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Omofobia e posto di lavoro.


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Buonasera a tutti,

volevo porre un quesito specifico ai forumisti che abbiano già una certa esperienza nel mondo del lavoro: quante volte vi è capitato di assistere a scambi di battute omofobiche tra i vostri colleghi? Come avete reagito a tali frasi, specialmente nel caso in cui non foste stati ancora dichiarati ai compagni di lavoro?
Sapete, oggi è stata una giornata un po' di merda. Ho lavorato in un ufficio che non apprezzo particolarmente, in quanto i due occupanti, per quanto estremamente competenti, inscenano spesso e volentieri dei dialoghi estremamente imbarazzanti. Uno dei due è palesemente razzista ed omofobo, mentre l'altro parla come un ragazzino dodicenne che ha appena scoperto l'utilizzo dello sproloquio. In buona sostanza, sono volate parole pesanti e frasi difficilmente digeribili. Poi, come se non bastasse, ad uno scambio del tipo:
"Paolo, scusa ma mi piace parlare sempre di figa"
"Sempre meglio parlare solo di figa che essere un rottinculo di merda" (x3-4),
che aveva provocato un mio mezzo mugugno, è seguita una grassa risata da parte degli altri miei colleghi che avevano sentito tutto da fuori. Inutile dire che, per quanto incazzato, mi sono sentito un filino accerchiato, ed ho chiuso lì il mio mezzo commento (nota a margine: A.A.A. paio di testicoli cercasi). Notando, poi, le mie mancate risate sull'argomento, mi hanno messo in una situazione in cui o fai un coming out d'impulso o abbassi la testa e cerchi di cavartela con meno imbarazzo possibile; diciamo che il riflesso nello specchio, quando sono tornato a casa, non era particolarmente orgoglioso del sottoscritto. Mi rendo conto che, fossi stato già dichiarato ad una più ampia platea, probabilmente avrei reagito diversamente, visto che il posto di lavoro non è esattamente in cima alla lista degli ambienti in cui ho intenzione di dichiararmi. Tuttavia non posso fare a meno di rimuginare sul fatto che quella risposta affermativa alla domanda: "Ma a te piace la figa, no? Sarai mica culo?" sia una mia piccola, grande sconfitta personale. 

È mai successa anche a voi una cosa simile?

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https://www.gay-forum.it/topic/30547-omofobia-e-posto-di-lavoro/
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il problema è che se ora fai CO forse se ti va bene in tua presenza avranno un po' più di contegno ma sai che quando non ci sei se la rideranno su di te alle tue spalle.

 

la situazione ideale si ha quando si entra in una nuova situazione come un nuovo posto di lavoro e si dice da subito di essere gay. se ora dici che sei gay dopo aver detto che ti piace la figa hai l'unico vantaggio per te che sai che loro sono omofobi ma altrimenti potrebbe pure finire che si azzannano contro di te perchè sei frocio.

Edited by marco7
Ilromantico

 

 

Dichiarati.

Ma anche no! Dipende dal posto di lavoro e se ne vale la pena, se è un lavoro fisso o temporale. Se fai il muratore non te la passi bene nemmeno se stai a Chueca, più la qualifica del lavoro è bassa ed è a prevalenza maschile e più c'è il rischio di mobbing omofobo (ha senso il termine?). Io ho lavorato in delle aziende teoricamente pro-gay, ma essendo composte da tantissimi lavoratori ti capitavano comunque i 3-4 omofobi con le loro pessime battute. L'ambiente di lavoro attuale è nettamente più ristretto, ha una manciata di dichiaratissimi ed è alquanto improbabile possa esserci qualsiasi tipo di battuta omofoba. L'ambiente è realmente gay-friendly non solo per le politiche aziendali, ma anche per l'estrema qualità umana delle persone che ci lavorano.

 

Poi esistono pure lavori per cui il CO è evitabile, se fai il freelance o l'impresario non hai molti colleghi (per non dire zero in alcuni casi) e non devi certo dare spiegazioni ai tuoi mille clienti :D. Dubitando altamente che molta gente possa permettersi di lavorare in proprio o di avere qualifiche importantissime (avvocati, ingegneri,ecc.), in molti casi si lavorerà per un'azienda o per un ufficio e soprattutto in Italia il problema del CO al lavoro potrebbe essere pesantuccio. 

Almadel: si faranno battute di merda sulle donne, ma le donne non li hanno sentiti mentre le facevano.

 

Lui invece ha sentito quel che dicono dei gay e allora loroche faranno, visto che lui ha sentito le loro battute ?

 

Se le rimangeranno o continueranno a farle perché tanto lui sa che le fanno e non ha senso nasconderle ?

Ma anche no! Dipende dal posto di lavoro e se ne vale la pena, se è un lavoro fisso o temporale. Se fai il muratore non te la passi bene nemmeno se stai a Chueca, più la qualifica del lavoro è bassa ed è a prevalenza maschile e più c'è il rischio di mobbing omofobo (ha senso il termine?). Io ho lavorato in delle aziende teoricamente pro-gay, ma essendo composte da tantissimi lavoratori ti capitavano comunque i 3-4 omofobi con le loro pessime battute. L'ambiente di lavoro attuale è nettamente più ristretto, ha una manciata di dichiaratissimi ed è alquanto improbabile possa esserci qualsiasi tipo di battuta omofoba. L'ambiente è realmente gay-friendly non solo per le politiche aziendali, ma anche per l'estrema qualità umana delle persone che ci lavorano.

 

Poi esistono pure lavori per cui il CO è evitabile, se fai il freelance o l'impresario non hai molti colleghi (per non dire zero in alcuni casi) e non devi certo dare spiegazioni ai tuoi mille clienti :D. Dubitando altamente che molta gente possa permettersi di lavorare in proprio o di avere qualifiche importantissime (avvocati, ingegneri,ecc.), in molti casi si lavorerà per un'azienda o per un ufficio e soprattutto in Italia il problema del CO al lavoro potrebbe essere pesantuccio. 

sai che sto giro mi tocca darti ragione?

-ok, facciamo quasi ragione, sennò t'abitui male..-

Ma cosa vi immaginate che capiti se vi dichiarate in ufficio?

Qaanti amici avete che hanno subito mobbing

perché i colleghi continuavano a sfottere i gay anche in loro presenza?

 

Se sanno che siete gay stanno zitti, ovvio.

Esattamente come smettono di parlare di fregna

se arriva una ragazza nello stesso ufficio.

Ilromantico

@Almadel

Ma tu hai mai lavorato negli uffici?O, hai mai lavorato in generale?

 

Ti assicuro che non sempre viene rispettato il politically correct a lavoro. La battuta pesante può scappare anche di presenza di gay o donne, e ovviamente non stanno tutta la giornata lavorativa a far battute, ma in un ambiente lavorativo omofobo il gay verrebbe escluso ed ignorato (che forse è pure peggio delle battute). Il mio consiglio non è NON dichiararsi, ma trovarsi ambienti di lavoro mediamente civilizzati. Non dev'essere certo piacevole essere circondato da gente che ti disprezza, ti ignora e ti sparla continuano alle spalle. 

Io dopo aver studiato la situazione per qualche mesetto mi sono dichiarato abbastanza presto e senza giri di parole con i miei colleghi pari grado quando ho iniziato a lavorare. Mai avuto nessun problema in ufficio, anzi parlo esplicitamente dei miei casini quando voglio e quando me lo chiedono. I superiori di grado e i sottoposti non chiedono mai di vita privata a noi, e a parte le cordialità di rito non si fraternizza (anche perché la differenza d'età è forte) quindi per loro non mi sono posto il problema.

 

Purtroppo però questo panorama dipende moltissimo dal tipo di lavoro che si fa e dall'ambiente umano del tutto casuale in cui si capita.

Edited by Sampei

sampei: sul tuo posto di lavoro facevano battute omofobe e parlavano di figa tutto il tempo prima che tu ti dichiarassi ?

 

do ragione al romantico sul fatto che l'ambiente di lavoro in quel posto non deve essere il massimo se parlano solo di figa e battute sui froci. idealmente andrebbe cambiato il posto di lavoro e appena si entra nel posto nuovo dire subito che si è gay per mettere le cose in chiaro.

 

in realtà chiaramente non è facile cambiare posto di lavoro.

Edited by marco7

io vorrei capire che opinione hai di te e della tua omosessualità (?) 

L'opinione che ho di me stesso varia a seconda delle situazioni: non è certo al top dopo giornate come questa, in cui mi rimprovero di anteporre il mio desiderio di non essere "mal visto" a quello di riuscire a mostrarmi per quello che sono e che penso (è un discorso che vale non solo per il mio orientamento sessuale). Sul secondo punto, se stai suggerendo ch'io sia ancora vittima di un certo grado di omofobia interiorizzata, non posso contestarlo, ma ne sono consapevole e sto cercando di cambiare il più possibile, pur se nelle tempistiche che mi fanno sentire più a mio agio: il fine ultimo è quello di essere dichiarato con tutti. Diciamo che, in questo momento, l'idea di aprirmi con delle persone che mi stanno pure mediamente sui coglioni (al solo scopo di farle stare -sperabilmente- zitte) non è che mi attragga particolarmente, ma ci sto facendo un serio pensierino, anche se temo quali possano essere le conseguenze. 

 

 

in realtà chiaramente non è facile cambiare posto di lavoro.

Onestamente, vedo quella come extrema ratio, innanzitutto perché non esiste che scappi senza averlo prima detto loro in faccia. Diciamo che lo scenario peggiore sarà del tipo: incazzatura-incazzatura-incazzatura-ulcera-incazzatura-serie di coming out con persone che vorrei lo sapessero PRIMA dei miei colleghi-coming out in ufficio-mommenevado (ultimo punto condizionato al fatto che abbia finito il master pagato dall'azienda e che possa quindi risultare più attraente per un nuovo datore di lavoro). In questo momento è la gestione dell'incazzatura il problema...

Edited by Acampora89

ma ti trovi bene e a tuo agio con quei colleghi di lavoro ?

Bé, no, non umanamente. Non sono i miei UNICI colleghi, per fortuna, ma in questo momento sono quelli con cui devo interagire più spesso. Neanche il capoccia supremo brilla per tolleranza, ma perlomeno si limita a qualche battutina a mezza bocca solo se incalzato da altri (e più per abitudine a certe espressioni nel gergo comune che per reale cattiveria, non so se ho reso l'idea). Ho legato maggiormente con le donne e le ragazze mie coetanee dell'ufficio, in tutta sincerità. Se non sarà un coming out "di pancia", sarà la mia dirimpettaia di scrivania a saperlo per prima.

 

 

Diciamo che, in questo momento, l'idea di aprirmi con delle persone che mi stanno pure mediamente sui coglioni (al solo scopo di farle stare -sperabilmente- zitte) non è che mi attragga particolarmente, ma ci sto facendo un serio pensierino, anche se temo quali possano essere le conseguenze. 

Valutiamo la cosa:

- se fai CO, ti possono insultare ugualmente o davanti o dietro 

- se non fai CO, continueranno a farti battutine, consapevoli del tuo fegato amaro...

La soluzione viene da Tyrion Lannister 

Citazione del libro  **può essere considerato spoiler per chi non legge il libro**

 

  "Lord Eddard Stark è mio padre" ammise Jon rigidamente.

"Si vede." Tyrion studiò i suoi lineamenti."In te c'è molto più l'uomo del nord di quanto non ce ne sia nei tuoi fratelli".
"Fratellastri" corresse Jon.Le parole del folletto gli avevano fatto piacere,ma cercò di non darlo a vedere.

"Allora lascia che ti dia qualche consiglio,bastardo"riprese Tyrion Lannister."Mai,mai dimenticare chi sei,perché di certo il mondo non lo dimenticherà.Trasforma chi sei nella tua forza,così non potrà mai essere la tua debolezza.Fanne un'armatura,e non potrà mai essere usata contro di te".    

 

volevo inserire questo passo *-*

 

io non ho capito se loro sospettano si o no che tu sei gay.

probabilmente hanno la certezza visto l'efficacia delle battutine. 

 gli adulti sono bambini cresciuti e quando trovano  il modo 

di stressarti, ci battono sopra fino a quando con un bel ceffone

non li rimetti in riga. 

Edited by Zafkiel

 

Citazione del libro **può essere considerato spoiler per chi non legge il libro**

 

Bella citazione, anche se di GoT conosco solo quello che South Park e le Youtube poop di Nocoldiz mi hanno mostrato =P

io non ho capito se loro sospettano si o no che tu sei gay.

Non ne ho la più pallida idea, onestamente. Mi pare di aver intuito che prima sospettassero di un altro collega, solo che la lista di ex-fidanzate da lui sciorinata ed un paio di commenti in merito a certe stagiste estere debbono averli convinti della sua eterosessualità. Si saranno resi conto della mia mancanza di partecipazione emotiva al passaggio delle suddette stagiste.

 

 

 

gli adulti sono bambini cresciuti e quando trovano il modo

di stressarti, ci battono sopra fino a quando con un bel ceffone

non li rimetti in riga.

Mai capito quale piacere si possa trovare nel mettere volontariamente a disagio delle persone che non ti hanno fatto niente. Anche se stessero solo insistendo perché si rendono conto che non mi piacciono conversazioni volgari e sboccate sul posto di lavoro (prendiamo quindi ad esempio l'ipotesi meno problematica): perché insistere? Quando entra unA collega in ufficio smettete pure di sembrare dei quattordicenni in calore, no? Chiaro che in quel caso il peccato sarebbe veniale, ma non mi pare che adattare il modo di porsi da interlocutore ad interlocutore sia 'sto grande sforzo, visto che -per esempio- il sottoscritto non ha mai bestemmiato in ufficio perché sa che qualcuno potrebbe risentirsi. Edited by Acampora89

Dipende da tanti fattori, è facile dire dichiarati .
In primis sei giovanissimo, è probabile che questo non sia il lavoro della tua vita, quindi tienitelo e poi si vedrà, magari tra qualche mese ti cambieranno di ufficio ecc.

 

La questione omofoba la leggo anche come strumento di questi ragazzotti ignoranti per creare cameratismo, è un modo arcaico da clava di socializzare e fare gruppo.
Io mi starei zitto e ingoierei il rospo in attesa di tempi migliori, sul posto di lavoro io ritengo che il co vada fatto solo se necessario e dipende dai contesti lavorativi. Per me la necessità è data anche da che prospettive future hai su quel posto, se magari hai un capo omofobo è probabile che tra te ed un etero preferisca il secondo, perchè dargli questo vantaggio? Sarà che io ho sempre trovato grandissime difficoltà a trovare lavoro quindi eviterei come la peste qualsiasi cosa che possa metterlo in pericolo.

Nel lungo periodo, il discorso è diverso, è il luogo dove si passa la maggioranza della propria giornata, allora meglio dirlo per evitare pettegolezzi e cazzate varie.

Edited by Iron84

 

perché insistere?

nel tuo caso insistono perché sanno che fanno centro e ti mettono in difficoltà o si aspettano una tua reazione "gay" 

ma poi cercare di capire 2 coglioni è cosa ardua e sinceramente non ne vale la pena, da quel che dici, però noto che professionalità = 0. 

 

piccolo e tenero OT

[Nocoldiz] *-* ti stimo! io ci rido ancora sulla scena in cui Joffrey chiama la sua spada - figa pelosa :asd: 

a me non tornano certi commenti di utenti in questa discussione.

 

almadell dice: fanno battute sulle donne solo quando le donne non ci sono dunque se fai CO allora fanno battute su di te solo quando non sei presente.

 

zaf dice: hanno capito che sei gay e fanno le battute con te per farti uscire allo scoperto.

 

le due affermazioni sopra solo solo parzialmente compatibili tra loro.

 

per questo potrebbe essere che se hanno la certezza che sei gay le battute negative invece di scomparire in tua presenza aumenteranno.

 

nessuno lo sa naturalmente che succede nel tuo ufficio se fai CO e sta te decidere se farlo o non farlo.

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