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L'Italia di Renzi


Rotwang

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Per completezza di indagine etnica ci sarebbe il caso "Fanfani"

 

Non so se sia il caso di addentrarci nell'analisi della figura di Fanfani

che a differenza di Renzi aveva delle idee politiche, oltre ad un carattere

di mer*a

 

Comunque portò testardamente la DC al disastro del referendum sul divorzio

ed al disastro delle amministrative del 1975 ( corsi e ricorsi storici )

 

La fine politica di Fanfani si realizzò non per sua resa ma a causa del successivo

tradimento di Andreotti, che in cambio della designazione a presidente del Consiglio

nel governo di solidarietà nazionale, passò al campo di Moro...

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Fanfani che a differenza di Renzi aveva delle idee politiche, oltre ad un carattere di mer*a

mi pare che a caratteraccio è una bella gara, tra tutti e due..

 

 

portò testardamente la DC al disastro del referendum sul divorzio ed al disastro delle amministrative del 1975 ( corsi e ricorsi storici )

dici questo?

tappo1.jpg?w=780

 -una delle migliori vignette di Forattini di sempre, credo-

 

 

La fine politica di Fanfani si realizzò non per sua resa ma a causa del successivo tradimento di Andreotti, che in cambio della designazione a presidente del Consiglio nel governo di solidarietà nazionale, passò al campo di Moro...

beh, però non fu una fine brusca & improvvisa (mi pare che negli anni 80 riuscì ad essere ancora presidente del consiglio, del senato eccetera).

Diciamo che fu più un lento declino, più fisiologico (l'anni passano per tutti) che altro

e so di certo che brigò parecchio per diventare PresRep quando finì il settennato di Pertini .

Ma quella volta (a differenza delle precedenti, quando fu impallinato dai democristi)  non toccò palla manco di striscio

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beh, però non fu una fine brusca & improvvisa

 

Beh era la prima repubblica, si cadeva sempre in piedi

 

In realtà è una storia intricatissima di tradimenti e controtradimenti

 

La presidenza a cui fu trombato fu quella in cui venne eletto Leone

Quella della famosa scheda "Nano maledetto, non sarai eletto" che lui

in quanto Presidente del Senato fu costretto a leggere....XD

 

E così fu, ma la verità è che Fanfani litigò nientedimeno che con il Papa...

 

Dopo il tradimento di Andreotti a favore di Moro ( ma soprattutto di se stesso lol )

Fanfani si rialleò con lui e Piccoli, tradendo il doroteo Forlani e fu decisivo per far

vincere De Mita ( nonostante Fanfani avesse avversato Zaccagnini...)

 

L'appoggio a De Mita provocò poi una scissione e la fine della sua corrente

 

In realtà De Mita fece eleggere Cossiga al primo scrutinio, le ultime chance presidenziali

di Fanfani furono nel 1978, quando si poteva eleggere Fanfani contro il PCI ma pesavano

le dimissioni di Leone ed il pegno simbolico da pagare all'unità nazionale, cioè a PCI e PSI

che Fanfani aveva avversato

 

Fu quindi eletto il Socialista che Craxi non avrebbe voluto, preferendo Vassalli o Giolitti

e la candidatura Fanfani mai decollò

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Sono davvero seccato di questa situazione. Sul Partito Democratico non avevo molte speranze, dato il calo di consensi. Mi ha davvero deluso il Movimento 5 Stelle invece, che per quanto io lo detesti lo preferisco di gran lunga alla Destra.

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Beh era la prima repubblica, si cadeva sempre in piedi

oddio..

mica tutti & mica sempre!

citofonare Piccioni (e pare proprio ci fosse lo zampone dell'aretino per farlo fuori col caso Montesi)

o Dossetti (che si fece monaco pur di non aver più a che fare con lui..)

 

poi certo, c'è stata tutta la sfilza dei "Rieccoli!" che rispuntava regolarmente a ogni giro poltrone 

-magari saltando un turno quando c'era il governo balneare-

 

 

La presidenza a cui fu trombato fu quella in cui venne eletto Leone Quella della famosa scheda "Nano maledetto, non sarai eletto" che lui in quanto Presidente del Senato fu costretto a leggere....XD

pare brigasse x il quirinale fin dall'elezione in cui passò Segni 

Edited by freedog
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A causa dello studio, sto seguendo appena le vicende politiche. Volevo però commentare qualcosa.

 

La sconfitta del PD e della sinistra - per quanto non risolutiva - andrà sicuramente a indebolire la posizione di Renzi all'interno e all'esterno del partito.

 

D'altronde, sarebbe ormai una perdita di poco conto: niente legge elettorale maggioritaria, molto fumo per le misure economiche. Quello per cui era stato incaricato Renzi, sostanzialmente, non l'ha fatto. Rimane ormai solo un politico che ha dimostrato di saper fare lanci propagandistici su Twitter - e nemmeno sempre bene, a volte - ed essere ulteriormente divisivo per una sinistra che già è - geneticamente - portata a moltiplicarsi in tanti piccoli partitini insignificanti.

 

Non che non me ne fossi già accorto, ma speravo che la sua ''sete'' di potere portasse a concludere qualcosa dal pdv della riforma costituzionale, della spending review, della detassazione del lavoro, della semplificazione della PA, ecc. Qualcosina la si è fatta, ma nulla che un qualsiasi governo passato non-PDL avrebbe potuto fare...

 

Il M5S non mi sorprende abbia fatto male, sono sostanzialmente inesistenti a lv. locale. C'è la soddisfazione di Pinzarotti - su cui i pentastellati hanno detto peste e corna solo perché sgradito al ''portavoce'' Grillo e suo socio Casaleggio: che sia di lezione su come i candidati dovrebbero avere un minimo di indipendenza. Ma è una lezione che dubito i grillini apprenderanno: pare che Raggi abbia incontrato Casaleggio jr. per fare il ''punto della situazione''. Cioè, il capo di un'azienda privata che avrebbe voce in capitolo sull'amministrazione di una città... altro che inciuci tra governi e mondo della finanza, lol.

 

In tutto questo, il CDX canta e balla. Per loro è praticamente l'opposto rispetto al M5S: se a lv. locale vincere è facile, il rebus è l'alleanza per le politiche.

 

EDIT: Poi - in mezzo a tutto ciò - c'è tutta la questione delle banche venete, Intesa Sanpaolo e voli pindarici vari di giornalisti e governanti: pare ne uscirà un guazzabuglio pieno di conseguenze nefaste.

Edited by Layer
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Questa è la Situazione: Ex DS VS Ex Margherita  con qualche ex DS-Divisione SS ( S.S.=Sinistra Subalterna )

 

Nella capitale alla manifestazione in piazza Santi Apostoli partecipano molti ex Ds, oltre a un pezzo della sinistra alternativa, da Fassina a Civati. Nel capoluogo lombardo il segretario Pd raduna i circoli

 

L'ennesimo scontro della battaglia interna al centrosinistra si combatterà tra Roma e Milano. Domani e sabato, infatti, nel capoluogo lombardo il segretario del Pd Matteo Renzi chiamerà a raccolta i circoli Dem. Sabato nella Capitale ci sarà invece il battesimo in piazza di "Insieme", la nuova famiglia allargata nata dall'unione di Campo Progressista e Mdp-Articolo1. Di fatto, a guardare in filigrana la lista dei partecipanti alle due manifestazioni, si ravvisa la divisione fra le due anime del Pd, con la sinistra degli ex Ds (oggi confluiti in parte in Mdp) che andrà a Roma e l'area che fu della Margherita che confluirà a Milano. Ma non si tratta di una spaccatura netta: Gianni Cuperlo, ad esempio, sarà a Milano così come il vicesegretario Maurizio Martina e Matteo Orfini, tutti espressione della sinistra del Pd.

 

a Milano da domani Renzi riunirà per due giorni i circoli al teatro Ciak, lo stesso utilizzato anche per X Factor,  lo zoccolo duro di quei quasi due milioni di votanti alle primarie. L'ex premier chiamerà a raccolta segretari e dirigenti per preparare il rilancio del partito e parlerà anche al mondo delle associazioni e del volontariato sociale. Non a caso è prevista la partecipazione del fondatore di Libera, don Ciotti mentre in rappresentasentanza della società civile interverranno l'avvocatessa di Urbino Lucia Annibali, sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato nel 2013, e il virologo Roberto Burioni, in prima linea nella campagna a favore delle vaccinazioni. Ci saranno anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e e l'ex ct della nazionale di pallavolo Mauro Berruto.

 

 

http://www.repubblica.it/politica/2017/06/29/news/pisapia_e_renzi_cosi_il_centrosinistra_si_divide_fra_roma_e_milano-169466561/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

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tra ieri e oggi si registrano alcuni primi timidi cambiamenti nella politica di immigrazione... o meglio, nel solito contesto emergenziale estivo, c'è una qualche mezza decisone urlata sui giornali forse più per tappare la falla di una batosta elettorale che per ripensare e impostare una politica che governi il fenomeno

la legge sullo ius soli è a rischio?

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la legge sullo ius soli è a rischio?

se il corpaccione piddino ragionasse solo in termini di convenienza elettorale sull'immediato,

data la cagnara senza senso grillin-leghista,

può darsi 

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tra ieri e oggi si registrano alcuni primi timidi cambiamenti nella politica di immigrazione... o meglio, nel solito contesto emergenziale estivo, c'è una qualche mezza decisone urlata sui giornali forse più per tappare la falla di una batosta elettorale che per ripensare e impostare una politica che governi il fenomeno

la legge sullo ius soli è a rischio?

 

Lo è sempre stata, dato che la stanno portando per le lunghe. E dato che alle discussioni bisogna essere piagnucoloni, facendo slittare sempre le votazioni, il DDL sullo Ius soli potrebbe arrivare alla fine della legislatura senza venir approvato. 

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Hinzelmann

Altro passaggio simbolico muore l'Unità nasce Democratica:

 

Esce oggi il primo numero di Democratica, scaricabile sull'app Bob,

sul sito del Pd e su quello dell'unità.tv. L'annuncio ufficiale lo darà Renzi

dal palco del teatro Ciak di Milano, all'assemblea nazionale dei circoli dem.

Sarà online ogni giorno alle 13.30

 

Direttore Andrea Romano, ex Dalemiano fino a ottenimento di cattedra universitaria,

poi Montezemoliano, quindi Montiano ed infine Renziano di ferro e Co-direttore dello

stesso Staino all'Unità ora sepolta....una Storia Italiana, la sua, con la Maiuscola

 

Di quelle da additare ad un figlio: O fai come lui, o vai all'estero!

 

http://www.repubblica.it/politica/2017/06/30/news/nasce_democratica_il_nuovo_giornale_del_pd_totalmente_multimediale_e_gratuito_-169594331/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P7-S3.3-T1

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grande delusione dal discorso di ieri di Pisapia... propone una politica economica schiacciata sugli slogan della CGIL: ripristino del'articolo 18, reintroduzione dell'IMU prima casa (quindi vogliono tassare il ceto medio e medio basso, visto che la casa di proprietà ce l'hanno l'80% degli italiani) e patrimoniale (già introdotta da Monti e incrementata da Renzi con la famigerata imposta di bollo sul deposito titoli, che però non tassa i ricchissimi perché ha un limite massimo oltre il quale resta costante... tassazione regressiva, totalmente incostituzionale)

 

 

http://www.lastampa.it/2017/07/01/italia/politica/pisapia-e-bersani-lanciano-insieme-da-soli-non-si-va-da-nessuna-parte-Hri5jj3R6lLxpWN8isrZUK/pagina.html

 

è un programma davvero lacrime e sangue, ma per il ceto medio... una visione miope dell'attuale realtà economica italiana, la volontà punitiva di tassare il risparmio e le formiche virtuose di questo paese, non una novità per Pisapia, che lo ripete almeno dal 2011

 

http://www.liberoquotidiano.it/news/regioni/819059/manovra-pisapia-serve-una-patrimoniale-seria.html

 

Renzi può dormire sonni tranquilli, ha un grande asso nella manica: i suoi nemici a sinistra gli faranno vincere le elezioni

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Hinzelmann

 

On 2/7/2017 at 3:56 PM, conrad65 said:
Renzi può dormire sonni tranquilli, ha un grande asso nella manica: i suoi nemici a sinistra gli faranno vincere le elezioni

Ciò che turba i sonni di Renzi in questo momento credo sia altro. In primo luogo se sperava che Pisapia dividesse il campo della Sinistra a sinistra del PD, direi che con la manifestazione di ieri ha avuto un brusco risveglio Pisapia è apparso totalmente Bersanizzato ( Renzi forse direbbe dalemizzato ) ed ha presentato una piattaforma del tutto sbilanciata a sinistra in modo da rendere difficile sottrarsi allo sforzo unitario a Sinistra Italiana, Civati, Leoluca Orlando, etc

Il secondo passo sarà il tentativo di provocare nuove scissioni nel PD: Emiliano, Orlando e Cuperlo. Questo è il passaggio più problematico, perchè Renzi accelerando il congresso è riuscito a trattenere un buon numero di potenziali oppositori, dividendo il loro campo in modo significativo e lo spazio di manovra nonostante oramai sia chiaro si voterà a scadenza naturale, non è molto.

Al contempo però Renzi sta incorrendo nello stesso errore di sempre, cioè disconosce ogni ruolo alla opposizione interna, marginalizza addirittura Franceschini e la sua componente e interpreta la conduzione del partito ancora in un'ottica del tutto maggioritaria, come se fosse un intralcio "correntizio" alla sua immagine di "leader"

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nel frattempo,

sorpresona ona ona!!

 

e mò?

riparte il frullatore?

 

peggio del gioco dell'oca, qua si resta sempre al via e non si avanza manco di mezza casella!!!!

----

Silvio Berlusconi non sarà candidabile sia che si vada a votare per le politiche in autunno, sia che ci si vada a naturale scadenza della legislatura a primavera 2018. La “gelata” è arrivata dalla stessa Corte di Strasburgo, presso la quale da anni il leader di Forza Italia ha presentato ricorso perchè la legge Severino sia cancellata e con essa la sua incandidabilità in quanto condannato per la vicenda Mediaset. Il Cav e il suo avvocato Niccolò Ghedini avevano per i prossimi mesi, piani ben precisi, scrive La Repubblica: udienza davanti alla Corte entro luglio, poi 30-40 giorni di dibattimento e quindi la sentenza, che con ogni probabilità “premierà” Berlusconi. Forse, per eventuali elezioni in autunno, non ci sarebbero stati i tempi tecnici per imbastire la candidatura. Ma sicuramente, tutto sarebbe stato ok in vista di un voto a primavera 2018.

nvece no. Con ogni probabilità Berlusconi non ci sarà nè in autunno nè in primavera. E in Parlamento non ci entrerà mai più. E’ notizia di queste ore, infatti, che il presidente italiano della Corte di Strasburgo, Guido Raimondi, ha deciso di astenersi. Cosa che di per se appare corretta. Solo che i giudici della Gran Chambre, aula di fronte alla quale l’udienza vista l’importanza si terrà per evitare un successivo appello (procedura alla quale Berlusconi e Ghedini hanno dato il nullaosta) avranno bisogno di 4 o 5 mesi per prepararsi.Quindi, l’udienza pubblica sul caso Berlusconi-Severino (che poi dura meno di una mattinata) non si terrà prima di ottobre-novembre. Per emettere le sentenze, poi, la Corte impiega tra i sei e i dieci mesi, per cui il verdetto su Berlusconi non arriverà prima di Aprile 2018, al più tardi dopo l’estate dello stesso anno. Per cui, il leader di Forza Italia sarebbe incandidabile pure con le elezioni a maggio 2018.

 

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C'è da mettersi le mani nei capelli a pensare al sicuro scenario che ci sarà dopo le elezioni, considerando che si terranno con un sistema proporzionale. Alla fine non si raggiungerà nessuna maggioranza di governo, dopo qualche mese di discussioni inutili i partiti si metteranno d'accordo per una legge maggioritaria e chiameranno nuove elezioni.
Si parla tanto di nuovo patto del Nazareno, ma PD e FI da soli non ci arrivano alla maggioranza neanche con il contributo del partito di Alfano (sempre che superi la soglia di sbarramento).
Poi c'è il flirt M5S con la Lega, ma anche questi non raggiungerebbero la maggioranza anche se decidessero di coalizzarsi. Forse potrebbe essere raggiunta al pelo con il contributo di FDI della Meloni.
 
Come se tra l'altro un nuovo patto del Nazareno o un accordo M5S+Lega+FDI fossero desiderabili.
Il panorama politico italiano è davvero squallido da qualunque parte si cerchi di guardarlo. Al voto penso che mi asterrò consapevolmente o lascerò scheda bianca.

Edited by Uncanny
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Il proporzionale uncanny e' il piu' democratico dei sistemi elettorali. Una maggioranza parlamentare non suffragata da una maggioranza di voti non e' democratica ma dittatoriale.

 

Sarebbe bene dare un paio di lezioni di cultura democratica ai politici altezzosi.

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La famosa dittatura inglese, come non conoscerla. Per non parlare poi di quella inglese.

Comunque a me piace il sistema australiano, che pur essendo maggioritario non è affatto distorsivo.

Cito:

"Tra i sistemi maggioritari con collegi uninominali forse il metodo più interessante è quello utilizzato in Australia. Gli elettori non mettono una croce sul candidato preferito, ma devono indicare il numero di preferenza accanto a ciascun candidato del collegio uninominale. In fase di scrutinio in un primo momento si conteggia soltanto la prima preferenza. Se nessuno dei candidati raggiunge il 50% dei voti, si procede alla riassegnazione delle seconde preferenze del candidato che ha ottenuto il minor numero di consensi come prima preferenza. Se anche dopo questa riassegnazione dei voti, nessun candidato raggiunge la maggioranza, si procede ulteriormente a riassegnare le successive preferenze del candidato con minori voti, fino ad arrivare al superamento della soglia del 50%: il che al limite accade quando restano soltanto due candidati.

 

Questo sistema elettorale ha alcuni evidenti pregi. Anzitutto, nessun voto viene sprecato, poiché ogni elettore concorre comunque a determinare il vincitore di un collegio, tenendo conto delle sue preferenze. Non esiste il problema del voto utile, che spinge alcuni elettori a votare per i candidati dei maggiori partiti anziché per quello preferito. Il candidato vincitore è necessariamente rappresentativo del territorio, poiché viene scelto da almeno il 50% dei votanti. Si vota in un turno unico, ma con un sistema che contiene implicitamente tutti i successivi turni di confronto tra i candidati, grazie all’ordine delle preferenze indicate nella scheda."

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Perche' uncanny non ti piace il sistema svizzero proporzionale con un governo di coalizione tra tutti i partiti maggiori ?

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Perché l'Italia non è la Svizzera in quanto a livello e serietà della politica e senso civico.

Considero il sistema proporzionale, cioè un sistema che spinge alla coalizione e cooperazione fra partiti anche molto diversi, inadatto ad una politica becera e polarizzata come quella italiana.

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Hinzelmann

Mi pare che l'Europa stia risolvendo da sola - e per conto suo - il problema politico del collocamento del Centrodestra in Europa.

Coi mezzi blindati al Brennero e la chiusura dei porti francesi e quindi a rimorchio di quelli spagnoli non esiste spazio per una linea politica che non sia -al contempo- Nazionale e Leghista.

La conclusione simbolica è Juncker che parla a nome dell'Unione ad un Parlamento che rappresenta oramai Nazioni e non partiti europei, vuoto

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Al di là dei carri armati al Brennero che sono un tantino esagerati, l'Unione Europea è sempre stata chiara sulla politica in fatto di migranti: sì ai rifugiati, no ai migranti economici.

Non è di certo una novità e Macron non ha fatto altro che ribadire la posizione dell'UE.

 

La colpa è del governo italiano che si è illuso di poter accogliere e mantenere masse enormi di migranti senza neanche distinguere fra rifugiati e migranti economici. Giusto dopo le scorse amministrative si è svegliato.

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Hinzelmann

Poche storie, la chiusura dei porti francesi alle navi ONG è un provvedimento da Marine Le Pen.

Ed è un invito a nozze per Salvini e Grillo. Solo che siccome lo ha fatto Macron con tanto di passeggiata a Versailles diventa figo...

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non ci voleva molto a capirlo anni fa

 

non ci voleva molto a capirlo e purtroppo il problema è più ampio: dal bail in bancario a tante altre normative europee, subito tramutate in legge dal parlamento italiano (tra le più imbecilli ricordo il pareggio di bilancio addirittura in Costituzione), emerge un quadro desolante, in cui non i politici, ma i funzionari che l'Italia ha mandato in giro per negoziare certi accordi, non sono stati all'altezza del loro compito

poi il Renzi di turno può anche andare a battere i pugni sul tavolo, il problema è che di fronte a regole già accettate a casa tua, non si vede come sia possibile rinnegarle nel momento in cui vengono soltanto applicate, incolpando genericamente l'Europa

finchè si manderanno negli organismi internazionali i figli di papà, a cui viene in tal modo garantita una posizione prestigiosa, spesso svolta senza impegno e visione chiara degli interessi nazionali e al solo fine di fargli fare carriera una volta tornati in patria, ci ritroveremo i trattati di Dublino e tante altre cose, come ad esempio certi Presidenti della Camera

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si @conrad, si tratta di volontà politica, se non si perseguono scelte strategiche per il paese, anche a costo di adottare provvedimenti irragionevoli, l'unico obiettivo stabile del nostro governo è quello di tutelare una classe dirigente fallita che non ha idee su come portarci fuori dalla palude

 

cosa succederà di questo passo? Governo m5s-Salvini e se non fossi gay ne sarei pure sollevato in nome anche solo di un'ombra di prestigio nazionale

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Di certo non si può dire che la Commissione guidata Juncker non stia prendendo a cuore il problema.

Ma oltre questo poco si può dire altro, data la poca collaborazione tra gli Stati membri (ma d'altronde, chi glielo fa fare? Nemmeno la Commissione ha reale potere coercitivo).

 

L'Italia, dal canto suo, dovrebbe smetterla di affrontare la questione come fosse un'emergenza. La crisi degli immigrati proseguirà per anni, deve essere affrontata mettendo in campo serietà e risorse, perché ormai problema strutturale.

Edited by Layer
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scusa, ma tu che ne sai di quanto proseguirà?

Cosa vuol dire che è un problema strutturale? Lo dicono i Prodi e le vecchie vedettes di sinistra, lo dicono i volontari delle ong con la barba curata e i braccialettini di perline colorate e legno di sandalo al polso.

Macron e tutti i buoni rappresentanti dell'europa democratica dicono ben altro e spiace che il Canada non stia in Europa solo per non poter vedere il faccino zuccherino di Trudeau comandare alle giubbe rosse di schierarsi sulle Alpi.

La verità è che siamo deboli e ci inventiamo scuse per giustificare la nostra incapacità e che i politici "responsabili" confondono la responsabilità con l'apatia, mentre quelli irresponsabili propagandano misure costose e inefficaci per mascherare la loro incapacità (reato di clandestinità) persino Renzi non sa liberarsi dal piccolismo in politica estera che da sempre ci condanna all'irrilevanza nonostante la nostra posizione, il nostro PIL e i nostri 60 milioni di piccoli borghesi.

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Beh, visto che non c'è una straccio di intenzione a intervenire in Libia e altrove e tenendo conto che i cambiamenti climatici dovrebbero mobilizzare nuove migrazioni, presumo che i flussi di migranti per motivi economici e non potrebbero potenzialmente aumentare nei prossimi anni.

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