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Bad_Romance

Renzi ha salvato l'italia.

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2017/05/05/sp-conferma-il-rating-dellitalia-bbb-_57bf48f7-0f2e-4c5d-a63e-1fdc58de3c20.html

 

La discesa agli inferi e' finita. Ora solo stabilita' o miglioramenti (sempre se la vacca non vince in francia, altrimenti addio grecia e italia).

Si tratta comunque di una crescita bassa rispetto al resto d' Europa (per quanto io ritenga positiva l' azione di Renzi\Gentiloni) e in generale per l' economia mondiale che è ripartita.

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Corriere della Sera

 

L’ipotesi di un ritorno a una qualche forma di leva obbligatoria «non è un dibattito obsoleto» ma un «tema che si è riaperto in Europa non solo in Svezia, ma anche in Francia, dove, alle ultime presidenziali, l’argomento è stato toccato da molti candidati, compreso Macron». A dirlo la ministra della Difesa Roberta Pinotti a margine della manifestazione degli Alpini a Treviso.

 

Una leva che, nell’ipotesi di Pinotti «non è più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti». «Da un lato - ha spiegato - per le missioni internazionali abbiamo bisogno di militari professionalmente preparati e qui la leva obbligatoria non sarebbe lo strumento più idoneo. Ma l’idea di riproporre a tutti i giovani e alle giovani di questo paese un momento unificante, non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti ed in cui i giovani possono scegliere dove meglio esercitarlo è un filone di ragionamento che dobbiamo cominciare ad avere».

La Repubblica

"Reddito di cittadinanza, per l'Italia unica speranza. Onestà e dignità subito": con questo slogan cantato dalla testa del corteo è partita poco dopo la marcia Perugia-Assisi per il reddito di cittadinanza organizzata dal Movimento 5 Stelle. Nel corteo, circa 1.500 persone (50 mila secondo gli organizzatori) arrivate da tutta Italia, anche Beppe Grillo e Davide Casaleggio, i massimi esponenti del M5S. "Questa è una marcia simbolica per dimostrare che il problema non è solo questione di soldi ma è di dignità. Chi riceve il reddito di cittadinanza non risolve un problema economico ma psicologico. Oggi il problema è l'invisibilità delle persone: le istituzioni sono scomparse", ha detto Grillo mettendosi in cammino. "Io sono andato a parlare con i francescani. Siamo noi i francescani di oggi", ha aggiunto.

Affermazione, quest'ultima di Grillo, che ha fatto scattare subito la sarcastica replica a distanza di Matteo Renzi. "Non ho niente contro francescani, anzi per carità di Dio volevo dare la solidarietà per l'accostamento che è stato fatto. Ma è curioso che si richiamino a esperienze come quelle, dei personaggi che non so quanto abbiano in comune con San Francesco e Santa Chiara", ha detto il segretario del Pd nel corso del suo intervento alla scuola di politica del partito di Milano 'Pier Paolo Pasolini'. Sempre parlando a Milano, Renzi ha criticato anche la campagna grillina a favore del reddito di cittadinanza. "Devasta l'articolo 1 della Costituzione. Noi siamo per il lavoro che è dignità e non per l'assistenzialismo", ha detto l'ex premier.

Le schermaglie sull'asse Perugia-Milano tra M5S e Pd sono proseguite quindi sul tema della legge elettorale. Il Rosatellum, ha detto Grillo, "è un sistema elettorale contro di noi".

A ricordare i contenuti della proposta grillina sul reddito di cittadinanza è stato anche il parlamentare Roberto Fico. "Alle elezioni politiche - ha spiegato - porteremo il reddito di cittadinanza come punto programmatico del governo di questo paese e pensiamo che una volta al governo lo realizzeremo subito avendo già il progetto legislativo in atto". "Continueremo a proporlo visto che siamo un paese con un alto tasso di povertà e di difficoltà", ha aggiunto. "Niente è a costo zero in un paese", ha replicato a chi sottolineava la mancanza di coperture finanziarie.

Sul blog del M5S a tenere banco è invece ancora l'approvazione del decreto vaccinazioni. "Il Movimento 5 Stelle è a favore delle vaccinazioni e vuole che nel Paese ci sia la massima copertura vaccinale possibile. Sul decreto Lorenzin ci riserviamo di giudicare dopo aver letto il testo nella sua interezza (e nella sua versione definitiva), e dopo esserci consultati con i nostri esperti nazionali ed internazionali di riferimento". Il M5S chiede quindi un discussione "senza strumentalizzazioni".

Edited by Rotwang

Il Secolo XIX

Si spacca la maggioranza nella commissione Bilancio della Camera, che ha dato il via libera al “Libretto di famiglia” (colf e baby-sitter) e al `contratto di prestazione occasionale´ che sostituirà i voucher. Nuovi anche i tetti per le prestazioni occasionali, a 5mila euro in capo a ciascun lavoratore sia a ciascun datore di lavoro, con un ulteriore limite di 2500 euro l’anno per le prestazioni rese a un singolo datore. I tre deputati Dem vicini ad Andrea Orlando in commissione Bilancio: Antonio Misiani, Susanna Cenni e Carlo Dell’Arringa non hanno partecipato al voto sugli strumenti che sostituiscono i voucher, proposti dal relatore Mauro Guerra. Contro la riformulazione anche gli ex Pd di Mdp, come annunciato da Arturo Scotto. Voto contrario anche di Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle. A favore il resto del Pd in commissione, Ap, Ala-Sc, Forza Italia, e anche la Lega. La proposta è passata con 19 sì e 6 no. Durissimo il giudizio della Cgil, che si sente scippata del referendum e annuncia il ricorso alla Corte costituzionale, ma soprattutto ora le elezioni potrebbero avvicinarsi perché gli ex Pd annunciano che non voterebbero la fiducia sul provvedimento.

Ma ecco come funzionano i cosiddetti “nuovi voucher”, che diventeranno effettivi con il via libero definitivo della Camera e l’esame da parte del Senato. Se non verranno apportate modifiche, dopo il passaggio a palazzo Madama, il provvedimento si trasformerà in legge.

PRESTAZIONE OCCASIONALE 
È una prestazione lavorativa che non può essere acquisita da soggetti con i quali l’impresa o il datore di lavoro abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa. Possono accedervi anche le amministrazioni pubbliche, per esigenze temporanee o eccezionali, nell’ambito di progetti speciali nell’ambito del sociale, o per lavori di emergenza o di solidarietà o in occasione di manifestazioni sociali.

TETTO 
Viene stabilito un compenso limite di 5 mila euro l’anno a singola impresa mentre ciascun lavoratore potrà ricevere fino a 2.500 euro l’anno dallo stesso datore di lavoro, per un massimo di 4 ore continuative al giorno per prestazione. Il limite di durata per i privati è di 280 ore l’anno oltre il quale il rapporto si trasforma in lavoro a tempo pieno indeterminato. Il compenso minimo orario è pari a 9 euro.

DIVIETI 
Non possono ricorrere le imprese con più di 5 lavoratori a tempo indeterminato e non solo quelle agricole, ma anche edilizie. Possono accedervi tutti i lavoratori ma i compensi sono computati in misura del 75% dell’importo qualora il lavoratore sia titolare di pensione di vecchiaia o di invalidità, o un giovane under 25 iscritto all’università o comunque a scuola, o un disoccupato (che percepisce l’indennità) o un percettore di sostegni al reddito.

DIRITTI 
Il lavoratore ha diritto all’assicurazione contro l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti e a quella contro gli infortuni e le malattie professionali, nonchè al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali.

FISCO
Il compenso percepito dal lavoratore è esente da imposizione fiscale, non incide sul suo stato di soccupato ed è computabile ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

LIBRETTO FAMIGLIA 
È un nuovo strumento che serve a pagare prestazioni occasionali per piccoli lavori domestici come pulizia, manutenzione. Ma anche servizi di baby-sitting, nidi privati e pubblici, assistenza a bambini, anziani, ammalati, disabili e per lezioni private. Ogni buono del libretto è da 10 euro utilizzabile per prestazioni non superiori a un’ora. A carico del datore di lavoro i contributi alla gestione separata, il premio dell’assicurazione e gli oneri gestionali per un totale di circa due euro.

COMUNICAZIONE INPS 
Il datore di lavoro è tenuto a trasmettere la comunicazione all’Inps con i dati del lavoratore, le informazioni sull’attività da svolgere e il compenso, almeno un’ora prima della prestazione ma la conferma dovrà essere inviata solo entro il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione stessa. Il lavoratore riceverà la notifica attraverso sms o posta elettronica. Nel caso in cui la prestazione non abbia luogo il datore di lavoro dovrà comunicare la revoca della dichiarazione trasmessa all’Inps entro i tre giorni successivi al giorno in cui si sarebbe dovuta svolgere l’attività programmata. In assenza di revoca l’Inps procederà al pagamento delle prestazioni e all’accredito dei contributi e dei premi assicurativi.

PAGAMENTO COMPENSI 
Sia per il Libretto famiglia che per il Contratto occasionale, l’Inps provvede al pagamento del compenso al lavoratore il 15 del mese successivo.

pare che ci sia una notizia buona (o quasi):

SE alla fine il sistema che verrà fuori con la nuova legge elettorale dovesse essere questo

http://video.corriere.it/sistema-elettorale-tedesca-ecco-come-funzionai-collegi-uninominali-voti-liste-il-proporzionale-videoscheda/c0910130-449a-11e7-95ab-f09d324d6fee

ci libereremo di quella contorsione mentale meglio nota come voto disgiunto, che ad ogni spoglio manda ai matti i poveri presidenti di seggio:

i numeri non tornano MAI per pochissimi coglioni (al max 3 o 4) che votano così e fanno sballare tutti i conti.

 

OGNI

FOTTUTISSIMA

VOLTA

Edited by freedog
Hinzelmann

 

 

ci libereremo di quella contorsione mentale meglio nota come voto disgiunto

 

Capisco che tu ragioni da scrutatore etc

 

Tuttavia faccio notare che in Germania il voto disgiunto ha un suo perchè

ed eliminarlo potrebbe avere effetti non favorevoli

 

Tendenzialmente può convenire alla CDU che una parte dei suoi elettori

votino FDP per garantire ai Liberali - loro naturali alleati - di superare la

soglia di sbarramento del 5%

 

Questo comportamento dipende ovviamente anche dai programmi di partito e/o

dai comportamenti dei partiti politici che possono o non possono fare intravedere

una possibile alleanza

La Stampa

Angelino Alfano sta vivendo lo stesso incubo che hanno vissuto prima di lui tutti coloro che hanno rotto con Berlusconi e si sono poi trovati senza una casa politica, una coalizione, un alleato. Aveva immaginato un percorso a fianco di Renzi, anche dopo le elezioni, e invece ora si considera tradito da un «avventuriero» che porterà l’Italia al voto proprio mentre si deve approvare la legge di stabilità. Con la conseguenza di esporre il Paese alla speculazione, all’instabilità finanziaria. Il ministro degli Esteri mette in guardia dall’«impazienza» di Renzi che ci costerà miliardi. «Perché tutta questa fretta di tornare a Palazzo Chigi? Il Pd è già a Palazzo Chigi. Allora, è solo una questione di persona? Il segretario del Pd non si fida di Gentiloni?». Sono le domande che pone il leader di Alternativa popolare che ha una montagna davanti da scalare: la soglia del 5% prevista dall’accordo sulla legge elettorale. È uno sbarramento che potrebbe cancellare l’esperienza centrista nata con la scissione dal PdL berlusconiano.

Alfano non ammette che il problema sia questo. «Non abbiamo posto una questione di soglia perché ci uniremo ad altri e supereremo il 5%. Ci sono tante altre forze politiche e persone della società civile che ci hanno dato la disponibilità ad aggregare una coalizione, un raggruppamento liberal-popolare che supererà la soglia». Più facile dirlo che farlo insieme a Casini, l’Udc di Cesa, l’ex leghista e sindaco di Verona Tosi, i Moderati di Portas, i Conservatori di Fitto. Alfano ha riunito il vertice di Alternativa popolare e ha detto che in questa operazione di aggregazione bisogna coinvolgere anche Stefano Parisi e la sua Energie per l’Italia. È stata presa in considerazione l’ipotesi che sia lo stesso Parisi il front man della scalata al 5%. Un’ipotesi di leadership che non ha riscaldato gli animi, che implica un passo indietro di Alfano. E l’ex ministro dell’Interno questo passo indietro è disposto a farlo pur di non morire per mano di Matteo, il «serial killer». Parisi, è stato detto, non scalda i cuori, ma è utile perché parla con il mondo della confindustria e dell’imprenditoria, è una figura nuova della politica. 

L’ex candidato a sindaco di Milano non è interessato al «collage di cespugli». Chiede di inventare «una cosa nuova, liberale e popolare, credibile e aperta alla società civile». Vorrebbe che gli altri aderissero alla sua costituente Energie per l’Italia con una chiara prospettiva: mai con Renzi. Ecco, ora l’avversione a Renzi convince Alfano: lo considerano il nemico assoluto, da distinguere da Gentiloni. Non sarà Ap a staccare la spina al governo. Dovrà essere il segretario del Pd a metterci la faccia, a provocare la crisi che porta alle urne, ad assumersi la responsabilità del «conto salato che Renzi rischia di far pagare all’Italia». Non sarà però questo ventilato rischio che potrà fermare il segretario del Pd e l’accordo sulla legge elettorale. Per Alfano e gli amici orfani di Renzi e Berlusconi la montagna del 5% rimane lì. Basterà mettersi insieme e incoronare Parisi? In riunione i centristi si sono guardati negli occhi e hanno detto di no. Hanno aggiunto che ci vorrebbe Carlo Calenda: porterebbe quei due tre punti per raggiungere il 5%. Ma il ministro per lo Sviluppo economico ha detto di no ad Alfano. Lo ha detto pure a Renzi, che gli ha proposto di candidarsi nel Pd. Precisando che non si renderà disponibile nemmeno a guidare aggregazioni di centro.

Se Renzi fosse furbo (cosa di cui dubito visto come ha agito fino adesso) farebbe entrare Alfano e tutta la galassia centrista direttamente in un listone PD.

 

In un sistema a collegi l'alleanza Renzi-Alfano farebbe piazza pulita nei collegi del sud, lo storico bastione elettorale del centrosinistra. Considerando che al nord, con l'esclusione forse dell'Emilia, Renzi non toccherebbe palla, per avere una maggioranza solida deve allearsi con i centristi e conquistare il sud. Rimangono le regioni centrali che sono a macchia di leopardo e dove il M5S ha una buona base elettorale.

 

È probabile che non ci sia una maggioranza nemmeno con un sistema alla tedesca con tra i 4 e i 6 partiti in parlamento...

in politica non esiste la legge della riconoscenza

 

Se dopo anni che sei stato al governo, hai fatto il ministro, tutto, non riesci a prendere il 5% del voto degli italiani non possiamo fermare tutto per dare un potere di veto a qualcuno. Credo che Alfano, che viene dal Ppe, non può che accettare questa legge, è quella Merkel.

 

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/renzi_porta_a_porta_elezioni-2475064.html

 

questa sarebbe la risposta di Renzi a uno che con la sua pattuglia di parlamentari scissionisti ha permesso la lunga stagione governativa del PD... senza Alfano, Renzi sarebbe ancora sindaco di Firenze, la Boschi non si sa bene dove sarebbe (certo non nei libri di De Bortoli) e lo scapigliato amico suo potrebbe al massimo aspirare a fare uno dei tanti involontari imitatori del Ghezzi di Fuori Orario

se fosse un minimo generoso, Renzi sarebbe ben contento di ospitare Alfano e i suoi amici nelle liste del PD, anche a costo di togliere posti ai toscani

Edited by conrad65

Ci sono diverse indiscrezioni che parlano di un'alleanza Pd-Ap per candidare Alfano alla presidenza della Sicilia ad ottobre, dove praticamente salvo improbabili scenari apocalittici, avrebbe la certezza di essere eletto. In cambio penso che accetterebbe anche lo sbarramento al 5%.

 

Tra parentesi in tale scenario voterei Alfano ad occhi chiusi, con tutti gli agganci che ha ci sarebbero tanti di quei posti pubblici da ridurre la disoccupazione in pochi mesi :D

Hinzelmann
È probabile che non ci sia una maggioranza nemmeno con un sistema alla tedesca con tra i 4 e i 6 partiti in parlamento...

 

Una legge alla Tedesca non funziona se esclude dal Parlamento

tutti i partiti minori

 

Funziona se li esclude tutti tranne uno, che si può alleare con qualcuno

 

Se passano solo i 4 partiti maggiori si ridistribuirà in eguale misura fra questi

il 18-20% di voti non validi, che si tradurrebbe in un premio in seggi del tutto

neutrale

 

Semplicisticamente: 18%= +6% PD, +6%M5S, +3%LEGA, +3%FI il ché significa

che il PD ed il M5S avrebbero ognuno il 35% dei seggi ed il centrodestra il restante

30%

 

Per quanto riguarda Alfano, in linea teorica un partito dal forte insediamento territoriale

può vincere -anche se non supera la soglia nazionale del 5%- in alcuni collegi uninominali

ottenendo un diritto di tribuna.

Il vantaggio di togliere i partiti minori e' che cosi' questi partiti non possono piu' avere pretese di imporre il proprio volere agli altri in maniera molto superiore alla loro forza politica.

 

Fine del partitino che fa da ago della bilancia.

 

I partiti maggiori dovranno per forza mettersi d'accordo tra loro.

Edited by marco7
Hinzelmann

Ripeto a favore di Coloro che, leggendomi, usufruiranno della facoltà

loro concessa da Madre Natura, di ragionare:

 

1) Lo sbarramento del 5% è necessario perchè una legge proporzionale

    alla tedesca, possa funzionare

 

2) altrettanto necessario è però il voto disgiunto che consente all'elettorato

    di far nascere dei governi di coalizione, premiando di volta in volta i Verdi

    piuttosto che i Liberaldemocratici

 

3) se nessun partito minore supera lo sbarramento sempre per decisione indiretta

    del corpo elettorale può nascere una grosse koalition

..come al gioco dell'oca, pare che stanno a ritornà al via,

e nel mentre volano stracci 

http://www.corriere.it/politica/17_giugno_08/legge-elettorale-deputati-m5s-filmeranno-voti-segreti-scoppia-polemica-aula-0e81bbf4-4c26-11e7-a0c3-52aebd58a53d.shtml?cmpid=SF020103COR

traduzione: non concluderanno un k manco stavolta

Edited by freedog

L'italia di sempre: renzi fa un patto contro alfano dopo aver governato con lui per anni e lo frega.

 

I 5* fregano gli altri del patto in quello che loro credono un voto segreto e poi il voto non e' segreto ma pubblico e appare come votano tutti sul tabellone.

 

Se un voto e' segreto che ci fa sul tabellone ? Me lo spiegate ?

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/06/07/legge-elettorale-tensioni-tra-i-gruppi-slitta-il-comitato-dei-nove-_925f217e-a9e0-429f-833b-1585970f9abe.html

 

Ai tempi di falcone c'era il corvo al palazzo di giustizia che diceva falsita' contro falcone.

 

In questi decenni nulla e' cambiato ?

 

Sempre tutti ad accoltellare gli altri alle spalle ?

puro tatticismo (remember. domenica ci sono un bel po' di amministrative in giro, anche se se ne parla pochino)

 

tecnicamente, del fatto che possa andà tutto a.. donnine allegre, dal 2013, a sto parlamento è chiaro che non gliene è mai potuto fregà di meno (vedi i 101 di Prodi; sò ancora quelli i deputati..).

l'importante è tirà a campà e cercà de salvà il posto possibilmente fregando gli altri

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