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@ben81 Per favore, salvaci tu da tanta demagogia hipster!

 

Il bello è che si fosse rivolto a te un italiano nello stesso modo che hai descritto, tutti giù a dir merda e di quanto fa schifo l'Italia e quanto siamo omofobi, ma dato che gli insulti te li ha rivolti un barbone maghrebino, allora via di spallucce e a minimizzare.

 

Anzi, sei tu lo sfigato XD

Ilromantico

Questo la dice lunga sulla poca sensibilità e umanità di certe affermazioni. Magari è anche vero che, letta su un forum, non si percepisca la violenza e la disumanità della vicenda, ma io l'ho vissuta come uno stupro verbale(e non esagero). E dire che mi sono capitate risse e insulti di vari tipi nel corso della vita (leggasi: so difendermi), ma quella vicenda è stata così random, pazzoide e meschina da rimanere letteralmente di sasso!

AndrejMolov89

C'è un doppio standard ed è innegabile. Per evitare forme evidenti di discriminazione solitamente si dice che la responsabilità è individuale. Una persona è responsabile di ciò che fa e dice, ma il gruppo di appartenenza non lo è "necessariamente" (guardate non lo è necessariamente, please).
Quindi, semmai non ti contesto il tuo sentire, ma il fatto che fai un estensione a tutto il  gruppo d'appartenenza, non esiste quel che si chiama un rapporto di necessità logica e fattuale.

 

ma quella vicenda è stata così random, pazzoide e meschina da rimanere letteralmente di sasso!

La parte che ho sottolineato è quella che mi interessa: essendo stata random, potrebbe essere stato un folle lui (per esempio qui a Padova c'è una nota signora chiamata la Signora Pazza di Padova, che una volta a visto un mio amico e me, e ha iniziato a darci dei froci di merda a random, puoi incazzarti, ma per esempio non ho fatto un topic chedico italia omofoba). Questo non implica che tu non abbia il diritto di sentirti risentito, contesto la logica dell'estensione. Che poi ci possano dei ragionevoli dubbi sul comportamento è lecito, ma comunque non c'è ancora un implicazione necessaria che tutti siano così. Spero di essermi spiegato.
La questione è semplice, esiste l'immigrazione che ci piaccia o meno, se esiste la possibilità di "migliorarli" in modo tale da evitare spiacevoli situazioni bisogna semmai iinvestire sul sociale. Se poi si vuole mantenere lo status quo, semplicemente non so cosa farci, rimango nella mia piacevole indifferenza.

Saramandasama

Chi è che diceva che la destra o estrema destra sarebbe scesa a patti con i Pride e il movimento Lgbt. È quello che sta succedendo in Svezia. Chissá un giorno accadrá anche in Italia..

http://www.aljazeera.com/news/2015/07/sweden-farright-plans-gay-pride-muslim-area-lgbt-150728180328656.html

No ma poi,  i fenomeni pisellove negano addirittura l'esistenza di "culture" più omofobe, minimizzando con stronzate tipo "eh ma le aggressioni possono avvenire ovunque" ...  vero, possono avvenire ovunque, ma quando uno stato le appoggia e le fomenta siamo appunto di fronte a culture intolleranti e discriminatorie...guardate cosa è successo a questo attivista italiano in Ungheria

 

http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/07/28/news/torino_accoglie_giuliano_il_gay_perseguitato_in_ungheria-119991912/?ref=fbpr

Edited by ben81
AndrejMolov89

Hai citato il caso di un attivista picchiato da un gruppo di neonazisti ungheresi, che sostanzialmente appoggiano quasi totalmente le tue idee sull'immigrazione (perché ce l'hanno anche con le minoranze etniche, ovvero islamici rom and so on), e tra l'altro è successo in Ungheria.
Il problema di trattare la questione delle immigrazioni con i toni "accesi" che fate voi, comporta che ti porti appresso l'intero pacchetto (ovvero una discriminazione delle minoranze in quanto tali). Invitare alla ragionevolezza e all'uso sapiente delle parole e l'identificazione dei problemi non è buonismo, in questo caso, e soprattutto per noi, è una tattica di sopravvivenza (basti pensare alla Le Pen in Francia).
Quindi, per lo meno io, non ho detto che se lo fa uno straniero è meno grave di un italiano, sono per l'applicazione pedissequa delle leggi (che tra le altre cose non ci sono per la nostra di minoranza) e per le politiche culturali volte a far emergere come spirito nazionale non la croce cristiana cattolica, bensì valori alti (l'articolo di Salamandro è iconico di come le estreme destre sfruttino la questione dei diritti umani per andare contro agli islamici, come dire sono quasi più progressisti di SEL).
O il problema viene trattato da una prospettiva neutrale, o si rimane bloccati in una sterile contrapposizione ideologica o di esperienze personali. Quindi a mio avviso è inutile pettinare le bambole, dire sei tu razzista, no tu sei buonista, ma esercitare il proprio diritto di voto favorendo delle persone che propongono soluzioni realistiche (e conformi all'idea di stato che abbiamo), perché dopo aver visto il problema oggettivamente, ci possono essere soluzioni di "destra" e di "sinistra" per risolvere questi problemi.
Poi, ripeto, ognuno è libero di fare ciò che vuole.

picchiato da un gruppo di neonazisti ungheresi

 

Veramente in Ungheria sono proprio le leggi del governo e la cultura generale del paese a discriminare pesantemente i gay, non si tratta delle azioni di un gruppetto isolato di neonazisti, cosa che come detto può capitare ovunque, anche a Londra o NY... quindi vedi che continuate a fare gli gnorri, a minimizzare lo schifo di certe culture, liquidando il tutto come iniziative di poche mele marce, quando il fenomeno negativo è molto più ampio, ed appartiene alla quasi totalità di una cultura?

 

 

 

 

 

appoggiano quasi totalmente le tue idee sull'immigrazione (perché ce l'hanno anche con le minoranze etniche, ovvero islamici rom and so on)

 

 

Aho,  passano gli anni ma ancora non ti sei tolto il vizietto di attribuire agli interlocutori tue stupide illazioni, al fine di buttarla in caciare e di screditare la persona con la quale stai dialogando: per inciso a me i neonazisti ed il loro pensiero fanno cagare, ho sempre votato a sinistra, ma non ho i paraocchi, e quindi quando leggo i soliti imbecilli che per fare i fenomeni da circo, per trollare, o per paura di passare per razzisti,  minimizzano la gravità di intere culture discriminatorie, glielo faccio notare.

 

 

 

 

O il problema viene trattato da una prospettiva neutrale, o si rimane bloccati in una sterile contrapposizione ideologica o di esperienze personali. Quindi a mio avviso è inutile pettinare le bambole, dire sei tu razzista, no tu sei buonista

 

Bla bla bla... chi nega certe situazioni in realtà non è nemmeno buonista, è proprio imbecille...perchè solo gli imbecilli minimizzano la gravità dell'omofobia di stato, come quella esistente in Russia o in Ungheria, tanto per capirci.

 

 

 

 

ma esercitare il proprio diritto di voto favorendo delle persone che propongono soluzioni realistiche

 

 

 

Chi?

Renzi? Berlusconi? Salvini? Vendola?

Fermo restando che sto parlando di realtà straniere, quindi se un intero popolo, come quello ungherese, ha votato partiti che odiano i gay, qualche domandina sulla cultura di tale popolo te la dovresti fare... se si fosse trattato di sparuti gruppetti di neonazisti quel governo non sarebbe mai andato al potere.

Edited by ben81
AndrejMolov89

Cerco di mantenere la calma:
1)

 

Veramente in Ungheria sono proprio le leggi del governo e la cultura generale del paese a discriminare pesantemente i gay, non si tratta delle azioni di un gruppetto isolato di neonazisti, cosa che come detto può capitare ovunque, anche a Londra o NY... quindi vedi che continuate a fare gli gnorri, a minimizzare lo schifo di certe culture, liquidando il tutto come iniziative di poche mele marce, quando il fenomeno negativo è molto più ampio, ed appartiene alla quasi totalità di una cultura?

Dal mio messaggio non si deduce che sono stato un gruppo sparuto di neonazisti e che l'Ungheria sia la patria gay-friendly per eccellenza: gli esecutori materiali sono i neonazisti, il governo salito al potere è quello che mantiene il clima culturale che permette ai neonazisti di agire praticamente con il bene placito della popolazione . Il governo è salito per le solite ragioni: immigrazione eccetera, le solite ragioni dei governi di destra, sostanzialmente, nel caso specifico gli Ungheresi ce l'hanno a morte con i Rom (zingari). E' che mi pareva fuori luogo citare il caso, omettendo che i toni, le soluzioni e i relativi problemi che rilevi (a prescindere dall'omofobia o meno) sono simili a quello che hanno generato quel clima culturale. Da qui la conseguente: "stare attenti con le parole, identificare i problemi e proporre relative soluzioni pratiche con diversi orientamenti politici" è una tecnica di sopravvivenza.

 

2)

 

Bla bla bla... chi nega certe situazioni in realtà non è nemmeno buonista, è proprio imbecille...perchè solo gli imbecilli minimizzano la gravità dell'omofobia di stato, come quella esistente in Russia o in Ungheria, tanto per capirci.

Il problema dell'omofobia di stato è del paese di provenienza: i problemi delle persone che provengono da quegli stati si risolvono qua, nel suolo Italiano, il mio discorso non verteva sulla negazione dell'omofobia di stato, bensì verteva sulla risoluzione dei problemi degli immigrati qui in Italia.

 

Chi? Renzi? Berlusconi? Salvini? Vendola? Fermo restando che sto parlando di realtà straniere, quindi se un intero popolo, come quello ungherese, ha votato partiti che odiano i gay, qualche domandina sulla cultura di tale popolo te la dovresti fare... se si fosse trattato di sparuti gruppetti di neonazisti quel governo non sarebbe mai andato al potere.

Il problema che non ce ne sono, perché sono tutti un branco di cretini. Inoltre il programma politico non verte solamente sull'odiare i gay, ma per altre soluzioni: quindi se una persona dà più  priorità a cacciare gli zingari dalla città, è logico, che si vota qual'è il problema più impellente: l'odiare i gay è lo sgradevole surplus.

Una cosa la vorrei aggiungere a quanto detto, c'è un elemento di disvalore maggiore quando un occidentale sposa determinate posizioni omofobiche rispetto a un immigrato che magari viene dall'entroterra sperduto di qualche villaggio o da qualche stato represso dove vige la shariaa.

La stessa cosa è l'omofobo di provincia che non è mai stato in città rispetto al fascistello di turno di Casapound.

 

Insomma noi siamo anche il risultato dell'educazione che riceviamo, oggi ogni cattolico è comunque secolarizzato, di quelli "si credo ma a modo mio" un concetto assolutamente impensabile per un siriano, un nigeriano o un somalo. Tanta intransigenza omofobica la ritengo gravemente più comprensibile per certe persone che stanno in certi contesti che, invece, per ragazzi, magari di buona famiglia, che hanno studiato ed avevano accesso a tutti i mezzi di informazione per farsi un'idea su come va il mondo.

 

 

Il problema dell'omofobia di stato è del paese di provenienza: i problemi delle persone che provengono da quegli stati si risolvono qua, nel suolo Italiano, il mio discorso non verteva sulla negazione dell'omofobia di stato, bensì verteva sulla risoluzione dei problemi degli immigrati qui in Italia.

 

Su questo hai ragionissima. Però, come dice @ben81, è pur vero che se un paese esprime un "omofobia di Stato", ci saranno pure dei valori culturali radicali che la permettono: i parlamenti sono pur sempre eletti dal popolo.

Non mi convince la tesi che tratteggi tu sulla salita al potere di questi partiti estremi, non può essere ridotto tutto a questioni di "paura verso i flussi migratori" e altri spauracchi della destra: se Salvini in Italia, che è l'agitatore di spauracchi per eccellenza, si mettesse a dire, oltre a "ciascuno stia a casa sua" cose del tipo "gli ebrei alle camere a gas" verrebbe subito ripudiato anche da gran parte del suo elettorato di riferimento (che pur si esalta quando parla di ruspe e rom).

 

Questo per dire: anche il più becero dei fascistelli non sarebbe disposto a barattare alcuni valori in cambio di un governo che assecondi le sue paure xenofobe o le sue velleità regionalistiche. Certe posizioni sono forse aiutate dalle paure che citi, ma rimangono possibili sono se il contesto culturale le "consente".

Come dire, non è Putin che ha reso la Russia omofoba e xenofoba, semmai la l'omofobia e la xenofobia russe hanno permesso a Putin di salire al potere: le posizioni del leader riflettono sempre in qualche modo (salvo casi eccezionalissimi, tipo dittature iper-repressive come quella nord-coreana) posizioni dette o non dette che pervadono il suo "popolo".

 

Tutto ciò che ho detto riguarda comunque il rapporto immigrato-stato/cultura di origine. Sulle soluzioni "in loco" al problema, come ho detto qualche post fa, l'ideale sarebbe forse che si riuscisse davvero a staccare queste persone da legami perverse con questi non-valori, ma ciò implicherebbe il vietare aggregazioni di tipo "comunitario", cosa evidentemente non realizzabile in quanto lesiva di libertà di base.

I bambini si possono educare con l'inserimento sociale e scolastico, ma per gli adulti non vedo molte possibilità.

Ilromantico

Guarda @greed89 , qualche anno fa e prima che stavo in Italia, la pensavo più o meno come voi su certi immigrati. Poi con certi episodi e la quotidianità sono stato costretto a vedere la realtà delle cose. Tuttavia, non discuto che tu ed altri possiate avere un'opinione diversa della faccenda. Dipende pur sempre da dove si vive e da quello che si vive. Certo, non credo nemmeno tanto nelle casualità eternamente ripetute...

 

Inoltre @newcomer credo sia arrivata alla domanda chiave: è giusto sopportare immigrati adulti che non hanno molte possibilità di inserimento sociale?

AndrejMolov89

 

 

i parlamenti sono pur sempre eletti dal popolo. Non mi convince la tesi che tratteggi tu sulla salita al potere di questi partiti estremi, non può essere ridotto tutto a questioni di "paura verso i flussi migratori" e altri spauracchi della destra: se Salvini in Italia, che è l'agitatore di spauracchi per eccellenza, si mettesse a dire, oltre a "ciascuno stia a casa sua" cose del tipo "gli ebrei alle camere a gas" verrebbe subito ripudiato anche da gran parte del suo elettorato di riferimento (che pur si esalta quando parla di ruspe e rom).

Allora il problema "percepito" sugli immigrati è qualcosa di costante (vuoi per svariate ragioni: bias cognitivi o eccessiva attenzione sulla nazionalità della persona, ad esempio ritengo un capolavoro il post di Bagni Proleiator in merito alla questione della ragazza violentata dal militare italiano: Se fosse stato un immigrato voi state zitti, in riferimento a coloro che hanno dato eccessivo peso alla nazionalità italiana per contrapporla a quelli fatti dagli stranieri); questo induce seriamente a considerare la presenza dello straniero un problema che sia realistico o meno, nel senso che non esiste un rapporto di necessità di stabilire se X fa, allora l'insieme X fa o potenzialmente fa. Oggettivamente il politico non pensa a trovare il modo di ricondurre il problema percepito a quello reale, ma di trovare soluzioni che si accomodano al problema che viene sentito dalla popolazione. Ora, supponiamo che ci siano una massa di persone che non è interessata all'argomento omosessuale: è indifferente, però considera di vitale importanza lo stop dell'immigrazione, è logico che vota per la parte politica che promette una soluzione ed è logico che non consideri il sorplus omofobico che ne consegue. 
Persino una persona che conosco, pur sapendo che io vivrei male con Salvini al potere, voterebbe Lega per questa ragione, però vede come prioritario un certo argomento trattato in determinati termini. Il mio non è un invito a negare che non ci siano potenziali problemi per le differenze culturali, ma il mio invito è quello di essere integerrimi formalmente e sostanzialmente nell'identificazione del problema e della conseguente soluzione. Il politico che fa questo è un buon politico, un gay che fa questo addotta una tecnica di sopravvivenza. Per questo starei attento a fare determinati discorsi e cercare di prendere il problema nel modo più aderente possibile ai principi che sostanzialmente mi includono come elemento eguale alla società civile. Non è un caso che in Italia gli argomenti contro l'immigrazioni ed immigrati siano fatti dalle parti più omofobe, perché non sono etici nel trattare l'argomento. Come conseguentemente a sinistra c'è una tendenza di negare pervicacemente che ci possano essere problemi e che bisogni dare soluzioni pratiche.

 

l'ideale sarebbe forse che si riuscisse davvero a staccare queste persone da legami perverse con questi non-valori, ma ciò implicherebbe il vietare aggregazioni di tipo "comunitario", cosa evidentemente non realizzabile in quanto lesiva di libertà di base. I bambini si possono educare con l'inserimento sociale e scolastico, ma per gli adulti non vedo molte possibilità.
Un adulto può essere re-inserito, ma deve esserci un contesto sociale veramente favorevole: in Italia l'omofobia è oggettivamente qualcosa di pervasivo e tacitamente accettato, quindi logicamente non c'è nessun inserimento su quell'argomento, cioè banalmente paghiamo lo scotto di essere "leggermente" arretrati su certi argomenti, o meglio, lo paghiamo noi, come lo pagano le altre minoranze, come le pagano donne eccetera. 
Spero di essermi spiegato.

 

Dipende pur sempre da dove si vive e da quello che si vive. Certo, non credo nemmeno tanto nelle casualità eternamente ripetute...
 
Le esperienze individuali sono poco estendibili e possono soffrire di "influenze" contestuali. Il legislatore deve basarsi su dati su larga scala. Se non facesse così, sarebbe impossibile discutere del problema. Io non la vedo in nessun modo sull'immigrazione, nel senso che mi piacerebbe che fosse trattato razionalmente per farmi un'idea più strutturata. Semplicemente inviterei a considerare quanto lo sdoganamento di certe proforme, di certi ragionamenti, possa essere un auto-gol per noi. ^__^
  • 6 months later...

Chissà perchè a picchiare i gay di solito sono gli stessi tizi di forzanuova che manifestano contro immigrati che teoricamente la pensano esattamente come loro.....perchè allora non ci picchiano questi pericolosi immigrati? :laugh:

 

O perchè i gay che paventano rischi legati all'immigrazione non entrano in forza nuova per picchiare altri gay(ma non immigrati, mi sembra che quelli forzanuova li picchi meno volentieri :laugh: )

 

 

La morale della favola è: tranquilli, siete froci, votate il fascismo e vedrete che entrerete nelle camere a gas, nella migliore delle ipotesi, assieme agli islamici cattivi(nella peggiore ci entrerete per primi).

 

 

nb: il giornale, vostro onore, non è una fonte attendibile ed imparziale

Edited by Demò

Chissà perchè a picchiare i gay di solito sono gli stessi tizi di forzanuova che manifestano contro immigrati che teoricamente la pensano esattamente come loro.....perchè allora non ci picchiano questi pericolosi immigrati? :laugh:

 

O perchè i gay che paventano rischi legati all'immigrazione non entrano in forza nuova per picchiare altri gay(ma non immigrati, mi sembra che quelli forzanuova li picchi meno volentieri :laugh: )

 

 

La morale della favola è: tranquilli, siete froci, votate il fascismo e vedrete che entrerete nelle camere a gas, nella migliore delle ipotesi, assieme agli islamici cattivi(nella peggiore ci entrerete per primi).

 

 

nb: il giornale, vostro onore, non è una fonte attendibile ed imparziale

 

Gli immigrati con una cultura omofobica non hanno alcun interesse a picchiare gli LGBT perché subirebbero la caccia alle streghe mediatica e non dello straniero cattivo nel Paese in cui si trovano (o forse si alleerebbero con FN, chissà). Non sto paventando alcun rischio, sto mostrando la realtà dei fatti, che poi sia monopolizzata da giornali razzisti e populisti come il Giornale è un altro discorso, se poi per te è proibito giudicare anche negativamente certi aspetti dell'immigrazione il problema lo hai tu, non certo altri, o ti stai scordando che l'omofobia non è solo tradizione cattofascista italica? I forzanovisti vorranno pur metterci nelle camere a gas, ma i cristiani conservatori del Sud America non si tirerebbero mica indietro dal rieducarci a fianco dei lapidatori islamici. Fattene una ragione dunque, o si insegna la religione della laicità, o pure gli immigrati manterranno le loro tradizioni di chiusura su certi temi. Non sto diffondendo la paura del diverso o dello straniero, un domani che saranno raddoppiati e avranno diritto di voto in una società italiana multietnica consolidata potrebbero riportare in auge posizioni che avevamo combattuto a loro tempo contro Adinolfi&Co, e magari stavolta dovremo confrontarci con un Mohammed Ben Abbes. Chi ignora tutto questo è un allocco e un buonista.

Edited by Rotwang
AndrejMolov89

Il problema è semantico. 
Se si premette che gli immigrati sono portatori di ideali negativi, il che potrebbe essere vero, allora il discorso tiene. Il problema sostanziale è il seguente: se gli immigrati sono portatori di ideali negativi, perché all'interno di una società che sono considerati negativi persistono per più generazioni? Da un punto di vista meramente logico la colpa di questo eventuale mantenimento degli ideali omofobici è derivato dal fatto che all'interno del contesto sociale in cui sono inseriti, non c'è una reale condanna dell'omofobia, o anche accettazione di costumi di emancipazione. Ovvero, semplicemente queste persone si innestano con continuità all'interno di una società che non si è immunizzata dalle discriminazioni di origine religiosa. 
Attualmente, se vai in Germania, ci sono corsi di inserimento civico per stranieri. Fanno vedere video in cui vedi omosessuali andare mano nella mano in città, oppure di donne emancipate, o altre amenità culturali spiegando perché l'accettazione di determinate categorie è fondamentale per far parte della società tedesca. Qualche sacca di omofobia rimarrà, ma sarà inibita e non si esprimerà assolutamente (basti pensare che un mio amico di qui ha detto che nella loro scuola veniva bullizzata un omofoba perché era omofoba). 

Saramandasama

Il problema è che se una comunità grande viene ricollocata in Norvegia o Germania epersistono numeri tali da ricreare little irak... Prendiamo le periferie svedesi. Lì ci fai poco con qualche ora di lavaggio del cervello sulla cultura occidentale. Che la stazione centrale di Stoccolma da luogo sicurissimo, trasformato e degradato in una stazione in cui bisogna aver paura a camminarci... Si capisce che qualcosa non è andato per il verso giusto. Ora i poveri scandinavi che 15 anni fa lasciavano all'esterno dei bar( in realtà ancora oggi, ma sono zone ipercontrollate) il passeggino con neonati dentro e si facevano l' aperitivo e oggi devono aver paura anche di andar prendere il treno e in più devono stare attenti a non far trapelare il loro malcontento per non urtare la sensibilità dei poveri immigrati.. Chissà quanto ancora durerà Schengen!

Edited by Salamandro

gli immigrati vanno istruiti quando arrivano in europa e va spiegato loro quali sono le nostre usanze e cosa non si può fare da noi.

 

http://www.mattinonline.ch/anche-in-italia-si-parla-degli-opuscoli-per-gli-asilanti-di-lucerna/

 

opuscolo svizzero per gli immigrati:

 

http://files.newsnetz.ch/upload//7/1/71933.pdf

dunque, o si insegna la religione della laicità, o pure gli immigrati manterranno le loro tradizioni di chiusura su certi temi.

Vangelo.

Come notava giustamente @Greed89, gli immigrati possono continuare ad essere "retrogradi" perché trovano terreno fertile. Perché, a differenza di quanto dicano i picchiatori e i fomentatori di odio, noi di evoluto non abbiamo nemmeno la postura.

Saramandasama

Sì,vallo a dire alla svedese di origini libanesi quanto fosse fertile la sua cara Svezia, tanto da meritare di essere accoltellata a morte. Ovviamente in italia il discorso è diverso. E loro sanno bene,che devono stare al loro posto, ( parliamo di quelli integrati) , non dei cani sciolti. D' altronde chi è che ha detto che le nostre care mafie domestiche ci hanno finora evitato attacchi terroristici da parte di daesh e company...

 

 

Non sto diffondendo la paura del diverso o dello straniero, un domani che saranno raddoppiati e avranno diritto di voto in una società italiana multietnica consolidata potrebbero riportare in auge posizioni che avevamo combattuto a loro tempo contro Adinolfi&Co, e magari stavolta dovremo confrontarci con un Mohammed Ben Abbes. Chi ignora tutto questo è un allocco e un buonista.

 

c'è una profonda antinomia tra il grado di sicurezza con il quale ti lanci in queste costruzioni sintattiche e il grado di conoscenza diretta delle realtà di cui stiamo parlando.

Se vuoi esprimerti per frasi fatte e slogan da salotti politici rai in prima serata, che sono evidentemente i tuoi riferimenti sulla questione, risparmiati almeno di darci degli allocchi.

 

Io trovo profondamente stupida qualsiasi discussione fatta tra gay sul fenomeno immigrazione(eccettuati gli interventi di Salamandro), semplicemente perchè in un paese di ignoranti reazionari ci sono fin troppe grane che preoccuparsi del pericolo islam(quale che sia).

In realtà è di tutta evidenza che fenomeni di questo tipo si verificano contestualmente a qualsiasi episodio di immigrazione di massa, e con fenomeni intendo tanto violenze, quanto soprattutto lo scontro tra indigeni diffidenti e immigrati "culturalmente impreparati".

 

Cosa serve che ve ne lamentiate qui? Vi fa sentire al sicuro, dalla stessa parte di quelle forze della società che presidiano i valori etnici e morali del popolo italiano e ci discriminano sistematicamente? Serve a qualcosa esprimersi per slogan? Risolverete qualche problema?

No.

Quando l'Italia sarà la Svezia, vedremo se ci saranno problemi e come affrontarli.

Al momento pensate alla vita che non riuscirete a costruirvi a causa della crisi del paese, invece che fantasticare sui titoli dei giornali servi di regime.

Io non mi sto lamentando del problema Islam o degli immigrati in generale, sto parlando dell'omofobia degli immigrati che spesso mantengono proprie tradizioni e culture di matrice omofobica e che un giorno potrebbero avere un peso elettorale, politico e sociale in un Paese civilizzato e con diritti di minoranze. Ma come al solito caro Demò non sei capace di sostenere una discussione senza crogiolarti nell'immagine erotica di te stesso che bacchetta chi non si abbandona ad un becero e demenziale buonismo perbenista, forse sei proprio tu che non hai un grado di conoscenza diretta sufficiente a sindacare su cosa sia giusto discutere (di niente). Ah giusto, i gay sono tutti belli e rosa e non devono parlare di niente perché altrimenti passano per quelli discriminati che discriminano, beh peccato che io non sia solo gay ma anche un cittadino italiano con precise idee, e il buonismo a tutti i costi non lo tollero, dato che ti stai rivolgendo ad uno che non prova alcun sentimento xenofobico. Ah "servi di regime" mi ricorda tanto i tuoi idoli che stanno per sputtanare l'iter del ddl sulle unioni civili con un classico voltafaccia da radical shit antitutto mettendo da parte il proprio idealismo per come conviene. Se per te parlare della realtà è slogan e una frase fatta, meglio che vivere a Fantasilandia, poi non ho scritto da nessuna parte che il problema generale attuale sia questo o ci sia un'emergenza in questo senso, capra idiota e arrogante e buonista.

Edited by Rotwang

 

 

immigrati che spesso mantengono proprie tradizioni e culture di matrice omofobica e che un giorno potrebbero avere un peso elettorale, politico e sociale in un Paese civilizzato e con diritti di minoranze.

 

Posso capire come te lo immagineresti?

Immagini un grande partito di immigrati omofobi in cui stiano insieme

Bulgari e Turchi, Romeni e Albanesi, Iraniani e Sauditi, Indiani e Cinesi

tutti uniti per contrastare i diritti dei gay insieme alle Destre xenofobe?

 

A parte che se anche un simile partito esistesse

(e votassero anche i bambini e gli stranieri avessero il diritto di voto)

avrebbe in Italia meno voti della Lega Nord;

ti immagini davvero una cosa simile?

 

 

il buonismo a tutti i costi

 

va bene che è carnevale, tu da cosa ti sei vestito, da santanchè? 

 

Dai siamo seri, dimmi qual'è il peso dell'omofobia degli immigrati sulla tua vita, Cosa ti impediscono di fare Ahmed, Chang e Vlad? Ti insultano quando esci in vestaglia a bere il tè?

Votano Lega o NCD?

Dai smettila di dire sciocchezze senza rapporto con la realtà

a leggere più di qualcuno di voi, fate passare Houellebecq per un illuminato progressista...

-ah, se non sapete di chi parlo, è un vostro problema! per cui, smettetela di vedere l'orrendo Del Debbio in tv e informatevi, ignorantoni!!-

Edited by freedog

va bene che è carnevale, tu da cosa ti sei vestito, da santanchè? 

 

Dai siamo seri, dimmi qual'è il peso dell'omofobia degli immigrati sulla tua vita, Cosa ti impediscono di fare Ahmed, Chang e Vlad? Ti insultano quando esci in vestaglia a bere il tè?

Votano Lega o NCD?

Dai smettila di dire sciocchezze senza rapporto con la realtà

 

Non hai capito un cazzo come sempre, te la suoni e te la canti da solo, senza di me però ;)

Edited by Rotwang

Posso capire come te lo immagineresti?

Immagini un grande partito di immigrati omofobi in cui stiano insieme

Bulgari e Turchi, Romeni e Albanesi, Iraniani e Sauditi, Indiani e Cinesi

tutti uniti per contrastare i diritti dei gay insieme alle Destre xenofobe?

 

A parte che se anche un simile partito esistesse

(e votassero anche i bambini e gli stranieri avessero il diritto di voto)

avrebbe in Italia meno voti della Lega Nord;

ti immagini davvero una cosa simile?

 

Oggi no, un domani quando saranno demograficamente più consistenti sì, ma non parlo della genericità di immigrati di sentimenti omofobici, ma di un ceppo preciso con una cultura molto chiusa nei confronti della nostra. Va beh ho capito che l'argomento immigrati è proprio un tabù qui, capisco che vi solletichino l'appetito sessuale i giovani disperati stranieri nelle stazioni, ma non è il posto giusto dove esternarlo e nessuno ve li tocca, tranquillizzatevi, non si parla di questo. Ripeto per l'ultima volta: chi nega che le nuove e future generazioni immigrate sempre più demograficamente di peso non abbiano componenti omofobiche che potrebbero ripresentarsi in un futuro prossimo o remoto è un buonista e un disinformato, e lo dico da laico progressista di sinistra, come potrei sbagliarmi e potrebbe consolidarsi il nostro secolarismo anche tra i nuovi arrivati, ma la stessa Chiesa è accondiscendente e guarda più di buon occhio un imam moderato ed omofobo che un attivista LGBTI, predicano la stessa cosa.

Edited by Rotwang
AndrejMolov89

 

 

Ripeto per l'ultima volta: chi nega che le nuove e future generazioni immigrate sempre più demograficamente di peso non abbiano componenti omofobiche che potrebbero ripresentarsi in un futuro prossimo o remoto è un buonista e un disinformato, e lo dico da laico progressista di sinistra, come potrei sbagliarmi e potrebbe consolidarsi il nostro secolarismo anche tra i nuovi arrivati, ma la stessa Chiesa è accondiscendente e guarda più di buon occhio un imam moderato ed omofobo che un attivista LGBTI, predicano la stessa cosa.
Io odio la buonista, è proprio lo shitstorm di chi nn sa argomentare. Attualmente non  è un problema, potenzialmente potrebbe esserlo. Per evitare in senso assoluto bisogna risolvere i problemi qui ed ora, cioè trasformare la cultura italiana in LAICA - poi magari avremo estreme destre che si incazzano perché nel quartiere mussulmano non vogliono che passi il gay pride e faranno il diavolo a quattro per farlo in quella parte della città manifestandp vestiti di nero a canto drag queen -.
Prima di preoccuparci di questi problemi che sono imprevedibili (fare una previsione sul quantitativi di immigrati, è impossibile, anzi generalmente è impossibile) facciamo in modo di vaccinarci e guarda caso significa usare il manganello contro i fascisti gli stupidi e i bigotti 

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