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Aiutatemi ad uscire


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Io ti consiglierei di arrovesciare totalmente il tuo discorso, sei riuscito ad andare

ad entrare e a bere una cosa...e lo hai fatto in un locale gay, dove il fatto di "sentirsi

gli occhi addosso" non è certo una sensazione strana, ma abbastanza comune

 

Ovviamente questo non ha risolto il problema, ma ti ci sei confrontato

 

L'idea di andarci con un'altra persona che sappia dei tuoi problemi è giusta, perché

potrebbe aiutarti a fare dei passi avanti

 

Se vivi in provincia, o in un paesino le possibilità di fare incontri casuali stanno a zero

quindi per certi versi hai la necessità di affrontare questa paura

 

Associazioni gay a Padova ce ne sono e potrebbero essere un altro contesto protetto

in cui tentare di "conversare" con altre persone o entrare in contatto con persone a cui

puoi spiegare il tuo problema per poi uscire

 

Padova offre tante possibilità c'è anche il Pride Village, ora io non so - concretamente - se

sia consigliabile, ci vuole un Padovano, ma l'idea di uno spazio aperto in cui muoversi fra

vari padiglioni potrebbe essere meno claustrofobica rispetto ad un bancone del bar e alla

alternativa secca dentro-fuori

 

Inoltre potendoti muovere puoi sentirti meno osservato o sottrarti a situazioni di stress

 

La folla, la confusione, ti infastidisce? O pensi che potresti sentirti per certi versi

più protetto?

Per il village devo ancora trovare il coraggio di andarci... Non ci sono mai stato in vita mia... Ma forse la settimana prossima avrò la possibilità di abbattere anche questo tabù... Paradossalmente la confusione non mi infastidisce... Sotto sotto sarei anche un tipo socievole, a cui piace fare festa ed uscire... Il problema è questo muro che mi son creato in questi anni per proteggermi che mi ha fatto diventare così schivo ed insicuro da avere il terrore di uscire da solo... (Non so se sono riuscito a spiegarmi bene)

Ma ragazzi --- trovare un vero amico e' come trovare un tesoro --- nella maggior parte delle volte sono conoscienze . E comunque se ci fate caso le amicizie/conoscienze si fanno quando si e' adolescienti e poi la maggior parte finiscono . Io personalmente ho solo 4 amici e sono etero . Quando esco e vado nei locali gay mi devo adeguare agli altri , mettere da parte il mio modi di fare ( che potrebbe risultare fastidioso) ed essere il piu simpatico possibile . E comunque conosco qualcuno ma sono conoscienze che durano quello che durano .

Uno dei miei più cari attuali amici lo conobbi in metropolitana a Milano quando lui mi avvicinò incuriosito dal libro che stavo leggendo - una delle poche volte che mi son messo a leggere in metro :asd: -

 

Mai che capitino a me questi incontri.

Forse sono troppo interessato al libro, o forse -e me lo dicono sempre gli amici- dovrei cambiare genere di lettura. :D

Sono nella tua stessa condizione, proprio identica... Non riesco a trovare stimoli per uscire da solo.

 

Quello che ho fatto io? Prima di tutto terapia... Continua ad andarci, è importante anche se i risultati si vedono molto lentamente... Cavolo stiamo parlando di cambiare un modo di vita mica bruscolini! Poi ho adottato una cucciolotta, il che mi ha spinto come minimo a farle fare passeggiate in questo paesino "morto"... Oggi mi sono iscritto in palestra e a settembre inizio il corso di nuoto.

 

Procedi a piccoli passi, magari insieme ai forumini di Padova, e buona fortuna :)

Sono nella tua stessa condizione, proprio identica... Non riesco a trovare stimoli per uscire da solo.

 

Quello che ho fatto io? Prima di tutto terapia... Continua ad andarci, è importante anche se i risultati si vedono molto lentamente... Cavolo stiamo parlando di cambiare un modo di vita mica bruscolini! Poi ho adottato una cucciolotta, il che mi ha spinto come minimo a farle fare passeggiate in questo paesino "morto"... Oggi mi sono iscritto in palestra e a settembre inizio il corso di nuoto.

 

Procedi a piccoli passi, magari insieme ai forumini di Padova, e buona fortuna :)

Bello sapere che non sono l unico :) e comunque mi fa molto piacere vedere tutte queste risposte....e hai ragione, cambiare uno "stile" di vita non è così semplice....

Empatizzo molto con la tua condizione.

Il mio problema principale è che l'introversione non mi motiva abbastanza: sto bene da solo. Quando però viene il momento in cui vorrei passare un po' di tempo con qualcuno non posso perché non c'è nessuno, dal momento che passo il resto del tempo per conto mio, senza coltivare alcuna relazione.

Si potrebbero aggiungere una probabile lieve ansia sociale e una nutrita schiera di altri impedimenti reali o ingiustificatamente creduti tali che mi demotivano ulteriormente.

Onestamente non lo so. Mi piacerebbe poterti aiutare, non fosse che io stesso non riesco a risolvere IL problema.

Per quanto la situazione si faccia pesante non lo diventa mai abbastanza da spingermi, per disperazione, a fare un singolo passo nella direzione che so (o perlomeno credo) essere quella giusta.

 

Costringersi in circostanze sociali, costringersi a esporsi a quanti più contatti sociali possibile. Non vedo altro modo, per quanto mi possa suonare sgradevole.

 

potrei scrivere le stesse cose con le stesse parole!

Il mio problema è che sono passato da una vita molto 'sociale' al nulla più totale. Introversione, pigrizia e...una relazione... come dici tu, non c'è più nessuno. Mi sto chiedendo come uscirne. E ho 33 anni

potrei scrivere le stesse cose con le stesse parole!

Il mio problema è che sono passato da una vita molto 'sociale' al nulla più totale. Introversione, pigrizia e...una relazione... come dici tu, non c'è più nessuno. Mi sto chiedendo come uscirne. E ho 33 anni

Eh dai una cosa l ho capita...bisogna comunque viversela serenamente per quanto sia possibile.. e cercare di iniziare a muoversi con piccoli passi :)

Metamorphoseon90

il mio problema non riguarda il relazionarsi con persone gay, ma in generale gay o etero, uomini o donne ecc...

Capisco, è una cosa che provo anche io, in passato molto di più: in linea generale rinnovo i consigli sul cercarsi qualche impegno associativo, o qualche interesse culturale che possa portarti a stare in mezzo a gente. Le (poche) amicizie che ho le ho create tra università e conservatorio, pochissime sono nate in maniera casuale. Buttarsi è sempre il primo passo, poi si confronta il ritorno che ne viene e si decide se e come proseguire nella propria vita sociale: nel muro che hai creato puoi anche aprire una porta (e conviene, l'ho visto con la mia esperienza [anche se ora il muro l'ho rialzato]).

Spiritosolitario

Empatizzo molto con la tua condizione.

Il mio problema principale è che l'introversione non mi motiva abbastanza: sto bene da solo. Quando però viene il momento in cui vorrei passare un po' di tempo con qualcuno non posso perché non c'è nessuno, dal momento che passo il resto del tempo per conto mio, senza coltivare alcuna relazione.

Si potrebbero aggiungere una probabile lieve ansia sociale e una nutrita schiera di altri impedimenti reali o ingiustificatamente creduti tali che mi demotivano ulteriormente.

Onestamente non lo so. Mi piacerebbe poterti aiutare, non fosse che io stesso non riesco a risolvere IL problema.

Per quanto la situazione si faccia pesante non lo diventa mai abbastanza da spingermi, per disperazione, a fare un singolo passo nella direzione che so (o perlomeno credo) essere quella giusta.

 

Costringersi in circostanze sociali, costringersi a esporsi a quanti più contatti sociali possibile. Non vedo altro modo, per quanto mi possa suonare sgradevole.

Esattamente quello che succede a me! Ciao gemello!

 

Certe volte mi sembrava di essere l'unico ad avere certi problemi, ma qui ce ne sono un sacco come me!

Edited by Spiritosolitario

Innanzitutto grazie per avere creato il topic al posto mio (io sto messo molto peggio di te tanto che mi faccio problemi persino su ciò che scrivo su un forum; ero intenzionato a creare un topic molto simile ma sarebbe stato troppo personale e mi sembrava di espormi troppo).

Dire che ho un'insicurezza patologica e che temo il giudizio altrui limitandomi nelle interazioni sociali è poco.

Tu mi sembri un passo avanti rispetto a me in quanto motivato a cambiare la situazione; io vivo tutto con maggior rassegnazione, rinchiuso in casa per l'ansia e per la scarsa autostima.

I consigli che ti sono stati dati sono giusti, è necessario mettersi alla prova in vari ambienti sociali finché non si trova quello più adatto a sé per stringere amicizie.Se si ha difficoltà ad aprirsi e interagire con gli altri ci vuole tempo per sbloccarsi, bisogna avere pazienza ed essere soddisfatti dei progressi che si fanno lentamente.

Innanzitutto grazie per avere creato il topic al posto mio (io sto messo molto peggio di te tanto che mi faccio problemi persino su ciò che scrivo su un forum; ero intenzionato a creare un topic molto simile ma sarebbe stato troppo personale e mi sembrava di espormi troppo).

Dire che ho un'insicurezza patologica e che temo il giudizio altrui limitandomi nelle interazioni sociali è poco.

Tu mi sembri un passo avanti rispetto a me in quanto motivato a cambiare la situazione; io vivo tutto con maggior rassegnazione, rinchiuso in casa per l'ansia e per la scarsa autostima.

I consigli che ti sono stati dati sono giusti, è necessario mettersi alla prova in vari ambienti sociali finché non si trova quello più adatto a sé per stringere amicizie.Se si ha difficoltà ad aprirsi e interagire con gli altri ci vuole tempo per sbloccarsi, bisogna avere pazienza ed essere soddisfatti dei progressi che si fanno lentamente.

 

Ecco allora devi essere più positivo :) non so se può essere un consiglio giusto ma io inizierei ad affrontare una cosa per volta.. nel senso che tra uscire e scrivere qui nel forum la cosa più facilmente risolvibile penso sia il forum.. ecco inizierei a lavorare su questo... Poi per esperienza personale ti consiglierei un terapista se non ce l hai già... A me ha aiutato molto... L anno scorso ero terrorizzato da tutto e da tutti... Ma con la terapia sto iniziando a conoscermi (che è la cosa più importante è che difficilmente una persona sa) e quindi a confrontarmi con me stesso e gli altri e sto superando pian piano i miei problemi... :) quindi fa il primo passo, ma devi volerlo.

AndrejMolov89

 

 

comunque dopo un po di tempo che me lo ripeteva mi sono deciso e un mercoledì sera sono sceso a Padova in un locale gay.
Se vuoi c'è un gruppo nutrito di persone qua a Padova, se dici, possiamo organizzarci e vederci all togheter.

 

 

A livello emotivo - suppongo - il problema fra gay come fra chiunque, è quando alla paura si sostituisce l'aggressività. Sono le reazioni ostili o aggressive a compromettere veramente la socialità, perché nessuno è "Santo" o votato a sopportare tutto
Aggressività? Non capisco, credi che questo ragazzo possa essere aggressivo? Puoi approfondire quello che intendi? 

No non parlavo di lui, parlavo dell'uomo come animale

in generale

 

Di fronte ad un pericolo scatta la paura e dalla paura

l'evitamento del pericolo (lui) o in alternativa l'obbligo

di affrontarlo

 

Dall'obbligo di affrontare il pericolo si genera lo stress

e dallo stress spesso l'aggressività

 

Il meccanismo delle emozioni umane in generale, è questo

 

Per questo quando si ha a che fare con un bambino aggressivo

lo si allontana dalla situazione di stress per farlo calmare

 

Ovviamente c'è una "animalità" una dimensione arcaico-istintiva

in tutte le nostre emozioni di base, che tendono a riprodursi in modo

similare per tutti ( paura stress rabbia aggressività etc )

Una bella idea per l'estate padovana gay

lontano dai bar del rimorchio

potrebber essere la programmazione di MONDOQ

"giornate di cinema e cultura omosessuale e queer".

 

Oggi ai Giardini della Rotonda c'è "Mommy" di Xavier Dolan

(anche se non è propriamente nella rassegna),

mentre il 17 c'è "Pride".

 

Io ci sarò, forse anche @Greed89 e @Demò.

Se vieni facci un fischio.

Era stato dato anche a me come consiglio, ma io avevo il problema di avere in qualche modo timore degli sconosciuti e facendo il commesso mi creava problemi anche sul lavoro.

 

Io l'ho fatto a piccole dosi: prima un caffè al mattino, che è una cosa che fanno molti e quindi potevo confondermi fra la folla.

Poi una sera ho visto che il locale dove andavo di solito era chiuso e mi sono fermato a fare compagnia ai baristi un'oretta fino la chiusura.

Senza che me ne accorgessi mi sono ritrovato ad orario di aperitivo da solo a bere il mio spritz in mezzo alla folla, ma senza preoccuparmi degli altri ragazzi in gruppo o in coppiette, pensassero quello che vogliono!

 

Locali gay dalle mie parti non ce ne sono purtroppo, però capisco il trauma. Magari prova ad andarci verso orario di apertura, così non c'è praticamente nessuno, riesci magari a parlare coi baristi e alla fine vedrai che ti troverai a parlare con gente a caso. Però secondo me deve sempre avvenire per gradi come cosa, non puoi buttarti fra la folla senza prima un po' di allenamento, così è farsi violenza :D

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