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Se il Pd è un partito che naviga fra il 25% ed il 30%

è chiaro che si può essere "maggioritari" se si unisce

o riunisce o federa etc

 

Se Renzi lo dicesse, farebbe però campagna per i suoi

avversari, che tutti ritengono più capaci di lui a creare una

coalizione di Centro-Sinistra

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sei sicuro

 

no non sono sicuro: ma per altri motivi, non sono sicuro perché i 5stelle mi sembrano incapaci di un pensiero tattico o strategico di qualsiasi tipo, quindi ho dei dubbi che appoggino la legge elettorale proporzionale consapevolmente in chiave anti PD

 

 

 

Se Renzi lo dicesse, farebbe però campagna per i suoi avversari

 

non lo dice ma mi pare che il suo modello interno sia il Veltroni a vocazione maggioritaria, e forse c'è un timido tentativo per riciclarsi come coalizzatore a sinistra (l'apertura a Pisapia)

certo bisogna capire quanto sia credibile: le conversioni politiche sono sempre possibili ma richiedono un certo tempo per essere digerite, altrimenti appaiono come una girovolta

Edited by conrad65

In effetti se c'è qualcuno che cambia idea sulla legge

elettorale a seconda dei sondaggi, sono gli altri partiti

non il M5S

 

Il M5S è assolutamente imprevedibile perchè ad esempio

in questo momento la loro priorità è votare prima che scattino

i vitalizi, così da poter dire di averli bloccati

 

Motivazioni ancor più volatili dei sondaggi elettorali

in effetti se c'è qualcuno che cambia idea sulla legge elettorale a seconda dei sondaggi, sono gli altri partiti non il M5S

beh, insomma..

l'italicum quando venne votato in parlamento lo definirono "il male assoluto"

e adesso per loro è diventato la cosa meno peggio possibile..

 

non è che pure in questo si distinguano più dal resto del quadro politico:

per dirti, accetto scommesse che stanno disperatamente aspettando la prima scusa utile per sfilarsi dalla legge sul fine vita e non votarla;

ma giusto perchè fa sempre comodo non farsi nemico il vaticano...

Edited by freedog

In primo luogo l'italicum fu ideato e voluto da Renzi il quale riteneva di poter vincere al ballottaggio e trarne

un vantaggio personale, oltre che a trasformare il sistema costituzionale italiano ne "l'Italia dei Sindaci"

 

Il giudizio sulla legge che residua dopo l'abrogazione per incostituzionalità del ballottaggio, è un giudizio su

una legge sostanzialmente diversa, come tale è coerente disapprovare la prima versione ed approvare la seconda

versione della legge.

 

Tanto è vero che coloro che volevano l'italicum prima ora lo vogliono tutti cambiare....mentre coloro che non lo volevano

prima, sono disposti ora a tenerselo

 

Il problema semmai è che l'Italicum prima versione non avrebbe affatto fatto vincere Renzi, bensì il M5S.

 

Sia Renzi che Berlusconi hanno dimostrato di voler leggi egoistiche e di  non saperlo fare, non solo perchè erano

incostituzionali ma anche perchè se applicate li danneggiavano ( in un caso è certo, nell'altro assai probabile )

 

Questo monumentale esempio di imbecillità politica è il nostro establishment...altro che M5S

 

 

 

non lo dice ma mi pare che il suo modello interno sia il Veltroni a vocazione maggioritaria, e forse c'è un timido tentativo per riciclarsi come coalizzatore a sinistra (l'apertura a Pisapia) certo bisogna capire quanto sia credibile: le conversioni politiche sono sempre possibili ma richiedono un certo tempo per essere digerite, altrimenti appaiono come una girovolta

 

Siamo al 14 Marzo e dice apriamo i "tavoli programmatici" per decidere la linea politica per le primarie

del 30 aprile....forse il giorno prima delle primarie si degnerà di dirci su cosa chiede il nostro voto?

 

Agita lo spettro dell'odio per D'Alema e Grillo, per coprire un vuoto assoluto di linea politica

 

Ragionevolmente AreaDem e Franceschini sono per un Letta 2.0, cioè un governo di larghe intese,

perchè Pisapia non basta ed allora bisogna allearsi con Berlusconi e Alfano ( sarebbe possibile anche

tentare una legge elettorale compatibile con tale esito, ora ed insieme )

 

Ragionevolmente se Renzi lo dicesse, Orlando ed Emiliano direbbero che è meglio una alleanza chiusa

a destra e ricucire con gli scissionisti

 

Almeno avremmo due linee sulle alleanze politiche ed un confronto vero su qualcosa

 

Invece siamo costretti ad immaginarcelo, perchè a Renzi conviene rimanere nell'ambiguità

( anche perchè è appoggiato da Martina, da Orfini, dai gay-piddini che sono contrari...)

 

 

Questo monumentale esempio di imbecillità politica è il nostro establishment...altro che M5S

non sto dicendo che l'establishment sia sto splendore (ma temo sia un problema cronico: ci ritroviamo una classe digerente troppo cialtrona);

è che, vedendo i disastri che stanno combinando qui ogni dì, cerco di avvisarvi che i grullini non saranno migliori.

Anzi

La data delle amministrative non è stata fissata, si

vocifera che sia intenzione tenerle l'11 Giugno

 

Dato che si vogliono indirle tra il 15 aprile e il 15 giugno e tenendo conto ci siano i ballottaggi, ne dubito fortemente, a meno che quello non sia il secondo turno.

Edited by Rotwang

A dire il vero, se parliamo di segretario del PD è la prima volta

 

Veltroni si dimise e si fece da parte, corse Franceschini al suo posto

Bersani si dimise e si fece da parte, corse Cuperlo al suo posto

 

Ed in entrambi i casi vinsero le parti avverse

 

Questa è la prima volta che il segretario dimissionario si ripresenta

e sarebbe stata una bella occasione per un congresso vero con un

confronto politico chiaro

 

Ed invece - purtroppo - il congresso sarà una farsa

 

Chi voterà Renzi formulerà un atto di fede, più che una scelta politica

su qualcosa di tangibile

potranno fare anche " stage " presso associazioni di volontariato, strutture sportive, enti culturali e cose di questo tipo

traduzione:

li metteranno in segreteria a fare fotocopie (o a rispondere al telefono)

e, se il circolo sportivo - o ass.ne- ha un bar/caffetteria, qualcuno finirà pure dietro al bancone.

(tanto, chi andrà mai a controllare se stai a posto con HCCP, ufficio d'igiene eccetera?)

 

c'ho fatto un anno di servizio civile così (all'epoca era ancora obbligatorio: solo 4 mesi dopo che avevo finito sta tortura l'hanno tolto, li mortacci loro).

12 mesi BUTTATI, una delle peggiori esperienze mai vissute 

Edited by freedog

ossignùr..

propaganda grullina

https://www.forexinfo.it/M5S-squadra-di-governo-nomi-premier

un livello di cialtronismo leccaculesco che manco l'agenzia Stefani, il popolo d'italia e l'Istituto luce messi insieme osarono mai


..anche perchè poi accade che..

http://www.iltempo.it/politica/2017/03/17/news/grillo-annulla-le-comunarie-di-genova-la-candidata-marika-cassimatis-non-va-bene-votate-di-nuovo-1026506/ 

Edited by freedog

 

 

o discutiamo tra di noi invece di fare propaganda, o è inutile.

sai, non avendo nessuna tessera o interesse a "fare propaganda" non penso di sponsorizzare questo o quel partito -o corrente di- : volevo -e vorrei- solo portare nella discussione prove, spero oggettive, a riscontro di quel che dico

 

esempio: perfino il New York Times dice che i grullini non son certo migliori dei vecchi politici ( http://www.repubblica.it/politica/2017/03/22/news/raggi_sul_new_york_times-161111834/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P11-S1.6-L );

beh, mi pare una conferma di quel che dico da tempo, parlando della loro "mutazione genetica"

Non si può ottenere molto con questi discorsi sulla

mutazione genetica del M5S

 

Perchè in gran parte il consenso al M5S è un consenso

negativo, che trova fondamento nell'arrabbiatura per la

condotta degli altri partiti

 

Noi possiamo far finta che l'improvvido "scambio" Lotti-Minzolini

non sia esistito, ma è un fatto che pesa più di mille elucubrazioni

ipotetiche nell'opinione pubblica

 

Per rimanere IT e parlare di Renzi, io direi che - al di là degli scandali

parlamentari e delle contraddizioni politiche ( voucher ) - Renzi deve

spiegarci almeno quale è la sua linea politica e cosa intende fare

La Stampa

 

«Fate attenzione ai legami fra governo russo e M5S». È il messaggio circolato nei mesi scorsi nell’amministrazione Usa, con lo scopo di mettere poi Roma al corrente di un fenomeno più vasto: l’esteso impegno di Mosca a sostenere forze politiche intenzionate a sfidare gli establishment nazionali.  

 

Con lo scopo di indebolire nel lungo periodo tanto l’Unione Europea, quanto la Nato. Sono fonti governative americane a ricostruire per «La Stampa» quanto sta avvenendo, spiegando in particolare che sono preoccupate per l’influenza che la Russia sta cercando di avere sulle prossime elezioni italiane, nell’ambito di una strategia di interferenza che tocca tutta l’Europa, dopo quella adottata durante le presidenziali degli Stati Uniti. Finora il potenziale punto di contatto è stato individuato da Washington soprattutto nei rapporti che Mosca sta costruendo con il Movimento 5 Stelle, e con la Lega, che però ha prospettive elettorali inferiori. 

 

All’origine di tali sviluppi ci sono le conseguenze dell’Election Day. Quando l’intelligence americana è arrivata alla conclusione che il Cremlino aveva gestito le incursioni degli hacker nell’archivio digitale del Partito democratico, per rubare documenti con cui deragliare la candidatura presidenziale di Hillary Clinton, l’apparato governativo degli Usa si è attivato per comprendere meglio le dimensioni e lo scopo di questa strategia. Quindi si è convinto che la Russia sta cercando di dividere e indebolire l’intero Occidente, favorendo le formazioni politiche che mettono in discussione le alleanze storiche e più recenti tra le due sponde dell’Atlantico. Questa offensiva era già presente negli Stati baltici, che avendo fatto parte dell’Unione Sovietica sono abituati a simili tattiche di propaganda e manipolazione, e le riconoscono in fretta. Discorso analogo per la Serbia e l’intera area della ex Jugoslavia. L’operazione però si è allargata anche al resto dell’Europa occidentale, che secondo gli analisti di Washington è meno pronta a capirla e difendersi. Perciò il governo Usa si è attivato, con missioni discrete che hanno riguardato anche l’Italia. 

 

Gli obiettivi di Mosca sono tutti i Paesi dove nei prossimi mesi sono in programma le elezioni, che per la loro natura democratica consentono di infiltrare i sistemi politici e cercare di condizionarli. Al primo posto ci sono le presidenziali francesi, dove gli effetti dell’offensiva russa sono già stati pubblicamente notati, con la visita di Marine Le Pen al Cremlino e le informazioni uscite per attaccare l’indipendente Macron. Nel radar degli americani però ci sono anche le presidenziali del 2 aprile in Serbia, il voto di settembre in Germania, e quello che comunque dovrà avvenire in Italia entro la primavera del 2018.  

 

Secondo quanto appurato da Washington, i metodi usati sono diversi. Negli Stati Uniti gli attacchi sono avvenuti nel campo digitale, perché è molto sviluppato e offriva grandi opportunità. Lo stesso sta avvenendo già in Europa, come hanno dimostrato le denunce fatte da Macron. Più difficile è provare eventuali finanziamenti o aiuti diretti per le campagne elettorali e i partiti. In Italia il sistema digitale è meno sviluppato di quello americano, e i nostri apparati contano anche sul naturale scetticismo degli elettori per depotenziare eventuali offensive. Nel mondo di oggi, però, non serve molto: basta intercettare una mail o una lettera, per demolire un candidato o un partito. 

 

Poi ci sono i rapporti personali diretti. Ha sorpreso, ad esempio, la visita di una delegazione italiana che qualche tempo fa è andata in Lituania, dialogando con la comunità di origine russa nel Paese. Rilevanti sono anche gli incontri con le ambasciate, che sono leciti, ma possono andare oltre la cortesia diplomatica. M5S e Lega non hanno fatto mistero dei contatti avuti con Mosca, e ciò ha suscitato preoccupazione, anche se in scala diversa.  

 

L’attenzione riservata dal governo americano a questi fenomeni è maturata prima dell’entrata in carica della nuova amministrazione Trump, e delle stesse presidenziali dell’8 novembre. Finora se ne sono occupati funzionari di carriera non partisan, e la loro attività è completamente slegata dalle inchieste in corso all’Fbi e al Congresso sulle eventuali complicità tra gli hacker russi e la campagna del candidato repubblicano. Si tratta in sostanza di valutazioni professionali, indipendenti dalle vicende politiche interne. La transizione naturalmente complica le cose, perché il governo deve affrontare altre priorità, e nei Paesi che sono potenziali obiettivi non sono ancora stati nominati i nuovi ambasciatori. Le elezioni italiane però sono quelle più lontane nel calendario, a fine aprile il premier Gentiloni verrà alla Casa Bianca e a maggio ospiterà Trump al G7, e quindi ci sarà il tempo per discutere e chiarire queste preoccupazioni. Da qui lo scenario di una consultazione in crescendo fra Washington e Roma sul ruolo dei grillini come emissari del Cremlino nel Bel Paese.  

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