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Gravissime le dichiarazioni della ministra. Cattocomunismo at its best. 

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La ministra Fedeli sul caso della scuola di Palermo. Un vergognoso intervento confessionale, si dimetta

«È inaccettabile che la ministra dell’Istruzione, invece di difendere l’operato del preside, lo attacchi con argomenti privi di fondamento. Da Fedeli ci aspettavamo che, nel caso in cui avesse deciso di intervenire sulla questione, si schierasse in maniera netta per una scuola inclusiva, laica e all’avanguardia. E invece le aspettative riposte nelle istituzioni sono state anche questa volta disattese». Così Adele Orioli, responsabile iniziative legali dell’Uaar, ha commentato l’intervento della ministra in merito al caso della scuola Ragusa Moleti di Palermo, dove il preside Nicolò La Rocca ha rimosso ingombranti statue di santi e madonne e ricordato agli insegnanti che non possono improvvisarsi ministri di culto guidando le preghiere.

«Fa specie poi — prosegue Orioli — il pulpito, e mai parola fu più esatta, dal quale la ministra ha pronunciato queste parole: il Festival della Dottrina sociale della Chiesa, dove sabato scorso dialogava con il presidente della Conferenza episcopale, mons. Gualtiero Bassetti. Viste le premesse cosa potevamo aspettarci? Ma quel che davvero stupisce è che nell’attaccare la decisione del preside la ministra prenda un abbaglio dopo l’altro. Fedeli ha infatti accusato il dirigente scolastico di aver rimosso i crocifissi, di aver fatto divieto di pregare, e di non aver ascoltato i genitori. La verità è che il preside si è limitato a mettere in magazzino ingombranti statue di santi e madonne, oltre che poster di papi che tappezzavano le pareti dell’istituto e a comunicare agli insegnanti di non attuare più una didattica che preveda preghiere collettive. Decisioni prese proprio su sollecitazione di alcuni genitori che hanno segnalato la deriva confessionale della scuola frequentata dai loro figli».

«Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà al preside La Rocca, che sta tentando di dirigere un istituto scolastico che sembrava essersi trasformato in una scuola-parrocchia, come Uaar vogliamo ricordare che l’emergenza educativa del sistema scolastico italiano è stata denunciata più volte dal comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e che alcuni dei problemi di divisitivà e discriminazione sono originati proprio dall’insegnamento della religione cattolica e dall’inerzia del Ministero sulla alternative ad esso».

«A Valeria Fedeli — conclude l’Uaar, impegnata proprio in questo periodo nella campagna “Scegliere da grande” — chiediamo di schierarsi in maniera inequivocabile per una scuola pubblica che sia inclusiva e all’avanguardia, per educare i bambini in modo che possano scegliere da grandi, e consapevolmente, in materia di religione. Oppure di lasciare l’incarico».

https://blog.uaar.it/2017/11/27/ministra-fedeli-scuola-palermo-vergognoso-intervento-confessionale-dimetta/

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15 hours ago, Uncanny said:

Gravissime le dichiarazioni della ministra. Cattocomunismo at its best. 

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La ministra Fedeli sul caso della scuola di Palermo. Un vergognoso intervento confessionale, si dimetta

«È inaccettabile che la ministra dell’Istruzione, invece di difendere l’operato del preside, lo attacchi con argomenti privi di fondamento. Da Fedeli ci aspettavamo che, nel caso in cui avesse deciso di intervenire sulla questione, si schierasse in maniera netta per una scuola inclusiva, laica e all’avanguardia. E invece le aspettative riposte nelle istituzioni sono state anche questa volta disattese». Così Adele Orioli, responsabile iniziative legali dell’Uaar, ha commentato l’intervento della ministra in merito al caso della scuola Ragusa Moleti di Palermo, dove il preside Nicolò La Rocca ha rimosso ingombranti statue di santi e madonne e ricordato agli insegnanti che non possono improvvisarsi ministri di culto guidando le preghiere.

«Fa specie poi — prosegue Orioli — il pulpito, e mai parola fu più esatta, dal quale la ministra ha pronunciato queste parole: il Festival della Dottrina sociale della Chiesa, dove sabato scorso dialogava con il presidente della Conferenza episcopale, mons. Gualtiero Bassetti. Viste le premesse cosa potevamo aspettarci? Ma quel che davvero stupisce è che nell’attaccare la decisione del preside la ministra prenda un abbaglio dopo l’altro. Fedeli ha infatti accusato il dirigente scolastico di aver rimosso i crocifissi, di aver fatto divieto di pregare, e di non aver ascoltato i genitori. La verità è che il preside si è limitato a mettere in magazzino ingombranti statue di santi e madonne, oltre che poster di papi che tappezzavano le pareti dell’istituto e a comunicare agli insegnanti di non attuare più una didattica che preveda preghiere collettive. Decisioni prese proprio su sollecitazione di alcuni genitori che hanno segnalato la deriva confessionale della scuola frequentata dai loro figli».

«Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà al preside La Rocca, che sta tentando di dirigere un istituto scolastico che sembrava essersi trasformato in una scuola-parrocchia, come Uaar vogliamo ricordare che l’emergenza educativa del sistema scolastico italiano è stata denunciata più volte dal comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e che alcuni dei problemi di divisitivà e discriminazione sono originati proprio dall’insegnamento della religione cattolica e dall’inerzia del Ministero sulla alternative ad esso».

«A Valeria Fedeli — conclude l’Uaar, impegnata proprio in questo periodo nella campagna “Scegliere da grande” — chiediamo di schierarsi in maniera inequivocabile per una scuola pubblica che sia inclusiva e all’avanguardia, per educare i bambini in modo che possano scegliere da grandi, e consapevolmente, in materia di religione. Oppure di lasciare l’incarico».

https://blog.uaar.it/2017/11/27/ministra-fedeli-scuola-palermo-vergognoso-intervento-confessionale-dimetta/

Ma come, da buon razzista xenofobo non difendi il confessionalismo?

7 hours ago, Rotwang said:

Ma come, da buon razzista xenofobo non difendi il confessionalismo?

Mi dispiace che quel tuo povero neurone se ne rimanga solo soletto nel cranio, meriterebbe un po' di compagnia. 

Da solo purtroppo non ce la fa proprio a comprendere la realtà e ad elaborare un commento con un minimo di senso. 

3 hours ago, Uncanny said:

Mi dispiace che quel tuo povero neurone se ne rimanga solo soletto nel cranio, meriterebbe un po' di compagnia. 

Da solo purtroppo non ce la fa proprio a comprendere la realtà e ad elaborare un commento con un minimo di senso. 

Sei uno sfigato, devi accettarlo.

La Stampa

Il biotestamento sarà legge entro l’anno ma lo Ius soli finirà su un binario morto. Sarà questa la sua sorte, malgrado il Pd dica che si farà di tutto per approvarlo. Perché mancando i numeri sulla legge della cittadinanza, il risultato per loro doppiamente negativo di un ricorso alla fiducia sarebbe una bocciatura della norma sui diritti e la trasformazione di Paolo Gentiloni in premier dimissionario nel momento di massima incertezza sui futuri assetti istituzionali post-voto. 

Il primo blitz, quello di mettere al primo punto il biotestamento, è stato dunque attuato ieri da Luigi Zanda in capigruppo, malgrado quelli di Mdp vadano dicendo che l’iniziativa sia stata di Grasso: ciò significa che è già querelle tra Pd e Liberi e Uguali sulla paternità politica del biotestamento, da poter sbandierare in campagna elettorale. La legge infatti viene già data per approvata, malgrado il no della Lega, di Fi e dei centristi di Alfano: «Bisogna valutare nel merito questo testo e il suo avvicinarsi o meno a posizioni di eutanasia», dice il ministro. 

Canguri e voti segreti  

Spaventano poco le decine di voti segreti che potrebbero aprirsi e i trabocchetti per far passare anche un solo emendamento con l’effetto di rispedire la legge alla Camera e affossarla. I Dem pensano che se succedesse qualcosa verrebbe imputata non alla sinistra, straconvinta di questa riforma, ma ai 5 Stelle. Fatto sta che l’ostruzionismo della Lega ha già fatto slittare il primo voto sulle pregiudiziali di costituzionalità da ieri sera ad oggi.  

Quindi il secondo blitz sul “fine vita” sarà deciso stamane: dopo le 9 saranno chiari i numeri degli emendamenti, che in commissione erano già tremila. Se sarà possibile superare l’ostruzionismo e i voti segreti con un “maxi canguro”, ovvero con uno o più maxi-emendamenti, se non con la «tagliola» in uso al Presidente, i renziani proveranno a chiudere i giochi rapidamente. Fosse per loro, già domani, ma è impossibile. L’intento è sbarrare la strada «a chi magari vorrebbe allungare il brodo per allungare pure la legislatura fino a gennaio, ritardando la data del voto delle politiche». 

I vitalizi fuori dall’agenda  

E se questo è il clima che nei saloni ovattati di Palazzo Madama circonda una legge sui diritti attesa da anni, si può capire quanto siano nulle le possibilità che veda la luce lo ius soli. Al Senato lo sanno tutti, malgrado la conferenza dei capigruppo abbia infilato nel calendario - da cui invece sono spariti definitivamente i vitalizi - anche questa legge. Chiesta a piena voce da tutta la sinistra, quella di Grasso e quella di Pisapia e compagni. Che ora battono i pugni per il flop dello Ius soli e minacciano di non allearsi più col Pd alle politiche. Il calendario lascia poche sedute a disposizione prima di Natale. Da oggi c’è il biotestamento, domani tutti gli occhi saranno proiettati sul decreto dei collegi che riguarda il futuro di big e peones. E che entro il 9 dicembre andrà «licenziato» con un parere della prima commissione, come avviene anche alla Camera. Da martedì si voterà a oltranza, dalle 9 alle 22 e la previsione non è rosea sui tempi. In ogni caso, dopo il biotestamento, entro il 19 dicembre, si dovrà approvare il nuovo regolamento del Senato: che comprende una rivoluzione nel processo legislativo e lo stop ai cambi di casacca. Prima del 22 dicembre dovrà essere votata l’ultima fiducia sulla manovra economica che ritornerà dalla Camera in terza lettura. E poi saranno finiti i giochi. Perché a sentire il tam tam del Palazzo, ci sarebbe già un’intesa ai massimi livelli per chiudere la legislatura a fine anno.  

Dopo 17 anni si interviene con una nuova disciplina organica per la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale nazionale con l'approvazione di un testo unico forestale. 

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11985

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LE PRINCIPALI NOVITÀ

TESTO UNICO FORESTALE

Dopo 17 anni si interviene con una nuova disciplina organica per la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale nazionale. I boschi italiani hanno raggiunto oggi i 12 milioni di ettari e il Testo unico forestale approvato ha proprio l'obiettivo di promuoverne una corretta gestione attiva. La norma prevede:

- una Strategia forestale nazionale, nuovo strumento di programmazione e pianificazione che avrà durata ventennale;
- il rilancio delle attività della filiera vivaistica forestale nazionale, con posizione centrale del Ministero nel coordinamento stretto tra tutti gli Enti competenti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste;
- le definizioni chiave, tra cui quella di bosco, valide ai fini dell'applicazione delle norme statali, e delle aree che a bosco sono assimilate;
- criteri minimi uniformi e sostenibili per le attività di gestione forestale, demandando alle singole Regioni il compito di declinarli tenendo conto della ricchezza e varietà degli ecosistemi forestali lungo tutta la Penisola;
- una più stretta disciplina sulla trasformazione di aree boscate in altra destinazione d'uso, mantenendo saldo il principio dell'obbligo di compensazione; 
- innovativi principi per facilitare ed incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccole e piccolissime. 

Edited by Sbuffo

ANSA

Via libera dall'Aula del Senato al provvedimento sul biotestamento. I sì sono stati 180, 71 i no e 6 astenuti. Il testo diventa legge. Un grande applauso si leva dall'Aula.

I dirigenti del'associazione Coscioni hanno assistito dalla tribuna dell'Aula del Senato alla conclusione dell'esame sul biotestamento. Il presidente del Senato ha rivolto loro un saluto durante i lavori di Aula. Con la presenza in Aula l'associazione testimonia l'impegno di una battaglia portata avanti da anni per vedere riconosciute le dichiarazioni di fine vita: Mina Welby, presidente dell'associazione e moglie di Piergiorgio; Filomena Gallo segretario dell'associazione; Carlo Troilo, consigliere generale. In tribuna anche i genitori di Luca Coscioni Rodolfo e Anna Cristina e la figlia di Carlo Lizzani, Flaminia. Con loro anche Generosa Spaccatore, moglie di Luigi Brunori e Maddalena Soro, moglie di Giovanni Nuvoli.

Edited by Rotwang

Un bilancio finale che sconta la mancata approvazione dello ius soli ( come sarebbe stato nell'intenzione originaria ) ma che si compone di un corpus di leggi di matrice liberale di una certa consistenza ( Femminicidio, Divorzio Breve, Unioni Civili, Fine-Vita )

Ovviamente non è detto che tutte queste leggi debbano piacere a tutti, come gay ricordiamo anche il fallimento sull'omofobia e la rinuncia alla stepchild adoption, che si aggiungeìono allo ius soli

Tuttavia un input di moderato liberalismo c'è stato e delle realizzazioni anche

il liberalismo non è moderato

il liberalismo, in una società arcaica e clerico-conservatrice  come la nostra,  è rivoluzionario!

PS: per fare un esempio di liberalismo....  Trudeau!  ;) 

Edited by castello
1 hour ago, Rotwang said:

La società clerico-conservatrice esisteva sotto Pio XII, non certo oggi, aggiornati.

ed allora  perché non abbiamo il matrimonio omosessuale come ormai il resto dell'Europa?

perché in Italia abbiamo una leggina che considera te e me partner di coppie di serie B rispetto ai nostri amici eteri sposati?  E perché i tuoi e i miei sentimenti valgono così poco che nelle nostre relazioni ufficializzate non conta neanche la fedeltà? neanche fossimo animali che si accoppiano....

Ma aldilà dei diritti negati, basta fare un confronto sulla vita sociale nelle grandi città italiane e le capitali europee; basta fare una passeggiata a Barcellona, Londra o Parigi e vedere come l'omosessualità sia vissuta (ormai) con naturalezza  a differenza che da noi.....   Persino paesi cattolici come la Spagna e la Francia (per non parlare dell'Olanda o del Belgio) si sono ormai tolti questa cappa opprimente del cattolicesimo conservatore e clericale...

   https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/17/fine-vita-il-vescovo-di-torino-invita-alla-disobbedienza-contro-la-legge-sul-testamento-biologico/4044954/

quindi una legge dello Stato Italiano non viene applicata in una buona parte delle strutture ospedaliere pubbliche (convenzionate), e magari in molte delle asl del sud o di area leghista

quindi se io lascio delle disposizioni fine vita, se l'ambulanza mi porta in una struttura pubblica/convenzionata abbastanza laica, magari ho speranza di vedere rispettate le mie volontà,  "a norma di legge della Repubblica italiana", se sono meno fortunato e l'ambulanza mi porta in un ospedale religioso convenzionato ( o in un ospedale pubblico terrone o leghista) sarò soggetto alla "normativa del codice canonico". 

BENE!   VIVA LA SOCIETA' NON CLERICALE DI PIO XII

ps: ma tanto diverso non è poi per l'aborto, per la pillola del giorno dopo, e perfino per i profilattici nelle farmacie.....

Il Gazzettino

Il no è la posizione politica più remunerativa che possa esistere: consente di incassare consensi senza prendere impegni, ma semplicemente boicottando quelli degli altri. Quasi sempre è un no pregiudiziale e ideologico, che fa leva sulle paure e sulle possibili difficoltà: non cerca di superarle o di dare loro una soluzione concreta, le esaspera per sfruttarle politicamente. Purtroppo questa cultura del no sta impoverendo l'Italia e contribuendo pericolosamente al suo declino. Quanto è accaduto in Austria ne è la dimostrazione: è bastato un incidente in una centrale in Austria per mettere in difficoltà il nostro Paese che nel frattempo, da mesi, discute sullo sbocco del gasdotto Tap in Puglia, osteggiato da comitati e potentati locali perchè metterebbe a rischio un certo numero di ulivi, per i quali è peraltro già stata prevista la ripiantumazione. Poco importa che l'Italia, fortemente dipendente dall'estero per l'energia, ha bisogno di poter contare su fonti di approvigionamento diverse per essere al riparo da problemi tecnologici o dinamiche geopolitiche. Questi sono dettagli per i pasdaran del no.

L'altro giorno il Senato ha approvato una riforma che è passata un po' in sordina ma molto importante e che in realtà può quasi essere considerata come una mini riforma costituzionale, sto parlando della riforma del regolamento del Senato.

Un peccato che la Camera non sia riuscita invece ad arrivare ad approvazione di un regolamento analogo.

Le novità sono veramente tante, vanno dalla limitazione della formazione di nuovi gruppi parlamentari, uno snellimento dell'iter legislativo, norme anti-trasformisti, alla velocizzazione dei lavori in aula, ecc..

Diciamo che in mancanza di una riforma costituzionale meglio questo che nulla.

Per chi avesse interesse qui vengono riassunte tutte le novità della riforma del regolamento del Senato:

http://www.askanews.it/politica/2017/12/20/il-senato-riforma-il-regolamento-grasso-ora-funzionerà-meglio-pn_20171220_00215/

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Il-Senato-rivoluziona-regolamento-le-nuove-disposizioni-tra-novita-freno-a-voltagabbana-e-nuovi-gruppi-7422cc09-900e-491c-998c-27d5a6b76adb.html

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LIMITI ALLA FORMAZIONE DI NUOVI GRUPPI PARLAMENTARI Ciascun gruppo, pur mantenendo la soglia minima di dieci senatori, deve rappresentare un partito o movimento politico, anche risultante dall’aggregazione di più partiti o movimenti politici, che abbia presentato alle elezioni del Senato propri candidati con lo stesso contrassegno. È sempre possibile la costituzione di gruppi derivanti dalla fusione di quelli già esistenti, nuovi gruppi potranno essere costituiti, anche in corso di legislatura, solo se si tratti di soggetti corrispondenti a singoli partiti o movimenti politici che si siano presentati alle elezioni uniti o collegati.

DEROGA PER LE MINORANZE LINGUISTICHE La costituzione di gruppi ‘in deroga’, di almeno cinque componenti, anziché dieci, è ammessa solo per i senatori appartenenti alle minoranze linguistiche riconosciute dalla legge, eletti nelle regioni di insediamento delle minoranze stesse, e i senatori eletti nelle regioni speciali il cui statuto preveda la tutela di minoranze linguistiche.

NORMA ANTI-TRASFORMISTI Sarà possibile unicamente trasferirsi all’interno di gruppi già esistenti. Inoltre, il nuovo regolamento stabilisce che i vicepresidenti e i segretari d’aula che entrino a far parte di un gruppo diverso da quello al quale appartenevano al momento dell’elezione, decadono dall’incarico. Con riguardo alle Commissioni permanenti è prevista la decadenza da tutte le cariche dell’Ufficio di Presidenza. Non si perdono gli incarichi invece quando la cessazione è stata deliberata dal gruppo di provenienza o in caso di scioglimento o fusione con altri gruppi parlamentari. In caso di mancata ricostituzione di un gruppo, gli avanzi di gestione sono restituiti al bilancio del Senato, fatti salvi gli accantonamenti per spese e contenziosi. I senatori di diritto e a vita e i senatori a vita, nella autonomia della loro legittimazione, possono non entrare a far parte di alcun Gruppo.

CODICE DI CONDOTTA DEI SENATORI Il consiglio di presidenza del Senato dovrà adottare un codice di condotta dei senatori che stabilisca principi e norme di condotta ai quali i senatori devono attenersi.

ITER LEGISLATIVO PIU’ SNELLO Di norma, i disegni di legge saranno assegnati alle commissioni permanenti in sede deliberante (senza passaggio in aula) o redigente (all’aula vengono sottoposti i singoli articoli del ddl ma solo per l’approvazione finale), fatta eccezione per i disegni di legge costituzionali e di revisione costituzionale, in materia elettorale, deleghe legislative, ratifiche di trattati internazionali, bilanci e consuntivi, decreti-legge recanti disposizioni in materia di ordine pubblico e disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica. Quando l’esame è rimesso in sede referente, i tempi per la conclusione dell’esame in Commissione sono stabiliti dalla conferenza dei capigruppo.

STREAMING Abrogata la norma del Regolamento per cui “le sedute delle Commissioni in sede referente e consultiva non sono pubbliche”. I lavori delle commissioni potranno essere trasmessi in streaming sul sito internet del Senato nonché attraverso impianti audiovisivi collocati in separati locali, a disposizione del pubblico e della stampa.

LAVORI D’AULA PIU’ SPEDITI Si prevede l’introduzione di sedute uniche, anziché suddivise in antimeridiane e pomeridiane, con la riserva di due settimane di lavori al mese dedicate esclusivamente ai lavori delle Commissioni. I tempi di intervento vengono ridotti a dieci minuti, contro i venti attuali, fatti salvi i richiami strettamente procedurali, la cui durata è ridotta a cinque minuti. La possibilità di presentare determinate richieste – proposte di modifica del calendario, questioni incidentali, proposte di rinvio in Commissione, proposte di non passaggio all’esame degli articoli, richieste di votazione per parti separate – viene circoscritta ad un solo rappresentante per ciascun gruppo, mentre la disciplina vigente attribuisce tale facoltà a ciascun senatore. Sempre per arginare eventuali manovre ostruzionistiche viene stabilito che la discussione sul complesso degli emendamenti presentati ai singoli articoli sia ristretta a due senatori per ciascun gruppo.

VOTO ASTENSIONE Il voto di astensione che al Senato viene computato come voto contrario con il nuovo regolamento varrà come astensione, come avviene a Montecitorio.

VOTO SEGRETO Non sarà più possibile ricorrere strumentalmente al voto segreto per le deliberazioni concernenti la tutela delle minoranze linguistiche.

VOTO ELETTRONICO Pur restando fermo il principio della votazione per alzata di mano, essa verrà comunque di regola effettuata con procedimento elettronico, al fine di agevolare il computo dei voti. La votazione a scrutinio elettronico con registrazione dei nomi potrà essere richiesta, anche oralmente, da quindici senatori o da uno o più presidenti di gruppi che risultino di almeno pari consistenza numerica. La richiesta effettuata ad inizio seduta avrà effetto per tutte le votazioni e non sarà necessario reiterarla continuamente.

LEGGE INIZIATIVA POPOLARE L’esame dei disegni di legge d’iniziativa popolare dovrà essere concluso entro tre mesi dall’assegnazione. Decorso tale termine, il disegno di legge è infatti iscritto d’ufficio nel calendario dei lavori dell’Assemblea e la discussione si svolge nel testo dei proponenti, senza che sia possibile avanzare questioni incidentali. I disegni di legge, gli atti di indirizzo e gli atti di sindacato ispettivo sottoscritti da minoranze qualificate (un terzo dei senatori) sono inseriti di diritto nel programma dei lavori in ragione di uno ogni tre mesi; la conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari fissa la data entro cui devono essere posti in votazione.

ABOLITO PARERE CNEL Viene soppresso l’articolo 49 del regolamento che prevede la possibilità per le commissioni di chiedere al presidente del Senato di invitare il Cnel ad esprimere il proprio parere su questioni al loro esame che importino indirizzi di politica economica, finanziaria e sociale, o che comunque rientrino nell’ambito della economia e del lavoro.

Edited by Sbuffo

SI, una riforma del regolamento senato/camera può QUASI valere come una riforma costituzionale degli articoli sulla funzione legislativa...

quanto prima voglio leggermi qualcosa su queste modifiche, sono rimasto ai testi di Manzella...

ps: grazie della notizia,  @Sbuffo, anche a me era passata inosservata

Siamo oramai sul finire di legislatura ma il parlamento sta riuscendo ancora a portare a casa le ultime riforme,  oggi è stata approvata la riforma dei testimoni di giustizia.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-12-21/al-senato-si-unanime-ddl-testimoni-giustizia-162216.shtml?uuid=AE17gtVD

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/giustizia-ok-definitivo-a-legge-su-protezione-testimomi-di-giustizia-bindi-segnale-importante-a143df32-9005-4230-a1f2-ff0ef61be957.html
 

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Ecco le novità introdotte dalla legge:

Definizione stringente di testimone - Il testimone di giustizia è una figura distinta dal collaboratore di giustizia. Il testimone di giustizia non è un pentito, non ha commesso alcun reato, è una vittima o un testimone di un crimine e decide di denunciare i fatti alle autorità. La nuova legge approvata dal Senato introduce una definizione più stringente di testimone di giustizia, con particolare riguardo alla qualità delle sue dichiarazioni e all'effettività e gravità del pericolo. La stessa protezione può essere estesa a chi è in pericolo perché convivente o in relazione con il testimone.

Stetta su reato calunnia - A chi calunnia allo scopo di usufruire delle misure di protezione la pena è aumentata da un terzo alla metà. Se c'è stato un beneficio, l'aumento è da metà a due terzi.

Misure protezione personalizzate - Le misure di protezione vanno individuate caso per caso e, salvo motivi eccezionali di sicurezza personale, non comportano perdita dei diritti. Di norma, fatta però salva la valutazione dell'autorità giudiziaria e di pubblica sicurezza, al testimone va garantita la permanenza nel luogo di origine e la prosecuzione delle sue attività. Trasferimento in località protetta e cambio d'identità diventano ipotesi derogatorie e straordinarie.

Misure progressive di tutela - Per garantire l'incolumità dei testimoni e la sicurezza dei suoi beni, in base alla gravità e attualità del pericolo si adottano misure di vigilanza e protezione, accorgimenti tecnici di sicurezza per abitazioni e aziende, misure per gli spostamenti, trasferimenti in luogo protetto, utilizzazione di documenti di copertura, cambiamento delle generalità (con garanzia di riservatezza anche negli atti della Pa).

Sostegno economico - Al testimone andrà assicurata una condizione economica equivalente a quella preesistente. Alle misure già oggi previste (tra cui spese sanitarie e mancato guadagno), gli sono riconosciuti l'assistenza legale, il rimborso per spese occasionali dovute alla protezione e un indennizzo forfetario per i danni psicologici e biologici subiti. Se costretto a cambiare casa o a trasferirsi in località protetta, è garantito un alloggio e (se il trasferimento è definitivo) l'acquisto da parte dello Stato degli immobili di proprietà.

Reinserimento sociale e lavorativo -  Il testimone ha diritto a conservare il posto di lavoro o, per esigenze di sicurezza, a trasferirsi presso altre sedi. Se invece il lavoro l'ha perso a causa delle sue dichiarazioni, ha diritto a un nuovo posto (anche temporaneo). Sono previste forme di sostegno all'impresa con gli strumenti del codice Antimafia (riformato dalla Camera e ora all'esame del Senato) e l'eventuale assegnazione di beni confiscati alle mafie, mutui agevolati e l'accesso a programmi di assunzione presso la Pa con chiamata nominativa.

Durata misura protezione - In generale, le misure speciali di protezione potranno durare al massimo sei anni. Eventuali proroghe sono ammesse solo su richiesta motivata del magistrato che le ha proposte. Il termine è fissato dalla Commissione centrale presso il ministero degli Interni a cui spetta verificare periodicamente gravità e attualità del pericolo e idoneità delle misure.

A ogni testimone il suo tutor -  Viene istituita una figura di raccordo, il referente specializzato del testimone di giustizia, con compiti di informazione, assistenza e supporto. I testimoni e gli altri protetti potranno comunque sempre chiedere di essere sentiti personalmente dalla Commissione centrale e dal Servizio centrale di protezione.

Testimonianza in videoconferenza - La testimonianza in dibattimento di chi è ammesso al programma preliminare o definitivo di protezione avverrà di regola in videoconferenza. Inoltre viene estesa anche al testimone di giustizia la possibilità di essere ascoltato durante le indagini con incidente probatorio. 

Sempre nella giornata di oggi arriva anche ad approvazione definitiva la legge a tutela degli orfani di femminicidio.

http://www.lastampa.it/2017/12/21/italia/politica/femminicidio-il-senato-approva-il-disegno-di-legge-che-tutela-gli-orfani-di-crimini-domestici-8w7ZQGCeqJQFkUvcjT9ZUI/pagina.html

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TUTELE ESTESE A MINORI E NON SOLO  

Le nuove tutele si applicano ai figli minorenni e maggiorenni economicamente non autosufficienti della vittima di un omicidio commesso dal coniuge (anche se separato o divorziato), dal partner di un’ unione civile (anche se cessata) o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza. 

UXORICIDIO EQUIPARATO A PARRICIDIO  

L’omicidio del coniuge, del partner civile e del convivente viene equiparato a quello dei genitori o dei figli e rientra pertanto nella fattispecie aggravata per la quale è prevista la pena dell’ergastolo. Reclusione invece da 24 a 30 anni se la vittima è divorziata o l’unione civile sia cessata. 

SPESE PROCESSO A CARICO DELLO STATO  

Gli orfani di crimini domestici potranno accedere al gratuito patrocinio a prescindere dai limiti di reddito. Lo Stato si farà carico delle spese sia nel processo penale sia in quello civile, compresi i procedimenti di esecuzione forzata. 

RISARCIMENTO DANNO GARANTITO DA SEQUESTRO  

A tutela del risarcimento del danno a favore dei figli della vittima, il Pm che procede per omicidio ha l’obbligo di richiedere il sequestro conservativo dei beni dell’indagato. Agli orfani costituiti parte civile, in sede di condanna (anche non definitiva), spetta a titolo di provvisionale una somma pari al 50% del presumibile danno che sarà liquidato in sede civile. A tal fine è prevista la conversione del sequestro in pignoramento già con la condanna in primo grado. 

AI FIGLI LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ  

Nei confronti del familiare per il quale è chiesto il rinvio a giudizio per omicidio viene sospeso il diritto alla pensione di reversibilità. Durante tale periodo (e fino a quando vi siano i requisiti di legge) la pensione, senza obbligo di restituzione, sarà percepita dai figli della vittima. In caso di proscioglimento o archiviazione, la sospensione viene meno e lo Stato, salvo vi sia stato subentro dei figli, dovrà corrispondere gli arretrati. La condanna e il patteggiamento comportano automaticamente l’indegnità a succedere (sarà direttamente il giudice penale a dichiararla, senza necessità di un’azione civile da parte degli eredi). Peraltro, fino ad archiviazione o proscioglimento, resta sospesa la chiamata all’eredità. 

FONDO DI SOLIDARIETÀ ALLE VITTIME  

A decorrere dal 2017 il Fondo per le vittime di mafia, usura e reati intenzionali violenti viene esteso anche agli orfani di crimini domestici con una apposita dotazione aggiuntiva di 2 milioni di euro all’anno per borse di studio e reinserimento lavorativo. Ai figli delle vittime è assicurata assistenza medico-psicologica gratuita fino al pieno recupero psicologico ed è attribuita la quota di riserva prevista per l’assunzione di categorie protette. Se il cognome è quello del genitore condannato in via definitiva, il figlio può chiedere di cambiarlo. 

Edited by Sbuffo

Altra riforma approvata in via definitiva pure oggi, si tratta della riforma degli ordini sanitari, dell'abusivismo professionale sanitario e della sperimentazione clinica.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-12-22/la-riforma-lorenzin-e-legge-rivoluzione-le-professioni-sanitarie--130142.shtml?uuid=AEkgkZWD

http://www.adnkronos.com/salute/sanita/2017/12/22/ddl-lorenzin-ecco-cosa-cambia_dXRdrhre1kCepFXBYS8G2I.html

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SPERIMENTAZIONE CLINICA DEI MEDICINALI. Le nuove disposizioni, adeguando la disciplina italiana alla nuova normativa europea, prevedono il riordino e la riduzione dei comitati etici esistenti. Viene prevista l'istituzione di un Centro di coordinamento nazionale dei Comitati etici territoriali per le sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano e sui dispositivi medici, con funzioni di coordinamento, indirizzo e monitoraggio delle attività di valutazione degli aspetti etici relativi alle sperimentazioni. Si prevede inoltre l'individuazione, attraverso successivo decreto ministeriale, di un numero massimo di 40 Comitati etici territoriali (rispetto agli oltre 100 attualmente esistenti), di cui almeno uno per ogni regione, e il riconoscimento di 3 Comitati etici a valenza nazionale, di cui uno riservato alla sperimentazione in ambito pediatrico. Disposizioni che vanno nella direzione della necessità di acquisire una maggiore competitività in ambito internazionale nel settore delle sperimentazioni cliniche, che potranno fare affidamento su tempi certi per la loro analisi sotto il profilo etico, oltre che di una tariffa unitaria, parametrata ai meri costi di gestione dell'analisi medesima.

RIORDINO DELLA DISCIPLINA DEGLI ORDINI DELLE PROFESSIONI SANITARIE. Le nuove disposizioni trasformano gli attuali Collegi delle professioni sanitarie e le rispettive Federazioni nazionali in Ordini e relative Federazioni nazionali. Agli Ordini già esistenti dei medici-chirurghi, dei veterinari e dei farmacisti, si aggiungono così gli Ordini dei biologi e delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Contestualmente viene ridisegnata la disciplina relativa al funzionamento interno degli Ordini, risalente al 1946, e vengono inserite disposizioni finalizzate a migliorare la funzionalità degli organi, a chiarire i compiti svolti, valorizzandone in particolare il rilievo pubblico e la funzione deontologica, oltre che a favorire la partecipazione interna da parte degli iscritti.

NUOVE PROFESSIONI SANITARIE. Il Ddl riscrive la procedura per il riconoscimento di nuove professioni sanitarie, stabilendo un sistema potenzialmente aperto. La procedura, che passerà per il parere tecnico-scientifico del Consiglio superiore di sanità, richiederà l'accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. In questo ambito, un percorso semplificato è fissato per gli osteopati e i chiropratici, la cui individuazione è già fissata dalla legge, mentre il percorso per il definitivo riconoscimento passa attraverso l'accordo in Conferenza che definirà l'ambito di attività, le funzioni, i criteri di valutazione dell'esperienza professionale, nonché quelli per il riconoscimento dei titoli equipollenti connessi a tali professioni. Con decreto del Miur, di concerto con il ministro della Salute, saranno inoltre definiti l'ordinamento didattico della formazione universitaria.

RIORDINO DELLA PROFESSIONE DEI CHIMICI, DEI FISICI, DEI BIOLOGI E DEGLI PSICOLOGI. Il testo stabilisce che la vigilanza su queste professioni, e sui relativi Ordini, passi dal ministero della Giustizia al ministero della Salute.

ESERCIZIO ABUSIVO DELLE PROFESSIONI SANITARIE. Viene inserita un'aggravante quando il reato riguarda una professione sanitaria, e per prevedere la confisca obbligatoria dei beni utilizzati per commettere il reato. In particolare, quando si tratta di beni immobili si dispone il loro trasferimento al patrimonio del Comune ove sono siti, per essere destinati a finalità sociali e assistenziali.

AGGRAVANTE PER REATI COMMESSI CONTRO PERSONE RICOVERATE. Viene aggiunta nel Codice penale (art. 61) una circostanza aggravante per i reati contro la persona commessi in danno di persone ricoverate presso strutture sanitarie o presso strutture sociosanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, ovvero presso strutture socioeducative.

DIRIGENTI SANITARI DEL MINISTERO DELLA SALUTE. Si modifica la disciplina vigente relativa al ruolo della dirigenza sanitaria del dicastero di lungotevere Ripa. Da un lato si istituisce un unico livello del ruolo suddetto, e dall'altro ai dirigenti sanitari del ministero si estendono gli istituti giuridici ed economici previsti per la dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale.

Altra riforma approvata in via definitiva pure oggi, si tratta della riforma degli ordini sanitari, dell'abusivismo professionale sanitario e della sperimentazione clinica.


Una riforma vergognosa.

Da oggi mestieri come l'osteopata o il chiropratico (parliamo praticamente di magia) sono professioni sanitarie.

Per un pugno di voti direbbero anche che bisognerebbe diffondere l'alchimia. È politica, brutta.
1 hour ago, Almadel said:

Il PD renziano noi ancora non lo abbiamo visto all'opera.

Il PD che abbiamo visto è ancora quello scelto da Bersani.

Invece il PD che ci siamo poi trovati è quello di Renzi, che ha sostituito quello inconcludente di Bersani: divorzio breve, politiche contro il femminicidio, una prima minima educazione sessuale nelle scuole (riforma della scuola), unioni civili, protezione per chi denuncia attività illecite sul luogo di lavoro, vaccinazioni obbligatorie, tutele di orfani per femminicidio, tentativo di riforma costituzionale, tentativo di riforma del diritto di cittadinanza, tentativo di legge contro la propaganda fascista, rafforzamento della legittima difesa, testamento biologico, reddito d'inclusione, maggiore finanziamento alle rinnovabili, reato di omicidio stradale, legge sugli eco-reati, legge contro il caporalato, snellimento delle procedure civili nei tribunali e legge sul traffico di organi.

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