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Infatuazione mia, portami via


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Capricorno57

 

 

Ciò vuol  forse dire, fra l'altro, che la gente riesce a costruirsi il potere di SCEGLIERE quando precipitare in un legame di coppia?

Beh, direi di sì. Parlo x me, ovviamente. Trovare (o credere di aver trovato) la famosa anima gemella porta come conseguenza aspirare a legarsi a lei, senza (più) fare sesso a destra e a manca.  

Senza la fedeltà, la coppia zoppica, non decolla, resta una semplice frequentazione a mio avviso, senza poi citare le problematiche di salute, preservativo e quant'altro.

Tutto dipende da quale valore si assegna alla coppia, e ogni opinione è legittima.  

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Non ci siamo capiti, capricorno.

 

Riformulo. La gente, proteggendosi grazie al sesso occasionale, può arrivare a smettere di infatuarsi e a poter SCEGLIERE DI CHI "innamorarsi"?

Edited by Sampei

Non è così semplice, certo fare molto sesso con molte

persone diverse poche volte di fila limita il pericolo dell'infatuazione

erotica ( non delle infatuazioni di tipo diverso che comunque

hanno una incidenza limitata sul totale )

 

Ma l'unico vero antidoto all'infatuazione è l'innamoramento

 

Ad ogni modo se lo scarichi fra 3 giorni e 3 settimane perchè

vedi che l'infatuazione non è ricambiata, il problema è molto

ridimensionato

 

Certo uno ci rimane male lo stesso, ma non è un dramma

e soprattutto sai di aver adempiuto al tuo dovere nei confronti

della Regola

 

 

La gente, proteggendosi grazie al sesso occasionale, può arrivare a smettere di infatuarsi e a poter SCEGLIERE DI CHI "innamorarsi"?

 

Io - credo grazie al sesso occasionale -

mi sono sempre innamorato delle persone

coi migliori valori morali che c'erano sulla piazza.

Capricorno57

 

 

SCEGLIERE quando
 

infatti mi puzzava un po' il concetto, ma ho risposto di conseguenza. 

 

Sul "scegliere chi" mi pare un po' complicato, ma esprimo una certa invidia per chi può scegliere disponendo contemporaneamente di più soluzioni...

Già lo "scegliere chi" implica una rinuncia a qualcosa, ognuno eventualmente sceglierà in base ai suoi gusti. 

Vai dove ti porta il cuore non è, secondo me, una frase fatta campata in aria.

Piuttosto, potrebbe essere utile smettere di parlare con le persone e di interessarsi delle loro vite e di rispondere alle loro domande, non so un tipo "mute-dating"

 

Più che "mute dating" puoi parlare solo del più o del meno (o "rava e fava", ad libitum) o limitare il tutto a presentazione e frasi di circostanza pre-coito. O ancora, rispondere alle domande tipo "che hobbies hai?" o "che lavoro fai?" con cose inventate talmente pallose da eliminare l'interesse della controparte per la conoscenza extra-sex (dirgli tipo che collezioni necrologi e che fai il contabile per un cementificio).

 

Non credo comunque che, indipendentemente dalla strategia adottata (sia quella del 3 o quella del "ndo cojo cojo" o laqualunque), sia possibile arrivare ad uno stadio tale per cui si possa tenere sotto controllo al 100% e "direzionare" la propria infatuazione. Una componente non solo irrazionale, ma anche involontaria credo sia nella natura stessa di ciò di cui parliamo.

 

 

 

giammai, sennò poi divento acido e omofobo come te.

 

Se sei così acidah scopando, seguendo il tuo "ragionamento", non oso pensarti da astinente

Edited by NewComer
Sul "scegliere chi" mi pare un po' complicato, ma esprimo una certa invidia per chi può scegliere disponendo contemporaneamente di più soluzioni...

 

Andrebbe chiarito in effetti il concetto di scelta, forse il "tipo di persona"

che ci è più congeniale, partendo dal presupposto che se uno non cade

nell'errore della sopravvalutazione erotica ( volgarmente detto: ragionare

col cazzo ) è un vantaggio ma non significa certo che si possa scegliere fra

10 strafighi, essendo magari anche brutti, tipo harem ; quanto quello che ci piace

ed è più congeniale ( un mix di caratteristiche giuste o ben combinate fra di loro )

che nel corso dell'anno merita più di una scopata fra tre quattro incontri interessanti

 

Certo se uno rimane inchiodato sull'infatuazione 7 mesi su 12 ecco l'utilità di

ottenere riscontri entro 3 settimane, altrimenti l'incontro sarà uno solo e poi per

5 mesi mero sfogo ormonale per la frustrazione

 

Io rimango dell'idea che un certo numero di "tentativi" andati male servano

anche a conoscersi meglio, poi chiaro che se uno ripete sempre lo stesso

errore ( esistono gli incorreggibili ) non serve a niente

 

 

 

coi migliori valori morali

 

ci può essere anche questo discorso, ma anche il carattere giusto per noi

altrimenti si condividono i valori ma si litiga etc

 

 

Andrebbe chiarito in effetti il concetto di scelta, forse il "tipo di persona" che ci è più congeniale, partendo dal presupposto che se uno non cade nell'errore della sopravvalutazione erotica
 si l'idea del "tipo di persona" ha senso, permette di orientarsi in maniera molto meno casuale nel raffrontarsi con persone molto diverse di cui per forza di cose non si conosce nulla all'inizio, compreso il retroterra culturale, caratteriale, sociale, emotivo ecc. La sopravvalutazione erotica è qualcosa di ingenuo e tipicamente legato alle prime esperienze, quando si è adolescenti, ed in fondo è molto facile da superare; molto più pericolosa e sconvolgente è la sopravvalutazione della personalità altrui, quella che tu chiamavi "infatuazione di tipo diverso", (e che per esempio è capitata a me), che rischia di innescare rischiosi meccanismi di scontro identitario fra le due persone che si frequentano che possono portare a farsi davvero molto male, ed uscirne è molto più complesso e delicato. E' di queste seconde che bisognerebbe temere di più la minaccia, in effetti. In questo secondo caso la semplice assenza di esclusività sessuale non può fare più di tanto, secondo me.

la sopravvalutazione di una persona all'inizio, specie se ci attrae, è abbastanza facile che sia presente e rientra nel sentirsi attratti da quella persona. L'intelligenza di una persona matura è il non considerare solo questo aspetto e dare il giusto tempo perché alcuni aspetti della persona escano....

 

 

In questo secondo caso la semplice assenza di esclusività sessuale non può fare più di tanto, secondo me.

 

No beh in realtà se tu fai il ping-pong fra Lui ed altri

ma torni sempre a lui, il pericolo esiste sempre

 

Formalmente potrebbe avvenire e anche se è una forma

di elusione della regola del tre, potrebbe essere legale ( 2+1 ;

2+1 ; 1+2 etc )

 

E' chiaro che un persona può essere puttana ( nel senso di anti-fedeltà )

ma anche troia ( nel senso di persona a cui piace molto fare certe cose

con Lui ) quindi anche rimanendo nell'ambito di un discorso rigorosamente

sessuale la questione si complica un poco

 

Mentirei però se dicessi che non sono mai venuto a conoscenza di storie non

esclusive sessualmente e però stiracchiate con danni reciproci per forme di

dipendenza psicologica, masochismi e casini affettivi

Appunto, quello che volevo dire è che in certe ipotesi di infatuazione subentrano dei meccanismi psicologici talmente contorti e profondi che la questione sessuale diventa del tutto secondaria rispetto all'asse del confronto scontro fra le due identità collidenti. Non solo: perfino la dimensione di coppia non mostra di avere alcun rilievo, perché entrano in gioco in maniera anche prepotente le dimensioni individuali dei due e tutto ciò che di precario o irrisolto si nasconde in loro.

Se noi partiamo dal presupposto, che stiamo ponendo noi, cioè che la "dimensione di coppia"

sia necessariamente un insieme di caratteristiche positive: sintonia-intimità-congenialità-complicità

è chiaro che queste non possono esistere in una infatuazione che stiamo esemplificando nel suo esatto

contrario

 

Dovremmo interrogarci sul punto: ma - ad un livello profondo - io volevo veramente tentare di definire questo

rapporto come coppia, perché credevo alla possibilità di trovare sintonia-congenialità-complicità con questa persona?

 

E quando - ad un livello meno profondo -l'implausibile ha iniziato a diventare "verosimile"?

 

L'occasione è stata la frequentazione sessuale, che si può fondare su fattori del tutto distinti, ma ad un certo punto la

frequentazione è diventata infatuazione cioè tentativo di definizione esclusiva, c'è stata una deviazione di rotta

 

Il limite del discorso di Almadel è che dà per scontato che tutti noi essendo in generale "puttane" abbiamo il potere in mano,

a tutti può capitare però di ritrovarsi ad essere la troia di una puttana.

 

Ovviamente il mio discorso è estremizzato al massimo, in generale a tantissimi forumisti, che magari vedevo sessualmente

bloccati dentro logiche narcisistiche ( l'avrò scritto inutilmente decine di volte @freaky Lol ) io ho consigliato: prova a fare la troia

cioè prova ad attivare questa dimensione sessuale, invece di fare la guerra alle Puttane

 

( solo per chiarire che non la vedo come cosa negativa in sé, ma positiva )

 

Questa è una dinamica sessuale. Con questo non sostengo che tu ad un livello profondo hai sentito la necessità di credere

verosimile il fidanzamento perché non accettavi il fatto di essere non più puttana, ma la troia della situazione

 

Dico che può accadere in generale e può avere un suo peso percentuale, magari solo il 10%, in una dinamica di potere più

generale

 

D'altronde l'infatuazione competitiva strettamente intesa, significherebbe che io voglio Sampei solo per sottrarlo al suo fidanzato

Almadel ( purtroppo negli ambienti è diffusa ) ma se Almadel è un Ex che ti ha già scaricato, la competizione è virtuale

 

Perché io mi metto in competizione con un Fantasma? Ovviamente tu lo stai "evocando" perché lui è potente...ma è come se tu

mi dicessi che io non lo sono, ed anche in questo caso la competizione è fra noi due: Almadel non c'entra niente

 

Questo solo per dire che in una minima percentuale il sesso c'entra sempre, anche se va inteso come "eros"

cioè in senso largo-esteso, non come "coito" e basta

Il tono scherzoso del topic non vuole però nascondere la mia curiosità su questo punto: che cosa effettivamente fa scattare l'infatuazione, con tutte le gravi conseguenze che ne derivano? Qual è la scintilla, la goccia, il pulsante, il quid che innesca il processo di degenerazione cerebrale che porta al drammatico e didonico attaccamento a qualcuno che non è per nulla interessato a noi? Se tale scintilla è da identificarsi nell'idealizzazione... Che cosa a sua volta innesca il processo di idealizzazione?

 

La possibilità di piacere a qualcuno di "diverso" (nei confronti del quale inizialmente provavo magari pure un po' di soggezione) spesso innesca in me la molla dell'infatuazione. Subisco il fascino del "carisma", ma poi indago, voglio scartare l'altro come fosse un cioccolatino per capire bene cosa sta al nocciolo; quando ho instaurato delle relazioni più "ufficiali" (solo due, e di breve durata, inferiore ad un anno), ho scelto anche sulla base di considerazioni morali, forse pure un filo "moralistiche".

Nondimeno sono (o meglio, ero) piuttosto portato ad erotizzare molte situazioni; di tanto in tanto il mio Super-Io censore interveniva per rimettermi in riga.

 

La vergogna per il partner effeminato credo ci possa stare a diciott'anni; se poi sai che i tipi poco virili non ti piacciono manco li cerchi.

Se invece continui ad esserne attratto impari a superare quell'imbarazzo adolescenziale.

Nessuno vuol proteggersi da quella miserabile sensazione di fallimento post-apocalittico che si ha quando ci si accorge d'essersi presi male per qualcuno che non ci caga o fa solo finta di farlo?

 

Alcolici; più avanti coll'età ansiolitici. Probabilmente perché non avevo elaborato ancora una mia strategia per "proteggermi".

Sul fatto d'essere filati o non filati...io so di essermi innamorato -anche- di persone a cui andavo a genio solo come amico di letto, ma non credo le cose potessero andare altrimenti :D Ho sempre subito i miei sentimenti; crescendo si impara (un po') a governarli, ad addomesticarli.

Scopare con più ragazzi fa bene all'autostima, in periodi di down, non fa per tutti.

Ok, stiamo calmi, ero in palestra ed ero distratto da un thailandese sexy che attaccava bottone, da un tizio di colore con un culo da urlo che ho già visto su qualche sito di incontri e da una tenera coppia gay di gigangeschi palestrati monogami che avrei stuprato volentieri.

 

Torniamo a noi.

 

Hinzelmann quello che volevo dire è che tu concentri la totalità dei problemi sul sesso, la frequenza dello stesso, i partner sessuali ecc. Se fosse solo questo il problema, saremmo a cavallo. Invece c'è dell'altro, a mio avviso. Lo dico perché, siccome continui a fare riferimento alla mia particolare esperienza, allora devo aggiungere che ho riflettuto e studiato parecchio per capire esattamente quello che è successo.

 

Lo sconcerto e lo sconvolgimento che ho subito erano infatti di proporzioni assolutamente anormali, sproporzionate, rispetto alla delusione che uno prova di fronte ad un semplice no. In passato è andata male altre volte, ma non mi era mai capitato tutto questo scombussolamento così feroce e spietato, qualcosa che mi ha accoltellato fino in profondità nelle viscere.

 

Mi sono documentato molto, ho parlato con diverse persone, ho ascoltato, letto e raccolto mille punti di vista differenti da amici, conoscenti, genitori, professionisti, sconosciuti, ecc e così finalmente ho scoperto proprio in questo periodo le dinamiche psicologiche inquietanti e allucinanti che si erano instaurate in quella micidiale frequentazione. Il sesso diventa questione sorprendentemente secondaria dinnanzi al parassitismo narcisistico in cui sono precipitato in quei sette mesi. Non voglio dire di non avere colpe o di non essere in parte "responsabile" del mio sclero a causa della mia ingenuità, voglio invece dire che ho frequentato la persona più sbagliata in assoluto nel momento più sbagliato in assoluto della mia vita. E che mi sono dovuto difendere in extremis da un approfittamento psicologico senza eguali, robe stupefacenti che non mi erano mai capitate e che spero non ricapitino mai più.

 

Credo che dovrò aprire un muovo topic in proposito perché la spiegazione si fa complicata, e l'argomento tende a cambiare rispetto alla genericità di questo topic.

Ok, stiamo calmi, ero in palestra ed ero distratto da un thailandese sexy che attaccava bottone, da un tizio di colore con un culo da urlo che ho già visto su qualche sito di incontri e da una tenera coppia gay di gigangeschi palestrati monogami che avrei stuprato volentieri.

ma bazzichi una palestra o i set dei film porno??

no, perchè, se fosse la prima ipotesi, ESIGO l'indirizzo entro subito!!!

Ora però ce l'hai?

 

Visto che da un po' non provo grande interesse per il sesso, e che ora come ora conciliare una frequentazione coll'attuale stile di vita sarebbe un po' complicato...direi di no, che non m'infatuo nemmeno. Anzi, è da qualche anno che, se mi capita di uscire con una persona che incontro per la prima volta mi sforzo pure di farmela piacere :D

 

Dovremmo interrogarci sul punto: ma - ad un livello profondo - io volevo veramente tentare di definire questo

rapporto come coppia, perché credevo alla possibilità di trovare sintonia-congenialità-complicità con questa persona?

 

E' sempre necessario dirselo? Insomma, dopo un po' non si inizia a capire come buttano le cose? Se è sesso fine a sé stesso credo la cosa col tempo vada scemando per tutt'e due, perché pure gli altri momenti trascorsi insieme sono caratterizzati da una certa "superficialità". Ma se al sesso si affianca una serie di incontri che non lo prevedono (cinema, cene fuori, concerti) ha senso negare che pressapoco va già definendosi una relazione?

Se evitare di verbalizzare la cosa occorre ad uno dei due per mantenere la facoltà di ritrarsi, o di frequentare altri ragazzi senza mettere al corrente il partner, lo trovo un filo disonesto.

Edited by schopy
Se evitare di verbalizzare la cosa occorre ad uno dei due per mantenere la facoltà di ritrarsi, o di frequentare altri ragazzi senza mettere al corrente il partner, lo trovo un filo disonesto.

cito e sottoscrivo ogni virgola.

 

 

 

Dovremmo interrogarci sul punto: ma - ad un livello profondo - io volevo veramente tentare di definire questo rapporto come coppia, perché credevo alla possibilità di trovare sintonia-congenialità-complicità con questa persona? E quando - ad un livello meno profondo -l'implausibile ha iniziato a diventare "verosimile"? L'occasione è stata la frequentazione sessuale, che si può fondare su fattori del tutto distinti, ma ad un certo punto la frequentazione è diventata infatuazione cioè tentativo di definizione esclusiva, c'è stata una deviazione di rotta

Se devo tornare al mio esempio... no, all'inizio io non volevo affatto definire la cosa, poi ho voluto definirla ma solo perché ormai ero arrivato ad un punto di stallo che io non volevo raggiungere. Non volevo infatuarmi. Né innamorarmi. forse non sapevo esattamente cosa volevo, ma a pelle sentivo che qualcosa si stava mettendo male, sentivo che c'era qualcosa di... pericoloso. Non volevo legarmi, ma mi sentivo come trascinato inesorabilmente verso un legame. Un legame macabro che non capivo. Ero intorpidito. come una mosca cui viene iniettato il veleno per farla stare ferma, mentre il ragno la avvolge con la ragnatela, fino a strozzarla e digerirla. E nonostante tutto, avendo avuto segnali assolutamente univoci (cioè falsamente positivi) dall'altra parte, mi sono detto: dai non posso fare il guastafeste da solo, sono solo mie paranoie. Invece ora devo ricredermi completamente: mai ignorare i sensi di ragno!!! Non li ignorerò mai più!

 

Infatti in una seconda rapidissima frequentazione che ho avuto il mese scorso, nonostante l'intesa sex, le profferte, le gentilezze, gli inviti fuori, ecc mi è bastato un singolo, piccolo, specifico indizio che lui mi ha rivelato per poter dire: oook, adieu! fiuuu

Edited by Sampei

Io - credo grazie al sesso occasionale -

mi sono sempre innamorato delle persone

coi migliori valori morali che c'erano sulla piazza.

 

Almadel ma tu non sei per la coppia monogama, è certamente più indicato cercare in certi ambienti, nello stesso tempo è vero che è possibile trovare l'amore ovunque si presenti e senza pregiudizi di sorta.

 

Infatti in una seconda rapidissima frequentazione che ho avuto il mese scorso, nonostante l'intesa sex, le profferte, le gentilezze, gli inviti fuori, ecc mi è bastato un singolo, piccolo, specifico indizio che lui mi ha rivelato per poter dire: oook, adieu! fiuuu

 

Prima dicevi è possibile indirizzare i propri sentimenti, se ti muovi di anticipo si e poi crescendo si dovrebbe riuscire a capire chi fa per noi o almeno riuscire a comprendere che ci sono punti dove non si fanno compromessi.

Per alcuni è fondamentale una frequentazione assidua, per altri il sesso, per altri ancora una presenza virtuale, altri preferiscono avere un fidanzato più autonomo, c'è chi è possessivo e quindi deve trovarsi un tipo più dipendente e viceversa.

 

Dipende, il problema nel sesso occasionale è che comunque spesso è volentieri è corredato da una fase di conoscenza che può anche spingersi oltre i convenevoli, questo perchè è socialmente considerato negativo scopare in modo animalesco. In realtà se decidessi di fare sesso occasionale con qualcuno che mi piace fisicamente  cui riesco anche ad intrattenere un minimo di discussione allora, tendenzialmente, tenderei ad affezionarmi o a voler approfondire e questo non si fa.

Adesso comincio a capire le saune o i luoghi di battuage, non saranno romantici, però effettivamente hanno una coerenza.

 

 

Almadel ma tu non sei per la coppia monogama, è certamente più indicato cercare in certi ambienti, nello stesso tempo è vero che è possibile trovare l'amore ovunque si presenti e senza pregiudizi di sorta.

 

Non c'è un nesso, però.

Ci sono molte persone che hanno una vita sessuale intensa da single

e che sono monogami quando si innamorano.

 

Purtroppo chi scopa poco o nulla da single

confonde spesso la voglia di cazzo con l'amore

e si ritrova ad avere brevi storie monogame seriali di uno o due mesi.

 

La coppia aperta "paga" dopo uno o due anni invece,

quando i monogami vanno in crisi perché trovano attraente un altro tizio

e gli hanno insegnato che se è vero amore provi interesse sessuale solo per il fidanzato.

 

La combinazione "vivacità sessuale da single" e "coppia aperta"

semplicemente mi ha permesso di selezione partner sentimentali

senza essere condizionato solo dagli ormoni.

 

E' chiaro che se scopi tre persone diverse la settimana

le cose che ti faranno innamorare saranno più facilmente

le qualità intellettuali e morale di un individuo,

tanto più se puoi persino non rinunciare

ad altre doti più effimere in terze persone.

voglio rispondere con più attenzione.

 

 

 

Se noi partiamo dal presupposto, che stiamo ponendo noi, cioè che la "dimensione di coppia" sia necessariamente un insieme di caratteristiche positive: sintonia-intimità-congenialità-complicità
è chiaro che queste non possono esistere in una infatuazione che stiamo esemplificando nel suo esatto contrario
Siamo perfettamente d'accordo: ma concorderai con me che la realtà è molto più ingannevole, fumosa ed imprecisa rispetto ad una descrizione messa per iscritto sul gayforum.

 

 

Dovremmo interrogarci sul punto: ma - ad un livello profondo - io volevo veramente tentare di definire questo rapporto come coppia, perché credevo alla possibilità di trovare sintonia-congenialità-complicità con questa persona?

E quando - ad un livello meno profondo -l'implausibile ha iniziato a diventare "verosimile"?

Come Dicevo sopra, no, non volevo, sapevo che c'era qualcosa di sbagliato e pericoloso eppure non ho fatto nulla per andarmene.

 

Quando l'implausibile ha iniziato a diventare verosimile? Domanda importantissima e difficilissima da rispondere. Il ribaltone c'è stato quando nonostante tutte le difficoltà, nonostante il fatto che non è che io fossi poi così tanto attratto fisicamente da lui, nonostante io non fossi nemmeno felice di uscire con lui perché mi annoiavo, e nonostante iniziassi a scoprire in ritardo diversi aspetti veramente insopportabili della ua personalità, la frequentazione ha continuato senza che nessuno dei due la chiudesse. Errore gravissimo, col senno di poi, è stato quello di abdicare dal controllo sul potere di dire "smettiamo di frequentarci" lasciando che fosse l'altra persona a condizionare il mio rimanere insieme attraverso la sua mera accondiscendenza.

 

E' stato come se io mi fossi cacciato da solo in una posizione di inferiorità pur non essendoci affatto, anzi, come se me la fossi creato io da solo in maniera artificiale. Non mi è ancora dle tutto chiaro perché ho compiuto questo passo folle, ma alcuni fattori li ho già intravisti.

 

 

in generale a tantissimi forumisti, che magari vedevo sessualmente bloccati dentro logiche narcisistiche ( l'avrò scritto inutilmente decine di volte @freaky Lol ) io ho consigliato: prova a fare la troia cioè prova ad attivare questa dimensione sessuale, invece di fare la guerra alle Puttane

 

Questa è una dinamica sessuale. Con questo non sostengo che tu ad un livello profondo hai sentito la necessità di credere
verosimile il fidanzamento perché non accettavi il fatto di essere non più puttana, ma la troia della situazione

 

Queste dinamiche sono molto importanti, e penso proprio che abbiano avuto una buona percentuale di impatto sulla mai vicenda. Però c'è da dire che fare la troia è assolutamente ingestibile se non si riesce a controllare il proprio essere puttane: questa seconda dimensione DEVE essere tenuta assolutamente attiva e operante lungo tutto il periodo, altrimenti si va allo sfascio. e infatti così è stato.

 

Va da sé che questi meccanismi rappresentano il decalogo della scopamicizia: nel caso di una relazione penso che siano radicalmente inapplicabili, perché presuppongono aprioristicamente la radicale assenza di esclusività sotto ogni punto di vista sia affettivo che sessuale.

 

Inoltre non tengono conto delle variabili impazzite, e dunque di quelle persone che partono con certi presupposti e poi sbandano per cambiarli risbandando di nuovo per tornare a quelli precedenti: non tengono inoltre conto della disperata ipocrisia di quelle persone che pur affidandosi con notevole efficacia a tali dinamiche, ti coinvolgono in maniera rapidissima e totalizzante nella loro routine, ti integrano nella loro quotidianità con gran velocità ed entusiasmo, senza nemmeno lasciarti il tempo di riflettere. Questo è stato forse l'aspetto più devastante, il segnale più falso e più dannoso in assoluto.

 

e forse anche l'aspetto più umiliante, perché viceversa io avevo e ho sempre tenuto le distanze, non ho mai azzerato completamente la mia diffidenza. Ok, col senno di poi ho fatto bene, però ciò non toglie che quello parassitato sono stato io, quindi tali difese si sono rivelate veramente di una inutilità disarmante.

 

d'altronde l'infatuazione competitiva strettamente intesa, significherebbe che io voglio Sampei solo per sottrarlo al suo fidanzato

Almadel ( purtroppo negli ambienti è diffusa ) ma se Almadel è un Ex che ti ha già scaricato, la competizione è virtuale

Perché io mi metto in competizione con un Fantasma? Ovviamente tu lo stai "evocando" perché lui è potente...ma è come se tu
mi dicessi che io non lo sono, ed anche in questo caso la competizione è fra noi due: Almadel non c'entra niente

Questo solo per dire che in una minima percentuale il sesso c'entra sempre, anche se va inteso come "eros"
cioè in senso largo-esteso, non come "coito" e basta

E' più probabile che un gioco del genere lo abbia attuato lui. E gliel'ho anche detto, a suo tempo. Mi sono accorto che era andato a trovare in me proprio le stesse caratteristiche che gli ricordavano il tizio che lo ha brutalmente scaricato tre anni fa. Gli ho detto che si era vendicato su di me di un "torto" subito da quello. Non è stato capace di rispondere.

Io condivido, a grandi linee, la tesi di Almadel; credo però che occorrano dei prerequisiti, tra cui un certo carisma e una discreta dose di autostima per attuarla.

Non saprei dire quanti di noi sanno guidare in modo pure così "intellettuale" le proprie passioni :D

 

Errore gravissimo, col senno di poi, è stato quello di abdicare dal controllo sul potere di dire "smettiamo di frequentarci" lasciando che fosse l'altra persona a condizionare il mio rimanere insieme attraverso la sua mera accondiscendenza.

 

Non si tratterà anche di orgoglio ferito? Ché non c'è nulla di male, ma può darsi che guardare alla faccenda in termini di inferiorità vs. superiorità, o astuzia vs. ingenuità, o intelligenza vs. stupidità...sia un modo utile sì a rinfrancare il proprio ego, ma non sempre funzionale (a mio avviso) per riaffrontare poi una relazione.

 

Capisco il meccanismo competitivo di cui parla Hinz, anche se curiosamente nel mio caso ha funzionato "alla rovescia": non ho mai cercato di attrarre l'amico o l'amante di qualcuno che m'aveva scaricato coll'intento di "fargliela vedere io! (sic)", ma per provare a me stesso che potevo intrattenere una frequentazione con qualcuno che un mio ex ritenevo apprezzasse più di quanto apprezzava me ad esempio...

Io condivido, a grandi linee, la tesi di Almadel; credo però che occorrano dei prerequisiti, tra cui un certo carisma e una discreta dose di autostima per attuarla

 

Sì anche secondo me in parte può avere senso, eppure in questo modo si delinea una ripartizione piuttosto singolare (che avevo già notato in passato e di cui colgo l'occasione per scriverne adesso): il sesso occasionale diventa propedeutico ed essenziale per poter vivere relazioni affettive sane, come dice giustamente Almadel. La scopamicizia invece opera su un piano completamente differente e vive di una logica sua, peraltro estremamente complessa e delicata, più o meno secondo ciò che ha delineato Hinzelmann. Sono due concezioni terribilmente diverse dei rapporti interpersonali, e la gestibilità di uno o dell'altro ha probabilmente a che fare con il retroterra psicologico e culturale della persona nonché con il suo vissuto personale. Io per esempio non credo proprio di poter reggere una scopamicizia. Oddio, perlomeno non in maniera così gravemente squilibrata. Ne ho gestita un'altra in passato, con pieno rispetto delle regole 1)distanza 2)argomenti coartati 3) uscite finalizzate 4) compartimentazione, ecc, e ha funzionato, cioè nessuno s'è preso.

 

 

Non si tratterà anche di orgoglio ferito? Ché non c'è nulla di male, ma può darsi che guardare alla faccenda in termini di inferiorità vs. superiorità, o astuzia vs. ingenuità, o intelligenza vs. stupidità...sia un modo utile sì a rinfrancare il proprio ego, ma non sempre funzionale (a mio avviso) per riaffrontare poi una relazione.

Certamente! Eccome se è orgoglio ferito, dal momento che mi sono sentito inserito in un spietato e ansiogeno circuito altamente competitivo nel quale "perde chi si infatua per primo". E io ho perso la gara, sono stato sconfitto.

 

 

 

Capisco il meccanismo competitivo di cui parla Hinz, anche se curiosamente nel mio caso ha funzionato "alla rovescia": non ho mai cercato di attrarre l'amico o l'amante di qualcuno che m'aveva scaricato coll'intento di "fargliela vedere io! (sic)", ma per provare a me stesso che potevo intrattenere una frequentazione con qualcuno che un mio ex ritenevo apprezzasse più di quanto apprezzava me ad esempio...

Io non ho potuto farlo perché il tizio con cui esce è bruttino e anonimo, insignificante, e poi avevo troppe cose da fare, gente da conoscere, esperienze da provare per recuperare i mesi sprecati, quindi non mi ci sono applicato. Chissà forse se avessi moolto più tempo libero e fossi moolto più stronzo e astuto, magari ci proverei XD

Edited by Sampei

Io per esempio non credo proprio di poter reggere una scopamicizia. Oddio, perlomeno non in maniera così gravemente squilibrata. Ne ho gestita un'altra in passato, con pieno rispetto delle regole 1)distanza 2)argomenti coartati 3) uscite finalizzate 4) compartimentazione, ecc, e ha funzionato, cioè nessuno s'è preso.

 

A me fanno un po' sorridere queste regole sulla scopamicizia; io sono stato scaricato da scopamici a cui ho dato un abbraccio, o coi quali una volta ho preferito qualche effusione non finalizzata all'orgasmo. E non perché fossi infatuato, o innamorato di loro, ma perché mi andava davvero meglio così :D

D'altra parte i rapporti di solo sesso con persone con cui, chessò, mancava anche la voglia di scherzare, in breve si sono conclusi perché ciascuno trovava di meglio da fare...

Beh d'altra parte le scopamicizie sono per persone di un certo tipo, per esempio i trentenni che ormai non riescono più a non vivere da scapoli, gli uomini che hanno maturato una sincera repulsione per le relazioni per qualsiasi motivo, i ventenni che vogliono fare sesso ma hanno paura ad andarci con gli sconosciuti. E' una mentalità moolto specifica e non tutti sono adatti, o meglio, possono esserlo solo in specifiche circostanze della loro vita, non sempre e non in certi stadi di evoluzione personale. Le regole funzionano, ma non da sole.

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