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Infatuazione mia, portami via


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Se poi sia vero quello che insinua @freedog cioè che dei fidanzati

effeminati ci si vergogna, è pure una possibilità ...a cui neanche pensavo

alt!! pare che mi sò spiegato a cazzo!!

non volevo insinuà nulla!!!!

 

riformulo:

barbaLoco sappiamo essersi accasato da qualche mese con un ranocchietto di cui non ci vuol far sapere nulla,

nè ha avuto la bontà di presentarcelo nella settimana pridesca romana, dove ci si è incrociati con altri bazzicatori di questi mari per una chiacchiera & una birra in cordialità.

 

Poi oggi se ne esce con un "ehm.." a sto thread [vedi risposta #15];

al che la domanda se ci sia qualche forma di correlazione tra le due cose m'è venuta istintiva.

credetemi: sto giro non volevo insinuare nulla, anche perchè non ho nessun elemento per portelo fare!!

Edited by freedog
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Sempre con la premessa che mi immedesimo in uno che fa grossolane generalizzazioni come se fossimo su radio kisskiss, la risposta a Loco sarebbe come quella di Alma: ma tu sei bisex.
La risposta a Sampei sarebbe: tu non ti sei innamorato di una checca messicana, ti sei innamorato di un messicano nonostante fosse checca, perché ti piacciono i messicani.

Ovviamente (e fortunatamente) la realtà è altra cosa e si allontana parecchio da banali generalizzazioni stereotipate. E' anche un po' un controsenso portare casi personali in un topic che chiede appositamente di generalizzare con uno stile da small talk insulso della domenica mattina. Non che non lo facciano quelli della domenica mattina, però che coraggio!

Non credo che le mie "infatuazioni" siano molto rappresentative.

Infatti non mi baso sulle mie esperienze.

 

Semplicemente penso a quelli che - fra i miei amici e conoscenti -

hanno lasciato la lista più lunga di cuori spezzati

e cerco il loro comune denominatore.

La prima parola che emerge da questo brainstorming

su vent'anni di vita gay è senza dubbio "il pelo."

Solo dopo questo vengono le altre caratteristiche della virilità.

 

Non parlo di numero di partner occasionali o fissi:

parlo proprio di cuori spezzati, di struggimenti anche dopo anni.

Qual è la scintilla, la goccia, il pulsante, il quid che innesca il processo di degenerazione cerebrale che porta al drammatico e didonico attaccamento a qualcuno che non è per nulla interessato a noi?

 

 

Io rispondo solo a questa perché sto scarico letteralmente e la mia pungente stronzaggine ne risente :D, non sia mai dunque

Principalmente la risposta immediata è che ai tuoi occhi, lui è bono e cominci a comportati come mai prima ... mi è successo recentemente di cercare di conoscere gente giusto per uscire dalla condizione di stallo in cui mi ero immerso dopo aver mollato il mio ex, eppure durante queste vicende, ho comunque continuato a pensare svariate volte ad uno che ho visto una sola volta e quindi nemmeno ad un appuntamento a due, altrimenti credo l'avrei seriamente divorato, anche perché ultimamente mi sono reso conto di essere molto pericoloso :-/, ahimè stranamente più disinibito e meno comparsa, tanto che sono arrivato alla mia terza esperienza significativa ( se escludo due cavolate ) vivendola intensamente e forse fin troppo velocemente Xd e questa volta non mi ha nemmeno causato del malessere, cosa che in passato, era frequente. Poi è vero, magari comprendi che non è interessato, ma la certezza non sussiste mai, il problema è sempre quel maledetto provarci. Così lo idealizzi e cominci farti paranoie infinite senza fare nulla. Fatto sta che Gnam, ancora ci penso. E' un qualcosa che emana solo lui, non serve dare spiegazioni u.u

Hai detto che c'è bisogno di generalizzare?

 

Benissimo: secondo le mie esperienze più sfortunate e anche quelle degli amici/conoscenti, è che il soggetto da accalappiare sia molto poco incline al soggetto infatuato.

Bisogna bramarlo pur sapendo che sarà difficilissimo entrare nel suo cuore (tanto per usare una metafora soft)

Ciò che attira è quasi sempre quello che ti sfugge dalle mani, si fa tutto più intenso se l'oggetto dei tuoi desideri è prossimo al due di picche o l'ha già fatto.

Si idealizza sempre di più!

 

Di altri contesti per ora non mi viene in mente nulla

Non credo che le mie "infatuazioni" siano molto rappresentative. Infatti non mi baso sulle mie esperienze.

 

Del tutto legittimo, lo immaginavo

 

Però riconoscendo il fatto che questo discorso a te personalmente neanche

si attaglia, cioè sfuggi alla stessa generalizzazione che poni,ci si aspetterebbe

che tu ne colga anche i limiti e non ne sottolinei invece l'aspetto "esclusivo" 

 

Limiti che secondo me derivano - in qualunque caso - anche da un aspetto di

"rappresentazione sociale" di "presentabilità" della cosa agli occhi degli amici etc

( che poi al 99% sono solo gay in Italia )

 

Ad ogni modo il discorso "nessuno si infatua degli effeminati" o "delle checche" è chiaramente

falso, sia che si infatuino di loro dei bisex-"perchè" sia che si infatuino dei gay-"nonostante che"

sia che si infatuino persone che hanno attraversato entrambe le fasi, la cosa succede. Senza

niente togliere alla validità dell'osservazione generale che convenga essere più maschili o virili

 

In conclusione  devo dire al contrario che il criterio individuato da Sampei:

 

la caratteristica comune che mi attraeva in tutti è stato la "irresponsabilità controllata". La capacità di

essere teste di cazzo, disordinati, istintivi ed impulsivi ma senza perdere le redini sul quadro generale.

 

Il farsi "prendere" da persone che abbiano il fascino di una "scintilla di follia" io l'ho sentito dire molte

volte da molte persone cioè secondo me è qualcosa che accade frequentemente ad un certo tipo di

persone educate in un certo modo, che aspirano in realtà a liberarsi da certe sovrastrutture

 

Ed è un criterio che "spinge" verso una diversità sessuale non connotata banalmente secondo l'asse

maschile-femminile, anzi per certi versi spinge verso qualcosa che ne prescinda

angoloinstanza

anche secondo me ci s'impenna per uno quando ti si rizza all'idea di farci robe fisiche insieme, a prescindere da tutto il resto. Tale la scintilla, poi però dovrebbe partire ( a tutta birra? ) una concatenazione d'interazioni che attingano da altri lidi. 

 

La componente fisica la vedo veramente roba da TNT

Edited by angoloinstanza
LocoEmotivo

Allora.

No, il mio tizio di adesso non è effeminato: in tre mesi avrà avuto tre o quattro momenti scheccanti, ma è stata roba di un secondo o poco più.

Invito tutti a fare un distinguo tra effeminati, checche e sfrante perché sono tre classificazioni apparentemente ravvicinate ma in realtà estremamente distanti tra loro.

è difficile dare una risposta a questo quesito. A me è successo di infatuarmi con persone diversisime tra loro, ma posso dire raramente di persone virili. Per lo più sono attratto dall'effemminatezza che voi tanto bandite. Ma sopratutto da una componente mentale, da una intelligenza emotiva. Solitamente mi infauto per delle caratteristiche mentali della persona mai di una persona solo per il suo aspetto. Infatti io ormai sono infatuato da 2 anni di una persona, che inizialmente a prima vista non mi aveva infatuato ma che mi ha fottuto letteralmente il cervello quando ho colto la sua personalità.

 

Invito tutti a fare un distinguo tra effeminati, checche e sfrante perché sono tre classificazioni apparentemente ravvicinate ma in realtà estremamente distanti tra loro.

anche secondo me ci sono molti modi di intendere effeminatezza. Diciamo che anche per me l'effeminatezza non è lo scheccare, ma penso sia qualcos'altro.

Comunque in genere io credo di avere una psiche androgina e tendo a interessarmi delle persone che altrettanto abbiano questa caratteristica, cioè dove l'aspetto maschile e femminile si fondono e diventano tutt'uno, quindi a me non attrarrebbe l'eccessiva effeminatezza e la mascolinità in una persona.

Anche se la personalità poi viene al di sopra di tutto, mi ritrovo spesso a mettere tutto in discussione per questo aspetto proprio mentale difficile da spiegare :/

Edited by Rui

Beh è indiscutibile la tendenza in atto da diversi decenni ad identificare

un gusto "femminile" ( nel senso di proprio del pubblico di donne, per lo più

adolescenti ) per maschi a vario titolo androgini e ad associarvi una attrazione

erotica

 

Quindi una tendenza culturale generale esiste

 

Invito tutti a fare un distinguo tra effeminati, checche e sfrante

 

In realtà però nella cultura gay occidentale, ciò che è considerato più

accettabile è "scheccare" e "fare le sfrante" cioè agire caratteristiche

femminili in chiave omosociale

 

Questo è visto positivamente perché a questi comportamenti viene

associato l'orgoglio, l'assenza di vergogna, la spudoratezza ed anche

in senso lato la "follia" ( tutti aspetti che in Italia stentano ad affermarsi )

 

Non c'è invece una attrazione sessuale direttamente associata a questi

comportamenti, tanto è vero che se si tratta di individuare un oggetto sessuale

in siti di incontri mirati, a quel punto ogni traccia di femminilità scompare 

 

Il punto è che l'infatuazione per definizione non è "solo sesso" ma un tipo

di attrazione erotica più complessiva, sia fisica che mentale

Capricorno57

 

 

L'infatuazione, intesa come la violenta attrazione mentale per una persona che non corrisponde, da cosa può essere determinata?

 

A memoria non mi è mai capitato effettivamente. La mia sana repressione, in elettronica si chiama "controreazione" ed è utile, anche se porta distorsione di segnale, perchè previene maggiori problemi. 

 

A meno che al termine "infatuazione" vogliamo per un attimo assegnare il significato di "sogno irrealizzabile" o di "prospettiva impossibile".

Faccio un esempio: il ragazzo ventenne alto, magro, elegantissimo, che vedo spesso passeggiare nella cittadina e che mi dà del "ciao" mentre io rispondo con "buongiorno giovanotto" NON PUO' per me costituire occasione di "turbamento" perchè una relazione (o una sveltina) con lui fa parte di uno scenario impossibile al quale mi sottraggo nel giro di 3 secondi. 

Non credendo io nella fantascienza, semplicemente cerco di lavorare su quello che ho o su quello che è alla mia portata, estendendo il discorso anche alle cose, ai beni materiali. 

 

Al ragazzo in questione che porto come esempio, e che potrebbe corrispondere in qualche modo al ballerino di Hinzelmann, concederei anche il calzino spaiato... una svista succede a tutti, no?

 

 

per qualcuno (vedi Capry) può bastare un calzino spaiato
 

 

Topic interessante e difficile da sostenere adeguatamente, per le mie facoltà...

Certamente può esistere anche l'infatuazione irrealizzabile, ma è qualcosa

di riferibile ad un gay non ancora sessualmente attivo ( adolescente ) o per

qualche ragione contingente ( mettiamo una dolorosa rottura sentimentale )

che si è messo in pausa 

 

Altrimenti il gioco seduttivo implica una forma di corteggiamento ed uno "starci"

una "promessa di reciprocità" che mi spinge ad illudermi, anche se per gli altri

è chiaro che non ho molte chance reali.

 

Il "sogno irrealizzabile" significa invece che io neanche ci provo, perchè so che

rimbalzerei quindi non corteggio neanche per non illudermi inutilmente ( è ciò

che capita più di frequente, solo che tutti noi ricordiamo la volta che siamo rimasti

coinvolti e scottati e non le 100 volte che siamo passati oltre subito )

No io non volevo riferirmi in realtà più di tanto all'infatuazione intesa come la cotta astratta e platonica per qualcuno che non si conosce o la cotta astratta e platonica per il migliore amico o per un conoscente.

 

Mi riferivo all'innamorarsi quando non ci sono presupposti di reciprocità con una persona che si frequenta.

 

Secondo voi sono situazioni sullo stesso piano? Io non penso, ma forse mi sbaglio.

 

Non mi sento di credere alla questione della sola attrazione fisica, perché a me è capitato che pur non essendocene più di tanta nei suoi confronti, io rimanessi comunque fregato da una serie di altri fattori che non riesco a identificare tuttora, e che mi avevano fatto sentire legato.

 

Sto iniziando a pensare ad altri fattori, peraltro piuttosto squallidi: la pubblicizzazione del legame-non-legame e quindi l'ingenerarsi di pressioni ed aspettative degli altri, la gelosia retroattiva, i problemi lavorativi, l'incapacità/pigrizia di prendere l'iniziativa di staccarsi, alcune sfumature di feticismo.

@Sampei tu secondo me ti stai facendo troppe pippe mentali su sta storia che hai avuto, non sarai né il primo nè l'ultimo che è stato mollato da qualcuno perchè non ricambiato.

Non c'è niente di strano in te perchè tu pensavi che lui ti amasse quindi il problema non si pone.

Discorso diverso è chi si infatua di qualcuno pur consapevole che questo non ti caghi perchè una frequentazione, cosa che tu sottovaluti, presuppone che sia ufficiale un interessa dall'altra parte.

Ora questo interesse può avere vari nomi, attrazione, feeling, amore, dipende, in tutti questi casi sono sentimenti che giustificano il proseguimento.

Il punto è a cosa si mira, se si mira ad una classica storia d'amore allora è giusto capire la reciprocità ma questo è un aspetto logico.

 

Di una cosa sono profondamente convinto, che nelle relazioni sentimentali, esprimiamo il nostro equilibrio e credo che una persona equilibrata crei rapporti con gli altri in situazioni di reciprocità ad eccezione della genitorialità che è un amore diverso-

Quindi un conto è innamorarsi di qualcuno che non ti caga, un altro è innamorarsi di qualcuno che frequenti ma che ti manda feedback negativi che pur cogliendo, beatamente ignori, altro ancora è invece stare con una persona che ti fa stare bene interessata a te.

Mi sembra normalissimo innamorarsene.

 

Al di fuori del caso di specie, penso che l'attrazione fisica possa riuscire a fare tanto poi dipende anche dal livello di autostima personale.
Io posso provare interesse per un ragazzo ma se non ricambiato anche l'interesse mio scema velocemente, non faccio parte di quelli che amano sfide o cacchi vari, la vita è già troppo dura.

Assolutizzando e generalizzando direi che l'infatuazione tour court sia da annoverare più che altro nell'ambito della fascinazione che può derivare da tanti punti ma per essere tale deve rimanere irrealizzabile e quindi non prevedere un corteggiamento, perchè la conquista fa si che il bello impossibile diventi possibile e reale e a molti la realtà fa passare la voglia.

Sto iniziando a pensare ad altri fattori, peraltro piuttosto squallidi:

 

Più che squallidi io direi semmai "banali" , cioè non vedo squallore nell'elenco

 

A meno che tu non ritenga squallida la "banalità" o la piatta normalità ( ma si ritorna

al fascino della follia )

 

Ma la differenza fra una persona capace di sedurre ed un persona incapace di

sedurre non la fanno gli argomenti di conversazione, la profondità o cose del genere

altrimenti i "Don Giovanni" sarebbero tutti "topi di biblioteca" mentre in genere quelli

sono gli "sfigati"

 

E' la capacità di piacere agli amici ( che fanno pressioni se lui piace ) la capacità di parlare

del proprio ex non sortendo l'effetto consueto che sarebbe :"che rottura si lagna ancora del suo

ex" bensì trovando il modo di far nascere una gelosia retroattiva ed infine la capacità di indurre

il masochismo del gioco seduttivo

non vedo squallore nell'elenco

Lo vedo io forse perché ho vissuto la cosa (ma non solo in questo caso, anche in passato) come un'umiliazione, come una sconfitta nella gara "a chi cede per primo".

 

 

 

E' la capacità di piacere agli amici ( che fanno pressioni se lui piace ) la capacità di parlare del proprio ex non sortendo l'effetto consueto che sarebbe :"che rottura si lagna ancora del suo ex" bensì trovando il modo di far nascere una gelosia retroattiva ed infine la capacità di indurre il masochismo del gioco seduttivo

Capisco perfettamente quello che vuoi dire. Sono cose difficilissime da controllare, quasi sempre dipendono da una serie di fattori esterni alle due persone, o addirittura interni ma del tutto contingenti. E a volte questi meccanismi si instaurano quasi all'insaputa dei due protagonisti, sortendo effetti non ricercati intenzionalmente, o peggio gli effetti esattamente opposti a quelli ricercati.

 

 

 

che nelle relazioni sentimentali, esprimiamo il nostro equilibrio e credo che una persona equilibrata crei rapporti con gli altri in situazioni di reciprocità

Sì questa è una bella frase, e spiega il risvolto problematico delle relazioni (di qualsiasi tipo e con qualsiasi persona).

 

 

 

un altro è innamorarsi di qualcuno che frequenti ma che ti manda feedback negativi che pur cogliendo, beatamente ignori

Ma può anche entrare in gioco il fattore "sfida", che in persone testarde e orgogliose (cough cough) può far perdere il controllo della situazione. E' per questo che ci rimugino su, perché al contrario di altre volte passate, in cui avevo avuto la prontezza di risolvere la sbandata con una brusca sterzata che mi ha riportato in carreggiata, stavolta quando ho riaperto gli occhi ero ormai già finito nel fossato oltre il guard-rail. Non deve verificarsi più, bisogna capire per prendere provvedimenti, e trasformare il "cazzo bastava che avessi pensato/fatto/detto questa cosa piuttosto che quell'altra" in un più utile "d'ora in poi aprirò l'airbag fin da subito di fronte a una circostanza del genere, in questo specifico modo, per questo particolare motivo".

Edited by Sampei

Ma può anche entrare in gioco il fattore "sfida", che in persone testarde e orgogliose (cough cough) può far perdere il controllo della situazione

 

Dicesi anche insicurezza oppure sei talmente diva e prima donna da non accettare un semplice no.

 

Non deve verificarsi più, bisogna capire per prendere provvedimenti, e trasformare il "cazzo bastava che avessi pensato/fatto/detto questa cosa piuttosto che quell'altra" in un più utile "d'ora in poi aprirò l'airbag fin da subito di fronte a una circostanza del genere, in questo specifico modo, per questo particolare motivo".

 

Assolutamente no, deve verificarsi ancora! Il problema è un altro, ti dirò ho un'ottima opinione di te per quel pochissimo che ti conosco che va anche oltre la simpatia, mi sembri una persona positiva e risolta e anche la tua capacità di autoanalisi ti fa onore.

In genere l'ho avuta sempre poi conoscendoti meglio me l'hai confermata, da osservatore esterno che sa poco di te, mi ha però meravigliato il fatto che tu sia stato con un ragazzo in una storia palesemente senza futuro. Una donzella che si innamora di un marinaio non può meravigliarsi se quest'ultimo non ricambi e non può dare per certe che le sue promesse  vengano mantenute. Di tante osservazioni che fai, a mio modo di vedere, ce ne sta una che proprio ti avrebbe dovuto far capire. Se questo ragazzo vive a migliaia e migliaia di km da casa chi ti dice che un giorno, tra un mese o tre anni questi non voglia ritornare all'ovile? Quindi è anche ovvio che in questa frequentazione sia stato con il freno a mano. Poi tu sei giovanissimo alla vostra età tutti vogliono girare il mondo perchè pensano che la vita all'estero sia l'Erasmus o la vita universitaria ma quando si lavora le cose cambiano. Sei sicuro che lui non avrebbe cambiato idea per il suo futuro? Secondo me, se proprio a una cosa avresti dovuto badare era a quella più ovvia ed evidente e poi è anche normale che alla tua età vivere con entusiasmo le  relazioni e che non ti faccia tanti problemi ma nel momento in cui ti stai interrogando allora forse, più che feedback vari avresti dovuto capire semplicemente dai fatti.

 

Insomma in certi casi non serve l'airbag ma non salirci proprio in quella macchina ma qualche errore  è concesso e se hai vissuto dei bei momenti con questo ragazzo allora ricordateli, l'amore ricevuto rende più forti, rimuginare deboli.

Edited by Iron84
Poi tu sei giovanissimo alla vostra età tutti vogliono girare il mondo perchè pensano che la vita all'estero sia l'Erasmus o la vita universitaria ma quando si lavora le cose cambiano. Sei sicuro che lui non avrebbe cambiato idea per il suo futuro? Secondo me, se proprio a una cosa avresti dovuto badare era a quella più ovvia ed evidente e poi è anche normale che alla tua età vivere con entusiasmo le  relazioni e che non ti faccia tanti problemi ma nel momento in cui ti stai interrogando allora forse, più che feedback vari avresti dovuto capire semplicemente dai fatti.

 

Beh ero io quello che lavorava come un mulo, mentre lui non faceva uno stracazzo di niente (ah già, il "dottorato"...) e lui aveva la tua età, anzi di più, non la mia, ed era lui a vivere nel magico mondo dell'erasmus pur essendo anagraficamente lui l'uomo adulto.

Ed ero io ad andare col freno a mano tiratissimo, mentre lui aveva accelerato tanto all'inizio, perfino parlandomi di progetti futuri ecc.

 

Facendo il consuntivo non ho ricevuto nulla, mi sono solo accorto (infatti ero comunque sospettoso e non stavo bene quando ci frequentavamo) che voleva approfittare delle mie conoscenze per uscire con i miei amici e conoscere i posti che frequento, per "mostrarmi" ai colleghi stile caccia grossa e avere qualcuno da utilizzare come specchio per i suoi monologhi narcisisti, da parassitare per le sue riflessioni egoreferenziali e per fingere di non essere solo il fine settimana.

 

Non importa, ho imparato molto comunque. Detto questo, a parte la deriva "personale" che ha preso il topic, mi piacerebbe comunque parlare in generale di come fare a studiare e quindi controllare meglio questi fenomeni, perché non è che si possono lasciare le proprie energie e il proprio tempo in balia di queste follie ottenebrate. Ci vuole una guerra preventiva, stile Bush figlio prima maniera, inzomma tipo cioè figa oh.

Edited by Sampei

Ti dirò goditi il rancore che è il miglior modo per Liberarsi del passato ....il problema è quando non c è fidati ne so qualcosa.

Tornando in topic Volevo sottolineare una cosa che ho notato spesso tra noi gay ovvero che ci sia la tendenza ad essere o fobici di relazioni oppure a fantasticare di convivenze, matrimonio e figli già alla terza birra. La cosa curiosa è che in situazioni etero persone simili le prendi come immature nella migliore delle ipotesi se non psicopatiche. Il punto è che nel momento in cui dichiari il tuo non interesse vieni liquidato da un " ok va bene ciao tante belle cose" . Per carità non che da uno che vedi da poco pretendi che si strappi i capelli ma se fino al giorno prima si parlava di abito bianco un po' ci resti nel vedere che il tuo passo indietro non freghi una cippa.

C'è un'immaturità affettiva in un senso o nell'altro che trovo essere molto più diffusa nel nostro ambiente.

 

Non so fino a che punto ci si infatui di qualcuno o dell idea di innamorarsi.

Edited by Iron84

Iron dal mio punto di vista se si dichiara il proprio legittimo disinteresse, aspettarsi dall'altra parte un "Noo ti prego piaccioti" è un filo presuntuoso o comunque cela una necessità di "conferme" sulla propria autostima... Che senso ha

 

Poi se tu invece intendevi proprio un "ciao ok addio" con annesso taglio totale di ponti, allora è un altro paio di maniche

 

Tra l'altro diciamocelo, non è detto che "non freghi una cippa", può essere semplicemente un meccanismo di difesa

Edited by Shell
fobici di relazioni oppure a fantasticare di convivenze, matrimonio e figli

Sì, questo ci sta, ma noi siamo privilegiati perché, se continuiamo con la generalizzazione che ho scritto all'inizio del topic, rischiamo di trovarci in entrabe le situazioni e ciò può fornire un duplice punto di vista sul medesimo problema. Per gli etero invece è meno paritaria la cosa, nel senso che per cliché l'uomo etero è "sempre" fobico di relazioni mentre la donna etero è "sempre" pronta a fantasticare di convivenze matrimoni e figli.

 

 

 

 

Il punto è che nel momento in cui dichiari il tuo non interesse vieni liquidato da un " ok va bene ciao tante belle cose"

Non capisco cos'altro si dovrebbe fare: come uno che scopre di essere destinatario dell'infatuazione dell'altro dovrebbe, se è una persona corretta, tagliare i ponti definitivamente per permettergli di ricominciare, così uno che scopre di essere preda dell'infatuazione dell'altro deve, se vuole vivere una vita libera e dignitosa, eliminare completamente l'altra persona dalla propria vista per permettersi di riacquisire la ragione.

Non è che ci sono alternative. Il taglio totale di ponti è l'unica strada, tutto il resto sono solo melensi impiastricciamenti di 1) narcisisti che desiderano tenere legata a sé una persona incapace di distaccarsi 2) masochisti che desiderano sbrodolarsi per lungo periodo in false suggestioni zerbinose.

 

Entrambe, infatti, sono a mio parere visioni idealizzatissime dell'infatuazione, e se non vengono immediatamente bruciate, germinano elevandola ad una sorta di "etereo e inviolabile legame invisibile" quando in realtà essa è l'esatto opposto di un legame salutare fra due persone, rivelandosi in realtà una patetica degenerazione patologica del relazionarsi con gli altri su entrambi i fronti: un fronte egocentrico insicuro che necessita di attenzioni e si caga addosso nell'affrontare il senso di colpa 2) un fronte egodistonico altrettanto irrealizzato che ha proiettato su una persona presa a caso l'integralità della soluzione dei propri problemi personali ed identitari.

Edited by Sampei

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