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sarà dunque la negazione del PD a vocazione maggioritaria

se non fosse chiaro, il maggioritario ormai è un bel ricordo del passato.

 

Cmq stavo notando che in CasaLeggio cominciano a volare gli stracci e la gente inizia a scappà:

 http://www.lastampa.it/2017/06/13/italia/politica/imposimato-casaleggio-invita-la-gente-sbagliata-per-questo-non-sono-andato-a-ivrea-e-di-maio-non-allaltezza-MRiiAvpAvHFtl7YLoruqzK/pagina.html

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free ma contieniti, c'è un vecchio offeso perchè non l'hanno invitato alla conferenza: già è grave averlo sfruttato per farci un articolo...

beh, insomma..

sto vecchio, oltre che candidato a PresRep un paio d'anni fa,

fino a stamattina era IL venerato santino del Sacro blog...

 

non stai a parlà del primo pensionato di passaggio ai giardinetti!

prendere queste elezioni comunali a paradigma dei futuri assetti politici nazionali mi sembra poco realistico

 

Al di là del fatto che sia anche poco realistico è del tutto prematuro

 

Bisognerà pur vedere in quanti dei 22 principali comuni il PD vince

ed in quanti vincerà il CDX, non è che basta contare quelli in cui il M5S

è escluso...

 

Tanto più che immagino che una parte di elettori M5S leggono interventi

come quelli di @freedog e ne ricavano solo una motivazione a votare contro

la sinistra e a far vincere il CDX

 

Cioè il fatto di aver eletto a Nemico della sinistra Grillo e non Salvini o Berlusconi

può sortire effetti negativi, laddove in un sistema tripartito poi è l'elettorato del partito

escluso a decidere l'esito del voto.

 

Ovviamente si può fare qualcosa di poco conveniente ( in termini elettorali ) se esiste

un obiettivo politico di medio lungo periodo, ma si fa fatica a capire quale sia visto che

Renzi lancia messaggi quotidiani contraddittori

 

 

immagino che una parte di elettori M5S leggono interventi come quelli di @freedog e ne ricavano solo una motivazione a votare contro la sinistra e a far vincere il CDX

wait...

non è che mi stia inventando qsa o che ne so;

mi limito a registrare che tra i grullini e il pendolo di Foucauld oscillano parecchio di più i primi (vedi il no allo ius soli che fino a stamattina a loro andava benissimo);

che tra l'altro continuano allegramente a sbranarsi tra loro, quasi peggio di quanto facciano i piddini

vedi http://www.giornalettismo.com/archives/2220441/virginia-raggi-immigrazione-roma/

Ma va là, credibilità - a partire dal nominarli "grullini" - zero

 

Giustamente Salvini parla male dei grillini quando invadono il

campo della sua agenda politica, accusandoli di incoerenza MA

ribadisce in continuazione che il suo nemico è Renzi

 

E qui capisci che Salvini l'A-B-C della politica lo mastica

 

Certo è una mera capacità opportunistica, ma almeno quella ce l'ha

Certo non hai mai affermato che gli altri politici

sono dei mostri di coerenza, ti limiti a parlare solo

ed esclusivamente dell'incoerenza di chi ti sta sulle

p***e cioè loro

 

Peraltro è una cosa che nel PD oramai fanno tutti: Renzi

Rosato Giachetti ( vabbè lui è un caso psichiatrico ) Fiano

 

Legittimo? Certo che sì, d'altronde Berlusconi è stato un

interlocutore del governo Letta e del governo Renzi

 

Però poi al ballottaggio per chi voteranno i "grullini" come li

chiami tu?

 

Se non sono "grullini" voteranno per far perdere la Sinistra

Certo non hai mai affermato che gli altri politici sono dei mostri di coerenza

per essere precisi, non l'ho mai manco pensato..

 

 

ti limiti a parlare solo ed esclusivamente dell'incoerenza di chi ti sta sulle p***e cioè loro

perchè mi sembrano più pericolosi degli altri:

se un piddino o uno del fu pdl hanno ancora quel minimo di disincanto critico che li porta a non prendere troppo sul serio gli editti dei vari Renzi, Berlusca o colonnelli del caso (essendo interessati principalmente alle poltrone o al proprio tornaconto personale),

nei grullini c'è l'aggravante di un eccesso di fideismo messianico che li porta a dar retta a qsi stronzata esca sul Sacro blogghe 

(esempio: la storia delle matite cancellabili sulle schede elettorali, o il dover umettarle per rendere visibile il segno).

 

Già sull'honestàh tanto sbandierata ho dei seri dubbi (vedi storiacce varie sulle firme false o garantismo a intermittenza),

se ci aggiungi pure ste forme di pecorismo da cervelli all'ammasso,

il mix che ne deriva è quanto meno inquietante.

E a Roma ne stiamo vedendo gli effetti sulla gestione della città,

che già di suo era un casino assurdo, ma che ormai è allo sbando e allo sfascio completo

Edited by freedog

 

 

perchè mi sembrano più pericolosi degli altri

 

A me paiono voti messi in frigorifero

 

Stabilito che rifiutano di allearsi con chiunque credi

sia possibile arrivino da soli al 51%?

 

Al di là del fatto che a questa tornata amministrativa

hanno preso il 9-10% e forse non è realistico pensare

abbiano perso addirittura il 20% sui più recenti sondaggi

 

Comunque non capisco in cosa consista la loro reale

pericolosità...a me embra uno spauracchio o una sorta

di complesso di superiorità

Comunque non capisco in cosa consista la loro reale pericolosità...a me embra uno spauracchio o una sorta di complesso di superiorità

ripeto: vieni a Roma e te ne renderai conto!

 

non solo sono dannosi in quanto incompetenti,

ma se & quando si prova a suggere loro qsa di sensato per risolvere problemi o snellire procedure assurde,

s'incazzano e fanno esattamente il contrario.

con una spocchia del tipo "io sò io [mettici la carica che preferisci: assessore, presidente di municipio, dirigente comunale -magicamente TUTTI grillini..] e tu non sei / non vali / non capisci un k!!"

 

ossia, 150 volte su 10, fanno danni.

grossi 

 

per tacer di quanto raggiani e lombardiani si stiano sbranando tra loro,

e ormai manco faccian più finta di piacersi

 

non hanno imparato manco la lezione dei vecchi democristi,

che tra loro si definivano "amici" prima di pugnalarsi fraternamente;

 

ecco sì: in questo sono meno ipocriti

(lo vedi che alla fine un pregio l'ho trovato perfino a loro!!)

Edited by freedog

certo, il pd qua è una fogna (tra collusi, delinquenti puri eccetera) e Aledanno ancora ce lo ricordiamo troppo bene.

infatti girano sondaggetti para ufficiali che dicono un po' di cosette interessanti:

  1. se si rivotasse per il comune domattina, le percentuali di astenuti sarebbero quasi a tre cifre percentuali, virgola esclusa (in pratica, ai seggi verrebbero solo i candidati & i loro famigli)
  2. i grullini sarebbero a percentuali di voti da prefisso telefonico. Estero

poi certo, i sondaggi vanno sempre presi con le pinze (anche se PARE che abbiano un po' corretto il tiro e non stian prendendo più le cantonate del 2016).

ma la delusione & lo scoglionamento generale sono grossi.

pure troppo

Grillino?

tu che dici?

 

cmq, tornando al discorso dell'altro giorno con Hinz,

anche se dovessi passare per fissato-monomaniacale,

vi linko questa intervista, che ha 3-4 spunti parecchio interessanti per capire meglio la famosa mutazione genetica che hanno avuto

https://fondazionenenni.blog/2017/06/14/cassimatis-m5s-irriconoscibile-io-ho-denunciato-di-maio/ 

nell'ordine (cito):

  1. È cambiato un po’ tutto. A cominciare dal programma politico. (...) Si allontanano gli attivisti della prima ora, quelli fortemente convinti dell’”uno vale uno” e nei principi del Movimento 
  2. Credo di poter dire con sicurezza che il Movimento sta cercando di cambiare anche l’elettorato (...) Credo che ora l’obiettivo del Movimento sia quello di puntare ai voti della lega. 
  3. il Movimento Cinque Stelle diventa un partito come un altro senza avere nessun background storico ideologico
  4. Il problema vero è che in tutti questi anni il Movimento non ha creato uno staff politico, non ha mai fatto formazione. Ci sono delle persone che, anche seppur animate di buona volontà, davanti a una gestione amministrativa difficile non hanno le competenze e non sono in grado di decidere.

soprattutto gli ultimi due punti mi sembrano gravissimi

e purtroppo assolutamente veri

La Repubblica

Il presidente dell’Inps Tito Boeri vuole ricalcolare (e tagliare) le pensioni dei sindacalisti in distacco nella pubblica amministrazione. Ma non ci riesce. Una prima circolare di dicembre è stata fermata dal ministero del Lavoro. La seconda di aprile giace nei cassetti dell’ufficio legislativo del ministro Giuliano Poletti. «L’esame riprenderà a breve», chiariscono al ministero. «Lo stop si spiega con il particolare affollamento di provvedimenti di cui ci siamo occupati negli ultimi mesi: dalla delega sulla povertà al Terzo settore, passando per l’Ape». Per i sindacati invece la motivazione dello stallo è un’altra: la misura di Boeri è illegittima, perché punta a cambiare una legge dello Stato con un semplice atto amministrativo.

Ci risiamo, dunque. L’ultimo capitolo della guerra sindacati-Boeri, cominciata quando il professore bocconiano ha messo nero su bianco la sua riforma dell’Inps, stavolta ruota attorno a un meccanismo che consente ai dipendenti pubblici in distacco sindacale di far accreditare dagli stessi sindacati contributi previdenziali aggiuntivi (ma facoltativi) nella cosiddetta “quota A”. Quella quota cioè di pensione maturata fino al 1992 e calcolata col metodo retributivo in base all’ultimo stipendio percepito.

Secondo Boeri, la norma di legge - l’articolo 3 del decreto legislativo 564 del 1996 - si presta a furbizie. Favorendo aumenti ingiustificati delle buste paga in zona Cesarini, cioè poco prima di andare in pensione. Che poi si traducono in assegni più generosi del dovuto. Al contrario, la sua proposta - far confluire quei contributi aggiuntivi nella “quota B”, valida dal 1993 in poi - consentirebbe di ricalcolare la pensione sulla media delle retribuzioni degli ultimi dieci anni, spalmando così le impennate contributive dell’ultimo minuto e magari scoraggiandole.

Boeri si fa forte di una doppia sentenza della Corte dei Conti (Sezione Friuli Venezia Giulia del 2013 e Terza sezione centrale di appello del 2016). Nella lettura che ne dà il presidente Inps, i giudici contabili avvallerebbero il suo ragionamento: questi contributi aggiuntivi, previsti dalla legge, devono essere calcolati in quota B perché non sono “fissi e continuativi” e dunque rappresentano salario accessorio; non fanno cioè parte della retribuzione di base.

Interpretazione contestata dai sindacati, per i quali a non essere “fissi e continuativi” erano gli incarichi del ricorrente - un ex insegnante distaccato presso la Federazione Gilda - che pretendeva a torto di vedersi riconosciuti i contributi aggiuntivi incassati per diversi ruoli ricoperti, quando la legge gliene riconosce uno (quello retribuito di più). Non solo. I sindacati sbandierano anche il parere negativo del ministero del Lavoro sulla prima circolare di Boeri, firmato il 12 gennaio scorso dal capo dell’ufficio legislativo Stefano Visonà. In quindici righe il dicastero guidato da Poletti spiega che le due sentenze della Corte dei Conti non negano affatto «in termini generali» la caratteristica di «fissità e continuità» alla contribuzione aggiuntiva. La escludono solo nel caso specifico perché l’ex insegnante friulano di fatto pretendeva troppo.

Nel frattempo Boeri ha riscritto la circolare. La seconda versione è molto più articolata, ma la conclusione è la stessa: necessità di ricalcolare le pensioni dei sindacalisti in distacco. Secondo le prime stime Inps, la misura - qualora avesse l’avallo del ministero - impatterebbe su 30 pensionati “di nuova liquidazione” e circa 1.400 pensionandi, oggi ancora sindacalisti attivi. La misura del taglio non è stimabile in assoluto: va valutata ad personam. Una prima simulazione Inps su 19 casi concreti valuta una riduzione media del 27%. In un caso si arriva però anche al sacrificio di due terzi dell’assegno, probabilmente frutto di significativi rialzi di retribuzione a ridosso della quiescenza.

Sulla correttezza di questi contributi previdenziali aggiuntivi - voluti dal legislatore per sanare la mancata progressione di carriera di chi si mette in aspettativa sindacale, rinunciando anche al salario accessorio - il presidente Inps sembra non obiettare. Ne vuole però correggere l’impatto, a suo dire iniquo. Dal canto loro i sindacati non negano possibili eccessi. Ma chiedono che ogni modifica avvenga per legge. E nel confronto tra le parti. Un confronto che pare sia mancato. Proprio come sulla riorganizzazione dell’Inps: meno dirigenti e più distribuiti sul territorio. Risultato: il Civ - il Consiglio di indirizzo e vigilanza dove siedono le parti sociali - ha fatto ricorso al Tar per bloccarla, ritenendo di essere fortemente ridimensionato e paventando il rischio dell’uomo solo al comando. Ora un nuovo capitolo.

Edited by Rotwang

tu che dici?

 

cmq, tornando al discorso dell'altro giorno con Hinz,

anche se dovessi passare per fissato-monomaniacale,

vi linko questa intervista, che ha 3-4 spunti parecchio interessanti per capire meglio la famosa mutazione genetica che hanno avuto

https://fondazionenenni.blog/2017/06/14/cassimatis-m5s-irriconoscibile-io-ho-denunciato-di-maio/

nell'ordine (cito):

  1. È cambiato un po’ tutto. A cominciare dal programma politico. (...) Si allontanano gli attivisti della prima ora, quelli fortemente convinti dell’”uno vale uno” e nei principi del Movimento 
  2. Credo di poter dire con sicurezza che il Movimento sta cercando di cambiare anche l’elettorato (...) Credo che ora l’obiettivo del Movimento sia quello di puntare ai voti della lega. 
  3. il Movimento Cinque Stelle diventa un partito come un altro senza avere nessun background storico ideologico
  4. Il problema vero è che in tutti questi anni il Movimento non ha creato uno staff politico, non ha mai fatto formazione. Ci sono delle persone che, anche seppur animate di buona volontà, davanti a una gestione amministrativa difficile non hanno le competenze e non sono in grado di decidere.

soprattutto gli ultimi due punti mi sembrano gravissimi

e purtroppo assolutamente veri

 

In Europa il populismo sta fallendo. L'Italia deve essere sempre fanalino di coda ed i fenomeni globali arrivano in ritardo... ma arrivano.

In Europa il populismo sta fallendo. L'Italia deve essere sempre fanalino di coda ed i fenomeni globali arrivano in ritardo... ma arrivano.

 

Il populismo anti-sistema è nato in Italia, nel 2009, col Movimento 5 Stelle. Non siamo mai fanalini di coda, dato che il fascismo è nato in Italia, è stato il primo Paese al mondo a sperimentarlo e ha avuto il Partito comunista più grande d'Occidente. A populismi non siamo secondi a nessuno.

 

 

Il populismo anti-sistema è nato in Italia, nel 2009, col Movimento 5 Stelle.

un po' di memoria storica non guasterebbe ..

L'uomo qualunque di Giannini nel 1948 andò molto meglio del partito d'Azione di Parri


per tacer di Lauro a Napoli e altri campioni simili

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