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Come puoi pretendere di insegnare a chi viene da paesi omofobi

a rispettare i gay, se vengono in Italia dove neanche gli Italiani li

rispettano

 

Mi pare semplice ed elementare

 

D'altronde tu presumi che siccome subiscono qui il razzismo dovrebbero DA SOLI

superare l'omofobia che gli hanno insegnato nel loro paese

 

Ma come questo forum dimostra, il fatto che noi gay italiani siamo discriminati

dagli Italiani non ci porta ad essere ipso facto solidali con loro

 

E quindi perché loro dovrebbero comportarsi diversamente?

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trovo davvero SCONVOLGENTE che certi immigrati, che sono già discriminati per povertà, religione, razza, ecc., non abbiano solidarietà sociale alcuna verso il prossimo

se per prossimo intendi i gay, suppongo che nella visione "etica" di certi immigrati discriminare (o fare molto di peggio) le persone in quanto omosessuali, non sia visto come mancanza di solidarietà o di rispetto ma piuttosto come cosa buona e giusta, questo è il problema!

non sono esperto in materia ma mi pare che l'islamismo non faccia alcun distinguo tra peccato e peccatore così come non esiste, nei paesi islamici, nessuna  differenza tra peccato e reato

Edited by prefy

 

 

nella visione "etica" di certi immigrati discriminare (o fare molto di peggio) le persone in quanto omosessuali, non sia visto come mancanza di solidarietà o di rispetto ma piuttosto come cosa buona e giusta,

 

Infatti, la sodomia è una grave violazione dell'etica islamica e quindi la condanna sociale è giusta e sarebbe ingiusta la tolleranza.

 

 

 

 

non esiste, nei paesi islamici, nessuna differenza tra peccato e reato

 

In quelli che osservano i precetti religiosi come leggi civili certamente non c'è differenza.

D'altronde fino alla fine del XVIII secolo anche nell'Europa cristiana la legge presidiava penalmente le regole etiche della religione.

 

 

Il problema non può certo essere l'Islam, visto che in Russia sono ortodossi, in Uganda cattolici, in Nigeria protestanti...

 

Infatti il problema è culturale, non religioso.

 

L'India, se analizzata dal punto di vista religioso, dovrebbe essere uno dei paesi più tolleranti del mondo, invece anche no (vale per i gay come per le donne).

Dite quello che volete ma nella mia città ormai ci sono un sacco di neri tra un pò credo imporranno la legge islamica.. io non sono tanto contento di questa immigrazione massiccia perchè sono rappresentanti di culture retrograde i cui valori sono distanti da quelli occidentali( non eccessivamente da quelli del sud italia però ;) e dell'Italia in generale ma la differenza è comunque evidente)

Edited by bubble1

 

 

Infatti il problema è culturale, non religioso.

 

Ma la religione è parte della cultura di un popolo, non puoi scinderla.

 

Semmai ci possono essere e ci sono veramente mutamenti nella cultura e quindi nella religione attinente a quella cultura.

sono rappresentanti di culture retrograde i cui valori sono distanti da quelli occidentali

il mio timore è che non siano abbastanza distanti dai "valori" specifici del nostro paese

visto come stiamo messi nutrire timori di pericolosi salti all'indietro mi pare abbastanza lecito

poi non credo che una religione valga l'altra, magari tra Buddismo e islam qualche differenza esiste

Edited by prefy

Proprio come quelli che si lamentano che noi del sud spesso non siamo ben visti.. a volte è senza dubbio un atteggiamento eccessivo e sbagliato che sfocia nel razzismo anche perchè non c'è una grande differenza nord/sud a mio parere e le persone sono diverse l'una dall'altra .. però la differenza di civiltà tra le regioni "Toscana in su" e Lazio in giù" c'è ed è inutile negarlo.

magari Buddismo e islam sono un po' diversi

 

Certo:

come sono diversi Islamismo e Cristianesimo, Cattolicesimo e Riforma ecc.

 

Ma quanto alla tolleranza delle altre religioni, se è questo che intendi, non sembra ci siano grandi differenze di fatto, dato che ad esempio si riscontrano persecuzioni di Islamici in Paesi buddisti e viceversa.

Edited by Mario1944

Il problema è che questi individui spesso sono ignoranti. Molti sono ignoranti quanto certi italiani, altri lo sono di meno... ma restano pur sempre ignoranti. Arrivano qui per disperazione e senza punti di riferimento. In tutto questo caos chi credete ci mangi? La Chiesa cattolica, l'Islam e gli altri culti giudaico-cristiani, che sfruttano la sofferenza altrui per fare proseliti.

Quindi, già molti immigrati (clandestini) sono ignoranti di per sé, se poi ci si mette anche la religione stiamo a posto! Ho visto immigrati di colore fare sfoggio di croci grandi quanto mani sistemate in bella mostra sul petto, per manifestare tutta la loro nuova fervenza religiosa; ho visto indiani portare a passeggio i bambini agghindati da comunione come se fossero giovani sposi... Tra qualche decina di anni chi credete che sorreggerà il Vaticano? Se non ci fossero questi nuovi disgraziati, nessuno più, dato che il Cristianesimo e tutte le altre religioni convenzionali stanno sparendo tra i giovani. Chi dovremo ringraziare se un'associazione a delinquere avrà ancora linfa vitale per poter mettere bocca su tutti gli aspetti della vita quotidiana?

Oggi 14 Luglio si celebra la Presa della Bastiglia, simbolo della Rivoluzione Francese che portò la Francia anche a essere il primo paese a decriminalizzare l'omosessualità nel 1791. Una rivoluzione guidata da uno spirito illuminista che le culture africane ed extraeuropee mai hanno conosciuto.

E proprio il dubbio che sia la povertà e l'arretratezza culturale

- e non la religione, visto che una religione vale l'altra -

non ti viene?

 

Non è "arretratezza culturale", sono i valori e le prassi di certe culture in sè. A parità di radice religiosa (prendiamo due esempi islamici), possiamo parlare di "arretratezza culturale" per l'Iran, paese povero, altamente instabile e con una popolazione mediamente poco istruita; non possiamo parlare di arrestratezza culturale per l'Arabia Saudita, che è un paese ricco e relativamente stabile, con un livello di istruzione medio-alto (estremamente alto per la classi abbienti, che spesso sono alumni della Ivy League statunitense).

 

Eppure tanto in Iran quanto in Arabia Saudita - torno sull'esempio precedente - la donna è considerata inferiore in senso ontologico e pratico: poi sicuramente le manifestazioni concrete di tale assunto saranno più "violente" nella realtà arretrata, ma l'assunto di base è il medesimo.

 

Il punto di vista che tu esponi è condivisibile per certi versi, ma posto come lo poni tu - in maniera "assoluta" - ha una funzione essenzialmente assolutoria nei confronti di "colpe" oggettive. Anche la cultura occidentale è stata - e fino a non molto fa - violenta e razzista, sospinta da integralismo religioso o, più di recente, dai nazionalismi: partendo dal riconoscimento di tali colpe si sta progredendo verso un miglioramento.

Dando invece l'assoluzione del "è tutta colpa della povertà" si passa con leggerezza sopra storture culturali che non andrebbero tollerate, e su cui certi paesi dovrebbero cominciare a riflettere.

Edited by NewComer

@NewComer, l'Arabia Saudita e il Texas sono gli unici due Paesi (e l'Italia?)

in cui il tasso di omofobia (e razzismo) non sono proporziati al reddito pro capite.

Quindi sono gli unici Paesi in cui ha senso indagare il ruolo della "cultura"

che si traduce semplicemente con l'impatto della religione sulla politica

 

Mi sembra chiaro che per i Paesi Arabi e per il Texas

la stortura PiL/omofobia deriva dai pozzi petroliferi

e che se domani il petrolio finisse si riallineerebbero)

 

Per tutti gli altri Paesi "arretratezza culturale" significa semplicemente "povertà".

Scommetto che se mi bacio col mio ragazzo corro molti più rischi

se lo faccio davanti a muratore bergamasco

rispetto a un ingegnere informatico della Casa Reale Saudita.

BruisePristine

Sì sì musulmani tutti jihadisti matti, altri stereotipi ne hai? Guarda caso gli attentati del 7 luglio 2005 sono avvenuti a Londra, non ci vanno mica solo i bravi immigrati laggiù? Proprio vero che gli italioti ignoranti guardano solo in casa propria per gli aspetti negativi.

ovvio che no, ti ho fatto un esempio. se noti ho detto che lavoro con mussulmani e ALCUNI di loro li reputo ok, altri no.

ti ho riportato il parere di uno di quelli che considero amichevole e gayfriendly, che appunto parlavamo di lui, suo fratello e un altro paragonati a certi schifosi che lavorano con noi e sono contro tutto e tutti.

 

 

non ho mai detto che in uk vengono solo i migliori, non l'ho detto io, è una CITAZIONE che ti ho scritto qui, per portare un parere diverso (e non italiano, ma ben sì da qualcuno che vede l'europa come il futuro per scappare da un mare di nulla) da chi dice solo "negri di merda", "magrebbini" "basta negri in italia".

e via dicendo. 

 

in italia c'è un problema, ogni volta che torno mi sembra di andare sempre più in un paese del 3^mondo. esempio: nella vietta sotto casa mia che era ritenuta una bella zona ora ci trovi gli spacciatori e se lasci la finestra aperta in estate ti entrano in casa.

non sai chi sono, ne che realtà vivo o ho vissuto. non puoi assolutamente sparare giudizi riguardo all' "italiota ignorante".

forse è ora di ampliare gli orizzonti Mr.

:)

 

 

 

Edited by BruisePristine

@NewComer, l'Arabia Saudita e il Texas sono gli unici due Paesi (e l'Italia?)

in cui il tasso di omofobia (e razzismo) non sono proporziati al reddito pro capite.

Quindi sono gli unici Paesi in cui ha senso indagare il ruolo della "cultura"

che si traduce semplicemente con l'impatto della religione sulla politica

 

Mi sembra chiaro che per i Paesi Arabi e per il Texas

la stortura PiL/omofobia deriva dai pozzi petroliferi

e che se domani il petrolio finisse si riallineerebbero)

 

Per tutti gli altri Paesi "arretratezza culturale" significa semplicemente "povertà".

Scommetto che se mi bacio col mio ragazzo corro molti più rischi

se lo faccio davanti a muratore bergamasco

rispetto a un ingegnere informatico della Casa Reale Saudita.

 

Dubito, dato che in Saudi Arabia l'omosessualità è reato, perseguibile extrema ratio anche con la pena capitale. Il muratore bergamasco al massimo ti bestemmia addietro XD

 

La risposta che dai inoltre non mi convince: il PIL non è proporzionale a intolleranza e omofobia in molti paesi, soprattutto (guarda caso) di cultura islamica. Accanto all'Arabia Saudita potremmo infatti mettere il Qatar, gli EAU, l'Oman, etc.

Passando ai BRICs, l'India sta vivendo una fase fortemente espansiva, la classe alta indiana studia all'estero (in occidente), per la Cina stessa cosa. Due paesi in cui la religione o gioca un ruolo marginalissimo (Cina), o è fortemente "integrativa" (India), ma ciononostante, pur con educazione "all'occidentale", in cui le classi agiate rimangono omofobe e intolleranti. Anche qui colpa della povertà?

Io l'unico collegamento che vedo sono, appunto, due culture fortemente intolleranti: sulla Cina è superfluo dire, sulla cultura Indiana tutto il sistema di "rigidità sociale" del sistema a caste.

 

Non capisco l'accenno al petrolio: qualsiasi paese ha una fonte di ricchezza primaria tale per cui, tolta quella, il reddito cala; petrolio per il medio oriente, alimentare e beni di lusso per l'Italia, turismo per la Spagna, servizi finanziari per il Regno Unito, etc.

Il problema è che questi individui spesso sono ignoranti. Molti sono ignoranti quanto certi italiani, altri lo sono di meno... ma restano pur sempre ignoranti. Arrivano qui per disperazione e senza punti di riferimento. In tutto questo caos chi credete ci mangi? La Chiesa cattolica, l'Islam e gli altri culti giudaico-cristiani, che sfruttano la sofferenza altrui per fare proseliti.

Quindi, già molti immigrati (clandestini) sono ignoranti di per sé, se poi ci si mette anche la religione stiamo a posto! Ho visto immigrati di colore fare sfoggio di croci grandi quanto mani sistemate in bella mostra sul petto, per manifestare tutta la loro nuova fervenza religiosa; ho visto indiani portare a passeggio i bambini agghindati da comunione come se fossero giovani sposi... Tra qualche decina di anni chi credete che sorreggerà il Vaticano? Se non ci fossero questi nuovi disgraziati, nessuno più, dato che il Cristianesimo e tutte le altre religioni convenzionali stanno sparendo tra i giovani. Chi dovremo ringraziare se un'associazione a delinquere avrà ancora linfa vitale per poter mettere bocca su tutti gli aspetti della vita quotidiana?

esattamente.. una riflessione interessante! ma per allora credo non avranno molto potere.

Il livello di emancipazione delle minoranze è direttamente proporzionale al grado di benessere economico di un paese ma soprattutto al grado di distribuzione delle ricchezze condito anche da una certa tradizione culturale e religiosa. In un certo modo la creazione di una società aperta è per quelle storicamente eterogenee che devono fare i conti con la convivenza di diversi gruppi sociali. Non a caso paesi storicamente multietnici sono quelli o più repressivi, a tutela della propria origine, o tolleranti. Basti pensare all antica Roma e al grado di tolleranza religiosa che ha caratterizzato per un lungo periodo la storia dell Impero. Oppure il puritanesino Vittoriano che è stata la risposta alla grande espansione coloniale inglese. Sono vari fattori che determinano l emancipazione di una minoranza come quella omosessuale ma di una cosa sono convinto, più che la ricchezza tour court conta , invece, il grado di sviluppo economico di un paese. Se l economia è in grande sviluppo la società sarà meno intimorita verso le novità e tenderà ad essere più aperta almeno in uno stato democratico. La Spagna del boom degli anni 90 ha accettato tutte una serie di cambi radicali che non possono essere legati ad un cambio culturale in pochi anni.

Però gli USA e il Canada, due potenze da G8, smentiscono sistematicamente anche questa interpretazione:

 

- Per entrambi: approccio multiculturale "spinto" (anche se opposto, modello "melting pot" per gli USA, convivenza pacifica ma separata per il Canada)

-Per gli USA: la grande stagione dei diritti si è avuta in corrispondenza della "più grande crisi economica dopo quella del '29". Fase quindi spiccatamente recessiva.

 

Anche qui, io il collegamento che vedo - a parte per il Canada, di cui onestamente so poco - è un cambio di mentalità, di valori culturali appunto. Da Aznar a Zapatero in Spagna, da Bush Jr a Obama (democratico e NERO) negli USA, in contesti economici opposti (uno espansivo, l'altro recessivo).

 

Sicuramente il reddito - e, come ben sottolinea @Iron84, la sua distribuzione - fa, ma da solo il reddito non garantisce valori culturali di tolleranza e inclusività, al massimo mitiga gli effetti avversi delle culture intolleranti. La fase "razzista" occidentale si è pur sempre avuta quando l'occidente già era il top in quanto a redditi e loro distribuzione.

Edited by NewComer
BruisePristine

Però gli USA

però dietro tutte queste guerre e spostamenti di massa ci sono loro.

hanno dato le armi alle persone povere (siria, libia, afganistan etc...), e usato spie a dettare leggi, sicchè son persone appunto povere e con poca cultura se gli dici "uccidi per dio" lo fanno.

han distrutto i monumenti e le culture, in modo tale da non far diffondere in questo caso i mussulmani perchè sono considerati "forti".

insomma, ste persone non se ne volevano andare dai loro paese, se ora vanno ovunque e si disperdono è perchè non possono più stare dove vivevano prima (= guerra).

dispersi = no potenza = u.s.a. forte

Però gli USA e il Canada, due potenze da G8, smentiscono sistematicamente anche questa interpretazione:

 

- Per entrambi: approccio multiculturale "spinto" (anche se opposto, modello "melting pot" per gli USA, convivenza pacifica ma separata per il Canada)

-Per gli USA: la grande stagione dei diritti si è avuta in corrispondenza della "più grande crisi economica dopo quella del '29". Fase quindi spiccatamente recessiva.

 

Anche qui, io il collegamento che vedo - a parte per il Canada, di cui onestamente so poco - è un cambio di mentalità, di valori culturali appunto. Da Aznar a Zapatero in Spagna, da Bush Jr a Obama (democratico e NERO) negli USA, in contesti economici opposti (uno espansivo, l'altro recessivo).

 

Sicuramente il reddito - e, come ben sottolinea @Iron84, la sua distribuzione - fa, ma da solo il reddito non garantisce valori culturali di tolleranza e inclusività, al massimo mitiga gli effetti avversi delle culture intolleranti. La fase "razzista" occidentale si è pur sempre avuta quando l'occidente già era il top in quanto a redditi e loro distribuzione.

Gli Usa sono una realtà diversa eterogenea da soli indicano poco nello stesso tempo i diritti lgbt sono frutto della giurisprudenza e non del legislatore. Il Canada è un paese che va a traino un po' come l Italia se dovesse approvare le unioni civili. Prendiamo il Sudamerica come si giustifica l apertura repentina in paesi dove fino a pochi anni fa c era una dittatura? Il caso Argentina è emblematico, spesso la tutela degli omosessuali viene vista come modernità oppure il Messico che nonostante tanti problemi è in pieno boom. I paesi dell est scontano ancora un problema culturale tra occidentalizzazione e origini ma non. Vivono un vero boom

 

 

Dubito, dato che in Saudi Arabia l'omosessualità è reato, perseguibile extrema ratio anche con la pena capitale. Il muratore bergamasco al massimo ti bestemmia addietro XD

 

Parlavamo di immigrati e tu di Ivy League, no?

Io ho solo detto che gli immigrati ricchi e colti

sono molto probabilmente meno omofobi

degli Italiani poveri e ignoranti, perché è questa la causa dell'omofobia.

 

 

 

La risposta che dai inoltre non mi convince: il PIL non è proporzionale a intolleranza e omofobia in molti paesi, soprattutto (guarda caso) di cultura islamica. Accanto all'Arabia Saudita potremmo infatti mettere il Qatar, gli EAU, l'Oman, etc.

 

Petrolio.

Se sei un povero ignorante che trova una cassa di diamanti sottoterra

ci vorrà del tempo prima che tu abbia dei nipoti che ragionano in modo civile.

 

 

 

Non capisco l'accenno al petrolio: qualsiasi paese ha una fonte di ricchezza primaria tale per cui, tolta quella, il reddito cala; petrolio per il medio oriente, alimentare e beni di lusso per l'Italia, turismo per la Spagna, servizi finanziari per il Regno Unito, etc.

 

Maddai :)

E all'Olanda cosa togli, i tulipani?

Un Paese basato su una materia prima è un Paese con una economia da Terzo Mondo.

E vale anche per la Russia.

Semplicemente i Paesi Arabi non hanno una borghesia, ma solo dei grassi plutocrati.

E anche quando faranno delle riforme liberali perché hanno studiato all'estero

troveranno l'opposizione della plebe ignorante e religiosa come è successo in Iran.

 

 

 

 

Passando ai BRICs, l'India sta vivendo una fase fortemente espansiva, la classe alta indiana studia all'estero (in occidente), per la Cina stessa cosa. Due paesi in cui la religione o gioca un ruolo marginalissimo (Cina), o è fortemente "integrativa" (India), ma ciononostante, pur con educazione "all'occidentale", in cui le classi agiate rimangono omofobe e intolleranti. Anche qui colpa della povertà?

 

L'India è un ottimo esempio

perché effettivamente una borghesia liberale si sta formando,

ma il Paese ha ancora delle ampie sacche di povertà.

 

La storia dell'omosessualità in Cina mi dà perfettamente ragione

dal momento che è stata decriminalizzata nel 1997 e l'impennata del PIL comincia nel 1994.

A partire dal 2000 la percezione dell'omosessualità in Cina è in costante miglioramento

e nel 2007 hanno aperto il primo bar gay approvato dal Partito Comunista.

Cosa è successo in questi venti anni?

E' cambiata la millenaria cultura cinese?

No, sono semplicemente più ricchi.

 

E no, l'economia cinese non si basa per il 99,99%

su una materia prima di proprietà dello 0,001% della popolazione

come accade nei Paesi Arabi...

Si possono introdurre molti correttivi

 

Per dire: io sono un arretrato cammelliere del deserto, divento

in quanto capo tribù un ricco principe saudita perché sulla mia

terra si scopre il petrolio

 

Sono soldi che mi piovono in testa, io campo di rendita, non devo

fare assolutamente niente, non è che cambio mentalità.

 

Ovviamente in parte non è vero perché poi vado a Cambridge ad imparare

come reinvestire gli utili nella City ma se ci vado con la superbia del ricco non

è detto neppure che cambio veramente mentalità ( possono venir fuori dei mix

strani...perché il problema è che le culture mediterranee sono gerarchiche e

classiste )

 

L'arabo laico è il "mercante"  ( è una mia idea, colui che da secoli commercia e

si dà da fare cavandosela in contesti difficili etc ) solo che non essendoci mai stata

una rivoluzione industriale questa base sociale è esigua e minoritaria e si adatta a

convivere con regimi antidemocratici con un pragmatismo che sconfina nel cinismo

no vabbè, dicci chi è il tuo prof di geopolitica, ti prego:

tocca rimandarlo di corsa all'asilo!!!

A parità di radice religiosa (prendiamo due esempi islamici), possiamo parlare di "arretratezza culturale" per l'Iran, paese povero, altamente instabile e con una popolazione mediamente poco istruita; non possiamo parlare di arrestratezza culturale per l'Arabia Saudita, che è un paese ricco e relativamente stabile, con un livello di istruzione medio-alto (estremamente alto per la classi abbienti, che spesso sono alumni della Ivy League statunitense).

La causa di tutto il caos della zona è proprio l'Arabia Saudita, per le spaccature dei Saud: metà famiglia reale vuole continuare a fare l'amica dell'America e l'altra finanzia i califfi psicopazzi.

Laggiù, l'unico stato OGGI stabile (Israele a parte) è proprio l'Iran...

 

l'India sta vivendo una fase fortemente espansiva, la classe alta indiana studia all'estero (in occidente), per la Cina stessa cosa. Due paesi in cui la religione o gioca un ruolo marginalissimo (Cina), o è fortemente "integrativa" (India), ma ciononostante, pur con educazione "all'occidentale", in cui le classi agiate rimangono omofobe e intolleranti. Anche qui colpa della povertà?

Io l'unico collegamento che vedo sono, appunto, due culture fortemente intolleranti: sulla Cina è superfluo dire, sulla cultura Indiana tutto il sistema di "rigidità sociale" del sistema a caste.

  • religione integrativa o marginale in India?? col partito indù che governa da decenni?? :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:  :rotfl:

ah ok.. fallo sapere però pure agli indiani: mi sa che non se ne sono accorti..

 

  • la Cina intollerante? Mah, a me risulta che a loro fregacazzo di chi sei e chi ti fai:

in questo sono rimasti fedeli alla vecchia mentalità mercantile dei mandarini: vanno dove li porta il portafoglio...

Parlavamo di immigrati e tu di Ivy League, no?

 

Uhm no, io ho usato un parallelo fra l'immigrato povero e ignorante e il suo conterraneo ricco e con PhD per sottolineare come entrambi scontino gli stesi pregiudizi e "tare", nonostante le differenze di reddito ed educazione, che io suppongo derivanti dalla cultura comune. Anyway...

 

Petrolio. Se sei un povero ignorante che trova una cassa di diamanti sottoterra ci vorrà del tempo prima che tu abbia dei nipoti che ragionano in modo civile.

 

I paesi OPEC esportano idrocarburi da 60 anni, non certo da ieri mattina. Un cambio generazionale c'è già stato, ma uno culturale no.

 

Aggiungo: anche il Venezuela fa parte dell'OPEC, basa il 99% dell'economia sul petrolio, ma non è una teocrazia nè ha leggi intolleranti come quelle medio-orientali. Coincidenze?

 

Maddai :) E all'Olanda cosa togli, i tulipani? Un Paese basato su una materia prima è un Paese con una economia da Terzo Mondo. E vale anche per la Russia. Semplicemente i Paesi Arabi non hanno una borghesia, ma solo dei grassi plutocrati. E anche quando faranno delle riforme liberali perché hanno studiato all'estero troveranno l'opposizione della plebe ignorante e religiosa come è successo in Iran.

 

Esempio curioso, dato che l'Olanda è uno dei pochi paesi europei che ha storicamente contato molto sulle materie prime (non a caso uno dei membri della CECA) ed è, assieme alla Norvegia (e marginalmente al Regno Unito) l'unico paese europeo esportatore di gas naturale.

In ogni caso: ciascun paese ha una propria "area di specializzazione", poi ovviamente fa anche altro - chiamasi anche "teoria del vantaggio comparato", che gira in ambiente economico dal XIX secolo (David Ricardo). La svizzera esporta anche cioccolato e orologi a cucù, ma pensi pesino di più sull'economia elvetica i cucù o i servizi finanziari UBS coperti dal celebre "segreto bancario svizzero"?

 

La storia dell'omosessualità in Cina mi dà perfettamente ragione dal momento che è stata decriminalizzata nel 1997 e l'impennata del PIL comincia nel 1994. A partire dal 2000 la percezione dell'omosessualità in Cina è in costante miglioramento e nel 2007 hanno aperto il primo bar gay approvato dal Partito Comunista. Cosa è successo in questi venti anni? E' cambiata la millenaria cultura cinese? No, sono semplicemente più ricchi.

 

La questione cinese è assimilabile, sotto questo punto di vista, a quella di paesi come il Brasile: un conto è la normativa, un conto è il sentire della gggente. Il Brasile ha un corpus normativo migliore di quello italiano quanto a diritti LGBT, ciò non toglie che i brasiliani, anche in virtù di un sentire religioso pedantissimo e pervasivo (cattolico...) siano un popolo assai più omofobo degli italiani (anche per questione di ignoranza/povertà, sicuramente, ma non solo).

Valutare la condizione LGBT cinese in virtù dei trend normativi quindi è rischioso. Sui dati non normativi boh, parliamo pur sempre del paese più famoso al mondo per il controllo sull'informazione; non è una argomentazione, indubbiamente, ma qualche dubbio me lo mette.

 

E' indubbio comunque che fossimo tutti più ricchi ci sarebbe meno omofobia, e meno violenza in genere, ok. Ma "diamo a Cesare quel che è di Cesare" anche quando si tratta di responsabilità.

Edited by NewComer

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