italia chiare responsabilità nei confronti di quel paese

non credo si possa parlare oggi di sfruttamento economico dell'Etiopia

che è e resta sostanzialmente un paese agricolo

 

Nel 1935 quando l'Italia dichiarò guerra ed invase l'Etiopia si stimava

che la popolazione etiopica fosse di 15 milioni

 

Nel 2035 a soli 100 anni di distanza si viaggerà ben oltre i 100.000.000

L'unico sistema per fermare l'immigrazione in Europa è un intervento armato della NATO nei teatri di guerra : Libia, Siria, Iraq eliminando l'Isis con qualunque metodo possibile, non si capisce perché si continua a tentennare sul tema...

Icoldibarin

 

 

Ed è tecnicamente quella che si chiama "esplosione demografica" nessuna crescita economica può reggere tassi di fertilità del genere

È normale che in un paese povero si figli come conigli, l'unico modo verosimile per frenare naturalmente la crescita demografica è migliorare le condizioni di vita della popolazione.

I figli numerosi servono per la sussistenza della famiglia in una società simile, il problema è che così facendo sono preclusi alla maggior parte dell'istruzione alimentando un circolo vizioso.

No, ti assicuro che per "esplosione demografica"

si intende qualcosa di assolutamente NON normale

 

Poi tu puoi contestarmi che questi numeri costituiscano

una "esplosione demografica" e dimostrarmi dati alla mano

che sono numeri compatibili con lo sviluppo di altri paesi

 

L'Italia è passata in 100 anni da 30 a 60 milioni o da 30

a 300 milioni? Quando? Come? Perché?

 

Se ne può discutere, ma se si parte con "è normale" si

pone già fine alla discussione

 

E si è - a mio avviso - già succubi sul piano culturale del

dogma cattolico "crescete e moltiplicatevi"

Icoldibarin

Non è che eguagli 'normale' con 'auspicabile'. Intendo che l'esplosione demografica è la situazione che si verifica in mancanza di contromisure efficaci quando una popolazione è sotto la soglia di povertà.

Certo la chiesa non è che abbia aiutato, ma è anche vero che in aree non tradizionalmente cattoliche ed estremamente povere c'è lo stesso problema.

In Cina l'hanno fatto

 

Probabilmente è l'unica politica del governo cinese in cui l'ateismo di stato

del regime comunista ha prodotto significativi risultati a favore del benessere

del popolo

 

Certo mi puoi rispondere che la Cina è una dittatura che può ricorrere a mezzi

coercitivi, ma non è che in Africa manchino le dittature, mancano dittature che

mettano in programma una pianificazione delle nascite

 

Quanto al ruolo della chiesa cattolica, sono d'accordo e l'ho già detto, essa condivide

la responsabilità morale e politica con le altre confessioni religiose monoteistiche, l'islam

ed il cristianesimo nella sua integralità sono soggetti al dogma "crescete e moltiplicatevi"

( anche l'ebraismo, ma l'ebraismo non è una religione universale quindi non può nuocere )

Icoldibarin

Non credo che la "soluzione" del governo cinese sia una buona soluzione, però forse è meglio parlarne in un topic sulla crescita demografica.

Qua si parla di persone che già ci sono e che, giustamente, cercano una vita migliore.

 

 

Mo una volta che dice qualcosa di condivisibile, non è che si può dargli contro solo perché è il segretario della CEI.

 

Pacifico:

non è che se un coglione dice che piove e piove veramente, si è intelligenti dicendo che c'è il sole.

 

Il problema è che l'affermazione galantina non mi sembra per nulla condivisibile:

va bene l'accoglienza dei profughi da fame, povertà, conflitti vari, ma farne addirittura un loro diritto di risarcimento!

Quale popolo non ha mai invaso, conquistato, sfruttato, oppresso un altro?

Non è che possiamo fondare le relazioni politiche attuali tra Stati sulla storia passata, anche se la conoscenza storica è certo utile per capire odii e rancori, simpatie ed amori presenti.

 

 

 

 

la verità è che non si fa nulla di efficacie per le popolazioni africane perchè l'unica cosa che li aiuterebbe è political uncorrect

 

Sterminio?

 

 

 

 

L'unico sistema per fermare l'immigrazione in Europa è un intervento armato della NATO nei teatri di guerra : Libia, Siria, Iraq eliminando l'Isis con qualunque metodo possibile,

 

Comunque i profughi per guerre, povertà, disastri vari c'erano anche prima dell'Isis:

vedi Libia dopo la caduta di Gheddafi con la guerra civile, Siria per le rivolte contro Assad (due milioni di profughi!), Africa Subsahariana per conflitti etnici e religiosi vari o semplicemente per povertà.

D'altronde, visti i casini combinati in Iraq, in Libia ed anche in Siria per togliere di mezzo i dittatori cattivi, ci andrei cauto sulla politica troppo interventista, specie se armata, sia pure contro l'Isis.

 

 

 

 

È normale che in un paese povero si figli come conigli, l'unico modo verosimile per frenare naturalmente la crescita demografica è migliorare le condizioni di vita della popolazione. I figli numerosi servono per la sussistenza della famiglia in una società simile

 

Non credo sia così lineare:

troppi figli impoveriscono la famiglia, che comunque li deve mantenere fino all'età lavorativa (sia pure un'età precocissima) e comunque non è detto che ci sia poi lavoro sufficiente per tutti.

Sono più propenso a credere che ci siano stimoli culturali (tra i quali metto anche quelli religiosi) a continuare la propria stirpe e perciò in un ambiente ad alta mortalità infantile si può essere inclini a fare più figli sapendo che molti moriranno nell'infanzia o nell'adolescenza, prima di aver potuto a loro volta generare, ma questo non implica sovrappopolazione, anzi, implica penuria di popolazione.

Ovviamente poi questo stimolo alla filiazione numerosa rimane nella tradizione e nella coscienza collettiva, tramite anche i precetti religiosi per per loro natura sono sclerotici, e si perpetua anche quando le condizioni di vita migliorano, si riduce la mortalità infantile e conseguentemente astrattamente verrebbe meno la necessità di moltiplicare i parti per garantire la sopravvivenza fino all'età adulta di almeno un discendente.

 

 

 

 

Non credo che la "soluzione" del governo cinese sia una buona soluzione,

 

Preferivi una strage sistematica post partum?  ;-)

Oppure una Cina con tre miliardi di abitanti?

Comunque i profughi per guerre, povertà, disastri vari c'erano anche prima dell'Isis:

vedi Libia dopo la caduta di Gheddafi con la guerra civile, Siria per le rivolte contro Assad (due milioni di profughi!), Africa Subsahariana per conflitti etnici e religiosi vari o semplicemente per povertà.

D'altronde, visti i casini combinati in Iraq, in Libia ed anche in Siria per togliere di mezzo i dittatori cattivi, ci andrei cauto sulla politica troppo interventista, specie se armata, sia pure contro l'Isis.

 

Il problema è il numero di profughi, prima c'erano flussi assolutamente gestibili, adesso no, visto che, volente o nolente, quella che si sta consumando nel vicino oriente è il prodromo della III guerra mondiale...

 

Il fatto che Saddam è stato rovesciato dagli Stati Uniti e Gheddafi da Francia e Regno Unito per ragioni prettamente economiche, senza pensare alle conseguenze future, qui invece serve un intervento militare serio contro l'Isis, un'alleanza seria, se sono riusciti nel 1941 a mettere insieme paesi distanti politicamente anni luce contro il nazismo perché non si può fare ciò contro dei pazzi come quelli del califfato? Armare i peshmerga curdi è stato pressoché inutile, visto che si tratta di contadini senza preparazione militare.

Non credo che la "soluzione" del governo cinese sia una buona soluzione, però forse è meglio parlarne in un topic sulla crescita demografica. Qua si parla di persone che già ci sono e che, giustamente, cercano una vita migliore.

 

Beh se assumi il punto di vista della chiesa cattolica, non puoi che dare ragione

alla chiesa cattolica

 

Dal mio punto di vista se si continua su questa strada rischiamo di andare incontro

ad un disastro annunciato

 

Non esisterà nel XXI secolo un nuovo continente da popolare nel mondo, li abbiamo

finiti tutti

 

E la tesi che bisogna portare lo sviluppo per incassare la denatalità, è smentita dall'esperienza

cinese che dimostra l'esatto contrario

 

E' vero che l'ONU è ampiamente partecipe con le principali religioni di questo atteggiamento moralistico

Il problema è il numero di profughi, prima c'erano flussi assolutamente gestibili, adesso no, visto che, volente o nolente, quella che si sta consumando nel vicino oriente è il prodromo della III guerra mondiale...

 

I due milioni di profughi dalla Siria c'erano prima che comparisse l'Isis che del resto è sorta in Iraq.

Comunque dopo la II Guerra mondiale il numero di profughi fu di alcuni milioni in Europa e furono riassorbiti.

Certo molti milioni di uomini erano periti in guerra, ma molte città centro europee erano completamente distrutte ed i rispettivi Stati economicamente disastrati.

Insomma non mi pare che qualche migliaio di persone approdate sulle nostre coste possa ragionevolmente spaventare come pure spaventa molti, anche se certamente ci sono problemi di organizzazione, distribuzione e mantenimento.

 

 

 

 

Il fatto che Saddam è stato rovesciato dagli Stati Uniti e Gheddafi da Francia e Regno Unito per ragioni prettamente economiche, senza pensare alle conseguenze future, qui invece serve un intervento militare serio contro l'Isis, un'alleanza seria, se sono riusciti nel 1941 a mettere insieme paesi distanti politicamente anni luce contro il nazismo perché non si può fare ciò contro dei pazzi come quelli del califfato? Armare i peshmerga curdi è stato pressoché inutile, visto che si tratta di contadini senza preparazione militare.

 

Le ragioni per cui Saddam o Gheddafi sono stati rovesciati non c'entrano con gli effetti disastrosi che l'intervento di rovesciamento ha causati:

si è andati a mettere le mani in equilibri delicati, sconvolgendoli e liberando un terrore peggiore di quello estirpato (seppure si possa dire estirpato.....).

Non so quanto convenga ripetere i fasti, benché obbiettivamente al momento non si possa parlare di equilibri in atto, ma di magma incandescente, il che però sembrerebbe aumentare invece di diminuire il rischio di scottarsi, tanto più che i presunti avversari dell'Isis, come Turchia ed Arabia Saudita sembrano incerti se favorirlo o combatterlo, l'una più interessata ad abbattere Assad in Siria ed a contenere I le ambizioni statali dei Curdi, l'altra a contenere la potenza dell'Iran e la sua influenza sugli Sciiti in Medio oriente.

Edited by Mario1944

Non condivido l'ottica del "risarcimento". Ma anche volendo assumere questo punto di vista, si pone un problema di equità interna: l'Italia è stata oggettivamente, fra le potenze occidentali di fine XIX secolo e XX, quella meno colonialista. Se ci limitiamo al colonialismo sul suolo africano, Francia e Regno Unito l'hanno fatta da padrone.

 

Se vogliamo quindi assumere l'ottica del risarcimento, a rigor di logica i flussi migratori dovrebbero essere ripartiti con quote generose a Francia e Regno Unito che, tuttavia, si rifiutano categoricamente di fornire accoglienza.

 

Aggiungo poi che è sì ingiusto negare o sottostimare il danno causato dal colonialismo occidentale ai popoli africani, ma è altresì ingiusto accollare all'occidente cattivo tutte le colpe dell'arretratezza economica del "continente nero": il Brasile è stato colonia tanto quanto il Camerun (in termini di tempo e sfruttamento di risorse) eppure è una delle economie emergenti più promettenti; stesso si dica per il Messico (che oltre al colonialismo spagnolo ha scontato la politica USA del "backyard" fino a tempi recentissimi) e per l'India, storico vicereame del Commonwealth fino a tempi relativamente recenti, ora potenza emergente nell'IT e nella farmaceutica.

Una buona fetta dell'arretratezza economica e sociale africana dipende, brutto a dirsi, da mali "endemici" dell'Africa stessa: uno per tutti, l'altissimo livello di corruzione dei governi, che si arricchiscono di fatto a spese dei proprio stessi popoli in maniera più o meno impunita (ma da citare anche l'altissimo odio fra clan ed etnie, spesso "mascherato" sotto l'insegna di questioni religiose o politiche). 

 

P.S.: la chiesa ha avuto potere temporale sino alla fine del XIX secolo, rientra appieno nel "mondo occidentale" e quindi è astrattamente responsabile della depredazione africana tanto quanto gli stati nazionali. Non mi pare tuttavia che, nonostante una notevole disponibilità di spazio e risorse finanziarie, si stia adoperando chissà quanto per l'accoglienza "concreta" dei migranti.

Probabilmente stanno pregando molto.

Edited by NewComer
Icoldibarin
troppi figli impoveriscono la famiglia, che comunque li deve mantenere fino all'età lavorativa (sia pure un'età precocissima) e comunque non è detto che ci sia poi lavoro sufficiente per tutti.

In alcune parti dell'Africa, come in Benin, i bambini iniziano a lavorare all'età di (Sigh!) 3-4 anni, come spaccapietre. Pietre che poi vengono usate come materiale edile da qualche sfruttatore che fornisce una paga di circa 8 euri mensili.

Avere più figli in queste debolissime società vuol dire avere più fonti di reddito per tentare di sopravvivere, se qualcuno si ammala e non può lavorare. Senza considerare che la mortalità infantile è elevatissima, quindi bisogna figliare di più.

Senza arrivare a simili estremi la media età di entrata è molto molto bassa e, anche se probabilmente non ci sono molti posti di lavoro come li conosciamo, è possibile trovare molti posti dove essere sfruttati.

 

Per esempio nelle discariche di materiale elettronico a cielo aperto (che viene quasi tutto ovviamente da noi) o nei siti estrattivi di minerali preziosi, non solo pietre da gioielleria ma anche metalli rari e preziosi che servono per costruire quei bei gingilli tecnologici che adoriamo avere.

 

 

Senza considerare che la mortalità infantile è elevatissima, quindi bisogna figliare di più.

 

Appunto:

quindi il figliare di più di quello che si usa oggi dalle nostre parti ha comunque un senso per l'altissima mortalità infantile.

Lo stesso accadeva da noi fino a due centinaia d'anni fa:

anche nelle famiglie benestanti o addirittura principesche, dove certo non c'erano problemi di usare i figli come fonti di reddito, era uso generare numerosi figli per assicurarsi che almeno alcuni sopravvivessero fino all'età adulta e potessero continuare la stirpe.

 

 

 

 

Senza arrivare a simili estremi la media età di entrata è molto molto bassa e, anche se probabilmente non ci sono molti posti di lavoro come li conosciamo, è possibile trovare molti posti dove essere sfruttati. Per esempio nelle discariche di materiale elettronico a cielo aperto (che viene quasi tutto ovviamente da noi) o nei siti estrattivi di minerali preziosi, non solo pietre da gioielleria ma anche metalli rari e preziosi che servono per costruire quei bei gingilli tecnologici che adoriamo avere.

 

Va be' ma questo che c'entra?

quelli che fuggono dalle guerre, fuggirebbero anche se avessero un lavoro e quelli che fuggono dalla miseria probabilmente un lavoro per sé ed i figli più o meno bambini probabilmente non l'hanno.

 

La "quaestio galantina" è se dobbiamo accogliere oggi gli immigrati come risarcimento di antiche colpe, più o meno reali,  dei nostri verso i loro antenati.

Icoldibarin

Non solo dei nostri antenati (non troppo lontani) ma anche dei nostri componporanei.

Ma, indipendentemente dalle colpe degli occidentali e non occidentali, dobbiamo accoglierli perché sono esseri umani in cerca di una vita migliore e noi non abbiamo nessun merito se una vagina ci ha proiettato in quest'angolo privilegiato di mondo.

 

 

Non solo dei nostri antenati (non troppo lontani) ma anche dei nostri componporanei.

 

Sia pure, ma son poi da vedere quanto sian colpe reali.....

 

 

 

 

dobbiamo accoglierli perché sono esseri umani in cerca di una vita migliore e noi non abbiamo nessun merito se una vagina ci ha proiettato in quest'angolo privilegiato di mondo.

 

Belle teorie in astratto, ma in concreto sono poi soggette ad essere ricondotte nei limiti pratici di spazio, tempo e...... denaro.

Ho sempre trovato molto strana la posizione della chiesa verso la questione africana. Quasi come se il fatto che quel continente è popolato da miliardi di disperati ignoranti e affamati lo rendesse un eden dove ritrovare valori veri e cazzate varie.

 

Ovviamente è più emozionante convertire una tribù in cambio di cibo che un europeo a forza di ragionamenti. Naturalmente loro non hanno colpe per i massacri coloniali.

 

 

Io non credo sia un risarcimento, perchè la Storia non risarcisce niente e perchè non siamo in grado di risarcire.

E perchè i mali d'Africa non sono tutti responsabilità degli europei ed è un po' colonialista anche pretendere di volerglieli risolvere noi.

 

 

Sono semplicemente troppi e lo dico qui, tra noi, senza leghisti che possano far confusione, non ci staranno tutti a meno di riempire le periferie d'Europa di milioni di disperati. Non penso che siamo in grado di affrontare questa prospettiva.

 

Prima o poi dovremo semplicemente bloccare quel mare.

Non credo sia tanto facile mettere un blocco navale al Mediterraneo, anche perché o si rimane in acque internazionali ed allora non vedo a che titolo si possano bloccare imbarcazioni formalmente altrui, se non per soccorre i profughi naviganti e quindi non potendoli respingere,  oppure si entra in acque sovrane altrui, con tutte le complicazioni politiche del caso e del resto, pur entrando in acque altrui e quindi arrogandoci un diritto d'intervento, che si farebbe se i profughi naviganti fossero allo stremo per fame e sete o fossero naufraghi?

li si preleverebbe e li si sbarcherebbe da dove sono partiti?

quindi violando anche la sovranità territoriale altrui?

e se lo Stato interessato, o quel che ne resta in caso di Libia o Siria, rispondesse con assalti armati?

 

Un bel casino!

Icoldibarin

 

 

Belle teorie in astratto, ma in concreto sono poi soggette ad essere ricondotte nei limiti pratici di spazio, tempo e...... denaro.

Allora restiamo in concreto: i flussi migratori ci sono sempre stati e ci saranno sempre, costruire barriere inutili è molto più costoso che creare un adeguato canale.

Una delle proposte che mi parevano più sensate erano i "punti di accoglienza" in loco, dove esaminare le richieste di asilo e offrire un trasporto sicuro per chi ne ha diritto.

 

Evidentemente è chiaro che l'intera Africa non può riversarsi in Europa, tuttavia anche le stime più caute concordano che il flusso annuo previsto è ampiamente gestibile se distribuito su tutta l'Europa e non invece su piccole zone dell'Italia che devono sopportare un peso eccessivo.

 

Ovviamente servono anche sforzi non indifferenti per stabilizzare la situazione nelle aree critiche e la soluzione non è dietro l'angolo. Però da qualche parte bisogna incominciare.

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