Jump to content

Recommended Posts

Sarò ancora più chiaro.

 

Un'unione monetaria tra economie diverse genera squilibri macroeconomici.

Questi vanno corretti con una politica di trasferimenti, in questo caso, dai paesi del nord verso il sud.

 

Questa è l'unica soluzione da un punto di vista tecnico.

 

Non ce ne sono altre. 

Non esistono.

 

L'alternativa, mantenendo questo regime monetario ed economico, sono le tasse alte, la disoccupazione e la deflazione salariale.

 

Ed è proprio quello che c'è attorno a noi.

 

Ne consegue, per logica, che non durerà in eterno.

  • Replies 1k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Rotwang

    223

  • Hinzelmann

    158

  • marco7

    120

  • freedog

    95

Top Posters In This Topic

Posted Images

Noi eleggiamo i governi sperando che cambino il paese

 

se osserviamo la storia delle ultime 4 o 5 legislature, da quando esiste una legge elettorale tendenzialmente maggioritaria, vediamo che l'impulso degli elettori di scegliersi un governo non è mai riuscito a mentenere quello stesso governo al potere per un'intera legislatura: perfino le super-maggioranze berlusconiane si sono assottigliate via via nel tempo, e in alcuni casi hanno finito con lo sfaldarsi completamente

il problema è creato dai cambi di schieramento dei parlamentari, che sono l'espressione di un malessere politico-istituzionale più profondo e generale: a livello dei singoli parlamentari, questi cambi di schieramenti non sono la conseguenza di scelte ideali ma sono frutto di un prevalere della logica della consorteria e dell'interesse sull'ideale politico, con conseguenti corruzioni di varia natura

gli schieramenti espressi dalle elezioni un minuto dopo la chiusura delle urne divengono fluidi e tradiscono la volontà degli elettori

con uno scenario simile, qualsiasi legge elettorale è solo una foglia di fico che non riesce a coprire la natura ferocemente corporativa della società italiana, e la conseguenza è il perpetuarsi dell'inefficacia della politica e del fallimento istituzionale

tutto questo a sua volta rafforza il potere coagulante delle identità corporative e svuota di senso le istituzioni stesse, dunque è un processo che si autoalimenta e che tende a peggiorare nel tempo

Edited by conrad65

se osserviamo la storia delle ultime 4 o 5 legislature, da quando esiste una legge elettorale tendenzialmente maggioritaria, vediamo che l'impulso degli elettori di scegliersi un governo non è mai riuscito a mentenere quello stesso governo al potere per un'intera legislatura: perfino le super-maggioranze berlusconiane si sono assottigliate via via nel tempo, e in alcuni casi hanno finito con lo sfaldarsi completamente

il problema è creato dai cambi di schieramento dei parlamentari, che sono l'espressione di un malessere politico-istituzionale più profondo e generale: a livello dei singoli parlamentari, questi cambi di schieramenti non sono la conseguenza di scelte ideali ma sono frutto di un prevalere della logica della consorteria e dell'interesse sull'ideale politico, con conseguenti corruzioni di varia natura

gli schieramenti espressi dalle elezioni un minuto dopo la chiusura delle urne divengono fluidi e tradiscono la volontà degli elettori; elettori che a loro volta sono tendenzialmente attratti dal "ducismo" sia di destra che di sinistra, perché gli italiani sono del tutto alieni dallo spirito liberale

con uno scenario simile, qualsiasi legge elettorale è solo una foglia di fico che non riesce a coprire la natura ferocemente corporativa della società italiana, e la conseguenza è il perpetuarsi dell'inefficacia della politica e del fallimento istituzionale

tutto questo a sua volta rafforza le identità corporative e svuota di senso le istituzioni stesse, dunque è un processo che si autoalimenta e che tende a peggiorare nel tempo

 

Veramente Berlusconi con la nuova legge elettorale ha governato dal 2001 al 2006 e poi anche dal 2008 fino a quasi inizio 2012, dovendo poi lasciare perchè ci stava portando sull'orlo del baratro e l'Europa lo ha messo davanti alle sue responsabilità.

 

Principalmente il problema lo ha sentito il centrosinistra perchè non è riuscito ad avere una maggioranza al Senato.

 

Questa legge va a rispondere al problema perchè:

-con la dine del bicameralismo perfetto non servirà più avere una maggioranza al Senato.

-con il premio di maggioranza alla Camera la maggioranza sarà assicurata.

-inoltre il premio di maggioranza dato al partito invece che alla coalizione garantirà una maggioranza ancora più compatta perchè proveniente da un solo partito invece che da una coalizione.

 

 

Veramente Berlusconi con la nuova legge elettorale ha governato dal 2001 al 2006 e poi anche dal 2008 fino a quasi inizio 2012, dovendo poi lasciare perchè ci stava portando sull'orlo del baratro e l'Europa lo ha messo davanti alle sue responsabilità.

 

Berlusconi aveva delle maggioranze amplissime, che si sono sfarinate nel tempo (basta rileggersi le cronache e i vari litigi con Casini e con Fini... cui si rispose con le "compravendite" di parlamentari)

mi sembra che sia riuscito a resistere per l'intera legislatura solo nel periodo 2001-2006

la caduta ultima per lasciare il posto a Monti è stata propiziata da forti pressioni internazionali, che hanno comunque trovato terreno fertile nell'agone politico italiano

Fino a quando si continuerà a parlare di ''ètuttacolpadiBerlusconi'' penso ci sia poco da aggiungere.

Del resto anche io ci sono cascato per anni in questo schema.

Non stimo il personaggio, per carità.

Ma dare la colpa a Berlusconi di una crisi che sta devastando tutta l'Europa meridionale è insostenibile.

Berlusconi aveva delle maggioranze amplissime, che si sono sfarinate nel tempo (basta rileggersi le cronache e i vari litigi con Casini e con Fini... cui si rispose con le "compravendite" di parlamentari)

mi sembra che sia riuscito a resistere per l'intera legislatura solo nel periodo 2001-2006

la caduta ultima per lasciare il posto a Monti è stata propiziata da forti pressioni internazionali, che hanno comunque trovato terreno fertile nell'agone politico italiano

 

Beh con iol porcellum ha vinto 2 volte e la prima ha governato per tutta la legislatura, la seconda per la maggior parte della legislatura e poi è stato un problema più che di mancanza di numeri di crisi economica e di Unione Europea che hanno creato una situazione per cui si è dovuto dimettere.

 

Poi la nuova legge elettorale risponde anche a quei problemi perchè fornisce il premio di maggioranza al partito e non alla coalizione quindi se il Pd vincesse otterrebbe tutto il premio di maggioranza ad un solo partito e quindi sarebbe una maggioranza più compatta rispetto a quella che aveva Berlusconi o peggio ancora rispetto a quella che aveva Prodi.

 

Secondo me con la nuova della legge elettorale e della costituzione si pongono le basi per fare in modo che i governi abbiano gli strumenti per durare tutta una legislatura.

LocoEmotivo

Perdonatemi.

Mi sorprendo come finora nessuno abbia puntato il dito contro il reale artefice di questo sfascio: l'elettore. Colui che vota e fa votare gente collusa, che appoggia candidati improponibili, che concepisce la cosa pubblica come una catena di sant'Antonio di clientelarismo, che se ne fotte del dissesto idrogeologico e vuole farsi rendere edificabile un terreno, che ha fatto una marea di impicci e cerca qualcuno che gli proponga un condono, che se ne frega del medio termine (la disoccupazione giovanile) se può raggranellare qualcosa in più (il superbonus di qualche anno fa): questo è il nemico, perché in una democrazia terrona come la nostra la logica dominante sarà quella del tirare a campare, e vincerà le elezioni chi prometterà meglio senza crederci davvero.

Sì, è un'analisi parziale, ma sono le sette del mattino e dovete accontentarvi :)

Poi la nuova legge elettorale risponde anche a quei problemi perchè

 

vedremo, ma sono facile profeta a dire che qualsiasi legge elettorale (quante ne abbiamo cambiate finora? uno si può inventare i meccanismi più sofisticati) in Italia sarà sempre travolta dall'anarchismo delle consorterie, che si manifesta sempre dopo le elezioni, corrompendo gli eletti

 

 

 

Mi sorprendo come finora nessuno abbia puntato il dito contro il reale artefice di questo sfascio: l'elettore.

 

ma l'elettore non può nulla contro i gruppi di potere che allignano in Italia

in certe zone del paese l'unica aspirazione possibile è quella di affiliarsi a qualcuno di questi gruppi e prendersi la propria mancetta, sperando di riuscire a sopravvivere alla prossima sparatoria

 

"È che in questo deserto

a tutti piace naufragare

vivi e fortunati di poterne respirare

così non rimane che lasciarsi dire cosa fare"

Edited by conrad65

La durata media dei governi, rispetto alla tradizione italiana si

è allungata, pur restando molto bassa

 

Si è passati da una durata media di poco superiore ad un anno, ma in

realtà inferiore perché nella media incideva il periodo della dittatura fascista

( anche i governi monarchici duravano molto poco a causa del trasformismo )

ad una durata media di due anni

 

Per quanto riguarda la durata delle legislature abbiamo avuto dal 1992: 

2 anni - 2 anni - 5 anni - 5 anni - 2 anni - 4 anni. La durata media della

legislatura è 3,3 anni

 

La Crisi di governo è stata "parlamentarizzata" cioè a differenza della prima

repubblica si è ottenuto il formale rispetto del cd "passaggio parlamentare"

Il problema però è che nella stragrande maggioranza dei casi è solo la certificazione

formale di una crisi extraparlamentare ( vedi alla voce vittoria di Renzi alle primarie,

piuttosto che pressioni internazionali, o avvisi di garanzia a Mastella piuttosto che a

Berlusconi o trame di D'Alema etc )

 

 

Beh con iol porcellum ha vinto 2 volte e la prima ha governato per tutta la legislatura
 

Nel 2001 si votava col mattarellum, non col procellum che, con uno strepitoso colpo di mano, fu approvato nel 2005 alla vigilia delle elezioni del 2006. Il 2001 fu la tornata del famoso "61 a 0" in Sicilia. Il sistema elettorale fino al 2005 era infatti per tre quarti maggioritario (divisione in collegi) e per un quarto proporzionale (senza preferenze). Così da contemperare rappresentatività e stabilità. Ma, alla fine, non funzionò neanche quello.

Il nuovo sistema elettorale tenta di correggere le storture del porcellum ma ci riesce solo in parte, ad esempio con lo spreesempio dei capilista bloccati in tandem con circoscrizioni che eleggono pochi parlamentari. Questo ha l'effetto di continuare a consentire ai "capibastone" di partito (Re Matteo in testa) di controllare gli ingressi in Parlamento. Sul premio alla lista ci sarebbe da discutere...

 

Nel 2001 si votava col mattarellum, non col procellum che, con uno strepitoso colpo di mano, fu approvato nel 2005 alla vigilia delle elezioni del 2006. Il 2001 fu la tornata del famoso "61 a 0" in Sicilia. Il sistema elettorale fino al 2005 era infatti per tre quarti maggioritario (divisione in collegi) e per un quarto proporzionale (senza preferenze). Così da contemperare rappresentatività e stabilità. Ma, alla fine, non funzionò neanche quello.

Il nuovo sistema elettorale tenta di correggere le storture del porcellum ma ci riesce solo in parte, ad esempio con lo spreesempio dei capilista bloccati in tandem con circoscrizioni che eleggono pochi parlamentari. Questo ha l'effetto di continuare a consentire ai "capibastone" di partito (Re Matteo in testa) di controllare gli ingressi in Parlamento. Sul premio alla lista ci sarebbe da discutere...

 

 

Sia il mattarellum che il porcellum erano sistemi con effetti maggioritari che hanno garantito una maggiore stabilità ai governi rispetto alla situazione della prima repubblica in cui vigeva un sistema proporzionale.

 

Il nuovo sistema elettorale  la riforma costituzionale fanno tesoro di quanto imparato da questi sistemi cercando di correggerne ulteriormente le storture al fine di garantire stabilità e governabilità al paese.

Perchè da un lato si supera il bicameralismo perfetto quindi non è più un problema non avere la maggioranza al Senato, dall'altro lato si assegna alla Camera un premio di maggioranza sicuro e lo si assegna ad un solo partito e non ad una coalizione, garantendo così maggiore stabilità e governabilità.

 

 

La presenza o meno delle preferenze non influisce sulla stabilità.

Poi le preferenze hanno aspetti sia positivi che negativi, perchè cmq favoriscono il voto di scambio mafioso (infatti dopo la prima repubblica furono eliminate per questo motivo).

Inoltre chi vince alle elezioni con il nuovo sistema si aggiudica un premio di maggioranza di 340 deputati, considerando che i capilista sono 100 vuol dire che 240 su 340 deputati sarebbero eletti con le preferenze, cioè la maggior parte dei deputati di maggioranza.

Senza contare che il Pd utilizza le primarie per l'elezione anche dei capilista.

 

 

Poi le preferenze hanno aspetti sia positivi che negativi, perchè cmq favoriscono il voto di scambio mafioso

Questo aspetto potrebbe essere lungamente dibattuto.L'eliminazione delle preferenze in relazione al voto politico mafioso sposta semplicemente l'asse del problema. Detta in altri termini, se il problema è l'infiltrazione della mafia nel sistema politico, al netto di tutte le questioni più "culturali", l'eliminazione delle preferenze fa sì che la trattativa non sia più a livello di singolo candidato ma coinvolga le segreterie...se mario rossi è in grado di prendere tot voti in quanto affiliato, la possibilità di farsi valere la trova nel momento in cui si presenta col suo pacchetto di voti nel partito (e il partito lo sa quanti voti può prendere mario rossi...non prendiamoci in giro).

 

Dopodichè l'elezione di 240 deputati deve essere considerata in relazione alla camera a nel suo complesso (630 seggi) e diviene meno della metà.  

 

Per me quella delle preferenze è innanzitutto un problema di principio, per cui, a questo punto, meglio un sistema maggioritario (che però poi è distorsivo sotto altri aspetti, questo è indubbio). Poi, certo, l'elezione di personaggi come Razzi o Scilipoti non può che essere imputata ad un sistema in cui vige l'assenza delle preferenze.

Questa "profezia" di gennaio 2014 è attualissima e, sembra proprio che il politologo Becchi abbia indovinato la prima parte, ovvero la morte del Pd e lo scontro che sarebbe diventato tra M5S e la destra berlusconian-leghista, speriamo che si avveri anche la seconda parte, ovvero che il M5S batta l'apparato di potere dell'ex Pdl, anche se c'è ancora troppa mafia nel paese che garantisce bagagli di voti al berlusca e a salvini...

 

https://www.youtube.com/watch?v=IxCh7w3OfHg

LocoEmotivo

Rimane M5S ma la comunicazione di Grillo spaventa gli elettori moderati.

Eh?

Spaventa proprio Grillo, non la sua comunicazione.

Il M5s è l'ennesimo tentativo politico ad personam, costruito intorno ad un leader indiscusso e indiscutibile che quando ha avuto l'opportunità di contribuire seriamente a formare un governo se l'è fatta nelle brachette.

Eh?

Spaventa proprio Grillo, non la sua comunicazione.

Il M5s è l'ennesimo tentativo politico ad personam, costruito intorno ad un leader indiscusso e indiscutibile che quando ha avuto l'opportunità di contribuire seriamente a formare un governo se l'è fatta nelle brachette.

 

Si, ma se non prende voti Grillo avremo la dittatura fascio-mafiosa di Berlusconi e Salvini, che non esistendo praticamente più il Pd e grazie al loro voto di scambio si assicurerebbero un governo dittatoriale sull'Italia. Adesso mi andrò ad iscrivere al meetup del M5S della mia zona per combattere questo sistema che si sta installando in Italia (ampiamente previsto dal piano della P2 di Licio Gelli, tra l'altro) e anche per far cercare di far cadere l'ignobile giunta che si è insediata nella mia regione...

Eh?

Spaventa proprio Grillo, non la sua comunicazione.

Il M5s è l'ennesimo tentativo politico ad personam, costruito intorno ad un leader indiscusso e indiscutibile che quando ha avuto l'opportunità di contribuire seriamente a formare un governo se l'è fatta nelle brachette.

 

Non avendo mai governato manca la prova per capire cosa sarebbe in grado di fare da solo.

Di tutto il resto invece ne abbiamo la prova: hanno distrutto il paese.

 

Questo è il grande paradosso. 

Il popolo preferisce il fallimento sicuro che l'ignoto.

 

Ma questo ha radici nella nostra cultura.

Non siamo disposti a rischiare per provare a cambiare.

Non avendo mai governato manca la prova per capire cosa sarebbe in grado di fare da solo.

Di tutto il resto invece ne abbiamo la prova: hanno distrutto il paese.

 

Questo è il grande paradosso. 

Il popolo preferisce il fallimento sicuro che l'ignoto.

 

Ma questo ha radici nella nostra cultura.

Non siamo disposti a rischiare per provare a cambiare.

 

Il problema è anche generazionale, l'esempio lampante si è visto nella mia regione : nelle zone "produttive" ha vinto la candidata del M5S, in quelle "parassitarie" invece hanno votato in massa il candidato di FI, il perchè è semplice:

- i pensionati non sono stati toccati dalla crisi, a differenza della mia generazione e di quella più giovane, con il risultato che difendono lo status quo anche mandando a bagno il paese, tanto, pensano, la loro ricca pensione ogni mese gli arriva...

Il problema è anche generazionale, l'esempio lampante si è visto nella mia regione : nelle zone "produttive" ha vinto la candidata del M5S, in quelle "parassitarie" invece hanno votato in massa il candidato di FI, il perchè è semplice:

- i pensionati non sono stati toccati dalla crisi, a differenza della mia generazione e di quella più giovane, con il risultato che difendono lo status quo anche mandando a bagno il paese, tanto, pensano, la loro ricca pensione ogni mese gli arriva...

aggiungici pure che gli under 40 vanno a votare pochissimo,

mentre per gli over 60 è quasi un obbligo sociale, chè sono rimasti colla mentalità dei tempi di Peppone & don Camillo..

LocoEmotivo

questo sistema che si sta installando in Italia (ampiamente previsto dal piano della P2 di Licio Gelli, tra l'altro)

Appunto.

Tu sei proprio sicurosicurosicurosicurosicuro che i pentastellati siano antagonisti e non fiancheggiatori di questo piano?

Io, no.

Se Grillo avesse accettato la responsabilità di governare e avesse costretto il resto del parlamento a marciare secondo le tappe che il suo programma indicava, avrei potuto convenire con te molto volentieri: visto che si è arroccato dietro la linea del duro-e-puro, mi comincia a puzzare.

Se Grillo avesse accettato la responsabilità di governare e avesse costretto il resto del parlamento a marciare secondo le tappe che il suo programma indicava, avrei potuto convenire con te molto volentieri: visto che si è arroccato dietro la linea del duro-e-puro, mi comincia a puzzare.

 

Uhm no, sicuramente la nascita di un movimento fatto da gente e non da politici non era previsto. D'altra parte non vedo con chi potrebbe allearsi attualmente il M5S:

 

- con il Pd che dopo aver fatto anni di "anti-berlusconismo" è dal 2011 che governa con i berlusconiani?

- con i fascisti della lega che sono il peggio del malgoverno e del voto clientelare tipico delle peggiori destre?

- con forze ambientaliste e legalitarie? Forse si, infatti qualche punto di collegamento c'è stato, vedi ad esempio Livorno, Messina, Viareggio ma si tratta di forze minoritarie. La candidata del M5S qui aveva detto in campagna elettorale che, in caso di vittoria, avrebbe accettato l'appoggio solo del candidato di sinistra anti-pd perchè era l'unico con cui aveva punti di collegamento.

Il clima politico è piuttosto confuso. Da un lato c'è la crescita della fiducia nella ripresa economica del paese, dall'altro la continua discesa della credibilità del ceto politico agli occhi dei cittadini: per la corruzione con la vicenda di Mafia Capitale, i risultati delle elezioni locali (regionali e comunali) che hanno registrato uno scollamento nel PD fra centro e periferia con una diffusa rete di potentati locali difficilmente controllabili, l'acuirsi dei flussi migratori e le risposte disarticolate dei paesi europei. L'unico ad avere una buona dose di consenso è Mattarella col 71%, con subito dopo Pietro Grasso col 40%, Laura Boldrini col 33% (con un calo molto consistente dal suo insediamento che aveva il 57%). La fiducia in Renzi è calata al 36%, mentre al momento dell'insediamento era del 61%, e oltre il 70% dopo le Europee. Salvini segue a ruota il capo del Governo con una fiducia degli italiani del 36% per le sue "posizioni" drastiche. A seguire Grillo col 30% di nuovo in crescita, tallonato dalla Meloni col 29%. Prevalgono negatività e consenso per formazioni di protesta e antisistema. Questi sono comunque consensi minoritari che si basano sulla rabbia e il disagio e non sulla proposta. L'ulteriore scollamento tra politica e popolo sarà molto difficile da ricomporre a breve termine.

Edited by Rotwang

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...