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Infatuazione mia, portami via


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ALERT: domanda a contenuto serio ma dall'apparente struttura degna di una quattordicenne di Rozzano che ascolta justin bieber fanatica degli uàn dairecscion beve smalto per le unghie e cena solo da burger king prendendo la coca light.

 

L'infatuazione, intesa come la violenta attrazione mentale per una persona che non corrisponde, da cosa può essere determinata?

 

Se si volesse giocare con l'euristica dei luoghi comuni, si potrebbe dire che una donna eterosessuale (ribadisco, comunemente, sto giocando con i luoghi comuni da small talk insulso alla radio la domenica mattina), si "prende" nel momento in cui fa sesso con un uomo, per il solo fatto di averci fatto sesso. Un uomo eterosessuale si "prende" più raramente, solo quando sviluppa dipendenza da una donna che lo comanda a bacchetta, quindi indipendentemente dal sesso, ma in riferimento ad un rapporto di forza e controllo che si instaura e lo vede in posizione di subordinazione e dipendenza affettiva.

 

E per gli omosessuali che indagine euristica si può adottare? Mi sono accorto che mancano dei luoghi comuni su questo aspetto delle frequentazioni omosessuali.

Quali potrebbero essere? Avete dei consuntivi in base alle vostre esperienze dai quali potete estrapolare regole stupide ed astratte?

 

Sto palesemente esortando alla generalizzazione più bieca e miserabile. Generalizzare è sbagliato, stupido, discriminatorio, grossolano, eppure forse creare generalizzazioni per poi rifletterci su e confutarle trovando i punti in cui cedono potrebbe essere avvincente e consentire nuovi strabilianti progressi per l'umanità.

 

Cosa si potrebbe dire al riguardo? Per esempio, riguardo all'omosessualità maschile, per forzare il più possibile le generalizzazioni, si potrebbe dire che forse i passivi si prendono per gli attivi, come le donne etero, per motivi meramente sessuali, ma poi ciò non è vero perché conosco attivi che restano costantemente infatuati di chiunque frequentino e ci stanno anche malissimo. E poi ci sono passivi che se ne fregano altamente e hanno un'affettività degna del Sahara. E poi ciò non spiegherebbe che fine fanno i versatili.

 

Allora forse l'età? Il giuovine si prende inevitabilmente del "datato"? Talvolta sì, conosco qualche esempio; ricordo però interventi che parlavano di situazioni praticamente opposte, con pacati uomini di mezza età preda di smaliziati twink senza remore né tatto.

 

E se fosse l'inesperienza? Sarebbe bello, ma anche dopo tante esperienze può comunque capitare di restare fregati, il vaccino funziona ma non al 100%, altrimenti la vita affettiva di un gay sarebbe una pacchia a partire da un certo momento in poi.

 

E se ancora si trattasse dell'effetto collaterale di un momento di debolezza ed instabilità nella propria vita presa nel suo complesso? Ecco questa la vedo molto più interessante.

 

 

Attendo commenti, critiche, opinioni, exploit, avvicendamenti, esemplificazioni, diatribe, appunti, frecciatine, sfoggi d'erudizione, leziosismi barocchi.

 

Il tono scherzoso del topic non vuole però nascondere la mia curiosità su questo punto: che cosa effettivamente fa scattare l'infatuazione, con tutte le gravi conseguenze che ne derivano? Qual è la scintilla, la goccia, il pulsante, il quid che innesca il processo di degenerazione cerebrale che porta al drammatico e didonico attaccamento a qualcuno che non è per nulla interessato a noi? Se tale scintilla è da identificarsi nell'idealizzazione... Che cosa a sua volta innesca il processo di idealizzazione?

 

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https://www.gay-forum.it/topic/30752-infatuazione-mia-portami-via/
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Beh messa così come luogo comune grossolano, il gay si infatua dell'uomo maschile, più maschile è meglio è. Poi di solito scopre che è etero.
Una variante comune è il migliore amico, sempre maschile, ma coccoloso, e mi abbraccia sempre, e una volta abbiamo dormito insieme in albergo che eravamo in vacanza e per sbaglio ci hanno dato una matrimoniale e lui ha detto va bene lo stesso e poi...

mmhh.. escluderei ci siano studi psico-sociologici su questi temi fatti in Italia;

mi pare di averne leggiucchiato distrattamente qualcuno, ma made in USA o nord Europa (o tutti e due).

Chaos, Hinz et alii sapranno essere sicuramente più informati di me in materia

---
Dal mio osservatorio (che tutto è men che scientifico..)  escluderei ci siano regole valide per tutti i gays,

e questo lo vedo come uno dei lati migliori della froceria, chè non abbiamo schemi nè clichè da seguire nelle relazioni di coppia,

ed ognuno di noi si costruisce i suoi, manco fossimo pionieri in territorio vergine!

 

 

ed ognuno di noi si costruisce i suoi, manco fossimo pionieri in territorio vergine!

Un vero Far West insomma.

 

Non possiamo dunque essere materiale di chiacchiericcio sulle rubriche estive di radioKissKiss o oggetto di analisi da parte di sfaccendati scienziati neurocomportamentali neozelandesi? Dai non ci credo.

Secondo me è pressoché impossibile tracciare un intervallo di confidenza statistico sufficientemente ampio da comprendere - e giustificare - le ragioni dell'infatuazione concernente l'essere umano medio.

Bene, ho appena fornito il mio contributo di terminologie inutilmente altisonanti in relazione al contesto di small talk. :D
_

Comunque, è davvero complicato. Ci son persone che sviluppano simpatia ed attrazione emotiva per qualcuno sulla base di un trauma/ricordo/retaggio del passato. Ve ne son altre che si legano a qualcuno perché si sentono profodamente sole - ed il primo soggetto che dovesse dimostrare interesse e volontà d'interazione diventa un possibile bersaglio. Ci son quelli che si lascian colpire dal carisma, dal prestigio, dai valori, dall'estetica, dalla posizione sociale, magari anche dal denaro - o magari da una miscellanea eterogenea di tutti questi parametri.

Vai a trovare un filo conduttore comune!

Se non altro, questo è, in effetti, già un chiacchiericcio degno d Diva&Donna. Prendine atto e siine orgoglioso. °^°

Forse aiuterebbe ribaltare il discorso in negativo.

 

Quale fattore è in grado di spezzare il processo di idealizzazione, arrestandolo sul nascere?

Tale fattore è accessibile e adoperabile volontariamente da parte del nostro stanco intelletto?

Edited by Sampei

Au contraire, io penso che di regole ce ne siano, ed anche di ben codificate.

Solo che siamo un fregaccio di sotto-categorie, ognuna rispondenti alla sua specifica.

quindi secondo te, troppe regole -> nessuna regola?

può anche darsi sia così!

 

Forse aiuterebbe ribaltare il discorso in negativo.

 

Quale fattore è in grado di spezzare il processo di idealizzazione, arrestandolo sul nascere?

Tale fattore è accessibile e adoperabile volontariamente da parte del nostro stanco intelletto?

cosa fa crollare l'interesse & l'attizzamento insooma?

eh, vai a capire...

 

per qualcuno (vedi Capry) può bastare un calzino spaiato,

per altri (io) un congiuntivo sbagliato,

per altri ancora il ballare con la grazia & l'agilità di un tronco d'albero...

eccetera

eccetera

eccetera

 

che poi, ciò che mi fa orrore in uno potrei pure considerarlo ininfluente in un altro, se mi interessa di più.

Per come la vedo io, ma non c'è nessuno studio dietro

è come la vedo io, in base alla mia personale prospettiva

 

L'infatuazione è un tentativo di "definizione esclusiva" in

fase di "corteggiamento" a cui corrisponde un sentimento

"profondo" di inconsistenza della relazione

 

Cioè io so che Sampei non si metterà mai con me, ma mi attrae

così tanto che pongo in essere atteggiamenti e comportamenti

seduttivi che creano un sentimento apparente

 

Tornando all'età della pietra quando ero "puro" e "innocente"

( si fa per dire ) io idealizzavo Sampei perché avevo bisogno

di convincermi che questo sentimento non era apparente, ma solido

diventava cioè un sentimento solido su una persona apparente

 

In realtà non sono mai stato esattamente così, essendo essenzialmente

un "freddo analitico" però diciamo in minima percentuale funzionava così

anche per me

 

Nella maggioranza dei casi se mi facevo Sampei, perdevo immediatamente

interesse, in alcuni casi invece l'infatuazione durava anche dopo o perché

il sesso aveva funzionato molto bene o perché ero in un periodo in cui sentivo

il bisogno di avere una persona vicina o evadere da una routine di sesso easy

in cui il corteggiamento era totalmente abrogato 

 

Va detto infatti che ai miei tempi il corteggiamento era estremamente rapido

e si iniziava da subito con il sesso promiscuo

 

 

L'infatuazione è un tentativo di "definizione esclusiva" in fase di "corteggiamento" a cui corrisponde un sentimento "profondo" di inconsistenza della relazione

Un autoconvincimento che elide le parti negative di un rapporto esaltando ipertroficamente quelle positive, per quanto scarse siano. Un autosuggestione, quindi, una distorsione della realtà autoindotta più o meno inconsapevolmente che porta diretta allo sfacelo. Ma da dove parte l'autoconvincimento? Sovrastrutture culturali di riferimento sulla concezione di un legame? Inettitudine nell'interpretare il comportamento altrui? Semplice bisogno di contatto per appagare il quale si degenera la lettura stessa della situazione, pagandone poi le conseguenze?

 

 

 

idealizzavo Sampei perché avevo bisogno di convincermi che questo sentimento non era apparente, ma solido, diventava cioè un sentimento solido su una persona apparente
restiamo quindi sull'idealizzazione: ma quindi l'idealizzazione come strumento per "fare finta che"? Come strumento per costringere la realtà in schemi preconcetti? Come strumento per supplire all'impossibilità materiale di sapere che cosa pensa un'altra persona, colmando arbitrariamente la lacuna che tale impossibilità lascia nella lettura della vicenda?

Concordo con Krad77,

quello che fa la differenza è la virilità.

 

Il meno virile si innamora del più virile

e nessuno si infatua degli effeminati.

 

Poiché dopo la fase in cui ci si infatua della virilità

si passa alla fase in cui ci si infatua della giovinezza,

frequentemente gli effeminati puntano sui maturi in questa seconda fase.

Ma da dove parte l'autoconvincimento?

 

Sesso

 

Per quanto mi riguarda da un forte desiderio sessuale

di base

 

Non è il semplice Sampei è un bel ragazzo mi piace, potrebbe

interessarmi, conosciamoci etc

 

Ci deve essere una forte "sopravvalutazione erotica" che consegue

ad un forte desiderio che hai suscitato in me

 

Può derivare da mille-mila fattori : maschile che significa più maschile di me

giovane che significa più giovane di me, soldi che io non ho, occhi verdi che

io non ho etc

 

Certo non sottovaluto il peso della virilità, contesto che se ne faccia un dato

esclusivo. Certo è chiaro che c'è una disparità del desiderio e tu lo sai, come

d'altronde lo so io

 

Si desidera ciò che non si ha e non sempre è così semplice individuare

cosa sia, soprattutto nel caso di infatuazione successiva ad una prima

conoscenza

Niente da fare, in tutti gli esempi che mi vengono in mente

i "particolari che fanno innamorare" sono sempre legati alla virilità.

 

@LocoEmotivo, in tutta la storia del forum siete in due

a dire che trovate eccitante l'effeminatezza.

Sareste l'eccezione anche se foste gay,

ma siete bisex...

Ma non è vero, io non mi sono mai infatuato

dell'effeminatezza in sé, ma di un ballerino dal

corpo perfetto e strafigo, nonostante la sua

effeminatezza, sì.

 

Certo effeminato brutto e stupido,no....

 

Però è vero che tendenzialmente l'effeminatezza

non giova, comunque non si tratta di dogmi eh?

L'essere umano ha le sue complessità, le sue storie

personali etc che condizionano il tutto

 

Può capitare anche che una persona ci erotizzi "mentalmente"

è più raro se pensiamo all'infatuazione come qualcosa di immediato

ad ogni modo se ci erotizza c'è sempre di mezzo il sesso

 

Se io mi infatuo dell'artista per la sua creatività ( che non ho ) non è che

siccome non c'entrano i muscoli non sia sesso, è sempre sesso perchè mi

attrae

Ma esiste infatuazione che oltre ad una violenta attrazione mentale non comporti anche un'immediata attrazione fisica?

Secondo me è proprio l'attrazione fisica la scintilla che porta ad infatuarsi di una persona e poi ad idealizzarla.

E' in amore che entra in gioco maggiormente l'affinità mentale tra due persone.

Comunque...per quanto riguarda l'idealizzare una persona, secondo me dietro c'è sempre una profonda solitudine e anche immaturità.

Secondo me l'infatuazione scatta da una serie di processi sia chimici sia mentali che non si possono spiegare concretamente, talmente complessi e singolari

Io mi son trovato ad essere infatuato di ragazzi molto diversi tra loro, ma che in comune avevano un solo dettaglio: il trasmettere maturità, determinazione e compostezza, il che propende per farmi pensare che il tutto sia da ricondurre ad esigenze soggettive che trovano la soluzione nel ragazzo in grado di soddisfarle, scatenando il processo di infatuazione da cui, poi, se adeguatamente allevato può nascere l'amore.

Quindi tutto sarà relativo e variabile in base a cosa serve ad X persona affinché Y sia in grado di appagarlo.

X persona può tendenzialmente trovare attraenti un certo tipo di ragazzi/e, ma qualora questi siano deficitari di quell'elemento chiave in grado di scatenare l'appagamento, il tutto rimarrà situato ad uno stadio puramente "attrattivo". Magari, invece, X persona può trovare la soluzione ai suoi problemi in ragazzo Z, dissimile dai consueti gusti, e rimanerne folgorato.

A me pare che sia tutto molto variabile e soggettivo, generalizzare è si divertente ma quantomeno impreciso.

 

 

Si desidera ciò che non si ha e non sempre è così semplice individuare cosa sia, soprattutto nel caso di infatuazione successiva ad una prima conoscenza

Sì, se l'infatuazione è precedente al contatto sessuale si capisce che l'autoconvincimento si basa sull'attrazione fisica, fin qui penso che la relazione causa-effetto sia lineare e condivisa da tutti.

Però in una fase successiva... cosa succede? Perché accade anche se non dovrebbe accadere?

 

 

 

Niente da fare, in tutti gli esempi che mi vengono in mente i "particolari che fanno innamorare" sono sempre legati alla virilità.   @LocoEmotivo, in tutta la storia del forum siete in due a dire che trovate eccitante l'effeminatezza. Sareste l'eccezione anche se foste gay, ma siete bisex...
 Io mi sono infatuato di una checca messicana, mi sa la tua ricostruzione non regge molto Almadellone mio, perlomeno non riesce ad essere una bieca generalizzazione

 

 

 

ma che in comune avevano un solo dettaglio: i

MOLTO interessante questo punto: si può provare a ricostruire una regola cercando l'elemento comune a tutte le singole esperienze. Certo forse non sarà una generalizzazione per tutti, ma potrebbe fornire una regola per ogni singolo gay!

 

Io, se ripercorro le mie infatuazioni, la caratteristica comune che mi attraeva in tutti è stato la "irresponsabilità controllata".

La capacità di essere teste di cazzo, disordinati, istintivi ed impulsivi ma senza perdere le redini sul quadro generale. E' questo che mi ha... :frusta: scudisciato.

Perché accade anche se non dovrebbe accadere?

 

All'attrazione fisica, si sostituisce quella mentale, che è sempre

una forma di desiderio sessuale, perché non è "sintonia" ma si

fonda su una diversità psicologica di varia natura

 

In senso lato ci si può vedere una attribuzione di potere, sottilmente

masochistica ( ovviamente questo non significa necessariamente che

il ruolo sessuale deve essere passivo il masochismo può esprimersi in

varie forme di comportamento non necessariamente sessualizzate )

 

Ovviamente come ho già detto in caso di personaggi particolarmente

carismatici l'infatuazione mentale può scattare immediatamente e a

prescindere da una attrazione fisica, ma è certamente più raro

 

Nel momento in cui invece io desidero Sampei, ma so che Sampei ci sta

me lo dice e dimostra, è possibile trovare una "sintonia mentale", il sesso

ci ha avvicinato e fatto conoscere nell'intimità

 

Sotto questo profilo posso dire che io tutte le volte che mi sono innamorato

sapendo di essere ricambiato avevo il desiderio di parlare di me, di cose intime

e private da condividere con -e sapere dalla- persona che amavo

 

Un po' per mera "sicurezza" ( prima si ha paura di essere malgiudicati etc )

ma anche per un bisogno - credo - di creare questa sintonia, che nell'infatuazione

non c'è perché continua la fase del corteggiamento

@Sampei, se vuoi trovare una regola generale

nelle tue infatuazioni accomodati.

 

Se invece vuoi cercare una regola generale per tutti gli altri,

allora ti invito a prendere in considerazione la mia generalizzazione.

 

(Sono dieci anni che Hinzelmann per smentirmi,

tira fuori quell'unico ballerino

di cui dice di essersi infatuato quasi trent'anni fa :) )

 

 

io tutte le volte che mi sono innamorato sapendo di essere ricambiato avevo il desiderio di parlare di me, di cose intime e private da condividere con -e sapere dalla- persona che amavo   Un po' per mera "sicurezza" ( prima si ha paura di essere malgiudicati etc ) ma anche per un bisogno - credo - di creare questa sintonia, che nell'infatuazione non c'è perché continua la fase del corteggiamento
questo è verissimo, già! Però per esempio perché quel tizio mi parlava di sé e di fatti suoi intimi e privati nonostante non fosse innamorato? Qualcosa non torna.

questo è verissimo, già! Però per esempio perché quel tizio mi parlava di sé e di fatti suoi intimi e privati nonostante non fosse innamorato? Qualcosa non torna.

Nah, la cosa non è sempre correlata secondo me. Anche perché non puoi escludere i casi di persona logorroica, leggera considerazione dei fatti propri (ma anche nella variante opposta: eccessiva considerazione/esibizione dei fatti propri) o, addirittura, assenza di argomenti di cui parlare e conseguente "tuffo a pesce" nella sfera intima/privata/sessuale

 

L'ultimo caso sembra estremo ma mi è capitato personalmente una volta, quindi :laugh:

 

Ah poi vabbè, c'è anche il caso del "ti parlo di me perché vedo che sei interessato e la cosa mi piace assai" che però dipende dai casi. Può rientrare nel discorso dell'esibizionismo di cui sopra o meno

 

 

Sono dieci anni che Hinzelmann per smentirmi, tira fuori quell'unico ballerino di cui dice di essersi infatuato quasi trent'anni fa :) )

 

Io sono sempre la stessa persona dovessi tirar

fuori altri esempi dovrei inventarli

 

Anche perché sono reduce da due storie una durata

5 anni e mezzo ed una successiva che va verso i 4

quindi non è che in 10 anni mi sia infatuato mille volte!

 

Secondo me poi il mio esempio non è neanche del tutto

una smentita al 100% ( avendo specificato un "nonostante

che" )

 

Però a smentirti basta il buon senso, non è che ci voglio io XD

 

Se poi sia vero quello che insinua @freedog cioè che dei fidanzati

effeminati ci si vergogna, è pure una possibilità ...a cui neanche pensavo

 

@Sampei ovviamente parlare per "esibizionismo" o "logorrea nevrotica" etc

è ben diverso dal parlare per creare intimità e sintonia , perchè è un "parlarsi

addosso" e non un parlare di sé ad un altro

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