Sky Posted November 8, 2006 Share Posted November 8, 2006 Roma - Cina, Arabia Saudita, Myanmar, Bielorussia, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Iran, Uzbekistan, Turkmenistan, Siria, Tunisia e Vietnam: sono questi i 13 nemici di Internet selezionati da Reporters sans frontières perché in vario modo tiranneggiano gli utenti Internet e reprimono la libertà di espressione online, una delle grandi promesse della rete. Così inizia l'articolo di Punto Informatico.it sugli stati che vogliono tenere internet sotto controllo: http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1745347 Leggo addirittura di dissidenti torturati in carcere. Riflettendo un secondo, se attuano queste cose a ciò che è scomodo nella rete, possiamo immaginare come cerchino di vigliare sugli altri mezzi di comunicazione. Credo che tutto il mondo occidentale dovrebbe schierarsi più esplicitamente contro queste dittature Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 8, 2006 Share Posted November 8, 2006 Dai, proponiamo a Prodi di fare l'embargo a Cina ed Arabia Saudita! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sky Posted November 8, 2006 Author Share Posted November 8, 2006 Un po' troppo, e se lo chiediamo solo a Prodi credo riceveremmo un sonoro calcio nel posteriore Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 8, 2006 Share Posted November 8, 2006 Possiamo chiederlo a tutti. Ci rideranno in faccia. Solo i paesi poveri sono "nemici della democrazia"; appena hanno un po' di petrolio (come l'Arabia Saudita) o un credito enorme in dollari (come la Cina); ecco che l'Occidente passa a più miti consigli. Avete presente Putin? Dovrebbe fare la fine di Saddam per il massacro dei Ceceni e invece Berlusconi gli raccontava la barzellette. L'Occidente sta a guardare fino a che non trova un tiranno piccolo piccolo da far fuori e, fattolo saltare, torna a fare gli inchini ai tiranni grossi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SaintJust Posted November 8, 2006 Share Posted November 8, 2006 non dovrebbe stupire poi molto. Basta guardare che punteggi hanno sull'indice di libertà di stampa... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bluelake Posted November 8, 2006 Share Posted November 8, 2006 sottoscrivo quello che ha detto Almadel, per il poco che serve, di fronte ai soldi anche i diritti umani sono solo parole su un foglio... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
lux Posted November 8, 2006 Share Posted November 8, 2006 a prescindere dal fattore politico/economico, riteniamo giusto un "controllo" di internet o dovrebbe essere libera? Spesso non si confonde la libertà con l'anarchia quando si parla della grande rete? Ci vuole una legislazione che regoli l'utilizzo della rete, i contenuti pubblicabili ed il tipo di servizi? Tempo fa, venne proposta una sorta di "scheda" da usare per connettersi ad internet, in modo che ogni utente potesse essere riconosciuto ai fini di indagini per violazioni delle leggi (prendiamo per buono questo intento), sarebbe giusto o scorretto? Spesso si dice che "la libertà finisce dove inizia quella di un'altra persona", chi stabilisce però i limiti? Il buon senso di un grosso gruppo di persone può sopperire a chi non rispetta queste regole? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bluelake Posted November 8, 2006 Share Posted November 8, 2006 Ci vuole una legislazione che regoli l'utilizzo della rete, i contenuti pubblicabili ed il tipo di servizi? beh, la legislazione su cosa sia pubblicabile o meno già esiste, un sito che va contro la legge viene di norma segnalato e chiuso... Tempo fa, venne proposta una sorta di "scheda" da usare per connettersi ad internet, in modo che ogni utente potesse essere riconosciuto ai fini di indagini per violazioni delle leggi (prendiamo per buono questo intento), sarebbe giusto o scorretto? In linea teorica, sarebbe giusto; purtroppo sappiamo che la teoria è una cosa e la pratica un'altra... prendi l'esempio di quanto successo qualche giorno fa all'Agenzia delle Entrate, in cui chi ci lavora ha potuto "passare" ai giornali tranquillamente notizie su cosa abbia fatto Prodi due anni fa, e trasportalo su Internet... se la stessa cosa accadesse con le schede di chi si collega a Internet, ti immagini quanta gente si troverebbe sputtanata per aver navigato magari su un sito a contenuto hardcore? Ok che c'è la legge sulla privacy, ma quando uno è sputtanato hai voglia che risarcirlo... Spesso si dice che "la libertà finisce dove inizia quella di un'altra persona", chi stabilisce però i limiti? Il buon senso di un grosso gruppo di persone può sopperire a chi non rispetta queste regole? Come sopra, esiste la legge, basterebbe potenziare il numero delle persone che ogni giorno scandaglia la rete alla ricerca delle violazioni... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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